C'è un minimo comune multiplo che secondo me chi disprezza la figura di Eddard Stark non capisce: quest'uomo agisce secondo coscienza e soprattutto si fa scrupoli.
Non è il mio personaggio preferito ma secondo me l'acredine che qualcuno di voi ha messo in questo post è eccessiva. Esaltare figure come Varys e Ditocorto è abominevole secondo me. Se vogliamo distinguere personaggi e persone anche a me piacciono i cattivi personaggi (sempre con le dovute precisazioni) perché reggono meglio la scrittura e sono più affascinanti ma in coscienza mia come persona prediligo i personaggi positivi. Eddard Stark è positivo comunque la vogliate mettere. Ditocorto è un politico così come lo è a modo suo Varys e non agiscono secondo coscienza quanto piuttosto secondo logiche prestabilite per mantenere uno status quo.
Eddard va ad Approdo del Re solo perché glielo chiede come quasi un favore personale il suo amico fraterno Robert e non se la sente di lasciarlo solo e voltargli le spalle: con un vostro amico non fareste la stessa cosa? Non prendereste decisioni anche impulsive dettate dall'amore che nutrite verso una persona cara? Eddard è un puro, avrà anche i paraocchi ma ha un cuore gigantesco e cerca di aiutare tutti (anche Cersei che lo disprezza).
Con l'educazione dei figli secondo me non ha sbagliato: un genitore arriva fino ad un certo punto ed è anche un essere umano, sbaglia. L'incidente sul Tridente non l'ho visto così assurdo, per zittire tutti ha preferito scegliere il minore dei mali ammazzando la metalupa Lady, quel POV tra l'altro spiega bene cosa abbia mosso Eddard a compiere quel gesto e il contesto nel quale si compie la vicenda è particolare.
Eddard è un essere umano e sbaglia ma ragionare sapendo già i retroscena della storia è troppo comodo.
Comunque a me pare che Ned disprezzi Baelish più perchè non ne capisce i fini che per l'origine. O comunque non solo per l'origine, anche se probabilmente questa in qualche modo può creare un pregiudizio anche inconsapevole. E in realtà anche pensare che essere capace e astuto ti giustifichi a giocare con le vite degli altri non è proprio esempio di umiltà, per quanto non voglia negare che ditocorto abbia delle motivazioni non per forza banali (ma non mi va di approfondirle ora)
C'è un minimo comune multiplo che secondo me chi disprezza la figura di Eddard Stark non capisce: quest'uomo agisce secondo coscienza e soprattutto si fa scrupoli.
(..)
Eddard è un essere umano e sbaglia ma ragionare sapendo già i retroscena della storia è troppo comodo.
Concordo al 100%
Se parliamo di errori parliamo di azioni che hanno comportato conseguenze negative per se stessi o per gli altri. Ora per quanto riguarda la scarsa considerazione di Ned per Varys e Ditocorto (che probabilmente, come è già stato detto, deriva non tanto da una sorta di spocchia nobiliare di Ned, quanto piuttosto da una sua diversa visione del mondo rispetto alla loro), sul serio pensate che se l'atteggiamento di Ned nei loro riguardi fosse stato diverso le cose sarebbero andate diversamente? Varys agisce mosso da un preciso obiettivo, secondo me, anche se non si è ancora capito quale sia. Non credo che faccia ciò che fa per ottenere terre, possedimenti o titoli nobiliari. Di conseguenza, credo che l'eunuco avrebbe proseguito nei suoi intenti pure se Ned Stark si fosse dimostrato nei suoi riguardi la persona più disponibile e riconoscente di questo mondo. Stesso discorso per Ditocorto. Baelish non sopporta Ned, per tutto ciò che lo Stark possiede e rappresenta (ha Cat per moglie, appartiene ad una delle più nobili casate del regno, è il lord di Grande Inverno e governa su tutto il nord). Ditocorto, come Varys, ha da tempo in mente un piano ben preciso, e di certo Ned Stark non rientrava nei suoi piani, anche se il primo cavaliere avesse adottato un atteggiamento diverso nei suoi confronti.
