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Sfida Letteraria 2016
di Lady Monica
creato il 13 dicembre 2015

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Emma Snow
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Inviato il 10 luglio 2016 12:01

Sono rimasta un po' indietro :ehmmm: provvediamo:

 

Un libro pubblicato nel 2016: Dopo di te di Jojo Moyes

Sequel di “Io prima di te”, che ho adorato, potevo benissimo fare a meno di leggerlo (e Jojo di scriverlo, a dirla tutta). Come lettura in sé è piacevole, ma sarebbe stato meglio se ognuno di noi avesse potuto immaginare come voleva il futuro di Lou: non si sentiva la necessità di questa storia-contentino, della rivelazione bomba (e clichè) da cui prende il via e dei suoi personaggi piuttosto insulsi e/o insopportabili (*coff coff* Lily *coff coff*). Se vi è piaciuto “Io prima di te”, vi consiglio di mantenere il bel ricordo e non lasciarvi tentare dal sequel.
Voto 2/5, solo perché ormai sono affezionata a Lou e Will

 

 

Un libro e il suo prequel: Chi perde paga e Fine turno di Stephen King

“Fine Turno” uscirà in Italia a ottobre, perciò mi limito a “Chi perde paga”, secondo capitolo della trilogia di Bill Hodges a sua volta preceduto da “Mr Mercedes”.
E’ una cosa che mi capita raramente, ma in questo caso ho trovato il secondo volume di una trilogia migliore del primo: la storia, che ha per protagonisti principali un assassino e un adolescente accomunati dallo stesso amore morboso verso lo stesso scrittore e le sue opere, è molto avvincente e meno scontata rispetto a Mr Mercedes. Nonostante ciò Bill Hodges, il detective che dà il nome alla trilogia, non riesco proprio a farmelo piacere :( Molto meglio la sua amica e aiutante Holly.

Voto 4/5

 

Un libro su una cultura che non ti è familiare: Borderlife di Dorit Rabinyan

Ispirato dalla vera storia della scrittrice, racconta l’amore che nasce tra l’israeliana Liat e il palestinese Hilmi a New York, dove entrambi studiano e lavorano, e delle difficoltà che il loro rapporto incontra a causa dei pregiudizi e del timore del giudizio dei familiari e della loro società. E’ un libro bello e triste allo stesso tempo; non ha una trama molto articolata e racconta più che altro episodi della vita in comune dei due ragazzi, ma riesce a colpire e a far riflettere.

Voto 4/5

 

Un libro il cui titolo ha più di 5 parole: Gli ultimi giorni di Smokey Nelson di Catherine Mavrikakis

Smokey Nelson è da 20 anni in attesa dell’esecuzione capitale per l’omicidio di una famiglia di 4 persone. Il libro è composto da capitoli narrati dal punto di vista di 3 persone che, per motivi diversi, hanno visto la propria vita segnata irrimediabilmente da quell’omicidio e che, volenti o nolenti, sono per questo legati a Smokey. A volte la lettura è scorsa un po’ a rilento, soprattutto a causa del modo in cui sono narrati due dei punti di vista, ma affronta un tema importante offrendo spunti interessanti e permettendo di calarsi nei panni di tutti gli individui coinvolti nella vicenda (anche Smokey Nelson, nell’ultimo capitolo).

Voto 4/5

 

 

Un libro con un antieroe: Il silenzio degli innocenti di Thomas Harris

L’antieroe è ovviamente Hannibal Lecter, lo psichiatra cannibale che qui, a differenza del “Delitto della terza luna”, è davvero protagonista. La trama merita, ma ci sono due elementi che hanno condizionato troppo(almeno per me) la lettura: lo stile fin troppo scarno di Harris (da qualche parte avevo letto che i suoi romanzi sembrano sceneggiature già pronte per la trasposizione su pellicola, e concordo) e l’aver reso Clarice Starling fin troppo perfetta (la più bella, la prima della classe, la prescelta dal capo ecc.). Avevo sempre un moto di fastidio quando compariva sulla scena :ehmmm:

Voto 4/5 perché comunque è entrato nell’immaginario collettivo

 

 

Un libro con una pianta sulla copertina: La vedova di Fiona Barton

Thriller di recente uscita e subito acclamato come “Il nuovo Gone Girl” o “Il nuovo La ragazza del treno”, è stato parzialmente deludente, nel senso che permette di passare qualche ora immersi in un altro mondo, ma non è una lettura particolarmente innovativa o con qualche colpo di genio. “Gone Girl” è decisamente meglio, e anche “La ragazza del treno”, pur se meno potente di quanto immaginassi dalle acclamazioni, aveva il pregio di mantenere sempre viva l’attenzione, mentre qui rischia di scemare lentamente. Interessante però il rapporto tra sospettati, media e polizia e i risvolti che comporta.

Voto 3/5

 

 

Siccome mi trovo un po' in difficoltà con le categorie, penso che ne aggiungerò qualcuna presa da questo Readers Bingo trovato su Facebook, tipo:

 

 

Un libro ambientato in Africa: I pescatori di Chigozie Obioma

Romanzo di debutto di questo scrittore nigeriano oggi professore negli Stati Uniti, racconta la storia della famiglia Agwu e in particolare dei 4 figli maggiori: Ikenna, Boja, Obembe e Ben. Sono sempre stati molto legati, ma un giorno un evento compromette per sempre i loro rapporti e dà il via a una spirale di violenza e morte che segnerà per sempre la famiglia.
Mi è piaciuto soprattutto perché mi ha permesso di addentrarmi in un modo a me del tutto sconosciuto (la Nigeria degli anni ’90) con le sue tradizioni, la politica e il modo di vivere dei suoi abitanti e per il suo caratterizzarsi come una sorta di fiaba moderna e tragica.

