Charles Schulz ossia il creatore di snoopy ha ottenuto che non venisse disegnata nessuna nuova storia di charlie brown e compagni dopo la sua morte. Non so se george abbia lasciato disposizioni simili.

Ma D&D sanno il finale. Inoltre i diritti per l'adattamento televisivo sono stati ceduti e per quanto posso capire non solo relativamente alla saga ma anche all'universo Asoiaf in senso ampio (spin-off).

Per quanto riguarda i diritti dei libri, quelli vanno agli eredi, secondo le disposizioni testamentarie. Poi se ha lasciato detto di bruciare tutto... beh... lo aveva detto pure Kafka, ma per fortuna Max Brod...

Gli eredi dei vari scrittori hanno sempre fatto il bene della letteratura. Mi vengono in mente tolkien e tomasi di lampedusa. siamo OT..

Ziowalter: Già! E l'avevo trovata una scelta comprensibilissima. Ma lui non aveva lasciato in sospeso milioni di lettori a metà di una storia intricatissima...
Forse a questo punto, tutto considerato, la cosa che troverei più giusta sarebbe che Martin lasciasse almeno una traccia della trama, con il finale. Senza autorizzare altri a mettere mano alla sua opera e al suo mondo, ma mostrando un minimo di rispetto per i lettori e togliendo loro, almeno, le curiosità e gli interrogativi maggiori.

Già, decisamente. Questi discorsi dovrebbero stare nelle ipotesi su TWOW

Chi sopravvive ?

Sansa,Tyrion,Bronn

Arya ha basse probabilità di sopravvivenza secondo me come Jon 

Se l'arco di Sansa si concludesse con la sua morte non avrebbe avuto senso tutto il percorso pregresso. 

Condivido. Avrebbe percorso un cammino così lungo, fatto così tanto... per non fare, in un certo senso, nulla. Nel senso che il suo sembra -almeno a me, poi è del tutto soggettivo- un cammino ancora incompiuto. Sansa non è ancora arrivata alla sua meta. Tutta la sua storia sembra un lentissimo percorso di crescita e formazione,  di preparazione per qualcosa. Qualcosa che non può esere solo fare la reggente supplente di Gande Inverno mentre Jon è lontano.
Sansa deve fare qualcosa di grande. Fosse un uomo o un guerriero -anche Arya, insomma- questo qualcosa potrebbe anche essere un gesto eroico e fondamentale, che potrebbe anche costargli la vita. Ma per Sansa, questo non è possibile. Per Sansa gli sbocchi possibili sono, credo, legati al comando, all'esercizio del potere, alla capacità di assumersi responsabilità O magari di decidere di far rinascere una casata o un luogo-simbolo.

Esattamente. Tutto il percorso di Sansa si basa sul raggiungimento di una posizione di responsabilità e potere. Esso nasce dal potere inteso come mera supremazia e da ambizione mal riposta. Tuttavia, dopo un viaggio di sofferenza e perdita, non può che confluire verso un punto di vista differente e cioè potere inteso come equilibrio, responsabilità, controllo. Non il potere di Cersei, non quello di una corona, ma il potere di Ned, quello che comporta sacrificio interiore, conflitto, piena consapevolezza delle scelte da prendere. Un qualcosa di più sobrio, ma di parimenti distruttivo se accolto con superficialità. Ma la superficialità è un qualcosa che lei ha abbandonato, esacerbando sé stessa in un cinismo e una sfiducia senza pari. Quando si libererà anche di esso, allora avrà lucidità necessaria e sarà compiuta.

Ma la morte non concluderebbe nulla di positivo in questo arco. Ella non nasce per sacrificare sé stessa, ma per sacrificare le proprie illusioni e false convinzioni in favore di un riscontro concreto. Quindi dovrà per forza finire in una posizione elevata. 

13 hours fa, JonSnow; dice:

Ella non nasce per sacrificare sé stessa, ma per sacrificare le proprie illusioni e false convinzioni

Bellissimo tutto il post, come sempre; ma questa frase è stupenda.