In poche parole, se anche Ned avesse assunto un atteggiamento diverso nei riguardi di Varys e Ditocorto, cosa sarebbe cambiato? A mio modo di vedere niente, appunto perché i due consiglieri avevano ciascuno in mente da tempo una strategia d'azione e degli obiettivi ben precisi da raggiungere, e non li avrebbero cambiati per fare un favore a Ned Stark.
In poche parole, se anche Ned avesse assunto un atteggiamento diverso nei riguardi di Varys e Ditocorto, cosa sarebbe cambiato? A mio modo di vedere niente, appunto perché i due consiglieri avevano ciascuno in mente da tempo una strategia d'azione e degli obiettivi ben precisi da raggiungere, e non li avrebbero cambiati per fare un favore a Ned Stark.
Esattamente... Ned lavorava per il bene del regno, Ditocorto sappiamo bene quanto volesse scatenare una guerra, un'instabilità politica per poi realizzare la sua scalata sociale (non a caso spinge Lysa a uccidere Jon Arryn e a scrivere a Cat che sono stati i Lannister, spinge la stessa Catelyn a sospettare di Tyrion, poi complotta per assassinare Joffrey, e in tutto questo ci guadagna almeno due dei sette regni, benché uno solo nominalmente), mentre Varys... i progetti di Varys sono più difficili da capire, vuole restaurare i Targaryen ma ci sono parecchie incongruenze con quello che fa per Daenerys (non si fa ad esempio scrupoli a mandare un assassino che viene fermato solo dall'imprevedibile "tradimento" di Jorah) ma è evidente dalle sue mosse che anche lui vuole destabilizzare il potere centrale per i propri scopi. Insomma, avevano obiettivi diametralmente opposti, Ned sarebbe stato comunque tradito da loro o messo da parte al momento opportuno.
In poche parole, se anche Ned avesse assunto un atteggiamento diverso nei riguardi di Varys e Ditocorto, cosa sarebbe cambiato? A mio modo di vedere niente, appunto perché i due consiglieri avevano ciascuno in mente da tempo una strategia d'azione e degli obiettivi ben precisi da raggiungere, e non li avrebbero cambiati per fare un favore a Ned Stark.
Esattamente... Ned lavorava per il bene del regno, Ditocorto sappiamo bene quanto volesse scatenare una guerra, un'instabilità politica per poi realizzare la sua scalata sociale (non a caso spinge Lysa a uccidere Jon Arryn e a scrivere a Cat che sono stati i Lannister, spinge la stessa Catelyn a sospettare di Tyrion, poi complotta per assassinare Joffrey, e in tutto questo ci guadagna almeno due dei sette regni, benché uno solo nominalmente), mentre Varys... i progetti di Varys sono più difficili da capire, vuole restaurare i Targaryen ma ci sono parecchie incongruenze con quello che fa per Daenerys (non si fa ad esempio scrupoli a mandare un assassino che viene fermato solo dall'imprevedibile "tradimento" di Jorah) ma è evidente dalle sue mosse che anche lui vuole destabilizzare il potere centrale per i propri scopi. Insomma, avevano obiettivi diametralmente opposti, Ned sarebbe stato comunque tradito da loro o messo da parte al momento opportuno.
Io mi aspetto grandi novità dal Ditocorto...
Non mi stupirei che bramasse di diventare Re con l'appoggio del Nord ( Sansa) , della Valle ( Harry) delle Terre dei Fiumi ( quale lord protettore) lasciando a marcire nelle loro beghe i Martell e i Tyrell e raccattando quello che rimane dei Leoni Lannister..
Non mi stupirei anche se si accordasse con Euron per "pacificare" il regno eliminare il pericolo degli ironborn prendersi la gratitudine dei 7 regni e "inchiappettare tutti"
L'unico proplema per lui è rappresentato da Stannis qualora non ci lasci le penne a Grande Inverno...
ma "un gioco per volta" ...
Ciao...io sono dalla parte di Ned. Unico difetto che gli riconosco è di essere un pò chiuso di mentalità, nel senso che pur sapendo che nella capitale ci sono vipere, uccelini, complotti, non capisce che per "controbatterli" non basta solo fare affidamento all'onore e alla moralità, ma bisogna studiarli e purtroppo usare le stesse armi. È lui che rappresenta l'atteggiamento degli stark, non sono dei tessitori , non gli piacciono gli intrighi...il loro comportamento segue "the old way" in tutto ciò che riguarda la vita e la morte, per loro si può morire per onore.
