16) Un libro di fantascienza.
"Il mondo nuovo " di Aldous Huxley.
Il mondo nuovo immaginato da Aldous Huxley vuole presentarsi come un mondo stabile e perfetto in cui si può essere perennemente felice. Questo mondo è sorretto da una società divisa in caste, i cui componenti sono destinati all'una o all'altra fin dalla nascita, e felici di appartenervi perché condizionati in tal senso fin dallo stato di embrioni. Essi non hanno genitori, considerano blasfeme le parole madre o padre, perché appartenenti ad un infelice passato ; in questo mondo tutti gli esseri umani sono creati in pro etta e destinati ad una vita, un lavoro e una mentalità specifica. Nessuna scelta, ma nelle , oro e ti viene inculcata la convinzione di essere felici, pur se membri della casta più infame della società. Una società che offre loro i migliori divertimenti, svaghi, una vita di mantenuta giovinezza fino alla morte, e le voglie più perverse dell'essere umano, se esse lo rendono felice, sono permesse.
In questo libro ci ho trovato un po'di "1984" di Orwell, per la divisione in caste della società e per le privazioni fatte agli esseri umani "per il loro beneficio",e un po'di "Le tre stigmate di Palmer Eldritch" di Philip K.Dick per la ricerca della fuga dalla realtà per mezzo delle droghe sintetiche.
Gli abitanti del Mondo Nuovo sono creati per essere felici, eppure devono usare una droga, il soma, per "prendersi una vacanza", o meglio fuggire da quella realtà che in teoria non dovrebbe generare alcun desiderio di fuga. Eppure lo fanno. Perché?Perché il Mondo Nuovo è una distopia mascherata da utopia, dove le persone sono "costrette "ad essere felici, ma l'essere umano"puro"dentro di loro, che non può essere sradicato, non lo è.
Essi hanno barattato la loro libertà di scelta, di fede e di pensiero per una strana sorta di felicità. È abolito Dio, è abolita la grande letteratura, è abolito tutto ciò che può generare sentimenti negativi, quindi anche il più grande dei sentimenti, l'amore.
Ma la felicità non è tale senza tutte queste cose. La loro è una felicità impura, ed essi riescono a sopportarla soltanto perché condizionati in tal senso, altrimenti non lo regerebbero, così come non lo regge il Selvaggio, colui che viene a contatto col Mondo Nuovo e preferisce il dolore a quella gioia cieca e monca.
"New York,1977. Il Bronx è in fiamme e Central Park è il terreno di caccia di rapinatori ed eroinomani, il punk sta nascendo e gli artisti ancora affittano le soffitte a Manhattan. La notte di Capodanno corre sul filo del rasoio. È quasi mezzanotte quando si alza una tempesta di neve e, nel frastuono dei fuochi d'artificio, uno scoppio attraversa Central Park. Uno sparo. Forse due. Il momento esatto in cui scocca la mezzanotte. Gli eventi intrecciano i destini di un insolito gruppo di newyorkesi: Regan e William Hamilton-Sweeney, i riluttanti eredi di una delle più straordinarie fortune di New York; Keith e Mercer, gli uomini che, nel bene e nel male, li amano; Charlie e Samantha, due ragazzini di Long Island attratti a Manhattan dall'incandescente scena punk. […] Che lo sappiano o meno, sono tutti legati dalla stessa storia una storia su quanto le persone più vicine a noi sono a volte le più difficili da conoscere, una storia dove amore e arte, crimine e tradimento. Storia e rivoluzione sono racchiusi in un unico ordigno, pronto a esplodere. New York, 13 luglio 1977. Il momento esatto in cui esplode." (da ibs.it)
Premetto subito che non l’ho terminato (è lungo 1005 pagine e io mi sono fermata a pag. 219) Avevo grandi aspettative su questo libro, definito da alcuni come il Grande Romanzo Americano dell’epoca moderna… Ma purtroppo sono andate quasi tutte deluse. Il ritratto di New York che emerge è cupo, intenso e bellissimo, ma tutto il resto non basta a compensare: personaggi poco coinvolgenti, trama lenta, capitoli eccessivamente prolissi (almeno a mio parere). Alla famigerata pagina 219 mi sono resa conto che non avevo neanche una minima punta di curiosità su quello che sarebbe successo ai protagonisti e che mi stavo forzando a leggere qualcosa che non mi piaceva, perciò ho alzato bandiera bianca. Cercherò qualcos'altro con cui riempire questa categoria
Voto: N.C.
“Tom Sawyer è un ragazzino vivace e irrequieto, ma anche furbo e molto simpatico. Ha la straordinaria capacità di ingannare chiunque pur di raggiungere i propri scopi e ne combina di tutti i colori alla povera zia Polly, che lo ha adottato dopo la morte dei genitori. La sua irrequietezza lo porta a vivere avventure pericolose per un ragazzino della sua età: fugge di casa per fare il pirata, si finge annegato per essere spettatore al proprio funerale e diventa involontario testimone dell'assassinio del medico della cittadina. Ma il sogno di Tom è quello di diventare ricco, una specie di Robin Hood moderno. E il suo sogno si realizza quando trova un vero tesoro. Ambientato agli inizi dell'Ottocento, il romanzo è un fedele ritratto della società e delle tradizioni del Sud degli Stati Uniti, superstizioni, usanze e una certa dose di razzismo compresi.” (da classicipodcast.it)
Uno dei più classici dei classici per ragazzi, che ancora mancava alla mia lista di letture. Forse perché sono un po’ fuori età, o perché non ho avuto una infanzia particolarmente avventurosa, ma pensavo mi coinvolgesse di più. Soprattutto la prima parte mi è ”pesata”; quando entra in scena Joe il Pellerossa e la vicenda che lo riguarda e che lo lega ai ragazzi, invece, la lettura mi ha interessato di più. Mi è piaciuto però il personaggio di Huck, infatti penso che proverò comunque a leggere “Le avventure di Huckleberry Finn”.
