Non ho ben capito, le pessime azioni di cui si è innegabilmente macchiato Ditocorto non sono una ragione sufficiente a motivare la negatività che suscita questo personaggio?
Personalmente considero Petyr un personaggio negativo per le azioni che sceglie di compiere, e perché mi ha sempre dato l'impressione di essere una persona logorata dall'invidia e dal rancore. Il desiderio di elevarsi socialmente, il modello del self made man li considero positivi, ma ciò che muove Ditocorto non è tanto l'ambizione, quanto il desiderio di rivalsa su coloro che il destino e le norme sociali hanno elevato al di sopra di lui. E quando un uomo è mosso dal risentimento e dall'invidia è capace di tutto pur di ottenere la propria rivalsa, ma, al tempo stesso, non sarà mai soddisfatto, qualsiasi obiettivo raggiunga, perché l'invidia e il risentimento permarranno per sempre nel suo animo. Da questo punto di vista, forse e dico forse, Petyr Baelish mi fa addirittura un po' pena.
A caldo mi vengono da fare solo due considerazioni:
- elevarsi socialmente è possibile anche agendo onestamente e tanto dipende da dove vuoi arrivare, da quanto ti vuoi elevare socialmente, che posto vuoi occupare;
- entro certi limiti per me ha valore anche saper stare al proprio posto!
Petyr da ragazzo ha sbagliato a girare intorno a Catelyn promessa sposa a Brandon o a sua sorella Lysa. Sarebbe stato meglio capire che lui quelle donne non le poteva avere. Elevarsi socialmente entro certi limiti però, restando razionali e con i piedi per terra. Petyr ha scelto un'altra opzione (passare sopra a tutto e a tutti) e va bene così ma a me non piacerebbe nella vita reale frequentare uno così. Varys ha qualche attenuante in più.
Non ho ben capito, le pessime azioni di cui si è innegabilmente macchiato Ditocorto non sono una ragione sufficiente a motivare la negatività che suscita questo personaggio?
Personalmente considero Petyr un personaggio negativo per le azioni che sceglie di compiere, e perché mi ha sempre dato l'impressione di essere una persona logorata dall'invidia e dal rancore. Il desiderio di elevarsi socialmente, il modello del self made man li considero positivi, ma ciò che muove Ditocorto non è tanto l'ambizione, quanto il desiderio di rivalsa su coloro che il destino e le norme sociali hanno elevato al di sopra di lui. E quando un uomo è mosso dal risentimento e dall'invidia è capace di tutto pur di ottenere la propria rivalsa, ma, al tempo stesso, non sarà mai soddisfatto, qualsiasi obiettivo raggiunga, perché l'invidia e il risentimento permarranno per sempre nel suo animo. Da questo punto di vista, forse e dico forse, Petyr Baelish mi fa addirittura un po' pena.
A caldo mi vengono da fare solo due considerazioni:
- elevarsi socialmente è possibile anche agendo onestamente e tanto dipende da dove vuoi arrivare, da quanto ti vuoi elevare socialmente, che posto vuoi occupare;
- entro certi limiti per me ha valore anche saper stare al proprio posto!
Petyr da ragazzo ha sbagliato a girare intorno a Catelyn promessa sposa a Brandon o a sua sorella Lysa. Sarebbe stato meglio capire che lui quelle donne non le poteva avere. Elevarsi socialmente entro certi limiti però, restando razionali e con i piedi per terra. Petyr ha scelto un'altra opzione (passare sopra a tutto e a tutti) e va bene così ma a me non piacerebbe nella vita reale frequentare uno così. Varys ha qualche attenuante in più.
Grazie delle risposte, vorrei rispondere, ma non qui, sarebbero da copiare e da spostare in un'alto tema, poi lo faccio..
1)Il fatto stesso che tu definisca burattinai Varys e Petyr me li rende antipatici, a me non piacciono i burattinai! Non mi piace essere burattina! E Petyr mi piace sicuramente meno di Varys a cui forse qualche giustificazione in più la concedo. Petyr secondo me è sempre stato pazzo! Fin da ragazzo aveva una visione distorta della realtà.