È questa forma mentis che fa sì che gli Stark siano poco "duttili" . Si veda Robb, muore per lo stesso problema: pensa che una guerra si possa vincere combattendo, sottovalutando i complotti e i possibili tradimenti.
Non gli piace dotocorto non perchè di basse origini, ma perchè ha sfidato suo fratello in duello, perchè amano la stessa donna e perchè come tutti nel regno sanno non ci si può fidare di lui. Quest'ultima cosa vale per varys, non si fida perchè ovviamente tutti conoscono la fama di Varys, come qualsiasi personaggio in asoiaf chi è che si fida di Ditocorto e Varys? Nessuno...perchè nessuno conosce cosa stiano tramando.
Aggiungo che, anche se ammiro l'intelligenza e la voglia di riscatto e di rinvincita di Ditocorto e di Varys, proprio non sopporto il fatto che loro due per ottenere ciò che vogliono fanno fare tutto agli altri, loro fanno il minimo indispensabile. Varys almeno ultimamente ha fatto qualcosa in prima persona, ma Ditocorto? Per ora ha solo ucciso lysa...ma chi non l'avrebbe fatto? Come si dice mettono la pulce nell'orecchio agli altri e poi loro se ne stanno tranquilli a vedere....
Non ho mai sopportato che Tywin avesse sconfitto Robb soltanto facendo leva all'orgoglio ferito dei Frey e dei Bolton assicurando nome e denaro (ovviamente odio i Frey e i Bolton ancora di più per ovvi morivi) e il suo non rispetto sui beni famigliari delle altre casate (vedi Ghiaccio degli Stark che fine ha fatto). È gente che il lavoro sporco lo fanno fare agli altri, mentre gli Stark, e in particolare Ned, si espongono in prima persona, senza nascondersi dietro nessuno.
Alla fine in asoiaf chi si espone muore e questa cosa proprio non mi piace, è ciò che mi fa odiare e amare quest'opera. Si veda anche Oberyn : nel momento in cui in prima persona accusa e vuole uccidere finisce per perdere lui...tirando le somme di tutto chiunque esponga i propri ideali e decide di lottare in prima persona per essi muore, e si veda pure Jon (che sulla decisione di andare a sud sarebbe comunque una lunga storia che non coinvolge questa discussione) si prende le sue responsabilità, prende una decisione e viene attaccato.
Ah scusate un ultimo appunto riguardo a come tratta le figlie: con Arya si mostra forse più favorevole e predisposto ad assecondare i suoi desideri, ma secondo me lo fa perchè ha già avuto a che fare con una ragazza del genere, sua sorella Lyanna e perchè se vogliamo è più facile per Ned capire il tipo di esigenze di Arya.
Con Sansa Ned ha solo paura, vuole proteggere sua figlia, è consapevole che è la promessa sposa dell'erede, ma non sa come potrebbe spiegarle che tutti i sogni che ha fatto e spera di vivere non esistono, sono illusione e che la realtà è molto più amara.
Purtroppo, o per fortuna, ha questo senso di protezione verso i figli che fa sì che per lui parlare a cuore aperto con loro risulta complicato, vorrebbe dire molte cose però fa affidamento al tempo e all'esperienza che potranno insegnare ai figli, vedi Sansa e Jon.
Si infatti se si pensa che non è abbastanza aperto con Sansa.. che deve dire il povero Jon allora?XD
Comunque una delle massime di Ditocorto è "qualunque cosa tu faccia, assicurati di avere le mani pulite" il che la dice lunga .:P
Ok per i paragoni Ned-Ditocorto ma cerchiamo di non trasformare la discussione su Ditocorto e basta. Per quello ci sono topic già aperti oppure se ne possono aprire di nuovi ">
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
In poche parole, se anche Ned avesse assunto un atteggiamento diverso nei riguardi di Varys e Ditocorto, cosa sarebbe cambiato? A mio modo di vedere niente, appunto perché i due consiglieri avevano ciascuno in mente da tempo una strategia d'azione e degli obiettivi ben precisi da raggiungere, e non li avrebbero cambiati per fare un favore a Ned Stark.
