Entra Registrati
Game of Thrones, Episodio 8x06
di Viserion
creato il 25 marzo 2019

F
Figlia dell' estate
Confratello
Utente
1635 messaggi
Figlia dell' estate
Confratello

F

Utente
1635 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:24

@Allan Poe: Ma perché per avere un ruolo importante é necessario salire sul trono? E prendere il posto di Bloodraven nella caverna significa essere un personaggio inutile? L'unica volta in otto stagioni in cui Bran si é preparata per amministrare un regno é quando nella seconda stagione é stato Lord di Grande Inverno. Tutto il suo percorso a Nord della Barriera non solo non l'ha preparato per diventare, ma rende la sua incoronazione sconsigliabile. Il Corvo con tre Occhi é uno degli esseri piú potenti e pericolosi della terra. Non solo ha la conoscenza totale della storia, ma é capace di wargarsi di chiunque e di viaggiare nel tempo. Tu a un personaggio del genere metteresti sulla testa una corona? 

Useresti le sue capacitá per un fine utilitaristico come l'amministrazione di un regno?

Se la morale della storia di Daenerys é che mettere tre draghi in mano a una ragazzina puó essere pericoloso, se la morale della storia di Stannis é che usare la magia del sangue per conquistare é pericoloso, se il concetto fondamentale di Asoiaf é che la magia é una cosa pericolosa e che ti si ritorce contro (a tal punto che chi risorge perde un pezzo di sé) come é possibile che Bran diventi Re grazie ai poteri da Corvo con tre Occhi?

Io vorrei che qualcuno rispondesse a queste mie perplessitá, che non c'entrano assolutamente nulla con la caratterizzazione di Bran nelle ultime stagioni o con il fatto che lui é stato inutile nelle ultime puntate. 


"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".

 

Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S.  (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);

V
vince
Confratello
Utente
61 messaggi
vince
Confratello

V

Utente
61 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:26

L’arco politico dell’ultima serie è stato gestito peggio dell’arco fantasy

Complimenti, non era facile 


A
Allan Poe
Confratello
Utente
118 messaggi
Allan Poe
Confratello

A

Utente
118 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:31

@Figlia dell' estate chiedilo a George R. R. Martin. Bran sul trono, o quello che ne rimane, è opera sua. Visto che non ti stai facendo domande sulla caratterizzazione, ma solo sull'epilogo finale del personaggio, vai a Santa Fe perché solo Martin può risponderti. D&D no.



the neck
Confratello
Utente
2147 messaggi
the neck
Confratello



Utente
2147 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:31

io ci vedo molto di colui che non pubblica in questo finale.......dove la leggerezza finale o il tentativo di mostrarla con la scena del concilio mi sembra sbatta pesantemente in un episodio molto malinconico....

 

jon da bastardo riesce a elevarsi anche senza volerlo, e quando avrebbe "le carte giuste" scoprendo chi è, questo gli porta..il niente.....nemmeno forse viene diffusa la voce(magari la verita la conoscono solo quelli nella fossa del drago, a meno che sam non la inserisca nel libro), anzi solo sofferenza e inasprisce il rapporto con daenerys, anche considerando la sua reticenza per i segreti volendo comunicare alle cugine la notizia, e dove ritrova un po di pace? con il popolo libero

 

bran il duo lo volevano togliere di scena, ma evidentemente era troppo importante nel finale, rimane il fatto che 2 o 3 scene in piu gliele dovevano dare, sia per spiegare qualcosa sul NK(ma qui vogliono giocarsi il jolly del prequel)sia su come eventualmente abbia agito volontariamente rivelando la notizia di jon per arrivare dove arriva! posto che sulla sua scelta come re mi tengo il dubbio che sia effettivamente cosi anche nei libri

 

sansa ottiene quello che vuole, ma il suo tradimento segna anche la fine del branco, arya spirito libero ci sta

 

theon e il mastino hanno chiuso alla perfezione il loro arco

 

daenerys, fretta sicuramente nella svolta dark/mad, ma per me ha sempre avuto stampato quel ruolo nei libri

 

jaime non trattato benissimo nella 8x04 ma per il resto è una conclusione coerente, visto che nella serie almeno mai hanno mostrato un vero distacco da cersei se non per il voltafaccia che compie per combattere il NK

 

il punto di vista di jon è stato abbastanza inutile questo è palese, e nei dialoghi lo hanno reso troppo piatto e con poche frasi reiterate, in piu kit è tornato quello delle prime stagioni come recitazione, almeno è ritornata su livelli piu decenti emilia! qui potevano e dovevano far meglio

