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Sfida Letteraria 2016
di Lady Monica
creato il 13 dicembre 2015

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Paige91
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Inviato il 02 marzo 2016 22:50

Un libro ambientato su un'isola

 

Robinson Crusoe di Daniel Defoe

La lettura è stata decisamente poco piacevole. Questo libro si è rivelato una gigantesca delusione e, bando ai formalismi, una gigantesca palla. Addirittura quando ero circa a metà, tra un colpo di sonno e l'altro, mi ha sfiorata il pensiero di abbandonarlo; poi, in barba alla mia "conversione" di abbandonare i libri "brutti", ho deciso di continuare perchè
- mi sembrava davvero troppo brutto abbandonare un famoso classico che volevo leggere da tempo
- è relativamente corto, quindi stringendo i denti e con gli stecchini agli occhi si poteva anche fare
- l'ho "letto" da un audiolibro, ed è stata la sua fortuna perchè così, ingannando il tempo mentre lavoravo al pc, potevo anche far altro. Se avessi dovuto leggerlo la sera sotto le coperte dopo una giornata piena..eh sarebbe stato un arrivederci e grazie, poco ma sicuro.
Ci sono rimasta anche un po' male in realtà, mi aspettavo decisamente altro..che ne so, qualcosa alla Stevenson magari, che mi piace molto. Forse è il modo in cui è scritto, o forse è perchè effettivamente questo povero cristo vive da solo su un'isola deserta per la maggior parte del tempo. Però, sinceramente, non credo che sia la solitudine di Robinson a rendere il tutto una bomba al valium..penso sia più il modo in cui è scritto.
Verso la fine migliora, almeno questo, anzi forse qualche segno lo da anche prima, da quando arriva Venerdì..chissà se perchè effettivamente il miglioramento c'è o se era solo entusiasmo in vista della fine.
Ne ho fin sopra i capelli di capre e provvidenza
E adesso ho anche paura a prendere in mano Moll Flanders dello stesso autore

Voto 2,5/5


Comitato L'Allegra Compagnia di Frittella Dolci e Affini: Paige91 Guardia della Glassa Reale

Comitato F. F. C. (Folletto Fan Club) ---- C.P.J.L."Comitato Pro Jaime Lannister" --- Membro del Comitato Pro Jon Snow

Membro del M.T.P.S, ovvero "Margaery Tyrell Porta Sfiga" ---- Membro del Comitato di protesta G.M.A.C (George Martin arrichisce i cimiteri)

Comitato W.F.D.M "Walder Frey deve morire (possibilmente nel crollo delle sue torri) --- Membro di S.R.D.N: "Stark re del nord" --- S.M.B. "Gli starkiani del Mulino Bianco"

Membro del C. A. T. A. J. Chi Accidentaccio è Talisa? Aridateci Jeyne! --- R.F.D.M.C.C.V. - Rhaegar fai di me ciò che vuoi!

Membro del Comitato "In cucina con Hobb Tre Dita" ---- Membro del Comitato anti-Penny C.A.P. "Buttiamola ai pesci"

Membro Onorario del T.B.D.F. "Team Baciate Dal Fuoco" ---- Membro del D.F.N.B.L "Datte foco non bruciare i libri"

Comitato di T+S Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito) --- CPML - comitato pro metalupi e lupi --- Comitato Pro Draghi

Membro del C.C.E.D.V.R (Comitato contro l'estinzione delle Vipere Rosse) --- Membro del Comitato ISCOM: "Io Sto Con Oberyn Martell!!"

R.S.E. "Reading, sleeping, eating" ------ Comitato ETST : "Edd Tollet seppellirà tutti!!" ---- Membro di di O.S.B.: "Orbi Sulla Barriera"

Sansa - Jaime - Theon Sacra Triade del C.A.P.C.E.I.C.E. (Comitato Ammiratori Personaggi Complessi Ed In Continua Evoluzione)

Comitato Regala una famiglia a Jon Snow E poi gli ho detto "Jon, al mio ritorno, parleremo di tua madre." "E chi era sua madre?" "Boh, non me lo ricordo più neanche io."

CCEM- Comitato contro l'estinzione dei metalupi - B.S.I.N.D.R - Basta Storpiare Il Nome di Rhaegar (perché ogni volta che accade un piccolo drago muore nelle lande del  Fantasy)

E.S.S.S. Eddard Stark Santo Subito in memoria del grande Eddard Stark padre, marito, fratello, amico e lord esemplare

Gemellato con

R.S.S.S. Robb Stark Santo Subito in memoria dell'unico King in The North

Fondatrice del comitato S.F.C. (Sandor Fan Club)

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Lady DragonSnow
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Lady DragonSnow
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Inviato il 03 marzo 2016 0:17

Come sono strani i gusti :) é uno dei primi classici che avevo letto..credo circa a 11 anni e mi era piaciuto :D cmq ammetto.che in alcune parti é noioso

 

inviato tramite corvo da Tapatalk


 

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"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow


SPOILER TWOW

 

"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"...
you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon


Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora

G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi dragon.gif
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
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Seija
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Inviato il 03 marzo 2016 13:03

8. Un classico del ventesimo secolo.

 

"Amber" di Kathleen Winsor.

 

Ambietato nell'Inghilterra della Restaurazione, dopo il ritorno a Londra di Carlo II dall'esilio in Europa ed il ripristino della monarchia, il libro racconta la storia di Amber, figlia illegittima di genitori nobili ma non legati dal vincolo matrimoniale, che viene allevata come una nipote da una coppia di contadini. Il racconto è la narrazione della sua vita avventurosa e della sua scalata verso il successo.

Il romanzo fu pubblicato per la prima volta nel 1944 e fu vietato in 14 stati americani per "70 riferimenti a rapporti sessuali,39 gravidanze illegittime,10 immagini di donne nude poste davanti ad uomini".

La Winsor capovolge gli schemi del romanzo d'appendice, creandone così un'antitesi vera e propria :Amber non attende passiva il ritorno del suo "principe azzurro",lei si adopera usando ogni mezzo a disposizione lecito ed illecito per raggiungere i suoi fini e procurarsi i vantaggi desiderati;non c'è nessuna redenzione, nessun rimorso e nessun pentimento finale della protagonista. Il romanzo suscitò grande scalpore per la sua storia oscena ed immorale, ma ebbe un grande successo di pubblico tanto che vendette centomila copie solo la prima settimana ed ancora oggi viene considerato il miglior libro scritto dalla Winsor.

Nonostante"la mole",che potrebbe spaventare il lettore, il libro è scorrevole, coinvolgente e appassionante.Si rimane affascinati soprattutto dall'affresco dell'epoca che emerge dalle pagine del romanzo.Le ricerche storiche effettuate dall'autrice sono impeccabili e di grande qualità, la storia è curata in ogni minimo dettaglio ed il periodo storico viene descritto in maniera eccellente :la vita del teatro, i personaggi storico realmente esistiti, la vita sregolata della corte, la prigione di Newgate, la peste, l'incendio di Londra...