Questa è un'ottima domanda, non sarebbe cambiato molto, nessuno farebbe nulla per aiutarlo. E perché dovrebbero? Non sono suoi alfieri e non sono suoi amici, il piano di Ned era quasi esclusivamente negli interessi di Ned e lui doveva mettersi in condizioni di raggiungere il risultato con le proprie forze. Una cosa cosa però sarebbe cambiata, sotto spoiler metto il penultimo dialogo tra Ned e Baelish.
«Immagino che le congratulazioni siano d'obbligo.»Ned si accigliò. «Il re è in punto di morte.» «Lo so» rispose Ditocorto. «E so anche che ti ha nominato protettore del reame.» Lo sguardo di Ned corse alla pergamena con le ultime volontà di Robert che era sul tavolo vicino a lui, il sigillo intatto. «Com'è che sai una cosa del genere, mio lord?» «Me l'ha accennato Varys. E tu me l'hai appena confermato.» «Maledetto Varys e tutti i suoi uccelletti malefici.» La bocca di Ned si contrasse. «Catelyn ha detto il vero: quell'individuo possiede una qualche oscura arte magica. Non mi fido di lui.» «Ottimo: cominci a imparare.» Ditocorto si protese verso di lui. «Non penso però che tu mi abbia fatto trascinare qui nel cuore della notte per discutere dell'eunuco.» «Conosco il segreto per coprire il quale Jon Arryn è stato assassinato» ammise Ned. «Robert morirà senza lasciare alcun erede legittimo. Joffrey e Tommen sono figli bastardi di Jaime, nati dall'unione incestuosa con la regina.»
Ditocorto inarcò un sopracciglio. «Sconvolgente» disse, ma dal tono era chiaro che non era per niente sconvolto. «Anche la bambina? Senza dubbio. Per cui, alla morte del re...» «... il trono passerà di diritto a lord Stannis» completò Ned. «Il più vecchio dei due fratelli di Robert.» «Così sembrerebbe.» Lord Baelish si accarezzò il pizzetto con aria meditabonda. «A meno che...» «A meno che... cosa, mio lord? Non c'è nulla che sembra, in ciò. Stannis è l'erede. Questa è la verità.» «Stannis non può salire al trono senza il tuo aiuto. E se tu sei saggio, è Joffrey che vuoi su quel trono.» Ned tenne su di lui uno sguardo di ghiaccio. «Non hai nemmeno un brandello di onore?» «Un brandello? Ma certo» rispose Ditocorto con indifferenza. «Stammi a sentire. Stannis non è amico tuo né mio. Perfino i suoi fratelli lo reggono a stento. Quell'uomo è di ferro, duro, inflessibile. Ci darà un nuovo Primo Cavaliere e un nuovo Concilio ristretto, è poco ma sicuro. Ti farà tanti ringraziamenti per avergli dato la corona, ma non aspettarti che ti ami per questo. E la sua ascesa al trono significherà guerra. Stannis Baratheon non siederà con sicurezza sul trono finché Cersei e i suoi bastardi non saranno morti. E credi che lord Tywin rimarrà buono e calmo mentre alla testa di sua figlia vengono prese le misure per la picca sulla quale verrà infilata? Castel Granito si solleverà, e non sarà solo. Di fronte al loro giuramento di fedeltà, Robert trovò in sé la forza di perdonare uomini che avevano servito re Aerys. Stannis non è clemente. Non ha dimenticato l'assedio di Capo Tempesta. Auguro ai lord Tyrell e Redwyne di non averlo dimenticato. Nemmeno loro. Chiunque abbia combattuto sotto i vessilli del drago o si sia ribellato assieme a Balon Greyjoy, avrà fin troppe ragioni di temere. Fa salire Stannis sul trono e, credi a me, il reame sanguinerà.» Ditocorto fece una pausa, poi riprese: «Veniamo ora al rovescio della medaglia. Joffrey ha soltanto dodici anni e Robert ha dato a te la reggenza. Tu sei Primo Cavaliere del re e protettore del reame. Tu, lord Stark, hai già il potere. Tutto quello che devi fare è allungare la mano e prenderlo. Fa' pace con i Lannister. Libera il Folletto. Sposa Joffrey alla tua Sansa. Sposa l'altra tua ragazzina al principe Tommen e il tuo erede a Myrcella. Ci vorranno quattro anni prima che Joffrey raggiunga l'età per regnare. Guarderà a te come a un secondo padre, e in caso contrario... quattro anni sono lunghi mio signore. Più che sufficienti per liquidare lord Stannis. E se Joffrey dovesse creare dei problemi, noi potremo rivelare il suo piccolo segreto e mettere quindi Renly sul trono». «Noi?» fece eco Ned. «Avrai pur bisogno di qualcuno che ti aiuti a portare simili fardelli.» Ditocorto si strinse nelle spalle. «Ti assicuro, il mio prezzo farà fin troppo raggionevole.» «Il tuo prezzo.» C'era il gelo nella voce di Ned. «Lord Baelish, ciò che suggerisci è alto tradimento.» «Solo se perderemo.» «La tua memoria è corta. Dimentichi Jon Arryn. Dimentichi Jory Cassel. E dimentichi questa.» Estrasse la daga e la mise sul tavolo in mezzo a loro: impugnatura di osso di drago e lama d'acciaio di Valyria, affilata quanto la differenza fra giusto e ingiusto, fra verità e menzogna, fra vita e morte.