2)Non vorrei sbagliare ma mi pare che Ned si prenda una responsabilità che doveva essere del fratello maggiore Brandon, insomma non vive il suo stato come un posto al sole ma come un dovere. Per lui il potere è servizio, per Petyr e Varys no.
1)Mi piacerebbe molto leggere un analisi dettagliata del perché Petyr risulti cosi antipatico, un'analisi sui fatti concreti è già stata fatta più volte, ma lo stesso fatto spesso suscita emozioni contrastanti. La mia analisi su Ned non è oggettiva, ho più volte espresso i mio fastidio irrazionale nei confronti del moralismo e sarebbe bello poter leggere qualcosa di dettagliato del perché Petyr è visto cosi negativamente al di la delle azioni certamente cattive che ha fatto. Per esempio perché credi che è sempre stato pazzo? Ma di questo ovviamente è giusto parlare in un'altro topic.
2) Proprio qui che sta ma mia incredulità nei confronti del personaggio, c'è un'immensa voragine tra quello che lui pensa e quello che c'è realmente, la sua posizione è oggettivamente molto alta ed è molto invidiata, lui ha oggettivamente la fortuna di essere un gran lord ma lui sembra non apprezzare ciò che il destino gli ha dato, mentre gli altri, i suoi stessi contadini si piegano la schiena per molto meno. Chi non ha guadagnato la sua posizione difficilmente riesce a capire quanto è importante, non ha un termine di paragone con quelli che stanno che stanno più in basso. Lui è moto compassionevole, ma la sua compassione si avvicina a carità. E' un brav'uomo, ma è troppo distante dalla realtà. I sette regni sono stati uniti da Balerion il terrore nero, ed tutt'ora c'era solo il terrore a tenere unito Westeros e non le favole sulla lealtà e l'onore. Ned non doveva ammirare Baelish o Cersei, basterebbe solo riconoscere il fatto che queste due persone possono avere delle ambizioni e dei desideri, e fare ciò che tutti gli altri governatori del passato hanno fatto con quelli che hanno ambizioni eccessive, decapitare i traditori. Non capisco come possa non conoscere il fatto che il 99,999% di Westeros vorrebbe vivere come un gran lord, non riconoscere la possibilità di questo desiderio vuol dire considerare se stesso diverso o migliore dagli altri. Anche quando chiede di corrompere Yanos Slynt lo considera un atto amorale, secondo lui la guardia dorata dovrebbe mettersi contro i Lannsiter per l'idea, ma quelle persone non lavorano per l'idea, lavorano per vivere per crescere i figli, per guadagnare una carica più elevata, e non ci vedo niente di male e niente e di amorale. La gente a Westeros deve saper prendersi la cura di se perché per i Re sono nient'altro che polvere. Slynt non mi sta di certo simpatico, ma è solo un'uomo e in quanto tale ha dei bisogni fisiologici bere, mangiare, mantenere la testa sulle spalle, difendere la propria famiglia e la sua prosperità. Ned considera amorale in Slynt il desiderio di vivere e vivere bene, in se stesso il desiderio di vivere bene non lo considera amorale. Gli uomini veramente fedeli agli Stark gli sono fedeli perché gli Stark hanno portato millenni di stabilità nella loro regione, e non sappiamo di preciso con che prezzo hanno ottenuto questa stabilità. Pretendere dalla gente lealtà gratuita per il fratello di usurpatore con pessima fama e che difficilmente porterà qualcosa di buono alle persone in questione (Baelish/Slynt) è una pazzia.
1) P. B. è sicuramente un personaggio bello e interessante, non un personaggio positivo. E' estremamente intelligente ma usa tutta la sua intelligenza per distruggere invece che per costruire. Non aspira al potere personale, aspira a distruggere tutto e tutti perché li odia dal profondo del suo cuore (ammesso che ne abbia uno). Vuole distruggere gli Stark perchè lo hanno umiliato, ma vorrebbe fare altrettanto con i Tully, i Lannister, i Baratheon, i Martell, i Tyrell e via discorrendo. Se Daenerys fosse alla sua portata vorrebbe i draghi solo per farli svolazzare in giro a bruciare città e villaggi per il solo gusto di farlo.