Voto 3/5
“Appena diplomata alla scuola di giornalismo, la ventiduenne Stephanie McCann sta facendo uno stage presso il quotidiano di una minuscola isoletta del Maine, occupandosi di picnic parrocchiali e sparizioni di gatti. Dai due anziani proprietari del giornale, Vince Teague e Dave Bowie, viene a conoscenza di un misterioso episodio del passato, che aveva visto coinvolti una coppia di tenaci reporter (i proprietari del giornale) e un cadavere chiamato Colorado Kid, forse vittima di un misterioso omicidio, senza movente, con tempi impossibili e indizi apparentemente assurdi. Stephanie inizia ad ascoltare il racconto dei due reporter e si trova sempre più coinvolta dalla curiosità su di una vicenda tutt'altro che conclusa.” (da Wikipedia)
Mi è venuta voglia di leggerlo grazie alle ricerche per il Palo dei Misteri, dopo aver scoperto che la serie tv Haven è tratta molto liberamente da questo libro
Romanzo piuttosto breve e diverso da molti altri del Re. La sua forza non sta tanto nella trama, quanto nei personaggi e nella loro caratterizzazione, che avviene soprattutto attraverso i dialoghi con cui Vince e Dave rievocano per Stephanie la vicenda di Colorado Kid e mettono alla prova le sue capacità di intuizione. Il finale
che in realtà non è un finale, dato che il delitto rimane irrisolto così come le motivazioni che hanno portato James Cogan/Colorado Kid a viaggiare da un capo all’altro del paese)
all’inizio mi ha lasciato perplessa, ma riflettendoci a mente fredda è giusto sia così, proprio perché l’importante non era la vicenda in sé, quanto i protagonisti e il riconoscimento di Steffi come vera giornalista dell’Islander.
Voto 4/5
- Un Bestsellers Young Adult La signora di Mezzanotte, Clare
Volume d'esordio della nuova trilogia Shadowhunters della Clare. Non male, forse sono riuscita ad affezionarmi più a questa famiglia che a quella della saga principale, nonostante questi abbiano dei nomignoli improponibili che ti fanno venire la scarlattina ogni volta che li vedi scritti. La Clare prova un gusto sadico, secondo me, a maltrattare le sue creature fino allo sfinimento..due parole: Julian Blackthorne o Julian-mai-na-gioia Blackthorne. Lo stile è migliorato molto rispetto ai primissimi libri, ma già questo era evidente con la saga Origini. Poi però ti trovi davanti lo stesso certe uscite strane, in particolare con questa fissa che la Clare sembra avere per i sapori, in senso lato, sparati sempre a gruppi di tre e certe volte ripetuti fino allo sfinimento (con un paio di scivolate nel non sense)
4/5
- Un libro sotto le 150 pagine L'impronta scarlatta, R.A. Freeman
Non è brutto ma è lento, nei punti sbagliati purtroppo (ad esempio, si potevano spendere due parole in più su Thorndick invece che per descrivere minuziosamente come si sviluppa una fotografia o come si fa l'ingrandimento..a maggior ragione considerando che, per oltre metà libro, la sola idea che avevo io di Thorndick era quella presentata nelle primissime pagine cioè con un parruccone e una toga addosso).
E, nonostante questo, il finale e la rivelazione del colpevole sono stati affrettati e senza reazione!
2/5
- Un libro con un bambino in copertina Alice nel paese delle meraviglie, Carroll
In realtà non mi è piaciuto tantissimo e trovo Alice odiosa. Per fortuna ha il pregio della brevità.
"Una gabbia di matti" mi sembra l'unica cosa giusta da dire a riguardo: a libri finito, mi sento come se mi avessero suonato nelle orecchie con una vuvuzela per cinque ore di fila
2/5
- Un'opera di Shakespeare Riccardo II
Forse non la migliore delle tragedie storiche ma comunque molto molto bella: dopotutto che altro ci potevamo aspettare, stiamo parlando di Shakespeare, non di un imbrattacarte qualsiasi. Particolarmente bello l'atto III, con più di un discorso di re Riccardo, e, nell'atto IV, il discorso sempre di Riccardo mentre viene costretto ad abdicare
4/5
-Un libro consigliato regalato da un familiare: Il richiamo della foresta, London
Mi è piaciuto ma mi ha fatto anche tanta tristezza. Per capirci, io se guardo Balto mi commuovo e se guardo cose tipo Eight Below piango. I libri/film sui cani mi fanno questo effetto, per il resto posso anche essere una brutta persona insensibile
Le cose hanno preso a migliorare dopo l'arrivo al campo di John: Il legame che si è creato tra lui e Buck mi è piaciuto tantissimo, "meraviglioso e terribile" come lo definisce John stesso.