Sorprende l'eccezzionale capacità della scrittrice di riuscire a tenere il lettore incollato alle pagine per leggere le avventure di un'antieroina irritante e indisponente, i cui comportamenti sono dettati esclusivamente dal suo opportunismo, dalla sua mania di protagonismo e dal suo sfrenato arrivismo sociale.

Amber ricorda diversi personaggi femminili della letteratura tra i quali Becky Sharp, Catherine Earnshaw e Rossella O'Hara, ma di tutte sembra riassumere solo i difetti, senza condividerne alcun pregio, tranne la bellezza fisica.

Catherine Earnshaw è forse il personaggio che si avvicina maggiormente ad Amber e che come lei è orgogliosa e maliziosa, determinata e posseduta dalla smania di far parte dell'alta società. Cathy però decide di rinunciare all'uomo che ama per non degradarsi nonostante il suo sia un amore infinito ed eterno tanto che la sua psiche non reggerà allo stress causatole dalla sua scelta.

L'amore di Amber per Lord Carlton non sembra mai totalmente si cero, sembra il frutto di un comportamento immaturo, a volte quasi figlio di un semplice puntiglio infantile, nonostante la fissazione per quest'uomo la renda una donna priva di dignità ed orgoglio. In verità Lord Carlton, con il suo atteggiamento sprezzante e altezzoso,è un uomo meschino, egoista e soprattutto ipocrita, Amber per lui e'l'amante perfetta ma non sarà mai degna di essere sua moglie. Insomma sono la coppia perfetta, degni l'uno dell'altro sotto ogni aspetto.

"Amber"nel suo insieme è un romanzo avvincente di cui consiglio la lettura soprattutto a chi è attratto dall'idea di leggere un romance storico di ottima qualità che esponga una storia da una prospettiva insolita e particolare.

 

9.Un libro con almeno 100 anni più di te.

 

"Shirley" di Charlotte Bronte.

 

"Shirley"e'il secondo romanzo di Charlotte Bronte, scritto dopo"Jane Eyre"e prima di "Villette". Il libro racconta la storia di Shirley, una giovane donna, ricca e tenace che eredita un terreno e parte di una fabbrica di un villaggio inglese, in cui si trasferisce. Li'conosce Caroline, il suo esatto opposto:giovane orfana, nullatenente e molto dolce. Caroline s'innamora di Robert Moore, imprenditore pieno di debiti che, nonostante ricambi il suo amore, non può permettersi di sposarsi per amore.

Charlotte Bronte è la mia Bronte preferita, nonostante Emily, che con "Cime Tempestose"mi ha"infatuata","l'amore vero e duraturo"rimane "Jane Eyre"!

Tornando a "Shirley",questa è l'opera della maturità artistica di Charlotte e si inserisce nel grande filone del "romanzo sociale"inglese degli inizi '800. Fu pubblicato nel 1849, ma non ebbe grande successo nei salotti letterari dell'epoca e per molto tempo non se ne parlò più. Il successo probabilmente non era certo ciò che aveva spinto la Bronte a scrivere il libro:infatti i personaggi della storia, Shirley e Caroline, rievocano perfettamente i caratteri delle due sorelle da poco perse, Emily sicura e sfrontata, ed Anne dolce e schiva. Impossibile non ammirare la volontà d'animo della scrittrice che in un momento così duro della sua vita è riuscita a farci dono di un'opera ricca di speranza e ottimismo per il futuro.

La lettura è stata scorrevole e piacevolissima. La storia non è delle più originali;ciò che più mi ha colpito sono le varie informazioni storichr e sociali del tempo, soprattutto l'atteggiamento della donna di classe medio-alta verso il proprio ruolo di moglie.

Il libro è consigliatissimo perché è un romanzo rimasto all'ombra di altre opere brontiane che merita di essere riscoperto.

 

10.Un giallo.

 

"Il falco maltese"di Dashiell Hammett.

 

Pubblicato nel 1930,"Il falco maltese"e'considerato il capolavoro di Hammett, il più bel romanzo del "duro"Spade, portato sul grande schermo da un indimenticabile Humphrey Bogart. Leggendolo mi sembrava di avere davanti agli occhi le immagini di un poliziesco in bianco e nero, forse anche per colpa di una copertina d'altri tempi.

Un tuffo in una America ed un secolo ormai lontani, con un intrigo che si sbroglia solo nel finale.

La trama è assorbita dalle vicende del protagonista, Sam Spade, un personaggio davvero indecifrabile, bello e dannato, il quale rende il libro una delle icone del genere. Una trama aggrovigliata, ricca di menzogne dove nulla può essere considerato con certezza e , o stesso autore gioca col lettore attraverso un ottimo protagonista, le cui caratteristiche sono l'ascolto ma anche una lingua guidata da un cervello che spiazza gli altri personaggi, ma anche il lettore stesso. Consiglio di leggerlo per immergersi in un'epocz ed in una storia che farà anche sorridere sul come con pochi strumenti e senza descrizioni cruente, ambientato negli anni'20 in una San Francisco"fumosa",l'autore firma un vero e proprio classico del genere. Poco più di 200 pagine estremamente scorrevoli e imperdibili.



Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera
Guardiani della Notte
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Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera



Guardiani della Notte

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Inviato il 04 marzo 2016 11:29 Autore

Un libro ambientato in Europa: Tra Orgoglio e Pregiudizio

 

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Elizabeth è la seconda sorella di cinque e non vede l'ora di terminare la scuola e trasferirsi a Londra. La vita asfissiante del piccolo borgo dove è nata le sta stretta e anela la libertà che tutte le ragazze della sua età cercano. Un'estate arrivano una coppia di amici e lei si ritroverà ad odiare senza freni William Darcy.

 

Complice l'aver comprato il Kindle e voler provare la frenesia di comprare un libricino, mi sono fiondata su questo attratta dalle recensioni positive e devo dire che non me ne sono pentita. La storia è praticamente quella di Orgoglio e Pregiudizio, ma trasportata ai tempi nostri. Esperimento ardito, ma riuscito: ovviamente non arriva ai vertici di perfezione del libro originale, ci mancherebbe, ma la Mazzariello da un tono di freschezza e colloqualità che per ovvie ragione la Austen non aveva. Leggere di Lizzy che chiama Darcy "Will" invece del classico "Signor Darcy" mi ha spiazzato dall'inizio alla fine della lettura. E', però, molto interessante anche come sia riuscita a rendere bene i drammi trasportati nel nostro secolo: se nel '700/800 scappare con un uomo era scandaloso, adesso non fa più notizia, eppure la fuga di Lydia ha lo stesso impatto nelle vite della famiglia Bennet.

Diciamo che pur non essendo un capolavoro della letteratura che resterà negli annali, è una fresca lettura che può staccare tra libri più impegnati.

