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Ma Game of Thrones è davvero una serie valida?
S di Sir Barristan Selmy
creato il 16 novembre 2015

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Manifredde
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Inviato il 06 agosto 2020 8:29

Scusate, il primo episodio della prima stagione ha fatto 2,2 milioni di spettatori (fonte: 

) l'ultimo episodio ha fatto oltre 19 milioni (fonte: https://www.tvblog.it/post/1653423/game-of-thrones-8x06-ascolti)

In mezzo, un crescendo quasi costante che da quanto ne so non ha precedenti tra le serie tv.

Come si fa a dire che era nata per essere quello che é diventata? Qualcuno davvero si aspettava che con la terza stagione avrebbe raggiunto i 5 milioni e sarebbe viaggiata oltre i 6 dalla sesta in poi? Perché mi pare di ricordare che quando ha raggiunto i 2,5 o giú di lí, erano tutti molto contenti del successo che stava riscuotendo...


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Inviato il 06 agosto 2020 8:51

Io rimango della opinione che la serie non deve essere giudicata basandosi sulla pessima qualità delle stagioni finali.

 

Anche perchè a furor di popolo se guardiamo anche le tanto criticate quinta e sesta erano ancora considerate alta televisione da critici e fan. 


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Inviato il 06 agosto 2020 9:46
14 hours fa, Jacaerys Velaryon dice:

Non sono tanto d'accordo con l'idea che GOT sia nata come serie di un campionato B: stiamo parlando comunque di un prodotto HBO, che spesso definisco come il non plus ultra delle reti televisive in ambito seriale, anche se negli ultimi anni è aumentata la concorrenza in tal senso.

Lo definisci tu così però :unsure:

Secondo me si deve considerare la materia che GoT tratta: una serie sì con intrighi di ambientazione simil medievale ma non solo tratta da una saga fantasy (peraltro in fieri) con draghi e zombie e resuscitati vari, quanto credito le avrebbero dato 15 anni fa? Zero assoluto. Secondo me è stata una rivelazione incredibile se consideriamo il fenomeno globale e non solo televisivo ma appunto POP che è diventata. E se lo è diventata è anche merito di chi l'ha fatta, mica solo di chi ha scritto i libri da cui è tratta. 

Che poi appunto il potenziale per farne un fenomeno POP si vede dall'inizio se c'è o non c'è. In questo caso c'era ma era una scommessa azzardata, appunto per il materiale di base anche perchè la messa in scena richiedeva grossi investimenti. E' molto più facile puntare su serie "sicure" come Mad Men o altri drama che possono godere di un bacino di pubblico molto più trasversale che non su una serie che tratta un materiale di estrema nicchia come il fantasy pure rated.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

Jacaerys Velaryon
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Inviato il 06 agosto 2020 10:09

Non solo io dato che è la rete delle due serie da molti considerate le migliori di sempre, The Sopranos e The Wire, per non parlare di altre serie fondamentali come Deadwood, Six Feet Under, Oz, ecc.


Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.

Enrico Berlinguer

 

What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.

George R. R. Martin (A Game of Thrones)

 

The measure of a life is a measure of love and respect,

So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect

Neil Peart (The Garden)

 

Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.

Andrew Kevin Walker (Seven)

 

In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.

George Orwell (Nineteen Eighty-Four)

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Inviato il 06 agosto 2020 11:10

oddio io non credo molto a classifiche tipo "le migliori di sempre" per citare Red e Toby "per sempre è tanto, tanto tempo..." :unsure: Comunque sì sono serie famose e premiate, ma ce ne sono tante altre che se la giocano.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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Maya
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Maya
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Inviato il 06 agosto 2020 11:12
2 hours fa, Manifredde dice:

Come si fa a dire che era nata per essere quello che é diventata? Qualcuno davvero si aspettava che con la terza stagione avrebbe raggiunto i 5 milioni e sarebbe viaggiata oltre i 6 dalla sesta in poi?

 

Giusta osservazione. Vale però anche il contrario: faccio fatica a pensare che qualcuno - a meno di non essere veggente o anche solo molto arrogante - possa partire pensando "sto mettendo insieme un capolavoro che segnerà la storia della televisione, capace di macinare crescenti record di ascolti, destinato a diventare un fenomeno culturale di massa a livello globale, ecc.". Poi sicuramente ci sono progetti che, già sulla carta, sono più ambiziosi e promettenti di altri, perché magari si basano su un buon soggetto o possono contare su budget non irrisori, competenze elevate a livello di sceneggiatura, regia, recitazione e così via.

Detto questo, il successo stratosferico di Game of Thrones è innegabile ed è probabile che nessuno all'inizio si aspettasse una cosa del genere. 

 

2 hours fa, King Glice dice:

Io rimango della opinione che la serie non deve essere giudicata basandosi sulla pessima qualità delle stagioni finali.

 

Sono d'accordo. Premesso che è tutta una questione di gusti e nessuno ha la Verità in tasca, personalmente mi piace considerare tutto il pacchetto, nel bene e nel male. Il che vuol dire che non mi sento di gettare ai rovi un prodotto solo per i suoi difetti, ma d'altro canto neppure di sorvolare completamente. E' pero sempre solo la mia opinione. :ehmmm:

 

%d/%m/%Y %i:%s, Lyra Stark dice:

E' molto più facile puntare su serie "sicure" come Mad Men o altri drama che possono godere di un bacino di pubblico molto più trasversale che non su una serie che tratta un materiale di estrema nicchia come il fantasy pure rated.

 

Anche secondo me ci sono scelte molto più sicure di altre e Game of Thrones non rientrava tra queste. Neppure Mad Men però. :unsure:Il mondo della pubblicità Anni '60-'70 è un argomento da addetti ai lavori. Inoltre, la serie porta con sé scelte azzardate: il fatto di incentrare la storia su protagonisti meschini, egoisti, antipatici, dai comportamenti spesso moralmente discutibili e dare spazio a temi storico-sociali controversi e riflessioni che mettono seriamente in discussione il mito del sogno americano. Nel 2007 non era proprio una scelta sicura e infatti l'accoglienza fu inizialmente tiepida al netto della fascinazione generata dalla ricostruzione storica.

 

Con Game of Thrones l'azzardo, secondo me, è evidente sia per il genere, sia per lo stile narrativo. Basti pensare che per anni si è parlato della quantità di sesso e violenza esplicite in questa serie come qualcosa di fuori dall'ordinario. 

 

Secondo me, si possono riconoscere alla serie tanti meriti che però non bastano come "lascia passare" per l'Olimpo della televisione. Game of Thrones si è giocata l'opportunità perché, da un certo punto in poi, la scrittura è scaduta pesantemente e - mia impressione - è stato tutto immolato sull'altare di un'estrema spettacolarizzazione. Anche questa è stata una scommessa azzardata, ma probabilmente perdente. ;) 

Modificato il 05 July 2024 17:07

"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 06 agosto 2020 11:34

Dipende, aldilà dei contenuti, anche quella è stata una innovazione non da poco. Non è che sempre tutto vada valutato solo sulla base dei contenuti. Magari è un ragionamento che si è portati a fare per via dell'insegnamento "guarda la sostanza e non l'apparenza" che ci è stato spesso inculcato e che è giusto, ma nell'ottica delle serie TV dove molto è apparenza, immagino che anche la messa in scena, al netto dei temi e dei contenuti, abbia la sua importanza, specialmente se si tratta di un prodotto audiovisivo.

In tutto ciò che neanche a me come contenuti GoT pare eccelsa (peraltro lo stesso vale per i libri) ma appunto tantissimi altri fattori sono risultati di importanza capitale nel panorama delle serie TV. 

Modificato il 05 July 2024 17:07

E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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Inviato il 06 agosto 2020 11:51
15 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:

 

Mad Men non saprei, ma Breaking Bad è stata vista da molti.

Breaking Bad, se si esclude l'ultima stagione e soprattutto gli ultimi episodi, ha faticato a stare sopra i due milioni a puntata.

 

Chiarisco il mio pensiero su un paio di punti.

 

Non penso che GoT sia partito come un "prodotto da serie B",  perché nessuna serie HBO parte con questo tipo di ambizione, a maggior ragione una serie con un budget per la S1 di 50 milioni di dollari.

 

Quando ho scritto dell'ambizione di GoT , certo non intendevo che D&D pensassero di fare 40 milioni di gross views a puntata con l'ultima stagione, a quello non credeva nessuno. Quello che intendevo è che GoT è stata concepita sin dall'inizio come una serie pop, nel senso più puro del termine

 

Ovvero come un prodotto che ambisse ad avere un riscontro (indipendentemente dalla "eventuale quantificazione" in termini numerici di detto riscontro) più traversale possibile. Una serie che piacesse a uomini e donne, bianchi e neri, vecchi e giovani, istruiti e ignoranti, gente di città e gente di campagna, Repubblicani e Democratici, fissati del fantasy e gente che manco sapeva chi fosse Tolkien.

 

Un tipo di pubblico, pertanto, del tutto diverso tanto da quello di riferimento del fantasy (prodotto di nicchia per eccellenza) ma anche dalle serie TV "di qualità" delle quali di solito si parla, prodotti di nicchia anche loro, non solo per i numeri (che pure contano) ma anche per il loro spettatore di riferimento.

 

Tanto per dirne una, Mad Men, serie certamente tra le migliori di sempre, non credo sia mai stata vista da qualcuno che guidi un pick-up indossando un baseball cap. Chernobyl, forse la cosa più bella che abbia visto su uno schermo, grande e piccolo, negli ultimi anni, ha fatto una media di un milione di spettatori a puntata, credo tutti andati almeno al college.

 

GoT non solo l'hanno vista, letteralmente, decine e decine di milioni di persone, l'hanno vista, letteralmente, tutti. L'ho vista io e l'ha vista mio padre e l'hanno vista i miei nipoti, l'ha vista la mia ex-moglie che non sopporta manco Tolkien, mia zia che si copriva gli occhi durante le scene di sangue e i colleghi sessantenni che in TV al massimo guardavano la partita su Sky.

 

E questa ambizione pop (che, posso dirlo, per me era anche quella iniziale di GRRM e il fatto che lui se ne sia scordato e D&D no la dice lunga su un sacco di cose, ivi incluso sul "rispetto dello spirito dei libri") ha condizionato radicalmente tutte le scelte, stilistiche, linguistiche, recitative e quant'altro della serie.

 

Le quali hanno alla fine portato al risultato, per me incredibile, che la serie TV più influente e significativa degli anni '10 non sia un drama (magari medical, magari di Shonda Rhymes) dell'ABC / NBC / CBS, ma un fantasy pseudostorico con i draghi e gli zombie su una cable TV.

 

Boh, come si suol dire, più di questo...

 

 

 

 

 

 


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.


Maya
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Inviato il 06 agosto 2020 12:03
29 minutes fa, Lyra Stark dice:

Dipende, aldilà dei contenuti, anche quella è stata una innovazione non da poco. Non è che sempre tutto vada valutato solo sulla base dei contenuti.

 

Sì è esattamente quello che intendevo: puntare sulla spettacolarizzazione, penalizzando la scrittura - ammesso e non concesso che fosse inevitabile, che una cosa escludesse l'altra - è stata una scommessa, volente o meno, molto azzardata. Va detto e riconosciuto. A mio gusto, però, è stata una scelta perdente alla luce del risultato e aggiungo anche "purtroppo" perché invece la serie era partita con ottime premesse e in generale la ritengo una serie valida per molte ragioni. Sottolineo, però: a mio gusto. Magari a tanti è piaciuta esattamente così, finale compreso, e la considerano "grandiosa". Va benissimo. Ripeto: qui nessuno ha la Verità in tasca. 

 

Nella costruzione del mio personale giudizio risultano del tutto ininfluenti il fatto che sia piaciuta a tanti o a tutti, che abbia fatto record di ascolti o meno, che ci siano stati fatti investimenti "eccezionali" per la messa in scena, ecc. Per me contano altre cose: i contenuti (ma non solo), la scrittura, la regia, ecc. Altri magari danno peso anche agli effetti speciali, o all'impatto sociale, ecc. Sono cose che io non guardo per stabilire la qualità del prodotto nel suo complesso. Non per questo le nego. Semplicemente valgono punti zero nella costruzione di un eventuale voto finale (che non mi permetterei comunque di dare perché non ho le competenze per queste cose). Per altri magari sono invece importanti. Non c'è nemmeno da discuterne. Sono opinioni personali. 

 

12 minutes fa, MezzoUomo dice:

Tanto per dirne una, Mad Men, serie certamente tra le migliori di sempre, non credo sia mai stata vista da qualcuno che guidi un pick-up indossando un baseball cap. Chernobyl, forse la cosa più bella che abbia visto su uno schermo, grande e piccolo, negli ultimi anni, ha fatto una media di un milione di spettatori a puntata, credo tutti andati almeno al college.

 

GoT non solo l'hanno vista, letteralmente, decine e decine di milioni di persone, l'hanno vista, letteralmente, tutti.

 

Ok, ma questo eventualmente fa di GoT una serie di successo e un fenomeno di massa, non necessariamente un prodotto di qualità. Penso che nessuno abbia mai messo in dubbio che siamo di fronte a una serie TV di enorme successo. Poi non sto nemmeno dicendo che non sia una serie di qualità. Semplicemente, a mio parere, è un po' sopravvalutata anche alla luce dei numeri. Per me è una serie valida, ma non un capolavoro nonostante picchi molto alti. Sono arrivata in fondo, ma non la rivedrei. 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 06 agosto 2020 12:14
5 minutes fa, Maya dice:

Sono arrivata in fondo, ma non la rivedrei. 

 

Sai che questa é una cosa anche mia? Ho riguardato 3 volte Lost, 2 volte Flashforward, 2 volte BGS, 2 volte Downton Abbey, 3 volte BB e ce ne saranno certamente altre. Eppure, Got l'ho vista una sola volta, e le prime stagioni, che ho visto 2 volte, la seconda volta l'ho guardato in ita per poterlo vedere con mia moglie (ma ho sempre accampato scuse per non andare avanti).

Non sono sicuro del perché: anche se, cadute a parte, mi é piaciuta molto, non l'ho trovata abbastanza avvicente se non in alcune parti qua e lá, né mi sono affezionato davvero ai personaggi. L'ho sempre vista in maniera molto distaccata...


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Inviato il 06 agosto 2020 12:29

Nemmeno io l'ho mai rivista, escluse le prime 3 stagioni che ho riguardato 2 volte.

Forse qualche singola scena qua e là ma non sento proprio l'esigenza. Forse perchè si tratta di un prodotto simile ai gialli, una volta che hai vissuto il colpo di scena, non ci provi più gusto a rivederla. Forse perchè con le esperienze totalizzanti non si ha più voglia di riprovarle sapendo già che l'emozione della prima volta non ci sarà più. Forse anche perchè col tempo mi sono un po' stufata e l'hype era legato unicamente a vedere come andava a finire la storia.

E poi anche perchè come dice @Manifredde

Cita

non l'ho trovata abbastanza avvicente se non in alcune parti qua e lá, né mi sono affezionato davvero ai personaggi

In effetti molte puntate o storyline le avrei schippate anche alla prima visione per non parlare dei personaggi: alla prima lettura, così come alla prima visione mi stavano tutti antipatici e solo col tempo ho sviluppato delle simpatie per alcuni di loro. 

Ho il forte  sospetto che però la mia disaffezione dalla stagione 3 in poi sia dovuta anche all'assenza di Madden :excl2:

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 07 agosto 2020 12:23

Io invece l'ho rivista varie volte, e ogni volta con lo stesso divertimento della prima. Se si eccettuano le parti che trovo più noiose, che a questo punto anch'io tendenzialmente skippo (ad esempio Jon dai Bruti, o alcune parti riguardanti Daenerys con gli schiavisti o i Greyjoy - ma sono parti che che trovo noiose anche nei libri) per il resto la serie non mi ha ancora stancato. Probabilmente perché della trama in sé m'importa relativamente, sapere "come va a finire" non mi cambia molto le cose: io sono una che rilegge più volte perfino i gialli. A me quello che piace sono le singole scene, l'ambientazione, la recitazione, i colpi di scena anche se ormai li conosco a memoria, le musiche. Tutte cose che se già le conosci secondo me ti divertono quasi di più della prima volta che le hai viste, perché le pregusti.

Una cosa volevo dire, ho letto che c'è chi non apprezza più di tanto la colonna sonora di Djavadi e questo mi ha stupito. Non posso fare grandi paragoni, perché di serie televisive in vita mia ne ho seguite abbastanza poche; ma salvo rari casi non ho il minimo ricordo di che musiche ci fossero. Quelle di GOT le trovo molto ben fatte, in alcuni casi splendide, e trovo ammirevole il modo in cui Djavadi intreccia i singoli temi tra loro a seconda di quello che succede e dei personaggi che agiscono nelle varie scene. Un gran lavoro, responsabile a mio modo di vedere di una parte non irrilevante del successo della serie :)

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 07 agosto 2020 14:38

Da grande appassionata di OST condivido la tua riflessione e il tuo stupore. Ha fatto un lavoro magnifico anche nella caratterizzazione e diversificazione dei vari temi casate/pg con l'uso di strumenti e suggestioni sonore differenti a seconda dell'ambito di provenienza, per poi riuscire a fondere insieme tali temi e sempre con un risultato magnifico. Personalmente ritengo Dwhjadi (come diavolo si scrive) il compositore più promettente sulla piazza.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 16 settembre 2020 10:17

https://decider.com/2019/05/21/game-of-thrones-hbo-profits/

$2.2 Billion Worth of Profit for HBO

Alla voce "Talent Participation" si può intuire perché il povero GRRM fatichi a trovare gli stimoli per finire la saga... e anche perché, malgrado il crudele scempio apportato dal dinamico duo al suo capolavoro che nessuno leggerà, si presentasse sempre agli Emmy con un sorriso a 48 denti.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 07 marzo 2021 11:14
Il 28/7/2020 at 23:14, Jacaerys Velaryon ha scritto:

Nel senso che nei libri muore ricalcando le orme paterne, un po' per onore un po' perché c'è un complotto ai suoi danni, invece nella serie muore per irresponsabilità. Il Robb di ASOIAF ci rimette la vita perché è coscienzioso, quello di GOT perché è incosciente.

Vabbè, queste sono sottigliezze alla fine. 


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