 

l'errore grave, una volta deciso di concludere in 8 stagioni, è stato non fare almeno 8 episodi nelle ultime 2, 3 ore in piu avrebbero cambiato molte cose e reso meglio determinate scelte

 

 

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

 Ellie%20Kendrick.jpg

 

 

60a0669f04b4ad2cf08afa040c84534f--cospla

 

 

 

M
MezzoUomo
Confratello
Utente
3120 messaggi
MezzoUomo
Confratello

M

Utente
3120 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:34
3 minutes fa, Figlia dell' estate dice:

@Allan Poe: Ma perché per avere un ruolo importante é necessario salire sul trono? E prendere il posto di Bloodraven nella caverna significa essere un personaggio inutile? L'unica volta in otto stagioni in cui Bran si é preparata per amministrare un regno é quando nella seconda stagione é stato Lord di Grande Inverno. Tutto il suo percorso a Nord della Barriera non solo non l'ha preparato per diventare, ma rende la sua incoronazione sconsigliabile. Il Corvo con tre Occhi é uno degli esseri piú potenti e pericolosi della terra. Non solo ha la conoscenza totale della storia, ma é capace di wargarsi di chiunque e di viaggiare nel tempo. Tu a un personaggio del genere metteresti sulla testa una corona? 

Useresti le sue capacitá per un fine utilitaristico come l'amministrazione di un regno?

Se la morale della storia di Daenerys é che mettere tre draghi in mano a una ragazzina puó essere pericoloso, se la morale della storia di Stannis é che usare la magia del sangue per conquistare é pericoloso, se il concetto fondamentale di Asoiaf é che la magia é una cosa pericolosa e che ti si ritorce contro (a tal punto che chi risorge perde un pezzo di sé) come é possibile che Bran diventi Re grazie ai poteri da Corvo con tre Occhi?

Io vorrei che qualcuno rispondesse a queste mie perplessitá, che non c'entrano assolutamente nulla con la caratterizzazione di Bran nelle ultime stagioni o con il fatto che lui é stato inutile nelle ultime puntate. 

Perché gli uomini sono stupidi che non capiscono nulla e sono destinati all'infinito a ripercorrere gli stessi sbagli? Quella che ci è stata raccontata in modo geniale è una storia tragica crudele spietata, con pochissima o nessuna speranza. Un mondo senza dei senza paradiso nè inferno, in cui gli uomini si arrabbattano nelle tenebre senza nessuna vera direzione "lost souls swimming in a fish bowl, year after year".

Nessuno vince, tutti perdono. Tutti, alla fine, si ritrovano soli.

"Cantammo in coro giù sulla terra, amammo in cento l'identica donna, partimmo tutti per la stessa guerra. Ma questo ricordo non vi consoli, quando si muore si muore soli".


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.


Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:38

Grande @MezzoUomo

Hai colto perfettamente il senso del tutto 

Ci aggiungo anche l’ambiguita’  delle profezie e degli dei che servono solo all’uomo a scopo presunto consolatorio ma che alla fine sono letteralmente scomparsi .

 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

A
Ancalagon
confratello
Guardiani della Notte
3662 messaggi
Ancalagon
confratello

A

Guardiani della Notte

3662 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:40

Io fatico a credere che questa storia sia geniale. Faccio veramente fatica :ehmmm:

 

Ognuno ha i suoi gusti ovviamente 

Modificato il 05 July 2024 17:07

Z
Zelda
Confratello
Utente
353 messaggi
Zelda
Confratello

Z

Utente
353 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:42

Sinceramente sulla questione Bran sul trono sono confusa. Ho sempre pensato che il suo destino fosse al di là della Barriera e che non c'entrasse nulla per quanto riguarda il trono. Però questo finale mi fa pensare. Se è davvero il finale di Martin dovrà esserci un cambiamento repentino nella trama che lo porti verso quella strada ed ora come ora nei libri non mi sembra si punti in quella direzione. A meno ché non hanno scambiato i finali di Jon e Bran. Anche se un Jon che finisce i suoi giorni alla Barriera mi sembra molto nel suo personaggio.