 

Voto: 7,5/10


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

Canale%20Telegram.jpgChat%20Telegram.jpgFacebook.jpgTwitter.jpgWikipedia.jpg

 

La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )


Seija
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Inviato il 07 marzo 2016 12:38

11)Un libro con un protagonista che fa il tuo lavoro.

 

"Stoner" di John Edward Williams.

 

"Dal piccolo recinto spoglio e senz'alberi che conteneva suo padre, sua madre e qualche altro contadino, scruto'l'orizzonte in direzione della fattoria dov'era nato e dove i suoi avevano trascorso tutta la loro vita. Pensò al prezzo che avevano pagato, anno dopo anno, a quella terra che rimaneva com'era sempre stata, un po'piu'arida, forse, e un po'piu'parca di frutti. Nulla era cambiato. Le loro vite erano state consumate da quel triste lavoro, le loro volontà spezzate, le loro intelligenze spente. Adesso erano lì, in quella terra a cui avevano donato la vita e lentamente, anno dopo anno, la terra se li sarebbe presi. Lentamente l'umidità e la putrefazione avrebbero infestato le bare di pino che raccoglievano i loro corpi, e lentamente avrebbero lambito la loro carne, consumando le ultime vestigia della loro sostanza. In ultimo sarebbero diventati una parte insignificante di quella terra ingrata a cui si erano consegnati tanto tempo addietro."

Anche William Stoner, come suo padre e sua madre, era destinato da principio a diventare "una parte insignificante di quella terra ingrata",ma poi il destino prese per lui una piega diversa, frequentò l'università, si appassiono' agli studi, divenne ricercatore e, con la stessa dedizione con cui "a 6 anni già mungeva le loro vacche ossute, dava da mangiare ai maiali nel porcile a poche iarde da casa e raccoglieva le minuscole uova delle vecchie galline nel pollaio " con lo stesso tenace, servizievole e disciplinato impegno che a 17 anni già gli aveva incurvato le spalle sotto il peso delle cose da fare, dedicò tutta la sua vita all'insegnamento e divenne una parte insignificante non della terra ingrata, ma di quell'universita' ingrata a cui si consegnò tanto tempo addietro.

Williams disegna il suo personaggio con il solo cognome, Stoner, e grazie a questa operazione ottiene nel lettore la reazione opposta, infatti chi legge si affeziona e si commuove per il docente universitario : non un genio, ma un ottimo mestierante, che conserva il proprio spirito critico nelle turbolenze della vita e accetta che gli eventi s'inanellino in sequenza moderatamente e complessivamente tragica sull'asse instabile dell'esistenza. Così si avvicendano la scelta dell'Università e della professione accademica senz'ansia di carriera, il matrimonio infelice con Edith, una povera nevrastenica che sul marito, inizialmente innamorato, atrocemente riversa volubilita' e frustrazione, i compromessi familiari, il fallimentare rapporto con la figlia Grace, una tardiva relazione extraconiugale, i meschini giochi di potere che nell'ateneo come in qualsiasi ambiente lavorativo spesso costituiscono i principali meccanismi di funzionamento.

La prosa è magnifica:semplice, scorrevole e senza alcuna enfasi giunge direttamente nel cuore dei sentimenti del lettore suscitando interesse e commozione. In tutto il libro si avverte una disarmante autenticità che non lascia indifferenti.

Intanto scorre la Storia :la Grande Guerra, il proibizionismo, la crisi del'29,la ripresa, Pearl Harbor, e la Seconda Guerra Mondiale, poi il dopoguerra. Tutto naturalmente osservato da un punto di vista statunitense.

Al centro del romanzo rimane comunque Stoner, personaggio indimenticabile.

Chi ama un certo stereotipo della letteratura americana contemporanea sarà felicemente sorpreso da questo libro, uno dei più belli, in assoluto, dell'intero Novecento.


E
Emma Snow
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Utente
4567 messaggi
Emma Snow
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E

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4567 messaggi
Inviato il 07 marzo 2016 17:36

Stoner è anche nella mia lista, dopo la tua bella recensione ho ancora più voglia di leggerlo :)

 

Le mie letture di questo periodo hanno gravitato attorno a due argomenti: guerra e giovani problematici (non so bene perché) :ehmmm:

Per il primo tema, dopo La guerra del soldato Pace e Suite francese, ho letto

 

  • Un libro dove uno dei personaggi principali muore: Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque

 

Questo libro non vuol essere
né un atto d'accusa né una confessione.
Esso non è che il tentativo di raffigurare
una generazione la quale - anche se sfuggì alle granate -

venne distrutta dalla guerra.

 

Questo l’incipit del romanzo, narrato dal punto di vista di un soldato tedesco durante la Prima Guerra Mondiale. Il protagonista, Paul (Paolo nella mia versione antiquata e italianizzata) fa una sorta di cronaca diretta delle giornate quotidiane al fronte, senza retorica né glorificazione della vita militare: i soldati hanno spesso paura, mangiano poco e male, hanno le divise lacere e i pidocchi. E si interrogano sul perché debbano combattere:

 

Ricompare Tjaden, ancora eccitato, e si mescola subito al discorso, informandosi in che modo, innanzitutto, scoppi una guerra.
«Generalmente è perché un Paese ha fatto una grave offesa a un altro» risponde Alberto, con una certa aria di superiorità.
Ma Tjaden insiste coriaceo: «Un Paese? Non capisco. Una montagna tedesca non può offendere una montagna francese: né un fiume, né un bosco né un campo di grano».
«Sei bestia davvero o ci prendi in giro?» brontola Kropp. «Non ho mai detto niente di simile. È un popolo che offende un altro...»

«Allora non ho niente a che fare qui; io non mi sento affatto offeso» replica Tjaden.
«Ma mettiti bene in zucca» gli fa Alberto stizzito, «che tu sei un povero diavolo, uno zotico e non conti nulla.»
«E allora, ragion di più perché me ne vada a casa» insiste l'altro, e tutti ridono.

 

Nonostante le difficoltà formano tra loro legami di amicizia e fratellanza molto forti. Si sentono una generazione perduta, perché sono passati direttamente dai banchi di scuola alle trincee, senza aver conosciuto altra vita adulta, e il protagonista si chiede cosa ne sarà di loro quando torneranno a casa.

