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GOT: Road to banality? [spoiler stagione 7]
M di Metamorfo
creato il 20 dicembre 2016

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60 votanti
Vedete una banalizzazione della storia?
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Metamorfo
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Metamorfo
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Inviato il 20 dicembre 2016 18:38 Autore

[spoilerS STAGIONE 7 ]

 

A me sembra che:

 

C’era una volta una storia dove gli antagonisti erano persone come i protagonisti, magari con meno scrupoli morali ma con propri obiettivi.

Si è arrivati ad una storia che dà ampio risalto al villain stereotipato (Ramsey) per far risaltare lo scontro tra il bene e il male, i nostri buoni con il malvagio (togliendo anche il male meno banale, alla Bolton padre).
Si va verso uno scontro dello stesso tipo, stavolta i WW, che sono il mostro di fine livello, il male assoluto che sembra avere nessun altro scopo se non il far riunire i buoni contro la minaccia.

 

C’era una volta un mondo dove la giustizia non trionfava.
Si è arrivati alla rivalsa dei buoni, che sconfiggono il nemico nuovo e si vendicano del nemico antico (vendetta impersonata dalle faccine soddisfatte di Arya dopo l’assassinio di Walder Frey – che dovrebbero ricalcare la faccia soddisfatta degli spettatori).
Si va verso la continuazione di questo (con Arya che farà la sua faccina anche quando ucciderà Ditocorto).

Il “non giusto”, il “non buono” perde definitivamente. Nessuno se la cava alla fine.

 

C’era una volta il personaggio in pericolo che rischiava davvero.
Si è arrivati ai personaggi pugnalati che guariscono miracolosamente (Arya) o al protagonista in pericolo che viene salvato all’ultimo momento dall’arrivo della cavalleria (che sia intesa letteralmente come nel caso di Jon o incarnata da Benjen nel caso di Bran).
Si va verso lo stesso clichè con Jon in pericolo salvato all’ultimo.

 

C’era una volta una storia con personaggi femminili sfaccettati, donne forti ma femminili come Cat.
Si è arrivati a personaggi femminili che sono tutte uguali, tutte badass che combattono come uomini e hanno preso il controllo.
Si prosegue per questa strada.

 

Cera una volta una storia con personaggi tragici, complessi, a tutto tondo.
Si è arrivati ad una storia dove molti personaggi hanno perso sfaccettatura, altri hanno interrotto la loro evoluzione o hanno deragliato verso un aspetto monolitico, con solo uno o due aspetti predominanti, quasi delle maschere.
Si prosegue su quella strada, con ancor meno tempo per l’evoluzione dell’interiorità dei personaggi.

 

C’era una volta una storia imprevedibile.
Si è arrivati alla prevedibilità e si va verso la prevedibilità (con i due protagonisti che si innamorano dopo poche puntate insieme, lo scontro contro il nemico malvagio…).

 

Questa è una visione dello show. E' vera, è falsa?

 

Si è scelta la strada della banalizzazione? Si è caduti negli stereotipi del fantasy e in generale delle storie facili, che devono accontentare i gusti delle masse, piuttosto che guardare a realismo, qualità ed originalità?



Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 20 dicembre 2016 20:47

Quoto ogni parola. Lo show si è decisamente banalizzato e appiattito su dei punti fissi. Finché si ispirava all'atmosfera di ASOIAF (prime due-tre stagioni) andava bene, poi c'è stato uno scivolamento verso i cliché e le robe facili, con distruzione di molti punti forti della saga cartacea come la Old Generation (Stannis, Roose, Doran).

Ma probabilmente è ciò che vuole il pubblico, e D&D glielo danno



Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 20 dicembre 2016 20:51

Certo c'era una volta una serie che all'inizio seguiva quasi di pari passo i libri,addirittura riportandone gli stessi dialoghi

La serie era bella e si faceva seguire ma aveva un suo estrinsecarsi molto lento e per dirla tutta cercava ascolti mostrando nudità gratuite e indugiando troppo sulle vicende pruriginose di Approdo del re, ma tutto ciò era comprensibile:se non ci fossero stati ascolti decenti la serie,gli showrunners,gli attori, e tutto il cucuzzaro sarebbero saltati.Sappiamo come si ragiona in certi campi e chi ci mette i soldi non lo fa per beneficenza

Nondimeno ,dal momento che la serie per forza di cose doveva ricalcare gli avvenimenti descritti nei libri abbiamo visto la morte incredibile del supposto protagonista,al secolo Ned Stark,abbiamo assistito allo scempio delle nozze rosse e non ci hanno neanche risparmiato una morte atroce come quella di Sheeren( morte che al momento Martin non ha descritto,ma che non è detto non accada, anzi).