E il finale T-T
la morte di John, violenta anche, mi avrebbe spiazzata se non me la fossi spoilerata involontariamente. Il richiamo che attira Buck verso il branco selvaggio viene reso davvero bene. E poi alla fine, dopo che si è unito al branco, dopo che ne è diventato la guida..ogni anno torna allo stagno dove è sparito il corpo di John *lacrima*
4/5
- Un libro e il suo prequel: La ruota del tempo vol 5 e Nuova primavera (prequel della saga)
Prequel della saga, si può leggere benissimo dopo il terzo volume (così ho fatto io)
Mi è sembrato molto strano, ma è stato anche bello, vedere Moraine come Ammessa e non come Aes Sedai: una Moraine un po' diversa da quella vista nella saga principale. Saranno passati quanto, 16 anni? L'età dei protagonisti mi sfugge al momento, non so nemmeno dove e quando l'ho letta, se l'ho letta.
Dopo aver letto questo volume sono curiosa di sapere come ha fatto Siuan a diventare Amyrlin dopo così "poco" tempo!
In realtà questo prequel mi ha un po' confusa perchè adesso, conoscendo un pezzo della vita precedente di Moiraine e Lan, mi chiedo quanti riferimenti mi sono sfuggiti nella saga principale..
Purtroppo ho fatto passare molto tempo tra un libro e l'altro, sono solo al terzo e ci sono talmente tante cose! Non so, questo volume mi ha ispirato una rilettura dei tre passati prima di prender in mano il quarto. Considerando il tempo che ci metto, stiamo freschi.
In effetti, non so esattamente perchè, le tempistiche di lettura di questa saga sono davvero strane: la adoro, sicuramente, ma ci metto troppo per i miei standard per una buona metà di libro almeno. Poi la lettura fila come dio comanda.
Pensavo non mi sarebbe successo stavolta che il libro è più piccolo..invece è successo anche con questo. Che comunque ho adorato
5/5
Comitato L'Allegra Compagnia di Frittella Dolci e Affini: Paige91 Guardia della Glassa Reale
Comitato F. F. C. (Folletto Fan Club) ---- C.P.J.L."Comitato Pro Jaime Lannister" --- Membro del Comitato Pro Jon Snow
Membro del M.T.P.S, ovvero "Margaery Tyrell Porta Sfiga" ---- Membro del Comitato di protesta G.M.A.C (George Martin arrichisce i cimiteri)
Comitato W.F.D.M "Walder Frey deve morire (possibilmente nel crollo delle sue torri) --- Membro di S.R.D.N: "Stark re del nord" --- S.M.B. "Gli starkiani del Mulino Bianco"
Membro del C. A. T. A. J. Chi Accidentaccio è Talisa? Aridateci Jeyne! --- R.F.D.M.C.C.V. - Rhaegar fai di me ciò che vuoi!
Membro del Comitato "In cucina con Hobb Tre Dita" ---- Membro del Comitato anti-Penny C.A.P. "Buttiamola ai pesci"
Membro Onorario del T.B.D.F. "Team Baciate Dal Fuoco" ---- Membro del D.F.N.B.L "Datte foco non bruciare i libri"
Comitato di T+S Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito) --- CPML - comitato pro metalupi e lupi --- Comitato Pro Draghi
Membro del C.C.E.D.V.R (Comitato contro l'estinzione delle Vipere Rosse) --- Membro del Comitato ISCOM: "Io Sto Con Oberyn Martell!!"
R.S.E. "Reading, sleeping, eating" ------ Comitato ETST : "Edd Tollet seppellirà tutti!!" ---- Membro di di O.S.B.: "Orbi Sulla Barriera"
Sansa - Jaime - Theon Sacra Triade del C.A.P.C.E.I.C.E. (Comitato Ammiratori Personaggi Complessi Ed In Continua Evoluzione)
Comitato Regala una famiglia a Jon Snow — E poi gli ho detto "Jon, al mio ritorno, parleremo di tua madre." "E chi era sua madre?" "Boh, non me lo ricordo più neanche io."
CCEM- Comitato contro l'estinzione dei metalupi - B.S.I.N.D.R - Basta Storpiare Il Nome di Rhaegar (perché ogni volta che accade un piccolo drago muore nelle lande del Fantasy)
E.S.S.S. Eddard Stark Santo Subito in memoria del grande Eddard Stark padre, marito, fratello, amico e lord esemplare
Gemellato con
R.S.S.S. Robb Stark Santo Subito in memoria dell'unico King in The North
Fondatrice del comitato S.F.C. (Sandor Fan Club)
Il Richiamo della foresta è bellissimo: l'ho letto da ragazzina e mi sono emozionata tantissimo.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Io non l'avevo mai letto eppure era in casa mia da eoni! Praticamente è uno dei primissimi libri che ricordo in casa :)
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Un libro con più di 600 pagine: Alexandros
La storia romanzata del più grande condottiero dell'antichità, Alessandro Magno, che partendo dalla Macedonia arrivò fino all'India tra innumerevoli imprese.
