Per essere lui è lui. Il titolo, adesso...
Non valeva granchè no, ma la parte biografica era anche divertente. E' quello.
LOL intendevo dire che non valeva un granchè la 'raccolta' in cui ho trovato i suoi pezzi, certo che se pure il materiale di base non partiva bene ...
ook, scusate l'indizio banale, il libro che volevo mettere è già stato citato un sacco di volte in questo topic, quindi no, troppo facile.
Dello stesso autore:
*********** si chiuse la porta alle spalle e si fermò davanti alla casa pluricentenaria in cui viveva, a due passi dal porto peschereccio di Gilleleje, sulla costa settentrionale dell’isola di Sjælland. Sentiva chiaramente il rombo lontano dei marosi e l’acciottolio di migliaia di sassi che rotolavano. Attorno a lei l’acqua piovana scendeva a scrosci dai tetti e dalle grondaie. I rami del grande albero di fronte a casa scricchiolavano sotto le raffiche. L’insegna del negozio di ceramiche cigolava oscillando avanti e indietro sulla catenella arrugginita, come sempre quando c’era vento forte da ovest e da nordovest. Insomma, era una normale domenica sera di fine inverno a Gilleleje
il segreto di Inga di Bjorn Larsson!
Avresti dovuto nascondere anche il nome di Gilleleje oltre a quello di Inga Andersson. I libri di Bjorn Larsson stanno in prima fila nella mia libreria, dal primo all'ultimo...
Sto leggendo ora un suo libro!
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Nelle stazioni si incontra invece gente che ha passato praticamente di tutto. Le grandi stazione ferroviarie tedesche, una volta teatro di infinite sfilate di avventure, accolgono ora tra le cicatrici dei loro muri e le crepe dei loro soffitti una grandissima parte di tutta la disperazione. Immancabilmente, ogni volta che piove, lo straniero si sorprende di sentire la pioggia scrosciare attraverso i soffitti delle sale d'attesa e vederla formare laghetti in terra tra le panche. Sembra una piccola rivoluzione in questo caos disciplinato. Di notte trasalisce quando urta i profughi nelle gallerie di cemento, profughi dell'Est e dal Sud che dormono in sonno pesante, sdraiati sul nudo pavimento lungo le pareti nude, oppure vegliano attenti, rannicchiati tra i loro miseri fagotti, in attesa di un treno che li porti fino a una nuova stazione, altrettanto piena di disperazione.
No. Siamo in Germania, ma la droga nom c'entra nulla.
Va bene, altro indizio...l'autore è uno svedese, uno scrittore "prestato" al giornalismo.
Mi sa che conviene darvi la soluzione e postare un libro meno sconosciuto...