Il punto di evoluzione ed emancipazione della serie,o meglio il punto di svolta e di non ritorno si è avuto alla fine della 5 stagione,con la morte di Jon Snow,accoltellato ferocemente.Anche qui D&D non fanno altro che rappresentare,a modo loro ovvio,quello che è descritto da Martin,il quale da allora non riesce a partorire il seguito,attesissimo dai lettori

Ora chi vede GoT appartiene solo in minima quantità al club ristretto dei lettori,la maggior parte non ha letto i ponderosi tomi martiniani o ha cominciato a farlo DOPO aver visto la serie ( punto di merito della stessa,o no?)

La maggior parte di coloro che seguono GoT ha preso malissimo la morte di Jon Snow sul tipo NOOOOOOO Jon Snow NOOOOOOO,possibile che tutti i personaggi principali debbano fare una pessima morte con i cattivissimi a godere ed avere la meglio (cito le lamentele di alcuni amici non lettori)?

Anche questo alla lunga è uno stereotipo o se vogliamo una sorta di banalizzazione di quella che in origine era la volontà di rappresentare la realtà..in cui i buoni muoiono come mosche e i Ditocorto trionfano.Ma se, stringi stringi, i Ditocorto trionfano sempre,anche per la stupidità dei personaggi con cui hanno a che fare,non è una banalizzazione anche questa?Uno stressare malamente il lettore ma alla fin fin sempre con le stesse dinamiche?

La sesta stagione in cui sarebbe iniziata la "banalizzazione" è stata una buona stagione ed ha posto le basi della settima stagione nella quale per forza di cose Dany si deve dare un mossa,i Lannister pure e con loro le piovre,i rimasugli delle casate perdenti...Tyrell e la varie umanità di Dorne.Nel contempo pure gli estranei si dovrebbero dare una mossa,l'inverno è arrivato eccome!

I mondi diversi e lontani descritti da Martin stanno entrando in collisione e taccio dell'incontro ineludibile tra i due Targaryen rimasti,forse i due principi promessi.La storia si sta dipanando in maniera buonista e banale e forse pure volgarotta?Può essere ma prima di dirlo dobbiamo vedere,toccare con mano la resa cinematografica

E capire che ormai GoT è un fantasy che si è ispirato ai libri di Martin ma che deve adesso vivere di vita propria dimostrandosi un prodotto cinematografico capace di avvincere gli spettatori

A parte il fatto che Martin ha parlato di finale dolce-amaro...banalotto anche questo..anche nel voler mimare il finale de il Signore degli Anelli...banale no?


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

*
***Silk***
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***Silk***
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Inviato il 20 dicembre 2016 21:42

Mi accodo a Metamorfo ed Euron: la storia cartacea è stato un susseguirsi di sorprese, mentre la serie, vuoi per la semplificazione della storia, e la conseguente necessità di rendere più libeari i passaggi, più si distacca dall'originale, più tende ad appiattirsi. Soprattutto per il non aver trattato personaggi che probabilmente non saranno fondamentali e l'aver fatto piazza pulita abbastanza velocemente della Vecchia Guardia. Questo forse anche perché oltre una certa età non ci sono le orde innumerevoli che declamano la figaggine del tal personaggio.


"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

***

 

"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 

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Metamorfo
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Metamorfo
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Inviato il 21 dicembre 2016 2:11 Autore

A parte il fatto che Martin ha parlato di finale dolce-amaro...banalotto anche questo..anche nel voler mimare il finale de il Signore degli Anelli...banale no?

 

No.

