Tutto corretto quello che scrivi. Io non so quello che fai tu nella vita, però magari qualcosina io la so. Ti rispondo con una domanda.
Secondo te, uno che spara sulla folla inerme ha un'etica o una morale?
@Bardo Cremesi
Ripeto, magari mi sbaglio. Perché il Corano in verità non l’ho mai letto nella sua interezza.
Non ti sto contraddicendo, né credo di saperne di più. Il mio era un commento che esprimeva una semplice perplessità.
Rispondendo alla tua domanda/risposta: secondo me, l’etica e la morale possono variare significativamente da persona a persona - e penso che i culti religiosi (e le tradizioni che ne derivano) possano (purtroppo) influire su di esse in maniera notevole.
Chi spara sulla folla inerme è un folle, sono convinto di questo. Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che questi folli si rivelino persone “per bene” e senza una reale motivazione, convertiti che non hanno mai provato né la guerra né la fame sulla loro pelle, che non hanno mai vissuto in un contesto degradante, che hanno studiato e che provengono da famiglie agiate.
Il fatto che persone laureate e lucide, uccidano e si uccidano in nome di un Dio (e di una dittatura utopica), facendolo in un modo che paradossalmente contraddice il testo sacro sui quali insegnamenti hanno deciso di basare (e dare) le proprie vite, mi lascia confuso. E mi fa pensare che magari, dopotutto, non si tratti di persone poi così integre e colte, come i giornalisti dicono in televisione; ma di persone che magari la laurea l’hanno presa come Renzo Bossi, o comunque di individui alquanto fragili e sociopatici.
Capisco che si possano detestare il capitalismo e tutti i vari difetti dell'Occidente (anch'io in certi aspetti lo faccio), ma arrivare a tanto mi sembra assurdo. Un conto è diventare anarchici, protestare per cambiare lo stato di cose all'interno della nostra società, un altro quello di volerla radere al suolo, partecipando ad instaurare una monarchia religiosa che ti priva di ogni diritto e libertà (a partire da quella di culto, di espressione, di pensiero, ecc.).
Ci si preoccupa di vedere i "musulmani moderati" in Francia non reagire: questo non succede perché non ci sono musulmani moderati in Francia. Non ci sono affatto "musulmani": ci sono persone di cultura musulmana, che rispettano il ramadan come io posso festeggiare il Natale e mangiare tacchino con i miei genitori. Ma non per questo, in tanto che musulmani moderati, devono prendere posizione contro l'Islam radicale. Non sono "musulmani moderati", sono cittadini. E come cittadini agiscono: comprano Charlie Hebdo, ci sostengono e votano contro degli "str***i di destra". Quello che mi fa inca**are è che li si interroga sempre in qualità di "musulmani moderati". E' come se mi si dicesse "Reagisci in quanto di cattolico moderato". Non sono un cattolico moderato anche se sono battezzato. Non sono cattolico. Punto.
Charb, ex direttore di Charlie Hebdo.
Farti saltare in aria urlando "Allah u Akbahar" non ti rende automaticamente un musulmano, proprio come "infilarti le piume nel c**o non fa di te una gallina".
Più volte ho cercato qualcosa di intelligente da dire ma puntualmente cancellavo le troppe cavolate scritte.
Per quanto riguarda le droghe, come già s'è detto sono un mezzo per un fine, e non importa certo che il Corano le vieti... da quando il religioso è coerente con la sua religione? Il cattolico praticante tipo anch'egli va contro una decina di dettami della sua religione tutti i giorni, altrimenti saremmo pieni di santi. Non vedo perché per un islamico debba essere diverso. Btw il Corano dice anche di non attaccare l'infedele che non ti minaccia. Il problema è che magari loro vedono una minaccia da qualche parte... è religione non scienza dura, checché ne ciancino loro con la questione dell'interpretazione letterale del Corano. Io la penso così.
Questi fanatici self_made, credo che parte della risposta è sui grandi numeri della popolazione e sulle nicchie socioculturali che si creano. Altra parte è nell'azzeramento delle distanze fisiche per l'informazione. Altra ancora nell'efficace propaganda del Daesh. Nessuno di questi fenomeni da solo puo spiegare questi individui. Infatti... a fare grandi azioni non sono quasi mai le classi basse della popolazione, ma sempre i "secondi", per dirla con Orwell. Perciò i laureati e i figli di famiglie integrate. Tra questi, solo quelli fragili e sociopatici, ovviamente. Ogni generazione ne abbonda sempre più sembra... I più facilmente traviati dagli idealismi. Un'idea è come un virus, mi dicono.