Voto 4/5



Seija
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Inviato il 10 luglio 2016 16:12

32. UN LIBRO CON ILTITOLO DI UNA SOLA PAROLA.

 

"Jezabel" di Irene Nemirovski.

 

"Che delizia vedere un uomo ai propri piedi...Che cosa c'era di più bello al mondo di quel nascente potere femminile...? Era proprio questo che stava aspettando, che presagiva da tanti giorni. Il piacere, il ballo, il successo...non erano niente, impallidivano davanti a quella sensazione intensa, a quella sorta di fitta interiore che provava. "L'amore" pensò "Oh no, il piacere di essere amata...quasi sacrilego...".

Gladys è una donna ossessionata dalla bellezza e dal voler restare giovane, una donna che ripudia l'amore verso chi ha il suo stesso sangue (la propria figlia, il nipote poi), vivrà una vita fatta di niente, alla continua ricerca di piacere e di conquistare gli uomini e di rendere insignificanti le sue rivali, il suo mondo sarà fatto di balli e feste dove l'oggetto del desiderio dovrà essere solo lei.

Irene Nemirovski non mi delude mai, anche questa volta è riuscita a sorprendermi, ha trattato un argomento attuale visto che viviamo in un mondo effimero dove tutto ruota intorno alla continua ricerca del bello, del perfetto, dell'eccelso .

Splendida autrice, la Nemirovski ha una penna sobria che non enfatizza il dramma nelle parole ma la tragicità è intrinseca nei suoi personaggi. La sua mano narra questa storia sciagurata con eleganza, riesce a scrivere una tragedia senza sconfinare nel patetico. Consigliatissimo.



Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera
Guardiani della Notte
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Guardiani della Notte

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Inviato il 14 luglio 2016 21:59 Autore

Un libro che non hai letto fino alle superiori: I promessi Sposi

 

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Un gran libro di storia di Milano più che della travagliata vita di Renzo e Lucia. Anzi, i capitol imigliori sono quelli che descrivono la Milano del '600, sia la rivolta del pane che poi la peste. Che guardacaso, oltretutto, sono i capitoli di Renzo. Quelli di Lucia sono una piaga invece, lenti da leggere, con lei che non è capace di muovere mezzo dito da sola. Dopo due anni che il poverino ritorna tutto innamorato e speranzoso tu che fai?

 

Eh no caro, mi sono consacrata alla Madonna.

 

Fossi stata in Renzo l'avrei mollata a Milano e tanti saluti. Ma amen.

Comunque è una lettura che non dovrebbe mancare a nessuno, ma di sicuro non è da far leggere ai ragazzini.

 

Voto: 9/10


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

Canale%20Telegram.jpgChat%20Telegram.jpgFacebook.jpgTwitter.jpgWikipedia.jpg

 

La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )

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Emma Snow
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Inviato il 19 luglio 2016 14:15
  • Un libro ambientato in Europa: Generazione perduta di Vera Brittain

"Nel 1914 Vera si affaccia alla giovinezza. È brillante, anticonformista e decisa a cambiare un destino di moglie gentile e madre paziente, diventando una delle prime donne ammesse in un selettivo college di Oxford.

Con l'egocentrismo dei suoi vent'anni, inizialmente Vera considera la grande guerra soprattutto una scomoda interruzione delle proprie attività, ma la portata degli eventi che stanno travolgendo l'Europa diventa presto chiara: la devastazione non è solo materiale, ma anche psicologica e spirituale. [...]" (da giunti.it)

 

Sono stata completamente assorbita dalla lettura di questo libro, che rappresenta un documento di testimonianza importantissimo dei primi decenni del Novecento non solo britannico, ma anche europeo.

Attraverso memorie, poesie e riflessioni, Vera Brittain ci conduce in un viaggio lungo il suo percorso di vita: prima studentessa ambiziosa e insofferente nei confronti dell'atteggiamento della società nei confronti delle donne; poi giovane donna che, per sentirsi utile e più vicina ai suoi familiari e amici arruolati, decide di diventare infermiera volontaria e sperimenta in prima persona cosa significhi la guerra per la sua generazione; infine intellettuale, femminista e pacifista decisa a fare del suo meglio affinché i posteri non ripetano gli stessi errori.

Ho provato una sincera ammirazione per lei, i suoi ideali moderni e il suo impegno all'interno della società; ci vorrebbero più persone come lei.

Una lettura che consiglio a tutti.

Voto 5/5

 

PS ovviamente adesso mi fionderò sul film con Alicia Vikander e Kit Harington, che non ho ancora avuto modo di vedere


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Inviato il 23 luglio 2016 18:45

Ho aprofittato del link messo da Emma Snow :)

 

Un libro ambientato nel passato Passione oltre il tempo di Diana Gabaldon

 

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É il settimo libro della saga di Outlander, edizione italiana, e seconda parte del quarto libro nell'edizione originale.

Non scrivo alcun commento, a questo punto tutto sarebbe spoiler.

 

Voto 5/5


 

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"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow


SPOILER TWOW

 

"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"...
you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon


Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora

G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi dragon.gif
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King


Seija
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Inviato il 25 luglio 2016 12:38

33)UN LIBRO CHE È DIVENTATO FILM QUEST'ANNO.

" Cell" di Stephen King

 

È il primo ottobre, e sono circa le tre del pomeriggio ora di New York quando il fenomeno chiamato "impulso" ebbe inizio, la definizione era naturalmente imprecisa, ma a dieci ore dall'evento quasi tutti gli scenziati in grado di farlo notare erano morti o impazziti. Alle tre di pomeriggio, un giovane stava percorrendo la Boylston Street a Boston con passo elastico che sembrava quasi una danza. Si chiamava Clayton Riddie, quando la sua attenzione fu catturata dallo scampanio di un furgone di gelati, dove da lì a pochi minuti più tardi sarebbe successo quel che è successso.