Tra i vari libri che ho letto di Manfredi, questo è stato uno dei migliori: probabilmente il fatto che si parli di Alessandro Magno, personaggio che già personalmente mi piace, aiuta. Sono 800 pagine che però scivolano via abbastanza lisce: Manfredi ha solo il difetto di essere a volte un po' ridondante nelle cose, tende a ripetere cose già dette in precedenza, tipo il continuo ripetere il nome dei suoi amici. Insomma, già dopo 200 pagine li conosci a menadito, non è che occorre ripeterli ogni 5 righe. Inoltre essendo romanzato, Alessandro a volte sembra fin troppo divino, infatti le parti migliori sono quelle in cui si mette in mostra la sua normalità di essere umano.
A parte questo, però, il libro appassiona. Sento comunque di consigliarlo un po' a tutti.
Voto: 7,5/10
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Un libro che puoi finire in un giorno: I Persiani di Eschilo
Io amo la tragedia greca, anche se Eschilo non é il tragediografo che amo di piú. Un'opera caratterizzata dal fatto che é priva di personaggi greci, é l'unica tragedia in cui tutti i personaggi sono stranieri. Comunque i personaggi sono visti "alla greca".
Consiglio a tutti di leggerla, ma se é la vostra prima tragedia, non cominciate da questa, ma da un Sofocle ad esempio :)
Un libro scritto da un autore irlandese: Gente di Dublino di James Joyce
Sono sincera, ho fatto fatica a leggere questo libro, piú che altro perché alcune storie sono un po' noiose e pesanti. Il mio racconto preferito é indubbiamente Eveline, ma ve ne sono altri molto belli, tra i cui l'ultimo del libro.
Comunque mi ci vorrá un po' prima di trovare il coraggio di leggere altro di Joyce. Non é un libro brutto, ma non é esattamente uno stile di scrittura adatto a me.
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon
Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora
G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King
Libretto molto molto carino e perfetto per una gattara incallita come me Eliot cattura l’essenza di diversi tipi di felini in modo scanzonato e intelligente. Per fortuna c’era il testo originale a fronte, perché la traduzione italiana perde qualcosa (soprattutto in armonia e "musicalità" delle rime), nonostante il traduttore abbia cercato di rimanere il più fedele possibile pur adattando alcuni termini e situazioni tipicamente inglesi all’Italia.
Voto 4/5
Sono arrivata a quest’opera grazie a IT, dopo aver letto che una delle frasi ricorrenti del romanzo (“Stanno stretti sotto i letti sette spettri a denti stretti”) era tratta dal libro di Siodmak.
La cattiva notizia è che la versione italiana della frase è diversa (al momento non la ricordo esattamente e non riesco a trovarla), rispetto all’originale “He thrusts his fist against the post and still insists he sees the ghost" che compare in entrambe, e mi ha lasciato un po’ delusa; quella bella è che ho scoperto un libro davvero interessante e che mi ha fatto riflettere.
Il protagonista è Patrick Cory, giovane dottore ambizioso e profondamente curioso, amante degli esperimenti. Un giorno nel deserto vicino a casa sua precipita l’aereo privato di W. H. Donovan, un facoltoso uomo d’affari dalla dubbia reputazione. Cory non riesce a salvargli la vita, ma decide di rimuovere il suo cervello e cerca di mantenerlo in vita in una soluzione salina per studiarne il comportamento. Dopo svariati tentativi Cory riesce a stabilire una forma di comunicazione con il cervello, ma si accorge anche che il cervello inizia a esercitare un’influenza sempre più potente su di lui, e la personalità di Cory è sempre più simile a quella crudele e senza scrupoli di Donovan…
Cory mi ha ricordato in molti aspetti il dottor Frankenstein, entrambi giovani brillanti che spingono la loro curiosità e sete di conoscenza al di là del consentito con risultati imprevedibili e pericolosi. Fin dove può arrivare la scienza senza travalicare i limiti dell’etica e della morale? Nonostante sia stato scritto nel 1942 lo trovo una lettura attuale e decisamente interessante.
Voto 4/5
Secondo e terzo capitolo di “The Country Girls Trilogy”, dopo “Ragazze di campagna”, che ho amato molto. Edna O’Brien ha uno stile di scrittura unico, ma li ho trovati un po’ più deboli del primo episodio, soprattutto “Ragazze nella felicità coniugale”. Nonostante questo mi è piaciuto seguire Cathleen e Baba durante il passaggio da ragazzine a giovani donne piene di speranza e aspettative a mogli la cui vita coniugale è molto diversa da come l’avevano immaginata (il titolo del terzo episodio è chiaramente ironico). Bellissimo anche il ritratto dell’Irlanda che traspare dalle pagine e la malinconia che le pervade.
Voto 4/5 e 3.5/5
Un libro su un viaggio su strada (ferrata): Lo strano caso dell’Orient Express
L'Europa è sull'orlo della Seconda Guerra Mondiale e sul treno più famoso del mondo, si intrecceranno diverse storie fatte di disperazione, fughe e mistero.
Il libro è lunghissimo, pensavo non terminasse più, però c'è da dire che è scritto bene e che i colpi di scena ti tengono legati alle pagine. Il problema è che è veramente tutto troppo, tanto esagerato, il che rende il libro leggermente surreale. Al netto di questo, però, è una lettura interessante anche per i fatti storici che permeano i capitoli. Comunque lo consiglio.