R
rhaegar84
Confratello
Utente
939 messaggi
rhaegar84
Confratello

R

Utente
939 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:42

visto di notte. delusione lo stesso anche se avevo letto i leaks. parte di dani e jon affrettata e non si capisce il motivo dal momento che doveva essere il punto più alto e importante del dopo estranei. il tutto per avere più tempo da spendere in scene imbarazzanti come edmure e sam al concilio e le battutine in quello successivo con bronn. le parti belle sono scene del drago soprattutto quando apre le ali dietro a dany veramente bella e suggestiva. 

finale cmq totalmente non sense come già fatto notare da molti. 

cmq prima su sky facevano replica delle puntate precedenti e ho rivisto la 03. c'è ad inizio battaglia una scena di dani sul drago che brucia non morti con sansa che guarda dalle mura. e pensavo questa rischia tutto suo esercito, suoi draghi e la sua vita stessa per cosa? cioè puntata dopo già trattata da scema e con sansa che anche dopo "lunga" notte zero riconoscenza. poi si passa ancora addirittura ad incendio tutto e ammazzo tutti bambini che ho salvato 2 putnate prima. va be proprio troppa troppa fretta.

questione 6 regni con nord indipendente altra assurdità. tutto assurdo il finale e anche monotono.

su 80 min almeno metà dovevano essere "scontro" jon dani, almeno che ci fosse della sofferenza o disperazione. poi bran che dà l'idea che sapeva tutto non mi sembra neanche coerente con insegnamenti del precedente corvo. però potrei ricordami male (tra l'altro dopo puntata interviste ai protagonisti con attore di bran che parlava della puntata di hodor….ben altro livello)

ultima cosa la più assurda è il salto temporale che chiaramente è un modo per non dovere spiegare le varie dinamiche. diciamo una scorciatoia.

alla fine poi è tornato tutto come dopo ribellione. soprattutto tywin/tyrion e targ esiliati.

poi troppe cose non spiegate...estranei mai più citati...R+L....va be

cmq se la Disney ha ripreso gunn per guardiani 3 (che senza di lui avrebbe incassato meno) sicuro proprio per incassi silura D&D.

chiudo dicendo che era meglio finale da "favole". prima sconfiggere cersei poi lunga notte con battaglia ad approdo e jon e dani sul trono e tutti felici e contenti. banalissima ma 1000 volte meglio x me

prendete D&D e fategli vedere la stagione finale e ultima puntata di brewking bad. lì c'è il dramma, il sacrificio e il dolore.

con dialogo finale tra protagonista e la moglie di uno spessore incredibile.

 

Modificato da Timett figlio di Timett il 05 July 2024 17:07 per Non tutti hanno visto BB!

A
Angorian
Confratello
Utente
249 messaggi
Angorian
Confratello

A

Utente
249 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:44

Io il famoso dolceamaro proprio non lo vedo. Messa così è il finale di una tragedia, assolutamente cinica e quasi beffarda. Dov'è il dolce che diceva Martin? I personaggi che alla fin fine sono vivi? Questa sarebbe la parte dolce?

Io spero che nel finale di Martin, pur con questa conclusione, abbia più poesia di quella che ci hanno mostrato.


«When you heard him play his high harp with the silver strings and sing of twilights and tears

and the death of kings, you could not but feel that he was singing of himself and those he loved.»

 

— A STORM OF SWORDS

 

G
Grezzo
Confratello
Utente
16 messaggi
Grezzo
Confratello

G

Utente
16 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:45

gli showrunner hanno altri impegni, volevano liberarsi della serie e concentrarsi su altro, colpa di hbo che ha permesso questo scempio.

 

si può criticare la trama per un milione di motivi, però pur facendo acqua da tutte le parti se la vuoi rappresentare almeno devi registrare in modo quantomeno umano. la regia è quanto di più ridicolo visto negli ultimi anni, siamo a livelli di una piccola sit-com da 4 soldi low budget.

 


D
Dargil
Confratello
Utente
1176 messaggi
Dargil
Confratello

D

Utente
1176 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:46

@AncalagonLa cosa ironica è che vedere l'episodio mi ha ricordato Breaking Bad e Sons of Anarchy, due serie televisive che parlano proprio della trasformazione dei protagonisti in antagonisti e dell'inevitabilità delle proprie azioni riguardo alle conseguenze, rese 10 volte meglio che in queste puntate. Mi sa che mi farò un rewatch per togliermi di dosso il disagio di GoT:stralol:


J
JonSnow;
Confratello
Utente
3334 messaggi
JonSnow;
Confratello

J

Utente
3334 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:47

Dunque tutto, per quanto in modo controverso, infine si chiude.