2) Eddard Stark è il personaggio giusto nel posto sbagliato. Viene portato "a forza" ad approdo del re. Non ha ne l'intelligenza ne le capacità per governare un regno e tenta di farlo con l'unica cosa che crede gli possa garantire un punto fisso: l'onore. Come Robert e Jaime L. è un guerriero, affronta i problemi direttamente e se possibile con una grossa spada in pugno. Pesce fuor d'acqua, ad approdo del Re si trova ad affrontare nemici invisibili e tenta di fare quello che ritiene sia meglio, agendo secondo la sua esperienza di governatore del nord (che al sud non funziona per niente bene) e alla sua sensibilità (che lo porterà alla rovina). Da ordini che dovrebbero portare al massimo risultato con il minimo danno, peccato che nessuno di essi venga eseguito.
Tratta i suoi figli come devono essere trattati: istruisce Robb come suo successore - ed anche abbastanza bene -, snobba Jon Snow quanto basta per salvare le apparenze, inizia ad istruire Brandon alla tenera età di 7 anni e delega l'istruzione di Sansa ed Arya alle donne di corte, decisamente più adatte di lui ad insegnare a delle bambine il portamento, i modi gentili, il canto, la danza e tante altre amene attività.
Quindi, a rigor di logica, corrompere è una pratica giusta? Corrompiamo e siamo felici?
Infatti la corruzione è una brutta parola, i soldi in quell'occasione era un compenso per un servizio, la motivazione per i soldati per sostenere una o l'altra parte. Un leader deve sempre ai suoi uomini una motivazione per seguirlo, Ned che motivazioni ha dato alle guardie dorate per amarlo, rispettarlo e seguirlo? Nessuna. Su che base accusa le persone di amoralità se non ha mai dato a loro alcun motivo per rispettare i suoi ordini? Se i soldi sono l'ultima spiaggia, non è colpa di Slynt. Tra le motivazioni più comuni c'è la paura, cioè se non fate come vi dico, oppure la pagherete cara, Ned non era nella situazione da poter ispirare paura; la lealtà, che per funzionare deve essere reciproca, gli uomini combattono fino all'ultimo sangue per la causa del leader perché il leader combatte anche per loro, non ho visto alcun accenno alla reciprocità, Ned credeva che la guardia dorata lo dovrebbe essere talmente morale da non voler nessun tipo di supporto da lui in cambio, e non parlo di soldi ma piuttosto potrebbe promettere qualche riconoscimento per il loro valore, ed era comunque troppo tardi per instaurare qualsiasi tipo di rapporto decente. Se Robert non ha mai ispirato la lealtà a nessuno e non c'erano uomini fedeli a lui nella capitale non è colpa di Slynt è colpa di Robert. La situazione era brutta, ma moralmente parlando i colpevoli erano Robert e Cersei, quando Ned ha chiesto di corrompere le guardie dovrebbe guardare alle cose con più realismo, era finalmente giunto il momento in cui tentava di fare la cosa giusta, ma invece di essere orgoglioso, accusava di amoralità il mondo intero, se stesso, Baelish, Slynt, tutti tranne Robert. Lui stava facendo una cosa disonorevole, ma giusta e comprensibile, anche gli altri agivano per motivi umanamente comprensibili.
Sinceramente più continui a scriverne e più vedo che semplicemente non ti piace Ned e quindi ogni cosa che fa per te non va bene.
De gustibus: del resto io non posso sopportare Bealish, siamo abbastanza pari.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
I problema non e' se e' antipatico ned o ditocorto, quello che non trovo giusto e' l' accusare ned di arroganza. Lui e' una persona retta e, in quanto tale, puo' risultare "ottuso" e quindi non in grado di capire le astuzie, i trucchi e i compromessi della "realpolitik". Qusta e', a mio avviso la sola colpa che gli si puo' attribuire.
