Insomma: una top ten (o five, o il numero che volete) di momenti che, pensando a tutte le sette stagioni ed al lungo percorso in cui ci hanno accompagnato, vi sono piaciuti, che vi sono “rimasti dentro” ancora adesso, e non se ne andranno tanto facilmente. Perché, se abbiamo guardato sette lunghe stagioni, alcuni di noi adorandole, altri con sguardo molto più critico, qualcosa ci sarà pure stato che ci ha colpito in positivo, no?
La regola di questo 3d è che... non ci sono quasi regole. Tranne una.
Intanto, le non-regole: assoluta libertà di scelta. I “momenti” possono essere lunghi (che so, un’intera battaglia) o brevissimi (un'espressione, uno scambio di sguardi). Non è necessario motivarli o commentarli: se fa piacere lo si fa, altrimenti no. Dietro la scelta non ci devono essere per forza ragioni profonde, razionali o intellettuali: una scena può benissimo essere piaciuta, e tanto, anche solo perché ha dato un’emozione particolare, o “a pelle”; magari anche se da altri punti di vista era poco logica, inverosimile o discutibile. Il numero non è assolutamente tassativo: possono essere dieci, quattro, una. Si può intervenire più volte, per spezzare l’elenco, per idee venute in seguito o perchè si preferisce trattarle una per volta. Si può attingere a tutte le sette stagioni. E, ovviamente, si possono citare episodi già citati da altri.
L’unica regola, se posso permettermi di porla, è... cerchiamo di non metterci a commentare in negativo le scelte altrui. Perchè di topic sui difetti di Got ne abbiamo già, anche molto belli e profondi (e io per prima li ho frequentati molto, perché non sono una fan sfegatata della serie, anzi) e ne verrebbe fuori un inutile doppione. Ma soprattutto perchè a me piacerebbe che questo 3d, se mai qualcuno ha voglia di scriverci, fosse un angolino tranquillo dove parlare di cose positive. In semplicità e senza pretese. Cose che ci sono piaciute, appunto, anche solo "a pelle", senza bisogno, diversamente dal solito, che dietro ci siano grandi ragionamenti; anche solo perchè ci hanno emozionato. E i gusti –e le emozioni- sono una cosa assolutamente personale.
Bene. So benissimo che lanciare questo thread è un grosso azzardo, in una fase di morta tra due stagioni –l'ultima passata da un pezzo e stra-discussa fino a spremerla come un limone, la prossima ancora lontanissima- ma provo a lanciare l’idea: se qualcuno la raccoglie, evviva. Se no, pazienza: si vive lo stesso
Allora, rompo il ghiaccio io ed inizio con alcuni dei miei:
- ne parlavamo poco fa con @porcelain.ivory.steel: Sansa a Nido dell’Aquila, nel giardino innevato, che costruisce il modellino di Winterfell con la neve. Poetica, dolcissima, delicatissima. Un attimo di tregua -che poi verrà guastato, ovviamente, riportandola alla cruda realtà- tra le atrocità del cammino di Sansa. E il momento in cui pianta un rametto per simulare l’Albero Cuore è commovente. Una presa di coscienza di quanto il suo cuore appartiene al Nord (grazie, Porcelain: questa è un'osservazione tua ). E la neve mi sembra quasi avere anche un significato di candore, di desiderio di purezza. Dopo le volgarità e brutture sentite da Joffrey ("apppena avrai le tue cose ti metterò un bimbo nella pancia, e se poi sarà stupido come te ti ucciderò", o qualcosa del genere), tutte le atrocità subite dai suoi cari e le mire, abbastanza esplicite, su di lei da parte di Ditocorto. E' come se lei, in quel momento, ritrovasse o almeno cercasse di ricostruire non solo un ricordo di GI, ma anche della propria purezza ed ingenuità, prima che il mondo la infangasse suo malgrado.
- Un classico: al “processo” ad Approdo, l’accorata difesa di Tyrion: Sì, sono colpevole. Di essere un nano, di essere un diverso. Peter Dinkage con un testo e una scena degni delle sue capacità. Epico.
