Concordo! Però io quella scena non riesco ad apprezzarla in italiano, perché col doppiaggio perde tantissimo. "The King in the North", volete mettere? "Il re del nord" non lo vede neanche da lontano! E anche il discorso di Lyanna Stark perde tantissimo, in italiano.
Anche la scena ambientata alla Banca di Ferro di Braavos è molto bella.
Lì viene fuori, appassionata come poche altre volte, la lealtà e l'ammirazione di Davos per Stannis, al punto da fargli esibire la mano mutilata per far vedere ai banchieri chi sia davvero il suo Re.
Ma quanti momenti ho, ancora, da citare? E fortuna che, pensando alla serie eslcuse le prime stagioni, arricciavo il naso! Dovevo fermarmi ed impormi di elencarm i momenti belli, per capire quanti ce ne sono stati!
Allora, ancora qualcuno:
- Sarà che amo tantissimo la natura, ma... gli alberi-cuore. Non so se siano delle specie di aceri del Canada, però con il tronco sbiancato: so solo che quelle foglie con quel meraviglioso tono di rosso, ogni volta che le ho viste, sono state una gioia per gli occhi ed il cuore. Valorizzata che meglio non si potrebbe dalla fotografia. Ho amato in particolare una delle visioni di Bran, anche se l'ho dovuta guardare al rallentatore, con l'albero dei Figli della Foresta visto dall'alto, circondato dalle spirali di pietre... Pura bellezza. Ed emozione, almeno per me: di quella che nasce, semplicemente, dalla bellezza.
- La puntata in cui, guardando la sigla, ti accorgi con stupore che anche lì Winterfell è bruciata. Perfezionismo estremo e di altra classe, niente da aggiungere.
- L'uso, psicologicamente acutissimo e, di nuovo, di grande intelligenza e perfezionismo, della musica durante i titoli di coda. Che di solito, penso, qualsiasi film-maler (è il termine giusto?) sarebbe portato a costruire una volta per tutte e poi non considerare più. E invece, in alcune puntate, quando seguiva momenti di impatto emotivo fortissimo, a volte scioccante, veniva modificata, per sottolinearne e continuarne la sensazione. Per non troncarla malamente, ma amplificarla ancora.
La volta in cui è stata sostituita da "Le piogge di Castamere", per esempio (forse nell'esecuzione dei Sigur Ros, nientemeno?). O un'altra in cui, mi pare, è stata solo... silenzio. Per lasciare lo spettatore attonito e solo, a fare i conti con l'emozione e l'orrore di ciò che ha appena visto.
Un dettaglio tra raffinatezza, perfezionismo e genio.
- La scena dell'amputazione della mano di Jaime. Come la situazione -che fino ad un attimo prima sembrava rilassata, quasi serena, per quanto molto relativamente, essendo i "nostri" nelle mani di quel pazzo di Vargo Hoat- cambi e precipiti in un istante brevissimo: quasi non hai il tempo di pensare "ma... ma... NO, SANTO CIELO, NO!!", che Jaime è già riverso sul ceppo. E l'ultimo secondo, quello dell'orrore supremo, il braccio che si solleva e non è pià attaccato alla mano, subito offuscato, coperto dal nero dei titoli di coda. Ma con quel grido che continua per un attimo ancora. E lo squarcia, quel nero. Il grido atroce, terribile di Jaime che racconta tutto, meglio e, paradossalmente, ancora più duramente ancora dell'immagine, terribile, che hai visto per un attimo brevissimo. E anche questo è un lavoro sui titoli di coda. Di uno o due secondi appena: ma due secondi che, davvero, funzionano alla grandissima, hanno un impatto emotivo enorme, fanno la differenza tra una serie come tante e Got.
Che dire? Il perfezionismo e la cura quasi maniacale spesso si colgono non nelle cose grandi, ma nei dettagli più piccoli. Come un grido che dura un secondo più dell'immagine, sconfinando non nella scena successiva -cosa normalissima e molto usata- ma nel nero dei titoli, in un momento in cui tutto "dovrebbe" essere già chiuso.
"We cant't fight a war among ourselves.. so many enemies now."
"Jon, a raven came from the Citadel, white raven. Winter is here."