Ned è estremamente legato al concetto di focolare domestico, fosse per lui passerebbe l'intera esistenza a gelare le chiappe a Grande Inverno. Al di fuori di questo contesto si ritrova in grande difficoltà e tende a diffidare di tutto quello che c'è al di fuori del Nord. E' una caratteristica che non considerà in sè nè positiva, nè negativa, diciamo che se in alcuni aspetti può destare ammirazione in altri è indubbio che può generare un'impressione di arretratezza mentale.
Un esempio di questo è l'atteggiamento sprezzante che ha verso Jaime. La famosa scena in cui lo scaccia dal trono ha dei tratti di ipocrisia: in quella stanza sono di fatto tutti traditori ma Ned sembra quasi additare Jaime come maggiormente responsabile, sia perchè faceva parte della Guardia Reale (e quindi il suo tradimento risulta più grave), sia perchè ha osato "profanare" il trono. Ma di gente che ha giurato fedeltà al vecchio Aerys ce n'è tanta e lo ha tradito ce n'è tanta (Ned stesso) e se proprio dovessimo pesare le responsabilità di quanto avvenuto, gli Stark non sono secondi a nessuno. Certo Ned ha avuto le sue buone ragioni (padre, fratello e sorella morti), però in quel contesto l'ultima cosa che mi sarebbe venuta in mente era criticare Jaime perchè si era stravaccato un attimo sul trono.
Ma forse ancora più emblematico è ciò che succede dopo la vittoria. Gli Stark sono quelli che (a parte i Targ) hanno perso di più nella guerra (il lord, l'erede, l'unica figlia femmina, verosimilmente un discreto numero di soldati) ma fondamentalmente non ci guadagnano assolutamente nulla. Mentre Robert diventa re, Jon Arryn si piglia il "portafoglio" più pesante, i Lannister mettono una seria ipoteca sul trono, Ned se ne torna al Nord, non si prende nessuna carica, nè lascia qualche suo uomo nel Concilio Ristretto od ottiene castelli e terre in premio. Zero. Una guerra fatta di un enorme massa di oneri e praticamente nessun onore. Emblematico (nel bene e nel male) di questo personaggio.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Tratta i suoi figli come devono essere trattati: istruisce Robb come suo successore - ed anche abbastanza bene -, snobba Jon Snow quanto basta per salvare le apparenze, inizia ad istruire Brandon alla tenera età di 7 anni e delega l'istruzione di Sansa ed Arya alle donne di corte, decisamente più adatte di lui ad insegnare a delle bambine il portamento, i modi gentili, il canto, la danza e tante altre amene attività.
Sinceramente non mi sono mai posta la questione di come Ned educhi i figli nel senso che l'ho sempre trovato molto più giusto di tanti altri padri con tutti, anche con Theon che come protetto presso altre casate non so se se la sarebbe passata altrettanto bene, non credo.
Credo che Sansa ed Arya in quanto donne dovessero essere educate in modo standard, c'è una Septa, c'è Catelyn, nessuno s'apettava che un giorno i Lannister sarebbero piombati a Grande Inverno con tutto ciò che ne è conseguito. Nessuno poteva immaginare sarebbero improvvisamente finite ad Approdo del Re.
Jon Snow non mi pare sia stato snobbato quanto basta per salvare le apparenze.
Su Robb, Brandon e Rickon mi pare sia tutto normale compreso il mostrare a Brandon la decapitazione che per i tempi non credo fosse poi così traumatico.
Nelle altre casate succedeva di tutto quando erano bambini, gli Stark sono quasi gli unici a cui "gli assistenti sociali non avrebbero tolto la prole", considerato pure che al pari di Lyanna Stark, Arya viene lasciata libera di seguire le sue inclinazioni "maschili" e magari in un'altra famiglia neppure quello sarebbe stato permesso.
Non sono gli unici ma gli Stark mi sembrano abbastanza onesti anche con i "sudditi", meno crudeli di tanti altri, certo a quei tempi la divisione in classi era rigida e diciamo che ognuno si guardava dall'oltrepassare certi limiti nonostante la "bontà" del Lord.