«Hanno mandato un uomo a tagliare la gola di mio figlio.» «Temo di aver dimenticato» sospirò Ditocorto. «Invoco il tuo perdono. Per un momento ho scordato che stavo parlando a uno Stark.» Le sue labbra si piegarono in una smorfia. «Per cui sarà Stannis e la guerra?» «Non è una scelta. Stannis è l'erede.» «Lungi da me discutere con il lord protettore del reame. Per quale ragione mi hai convocato, quindi? Non certo per la mia saggezza.» «Farò del mio meglio per dimenticare la tua... saggezza» disse Ned con repulsione. «Ti ho convocato per chiederti di dare a me l'aiuto che promettesti a Catelyn. Questa è un'ora di pericolo per tutti noi. Robert mi ha nominato protettore, è vero, ma agli occhi del mondo Joffrey rimane ancora suo figlio e suo vero erede. La regina può contare su una dozzina di cavalieri e almeno cento armati che obbediranno a qualsiasi suo ordine. Una forza più che sufficiente a travolgere il poco che resta della mia guardia. Inoltre, per quanto ne sappiamo, suo fratello Jaime potrebbe stare marciando su Approdo del Re in questo preciso momento, con un'armata Lannister al seguito.» «Mentre tu di armate non ne hai.» Ditocorto giocherellava con la daga spingendone la punta in lenti cerchi. «D'altra parte, non c'è molto affetto tra lord Renly e i Lannister. Yohn Royce, ser Balon Swann, ser Loras Tyrell, lady Tanda, i gemelli Redwyne... ognuno di loro tiene qui a corte un certo numero di cavalieri e di spade fidate.» «Trenta uomini compongono la guardia personale di Renly. Gli altri ne hanno anche meno. Anche se tutti loro decidessero di giurarmi fedeltà, cosa della quale non sono certo, non sarebbero sufficienti. Devo avere dalla mia parte i mantelli dorati. La Guardia cittadina conta duemila uomini che hanno giurato di difendere la città, il castello e la pace del re.» «E nel momento in cui la regina proclamasse un re e il Primo Cavaliere un altro, la pace di quale re difenderanno?» Lord Petyr impresse un’altra spinta alla daga. La lama girò e girò e girò, e quando si arrestò puntava verso Ditocorto. «Ecco la tua risposta, lord protettore.» Ditocorto sorrise. «Staranno con l'uomo che li paga.» Si rilassò contro lo schienale e guardò Ned dritto in faccia; i suoi occhi tra il verde e il grigio erano pieni di derisione. «Ti porti addosso l'onore come se fosse un'armatura, Stark. Tu credi che ti tenga al sicuro, ma tutto quello che fa è pesarti sulla schiena e impacciarti nei movimenti. Ma guardati: tu sai perché mi hai chiamato, sai che cosa mi chiedi e sai cosa dev'essere fatto. Solo che tutto questo non è... onorevole, perciò le parole ti si strozzano in gola.» Il collo di Ned era irrigidito dalla tensione. Per un lungo momento, si sentì così furioso da non fidarsi a parlare. «Dovrei costringerti a dirle, quelle parole» rise Ditocorto. «Ma suppongo che sarebbe un gesto crudele da parte mia. Per cui, non temere, mio buon lord. In nome dell'affetto che ho per Catelyn, quando uscirò di qui andrò difilato da Janos Slynt e farò sì che la Guardia cittadina sia tua. Sei mila pezzi d'oro dovrebbero bastare. Un terzo al comandante, un terzo agli ufficiali, il resto agli uomini. Forse potremmo comprarli per la metà, ma io preferisco non correre rischi». Con un sorriso, Ditocorto raccolse la daga e la porse a Ned dalla parte dell'impugnatura.