- Jon che si toglie il mantello da GdN e volta le spalle a quello che era stato il suo mondo. Sentendo, per l’ennesima volta, che non lo era. Che neanche quello era il suo posto. Kit sarà anche monoespressivo; ma il suo volto, in quell’istante e situazione, tra amarezza, delusione, la sicurezza senza esitazioni del gesto che nasconde probabilmente, anche una grossa parte di rabbia ed esasperazione, oltre alla volontà di dare un taglio netto con qualcosa che lo ha deluso così a fondo, e, soprattutto, il dolore, era semplicemente perfetta.
- Il sorriso e il viso di Jaime nell'ultima stagione, quando, dopo che Cersei si è alzata dal letto, riappoggia la testa sul cuscino. Tenerissimo, disarmante; di una dolcezza immensa. Stupenda espressione... e stupendo Nikolaij, poco da fare
- Un'altra espressione, ma opposta: quella di Jorah ormai cacciato da tempo da Danaerys, mentre, in un bordello ma solo, cerca di affogare nel vino il dolore e se stesso. La si vede appena in un attimo, ma è potentissima, devastata. Un uomo che ha perso ogni ragione per vivere e a cui non resta altro da perseguire che l'autodistruzione. Grande Iain Glen.
- Varie scene tra Jon e Maestro Aemon. I momenti in cui questa figura ha avuto spazio mi hanno sempre colpita e commossa. L’anziano saggio, che non vede con gli occhi ma ti legge attraverso con il cuore, è un personaggio stupendo e reso benissimo. Qualcuno che, anche se oggi questo modo di pensare è lontanissimo -l'anziano è visto come un essere umano in declino, carente, non affidabile, quasi uno scarto- anch’io vorrei come guida e padre spirituale (non in senso religioso, proprio in senso lato).
- Hardhome. Tutta.
- La partenza di Jaime, solo, vestito di nero, sotto la neve, ovviamente. Mentre volta le spalle a Cersei ed a tutto quello che era stato il suo mondo. E vedere la neve che scende sul chiostro, il primo luogo in cui, proprio all'inizio del cammino di Got, avevamo visto Jaime e Cersei. Bellissimi entrambi, non ancora segnati dalla vita: lui ancora con la mano di uno dei migliori spadaccini di Westeros, prigioniero (inconsapevole) del clichè del vincente, superficiale ed arrogante, nonchè di lei; lei con i capelli ancora lunghi e l'aspetto femminile, falsamente "morbido". Sono passate sette stagioni, ma sembra una vita intera, tanto tutto è cambiato e ogni cosa è stata stravolta.
- Nella Battaglia dei Bastardi, Jon che cade nella trappola crudele di Ramsay (comportamento impulsivo o inconscio desiderio di morte? Dopo tutto, poco prima aveva ordinato a Mel, se fosse morto, di non riportarlo indietro un'altra volta). E poi, la scena di lui sommerso dai cadaveri. Angosciante, claustrofobica. Rende l’idea del massacro e degli esseri umani ridotti a carne da macello, morta e straziata, ma ancora di più: la guardi, e quasi ti manca l'aria.
- La nascita dei “draghetti”. In seguito Danaerys mi ha stancata, per molti motivi (ma no ne parlo, per non contravvenire io stessa la regola ) . Ma la prima scena in cui vediamo i draghi, la magia che torna nel mondo... emozionante, nulla da dire. Come la prima volta che li vediamo in battaglia, in tutta la loro potenza.
- Il duello e poi la morte di Oberyn. Fino a quel momento, era apparso come un personaggio ossessionato da un unico interesse. Piatto, eccessivo, spinto all'estremo in una sola direzione; sbagliato. Invece in quella scena rivela tutto l’enorme dolore che ha sempre nascosto. Solo ora i veli cadono e capisci chi è il vero Oberyn, la profondità della ferita ancora aperta che si porta dentro da anni. E ti rendi conto che finora aveva solo ingannato il tempo, in attesa, con infinita pazienza ma altrettanto infinita ostinazione, che arrivasse il momento di liberarlo, quel dolore; gridarlo in faccia al mondo. E fare giustizia, finalmente.
Colgo volentieri l'invito a partecipare a questo bellissimo topic, dato che anche quello dei Percorsi Evolutivi sta per volgere al termine; lo faccio volentieri perchè amo nella stessa miscura sia GoT che Asoiaf, e momenti particolarmente significativi per me nell'arco di sette stagioni ce ne sono stati, eccome.