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Mamma mia... finale dolcissimo, anche per il ricordo di Ned e il senso di affetto con cui viene richiamato. Di vicinanza, persino: no, Ned non è stato annientato dai Lannister. E' ancora presente, nel suo retaggio, nei giovani Stark e nel loro cuore. E il sorriso di Jon... Colpo basso, @porcelain.ivory.steel ! Scherzo: ne avevamo appena parlato in pm
(Parentesi molto poco seria: ebbene sì, faccio outing. Razionalmente ed in teoria, concordo con quanti trovano il Jon Snow della serie troppo puccioso, un cucciolotto smarrito con lo sguardo triste che ti chiede "dammi una copertina, perchè ho tanto freddo!" (per citare, a memoria, una frase scritta a suo tempo da @JonSnow;, con cui in teoria concordo alla grandissima); il che è decisamente poco compatibile con un capo carismatico, un leader nato e, addirittura, un Targaryen. Ma Jon-Kit, da quando ha ripreso l'aspetto da Stark, con tanto di men bun... lo metto tra le cose belle di Got di cui si parla in questo 3d. Ma proprio. Cioè, voglio dire: la mia parte razionale è perfettamente consapevole che hanno fatto una precisa scelta tattica e commerciale per lusingare il pubblico femminile, a grande discapito della vera natura del personaggio in Asoiaf. Ma... be', io, oltre che una testa, spero, pensante... ehm... sono anche "pubblico femminile", ecco. E quindi... quindi, dopo sei stagioni in cui mi sono chiesta perchè mai lo avessero castato e, soprattutto, perchè gli facessero fare quelle espressioni sofferte, sì, ma da "ho tanto bisogno di coccole" molto più che da "sono un'anima dilaniata, condannata per sempre ad abissi di solitudine ed infelicità infinitamente lontani da tutti voi", nella settima mi sono data la risposta.
E a quel punto, per la verosimiglianza del personaggio... ri-ehm... pazienza. Diciamo che posso chiudere un occhio. Anche due. Anzi, no: uno. Perchè se ne chiudo due non lo vedo più, aiò. Ecco, fine dell'outing )
Mah, non so...secondo me avrebbe avuto altrettanto impatto sul pubblico femminile un leader carismatico duro, introverso, chiuso nei suoi abissi di solitudine MA in fondo in fondo anima dilaniata bisognosa di coccole, anche se non l'ammetterebbe mai. Anche perché alle donne piace pensare che sia cosi' il loro uomo ideale: un duro di cui solo loro sapranno spezzare la scorza.
Il problema è che per recitare credibilmente un simile ruolo ci vuole un attore eccezionalmente bravo, ed era difficile trovare un ventenne così fatto e che costasse anche relativamente poco.
Sicuramente: è questione di gusti. E i gusti non sono tutti uguali, per fortuna; come non siamo tutti uguali noi E questo thread è basato appunto sui gusti personali. Su ciò che è piaciuto a ciascuno di noi, in modo assolutamente soggettivo. Se poi questo coincide con ciò che è piaciuto anche a moltissimi altri, bene: significa che abbiamo trovato un momento di Got veramente "alto", al di là dell'opinabile ed del soggettivo. Ma altrimenti... va bene lo stesso. Ognuno rispetta l'opinione altrui -come io rispetto e comprendo la tua, ovviamente - e... no problem
Non so se è già stata citata, ma una scena che ricordo come particolarmente coinvolgente, almeno per me, è la fuga di Sam e Gilly, coi corvi a far da contorno e che contribuiscono a far crescere via via la tensione, fino all'arrivo dell'Estraneo e la sua uccisione.
E restando a Sam, aggiungo il momento in cui posa gli occhi sulla Biblioteca della Cittadella. Set reso meravigliosamente, anche se inquadrato per poco, mi sarebbe piaciuto poter fare un giro tra tutti quegli scaffali
E poi, tornando alla mia preferita ovvero Arya, altre due momenti che adoro:
- la scena tra lei, Sansa, Joffrey e il garzone del macellaio nella prima stagione, con lo scontro, l'arrivo di Nymeria, Arya che disarma Joffrey e butta la spada nel fiume
-tutta la scena alla Locanda e il duello coi soldati Lannister. Anche se non esattamente come nei libri, mi è piaciuta molto e poi che soddisfazione quando si vendica di Polliver citando il momento in cui lui aveva ucciso Lommy ("What the f**k is a Lommy?") e finalmente si riprende Ago!
Mi era spiaciuto solo che avessero deciso di non rendere l'uccisione allo stesso modo del libro, con Arya che sfoga tutta la sua rabbia e frustazione in un momento decisamente catartico, anche se poi hanno in parte rimediato mettendo una scena molto simile più avanti.
5 hours fa, Stella di Valyria dice:Sicuramente: è questione di gusti. E i gusti non sono tutti uguali, per fortuna; come non siamo tutti uguali noi E questo thread è basato appunto sui gusti personali. Su ciò che è piaciuto a ciascuno di noi, in modo assolutamente soggettivo. Se poi questo coincide con ciò che è piaciuto anche a moltissimi altri, bene: significa che abbiamo trovato un momento di Got veramente "alto", al di là dell'opinabile ed del soggettivo. Ma altrimenti... va bene lo stesso. Ognuno rispetta l'opinione altrui -come io rispetto e comprendo la tua, ovviamente - e... no problem
Se è con me che parli, non è una mia opinione in modo particolare, anche perché Jon mi intriga poco come personaggio sia nei libri che nella serie. Volevo dire che non credo che il Jon- cagnolino bastonato della serie, per quanto fatto in quel modo certamente di proposito, fosse una scelta obbligata, e certamente non è stata una scelta felice. Su parecchi dei personaggi maschili principali il tiro è stato in parte corretto senza che questo li rendesse meno popolari e amati, ad esempio Jaime e Tyrion. Jon invece è stato sommerso da un diluvio di critiche: poi può anche avere i suoi estimatori, ma più per il ruolo che ha nella storia che per i pregi del personaggio e dell'attore. Che non sarebbe stato apprezzato di più in una versione più fedele ai libri, interpretata da un attore più espressivo, mi sembra tutto da dimostrare...con tutte le eccezioni del caso, ovviamente
Ok, d'accordo. Ma, ehm... Prendo atto che l'IT l'ho introdotto io, con quella divagazione ; però avevo aperto il 3d per parlare delle cose di Got che ci sono piaciute, e qui ci stiamo allontanando un po'
Non lo metto in dubbio. Però non ti seguirei oltre su questo discorso (che ho introdotto io, lo ammetto ) perchè finiremmo proprio OT. Anzi, considerato il titolo del topic, lo siamo già.
Ma torno ai momenti "del cuore". Ce ne sono due che non abbiamo citato (mi pare), probabilmente perchè sono talmente intensi che è scontato che siano in questo elenco; ma li cito comunque, dai:
- la walk of shame. Disturbante, crudele, durissima. In sostanza, uno stupro bello e buono, seppure atipico. Di gruppo -anzi, di massa- e reso più grave dall'essere imposto da un'istituzione. Nonchè approvato, con entusiasmo, dalla folla in toto. Con una Lena strepitosa nelle espressioni; in quel graduale, lento ma inesorabile passare dal quasi surreale distacco tenuto insieme con la forza di volontà dell'inizio, al cedimento e infine al pianto. E la brutalità ed oscenità delle reazioni della gente comune (e probabilmente tra di loro ci sono le stesse persone che, mesi dopo, scenderanno di nuovo nelle strade per applaudire Euron, alleato di quella stessa Cersei addosso a cui hanno sputato: ma si sa, saltare sul carro del più forte e umiliare o bullizzare chi è in una condizione di debolezza è uno sport antico di secoli, o millenni). Una discesa nell'incubo e nel lato oscuro, nella laidezza interiore di cui è capace l'essere umano.
- E naturalmente... la morte di Hodor. Contemporanea ad una rivelazione che colpisce tantissimo, intriga e spalanca un mare di riflessioni e pensieri: come e perchè il povero, innocente ragazzo di stalla di un tempo ha perso la parola e la ragione. Due momenti intensissimi, entrambi sconvolgenti seppure per motivi molto diversi, magistralmente intrecciati insieme, per raggiugere un effetto ed un'emozione ancora maggiori. Occorre dire altro, su questo? Non credo. Anzi, sì: sigh.
la frase di tormund...
"lei appartiene al nord, il vero nord, mi capisci?"
pira di ygritte tra i boschi oltre la barriera con jon che va via distrutto.....
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
Il 30/5/2018 at 12:38, Stella di Valyria dice:
Che di solito, penso, qualsiasi film-maler (è il termine giusto?)
Scusate, volevo scrivere film-maker. Ho notato ora la svista, ma non posso più correggere. Non so se film maker fosse appropriato, ma che non lo fosse "film maler" (da "male", ossia maschio? "Maschiatore" di film?) ci arrivavo da sola Figura da polla...
Il 31/5/2018 at 00:27, the neck dice:pira di ygritte tra i boschi oltre la barriera con jon che va via distrutto.....
E, prima, "Saremmo dovuti restare in quella grotta". E il tentativo, disperato e dolcissimo, di alleggerire la situazione: "Alla fine l'ho visto, nella mia vita, un castello". Di solito non amo molto le scene romantiche, ma questa... questa...
Sigh.
Ancora più bella tra due persone che si erano lasciate con un tradimento -di un popolo, non di una donna- da una parte, ed una freccia, dall'altra. Ma che alla fine, nel momento utlimo e cruciale, di fronte alla morte, si scoprono tanto, ma tanto al di sopra di tutto questo.
Di nuovo: sigh.
Il 30/5/2018 at 22:30, Stella di Valyria dice:- la walk of shame. [...]
- E naturalmente... la morte di Hodor. [...]
Due scene difficilissime, dove il rischio cadere nel ridicolo, nel grottesco, nell'eccessivo, nel patetico, era dietro l'angolo. Invece...
Shame... Shame... Shame...
Hold the door... Hold the door... Hold the door...
E chi se le può dimenticare?
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.