Un altro spoiler dove Ned ripensa a Grande Inverno
La sua reggenza avrebbe avuto vita breve, si disse mentre la ceralacca si ammorbidiva. Il nuovo re avrebbe scelto un suo Primo Cavaliere. Ned sarebbe stato libero di tornare a casa. Il pensiero di Grande Inverno portò sul suo volto un sorriso di nostalgia. Voleva udire di nuovo la risata di Bran, andare a caccia col falcone assieme a Robb, guardare Rickon giocare. Voleva scivolare in un sonno senza sogni, nel suo letto, tra le braccia di Catelyn.
Eddard vuole mettere sul trono legittimo re, cosa ha fatto per realizzare il suo desiderio? Solo errori, ha avvisato la regina perché i suoi sentimenti non gli hanno permesso di fare ciò che era il suo dovere, ha rifiutato l'aiuto di Renly perché i suoi sentimenti verso Robert e il suo onore non gli hanno permesso di fare altro. Ned per garantire la riuscita del suo piano non ha accettato di sacrificare un briciolo del suo onore in una situazione dove un minimo di compromesso è indispensabile. Cosa guadagna Ned con l'arrivo di Stanis l'ho già messo sotto spoiler, torna a fare lord di Grande Inverno tra le braccia della amata moglie.
Cosa Ned ha fatto? Errori.
Cosa chiede di fare a Baelish? Tutto il lavoro a posto suo.
A cosa Ned rinuncia per Stanis? Quasi niente
Cosa Ned guadagna con Stanis? Tornare a casa e mantenere l'onore
A cosa Ned chiede di rinunciare a Petyr? Alla carica di prestigio che Petyr ricopre per merito dopo un lunga carriera di successo, ai suoi investimenti in attività di dubbio gusto.
Cosa Petyr guadagna con Stanis? Probabilmente guadagna la sua testa infilata su una picca. Nel caso di perdono di Stanis a Petyr torna l'onore di essere il lord dello sterco di pecora sulle dita.
Questa è l'arroganza di un uomo nato nobile. Se Ned comprendessi e rispettassi il valore della carica del maestro del conio per un uomo di bassa estrazione sociale come Baelish, Ned non avrebbe mai fatto l'errore di chiedergli di rinunciare a tutto, o almeno gli avrebbe offerto qualcosa in cambio. Ha trattato Petyr come uno dei suoi servi, ha avuto un atteggiamento come se tutto gli fossi dovuto. Al posto di Baelish avrei sicuramente preferito risparmiare il mio lavoro invece di seguire i capricci dei nobili.
Come avrebbe potuto Ned sostenere la legittimità di Stannis e accettare l'offerta di Renly? Renly vuole il trono, mi pare lo dica chiaramente, non vuole mettere suo fratello sul trono!
Il tuo ragionamento è giusto quando dici che Ned, per perseguire il suo scopo, e cioè mettere il legittimo erede di Robert sul trono, ha utilizzato una strategia che si è rivelata fallimentare. Ed è altresì vero che Ned non considera i rischi che Ditocorto correrebbe appoggiandolo, non si mette nei suoi panni, non gli offre nessuna contropartita. Detto ciò però, la mia domanda resta valida: se Ned si fosse messo nei panni di Petyr e gli avesse offerto garanzie e ricompense per il suo appoggio, Ditocorto sarebbe stato dalla sua? No. Alla fine gli eventi avrebbero preso la medesima piega. Perché? Perché i piani di Ditocorto erano altri. Il medesimo discorso resta valido, anzi forse lo è ancora di più, per Varys.