Uno dei passi più belli e significativi è quello in cui Paolo uccide un soldato francese durante un attacco:

 

Compagno, io non ti volevo uccidere. Se tu saltassi un'altra volta qua dentro, io non ti ucciderei, purché anche tu fossi ragionevole. Ma prima tu eri per me solo un'idea, una formula di concetti nel mio cervello, che determinava quella risoluzione. Io ho pugnalato codesta formula. Soltanto ora vedo che tu sei un uomo come me. Allora pensai alle tue bombe a mano, alla tua baionetta, alle tue armi; ora vedo la tua donna, il tuo volto, e quanto ci somigliamo. Perdonami, compagno! Noi vediamo queste cose sempre troppo tardi. Perché non ci hanno mai detto che voi siete poveri cani al par di noi, che le vostre mamme sono in angoscia per voi, come per noi le nostre, e che abbiamo lo stesso terrore, e la stessa morte e lo stesso patire... Perdonami, compagno, come potevi tu essere mio nemico? Se gettiamo via queste armi e queste uniformi, potresti essere mio fratello, come Kat, come Alberto. Prenditi venti anni della mia vita, compagno, e alzati; prendine di più, perché io non so che cosa ne potrò mai fare.

 

Un finale amaro (magari tutti lo conoscono; io non lo conoscevo e il retro di copertina me l’ha brutalmente spoilerato) conclude la cronaca di Paolo.

E’ un libro che tutti i fanatici della guerra dovrebbero leggere: la loro opinione, se non mutata, ne rimarrà almeno scalfita.

Voto 4/5

 

Per i "giovani problematici" invece ho letto due titoli:

 

  • Un libro che puoi finire in un giorno: Franny e Zooey di J. D. Salinger

Composto da due racconti separati, il libro ha come protagonisti i due membri più giovani della famiglia Glass: Franny, giovane studentessa universitaria, e suo fratello Zachary detto Zooey, aspirante attore. Franny sta vivendo un periodo di crisi e non capisce i suoi coetanei:

 

Tutto quello che la gente fa è così… non so: non sbagliato, no. Neppure stupido, e nemmeno meschino. Solo così insignificante, così minuscolo, così… deprimente. E il peggio è che se ti metti a fare il bohémien o qualche altra stranezza del genere, sei conformista lo stesso, come tutti gli altri, solo in modo diverso.

 

L’unica cosa che sembra darle conforto è il libro “Racconti di un pellegrino russo”, che racconta di un uomo che gira il mondo per scoprire “come pregare incessantemente”. Torna così a casa della sua famiglia: sua madre è molto preoccupata perché non vuole mangiare né dormire, così chiede al fratello Zooey di parlare con lei.

Zooey è un giovane anticonformista e dai modi diretti, ma trova il modo giusto di comunicare con Franny telefonandole e fingendo di essere Buddy, uno dei loro fratelli maggiori, e condividendo con lei le sagge parole di un altro dei loro fratelli, Seymour, morto suicida alcuni anni prima.

Da grandissima fan del “Giovane Holden” avevo delle aspettative abbastanza alte su quest’altra opera di Salinger, ma ammetto che sono in parte andate deluse: sebbene i personaggi (soprattutto Zooey) abbiano diversi tratti in comune con Holden, non sono riuscita a empatizzare con loro come con lui. Inoltre entrambi i racconti sono permeati di spiritualità e alcune parti le hot rovate un po’ noiose: credo che anche questo abbia pesato e non mi abbia fatto immergere nella storia come speravo.

Voto 3/5

 

  • Un libro con il nome di una persona nel titolo: Perdonami, Leonard Peacock di Matthew Quick

Leonard Peacock è uno studente quasi-diciottenne con un proposito: vuole uccidere il suo ex migliore amico Asher e poi togliersi la vita con la P-38 della Seconda Guerra Mondiale che suo nonno gli ha tramandato dopo aver ucciso un nazista. Prima di compiere quel gesto però vuole fare dei regali alle persone a cui tiene di più: il suo vicino di casa settantenne Walt, con cui passa molte giornate guardando film di Humphrey Bogart; il suo compagno di scuola iraniano Baback, che ascolta sempre suonare il violino; Lauren, la ragazza carina (e cristiana estremista) di cui è innamorato; e Herr Silverman, insegnante di Tedesco e Storia dell’Olocausto, l’unica lezione che interessi veramente Leonard.

Mentre Leonard consegna i suoi regali, si scoprono vari episodi della sua infanzia e della sua famiglia disastrata e il suo essere “un po’ strano” e solitario già da bambino, ma è un evento particolare della sua adolescenza ad averlo segnato così in profondità da averlo portato a odiare visceralmente il suo migliore amico tanto da volerlo uccidere e poi suicidarsi.

 

Se dovessi scegliere un aggettivo per definire questo libro, direi triste: durante la lettura ho provato tanta tristezza per Leonard, per quello che ha subito, per le persone che lo deridono e lo tengono a distanza e per il suo bisogno di essere amato.

Nonostante questo però non sono riuscita a entrare completamente in sintonia con lui, come era successo invece con Finch di Raccontami di un giorno perfetto: Leonard a volta sembra troppo egocentrico e il suo modo di rapportarsi con le donne è piuttosto distorto (crede che la consulente scolastica stia flirtando con lui perché gli sorride e che le sue compagne di scuola facciano lo stesso con i professori, e pretende che Lauren gli riservi tutte le sue attenzioni perché è stato l’unico a fermarsi a prendere uno dei suoi volantini religiosi).

Questo comunque riguarda solo la personalità di Leonard: la lettura nel complesso, come trama, stile e temi affrontati mi ha preso molto.

Voto 4/5


P
Paige91
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Paige91
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P

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Inviato il 07 marzo 2016 17:49

Un libro ambientato in Europa: Tra Orgoglio e Pregiudizio

 

L'ho adocchiato tempo fa e mai letto. Ogni tanto mi lascio convincere da qualche rivisitazione di Orgoglio e Pregiudizio, questo prima o poi volevo provarlo..poi ad un certo punto mi dava l'idea di una gran cantonata e ho quasi abbandonato l'idea XD Se a te è piaciuto magari ci rifaccio un pensierino

Tanto peggio degli zombie non può essere ù.ù


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Seija
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Seija
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Inviato il 16 marzo 2016 14:28

12) Un libro e il suo prequel.

 

"Luna di miele a Parigi" di Jojo Moyes.

 

Al centro di questo racconto due romantiche e tormentate storie d'amore-quella di Sophie e Edouard Lefevre in Francia durante la Prima Guerra Mondiale e, circa un secolo dopo, quella di Liv Halston e suo marito David. "Luna di miele a Parigi"si svolge alcuni anni prima degli eventi raccontati in "La ragazza che hai lasciato", quando le due coppie si sono appena sposate.

Due racconti romantici nei quali trovano spazio , le difficoltà della vita coniugale e le debolezze dell'essere umano. Delizioso l'ambiente bohemien, chiare le descrizioni dei luoghi e dei personaggi, pare che le scene prendano vita sulla carta , soprattutto quelle relative ai coniugi Sophie ed Edouard.

Una penna semplice, curata e dalle intenzioni positive. L'autrice ha saputo utilizzare correttamente gli ingredienti per creare un piccolo libro di qualità, ha azzeccato i toni e i colori ed il risultato finale è un dipinto sul quale l'occhio cade ed indugia volentieri.