Voto: 7/10
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
17.
UN LIBRO CON PIÙ DI 600 PAGINE.
"Shantaram" di Gregory David Roberts.
"Ma la mia storia non parte da quegli uomini, né dalla mafia : inizia dal primo giorno a Bombay. Il destino ha calato la mia carta su quella città. La fortuna ha distribuito le mie e mi ha portato a Karla Saaranen. E io ho cominciato a giocarla quella mano, fin dal primo momento in cui ho guardato i suoi occhi verdi. Insomma, questa storia inizia come tante altre : una donna, una città e un pizzico di fortuna "...
Ho amato in modo immediato queste semplici parole, questa frase che, a parer mio, fa da "vera introduzione"all'opera di Roberts, approdato in India in seguito all'evasione da un penitenziario in Australia.
Il nostro personaggio non è un "eroe",è un uomo che ha intrapreso un percorso travagliato, una vita che ha iniziato col condurre nel migliore dei modi, dedicandosi agli studi e agli ideali politici per poi calarsi, invece, nel tunnel dell'eroina, in una devastante autodistruzione che lo ha trascinato verso l'allontanamento delle persone a lui più care.
La"ruota"del destino lo conduce a Bombay dove l'amore per una donna segnerà il suo percorso in questa terra densa di odori che si insinuano immediatamente dentro di lui, così come le tradizioni, la moltitudine di colori, contraddizioni e lingue che presto adotterà come fossero da sempre sue.
Il suo "cammino"in questa terra ci apparirà "variegato",come l'inginita gamma di personaggi con i quali condividera'sentimenti, emozioni, amore, odio, riflessioni.
La sua vita in India sarà un'immersione a 360 gradi in questo strano Paese dove regnano, in modo sorprendentemente parallelo, due universi totalmente contrapposti : la totale miseria e la più spregiudicata e sfacciata ricchezza.
Egli sarà protagonista di entrambi i mondi, nei quali scoprirà le sfumature della gente che li compone, denudandosi agli occhi di chi si presta ad avventurarsi in questa gigantesca saga, mostrandoci ogni sua angoscia, pensiero, illusione, un'attenta analisi rivolta a se stesso e a ogni essere umano che entrerà a far parte della sua nuova vita. Ne emergerà il ritratto di un uomo che è in cerca di redenzione, di lealtà, amicizia, onore, amore..in una terra travagliata ma insieme ricca di quella immensa umanità di cui ha sempre avuto sete, dove verrà appunto"battezzato"con il nome di ciò che in fondo, dentro di sé, è sempre stato alla ricerca : Shantaram (uomo di pace).
Un lungo romanzo dove l'autore narra, in prima persona, le proprie esperienze mescolandole a fatti , che scaturiscono dalla sua fantasia, nella quale, riesce a dar forma a sensazioni e sentimenti, indubbiamente vissuti con totale trasporto e passione.
18.UN LIBRO DI POESIE.
"L'altro, lo stesso" di Jorge Luis Borges.
"La radice del linguaggio è irrazionale e di carattere magico (...)la poesia vuol tornare a quell'antica magia. Senza leggi prefissate, essa opera in modo esitante e temerario, come se caminasse nell'oscurità. Misterioso gioco di scacchi la poesia, la cui scacchiera e i cui pezzi cambiano come in un sogno e nel quale mi chinero'quando sarò morto."
Queste parole siglano il prologo alla raccolta e, nella loro enigmatica combinazione, già preannunciano le impressioni che la lettura di questa silloge mi ha donato.
I componimenti, appartenenti alla fase del ritorno al classicismo dopo un'iniziale esperienza all'insegna dell'avanguardia, variano per metro e contenuto;vi troviamo odi, sonetti, strofe isolate, canzoni, molti all'insegna dell'endecasillabo e della rima. I temi convergono tutti in metafore più o meno ricorrenti : morte sorella del sogno, vita come specchio, tempo come fiume...le quali generano interrogativi che non hanno e non possono avere risposta.
La lettura di questi testi permette di incontrare l'inferno e il paradiso rivisitati e identificati in qualcosa di sorprendente ("Dell'inferno e del cielo"),di apprezzare l'ode agli elementi naturali ("Poesia del quarto elemento"),di trovare, forse, una velata ricerca di Dio ("L'altro") e di scorgervi l'artista come mero strumento. Alcune poesie annientano il lettore, soprattutto quando il rimando ("A chi mi legge")è così esplicito e tutto il componimento è contenuto in un ossimoro che ha come incipit "Sei invulnerabile" e come epilogo "pensa che in un certo modo sei già morto". Tutto rimanda all'eterna riflessione sulla condizione umana. "Limiti"colpisce la mia sensibilità : vi si parla dell'incertezza della vita fatta di luoghi che si sono percorsi e non ripercorreremo più, di specchi che ci attenderanno invano, di persone che senza sapere abbiamo salutato per l'ultima volta, di libri che non potremo (ma anche potremo) leggere.
L'insonnia, il sogno , le notti di ferro che non possono essere trapassate, dall'io che invano spera. Il risveglio come morte che si augura porti l'oblio, opportunità non concessa in vita. Persone e luoghi della Terra (Buenos Aires, Spagna, Texas, Carlo XII, Edgar AllanPoe, Spinosa...)in circa 70 testi.