 

L'inizio giunge con dei passi su un sentiero cinereo, una veglia di avvilimento e repulsione, un'avanzata nella brutalità insita nell'animo dell'uomo, irreprensibile nella sua fedele presenza. Sul volto di Tyrion vi è lo scorcio della mortificazione, incontrollabile richiamo di responsabilità, scia di una malcelata colpa solamente accentuata dall'immagine di un'innocenza umiliata, esposta in cumuli anneriti di corpi trascurati; l'anonimato della plebe, mutilo, profondamente dismesso in un atrocità incarnata. Ancora la consapevolezza amara e fatale di un fallimento collettivo, radicato nella vacuità, nell'inefficacia, nella sopraffazione. Quello stesso cammino che si conclude nella discesa ove egli finisce con lo scorgere volti che non avrebbe mai voluto riconoscere, laceranti conferme di un timore scandito passo dopo passo, laddove il loro eterno e perverso peccato era ormai seppellito dalla fredda pietra. 

 

Ai piedi di una scalinata rossa si consuma invece l'omaggio all'orrore, rappresentazione oscena dell'ancestrale fascinazione che l'essere umano subisce nei confronti del medesimo. Ali nere si dispiegano nel metaforico rilascio di una natura nefasta e ormai corrotta da sé stessa, ferrea seguace di un idealismo traviato, accatastato nel disordine identitario che alberga in una donna oramai distante, spaventosamente succube di un'utopia, compromessa ulteriormente nella dipendenza dalla devozione e nell'immagine che ella intende profondere. Daenerys è eterea e fatale, profondamente irraggiungibile nell'astrazione che la permea, laboriosa e diligente nella costruzione della propria realtà, la medesima che con solerzia si ripromette di imporre. Il bene superiore come labile tessuto al di sotto del quale si cela il proprio. Il bisogno individuale come unica feritoia dalla quale osservare il mondo. L'auto assoluzione che diventa fulgido viatico per le proprie gesta peggiori. La convinzione di autosufficienza che sfiora il divino, ove la divinità è entità che basta a sé stessa e al tempo stesso si rende necessaria all'uomo. Dinanzi a tutto ciò il Leone si riscopre Leone, emettendo un ultimo ruggito di dissociazione, e pagandone le conseguenze. 

 

Ed è successivamente che la voce di quello stesso Leone diviene oltremodo espressione della coscienza di Jon Snow, affrancante squarcio nel limbo della segregazione in cui essa si era preservata, ultima flebile opposizione verso una realtà da negare nella sua inaccettibilità e deformità. L'uomo è ancora una volta creatura fragile innanzi al concetto di amore, coacervo di influenze e pulsioni, ritrovandosi ad essere ghermito nel grembo di una passione ineluttabile che lo sospinge e lo controverte, che irrimediabilmente lo qualifica e determina. L'estrema ratio è dunque temporaneamente nullificata, invalidata nel giogo dell'idealizzazione costante. Ma la natura dell'individuo è tale nella sua unicità, e finirà nel lungo termine col prevalere a qualunque forma di invasione coercitiva e definitiva, impossibilitata ad annullarsi permanentemente. Sulla scia di Hegel, solo ciò che la ratio ci fornisce è da considerarsi fattuale. Il resto è mera proiezione, percettivo ricalco di ardore e tormento. Ed è ciò che accade a Jon nella sua strenua apologia della persona amata: egli non può che cingere con tutte le proprie forze la proiezione di lei che egli ha creato, convincendosi che continui a corrispondere con ciò che ella è attualmente. Un inesorabile rifiuto, infruttuoso tentativo di salvezza da una verità di cui si è inconsapevoli custodi. Le parole di Tyrion non sono altro che il sottofondo della sua mente, di pesi e nozioni di cui egli è già tacitamente complice e portatore. Il momento è profondamente rivelatore, non differentemente da quello di Drogon sotto la neve, Jon è soggetto ad un profondo risveglio, di indole cognitiva. La riconciliazione con la propria natura assennata, la rinnovata aderenza ad una dimensione razionale, un reintegro verso i propri ideali di difesa dell'innocenza, un ritorno alla dilaniante e silente guardia. 

