La Siria è uno spezzatino di fazioni in combattimento inclusa l'isis. Sarà una mia opinione ma per quanto riguarda gli attentati non vedo interessi di Assad o nazionalismo antifrancese...vedo solo terrorismo, islamico fanatico, vedo l'Isis che è un'altra cosa.
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
C'è innanzitutto un'incompatibilità di fondo tra una civiltà laica e una civiltà laico-islamica (che si tratti di Siria, Arabia Saudita o Turchia; dove il termine "laico" funge purtroppo solo da formalità).
Vi segnalo a riguardo una lettura che ho trovato molto interessante: http://www.rightsreporter.org/islam-e-integrazione-il-prob…/
"[...] Mentre nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo i punti focali sono i Diritti Individuali basati esclusivamente su un concetto laico del Diritto, nella Dichiarazione Islamica dei Diritti Umani il concetto di fondo è la legge islamica, la Sharia, che si basa esclusivamente su precetti religiosi."
Mi trovo d'accordo anche con quanto viene affermato in quest'altro articolo, da un certo punto di vista: http://www.rightsreporter.org/islamofobia-o-presa-di-coscienza-del-rischio/
" [...] se un indiano (dico indiano, ma è solo un esempio) residente in Europa decide di praticare sacrifici umani per ingraziarsi una divinità non è che lo si lascia fare per rispetto delle sue tradizioni, lo si incarcera e si butta via la chiave. In questo caso si può parlare di discriminazione? No di certo. Lo stesso discorso vale per i musulmani. Se un musulmano nel nome della sua religione viola le leggi europee, in particolare quelle legate ai Diritti Umani, le autorità europee hanno il dovere di intervenire. Non si tratta di islamofobia o discriminazione, ma di far rispettare una legge."
Art. 4 – Dichiarazione Islamica dei Diritti Umani
1) Ogni individuo ha diritto di essere giudicato in conformità alla Legge islamica e che nessun’altra legge gli venga applicata…
5) Nessuno ha il diritto di costringere un musulmano ad obbedire ad una legge che sia contraria alla Legge islamica. Il musulmano ha il diritto di rifiutare che gli si ordini una simile empietà, chiunque esso sia: «Se al musulmano viene ordinato di peccare, non è tenuto né alla sottomissione né all’obbedienza»
Non sapevo esistesse la Dichiarazione Islamica dei Diritti Umani. Una farsa, insomma.
Non c'è niente da fare, la cultura occidentale è superiore
MODERATORE MODE ON
Diamoci una regolata coi toni e con le dichiarazioni di superiorità. Capisco che il momento è critico ma è in momenti come questi che bisogna parlare riflettendo prima. Altrimenti non facciamo altro che il gioco di quei tizi che hanno ideato e compiuto gli attentati.
Quindi, di nuovo, toni più moderati e rispetto del regolamento. Sempre.
MODERATORE MODE OFF
Mi tengo alla larga dalle analisi culturali, filosofiche e religiose che altri hanno fatto benissimo, ma c'è una cosa ripetuta spesso sulla quale non concordo. Ho detto anch'io che con i bombardamenti non si risolve il problema Isis, bisogna mettere insieme un esercito di centomila persone ed in un paio di mesi il califfato è distrutto. Ma i bombardamenti sono una rappresaglia che ha una qualche utilità immediata, come è dimostrato dalla reazione Usa contro i talebani dopo l'undici settembre. Il messaggio, piuttosto grossolano, è stato capito benissimo. Per ogni americano morto mille talebani, mettendo nel conto i danni collaterali delle bombe. Da allora sul suolo Usa non è più successo niente, anche se naturalmente non sappiamo se siano stati sventati altri attentati in segreto. Israele si comporta così da sempre e, nonostante abbia tantissimi nemici, riesce a sopravvivere. Penso che nei prossimi anni dovremo abituarci a vivere come si fa a Gerusalemme....
Mi tengo alla larga dalle analisi culturali, filosofiche e religiose che altri hanno fatto benissimo, ma c'è una cosa ripetuta spesso sulla quale non concordo. Ho detto anch'io che con i bombardamenti non si risolve il problema Isis, bisogna mettere insieme un esercito di centomila persone ed in un paio di mesi il califfato è distrutto. Ma i bombardamenti sono una rappresaglia che ha una qualche utilità immediata, come è dimostrato dalla reazione Usa contro i talebani dopo l'undici settembre. Il messaggio, piuttosto grossolano, è stato capito benissimo. Per ogni americano morto mille talebani, mettendo nel conto i danni collaterali delle bombe. Da allora sul suolo Usa non è più successo niente, anche se naturalmente non sappiamo se siano stati sventati altri attentati in segreto. Israele si comporta così da sempre e, nonostante abbia tantissimi nemici, riesce a sopravvivere. Penso che nei prossimi anni dovremo abituarci a vivere come si fa a Gerusalemme....