Possibile in questo labirinto poetico leggere anche una poetica autobiografia (per sentimenti, conoscenze , ardori)o meglio, un originale autoritratto.
19. UN LIBRO SU UN VIAGGIO.
"In Patagonia" di Bruce Chatwin
"Nella stanza da pranzo della nonna c'era un armadietto chiuso da uno sportello a vetri, e dentro l'armadietto un pezzo di pelle [...]"Cos'è questo?" " Un pezzo di brontosauro". [...] Questo particolare brontosauro era vissuto in Patsgonia."
Nel novembre 1974, lo scrittore inglese Bruce Chatwin partì alla volta del Sudamerica per compiere un lungo viaggio in Patagonia, e nel 1977 diede alle stampe il libro che lo avrebbe celebrato come narratore di viaggio :"In Patagonia".
Terra allora sconosciuta e poco esplorata, desolata e vastissima, la Patagonia era tra i desideri di Chatwin per i due motivi spiegati in apertura del libro : da un lato, c'era il ricordo di un lembo di pelle di brontosauro riportato da un suo antenato dalla Patagonia; dall'altro, il diffuso terrore che animava gli anni della Guerra Fredda, quando la Patagonia era considerato l'unico riparo sicuro dalla distruzione atomica, aveva lasciato segni indelebili del suo universo infantile.
Così, con la descrizione di due aneddoti legati alla storia personale, ha inizio uno dei libri più rappresentativi dell'aneddoto.
Tappa dopo tappa, da Buenos Aires fino alla Terra del Fuoco, Chatwin non descrive i luoghi del suo passaggio secondo le più tradizionali norme della narrazione di viaggio, regalando descrizioni poetiche di luoghi dalle bellezze mirabili o resoconti delle emozioni provate, bensì trasformando il racconto di viaggio in una nutrita raccolta di racconti di vita in Patagonia, per la Patagonia, attraverso la Patagonia. In una narrazione frammentata, Chatwin descrive mondi ed esperienze lontanissime tra loro, cronologicamente e geograficamente, ricostruendo e restituendo lo spirito dei luoghi visitati.
Sfilano, nei 97 brevi capitoli, miti e leggende, spedizioni, convinzioni e luoghi comuni, aneddoti storici sulla colonizzazione del Sudamerica a opera degli Europei a partire dal XVI secolo, storie di marinai ed esploratori, di proprietari terrieri di origine europea, di contadini e lavoratori, di indios e popolazioni autoctone sterminate, di emigrati russi all'epoca della Rivoluzione bolscevica, di banditi in fuga dagli Stati Uniti, di boeri emigrati agli inizi del XX secolo. Una o più storie per ciascuno dei luoghi visitati, riferite dagli abitanti del posto, rintracciate su enciclopedie e cronache locali o libri di storia.
Tra i personaggi citati, in prevalenza inglesi e sconosciuti ai più, figurano anche grandi nomi, come Ernesto Guevara, Charles Darwin, Butch Cassidy, Ferdinando Magellano e Francis Drake.
La Patagonia risulta l'opera dell'irrequietezza di animi vagabondi e viaggiatori, a cui Chatwin, del resto, si sente affine. È anche il luogo in cui lo scrittore riesce a trovare quello che era venuto a cercare : un nuovo lembo di pelle di brontosauro da sostituire a quello della sua infanzia.
20. UN LIBRO AMBIENTATO IN ESTATE.
"Tenera è la notte" di Francis Scott Fitzgerald.
Dick e Nicole Driver sono una giovane coppia di coniugi americani residenti in Costa Azzurra e costituiscono il polo d'attrazione di una compagnia ricca e chiassosa di connazionali alla ricerca di quei piaceri mondani che la generazione degli anni Venti insegue ossessivamente.
Tutto brilla di una luce intensa e falsa della riviera, dietro la superficialità patinata dei dialoghi. L'inizio del romanzo sembra concentrarsi sull'educazione sentimentale di Rosemary, starletta hollywoodiana in vacanza che resta ammaliata dal fascino dei Driver in generale e di Dick in particolare. L'infatuazione, per quanto priva di profondo significato, segna in qualche modo la fine del rapporto tra i due protagonisti, e non solo.
Lo stile della prima parte è nebulodo e la narrazione procede lenta, tra allegorie, episodi staccati dal resto della trama e flussi di coscienza.
I personaggi restano distanti e ce la mettono tutta per recitare la loro parte :" La guardia più forte è posta ai cancelli del nulla. Forse perché la condizione di vuoto è troppo vergognosa per venir divulgata".
L'impressione è nel complesso irritante, con la sensazione che si voglia temporeggiare lasciando a bella posta il lettore fuori da una qualche importante verità.
La rivelazione arriva nella seconda parte e parla di traumi , schizofrenia, alcolismo.
A questo punto si capisce che il fulcro del romanzo è un grumo di dolore a cui lo scrittore si accosta cautamente, per gradi, e forse anche con un certo pudore, rivelando molto di sé e del suo travagliato rapporto con la moglie malata di mente.