 

Fino all'ultimo egli ha cercato la via della negazione. Fino all'ultimo egli ha invocato e sperato in una forza sottrattiva che lo esentasse da una così drastica scelta. Fino all'ultimo egli ha mosso un'implorazione alla persona in cui ha riposto tutta la propria fiducia ed il proprio amore, la medesima che si è ritrovata a diventare estranea a qualunque concetto di misericordia e libertà personale. Le sue labbra scandiscono un'ultima, ripetuta quanto improduttiva supplica. Ne consegue l'ascesa al dovere, il compimento di un atto necessario quanto inglorioso. Ma egli è disposto ad abbracciare quel senso di infamia, nel nome dell'innocenza collettiva, nel nome di quella libertà umana che tanto a lungo ha cercato di difendere e preservare. Così una nuova tirannia incontra precocemente la sua fine, lì, in una pozza cremisi, fondale ematico ove si spegne per sempre lo sguardo di un essere umano unico nella sua capacità di compiere tanto il bene quanto il male in modi clamorosi e in atti sensazionalistici. L'urlo ferale che segue è quello di una bestia che ha ben poco di bestia nella sua elevata capacità di comprensione. Egli, figlio prediletto, individua le responsabilità del disastro in quella medesima sedia di ferro, eletta dalla società a sinistro simbolo di potere ed escluso dal suo significato puramente materiale, nientemeno che solo catalizzatore di tragedia, seducente forza d'attrazione per i lati più deviati ed egoistici della natura umana. 

 

Nel buio della brutalità, nello smarrimento dell'irrazionale e nel caos, l'uomo affida le chiavi del suo mondo alle uniche entità in grado di produrre ordine e requie: la conoscenza, la memoria.

 

Così Brandon Stark, personificazione dell'Anamnesi Platonica, diviene Re. Eppure la sua conoscenza è puramente mnemonica, assuefatta dal mero meccanismo della constatazione, il sapere come semplice atto di risveglio, l'apertura di stanze solamente latenti, e non come metrica grazie alla quale edificare. Senza empatia non sarà mai possibile conoscere ed edificare realmente sul proprio sapere, pertanto è necessaria la coadiuvante presenza di un tipo di conoscenza differente, custodita nelle figure di Tyrion e Samwell Tarly, una conoscenza frutto dell'impeto più irrefrenabile: quello della curiosità e della volontà di accrescimento, dell'indagine, della perizia, della scoperta e del raffronto. L'ascesa di Bran segue le convinzioni di Kierkeegard: l'essere umano non può avere una comprensione completa né una completa concordanza con la realtà senza affogare prima nel passato, ma al tempo stesso non si potrà avere una cognizione profonda dell'esistenza senza sospingersi completamente verso il futuro. E sinora Bran è stato solo assiduo visitatore del primo. Egli permane comunque un ricostruttore, fedele all'illustre predecessore. 

 

Il valore della memoria è indiscusso anche emotivamente, ed è così che con grande eleganza, dignità e pudore Brienne di Tarth riempie finalmente quella pagina che sembrava essere destinata a permanere bianca. Non vi è biasimo in lei, solo l'espressione stremata e coinvolta delle emozioni e dei sentimenti passati. 

 

Ed è infine su rive salmastre che il branco si scioglie per sempre.

Per quanto si possa pensare il contrario, per quanto ci si possa convincere del contrario e per quanto si possa amare, la comprensione si presta solo a loro stessi, ognuno di loro non può trascendere dall'esperienza e dal bisogno del singolo, ritrovandosi ad essere profondamente segnato e cambiato, incapace di essere percepito in tutta la propria sfera traumatica. Il viaggio ha scavato solchi troppo profondi, ove vi può essere solo mera vicinanza. Ferite non rimarginabili, le cui sensazioni sono percepibili solo ai singoli portatori. 

 

Sansa non può esimersi dal riverbero del proprio senso di colpa, dall'esprimere una richiesta esplicita di perdono, consapevole di quanto negativamente compiuto. Nel silenzio di Jon Snow emerge tutta la sua umanità; i suoi occhi tradiscono sofferenza e delusione verso la sorellastra, eppure ciononostante si estrania da qualunque meccanismo di rancore, è completamente immerso nella sua totalizzante empatia, quell'entità guida all'interno della sua indole che non gli ha mai permesso di avvalorare sentimenti nefasti e condannanti, che lo ha portato a cercare sempre di alleggerire ogni colpa e peso altrui, fin troppo conscio di ciò che questo implichi. Ancora una volta, con le ultime parole egli le rivolge, si dimostra l'unica persona che ha davvero creduto in lei e nelle sue capacità, rendendo di per sé ancor più grave quanto da lei compiuto nei suoi confronti. Ancor più travolgente l'ennesima colpa interiore di cui Jon sente il peso, il non essere riuscito ad aiutare Bran nell'ora più buia, un simulacro di empatia che trova il suo apice con l'abbraccio ad Arya. Ma ormai nulla di tutto ciò ha più importanza. Nulla può lenire gli squarci interiori che ognuno di loro ha dentro in sé. Nulla potrà essere lenitivo di fronte all'eterna solitudine che essi porteranno in sé stessi. 