Tipo, anche i foreign fighters sono stati una nostra invenzione, ai tempi della guerra d'indipendenza greca. Certo i nostri erano tutt'altra cosa. Ma il condizionamento è quello. Un indottrinamento autoinflitto. La differenza sta nel fatto che i reclutatori fanno gioco su questo stato mentale. E ottengono uomini pronti a tutto. Solo parte fanno da soli, il resto ce lo mettono quelli che a farsi esplodere non ci vanno.
Quanto alla situazione in medio oriente, credo che ormai non possa essere risolta senza cambiare qualche confine, specie quelli iracheni. E data la congiuntura di alleanze attuale non credo che ciò possa avvenire nel breve termine. L'ideale sarebbe creare un kurdistan e restituire la Siria ad un sostituto di assad che vada bene a Russia e Iran. Permettendo a quest'ultimo di spazzare via daesh, visto che la Turchia è di gran luuunga nel campo opposto. Ma si tratta di sforzi spaventosi.
Questa è una guerra fredda tra Iran e Arabia Saudita subappaltata al daesh. Ognuno dei due ha una superpotenza alle spalle. Israele nel mezzo e curdi nell'occhio del ciclone. E gli europei? Vacche da armi.
Per realizzare tutto questo basterebbe lasciare che la Russia e l'Iran facciano il lavoro sporco. Ma poi si scontenterebbe la Turchia che è membro della NATO e candidata per l'UE (oddio!), e non sia mai che venga meno la politica americana del divide et impera. Siria e Irak integri e nell'orbita iraniana di certo non fanno comodo agli USA. Se poi qualche pazzo si fa esplodere qui in Europa, chissene, noi siamo soltanto un granello stretto tra due ingranaggi che ruotano in verso opposto
da quando il religioso è coerente con la sua religione? Il cattolico praticante tipo anch'egli va contro una decina di dettami della sua religione tutti i giorni, altrimenti saremmo pieni di santi. Non vedo perché per un islamico debba essere diverso. Btw il Corano dice anche di non attaccare l'infedele che non ti minaccia. Il problema è che magari loro vedono una minaccia da qualche parte... è religione non scienza dura, checché ne ciancino loro con la questione dell'interpretazione letterale del Corano. Io la penso così.
Si, concordo. Il problema però è che una volta instaurato lo stato islamico radicale non potranno certo continuare a comportarsi così. Basta guardare a cosa avviene con il wahhabismo in Arabia Saudita, per farsi un’idea. Quanto conviene davvero a questi foreign fighters (ci sono persino donne disposte ad essere sottomesse e ad essere considerate impure)? Forse neanche loro, alla fin dei conti, si aspettano che il califfato vinca: per loro magari si tratta solo di un grosso gioco di guerra, e neanche si rendono conto che è combattuto nella realtà e non all’interno di una console.
Farti saltare in aria urlando "Allah u Akbahar" non ti rende automaticamente un musulmano
Il punto è: se sono pronti a farsi uccidere, e la religione non li ha traviati in alcun modo, forse si tratta semplicemente di psicopatici senza un intelletto molto sviluppato (altro che laureati idealisti).
Se ci pensa quasi ogni generazione ha avuto i suoi "ragazzi di buona famiglia", colti e benestanti - o comunque che di fame non muoiono -, che, in nome di questa o quella ideologia (Islam radicale, BR e terrorismo rosso, terrorismo nero, nazismo, comunismo, ultra nazionalismi vari, e poi anarchici, bonapartisti, ecc.) hanno perpetrato crimini indicibili su persone innocenti e inermi.
Viene da pensare che a rilevare non sia tanto il contenuto specifico, ma le caratteristiche comuni, delle ideologie in questione.
Accomunate sia per:
a) il fine (che solletica i più "cerebrali") -> promessa di cambiare il mondo o parte del mondo in modo radicale, e ovviamente in meglio
b) i mezzi (che solleticano i più "bestiali) -> l'essere inquadrati in una organizzazione d'elite da sempre fa sentire dei poveretti frustrati come parte di speciale, importante (e dunque speciali ed importanti a loro volta), e la violenza gli da modo di sfogare decenni di rabbia repressa e senso di inadeguatezza.
A tal proposito, riporto un articolo di Massimo Gramellini apparso su La Stampa di qualche giorno fa.
Gli USA vorrebbero fare di tutta l'erba un fascio, e togliere di mezzo l'isis e il regime di Assad insieme per fare gli interessi di Israele, ma vogliono l'aiuto dell'Europa per farlo, intanto si limita a finanziare e armare i curdi sia contro l'isis che contro Assad.