Il contenuto, nonostante sia leggero, cattura ed impegna piacevolmente la mente.

 

 

"La ragazza che hai lasciato" di Jojo Moyes

 

Siamo nella Francia del 1910 quando Sophie, innamorata del pittore Edouard Lefevre, posa per lui facendosi ritrarre spensierata e sicura, in un tempo che non ha ancora conosciuto paura e devastazione. Il dipinto lascia trasparire un'audacia che Sophie, anche negli anni più bui non ha mai perso. Quel quadro è l'unica cosa che tiene aggrappata la donna agli anni in cui era ancora felice, prima che suo marito si arruolasse e dovesse partire per il fronte, durante la Prima Guerra mondiale.

Lo guarda ora, e si ricorda la donna che era e la determinazione che emanava. Tra il bancone del locale "Coq Rouge"e le feroci chiacchiere dei compaesani, incattiviti dalla guerra, la donna cerca di farsi forza, di andare avanti con la speranza di poter incontrare Edouard e poter ricongiungere la sua famiglia.

Il suo ristorante diventa la meta più ambita dai soldati tedeschi, cosicché sia Sophie che sua sorella Helene si troveranno a dover cucinare per loro. Il quadro di Edouard suscita subito approvazione da parte del comandante delle truppe nemiche, finché Sophie, disperata, si troverà a dover chiedere aiuto proprio al più pericoloso degli uomini, dopo aver saputo che suo marito è in pericolo di vita.

Nella Londra del 2010, Liv è una donna provata dalla prematura morte del marito, mentre Paul lavora per una società che si occupa del ritrovamento di opere d'arte trafugate durante la guerra. I due, all'inizio della loro relazione si accorgono di essere uniti da molto di più di un passeggero sentimento, sono infatti uniti da qualcosa di più grande...e prezioso. Un inestimabile quadro di valore, in cui appare una donna caparbia e determinata. Ancora in grado, cent'anni dopo, di cambiare le vite altrui con estrema facilità.

"La ragazza che hai lasciato" è una storia di passione, un amore sofferto , e profondamente vero, un amore che ha conosciuto il distacco forzato e costante di due cuori profondamente uniti.

Come nel caso di "Io prima di te",ho iniziato la lettura pensando di avere tra le mani un semplice romanzo rosa e invece mi sono ritrovata con un libro leggero , sì, ma che tratta grandi tematiche, nel primo caso era l'eutanasia, in questo l'occupazione tedesca in Francia durante la Grande Guerra e la questione della restituzione delle opere trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale. Il tutto trattato con tale maestria e leggerezza da far divorare le pagine, far correre la mente ai protagonisti anche mentre il libro è chiuso ed emozionare.

Se proprio dobbiamo trovare un difetto, si può senz'ombra di dubbio dire che la prima parte, interamente dedicata a Sophie, è di sicuro la più bella ed accurata, non solo per la presenza della protagonista che ha una forza vitale da rimanere impressa nella mente,ma soprattutto per l'accurata ricostruzione storica .

La parte dedicata a Liv è più lieve, ha più il sapore del classico chick lit e la seconda protagonista tende ad impallidire e venire fagocitata ogni volta che Sophie fa la sua ricomparsa in scena.

È comunque un gran bel romanzo nel caso si voglia riflettere attraverso una lettura e uno stile leggeri.

 

 

13)Un libro ambientato in Europa.

 

"Nessun dove" di Neil Gaiman.

 

"Caro diario, venerdì avevo un lavoro, una fidanzata, una casa e una vita che aveva senso.( Be',per quanto senso possa avere qualunque vita). Poi ho trovato una ragazza ferita e sanguinante sul marciapiede e ho cercato di fare il buon samaritano. Adesso non ho più una fidanzata, né casa, né lavoro e me ne vado in giro a quasi un centinaio di metri sotto le strade di Londra con un'aspettativa di vita pari a quella di un insetto."

Il giovane londinese, Richard Mayhew, "caduto" nell'incredibile Londra Sotto. Una Londra invisibile, impossibile, eppure esistente. Perché sotto Londra non ci sono solo le fogne :cunicoli, metropolitana, sotterranei, grandi stanze dimenticate sotto la casa di migliaia di esseri, dimenticati a loro volta da Londra Sopra. Esseri con una vita al limite della sopravvivenza e al confine della realtà.

L'idea di una Londra "alternativa",che non tutti possono vedere, in cui si aggirano creature fantastiche e terribili,e'meravigliosa!

Richard Mayhew vive l'avventura che aspettava da una vita. Una vita che fino a quel momento praticamente non aveva vissuto, come fosse inconsapevolmente in attesa di questo lungo, stranissimo viaggio.

Metafora di tutto quello che si presta a più piani di lettura, questo libro è un tuffo nei sogni e incubi di una Londra sotterranea, buia, dove dietro ogni angolo c'è un personaggio che ti stupisce o ti ferisce.

Rispetto ad un fantasy canonico in alcuni tratti forse è un po' "normale", ma proprio questa è la sua particolarità.

Gaiman mi ha fatto immergere fino a perdere il fiato in questo libro, in cui lui riesce ad essere credibile, profondo,"crudele"di volta in volta.

Come sempre in Gaiman, le invenzioni sono tali e tante da non potersi contare.

Da leggere assolutamente soprattutto per estraniarsi un po'dal mondo che ci circonda e a volte opprime.



Lady Monica
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Inviato il 16 marzo 2016 17:19 Autore

Un libro pubblicato nel 2016: E' così che si uccide

 

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A Roma vengono ritrovati dei cadaveri apparentemente con nessun collegamento tra loro, ma uniti dall'efferatezza della morte. Ad indagare viene incaricato il commissario Mancini, da poco uscito da una crisi famigliare dopo la perdita della moglie.

In una Roma grigia e allagata, si cerca l'assassino prima che colpisca ancora.

 

Diciamo che il libro è un Diesel: parte piano, un po' noioso nei primi capitoli. quando poi si forma la squadra e inizia la ricerca vera e propria, finalmente il libro decolla e leggerlo è un piacere. Ho seriamente paura che dopo questo inizi una saga, i personaggi sono interessanti e se questo volume andrà bene credo che li scriverà, ma per il mio portafoglio spero resti un volume unico.

 

Voto: 7,5/10


È Frittella il nostro Re

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Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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Inviato il 25 marzo 2016 13:31
  • Un libro con in titolo corto: It di Stephen King

 

Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia.