Nella storia narrata in questo libro possiamo trovare racchiusi diversi generi letterari, come splatter, horror, drammatico, fantascienza e suspence, il tutto mescolato nella giusta dose, senza esagerare regalando così una lettura molto scorrevole.

Come d'abitudine con King l'inizio è più spettacolare della conclusione.

Certamente non è uno dei libri migliori che King ha scritto, ma si legge bene, nessuna difficoltà a stare dietro alla trama e ai personaggi.

 

34)UN'AUTOBIOGRAFIA.

"L'altra verità. Diario di una diversa" di Alda Merini

 

"Il manicomio è una grande cassa

con atmosfere di suono

e il delirio diventa specie,

l'anonimita' misura,

il manicomio è il monte Sinai

luogo maledetto

sopra cui tu ricevi

le tavole di una legge

agli uomini sconosciuta. "

In questo libro c'è il resoconto dei tristi momenti vissuti dalla poetessa Alda Merini in manicomio, si alternano pagine in cui vengono descritte le peculiarità degli ospiti con i quali la protagonista condivideva questa infelice esperienza, e poi ci sono i capitoli sulle "particolari"cure praticate sui malati di mente come l'elettroshock, o l'uso di farmaci che paralizzano il sistema nervoso centrale. Quello che mi ha colpita e che emerge prepotentemente da queste pagine è la capacità della poetessa di sviluppare empatia, condivisione della sofferenza, sentimenti di forte umanità, immedesimazione nel vissuto altrui e soprattutto tanta poesia, nonostante le brutture che la circondavano.

A dispetto delle sofferenze narrate in questo libro, quello che emerge è l'amore di questa immensa scrittrice per le proprie passioni, per i propri figli, per la propria vita nonostante tutto.

"Io la vita l'ho goduta tutta, a dispetto di quello che vanno dicendo sul manicomio.

Io la vita l'ho goduta perché mi piace anche l'inferno della vita e la vita è spesso un inferno...per me la vita è stata bella perché l'ho pagata cara...".

È un libro fortissimo, lo stile è semplice, a tratti un po'confuso, come confusi erano i ricordi di quei terribili anni, un libro che può far male, ma è un male che va affrontato, è il male che ci ricorda che un tempo bastava poco per perdere tutto, per perdere una vita e le gioie che essa può portare, e che ci dice che dalle situazioni più ignobili possono nascere i più alti atti d'amore, può nascere la vita.



Seija
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Inviato il 28 luglio 2016 12:23

35) UN LIBRO CHE TI PORTA GIOIA.

"L'analfabeta che sapeva contare" di Jonas Jonasson

 

Nei primi anni '60 in un Sudafrica in piena Apartheid e più precisamente in una baracca di Soweto, nasce Nombeko, una ragazzina nera, povera ed analfabeta che per vivere lavora come svuota latrine fin dall'età di cinque anni. Crescendo Nombeko si trasforma in una ragazzina sveglia, intelligente e abilissima a destreggiarsi tra i numeri. Proprio questa sua straordinaria dote e una serie causale di avvenimenti improbabili, la porteranno lontano dal Sudafrica : in compagnia di tre sorelle cinesi un po'stralunate, due fratelli gemelli con una storia surreale e una ragazza sempre arrabbiata si ritroverà ben presto a dover affrontare una serie di imprevisti al limite dell'assurdo che la porteranno fino alla corte del re di Svezia.

"L'analfabeta che sapeva contare" è un romanzo imprevedibile. Jonas Jonasson sfodera tutta la sua abilità nel mescolare fatti e persone reali con eventi al limite del surreale dando vita ad una storia divertente, leggera e davvero molto piacevole. In questo romanzo vengono toccati argomenti delicati e importanti come il razzismo e l'apartheid, le armi nucleari e le rivolte anarchiche. La grande abilità di questo autore sta nel riuscire a trattare temi di questo peso in modo speciale, rispettoso e allo stesso tempo leggero e ricco di umorismo. Non ho potuto non innamorarmi di Nombeko che, nonostante tutto quello che ha subito, riesce sempre ad affrontare ogni nuova sfida con grande forza e un pizzico di sarcasmo : un personaggio davvero speciale.

La storia comincia con un susseguirsi di avvenimenti in rapida successione per poi rallentare. I personaggi sono tutti molto originali, eccentrici e dotati di una spiccata personalità, ognuno con le proprie manie, una più assurda e ridicola dell'altra, al punto che ci si ritrova a simpatizzare anche con i cattivi.

L'unico punto debole del romanzo riguarda l'età dei personaggi : nonostante la storia cominci con una Nombeko quindicenne e finisca che ha circa quarant'anni, questa crescita non viene percepita dal lettore. Da una parte questo è dovuto al fatto che l'aspetto dei personaggi è lasciato molto in secondo piano e solo di rado l'autore fa qualche cenno alle loro caratteristiche fisiche; allo stesso tempo non si percepiscono variazioni caratteriali o di comportamento con il passare degli anni dando l'idea di personaggi senza età.

"L'analfabeta che sapeva contare"e'un libro leggero e scorrevole che consiglio a chi desidera passare qualche giorno in compagnia di personaggi bizzarri e simpatici per fare con loro quattro risate in semplicità, senza particolari pretese.

 

36)UN LIBRO SCRITTO DA UN COMICO.

"Le lettere di Groucho Max".

 

"Non m'interessa far parte di un club che mi accetta tra i suoi membri."

Questa famosa frase è l'emblema di questa raccolta di lettere e ne riassume lo spirito.

Chi ha visto almeno un film dei fratelli Marx ha presente la loro irresistibile comicità e l'incontenibile parlantina di Groucho, con le sue battute fulminanti.

Ritroviamo la personalità di Groucho vista sullo schermo nelle sue innumerevoli lettere. Sia che scriva ad amici, a semplici conoscenti, a persone importanti, che si lamenti per il lavoro o rivendichi torti subiti troviamo sempre un atteggiamento ironico e divertito, un prendere in giro l'interlocutore ma anche se stesso.