Riguardo alla guardia dorata credo si possa presumere che motivazioni proprie ne avesse e non dovesse essere motivata volta per volta, Primo Cavaliere per Primo Cavaliere comunque la circostanza era talmente particolare in quel momento che uno sbando era prevedibile. Conoscendo Ned però non mi sorprende che abbia agito come ha agito.
Un esempio di questo è l'atteggiamento sprezzante che ha verso Jaime. La famosa scena in cui lo scaccia dal trono ha dei tratti di ipocrisia: in quella stanza sono di fatto tutti traditori ma Ned sembra quasi additare Jaime come maggiormente responsabile, sia perchè faceva parte della Guardia Reale (e quindi il suo tradimento risulta più grave), sia perchè ha osato "profanare" il trono. Ma di gente che ha giurato fedeltà al vecchio Aerys ce n'è tanta e lo ha tradito ce n'è tanta (Ned stesso) e se proprio dovessimo pesare le responsabilità di quanto avvenuto, gli Stark non sono secondi a nessuno. Certo Ned ha avuto le sue buone ragioni (padre, fratello e sorella morti), però in quel contesto l'ultima cosa che mi sarebbe venuta in mente era criticare Jaime perchè si era stravaccato un attimo sul trono.
Ma in quel momento Ned aveva anche la sacrosanta paura che Jaime rivendicasse il trono per suo padre, timore tutt'altro che infondato con la città piena di alfieri Lannister (che per primi avevano chiesto a Jaime a chi avessero dovuto consegnare la città). Semmai l'atteggiamento di ipocrisia è maturato con il passare degli anni, quando Ned si è dimenticato di aver infranto anche lui dei giuramenti sostenendo Robert...
Mi allaccio al discorso per dire che, secondo me, Ned provava un odio esagerato e un po' ingiustificato nei confronti dei Lannister (prima degli eventi del primo libro almeno). Ci sta che possa provare poco rispetto per la figura di Jaime ma da qui a condannare un'intera famiglia ce ne vuole... Alla fine i Lannister sono colpevoli di aver aspettato fino all'ultimo per sostenere Robert, una colpa che, sono sicuro, i Lannister condividano con altre famiglie per le quali però gli Stark non provano pari odio (di sicuro Ned non aveva un'alta considerazione di Walder Frey ma lui non occupa un secondo dei suoi pensieri). Addirittura prova meno odio per quelle famiglie che hanno sempre sostenuto Aerys e le sue pazzie (vedi i Tyrell che banchettavano di fronte ad un Stannis decrepito)
Da una parte questo odio di Ned è giustificato dal timore che Tywin, che rimaneva l'uomo più ricco e potente del reame, tradisse Robert (timore che però avrebbe dovuto avere anche nei confronti dei Tyrell o dei Martell) ma da una parte, secondo me, c'è una vena di gelosia: i Lannister alla fine della guerra hanno avuto tutto sacrificando poco o nulla, per altro non distinguendosi per fedeltà. Intollerabile per Ned...
Faccio fatica, francamente, a pensare che Ned Stark nutra gelosia nei riguardi dei Lannister perché questi ultimi hanno ottenuto il massimo profitto dalla guerra col minor sacrificio possibile. La guerra ha sicuramente portato via tanto ad Eddard Stark: le perdite che ha subito all'interno della sua famiglia sono state ingenti e dolorose, e di certo hanno segnato profondamente la sua esistenza. Lo stesso fatto di divenire all'improvviso l'erede di Grande Inverno segna un cambiamento decisivo nella sua vita, cambiamento accolto dallo Stark più con senso del dovere che con intima soddisfazione (anche perché ciò che lo ha determinato è comunque la morte del fratello maggiore). Non credo che Ned abbia mai aspirato ad essere "ricompensato" per l'aiuto fornito a Robert durante la ribellione (a lui interessa principalmente starsene in pace al nord, avendo a che fare il meno possibile con la corona e con i suoi intrighi di potere), e non penso quindi che sia "geloso" dei Lannister per ciò che essi hanno ottenuto, pagandolo a poco prezzo, dalla guerra. Diverso forse il discorso riguardo alla fedeltà. I Lannister non hanno palesato le loro intenzioni fin da subito, hanno atteso che gli eventi indicassero loro quale parte fosse più conveniente appoggiare. Un atteggiamento questo che lo Stark non ha di certo apprezzato, seppure i Lannister non siano stati gli unici ad adottarlo (Frey docet). C'è da considerare, inoltre, le modalità con cui i Lannister hanno manifestato il loro appoggio alla causa dei "ribelli": non hanno palesato apertamente, e lealmente, le loro intenzioni, ma hanno giocato d'astuzia, sfruttando l'ambiguità della loro posizione per infliggere ai Targaryen il colpo finale, con la presa di Approdo del re. C'è poi la questione dell'uccisione dei due figli di Rhaegar e della moglie Elia, che non è da sottovalutare. Provare la propria fedeltà alla causa dei vincitori trucidando un infante, una bambina e una donna indifesa, agli occhi di Ned Stark non dev'essere di certo sembrato il massimo.