 

Inizia così il soggiorno del lettore a Derry, ridente cittadina del Maine nelle cui viscere alberga una forza sovrannaturale che con cadenza regolare uccide e mutila gli abitanti, in particolare i bambini. La prima vittima del 1957 è il piccolo George Denbrough, uscito di casa per giocare con la sua barchetta di carta e ritrovato morto e privo di un braccio. Gli unici che sembrano poter contrastare l’entità malvagia, che ama assumere le sembianze di Pennywise il clown, sono il fratello maggiore di George, Bill, e il suo gruppo di amici:

 

[…] quel misero gruppuscolo di nati perdenti con il loro piccolo club segreto in quella località nota come i Barren, i "brulli", buffo nome per una zona così lussureggiante di vegetazione. […] a inventarsi di tutto e tutto si poteva inventare, ma sempre senza dimenticarsi di quello che stavano facendo veramente: si nascondevano dai ragazzi più grandi, si nascondevano a Henry Bowers e Victor Criss e Belch Huggins e tutti gli altri. Che branco di miserevoli erano stati: Stan Uris con quel nasone da ebreo; Bill Denbrough che a parte "Hi-yo, ragazzi" non sapeva dire niente senza balbettare così spaventosamente da farti torcere le budella; Beverly Marsh con i suoi lividi e le sigarette nascoste nella manica arrotolata della camicetta; Ben Hanscom, così grosso da sembrare una versione umana di Moby Dick; e Richie Tozier, con quei fondi di bottiglia che aveva per occhiali e i suoi voti da primo della classe e la sua lingua saggia e quella faccia che sembrava supplicare di essere squinternata e ricomposta in forme nuove ed eccitanti. C'era una parola per definirli? Oh sì. C'è sempre una parola. Nel loro caso era impiastri.

 

Insieme a Eddie Kaspbrak, gracile e soffocato da una madre iperprotettiva, e Mike Hanlon, ragazzino di colore spesso oggetto di razzismo, costituiscono “Il Club dei Perdenti” e decidono di provare a fermare la creatura malvagia, la cosa: It.

 

Era da tanto (troppo!) che non leggevo un libro così sottilmente inquietante. It non è semplicemente un’entità da annientare: It è Derry stessa, si insinua nelle pieghe della mente dei suoi abitanti, li induce a istinti omicidi e a indifferenza e omertà verso gli atti più malvagi.

Ma il punto di forza del libro non è solo il senso di terrore strisciante che ti avvolge durante la lettura: sono anche (se non soprattutto) i personaggi, il Club dei Perdenti, i sette ragazzini emarginati che pur giovanissimi e spaventati scelgono di essere coraggiosi e si di combattere il Male. Ognuno di loro ha una personalità ben definita e King è magistrale nel delinearla, sia quando il gruppo affronta It per la prima volta nel 1958 sia quando si ritrovano nel 1985.

Ed è bellissimo leggere non solo delle loro azioni eroiche, ma anche della loro semplice quotidianità: la scuola, la costruzione del Club, i fumetti e le scorrazzate in bicicletta, i loro pensieri da non-più-bambini-non-ancora-ragazzi. Tutto questo contribuisce a farli sembrare vivi e a provare affetto per loro, per come sono e per quello che hanno scelto di fare, come se fossero reali (il mio “preferito” è stato Ben Hanscom, ma li ho apprezzati davvero tutti).

A differenza ad esempio di Under the Dome, altro romanzo kinghiano di lunghezza notevole, dove ho avuto l’impressione che molte pagine fossero sacrificabili e piene di descrizioni poco utili, qui ognuna delle 1300 pagine è invece necessaria e la lettura scorre veloce.

Ci sarebbe tanto altro da dire, ad esempio sugli aspetti più fantascientifici (come l’origine di It e il rito di Chüd), ma non voglio “sezionare” troppo il libro, perciò mi fermo qui.

Assolutamente consigliato!

Voto 5/5


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Inviato il 25 marzo 2016 23:52

Un libro che comprende una guerra Il ritorno-La saga di Outlander di Diana Gabaldon

 

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Nel terzo capitolo della saga sostanzialmente si continua da dove é finito il secondo e vengono raccontate alcune battaglie della sommossa giacobita e il proseguio delle vicende di Jamie Fraser e sua moglie. Finché alla fine...

lei, incinta, non passa attraverso il cerchio di pietre per salvarsi dalla guerra.

 

 

 

Un'opera di Shakespeare Amleto

 

Ho finalmente letto l'Amleto. Mi é piaciuto, ma io sono innamorata di Shakespeare. Devo essere sincera, Romeo e Giulietta, Otello e Giulio Cesare mi sono piaciuti di piú, ma anche Amleto é un capolavoro :)


 

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"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow


SPOILER TWOW

 

"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"...
you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon


Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora

G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi dragon.gif
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King


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Inviato il 04 aprile 2016 11:54 Autore

Un libro ambientato su un’isola: Una Famiglia quasi perfetta



Lascio direttamente la mia recensione del blog. Occhio agli Spoiler: http://pensiericongelati.blogspot.it/2016/03/quando-un-libro-ti-delude-e-proprio-nel.html



Voto 6/10





Un’autobiografia (in realtà biografia, ma amen): Gli anni di Drazen Petrovic. Pallacanestro e Vita



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Drazen Petrovic è stato un campione totale, sia per le squadre di club, ma soprattutto per la sua Nazionale, quella Jugoslavia che lentamente si stava trasformando in qualcosa di diverso, pervasa dal Nazionalismo imperante che porterà la separazione dello stato e soprattutto alla sanguinosa Guerra Civile balcanica.


Il libro ripercorre parallelamente la vita del più grande cestista europeo tra gare spettacolari, delusioni e fermento politico, con un occhio distaccato, senza scivolare troppo nel sentimentalismo o nella facile retorica.


Consigliato in primis a chi ama il basket, ma non solo, anche a chi volesse vedere un altro punto di vista (quello sportivo) per capire la polveriera dei Balcani anni '90.



Voto: 9,5/10



È Frittella il nostro Re

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Inviato il 04 aprile 2016 13:28

Un libro ambientato in Europa (avevo la Christie in questa categoria, l'ho spostata)

- Il mercante di libri maledetti, M. Simoni

 

Questo periodo, tranne delle eccezioni, è un po' a "quello che passa il convento". E francamente se non fosse stato per questo credo che difficilmente avrei letto questo libro..perchè mi sapeva di quelle tante cose spuntate fuori per cavalcare l'onda di Dan Brown (e tra parentesi, rispetto a Inferno questo è anche migliore..poco poco).
Mah, sì..si lascia leggere se proprio non hai altro. Il mistero e la cerca non mi hanno appassionata granchè: clichè sparsi, personaggi che si capisce già cosa faranno o chi sono in realtà (ad esempio un'identità svelata nel momento "clou" che si era già capita prima e una rivelazione familiare alla fine che pure sie era già capita). Insomma, ci può stare tanto per, se proprio non si ha altro..però non è che lo consiglierei entusiasta.
Piccola parentesi sul titolo: lo capirei se fosse stato vittima di una quelle solite traduzioni becere dall'inglese all'italiano dove ficcano "mistero" "segreto" "maledizione"e altre parole accattivanti (in teoria) random. Ma l'autore è italiano e il titolo originale pure.. Il mercante in questione commercia reliquie (anche se la cerca ruota attorno a un libro): che ci azzecca?