Dick tiene Nicole per mano nei labirinti oscuri della demenza , aiutandola a superare il sonno della ragione. Ma combattere certi mostri ha un prezzo.
Dapprima salvifico nel ruolo di marito/psichiatra, cade sempre più a pezzi e nella sincerità alcolica perde gli "amici",rivelando isolamento esistenziale che ispira pietà.
Sembra non avere più posto nel mondo, è un sole che si spegne senza che a nessuno importi niente.
Ed ecco l'uomo "tipico"di Fitzgerald, il suo alter ego : così diverso dagli altri, così solo.
Montale lo ha definito entusiasticamente "...il capolavoro di Fitzgerald [...] rigoroso ed armonico nelle linee generali, nervoso nel disegno, prezioso nei colori ;tutto lascia pensare che, stagionando, il libro acquisterà ancora più qualità".
Ed è esattamente così;nonostante siano passati tantissimi anni dall'uscita, è un libro che non delude .
Un libro su una cultura che non ti è familiare: La lunga notte
Ecco a voi i Plank, una delle famiglie della comunità Amish di Painters Mill, Ohio. Ecco a voi madre, padre, cinque figli: la loro vita è una litania di giorni tutti uguali, il lavoro nei campi, i riti che ne sostanziano la fede, le tradizioni della confraternita cui appartengono da sempre. Poi, nel corso di una notte, il loro piccolo paradiso va in frantumi. Qualcuno penetra all'interno della fattoria ed è un massacro, uccisi i genitori, lungamente torturate e uccise le ragazze, Mary e Annie, uccisi i bambini. Solo il buio chiude il sipario sui passi silenziosi dell'assassino: alle sue spalle, un lago di sangue. Kate Burkholder, capo della polizia della contea, viene chiamata a dirigere le indagini. Ma non ci sono indiziati, nessuna traccia, nessun movente che indichi una pista: il colpevole sembra venuto dal nulla, come un artiglio invisibile e crudele. Kate in passato è stata una Amish, sa che non possono esserci ombre nella vita delle vittime: eppure, nella vita di Mary Plank, qualcosa di oscuro iniziaa emergere, il peso di un segreto che a poco a poco si tinge di orrore... (Credit IBS)
Evitatelo se potete. E' scritto male, per prima cosa. Il caso è quietamente banale: poteva venir su una bella cosa, ma sembra quasi un espediente solo per farci strada tra la vita tormentata della protagonista e i suoi problemi sentimentali con un ancora più tormentato agente dell'FBI.
Unica cosa interessante la descrizione della vita degli amish di cui ammetto so molto molto poco. Per il resto ci sarei stata alla larga.
Voto: 4,5/10
Un libro che ti porta gioia: La Battaglia Navale
"Un lavoro d'indagine vero, sul campo, è molto più simile alla battaglia navale. All'inizio spari alla cieca, e non cogli niente, ma è fondamentale che tu ti ricordi dove hai sparato, perché anche il fatto che lì tu non abbia trovato nulla è una informazione". Non lontano dalla casa di Nonno Ampelio, uno dei quattro vecchietti investigatori del BarLume, ci sono i Sassi Amari, il litorale di Pineta. Abbandonato lì, viene trovato il cadavere di una bella ragazza con un particolare tatuaggio. Lei viene presto identificata, dal figlio dell'anziana presso cui lavorava, come la badante ucraina della madre. Le colleghe connazionali si affrettano ad accusare il marito della ragazza, un balordo che la tormentava. E il caso sembra avviato a una veloce conclusione. Tra i Vecchietti serpeggia la delusione. Visto anche che l'indagine è affidata a un altro commissariato, e non all'amica vicequestore, la fidanzata di Massimo il Barrista. Ma è l'ostinazione senile che fornisce alla Squadra Investigativa del BarLume l'intuizione decisiva. E grazie anche all'intermediazione di un altro squinternato, il compagno Mastrapasqua che delle ucraine conosce usi e costumi, il vicequestore Alice Martelli può raddrizzare un'inchiesta cominciata con il piede sbagliato. (credit IBS)
Malvaldi non tradisce mai: ho letto critiche di noia e staticità, io invece l'ho trovato divertente e ben strutturato. Forse la figura di Massimo che io amo è meno sentita perchè si da più spazio alla nuova fidanzata che è comunque simpatica come lui. Felicissima del regalo di compleanno ricevuto
Voto: 8/10
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
21.IL PRIMO LIBRO CHE VEDI ENTRANDO IN LIBRERIA.
"La battaglia navale" di Marco Malvaldi.
Delle nuove avventure si prospettano dietro l'angolo per il barista Massimo e i quattro avventori del Barlume.
Il giallo si dipana, intervallato come sempre nei libri di Marco Malvaldi, dalle varie elucubrazioni dei nostri eroi. Come al solito l'aspetto più riuscito dei libri di Malvaldi è l'uso della lingua, un dialetto toscano fresco, efficace, ironico che serve a descrivere situazioni stereotipate, modi di dire banali, espressioni consolidate in un uso quotidiano ormai divenuto scontato pur nella sua ripetivita'. Il mondo del calcio, i giocatori più o meno noti divenuti maestri di vita, i clienti esigenti che nei ristoranti inseguono la moda dei piatti sofisticati copiati dagli eterni chef televisivi, lo shopping compulsivo chr precede una vacanza, il rito del cappuccino, schiumato, al cioccolato, con doppio espresso, l'aperitivo come rito ineludibile, di tutte queste manie il libro è pieno, con il garbo che costituisce lo stile di Marco Malvaldi, il suo sarcasmo, la sua feroce iro ia sulle nostre tacite piccole ossessioni.