Anche Sansa è destinata a morire, in un certo senso. Ma non fisicamente: a morire è la "vecchia" Sansa. Tutto di lei: superficialità ed immaturità, ma anche sogni, illusioni, ingenuità; e poi la fiducia nell'umanità e nella vita, in un mondo ordinato e benevolo. I suoi affetti, la sua sicurezza, il suo mondo materiale ed affettivo: tutto è stato spazzato via. Quella Sansa è già morta. Ed è morta con dolore e lentamente, un pezzetto per volta. Il Mastino aveva cercato, nell'unico modo che conosceva per aiutarla, di abbreviarle un po' il cammino, risparmiarle qualche sofferenza, aiutandola a passare il più presto possibile sull'altra sponda, quella della realtà che è brutta, sbagliata, ingiusta e fa male, del cinismo e della conoscenza del dolore. Ma le parole, per un cammino del genere, fanno ben poco: devi compierlo nella tua esperienza diretta. Ci sono cose che devi vivere sulla tua pelle, nella tua carne; dolore dopo dolore, ferita dopo ferita. Il dolore di un altro, raccontato, forse anche gridato, non basta, rimane il suo dolore: lo devi provare tu, deve essere il tuo, perchè ti si incida nel cuore. E ti cambi davvero.

Arya ha sviluppato e spinto al limite estremo delle aspirazioni e capacità che già aveva dentro, in nuce. Jon è maturato, ha imparato a plasmare ed indirizzare quell'oscurità dolorosa, insoddisfatta e non in pace che aveva dentro da ragazzo, o almeno a trovare un modo per conviverci. E' cresciuto, ha imparato tanto, ma non sì è inventato da zero. Invece Sansa, a differenza di loro, è dovuta cambiare completamene. Si è dovuta cancellare, perdere se stessa, per poi costruire, inventarsi dal nulla -e in completa solitudine- qualità e cartteristiche che non le erano mai appartenute. La vecchia Sansa è morta, quella nuova sta nascendo. Non è ancora formata del tutto e anche la nascita è un processo doloroso -rinascere con dentro le cicatrici di tante ferite, un'amarezza immensa, il ricordo dell'orrore, la consapevolezza dell'abisso. E poi, ancora, trovare un modo per non lasciarsi sopraffare da tutto questo. Per non diventare una vendicatrice a prescindere, un grumo di rancore da sfogare sul prossimo o una misantropa che vuole solo costruirsi intorno mura spese il più possibile per tagliarsi fuori dal resto dell'umanità. Trovare un equilibrio, inventarsi un equilibrio -e una personalità- completamente nuove. Sansa non deve morire alla fine della serie, perchè è già morta, da tanto tempo: Sansa alla fine della serie deve completare la sua rinascita.

E come disse Tyrion "Sansa tu sopravviverai a tutti noi"

Ma infatti a ben vedere Arya ha avuto quel che sperava e che sembrava impossibile.

A Sansa è stato invece negato quello che voleva e che sembrava pressoché scontato.

Eppure, convinzione mia, non vedo per Sansa un futuro alla Elisabeth. Magari alla fine, quando saranno morti molti uomini, potrà riavere la sua libertà. E andare via e amare qualcuno ed essere più o meno felice.

se pero grande inverno dovesse cadere ci sarebbe il rischio di una fase finale di GOT con sansa un po fuori dai giochi, visto che di per se non sara la protagonista delle scene di battaglia, quindi mi aspetto qualche sorpresa in tal senso, o qualche astuta mossa magari nascosta un po fino all'ultimo dagli autori, o magari anche un ruolo piu attivo nelle terre di sua madre per riorganizzarle dopo anni di devastazione e iniziare da li il suo nuovo percorso!

Che muoia di vecchiaia o nell ultima stagione basta che soffra 

Sansa non è morta perché tutto il suo piccolo mondo antico ,anche mentale , è stato devastato mentre lei ha saputo a lungo solo piangersi addosso ma nulla ha mai fatto per modificare il suo status di “oppressa”.

Sansa è una sopravvissuta che man mano ha dovuto elaborare il lutto della perdita di cose per lei essenziali ( ma spesso estremamente futili ed accessorie come poi ha capito) perché ha realizzato che per lei (egoista e non poco anche nella gestione del rapporto con il fratellastro /cugino e in parte con Dicorto il cui interesse in un certo senso la inorgogliva ) era necessario farlo per andare avanti .

Tutto calcolo il suo ,terra terra, peraltro posto in essere per riconquistare un minimo di potere o il massimo potere possibile ovviamente mai mettendosi in gioco in prima persona ma usando gli altri compresi Jon e Arya .

Oltretutto questi suoi calcoli da sopravvissuta  Arya li coglie al primo impatto con lei dopo il ritorno a GI e Arya sa riconoscere le menzogne di chi ha di fronte perché questa capacità deriva dal suo addestramento 

E i sopravvissuti sono profondamente egoisti e interessati solo al proprio destino .

La sopravvivenza di Sansa discende proprio da questo ,vedremo se nella ottava stagione da piccola parassita dipendente da altri saprà riscattarsi e avere un ruolo attivo vero nella guerra che è arrivata a GI e oltre