2.5/5

 

Un libro con almeno 100 anni più di te

- Jane Eyre, Bronte

 

Finalmente ho letto anche questo! Non so come mai ho aspettato così tanto, ho divorato tutti gli altri libri di questo genere (Austen, altre sorelle Bronte..). Questo qui, forse, l'ho sempre rimandato perchè ho visto e rivisto il film talmente tante di quelle volte..

La prima cosa che mi ha colpita è stata Lowood: entrambi i film che ho visto, forse per calcare sulla vena tragica, descrivevano questo periodo in modo poco lusinghiero. Ora, non voglio dire che la vita di Jane all'istituto sia stata rose e fiori, però era intelligente, brillante, sveglia e ben voluta dalle compagne e dall'insegnante. Per quanto mi riguarda una differenza considerevole con l'idea di Lowood che mi ero fatta fino ad oggi.
E poi, altra grande lacuna dei film, St John: non so esattamente come definirlo..fanatico? Inquietante a tratti? XD

Il libro in sè mi è piaciuto molto, ma questo insomma era prevedibile..La lettura è stata scorrevole e, nonostante conoscessi già la storia, ero portata lo stesso a continuare come se non sapessi nulla.

Una menzione speciale per Rochester vestito da zingara :stralol:

5/5

 

Un racconto distopico

-Angel Fall, S. Ee

Ci sono Mary e angelo-Gary che si incontrano mentre gli Angeli invadono e distruggono la Terra, per motivi che non sanno nemmeno loro (sic) e, occasionalmente, ben vestiti come dei veri gangstah, si intrattengono con donne in abitini succinti durante party organizzati allo scopo di raccogliere voti per le elezioni, mangiando bevendo e fumando. No, non stiamo parlando di una villa ad Arcore..questa è una roccaforte angelica sulla terra. Lol, facepalm..non ho ancora scelto la reazione giusta.
In tutto ciò un ex avvocato prova a fare il fantino cavalcando l'onda del successo del genere, rigorosamente in prima persona al presente, galoppando fiera con la sua brava lista sotto il braccio "How to make a YA" con tutte le voci spuntate.
Personaggi interessanti della storia: la madre pazza della protagonista. La protagonista aveva un buon potenziale finchè non ha cominciato a sbavare. Ho apprezzato la presenza di un motivo valido alla base delle capacità di autodifesa di Mary.
Svolta interessante: il finale, soprattutto la sorella.
Momento ilarità: Gary è un angelo agnostico. E, aggiungerei, nel tempo libero guarda la tv dal cielo, nell'etere..o in qualunque altro posto abiti.

La mia edizione ha una traduzione revisionata e corretta e, nonostante tutto, qualche errore della vecchia è sopravvissuto. Non oso immaginare cosa si sia trovato davanti chi ha letto la traduzione vecchia.

 

2/5

 

Un libro con la copertina blu

- Ventimila leghe sotto i mari, Verne

In realtà non mi è piaciuto tantissimo..è il secondo grande classico dell'avventura che mi delude in poco tempo.
L'inizio promette bene, in realtà anche verso la fine migliora e sicuramente Verne era un visionario e questo è da apprezzare. Però in generale non posso dire che mi abbia entusiasmato granchè; e poi il fatto di lasciare sia Nemo che la sorte del Nautilus avvolti nel mistero non so ancora se considerarla un buona trovata, per mantenere intorno a Nave e Capitano questo "fascino" dell'ignoto, oppure una bella fregatura perchè alla fine sappiamo più su flora e fauna che sull'uomo che ha reso possibile il viaggio.

quasi3/5


Comitato L'Allegra Compagnia di Frittella Dolci e Affini: Paige91 Guardia della Glassa Reale

Comitato F. F. C. (Folletto Fan Club) ---- C.P.J.L."Comitato Pro Jaime Lannister" --- Membro del Comitato Pro Jon Snow

Membro del M.T.P.S, ovvero "Margaery Tyrell Porta Sfiga" ---- Membro del Comitato di protesta G.M.A.C (George Martin arrichisce i cimiteri)

Comitato W.F.D.M "Walder Frey deve morire (possibilmente nel crollo delle sue torri) --- Membro di S.R.D.N: "Stark re del nord" --- S.M.B. "Gli starkiani del Mulino Bianco"

Membro del C. A. T. A. J. Chi Accidentaccio è Talisa? Aridateci Jeyne! --- R.F.D.M.C.C.V. - Rhaegar fai di me ciò che vuoi!

Membro del Comitato "In cucina con Hobb Tre Dita" ---- Membro del Comitato anti-Penny C.A.P. "Buttiamola ai pesci"

Membro Onorario del T.B.D.F. "Team Baciate Dal Fuoco" ---- Membro del D.F.N.B.L "Datte foco non bruciare i libri"

Comitato di T+S Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito) --- CPML - comitato pro metalupi e lupi --- Comitato Pro Draghi

Membro del C.C.E.D.V.R (Comitato contro l'estinzione delle Vipere Rosse) --- Membro del Comitato ISCOM: "Io Sto Con Oberyn Martell!!"

R.S.E. "Reading, sleeping, eating" ------ Comitato ETST : "Edd Tollet seppellirà tutti!!" ---- Membro di di O.S.B.: "Orbi Sulla Barriera"

Sansa - Jaime - Theon Sacra Triade del C.A.P.C.E.I.C.E. (Comitato Ammiratori Personaggi Complessi Ed In Continua Evoluzione)

Comitato Regala una famiglia a Jon Snow E poi gli ho detto "Jon, al mio ritorno, parleremo di tua madre." "E chi era sua madre?" "Boh, non me lo ricordo più neanche io."

CCEM- Comitato contro l'estinzione dei metalupi - B.S.I.N.D.R - Basta Storpiare Il Nome di Rhaegar (perché ogni volta che accade un piccolo drago muore nelle lande del  Fantasy)

E.S.S.S. Eddard Stark Santo Subito in memoria del grande Eddard Stark padre, marito, fratello, amico e lord esemplare

Gemellato con

R.S.S.S. Robb Stark Santo Subito in memoria dell'unico King in The North

Fondatrice del comitato S.F.C. (Sandor Fan Club)


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Inviato il 10 aprile 2016 17:54

14) UN LIBRO CONSIGLIATO DA UN FAMILIARE.

 

"La trilogia della frontiera"di Cormac Mc Carthy.

La trilogia della fontiera è composta da "Cavalli selvaggi","Oltre il confine"e"Citta'di pianura".

 

"Cavalli selvaggi"e'il libro più giovane. Non solo in senso cronologico, ma in senso letterale. Non è un libro immaturo, ma non c'è la consapevolezza degli altri due. È un libro dove la natura esplode ad ogni riga, dove i personaggi sono costretti a combattere con la natura e al tempo stesso farsela amica. È un romanzo dell'amore, dell'ingiustizia e dell'incomprensione del Messico come paese a sé stante, diverso da tutto il mondo. Ma anche un romanzo della crescita, della maturazione, dei sensi di colpa. Ed è importante per capire fino a che punto il protagonista, John Grady Cole, potrà spingersi.

Un tema molto ricorrente nel libro è la diversità del Messico rispetto all'America. Il Messico è un mondo a parte, affascinante e pericoloso,un mondo pulsante e vivo che attira coloro che vogliono ripartire da zero.Tracciare una riga con il passato. Ma John Grady la riga non l'ha tracciata abbastanza spessa. Il bello di McCarthy è che lui non dice mai i pensieri dei personaggi. Traspare tutto dai dialoghi e dai gesti, anche da un "si'" o un "no" e il più piccolo movimento. Ogni pagina sembra una pennellata che colora la storia di un fascino indiscutibile, oscuro, misterioso. Le pagine sulle cavalcate notturne di John e Alejandra sono pura poesia, altissima letteratura.

 

"Oltre il confine"e' quello che ho preferito di più. È semplicemente IMMENSO ! La prima parte racconta di un gioco di sguardi tra un ragazzo e una lupa che dura decine di pagine e lascia senza fiato. Forse le più belle pagine mai scritte sul rapporto uomo-animale. E anche le più tristi. McCarthy non fa sconti."Oltre il confine" ha il potere di farti sentire affine a tutta l'umanità. Nella seconda, terza e quarta parte del romanzo, Billy Parham intraprende un viaggio che lo porterà ad attraversare il confine fra America e Messico ben 3 volte, per 3 ragioni diverse.E come dirà nell'ultimo libro della trilogia, nessuna delle 3 volte è tornato con quello che cercava quando è partito . Perché il Messico è diverso. Tragico e senza speranza, ricco di racconti e di testimonianze di vita da parte di gente vecchia, stanca, ma pur sempre disponibile ad accogliere qualcuno in casa e dargli da mangiare nonostane si viva di stenti.

In "Oltre il confine" la natura è ancora più viva, più potente, ma non per questo meno spietats;anzi, probabilmente lo è ancora di più. E la drammaticità delle scelte dei personaggi si riversa completamente sulle loro sorti. Un libro dove la luce non c'è, dove non c'è mai stata.

 

"Città della pianura" ha una struttura diversa, ma era lo scopo di McCarthy. Molto dialogato, molto statico per buona parte della narrazione. John Grady Cole e Billy Parham lavorano nello stesso ranch e ascoltano sotto le stelle i racconti dei vecchi tempi. In quei racconti la ricorrenza è che in Messico nessuno aveva niente, nessuno aveva mai avuto niente e mai avrebbe avuto qualcosa, ma anche così, la possibilità che ti chiudessero la porta in faccia era impensabile. Ed è in Messico che John Grady s'innamora per la seconda volta. L'amore lo porterà al limite, fino a scontrarsi con il protettore di lei, Eduardo, in un duello epico ed emblematico, manifesto di un paese che se non ci sei nato, non lo puoi capire.

Il finale mi ha devastato. McCarthy scrive verità pura e semplice. Non c'è altro. Ti mette davanti a parole che non sono parole ma pugni nello stomaco.

 

La trilogia presa nel suo insieme è maestosa, imponente . McCarthy ha raccontato la vita dell'uomo e l'ha racchiusa in tante storie che alla fine sono un'unica storia. La stessa, identica storia per tutti noi.

 

15) UN LIBRO PUBBLICATO NEL 2016.

 

"Purity"di Jonathan Franzer.

 

Nell'ultimo romanzo di Franzer, Purity è sia il nome del personaggio intorno al quale si snoda tutta la vicenda, sia l'apparente scopo del Sunlight Project, l'organizzazione clandestina che diffonde via web informazioni riservate, portando alla luce numerosi traffici illeciti. Più che evidente è il riferimento a Wikileaks e a Julian Assange, che si citano esplicitamente nel corso della narrazione.

Il simbolismo è d'altra parte sempre presente nella letteratura americana sin dai tempi di Hawthorne e Melville. Ciò è palese anche nelle scene più drammatiche, dove la caduta spirituale del personaggio nell'abisso del peccato è scandito dal rumore della pioggia e ogni movimento è rallentato e compromesso da un mare di fango.

La struttura di quest'opera corposa è costituita da 7 lunghi capitoli :i primi 3 introducono i personaggi più importanti, mentre negli altri si chiarisce come s'intrecciano le vite di ognuno. La narrazione è impersonale, a eccezione di un capitolo in stile diaristico.

Sono tanti gli argomenti affrontati dall'autore in questo romanzo, dal condizionamento esercitato dalla moderna tecnologia sulla vita di ognuno, con conseguente perdita della privacy, alla difficoltà per il giornalismo vecchio stile di sopravvivere nell'era di internet, che trascura completamente il lato umano dei fatti e delle persone. Si trattano sia il tema della democrazia imperfetta del mondo occidentale, e quello dei danni scaturiti da un regime totalitario con riferimento alla Germania Est fino alla caduta del muro.

In questo serio groviglio di argomenti, ciò che colpisce, come sempre nelle opere di Franzen, è il ruolo della famiglia nella società, delle tensioni, delle incomprensioni dei fenomeni d'incompatibilita'tra genitori e figli che possono spesso ripercuotersi sulla collettività. È un mondo lacerante quello descritto da Franzen. Le sue donne sono dotate di una forza dominante, che le rende autonome ma spietate.Eppure dietro ciò, questi personaggi celano un bisogno incompreso d'amore, una sofferenza generata dall'incapacità di comunicare che le rende fragili.D'altra parte neanche l'amore trova facile realizzazione ;il sesso sostituisce spesso i sentimenti.



Lady Monica
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Inviato il 16 aprile 2016 17:33 Autore

Un romanzo ambientato nel futuro: L’uomo di Marte

 

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A causa di una tempesta marziana, il botanico/ingeniere Mark Watney viene separato dal resto dei suoi compagni di missione Ares3. Attingendo alle sue conoscenze tecniche riuscirà a fare qualcosa di incredibile: sopravviverà. Ma basterà per farlo tornare a casa?

 

Libro strepitoso. una delle migliori letture di sempre, ricorda molto i libri di Crichton, soprattutto quelli dei tempi d'oro come Jurassic Park. Azione, colpi di scena, palate di dati tecnici e scientifici. E questo dimostra anche una profonda conoscenza della materia, quindi immagino che Weird si sia preso la briga di studiare moltissimo prima di scrivere e ha fatto bene, perchè renderlo più verosimile possibile lo rende... bhe leggibile.

Lo consiglio a tutti coloro che amano il genere scientifico più che fantascientifico.

 

Voto: 10/10


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