Sempre che quel che è successo l'11.09 sia successo per mano dei "terroristi del medio oriente"...
E' palese che un intervento militare(e meno che mai con bombardamenti ad min***m) non risolverà certamente la questione terrorismo. In una guerra asimmetrica le risposte convenzionali non sono quasi mai la soluzione.
Quindi è necessario affrontare in due fasi questo conflitto:
1) Distruggere l'IS. Controllando il territorio togli loro introiti diretti quali il petrolio, vendita di energia elettrica(Siria), e vengono a mancare i campi di addestramento per i loro assassini. Questo lo fai mandando truppe di terra, e per ora sembra un'opzione che l'occidente non prende nemmeno in considerazione.
2) Coordinazione massiccia delle intelligence europee e mondiali in concomitanza con misure straordinarie(più o meno quello che Balon suggerisce nelle prime pagine). Utopia? forse...bisognerà scegliere tra sicurezza e libertà. Io scelgo la prima per garantirmi la seconda ma è il mio modestissimo punto di vista e non pretendo che tutti la pensino come me. E' ovvio che per controlli capillari non intendo pescare e perquisire qualcuno perché ha la pelle più scura(e solo questo fa sorridere considerando i foreign "fighters") o la barba un filino più lunga. Penso più a dei controlli soft che non facciano troppo clamore..modalità stelth insomma(probabilmente il modus operandi dei nostri servizi segreti)
Non vogliamo mica urtare quei mussulmani moderati(ma che vor dì poi?) che sono la maggioranza e ai quali l'IS punta(vedi discorso Beric) vero?
Più che una guerra di religione(ni) o di ideali la considero una guerra totale in cui non ci sono due fronti ma una miriade di attori che più o meno hanno degli interessi e dei fini da raggiungere. Una vera e propria terza guerra mondiale frammentata.
Cosa vuole l'IS??
A)Distruggere Israele..di alleati ne avrebbe tantissimi. Mussulmani vs Ebrei
B)Distruggere tutto ciò che è sciita. Quindi rovesciare il governo sciita dell'Iraq e in un secondo momento anche uno degli stati più stabili e potenti dell'intera regione: l'Iran. Sunniti vs Sciiti e mi sembra che diverse tribù sunnite e gruppi baathisti li abbiano agevolati non poco.
C)Farla pagare agli Occidentali. Qui non so se il motivo è la religione o il modo di vivere o la politica scellerata condotta da un secolo a questa parte da Francia e Regno Unito, e negli ultimi decenni anche dall'America...o tutte queste cose insieme. In ogni caso i soldati semplici sono "abbastanza" motivati. Che poi anche i capi condividano queste motivazioni ..beh è tutto da dimostrare.
E' chiaro che per raggiungere questi obbiettivi hanno creato uno stato sunnita, autosufficiente ma anche sovvenzionato da stati alleati dell'occidente come L'Arabia Saudita che da sempre contende il ruolo di potenza regionale all'Iran.
Ora per tornare al punto 1.
Prima di tutto bisogna scegliere la modalità e già qui l'indecisione dell'Europa, che dovrebbe occuparsi della faccenda(per meri motivi geografici,storici bla bla), è ossigeno per il califfato.
Non parliamo poi dell'America che spinta dall'opinione pubblica, se ne lava le mani(nonostante siano tra i maggiori responsabili della destabilizzazione dell'intera regione). Obama si guarda bene dal ripetere gli e/orrori del suo predecessore, non a fine mandato. Niente bushate thx
Basterebbero un paio di attentati negli States per spianare la strada ai repubblicani che forti dell'opinione pubblica non ci penserebbero 2 secondi a mandare le forze di terra. Anche perché dopo tutto l'impegno messo nella primavera Araba sarebbe abbastanza ridicolo lasciar fare a Putin.
In un solo colpo la Russia e il suo Zar guadagnerebbero consensi in tutto il mondo e renderebbero vani i tentativi dello Zio Sam rimettendo subito al suo posto il "buon vecchio" Assad. Si, immagino tutti abbiano capito che Putin non è Azor Ahai..almeno spero xD
Quindi se lo zio Sam e l'Europa non manderanno truppe di terra è palese che la possibilità di usare chi è già sul campo sia una seria opzione. Il problema è che questa opzione si chiama Turchia LOL.
Con l'Isis manderanno all'inferno anche quei poveracci dei Curdi.
Laggiù è puro caos, un tutti contro tutti .. non mi stupisco che la disinformazione e la confusione portino ai commenti "illuminanti" che girano nei social.
Se così non fosse, tutti sarebbero d'accordo e l'IS non avrebbe motivo di esistere ancora.