Parlerò di uno per volta, poiché elencarli tutti sarebbe oltremodo lungo e noioso.
Quello che citi tu è anche uno dei miei momenti preferiti, perchè fa capire quanto Sansa, in GoT ma ancor di più in ASOIAF, senta la nostalgia di casa, di Grande Inverno, il desiderio di trovarsi - proprio fisicamente - al sicuro dentro le sue mura, con l'albero diga a proteggerla nel parco degli dèi di suo padre.
E' emblematico nel suo percorso poiché dimostra quanto lei sia sempre rimasta intimamente una Stark di Grande Inverno, non la sposa di Tyrion Lannister, né la figlia bastarda di Ditocorto, né la futura sposa di Ramsay Bolton, insomma, non la chiave per il controllo sul Nord.
Sansa è e sarà sempre Winterfell's Daughter, visceralmente legata al Nord, alla neve, alla purezza della stessa, e quel gioco che si trasforma pian piano nel riprodurre la fortezza degli Stark non è altro che la sua coscienza e la sua identità che riaffiorano prepotentemente, dopo tanto essere state sopite e sopraffatte.
Non è ancora nella condizione di poterlo gridare al mondo, ma è già lontana dall'essere vittima del giogo della Regina Cersei.
Significativo, poi, come lei e Jon, in particolare nei libri, siano gli unici ad associare alla neve un significato così positivo, intimo, rassicurante e familiare.
Per conto mio, inizio con uno dei momenti che alla luce di quello che sappiamo si rivela precursore di qualcosa di più importante, ossia la stretta di mano nei cortili di Grande Inverno tra un giovanissimo Jon che si appresta a recarsi alla Barriera per prestare giuramento nei Guardiani della Notte ed il primissimo Jaime, sfrontato, sarcastico, sbruffone, irridente. Questo ringrazia Jon in maniera beffarda ricordandogli quanto la confraternita sia importante per la sicurezza dei Sette Regni: ovviamente, è il suo modo di schernire il ragazzo.
Simbolico che in quel momento Jon è ciò che Jaime è già stato, ed a mio modo di vedere Jon è ciò che Jaime in parte diventerà.
Entrambi hanno creduto, in un tempo ormai lontano, di servire il reame al meglio facendo scelte appassionate più che consapevoli, e per entrambi le cose si sono rivelate ben presto diverse da come le avevano sognate ed immaginate.
Entrambi mutano tantissimo nel corso della narrazione, cambiano pelle, cambiano prospettiva, diventano letteralmente altro.
Strade diverse a volte portano al medesimo castello, e credo che in quella stretta di mano ci sia ben più di ciò che all'inizio della S1 appare.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Sicuramente ce ne sono diverse, ma non posso non citare la mia scena preferita sia dei libri che della serie (ben sapendo che non è assolutamente una scena centrale e le parti più importanti della trama generale sono altre):
-l'addio di Arya al Mastino. Avevo paura che non fosse reso bene, adoro quella scena del libro e vista la trovata del duello con Brienne (meglio che non ci penso) pensavo che avrebbero stravolto anche il seguito. Invece no, sono rientrati nei binari e soprattutto, entrambi gli interpreti hanno centrato in pieno l'obiettivo, restituendo le stesse emozioni della controparte cartacea . Anche l'immagine di Arya sulla nave diretta a Braavos non è stata da meno.
Altre scene a cui sono affezionata:
-ovviamente la nascita dei draghi
-ovviamente il pathos delle Nozze Rosse
-Brienne che fa il giuramento a Catelyn
-Jaime e Brienne in quasi tutte le loro scene, dal loro duello, alla cattura nei boschi, il taglio della mano, la vasca etc.
-la morte di Maestro Luwin, perché all'epoca non avevo ancora letto i libri e mi aveva spiazzato
-Arya che si allena con Syrio Forel e in seguito tutti i suoi momenti con Sandor
-il duello di Oberyn e la Montagna, benché non sia fan delle scene troppo splatter quella è stata notevole
-Theon che scappa con Sansa
Magari poi ne aggiungerò altre
Sarà che ho un attimo di giramento (...) però come ho letto l' incipit del topic mi sono venute in mente solo scene di morte.. La morte è parecchio presente in got e nelle cronache e quindi vado di lista:
bellissimo post....le butto li senza uno specifico ordine...e sicuramente ne aggiungero altre....