Quindi la scarsa capacità di Ned di immedesimarsi in Petyr e in Varys e di comprendere le loro posizioni di sicuro non gli ha giovato, non tanto perché ciò gli ha impedito di ottenere il loro appoggio (non lo avrebbe ottenuto comunque), ma perché se fosse stato in grado di farlo avrebbe potuto comprendere meglio il loro punto di vista e di conseguenza tentare di prevedere le loro mosse.
Eddard Stark seppure ha ceduto ad accettare di andare ad Approdo del Re come primo Cavaliere per aiutare Robert, suo fraterno amico, ha sbagliato, e lo ripeterò finché campo, e anche dopo, a portarsi dietro le figlie! Sei un padre, comandi Grande Inverno, proibisci a Sansa di andare nella tela dei Lannister! Se Re Robert ti ha detto che ha bisogno di te, perché non si fida più di nessuno, non ti porti i tuoi figli(voleva portare anche Bran...) assolutamente.
Hai la mentalità da soldato, e anche del branco? Allora lasci a Grande Inverno tutto il branco, tutta la tua famiglia! E ti porti un bel po' di spade amiche e fedeli, visto che c'è da non fidarsi di nessuno, per aiutare Robert Baratheon.
Catelyn non avrebbe lasciato Grande Inverno, avendo i suoi figli(senza nemmeno Jon Snow, poveraccio...) vicini a se, tutti!
Sansa avrebbe fatto tanti capricci, forse, ma si sarebbe comportata anche a modo, come faceva sempre, e avrebbe continuato a sognare una vita da donna felice.
Ned avrebbe avuto molte più possibilità di fronteggiare gente come Varys e Ditocorto, e anche i Lannister, di cui non si è mai fidato.
Che cacchio ci devi fare con le tue figlie alla capitale? Prendi un maestro di spade ad Arya? Allora lo sai che è in pericolo da quelle parti.
E poi, peggio ancora, gli fai portare i Metalupi!!! A sud? Visione delle cose uguale a zero!
Per il resto è un grande uomo d'onore, e chissà cosa ha fatto per cercare di mantenere questa rettitudine, di sicuro, tra l'altro, lui non si considera affatto perfetto, o superiore, lui fugge dalla politica, e stava cercando di farlo ancora, ma... vista la debole presenza dei suoi, non ce l'ha fatta, troppo ingenuo, troppo.
Resterà uno dei personaggi più rispettabili della saga, ma... anche quello senza alcun senso pratico nel momento delle decisioni importanti.
D'altra parte, era andato nella capitale anche per scoprire come fosse morto Jon Arryn, aveva ricevuto la lettera di Lysa(taroccata), che incolpava i Lannister, a maggior ragione se decidi di andare, ti porti un esercito ca...!!!
Ed ecco che i piani lungimiranti di Ditocorto... puff! Scompaiono in un istante!
E questo lo pensavo ogni volta che leggevo il primo libro, nonostante mi fossi affezionato a lui e agli altri protagonisti, fin da subito. Come dire, "ma perché?" l'avrò pensato venti volte leggendo quel primo libro!
Eddard vuole mettere sul trono legittimo re, cosa ha fatto per realizzare il suo desiderio? Solo errori, ha avvisato la regina perché i suoi sentimenti non gli hanno permesso di fare ciò che era il suo dovere, ha rifiutato l'aiuto di Renly perché i suoi sentimenti verso Robert e il suo onore non gli hanno permesso di fare altro. Ned per garantire la riuscita del suo piano non ha accettato di sacrificare un briciolo del suo onore in una situazione dove un minimo di compromesso è indispensabile. Cosa guadagna Ned con l'arrivo di Stanis l'ho già messo sotto spoiler, torna a fare lord di Grande Inverno tra le braccia della amata moglie.
Ned poteva tranquillamente tornarsene a casa anche senza sostenere Stannis. Gli bastava fare pace coi Lannister e rinunciare alla carica da Primo Cavaliere (cosa che gli ha pure offerto Cersei stessa).
Da un punto di vista strettamente egoistico quindi non ci guadagna niente a sostenere Stannis. Rischia e basta, vista la pericolosità della situazione in cui si mette.
Lo fa per una questione morale di giustizia e di legalità. E certo, c'è di mezzo il suo personale onore, nel senso che non vuole macchiarsi di atti che considera immorali, ma è ovvio. Se uno davvero ritiene un'azione ingiusta preferisce anche evitare di compierla, no?