Groucho scrive lettere piene di battute divertenti, salaci e perfide, quasi noncurante dell'effetto che potevano avere sui destinatari. Dice in modo troppo sfacciato quello che altri magar pensano ma non hanno il coraggio di dire, ma è comunque un'impudenza comica intelligente. E molte lettere che riceve sono a loro volta piene di battute ironiche e spassose.

Nel libro non viene seguito un ordine cronologico ma le lettere vengono divise per argomenti. I suoi scambi epistolari sono con interlocutori di ogni tipo : colleghi del mondo del cinema, produttori, giornalisti, amici. Tra i tanti nomi famosi che incontriamo troviamo anche T.S.Elliot e il presidente Truman.

Groucho ha sempre rimpianto di aver dovuto interrompere gli studi di quinta elementare e per questo è diventato un appassionato lettore e autodidatta, scrivendo su riviste, collaborando alla sceneggiatura di film e pubblicando qualche libro, il tutto sempre con uno stile umoristico e parodistico.

 

37) UN LIBRO SCRITTO DA UNA CELEBRITA'.

"Nel paese dei coppoloni" di Vinicio Caposella.

 

Candidato al Premio Strega 2015, questo romanzo di Vinicio Caposella si apre presentandoci una serie di incontri tra realtà e fantasia. "A chi appartiene?Cosa andate cercando?" sono le prime domande a cui l'io narrante protagonista viene posto da queste personalità dai caratteri mistici e alternativi. E tra un avvertimento e l'altro l'autore ci invita, pagina dopo pagina, ad intraprendere un viaggio alla ricerca di noi stessi, delle nostre radici, dei nostri perché; ci induce a sormontare un percorso tortuoso nella "terra della memoria","dei padri",perché soltanto così possiamo scoprire il nostro ruolo, le nostre origini, soltando così possiamo dare un senso alla nostra esistenza.

Gli accompagnatori nonché custodi della massima sono personaggi dai nomi altisonanti, dalle caratteristiche improbabili, dalle sembianze straniere per la mente concreta, sono individui che si fanno chiamare Totara, Cacchi pacchi, Testadiuccello, Parrucca e tanti altri ancora, sono soggetti che nella loro stranezza racchiudono saggezza.Ed infatti il ruolo di queste enigmatiche figure è di ragguagliare il viandante, metterlo in guardia dai pericoli che la vita riserba, dall'invitarlo a riflettere su una vita che tanto ci riguarda quanto è più fuori dalla storia.

Che cos'è il Paese dei Coppoloni ? Questa è un'altra ambiguità da scoprire e svelare. La ricerca continua in un passato che torna a popolare di misteri e splendore quel caos che ognuno si porta dentro, quegli enigmi, quelle incertezze che ciascuno coltiva nel proprio io e con cui ogni giorno deve convivere nonché accettare. Ecco perché le parole degli incontri casuali con questi personaggi, non devono essere sottovalutate poiché rappresentano per il viandante così come per il lettore, sapienza e spunto di riflessione, sono insegnamenti tra le righe di quel che potrebbe essere, di quel che è stato e di quel che sarà.

Il romanzo è composto da una serie di brevi racconti e questi, sommati, formano la storia. Ognuno è scritto con un linguaggio erudito, arcaico, talvolta ridondante e con evidente fanciullesca allegria. Il genere ricorda Sepulveda seppur intriso di una diversa retorica, di neologismi, di simbolismi, di metafore proprie dell'immaginazione che soltanto un compositore-scrittore può avere ed è di conseguenza agli antipodi rispetto ad esempio a Baricco. È un testo che va letto piano piano perché il senso c'è, ma nella forma espressiva scelta non è immediato, va capito, va gustato un poco alla volta così da riuscire a comprenderlo.



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Inviato il 29 luglio 2016 15:51 Autore

Un libro scritto da una celebrità: La prima regola degli Shardana

 

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Nella trama di La prima regola degli Shardana di Giovanni Floris gioca un ruolo centrale Prantixedda Inferru, località dell’Ogliastra, dove infuoca un’estate da quarantacinque gradi all’ombra (ma senza l’ombra)”. I personaggi principali del romanzo sono tre ex compagni di scuola: il giornalista Giuseppe, l’imprenditore fallito Raffaele e l’avvocato Paolo. Il loro obiettivo è quello di riformare la squadra di calcio del luogo e vincere la Coppa Sarda.

 

Non avrei mai creduto, ma mi è piaciuto tantissimo. e' molto divertente, anche un po' malinconico a punti, con un

 

happy handing forse un po' troppo telefonato, ma va bene comunque

 

Mi piacciono le storie di amicizia, con personaggi anche un po' fuori dalle righe. Floris è riuscito a dare un bellissimo taglio a questa sua storia e spero che ne scriverà altre.

 

Voto: 8,5/10


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Inviato il 01 agosto 2016 15:49 Autore

Un Bestsellers Young Adult: The 100

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Sono secoli che gli uomini vivono nello spazio senza tornare sulla Terra. In seguito a una devastante guerra atomica i sopravvissuti si sono imbarcati su tre navi spaziali e i loro discendenti sono ancora chiusi lì dentro. Tuttavia pare giunto il momento di andare in ricognizione. A essere spediti sulla Terra per capire se sia di nuovo vivibile sono in cento: ragazzi considerati delinquenti dal regime poliziesco che vige sotto la guida del Cancelliere. Alle prese con una natura magnifica e selvaggia e tormentati dai segreti che si annidano nel loro passato, i 100 sulla Terra devono lottare per sopravvivere. Non sono eroi, ma potrebbero essere l'unica speranza rimasta al genere umano.