Quanto al punto 2 la questione è semplice. In europa bisognerà fare un patto tra i governi e i popoli. Rinunciare a un po' di libertà in cambio di sicurezza. Quindi più controlli delle comunicazioni, più controlli di certi luoghi e degli individui potenzialmente pericolosi ma con discrezione e senza ostacoli burocratici. Allo stesso tempo bisognerà fare qualche concessione ai cosiddetti moderati onde evitare scontro totale. Ma quanto bisogna spingersi con le concessioni?? Non ne ho idea..
Una cosa però non riesco a capire. Il motore dei terroristi sono i giovani di seconda e terza generazione, coloro che più di tutti dovrebbero condividere i nostri valori e stile di vita. Com'è possibile? non può essere solo un discorso di disagio economico sociale.
Immagino che crescere in una famiglia che la pensa in un certo modo sia già un input importante, tanti moderati non prendono alla lettera il corano e di certo non vogliono sentir parlare di Jihad, ma da qui a dire che apprezzino in toto il nostro stile di vita beh..
ps: ma poi la dichiarazione di guerra della Francia non vi sembra un mettere le mani avanti per giustificare l'incapacità di sventare futuri e credo purtroppo certi attentati sul suolo? In tempo di guerra l'opinione pubblica è molto zemaniana e giustifica gli errori difensivi a patto di "far male in attacco".
Dura una decina di minuti, ma vale la pena guardarlo. Spesso un po' di comicità può essere utile a fare un quadro di situazioni parecchio ambigue e complesse.
Nel frattempo in Mali sono stati presi in ostaggio 170 persone da un gruppo terroristico (di cui ancora non si conosce bene la matrice). Si sa che:
1- L'hotel è uno dei più affollati e dove dormono spesso diplomatici, personale Air France e molti lavoratori.
2 - Di sicuro ci sono già tre morti (che saliranno). Un francese e due maliani.
3- Alcuni sono stati lasciati andare previa recitazione del Corano
4- Ci sono almeno 7 cinesi all'interno e già il Capo di Stato cinese non l'ha presa benissimo.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Una cosa però non riesco a capire. Il motore dei terroristi sono i giovani di seconda e terza generazione, coloro che più di tutti dovrebbero condividere i nostri valori e stile di vita. Com'è possibile? non può essere solo un discorso di disagio economico sociale.
Immagino che crescere in una famiglia che la pensa in un certo modo sia già un input importante, tanti moderati non prendono alla lettera il corano e di certo non vogliono sentir parlare di Jihad, ma da qui a dire che apprezzino in toto il nostro stile di vita beh..
In realtà le famiglie da cui provengono i jihadisti europei spesso sono ben integrate, e i loro stessi genitori non sono in grado di spiegarsi simili svolte (parlo per statistica, ovviamente).
L'unica spiegazione che riesco a darmi è che questi giovani si siano fatti attrarre dall'ISIS perché non hanno trovato nei paesi europei quell'eguaglianza che si aspettavano, e con l'incedere della crisi economica si sono trovati più in difficoltà di altri, a volte proprio per via del loro essere (figli di) stranieri.
I loro genitori e nonni, che hanno provato la vita nel Medio Oriente, non si sarebbero mai sognati di ribellarsi, ma chi oggi in Europa aderisce all'ISIS non ha una reale percezione della vita sotto Daesh, sogna un califfato "utopico", ben diverso da quello reale, e si lascia spesso attrarre da questo sogno perché non è soddisfatto dalla vita che trova qui.
Questo è un tema estremamente delicato: ribattere con parole di chiusura sarebbe facile... se non gli piace il nostro sistema perché non se ne vanno? Che diritto hanno di lamentarsi di come viviamo "noi"? Perché dovremmo dare "loro" più diritti o concessioni? Non voglio entrare in discussioni ideologiche, ma una risposta di chiusura è oggi controproducente, per quanto possa in simili frangenti essere spontanea.
Per me bisognerebbe arrivare a superare definitivamente una definizione di "noi" e "loro" basata sull'etnia o sulla religione, e arrivare a definire un'identità comune basata sui valori illuministici che ci contraddistinguono.
Io mi sento molto più vicino al Marocco, dove la monarchia islamica ha modificato la costituzione per cercare di portare la parità uomo/donna, piuttosto che al Rwanda, dove i cristiani Hutu hanno compiuto il più grave genocidio della storia recente (anche per motivi religiosi, sottolineo che l'elemento religioso è cogente e non incidentale) negli anni '90 sterminando oltre 800.000 Tutsi. Non voglio scivolare nel qualunquismo e gli esempi che ho portato sono volutamente estremi, ma è per far capire che le basi di una cultura europea comune vanno ricercare ben oltre la religione.
Credo sia in momenti come questi che si sente maggiormente la mancanza di una costituzione europea...
Mi trovi molto d'accordo Beric. I discorsi qualunquistici non piacciono neanche a me. Le famiglie sono ben integrate ma molto spesso capita che i genitori o nonni condizionino il modo di pensare dei giovani o meglio diano una spinta in questo senso. Non dico che sia sufficiente altrimenti vedremmo attentatori di 50 o 60 anni ma se consideriamo che forse solo le nuove generazioni considerino veramente come casa l'Europa e poi in qualche modo si sentano esclusi o rimangano delusi, è ovvio che poi vedano l'el Dorado della Jihad. E' un mix di problemi economico-sociali con una forte componente conservatoria(religione) di base.
Va beh mi sono spiegato come i cani ma spero si capisca xD
Immagino che
L'unica spiegazione che riesco a darmi è che questi giovani si siano fatti attrarre dall'ISIS perché non hanno trovato nei paesi europei quell'eguaglianza che si aspettavano, e con l'incedere della crisi economica si sono trovati più in difficoltà di altri, a volte proprio per via del loro essere (figli di) stranieri.
I loro genitori e nonni, che hanno provato la vita nel Medio Oriente, non si sarebbero mai sognati di ribellarsi, ma chi oggi in Europa aderisce all'ISIS non ha una reale percezione della vita sotto Daesh, sogna un califfato "utopico", ben diverso da quello reale, e si lascia spesso attrarre da questo sogno perché non è soddisfatto dalla vita che trova qui
sia una buona chiave di lettura. Bisogna comprendere bene quali sono le mancanze da parte della nostra società. Ci giochiamo tanto su questo aspetto.
Capendolo e agendo in maniera tempestiva potremmo impedire a Daesh di agire sul continente e una volta sconfitto militarmente bloccare anche futuri atti di terrorismo e guerriglia urbana. Se non riusciamo a fare questo tra 5,10,20 anni il problema si ripresenterà.
Il fatto che questi terroristi si droghino (vedi qui) mi lascia perplesso. Sono stranito sopratutto dai cosiddetti terroristi laureati (convertiti, musulmani che sono cresciuti qui in Occidente, o semplicemente che sono istruiti). Il Corano, mi sembra, vieta l'uso di droghe di qualsiasi genere (tant'è che persino le sigarette sono illecite).
Se il "coraggio" di farsi saltare in aria alla fine è fasullo, e scatta (giustamente) l'istinto di sopravvivenza, ciò significa che di fatto la fiducia in Allah viene a mancare.
Una persona "colta" a sufficienza (lungi da me offendere) dovrebbe rendersi conto di questo, o sbaglio?
Ragazzo, fanno uso di droghe perchè diventa più dura metterli fuori combattimento. Un tizio che fa uso di questo genere di sostanze stupefacenti, oltre a tirar fuori "il coraggio" grazie allo sballo causato da questa assunzione, avvertirà meno dolore quando verrà colpito da proiettili in un calibro "leggero" come potrebbe essere il 9×19. Di conseguenza un tizio "drogato", anche se ferito da 4/5 colpi, continuerà a combattere. Poi per dirla tutta, non è un espediente visto per la prima volta con L'Isis, anche 10 anni fa in Iraq era abbastanza diffuso.
Qualche giorno fa ho scritto un messaggio sui vari interventi francesi in Africa, tra cui quello in Mali, e cosa è successo nel frattempo?
Ho letto ora
@Roadvirus, in realtà dopo 09/11/2001 (scritto alla maniera yankee), ci sarebbe l'attentato alla maratona di Boston nel 2013 ad opera di due ceceni. Comunque sono d'accordo con te. Tempo addietro un ufficiale paracadutista disse che si può bombardare quanto si vuole ma alla fine si manderà sempre il paracadutista sul terreno col suo bel fucile... a buon intenditor. ..
Comprendo l'utilità di tali sostanze, che sono un mezzo per giungere ad un fine (e sapevo di tizi in Iraq che si imbottivano di sostanze per poi farsi esplodere a bordo di veicoli). Ciò su cui mi interrogavo era un'altra cosa: se uno si fa saltare in aria, lo fa perché motivato da una forte convinzione. Per codesti terroristi, oltre all'ideale nazionalista (che non metto in dubbio possa spingere dei fanatici al martirio) c'è sopratutto un ideale religioso (o almeno così dovrebbe essere). Chi si fa saltare in aria lo fa perché convinto che la sua vita non finisce, che ad aspettarlo c'è il paradiso, Allah, i suoi cari e via discorrendo (per gli uomini ci sono anche 72 vergini come bonus). Il fare uso di droghe e la mancanza di fiducia nel Dio (l'avere dubbi nel sacrificarsi per la sua causa) potrebbe condurli in tutt'altro luogo (inferno), secondo la loro stessa religione. Comunque, magari mi sfugge qualcosa. Può anche darsi che il Corano in realtà non vieti questo comportamento...