Si può approvare o non approvare (anch'io non è che sia una fan sfegatata delle scelte di Ned, anche se comunque ammiro chi è disposto a mettersi in gioco in prima persona per fare ciò che ritiene giusto, e già questo mi basta per nutrire verso di lui un certo rispetto), ma ridurre tutte le sue azioni alle motivazioni egoistiche più terra terra significa distorcere la caratterizzazione del personaggio.
Tra l'altro in realtà le cose sono più sfumate di così. In alcune circostanze estreme persino Ned si è piegato a "giocare sporco", quando ha davvero sentito che non aveva scelta (imbrogliare sul testamento di Robert, accettare la proposta di Ditocorto di corrompere la Guardia Cittadina, ribellarsi contro Aerys che era il suo legittimo re...), però in linea generale lo ritiene sbagliato e gli pesa farlo.
Al di là del condividere o meno, la sua caratterizzazione è questa.
Quanto ad Arya, io penso che l'abbia accontentata proprio per farla stare buona (visto che già la situazione era abbastanza delicata di suo), cosa che infatti ha funzionato, visto che da quel momento Arya si è fatta gli affari suoi senza entrare in contrasto con i Lannister. Per Sansa pensava di non averne bisogno, visto che di solito lei è già buona e obbediente di suo. Non penso ci fosse dietro una vera e propria "preferenza", anche se con Arya probabilmente ha più sintonia.
Come avrebbe potuto Ned sostenere la legittimità di Stannis e accettare l'offerta di Renly? Renly vuole il trono, mi pare lo dica chiaramente, non vuole mettere suo fratello sul trono!
Ho letto abbastanza attentamente questa parte del libro e sono piuttosto sicura che Ned non sappia niente sui piani di Renly di prendere il trono, lui non gli lo ha mai detto espressamente. Ecco il dialogo:
Lord Renly gettò un'occhiata sospettosa a ser Boros, immobile all'estremità del ponte prossima al fortino, e a ser Preston, alle loro spalle. «Quel documento... È la reggenza, giusto? Mio fratello ti ha nominato protettore?» Non attese la risposta. «Mio signore, la mia Guardia personale è com-posta da trenta uomini e ho anche altri amici, cavalieri e lord. Dammi un'ora e io porrò cento spade ai tuoi ordini!» «E cosa dovrei farne di cento spade?» «Colpire!» Renly guardò di nuovo verso ser Boros e abbassò la voce a un sussurro concitato. «Adesso, mentre il castello dorme. Dobbiamo strappare Joffrey a sua madre. Protettore o no, l'uomo che ha in pugno il re ha in pugno il regno. Dovremo prendere anche Myrcella e Tommen. Se abbiamo in mano i suoi figli, Cersei non oserà contrastarci. Il concilio ti confermerà come lord protettore e Joffrey diverrà il tuo protetto.» «Robert non è ancora morto» gli ricordò Ned freddamente. «Gli dei potrebbero risparmiarlo. Se ciò non dovesse accadere, riunirò il concilio per dare lettura delle sue ultime volontà e trattare la questione della successione. Io non arrecherò disonore alle sue ultime ore su questa terra spargendo sangue nella sua casa e strappando bambini spaventati dai loro letti.» Renly fece un passo indietro, teso come una corda d'arco. «Ogni istante che lasci passare, è un istante che regali a Cersei per prepararsi. Quando Robert sarà morto, potrebbe essere troppo tardi... Sia per me sia per te!» «E allora preghiamo che non muoia.» «Ci sono ben poche probabilità.» «A volte gli dei sanno essere misericordiosi.» «I Lannister no.» Lord Renly si voltò e percorse il ponte fino al torrione nel quale suo fratello giaceva in agonia.
Detto ciò però, la mia domanda resta valida: se Ned si fosse messo nei panni di Petyr e gli avesse offerto garanzie e ricompense per il suo appoggio, Ditocorto sarebbe stato dalla sua? No. Alla fine gli eventi avrebbero preso la medesima piega. Perché? Perché i piani di Ditocorto erano altri.
Se Ned si fosse messo nei panni di Petyr e gli avesse offerto garanzie e ricompense l'esito non cambierebbe di una virgola, ma io in questo momento sarei una fan di Eddard Stark e non di Petyr Baelish