 

A suo modo anche Arya seguirà i concetti di conoscenza nella sua fase più avvincente: la ricerca. Il metodo definitivo con cui scendere a patti con la propria natura indomita, perennemente assoggettata ad un desiderio di libertà da ogni dogma, e con la presa di coscienza di non avere più un vero posto al mondo. 

 

Sansa compie invece la propria ambizione. Ella è Regina del Nord, eppure il prezzo è elevatissimo: la perdita di ogni affetto, la parziale perdita della propria empatia e la castrazione della propria femminilità. La perdita definitiva della capacità di osservare il positivo nel mondo, e la totale resa nel coglierne solo le macerie. E' una creatura non più in grado di amare. 

 

 

Infine Jon Snow, autore di un atto che ha coniugato amore (per la salvezza della famiglia, la sua scelta finale) e dovere, fa ritorno all'unico luogo in cui egli si sia mai sentito eguale, un luogo in cui non vi sono futili schermaglie di ambizione, in cui non vige il dominio della prevaricazione, in cui non vi è l'annientamento dell'altro e della sua libertà, in cui non esistono i concetti di diversità e condizionabilità.

 

Senza più la convinzione di sentirsi sbagliato, ormai conscio dell'infruttuosità delle sue gesta e dei suoi sforzi su meccanismi che mai più cambieranno, egli si lascia alle spalle un mondo profondamente sbagliato, distorto, violento, schiavo delle proprie dinamiche e passa semplicemente oltre.

 

La persona più segnata e in conflitto, la persona con la più elevata empatia, che ha sempre vegliato sui domini degli uomini, ora potrà concedersi il meritato riposo. La meritata pace. Una requie, pur relativa, che lo allontanerà per sempre da un ambiente che lo ha soltanto deluso sino all'ultimo.

Per la prima volta sarà finalmente libero, pur con tutti i segni, pur con tutte le sue ferite, pur con tutta la sua condensante e potente malinconia.

 

Che tutto si ripeta o che la ruota sia stato davvero spezzata, starà all'uomo e alle nozioni che avrà imparato. Ogni uomo sceglierà a seguito della propria natura e dell'esperienza appena maturata.

 

Il vecchio mondo è apparentemente distrutto. L'augurio è che lo si ricostruisca migliore, e che la sua riedificazione non sia una mera emulazione di quello precedente.

 

Tutto si chiude. Davvero.

Modificato il 05 July 2024 17:07

I1er4og.png

« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

u1Rxfyo.png

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

S
Sguaina la lama rovente
Confratello
Utente
566 messaggi
Sguaina la lama rovente
Confratello

S

Utente
566 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:48

La regia è veramente imbarazzante! Cosa abbiamo visto? Un crossover fra starwords e Fantaghirò? Ridicoli! Dopo Sapochnick alla regia cip e ciop, imbarazzante.


-
-Lady Snow-
Confratello
Utente
236 messaggi
-Lady Snow-
Confratello

-

Utente
236 messaggi
Inviato il 20 maggio 2019 12:50

Finale raccapricciante.

A parte per l'indipendenza del Nord, cosa è cambiato nei sette regni? Il trionfo del gattopardo. Bran re è una delle cose più ridicole che abbia mai visto. Il concilio idem.

E dovrei essere felice perchè in fondo per gli Stark è quasi un happy end, ma il come ci si è arrivati è orripilante. Oltretutto, non mi è chiaro il motivo della resurrezione di Jon...se il suo scopo era seccare Dany sarebbe dovuto morire subito dopo, perchè il dio della luce sarebbe interessato a tenerlo in vita?

Zero pathos alla morte di Dany, scena a dir poco cringe. Sarà che non hanno per niente costruito il rapporto tra i due e questo momento.

Drogon che non uccide Jon perchè...boh?

Salvo solo la scena di Arya che ne va per i cavoli suoi, per quanto contraddica quanto detto in precedenza, l'ho sempre pensato un epilogo in solitaria per lei.


Messaggi
764
Creato
5 anni fa
Ultima Risposta
5 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE
K
King Glice
64 messaggi
A
Ancalagon
37 messaggi
S
Sguaina la lama rovente
34 messaggi
Q
Queen Dracarys
33 messaggi