1)meera e i figli della foresta contro i WW nella caverna, compresa la parte in cui lei, rimasta sola, continua a trascinare bran
2)quando lady crane trova arya ferita e se ne prende cura
3)quando tormund dice "non farlo" mentre un jon che se ne sbatte ormai di tutto parte verso ramsay, e quando viene mostrata la battaglia con jon come riferimento visivo(stessa cosa fatta con bronn quando daenerys attacca i lannister)
4)l'arringa di tyrion contro tutti al processo
5)osha che decide di accollarsi definitivamente bran e rickon, esaudendo il desiderio di finirla li di maestro luwin e andando via con grande inverno in fiamme
6)sam, edd e grenn mentre ascoltano il corno suonare 3 volte al pugno dei primi uomini
7)jaime che va a nord mentre comincia a nevicare su approdo, poesia pura
8)la nascita dei draghi, la parte fantasy di GOT che inizia a decollare dopo i primissimi minuti con i WW
9)l'incontro tra jon e sansa alla barriera
10)l'espressione di daenerys quando viserion viene colpito e quando parte sapendo che jon è rimasto li, e quando vede le ferite di jon
11)quando jon, durante la battaglia contro i bruti(ottima anche quella)pronuncia "arcieri" iniziando sostanzialmente li a comandare
12)la tensione prima dell'arrivo dei WW in quel di hardhome e relativa battaglia
13)l'arrivo dei draghi per salvare il manipolo oltre la barriera
14)arya che allontana nymeria e arya che la ritrova
15)quando tyrion e jorah passano per valyria
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
nemmeno finito il primo elenco.......subito me ne sono venute in mente altre....
16)l'arrivo di stannis a bravoos, di daenerys a meereen e di sam a vecchia citta
17)daenerys che esce in modalita badass dopo aver concluso "amichevolmente" l'incontro con tutti i khal
18)il mastino che provoca arya in tutti i modi e lei che non lo finisce
19)gli ultimi momenti di hodor, ygritte, shireen
20)l'incoronazione di cersei
21)l'acclamazione di robb come re del nord
22)l'acclamazione di jon come re del nord
23)cat che ammette di essere stata ingiusta con jon e il racconto di come avesse pregato perche riuscisse a salvarsi
24)ned e howland reed giovani contro arthur dayne
25)lo scontro verbale tra davos e melisandre su shireen
26)lo sguardo di margaery con l'alto passero un attimo prima dell'esplosione del tempio
27)jaime e brienne nella vasca
28)theon che cerca di tenere al caldo sansa mentre sono in fuga
29)la tensione palpabile durante il ricevimento di nozze di joeffrey mentre c'è quell'indegno spettacolino e tyrion che rifiuta di inginocchiarsi
30)il giuramento dei guardiani della notte, tirato in ballo in diverse occasioni importanti(la fuga di jon, grenn contro il gigante)
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
@the neck : quanti bei momenti mi hai fatto ricordare! Ce ne sono una metà, nella tua prima lista (la seconda non l'ho ancora letta, perchè abbiamo scritto in contemporanea), che non mi sarbbero venuti in mente, ma sottoscrivo in pieno!
@ziowalter1973
Sei leggermente inquietante, ma condivido anch'io. E aggiugerei anche quella di Olenna: se stessa fino alla morte. Non un cedimento, non concede nulla a Jaime, neanche di vederla avere paura. E, come in tutta la sua vita, l'ultima stoccata anche questa volta è sua.
E quella di Ygritte. Perchè sarà anche stata il classico luogo comune per commuovere... però su di me ha funzionato. Altrochè. Di solito analizzo, critico e metto i puntini sulle "i", ma un attimo di romanticismo, a volte, l'ho persino io. Sigh.
Da parte mia, tra i tanti che avrei ancora, ne scrivo due ingenuissimi, ma che mi fatto quasi fare "Ooooohhhh..." come una bambina.
Premetto che avevo iniziato Got (comprando i DVD) prima di accostarmi al libri, e con moltissime perplessità: già guardo pochissimo tv e simili; inoltre su Youtube avevo visto degli estratti, ma erano solo raccolte o di scene di nudo o di morti cruente; quindi la prima volta che ho premuto "play" mi chiedevo davvero cosa stessi facendo. Ma poi...