Da Fan della serie ero curiosa di leggere il libro da cui è tratta. L'idea di base è quella, ma lo svolgimento è molto diverso, il che è un bene perchè non mi sono annoiata a leggere cose che sapevo già. Diciamo però che i toni a volte sono troppo da fan fiction di ragazzine: troppo amore, troppi svolazzi, troppe seghe mentali inutili, soprattutto in certi frangenti. Eliminate quelle, però il romanzo scorre bene, pure troppo, perchè sono arrivata alla fine con l'ansia di sapere cosa succede dopo. Infatti il libro si tronca in una situazione con Hyper pazzesco, quindi mi sa che dovrò trovare quanto prima il secondo.

VOTO: 7/10

Un libro di poesie: Inno a Satana

 

Letta solo per la Challange: io e la poesia viaggiamo su rette parallele. Non do neanche il voto, non saprei cosa dire.


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Inviato il 01 agosto 2016 18:29

14- Un libro che puoi finire in un giorno Novecento, Baricco

Il mio secondo Baricco. Il primo, Seta, non mi era piaciuto per niente, anzi mi aveva anche abbastanza annoiata. Un po' perchè temevo di prendere un'altra sòla, un po' perchè "Baricco", boh, già il suono mi trasmette antipatia (evviva la serietà, sì lo so) ci ho messo un po' per decidermi a tentare una seconda volta. Novecento, perchè: è corto, quindi fosse stata una palla sarebbe rotolata velocemente; me l'hanno consigliato "contrapposto" a Seta, e in effetti è andata meglio; ricordo di aver visto il film, anche se non lo ricordo bene. Precisamente ho ascoltato la versione audiolibro fatta da una compagnia teatrale, sarà stato questo forse, la recitazione (anche se all'inizio non stavo sopportando il narratore e la voce affettata che aveva impostato)..l'atmosfera..Insomma, è stata un'ora e mezzo gradevole, ho anche riso un paio di volte e la storia mi è piaciuta. Nonostante tutto ho ancora questo senso di diffidenza verso Baricco: chissà se e quando ci sarà una terza volta

4/5

 

32- Il primo libro che vedi entrando in libreria Un libro con una brutta copertina: Il signore dei lupi, Dumas

"Il Signore dei lupi" è un romanzo di Alexandre Dumas. È da tempo assente dagli scaffali e rappresenta una delle prime apparizioni della figura del lupo mannaro nella letteratura moderna, oltre a riuscire ad alternare l'orrore improvviso con momenti di gustosa commedia. L'ambizioso zoccolaio Thibault si trova a stringere un patto con il diavolo, che gli si presenta sotto forma di un immenso lupo nero: da quel momento in poi avrà la facoltà di far del male a chiunque, soltanto desiderandolo. Ben presto però il diavolo gli presenterà il conto da pagare.

 

Un romanzo breve di Dumas che usando il tema del lupo mannaro tocca vari aspetti dell'animo umano, primo fra tutti l'invidia: Thibault inizia desiderando un daino che non può cacciare e finisce per vendere l'anima al diavolo. Però non si può negare che alcune domande dello zoccolaio siano "provocatorie": perchè ad alcuni tutto e ad altri le briciole? Cos'hanno i nobili in più dei cittadini normali oltre ad essere nati dall'altra parte?
Consigliato sicuramente

4/5

 

Per la cronaca ecco la copertina brutta XD

 

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37- Un libro su una cultura che non ti è familiare Un libro ambientato in un mondo fantasy: Harry Potter e la Camera dei Segreti

Ennesima rilettura, mi era venuta voglia.
E' quasi incredibile come questi libri riescano a prendermi sempre, anche dopo la millesima volta, senza stancarmi mai. E poi, quanto adoro trovare piccoli dettagli sparsi che richiamano avvenimenti dei libri successivi, a testimonianza di fili che la Rowling ha disseminato in tutta la sua saga e non ha mai perso. Quando un libro all'ultima frase è ancora capace, dopo 14 anni, di suscitarti un' emozione per il distacco dopo l'avventura passata insieme, anche se vissuta e rivissuta, vuol dire che ha davvero qualcosa di speciale. Quanto amo questa saga

Ho affiancato l'audiolibro..ufficiale, e oh-mio-dio. Avevo già sperimentato il primo con risultato disastroso: oltre ad alcune pronunce molto ..come dire, orrende, le voci erano rese tutte in tono lagnoso da bambino dell'asilo. Stavolta è decisamente migliore come recitazione (Dobby è fatto benissimo e Allock ha una voce rende proprio l'idea del suo personaggio) ma ci sono ancora pronunce orrende e senza senso di esistere. E questo sarebbe l'audiolibro ufficiale, per la barba di Merlino! Un esempio basta e avanza: Severus "Paiton". I miei timpani, dotati all'improvviso di volontà propria, hanno cercato ogni volta di fracassarsi.

 

7- Un romanzo ambientato nel futuro Un libro consigliato da un amico: I mercanti di Borgomago vol 2 Robin Hobb

Su questo non posso dire nulla perchè sarebbe solo un grande spoiler..Secondo volume di una trilogia fantasy che sto adorando.

In breve, la trama del primo è questa

 

Non lontano dai Sei Ducati sorge la città di Borgomago, grande centro di scambi commerciali e patria di una nobiltà mercantile famosa per le navi viventi, rari vascelli ricavati da un legno magico, in grado di sviluppare una forma di autoconsapevolezza. Gli antichi mercanti di Borgomago, le cui ricchezze sono state consumate dalle guerre combattute al Nord e dagli assalti dei pirati al Sud, sono ora sotto la minaccia di una nuova classe di mercanti, arroganti e senza scrupoli. L'unica speranza della famiglia dei Vestrit per tornare alla prosperità è la Vivacia, una nave che allevano da tre generazioni.

 

5/5


Comitato L'Allegra Compagnia di Frittella Dolci e Affini: Paige91 Guardia della Glassa Reale

Comitato F. F. C. (Folletto Fan Club) ---- C.P.J.L."Comitato Pro Jaime Lannister" --- Membro del Comitato Pro Jon Snow

Membro del M.T.P.S, ovvero "Margaery Tyrell Porta Sfiga" ---- Membro del Comitato di protesta G.M.A.C (George Martin arrichisce i cimiteri)

Comitato W.F.D.M "Walder Frey deve morire (possibilmente nel crollo delle sue torri) --- Membro di S.R.D.N: "Stark re del nord" --- S.M.B. "Gli starkiani del Mulino Bianco"

Membro del C. A. T. A. J. Chi Accidentaccio è Talisa? Aridateci Jeyne! --- R.F.D.M.C.C.V. - Rhaegar fai di me ciò che vuoi!

Membro del Comitato "In cucina con Hobb Tre Dita" ---- Membro del Comitato anti-Penny C.A.P. "Buttiamola ai pesci"

Membro Onorario del T.B.D.F. "Team Baciate Dal Fuoco" ---- Membro del D.F.N.B.L "Datte foco non bruciare i libri"

Comitato di T+S Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito) --- CPML - comitato pro metalupi e lupi --- Comitato Pro Draghi

Membro del C.C.E.D.V.R (Comitato contro l'estinzione delle Vipere Rosse) --- Membro del Comitato ISCOM: "Io Sto Con Oberyn Martell!!"

R.S.E. "Reading, sleeping, eating" ------ Comitato ETST : "Edd Tollet seppellirà tutti!!" ---- Membro di di O.S.B.: "Orbi Sulla Barriera"

Sansa - Jaime - Theon Sacra Triade del C.A.P.C.E.I.C.E. (Comitato Ammiratori Personaggi Complessi Ed In Continua Evoluzione)

Comitato Regala una famiglia a Jon Snow E poi gli ho detto "Jon, al mio ritorno, parleremo di tua madre." "E chi era sua madre?" "Boh, non me lo ricordo più neanche io."

CCEM- Comitato contro l'estinzione dei metalupi - B.S.I.N.D.R - Basta Storpiare Il Nome di Rhaegar (perché ogni volta che accade un piccolo drago muore nelle lande del  Fantasy)

E.S.S.S. Eddard Stark Santo Subito in memoria del grande Eddard Stark padre, marito, fratello, amico e lord esemplare

Gemellato con

R.S.S.S. Robb Stark Santo Subito in memoria dell'unico King in The North

Fondatrice del comitato S.F.C. (Sandor Fan Club)


Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera
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Inviato il 04 agosto 2016 18:37 Autore

Il primo libro che vedi entrando in libreria: Il Palazzo d’Inverno

http://www.mondointasca.org/wp-content/uploads/2015/11/il_palazzo_inverno_cover.jpg

 

Varvara Nikolaevna ha sedici anni quando diventa una "protetta della Corona", una di quelle ragazze, orfane o abbandonate, al servizio dell'imperatrice Elisabetta Petrovna, la figlia minore di Pietro il Grande, salita al trono di Russia nel 1741. Orfana di un legatore polacco, svelta e già priva di tutte le illusioni proprie dell'adolescenza, abbastanza carina da doversi difendere da mille attenzioni nei corridoi del Palazzo d'Inverno, Varvara Nikolaevna rimarrebbe una delle innumerevoli e anonime ragazze del guardaroba imperiale, una goffa cucitrice vessata dalla capocameriera di corte madame Kluge, se non si imbattesse un giorno nel conte Bestuzev. Cancelliere di Russia e, secondo le voci ricorrenti tra le cucitrici, uno degli uomini che riscaldano spesso il letto di Elisabetta Petrovna, il conte cerca di non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che accade nella residenza imperiale. Nella giovane Nikolaevna scorge una possibile portatrice della "verità dei sussurri ", la servetta capace di aprire cassetti nascosti, di staccare e ripristinare abilmente la ceralacca dalle lettere, di riconoscere all'istante libri cavi, bauli con doppi fondi, meandri di corridoi segreti. Dopo averla istruita all'arte di origliare senza farsi scoprire, le affida perciò il più delicato dei compiti: tenere d'occhio la principessa Sofia Federica Augusta Anhalt-Zerbst, la giovanissima tedesca scelta da Elisabetta come consorte dell'orfano di sua sorella, Karl Peter Ulrich, duca di Holstein, il quindicenne nominato principe ereditario..

 

Parto con il difetto principale dell'opera: l'impaginazione. Avendolo trovato nello store del Kindle, credo che il problema non sia dell'autrice, ma di chi lavora alla parte virtuale. Molto spesso i fa fatica a seguire il corso degli eventi perchè non ci sono capoversi che delimitano una scena dall'altra, quindi si passa di palo in frasca e questo disorienta.

Per il resto, però, è una storia che tiene incollati allo schermo, non vedevo l'ora di sapere come andava avanti e questo è sicuramente merito della bravura della scrittrice.

E' un libro che sento di consigliare, soprattutto a chi è abbastanza ignorante del mondo russo: mi ha fatto venire voglia di saperne di più

 

Voto: 8/10


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )

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Inviato il 05 agosto 2016 1:38

Un libro pubblicato nel 2016 Harry Potter And The Cursed Child

 

xpy1ba.jpg

 

Questo libro é meraviglioso e lo consiglio a tutti. Diffidate dei riassunti su internet, leggetelo.

Per il commento vi linko il topic apposito

http://www.labarriera.net/forum/index.php?showtopic=15798&page=5


 

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"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow


SPOILER TWOW

 

"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"...
you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon


Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora

G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi dragon.gif
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King

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Inviato il 05 agosto 2016 18:18

Dopo "Generazione perduta", ho continuato l'estate con altri libri ambientati in periodo di guerra (WWII invece di WWI, però):

  • Un libro scritto da una donna: L’usignolo di Kristin Hannah (dal Reader's Bingo)

"Nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Non credeva che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma di punto in bianco si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti. Ora che il Paese è stato invaso, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: da quel momento ogni suo movimento è tenuto d'occhio, lei e sua figlia sono in costante pericolo. […] Isabelle, la sorella di Vianne, è una diciottenne ribelle in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l'incoscienza della giovinezza. Mentre lascia Parigi insieme a migliaia di persone, incontra il misterioso Gaetan, un partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti. Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla Resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro." (mondadoristore.it)

Una lettura che mi ha coinvolto molto fin dai primi capitoli e che consiglio a tutti. Ha due grandi pregi: il fatto di raccontare la guerra dal punto di vista femminile (e da due angolazioni differenti, grazie alle due protagoniste) e lo stile dell’autrice, che permette di calarsi completamente all’interno della storie a rende molto bene l’idea di quella che è la vita quotidiana in un Paese occupato. Le uniche note un po’ stonate sono forse un eccesso di sentimentalismo, nonostante le storie d’amore non siano preponderanti, e la presenza di alcune coincidenze temporali un po’ troppo forzate, anche se giustificabili ai fini della trama. Comunque rispetto a molti altri libri acclamati come “caso editoriale dell’anno” e che poi si sono rivelati non all’altezza delle aspettative, questo invece lo è stato.
Voto 4.5/5

 

  • Un libro ambientato nel passato: Morire in primavera di Ralf Rothmann (dal Reader's Bingo)

"Nel tardo inverno del 1945, nella Germania del nord, Walter e Fiete, diciassette anni ciascuno, lavorano come mungitori in un podere dal magnifico stemma con un cavallo nero sotto due falci incrociate. Il podere mostra tutti i segni della guerra. Lo stemma giace a terra in giardino, le travi della torre dell’orologio si ergono carbonizzate nel cielo, il portico è storto e danneggiato dopo un attacco dei caccia. «Il soldato Ivan è già sull’Oder», sussurrano le donne e sperano che quell’ultimo sussulto di guerra non si porti via, dopo gli uomini, anche i ragazzini del podere, come Walter e Fiete, mungitori dalla faccia pulita. Walter pensa che non lo spediranno mai al fronte. […] A una festa, però, lungo il canale, tra barili di birra e un’orchestrina di otto elementi, compaiono anche le Waffen-SS, con le loro divise grigioverdi pulite, stivali lustri e un invito cui nessuno può sottrarsi, pena ritrovarsi un cappio attorno al collo: arruolarsi per sancire la fedeltà al Führer, al popolo, alla patria e alla fede incrollabile nella vittoria." (neripozza.it)

Ecco che qui si passa dall’altra parte della barricata: è impossibile non dispiacersi per Walter e Fiete, che proprio quando il conflitto si avvia al termine vengono strappati alla loro tranquilla vita agricola e spediti al fronte quasi senza addestramento. Come in “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, anche in questo romanzo emergono senza sforzo tutte le insensatezze e gli orrori della guerra, ma lo stile particolare di Rothmann, piuttosto scarno e con salti temporali e di luogo da un paragrafo all’altro, mi ha un po’ disorientato. Nel complesso comunque lo consiglio.
Voto 3.5/5

 

  • Un libro con il nome di un luogo nel titolo: La sarta di Dachau di Mary Chamberlain

"Londra, 1939. Ada Vaughan non ha ancora compiuto diciotto anni quando capisce che basta un sogno per disegnare il proprio destino. E il suo è quello di diventare una sarta famosa, aprire una casa di moda, realizzare abiti per le donne più eleganti della sua città. […] Ma la guerra allunga la sua ombra senza pietà. Ada è intrappolata in Francia, senza la possibilità di ritornare a casa. Senza soldi, senza un rifugio, Ada non ha colpe, se non quella di trovarsi nel posto sbagliato. Ma i soldati nazisti non si fermano davanti a niente. Viene deportata nel campo di concentramento di Dachau. Lì, dove il freddo si insinua senza scampo fino in fondo alle ossa, circondata da occhi vuoti per la fame e la disperazione, Ada si aggrappa all'unica cosa che le rimane, il suo sogno. L'unica cosa che la tiene in vita. La sua abilità con ago e filo le permette di lavorare per la moglie del comandante del campo. Gli abiti prodotti da Ada nei lunghi anni di prigionia sono sempre più ricercati, nonostante le ristrettezze belliche. La sua fama travalica le mura di Dachau e arriva fino alle più alte gerarchie naziste. Le viene commissionato un abito che dovrà essere il più bello della sua carriera. Un vestito da sera nero, con una rosa rossa. Ma Ada non sa che quello che le sue mani stanno creando non è un abito qualsiasi. Sarà l'abito da sposa di Eva Braun, l'amante del Führer...” (garzantilibri.it)

Ecco, questo è un esempio di “caso editoriale dell’anno” che è risultato (almeno per me) deludente. Fin dalle prime pagine ho detestato Ada: troppo ambiziosa, egocentrica e superficiale, ma anche incredibilmente ingenua, non sono riuscita a provare un minimo di empatia con lei. Al di là del personaggio poco riuscito, però, anche la trama non mi ha convinto: penso che l’autrice abbia buttato un po’ troppe cose nel calderone (restando vaga per non spoilerare: prima Ada che cerca di farsi strada come sarta a Londra, poi Stanislaus, le suore, le privazioni a Dachau, Eva Braun, il ritorno a Londra, la sua nuova professione, le conseguenze…) e l’impressione che ne esce è quella di un racconto piuttosto forzato e improbabile, e descritto in modo superficiale. Se si fosse concentrata solo sulla deportazione di Ada a Dachau, oppure solo sulla sua vita a Londra, il risultato a mio avviso sarebbe stato più convincente.
Voto 2/5