 

Ci sono soltanto tre possibilità: 1) completo lieto fine per tutti; 2) tragedia totale per tutti; 3) una via di mezzo.

 

Non è banale scegliere la via di mezzo: è la scelta migliore, considerando anche la mole di personaggi in gioco. Morte e devastazione per tutti non sarebbe realistico, così come un lieto fine per tutti.

La scelta migliore è che le cose vadano bene per alcuni e male per altri (o vedendola in generale, che per un certo verso le cose vadano verso la positività, e per un altro verso verso la negatività).

 

 

 

Riguardo la presunta banalizzazione dei buoni che soccombono: non sarebbe stato necessario che continuassero a subire soltanto loro, ma si poteva evitare l'opposto, con la sconfitta sempre e comunque degli "altri".

Si poteva bilanciare, per rendere le cose più realistiche, interessanti e non prevedibili.


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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 21 dicembre 2016 10:17

Io sinceramente sono piuttosto scettica, alla fin fine non mi pare che neanche nei libri ci sia questa gran originalità, salvo gli inizi quando accadono alcuni eventi inaspettati e shockanti come la scoperta di Jaime e Cersei e la caduta di Bran, l'uccisione di Ned o il tradimento di Theon, poi come giustamente fa notare Iceandfire, si assiste a un trend per cui gli onesti e i buoni vengono penalizzati e i maneggioni e i villain hanno la meglio, che ormai non ha più nulla di innovativo, anzi con la fine di ADWD pare proprio ripetitivo oltremodo.

All'opposto, si assiste pure a molte "botte di c**o" anche su carta, vedi i vari Tyrion, Daenerys, Arya, Sansa, Jon e chi più ne ha più ne metta.

Infiocchettate finché volete, ma sempre botte di c**o.

Nella serie accade lo stesso anche se, per esigenze di sfoltimento forse più velocizzato e caricato vuoi anche per creare scalpore, ma di fatto non ci si discosta poi molto.

Inoltre, probabilmente non varrá per tutti gli eventi, ma credo che per quelli principali la serie non possa discostarsi così tanto rispetto ai libri. Chiaro nella serie ci sono cose tagliate con l'accetta e nei libri ci saranno soluzioni più complesse, ma il succo resterà quello.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Metamorfo
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Metamorfo
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Inviato il 21 dicembre 2016 12:27 Autore

Nei libri non sono stati (ancora) sterminati i vari Roose, Ramsey, Walder, Petyr, ecc. ecc.

Bisogna vedere se succederà, e se saranno gli Stark a farli fuori.

 

Martin ha detto che non scrive la storia per strizzare l'occhio ai suoi lettori e il suo scopo non è gasare l'audience dandogli ciò che vuole (come fanno D&D con gli spettatori), ma scrivere la storia che vuole scrivere secondo la sua visione delle cose.

Si può scrivere una storia soddisfacente anche senza far fuori tutti i furbi-ambiziosi-amorali, e senza far vendicare tutti i buoni che hanno subito in passato.



Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 21 dicembre 2016 14:15

Concordo con Lyra

E ribadisco che anche il male ha una sua precisa banalità specie se lo si usa per impressionare i lettori e per far vedere che non si scrive una storia scontata

E ci aggiungo: era necessaria una Catzombie perchè qualche vendetta ,pur sempre Stark direi,si compisse anche nei futuri libri?

Era necessario far uccidere Jon Snow per farlo resuscitare al fine di compiere quello che era predestinato a fare?E era necessario farlo morire per poi lasciare in attesa i lettori anche nel 2016 quasi 2017?Martin scriverà quello che ha in mente?Ma la R+L=J non è stata pensata per accattivarsi i lettori?Il povero calimero piccolo e nero...erede al trono di spade ...E taccio della parabola di Dany che alla fine della fine ha sempre la meglio sulle avversità e ha tre draghi, ed ho detto tutto

E ci aggiungo che un grande merito di D&D sta proprio nell'aver tagliato tutta la parte di CatZombie...per esempio...la vendicatrice...

Vedremo ,si spera , .la fine che faranno certi personaggi nei libri

Ma resta il fatto che il finale sarà agrodolce...avrei voluto tanto Ditocorto sul trono di spade ....sarebbe stato molto più coerente...


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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


ziowalter1973
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Inviato il 21 dicembre 2016 14:17

Non c' è nessuno che creda che i D&D non stiano scivolando nella banalità.. :D Probabilmente il mondo della letteratura ha lo stesso problema di quello della musica. Nella musica le note sono sette e le nuove composizioni sono delle riedizioni adattamenti di quelle precedenti e questo succede da anni. Nella letteratura di cappa e spada occidentale probabilmente oltre un certo grado d' immaginazione non si va. Tutti o parecchi hanno preso spunto da tolkien, philip k dick, isac asimov (nomi a caso e gli ultimi due sono scrittori di fantascienza) etc e lo stesso martin ha riadattato il mondo medieval fantasy per le sue cronache.



Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 21 dicembre 2016 14:23

il fatto è che lo stesso Martin sfocia nella banalità del non banale troppo reiterato e "forzato" ...tutto qui :D


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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


the neck
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Inviato il 21 dicembre 2016 15:13

per me stiamo andando piu verso un qualcosa di prevedibile rispetto a un banale tout court! che alcuni personaggi della magica cinquina(jon, arya, tyrion, daenerys, sansa)riescano a venir fuori da certe situazioni lo possiamo vedere anche nei libri! e non è che nella sesta stagione manchino dall'elenco dei buoni(hodor, rickon per esempio)!

 

poi bisognera vederla la settima anche se è uscito fuori quasi tutto per giudicare se quanto visto possa risultare proprio banale oltre che prevedibile!


" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

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Inviato il 21 dicembre 2016 15:34

D&D ragionano da sceneggiatori televisivi e la serie ha ormai superato da un pezzo i libri, quindi è inevitabile una banalizzazione di GoT e il suo ridimensionamento a fan-service. La curiosità sarebbe stata sei Martin avesse scritto tutti i libri prima dell'inizio della serie, magari avremmo avuto un prodotto televisivo più conforme, dall'inizio alla fine, ad ASOIAF.


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Metamorfo
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Inviato il 21 dicembre 2016 16:09 Autore

D&D ragionano da sceneggiatori televisivi e la serie ha ormai superato da un pezzo i libri, quindi è inevitabile una banalizzazione di GoT e il suo ridimensionamento a fan-service. La curiosità sarebbe stata sei Martin avesse scritto tutti i libri prima dell'inizio della serie, magari avremmo avuto un prodotto televisivo più conforme, dall'inizio alla fine, ad ASOIAF.

 

Probabilmente sì, anche perchè il pubblico ha dimostrato di gradire anche il GOT più aderente ai libri.

 

Motivo per cui, tutto ciò che abbiamo sintentizzato nel termine "banalizzazione" non era neppure necessario: se D&D fossero stati capaci di scrivere una sceneggiatura simil-martiniana, il pubblico l'avrebbe comunque vista con gusto.

Avrebbero potuto evitare il fan-service, i meccanismi hollywoodiani, e tutto il resto, perchè il pubblico avrebbe comunque apprezzato, come ha apprezzato le prime tre stagioni.


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AlysanneTarg
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Inviato il 21 dicembre 2016 16:44

Non posso che concordare, lo show ha molto banalizzato la storia e la colpa non può essere attribuita solo a necessità di adattamento o ai tempi ristretti; si è scelto questa strada anche quando c'era minutaggio a disposizione.

Purtroppo la profondità dei personaggi e la complessità degli intrighi saranno riservati solo alla saga cartacea...Peccato, mi sarebbe piaciuto moltissimo poter vedere certe scene in TV :(


All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.

 

 

Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister

 

 

The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.

 

TWOW

They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.

 

 

 

 

Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy

A Son(g) Of Ice and Fire

We swore a vow.

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Inviato il 22 dicembre 2016 8:41

Concordo.

 

Insomma basti pensare alla morte di Joffrey e a quella di Walder o Ramsay....

 

Il primo la cui morte è scritta da Martin, muore in maniera tutto sommato anonima e poco coinvolgente, per mano di un altro cattivo e un personaggio secondario...

 

I secondi uccisi dalle eroine della serie dopo una frase bad ass....


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