Uno, sarò banale, ma... la sigla. Quindici secondi, ed ero già conquistata da quel concentrato di meraviglie. Tutte le perplessità, puff! svanite in un attimo. Originalissima, curatissima, stupenda. E quando l'inquadratura è salita a Nord e ho avuto per la prima volta la visione della Barriera (che io non sapevo neanche cosa fosse, ne ho scoperto l'esistenza in quel momento) e quell'ascensore che saliva vertiginosamente, e poi uno squarcio di un attimo su ciò che c'è al di là... mi ero sentita emozionata e, oso quasi dire, felice come una bambina. Parafrasando Renèe Zellweger (accidenti, ho dovuto cercare su Google come si scrive) e il famoso "mi avevi già convinta al 'ciao' ": ecco, Got mi aveva già conquistata con la sigla.
Due, anche questo per un motivo analogo e perchè non ho quasi mai visto film ambientati in epoca medioevale, o comunque l'ho fatto con poco entusiasmo. Eppure il passato mi affascina moltissimo, ma lo trovo suggestivo ed emozionante soprattutto visitando luoghi ed edifici (in una cattedrale gotica può venirmi la pelle d'oca), ma nei film non mi ha mai dato la stessa emozione, forse perchè non ne ho mai visti di molto belli. Emozione che invece ho provato, fortissima, nella scena dell'arrivo a Grande Inverno della famiglia reale, con la sfilata dei Baratheon e Lannister (be', quasi tutti Lannister, in realtà). Personaggi che vedi per la prima volta ma capisci saranno il perno di tutto ciò che succederà in seguito: e vedi i diversi visi, i diversi modi di porsi... E sono davvero imponenti, maestosi, in certi casi pieni di sè, regali. In qualche modo senti proprio che saranno personaggi enormi. Nel guardarli, penso fossi emozionata, stupita ed incantata quasi quanto Sansa. Ero rimasta colpita anche dai visi e degli attori, uno più intenso e "potente" dell'alto; Lena, poi, l'avevo trovata semplicemente abbagliante. Stupenda, quasi un essere di un altro mondo, in mezzo al grigio ed alla sobrietà austera di Winterfell.
Per non parlare dell'ambientazione: c'era stata appena -non ricordo se viene detto anche in Got o solo in Asoiaf- una "prima nevicata di fine estate"; eppure in quella scena avevo percepito il freddo, il clima del Nord (di cui poi si sarebbe lamentato Robert)... Era giugno, quando ho guardato quella puntata; eppure in qualche modo, con la scena, i costumi e, penso, l'uso dei colori (avrei scoperto dopo che in Got usano moltissimo i colori più o meno saturi, più o meno caldi, per "rendere" l'effetto della temperatura dell'ambiente), erano riusciti a farmelo sentire nelle ossa, quel freddo.
Ok, ve l'avevo detto che sarebbe stato un commento ingenuo Per chi di voi guarda molte serie, e quindi è abituato a momenti del genere, sarà stato una sciocchezza. Ma per me, lontanissima da quel mondo, erano stati i due momenti che mi avevano fatto innamorare di Got (e, poco dopo, farmi lanciare in Asoiaf)
Bellissimo topic
Aggiungo a quanto già detto alcune piccole cose, che sono poi quelle che, come sempre, marcano la differenza.
3.4 Daenarys che esita un momento, mentre passeggia tra gli Unsullied dopo la caduta di Astapor, prima di montare a cavallo e chiedere loro di combattere per lei come "uomini liberi".
5.8 Tyrion che si gratta nervosamente il mento dopo che Daenarys gli ha imposto di smettere di bere.
6.1 Sansa che, tremante, incespica mentre recita la formula con cui accetta Brienne al proprio servizio e Podrick Payne gliela suggerisce.
6.7 Sandor, inquadrato dal basso, che svelle l'ascia dal tronco per andare a cercare vendetta.
7.7 Jaime che abbassa le spalle al momento di lasciare Cersei per sempre.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
complimenti @MezzoUomo, questi sono alcuni momenti emotivamente stupendi.