Lady Monica
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Inviato il 05 agosto 2016 18:27 Autore

Un libro tradotto in inglese: Il Giorno della Civetta

sciascia-leonardo-il-giorno-della-civett
Di questo romanzo breve sulla mafia, apparso per la prima volta nel 1961, ha scritto Leonardo Sciascia: "... ho impiegato addirittura un anno, da un'estate all'altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di 'cavare' voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio". (IBS)

 

E' talmente scritto bene, scorrevole e semplice, che è una lettura perfetta da proporre a scuola (cosa che già viene fatta. Inoltre è così attuale da far venire il magone. Da leggere assolutamente

 

Voto: 10/10


È Frittella il nostro Re

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Seija
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Inviato il 09 agosto 2016 14:22

38) UN LIBRO CHE PARLA DI UNA FAMIGLIA.

"Prima famiglia" di Piero Valsecchi.

 

In questo romanzo si racconta la storia della famiglia Palermo, italiani trasferitisi a New York all'inizio del ventesimo secolo.

Luigi Palermo ha 39 anni all'inizio del romanzo e con sua moglie Carmela Infantino lascia la Sicilia con la speranza di poterdonare alla sua famiglia un futuro migliore.

Francesco (detto Frank) ,Salvatore (Sal),Nina (Ninetta) e Antonio (Tony) sono i 4 figli della coppia e giorno dopo giorno affrontano la loro giovinezza istruiti e condotti da quei valori di onestà e lealtà trasmessasi dai genitori. Frank ama studiare e vuole diventare avvocato, crede nella legge e nella giustizia, il suo obiettivo è quello di essere un americano vero, rispettato ed ammirato dagli altri così da poter riscattare anche i suoi compaesani italiani considerati alla stregua di mafiosi criminali.

Sal è il suo esatto contrario. Egli crede nei valori del padre, lo vede lavorare giorno dopo giorno come un mulo senza mai arrancare, implorare, abbassare il capo o scendere a compromessi, eppure vuole di più ; brama il riscatto, il potere, il denaro. Vuole raggiungere una posizione di privilegio in quegli ambienti malavitosi che dovrebbe evitare, ma da cui non riesce proprio a stare lontano. Ninetta, la sartina, tra i fratelli è quella che più lo apprezza e stima perché anch'essa, come le giovani della sua età, agogna una posizione di pregio o comunque semplicemente di potersi levare qualche sfizio senza patirne la fame.

Tony ama scrivere ed è la voce narrante di questo romanzo. Egli elabora la storia più bella in assoluto, quella della sua famiglia e sarà un gran successo. Senza se e senza ma riuscirà a farsi notare dalla Warner e a mettere in scena il suo progetto.

La storia si snoda proprio mediante la voce del più piccolo dei fratelli, nonché dell'unico nato in America. In un intreccio che ripercorre lo sviluppo e la crescita dei personaggi, che dall'inizio del racconto non sono altro che bambini e giovani genitori, alternandosi al set dove gli stessi avvenimenti vengono riproposti al grande pubblico, si sviluppa la storia proposta da Valsecchi composta da una serie di vicende dove si alternano soprattutto 2 protagonisti : Frank e Sal, il figlio desiderato da tutte le madri contro la pecora nera della casata. Valori contrapposti e molteplici vengono inoltre presentati in questo scritto, dove tutto viene rimesso in gioco e al lettore non resta altro che interrogarsi su questi emigranti che vogliono semplicemente darsi un'altra possibilità.

Stilisticamente l'opera è fluente e caratterizzata da un linguaggio forbito avvalorato da espressioni tipiche siciliane che la rendono concreta e tangibile per chi legge. Non solo, contenutisticamente il testo non lascia insoddisfatti essendo costituito da una concatenazione di eventi solida e realistica.

 

39)UN LIBRO AMBIENTATO IN AFRICA.

"Tempo di uccidere" di Ennio Flaiano.

 

"Tempo di uccidere" è la storia di un tenente di stanza in Africa, nelle ex colonie italiane, durante la seconda guerra mondiale. Con la scusa di un mal di denti, riceve una licenza per andare a cercarsi un dentista. Diverse vicissitudini a tratti rocambolesche, a tratti grottesche lo portano a commettere e subire gravi fatti. Tutto però si stempera nell'indifferenza altrui, tutto diventa quasi ridicolo nell'incomunicabilita'tra le persone.

Un'Africa ben descritra in un susseguirsi di emozioni. Un contesto a tratti onirico e a tratti disarmante nella sua semplicità.

Questo romanzo vinse il primo premio Strega nel 1947 e successivamente lo Strega degli Strega. È da considerarsi un romanzo che s'inserisce nella corrente esistenzialista del '900 (Sartre, Camus).

Consigliatissimo.

 

40)UN LIBRO CON PROTAGONISTA UN ANIMALE.

"Flush.Una biografia" di Virginia Woolf.

 

Questa storia raccontata da una delle più eminenti scrittrici del'900 narra la vita e le nobili gesta di un "cocker spaniel di razza purissima, rosso di pelo e con tutte le stimmate della sua specie". Un cane speciale come la sua padrona/amica "la più grande poetessa d'Inghilterra. La brillante, la sfortunata, l'adorata Elisabeth Barrett in persona". Il cagnolino proveniente dalla campagna del Berkshire era arrivato al numero 50 di Wimpale Street per rallegrare la vita solitaria della poetessa inferma, che trascorreva la maggior parte del suo tempo rinchiusa nella penombra della sua camera.

Divertono, commuovono e incantano le vicende di Flush animale sensibile, fin troppo umano. "Flush.Una biografia",piccolo capolavoro di eleganza, ci ricorda il vicendevole e disinteressato amore che intercorre tra uomo ed animale.


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