Il problema é che dove l'isis va contro il regime di Assad in Siria, lo si lascia fare (il nemico del mio nemico é mio amico), stessa cosa accade con l'intervento Russo, che va a colpire l'isis, ma solo nelle postazioni che ostacolano il regime di Assad, bombardando anche i ribelli di Assad, finanziati dagli americani tra cui anche i curdi. In pratica l'isis si trova in mezzo a interessi contrastanti, che si scontrano tra loro e invece di distruggerlo lo usano come diversivo per portare avanti ognuno i propri interessi.
L'Europa invece é strattonata di qua e di lá tra Russia, che vuole alleati per distruggere l'isis con il sostegno di Assad, e Usa che vuole prendere due piccioni con una fava facendo guerra all'isis e ad Assad.
Il problema di Hollande, della Francia e dell'Europa in generale é che ha interessi economici sia con gli Usa che con la Russia, che fornisce il gas a mezza Europa tra l'altro.
Per come la vedo io, é tutta una questione di interessi, non si parla di bene o male. Perché sganciare una bomba su civili sacrificabili dovrebbe essere differente da sparargli? Questa fantomatica superioritá occidentale é ridicola. A me fanno tutti schifo, e non mi sento vicino ai francesi piú di quanto non lo sia a siriani, iracheni ecc. Adesso che hanno abbattuto i due caccia russi, Assad e la Russia si vorranno vendicare e cercheranno di ostacolare i turchi e gli americani in territorio siriano facendo cosí anche gli interessi dell'isis ecc ecc ecc.
Anche i partigiani erano considerati terroristi, poi gli Alleati hanno vinto la guerra e dopo erano eroi. Questa spocchiositá occidentale di giudicare tutti dall'alto come se facessimo parte di una cultura superiore é rivoltante. Questa cultura superiore é poggiata esclusivamente sulla prosperitá economica, se domani non ci fossero piú guerre nel mondo l'occidente dovrebbe trovare un cattivo da combattere o il buco causato da i mancati introiti del mercato delle armi, tanto per dirne uno, causerebbe una grossa crisi economica. La competitivitá economica non é pace,(a differenza di quello che ci vogliono far credere) é l'asservimento del piú debole come nei branchi di animali. Con tanto di vittime e schiavi tenuti talmente bene da non sentirsi schiavi, finché l'economia lo permette. Basta che qualche ricco di m...a sposta un pó di soldi da un'altra parte o fa una c.....a e i schiavi tornano schiavi. Io non vedo una cultura superiore, ma dei porci agghindati con gioielli.
I terroristi non esistono. Quelli sono soldati. La guerra non si combatte piú in trincea dalla prima guerra mondiale. Se quelli sono terroristi, allora nella seconda guerra mondiale erano tutti terroristi e sono terroristi gli aerei occidentali che sganciano le bombe con l'appoggio anche delle basi aeree italiane.
Il fondamentalismo islamico nasce per l'esigenza di combattere l'intrusione occidentale nei regimi di quei stati, la religione viene usata per leggittimare le loro intenzioni e a radunare piú gente possibile, non é il motivo per quello che fanno.
Cosí come in occidente non hanno interferito nei regimi in Afghanistan, Iraq ecc per magnanimitá nei confronti del popolo vessato, ma solo per interesse, é lo stesso tipo di ipocrisia. Se combattessero gli infedeli per fanatismo islamico perche non attaccano altri paesi piú vicini dell'Europa o dell'america?.
Allo stesso modo l'occidente non ha l'esclusiva dell'umanitá o della libertá, e non doveva permettersi di giudicare e destabilizzare i governi degli altri paesi.
Se i "terroristi" uccidono in nome di dio, l'occidente crede di "essere" dio.
Tutti gli ideali con cui questi burattini di politici si riempono la bocca, sono fabbricati appositamente.
Se si vuole capire gli "ideali" di un paese se ne deve conoscere l'economia, i suoi "ideali" andranno sempre nella direzione dei suoi interessi maggiori.
L'unico vero dio occidentale (in particolare, ma vale anche per i "terroristi") é il denaro, é ció di cui parlano quando parlano di valori, di ideali, l'ideale viene fabbricato e applicato successivamente come nella produzione industriale, poi viene venduto.
Perdonami ma ridurre tutta la cultura cosidetta occidentale al mero dio denaro è altrettanto limitativo. In poche parole, credo che tu stia facendo lo stesso errore che sostieni compia l'occidente quando giudica culture diverse dalla propria.
Con l'unica, piccola differenza che io mi limito a giudicare.
Io comunque parlavo degi ideali ed i valori fittizzi dell'occidente che vuole imporre agli altri.
Tanto perché tanti politici e giornalisti dicono che é l'isis che vuole imporci il suo modo di vivere, peccato che l'isis c'é da qualche anno, mentre l'occidente sono piú di trentanni che interferisce con i governi di lá per esportargli la "democrazia".