In questo breve romanzo Malvaldi riesce ad infilare molta attualità, ad esempio il tema dei permessi di soggiorno, dei clandestini che per quel documento difficilissimo da ottenere sarebbero disposti a tutto ; l'uso della coca, divenuto diffuso in tutti gli strati sociali, e molti altri. Insomma nel sottotesto dell'accattivante trama gialla, Malvaldi guarda e descrive impietosamente i vizi ed i limiti di una società di provincis che si sono diffusi ormai nella intera comunità nazionale, con risultati spesso oltremodo comici.
"Ralph Roberts, già avanti con l'età ma ancora pieno di vigore fisico e mentale, dopo aver perso la moglie per un cancro comincia a manifestare problemi sempre più gravi d'insonnia. [...] Si rende conto ben presto di aver sviluppato particolari poteri paranormali, che gli permettono, tramite la visione di "auree colorate", di captare lo stato d'animo e di salute delle persone, la cui vita è resa concretamente visibile a Ralph sotto forma di filo da palloncino..." (da Wikipedia)
L'ho trovato un bel romanzo, ma che probabilmente non raggiunge i primi posti della mia Top King List E' una lettura in ogni caso avvincente e che mi ha preso subito, ma ho avuto l'impressione che oltre alla trama principale fossero buttati nel calderone fin troppi temi accessori che, seppur funzionali (e funzionanti), abbiano appesantito un po' la storia. Ho amato però tutti i riferimenti alla saga della Torre Nera (quando è stato nominato Roland mi sono diventati gli occhi a cuoricino ) e ad altre opere come It e Pet Sematary.
Grazie anche all'effetto nostalgia do comunque un bel 4/5
"Pearl ha sedici anni quando la sua mamma muore all'improvviso. A Pearl e a suo padre restano i ricordi e Rose, una neonata immatura dall'aspetto alieno, confinata per mesi in ospedale. Pearl la odia tanto - per averle portato via la mamma, per aver ribaltato il mondo col suo arrivo - che non riesce nemmeno a pronunciare il suo nome. Per lei è il Ratto e basta. Quando la bambina torna finalmente a casa, Pearl non è pronta ad accoglierla né a occuparsi di lei. È troppo impegnata a rimpiangere la vita che ha perduto e a interrogare la madre - che le compare davanti nei momenti più impensati, divertente, loquace e impossibile com'è sempre stata - nello sforzo di capire l'incomprensibile: come si fa ad andare avanti lo stesso, a ritrovare il gusto per le cose di tutti i giorni, la famiglia, la scuola, gli amici, il presente, con un vuoto così grande scavato dentro?" (da ibs)
Un libro che colpisce. L'autrice riesce a rendere molto bene il dolore provato da Pearl e la sua rabbia verso quella sorellina inattesa e che ritiene colpevole di averle sottratto la mamma, tramite le sue azioni e i suoi comportamenti autodistruttivi nei confronti di suo padre e della sua migliore amica Molly. Spesso verrebbe voglia di scuotere Pearl per le spalle e dirle "Ma che cosa stai facendo?", ad esempio quando
per la prima volta fa da babysitter a Rose e la lascia da sola
, ma si capisce che il suo atteggiamento è l'unico modo che sembra trovare per non lasciarsi travolgere. Mi è piaciuto anche il fatto che siano esplorati legami familiari al di fuori della tradizionale Famiglia Mulino Bianco (il padre di Pearl infatti non è il suo padre biologico, e non è l'unica situazione), mentre mi è piaciuto un po' meno il fatto che veda la madre dopo la sua morte (ma questo per gusto mio personale, nella storia comunque non stonava).
Voto 4/5
Un libro che ti é stato regalato Memoria delle mie pu****e tristi di Gabriel Giarcía Marquez
Un mio amico aveva due edizioni di questo libro e me ne ha regalata una. Il libro inizia in modo brutto e continua peggio, solo alla fine un pochino si puó salvare, ma nel complesso era una lettura che potevo risparmiarmi.
Nel libro uno scrittore 90enne racconta alcune esperienze con donne di mondo, anche se di fatto non racconta quasi nulla se non alcuni eventi passati che a modi flusso di coscienza si ricollegano al presente, piú che altro descrizioni di donne.
É un libro che non consiglio
Un libro con gli zombie Orgoglio e Pregiudizio e Zombie di Seth Grahame-Smith
Ho avuto il coraggio di leggere il libro, anche se avevo giá visto il film, e devo dire che non mi é dispiaciuto, anzi! Orgoglio e Pregiudizio é il mio libro preferito e non amo molto le storie con gli zombie, ma ho trovato il libro carino ed equilibrato (moolto piú del film, quello sí a tratti é una cavolata).
L'Inghilterra di quel periodo viene colpita da un'invasione di zombie e le giovani ragazze Bennet crescono come guerriere, non come signore...
Libro molto carino, forse un po' trash, ma fatto bene
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon
Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora
G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King