Faccio fatica, francamente, a pensare che Ned Stark nutra gelosia nei riguardi dei Lannister perché questi ultimi hanno ottenuto il massimo profitto dalla guerra col minor sacrificio possibile. La guerra ha sicuramente portato via tanto ad Eddard Stark: le perdite che ha subito all'interno della sua famiglia sono state ingenti e dolorose, e di certo hanno segnato profondamente la sua esistenza. Lo stesso fatto di divenire all'improvviso l'erede di Grande Inverno segna un cambiamento decisivo nella sua vita, cambiamento accolto dallo Stark più con senso del dovere che con intima soddisfazione (anche perché ciò che lo ha determinato è comunque la morte del fratello maggiore). Non credo che Ned abbia mai aspirato ad essere "ricompensato" per l'aiuto fornito a Robert durante la ribellione (a lui interessa principalmente starsene in pace al nord, avendo a che fare il meno possibile con la corona e con i suoi intrighi di potere), e non penso quindi che sia "geloso" dei Lannister per ciò che essi hanno ottenuto, pagandolo a poco prezzo, dalla guerra. Diverso forse il discorso riguardo alla fedeltà. I Lannister non hanno palesato le loro intenzioni fin da subito, hanno atteso che gli eventi indicassero loro quale parte fosse più conveniente appoggiare. Un atteggiamento questo che lo Stark non ha di certo apprezzato, seppure i Lannister non siano stati gli unici ad adottarlo (Frey docet). C'è da considerare, inoltre, le modalità con cui i Lannister hanno manifestato il loro appoggio alla causa dei "ribelli": non hanno palesato apertamente, e lealmente, le loro intenzioni, ma hanno giocato d'astuzia, sfruttando l'ambiguità della loro posizione per infliggere ai Targaryen il colpo finale, con la presa di Approdo del re. C'è poi la questione dell'uccisione dei due figli di Rhaegar e della moglie Elia, che non è da sottovalutare. Provare la propria fedeltà alla causa dei vincitori trucidando un infante, una bambina e una donna indifesa, agli occhi di Ned Stark non dev'essere di certo sembrato il massimo.
Ned aveva anche espresso il proprio disprezzo per quelle azioni: mi pare avesse consigliato a Robert di punire Tywin per quello che aveva fatto e, non solo non era stato ascoltato, ma aveva anche visto i Lannister ricompensati per questo. Non mi riferisco solo all'assassinio di Elia e dei bambini, ma anche al saccheggio e alla violenza sulla popolazione (del tutto gratuita) di Approdo del Re.
Non penso che fosse geloso di quello che avevano ottenuto, ma che non lo reputasse giusto. Come già detto, Ned non era certo sceso in guerra contro Aerys allo scopo di guadagnarci qualcosa, ma per vendicare il fratello e il padre, e liberare la sorella.
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
TWOW
They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.
Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy
A Son(g) Of Ice and Fire
We swore a vow.
Si, gelosia non è il termine adatto perché implica che Ned volesse avere tutto il potere al posto dei Lannister ma non è quello che intendevo.
Chiamiamola rabbia allora, rancore verso la sorte che ha favorito i Lannister che a detta sua non lo meritavano. Non dico che Ned volesse avere più di quello che ha ottenuto ma non ha sopportato il fatto che ai Lannister fosse dato più di quello meritavano, quasi sentisse (in maniera inconscia) di aver perso la competizione per il ruolo di sostegno al fianco del re. Ripeto, in maniera inconscia.
Certamente Ned non ha fatto la guerra per ottenere qualcosa in cambio però, una volta che la vittoria è arrivata, poteva e doveva pretendere qualcosa di più se non altro per porre un freno all'inevitabile espansionismo dei Lannister. Se non voleva andare nel Concilio Ristretto di persona poteva tranquillamente mandarci qualcuno di fidato, un Lord di peso del Nord che garantisse un minimo di collegamento tra il nuovo regime e gli Stark. E' vero che probabilmente Ned si sente rassicurato dalla presenza di Jon Arryn come Primo Cavaliere, ma è anche vero che Jon era già abbastanza anziano e che prima o poi (veleno o no) si sarebbe posta la questione della successione a questa carica. Questo fa sì che gli Stark siano quelli con meno informazioni in mano, con meno potere verso il trono, cosa che poi avrà delle conseguenze nella crisi successiva. Lo stato di smarrimento in cui si troverà Ned una volta giunto nella capitale è anche dovuto a questo: lui lì non ha nessuno, non conosce quasi nessuno e quei pochi che conosce non li rivede da anni (se non decenni).
Sulla condanna morale dei Lannister, mi sento di concordare con eveline. E' chiaro che per Ned la guerra è "più legittima" se fatta in determinati modi (a viso aperto, scegliendo subito lo schieramento, cercando si risparmiare gli innocenti, senza sotterfugi, etc...), mentre Tywin e i Lannister cercano sempre la via dell'inganno e del sotterfugio. Su questi aspetti, nonostante continuo a pensare che Ned non sia in sè e per sè un arrogante, tuttavia un pizzico di superiorità morale e di ipocrisia ce l'ho trovato. Dopotutto gli stessi Stark hanno creato ben due grandi guerre civili solo per questioni di vendetta privata e di fronte ad eventi così drammatici è sempre molto complesso e contraddittorio accusare gli altri di essere indegni.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Mi allaccio al discorso per dire che, secondo me, Ned provava un odio esagerato e un po' ingiustificato nei confronti dei Lannister (prima degli eventi del primo libro almeno). Ci sta che possa provare poco rispetto per la figura di Jaime ma da qui a condannare un'intera famiglia ce ne vuole... Alla fine i Lannister sono colpevoli di aver aspettato fino all'ultimo per sostenere Robert, una colpa che, sono sicuro, i Lannister condividano con altre famiglie per le quali però gli Stark non provano pari odio (di sicuro Ned non aveva un'alta considerazione di Walder Frey ma lui non occupa un secondo dei suoi pensieri). Addirittura prova meno odio per quelle famiglie che hanno sempre sostenuto Aerys e le sue pazzie (vedi i Tyrell che banchettavano di fronte ad un Stannis decrepito)
Da una parte questo odio di Ned è giustificato dal timore che Tywin, che rimaneva l'uomo più ricco e potente del reame, tradisse Robert (timore che però avrebbe dovuto avere anche nei confronti dei Tyrell o dei Martell) ma da una parte, secondo me, c'è una vena di gelosia: i Lannister alla fine della guerra hanno avuto tutto sacrificando poco o nulla, per altro non distinguendosi per fedeltà. Intollerabile per Ned...
Ned prova disprezzo nei confronti dei Lannister per varie ragioni:
1) non si sono schierati nella guerra, a suo avviso sono dei codardi
2) hanno preso approdo del re con l'inganno e la hanno brutalmente saccheggiata
3) Jaime, guardia reale, ha trucidato il Re e il primo cavaliere
4) Tywin ha dato ordine di massacrare tutti i Targaryen e non ha neanche tentato di mascherarlo punendo Gregor Clegane
La domanda vera è: perchè qualcuno non dovrebbe disprezzare i Lannister? " />
Aggiungo un punto ulteriore: i Lannister non hanno alcun interesse nella salute del regno, sono interessati soltanto al profitto e al potere