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59 minutes fa, Stella di Valyria dice:L'arrivo a Grande Inverno della famiglia reale, con la sfilata dei Baratheon e Lannister (be', quasi tutti Lannister, in realtà). Personaggi che vedi per la prima volta ma capisci saranno il perno di tutto ciò che succederà in seguito: e vedi i diversi visi, i diversi modi di porsi... E sono davvero imponenti, maestosi, in certi casi pieni di sè, regali. In qualche modo senti proprio che saranno personaggi enormi. Lena, poi, l'avevo trovata semplicemente abbagliante. Stupenda, quasi un essere di un altro mondo, in mezzo al grigio ed alla sobrietà austera di Winterfell.
Per non parlare dell'ambientazione: c'era stata appena -non ricordo se viene detto anche in Got o solo in Asoiaf- una "prima nevicata di fine estate"; eppure in quella scena avevo percepito il freddo, il clima del Nord (di cui poi si sarebbe lamentato Robert).
Ricordo anche io che la bellezza di Lena strideva letteralmente con il grigiore (voluto e ricercato) circostante, tutto più scarno e sobrio su al Nord. Lena invece bellissima, luminosa, regale e naturalmente elegante. Fu davvero una grande entrata in scena per la Regina.
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La fotografia di quella prima scena è strepitosa.
Alik Sakharov non è esattamente un dilettante, infatti.
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@MezzoUomo, complimenti per spirito di osservazione e sensibilità!
Scrivo ancora uno dei momenti che mi hanno emozionato (anche se ormai ho ricordi molto vaghi, e dopo la profondità dei momenti sottilissimi, appena percettibili ma sommamente rivelatori che hai colto tu, considerata la rozzaggine di ciò che sto per scrivere, al confronto dovrei andarmi a nascondere):
Ho parlato di Maestro Aemon, personaggio che ho amato moltissimo (ed è stato reso alla grande, tra l'altro, da un attore realmente cieco, se non sbaglio, purtroppo morto abbastanza di recente). Ecco, un altro dei "suoi" momenti che mi avevano emozionato moltissimo, risvegliando la ragazzina che evidentemente c'è in me (nascosta sotto un'età decisamente non da ragazzina e atteggiamenti critici ed iperanalitici vari), è la rivelazione che lui, l'anziano che vive, dimenticato da tutti, una vita spartana e quasi anonima al margine estremo del mondo conosciuto, è nientemeno che un Targaryen: per me, altro momento epico, pathos a mille. Ed i momenti del suo passato che rievoca con Jon, la scelta -difficilissima e che, comunque, avrebbe lasciato per tutta la vita la sensazione della possibilità non colta, il dubbio di avere sbagliato- tra la fedeltà ai GdN e il ritornare a fianco di coloro che amava... Non solo scopri che credevi di avere davanti "soltanto" un vecchio molto saggio, e invece quella figura così dimessa e che si presenta senza vanagloria od ostentazione alcuna è -o sarebbe potuto essere- un potenziale colosso della Storia; ma ne scopri l'umanità profondissima, i conflitti interiori, il tormento.
Tra l'altro, quando ripensi a quella scena con il senno di poi e ti rendi conto che i Targaryen presenti erano addirittura due, entrambi i personaggi, succede questa cosa stranissima ma molto frequente con Got e con Martin: che avendo una chiave di lettura completamente nuova ti colpisce e sorprende ancora di più, una seconda volta, a posteriori.
E ancora su Maestro Aemon: ho amato il "Kill the boy", ma soprattutto la scena della sua morte. La dolcezza infinita, da parte sua, e il misto di amarezza e tenerezza, entrambe profondissime, che suscita in chi assiste, di quel "Che strano sogno ho fatto, Egg: ho sognato che ero vecchio..." Ecco: pensate, mi fa venire gli occhi lucidi ancora in questo momento, mentre scrivo.
Lo so, viene prima di tutto dal libro (un tocco di genio di Martin, veramente), in Got l'hanno "solo" ripresa: ma veramente bene e con un attore di una delicatezza, fragilità e umanità strazianti.
Sono le piccole cose, i dettagli, che fanno la differenza tra una storia come mille e una grande storia. Per questo io ribadisco in ogni dove che la trama, intesa come descrizione cronologica dei meri accadimenti on screen, non sia poi così importante.
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quasi dimenticavo...........soprattutto da 5 e 58 in poi....
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "