Provo a riprendere in mano questa discussione, cercando di fare riferimento a quanto ho scritto in passato.
Ci sono due fisioni "fisiche" che mi vengono in mente.
La prima è praticamente quella giá esposta. Ammettiamo un sistema fisico sulle grandi scale (pianeti non quanti come è stato detto giustamente) che non sia casuale ma assolutamente deterministico. In queste condizioni è inevitabile pensare ad una certa ciclicitá che sarà, in particolare, una macrocilicitá che sembra solo localmente casuale. In questo caso possono esserci tutte le condizioni che ho detto precedentemente. Cosi la teoria sembra stare piu o meno in piedi.
Passiamo alla seconda visione. Le leggi fisiche sono assolutamente deterministoche, cioe dettate dal principio causa-effetto. Tuttavia molti fenomeno naturali che vediamo sembrano totalmente casuali, ovvero caotici regolato da leggi non lineari, perche non si conoscono bene le condizioni iniziali e dipendono molto da queste ultime.In natura un sistema del genere sono proprio i temporali/nuvole/turbolenze di un fluido etc. Ma allora potrebbe esistere un fenomeno fisico sulla macroscala che produce un'alterazione gravitazionale su westeros e company in modo da cambiarne l'inclinazione dell'asse di rotazione, l'orbita etc? La risposta a questa domanda definisce proprio la validitá di questa teoria. Subito mi è venito in mente l'ormai anziano "problema dei tre corpi" (spero qlche qualcuno sappia di cosa sto parlando). Comunque anche in questo caso la regolaritá ci dovrebbe essere. Personalmente un'altro caso che mi viene da pensare è una nube gassosa totalmente caotica la cui azione gravitazionale sul vicino mondo di ASOIAF è elevata. Se l'evoluzione di questa ipotetica nube caotica influisce su di esso c'è da aspettarsi una vera e propria casualità totale e non una semplice "casualità locale". Mi sembra molto simpatica come teoria (oltre che molto speculativa).
Scusate il discorso da "pazzo" ma sono un appassionato di fisica.
Un altro discorso riguarda la flora e la fauna in questo ecosistema casuale. Non penso che gli animali siano in grado di vivere in queste condizioni molto "strane" (sia che sia macrociclica che casuale). Da questo punto di vista secondo me quindi siamo nel puro fantasy e non mi vengono in mente spiegazioni plausibili.
Il problema dei tre corpi lo avevo proposto anche io all'inizio della discussione. All'epoca pensavo ad un sistema binario con una nana. Ora potrei immaginare un pianeta molto massiccio, con con orbita molto eccentrica che periodicamente si avvicina a quella del pianeta delle cronache. Non saprei dire fisicamente quali limiti ci siano in queste condizioni, ma potrei immaginare che perturbi significativamente l'orbita/l'asse.
Chiaro che una vera flora e fauna come quella descritta nei libri la vedo dura...
Buongiorno a tutti,
sono un nuovo frequentatore di questo forum, che ho cercato per poter sottoporre a degli "esperti" una mia teoria relativa al ciclo delle stagioni su Westeros.
E' relativamente semplice, ma mi sembra funzionare, ve la illustro perché magari voi riuscite a notare qualche baco che mi è sfuggito.
La teoria presuppone un sistema solare molto simile a quello terrestre, e prende in considerazione 3 fattori:
Il clima del Nord è molto freddo, mentre Dorn, a sud, ha un clima caldo tropicale, quindi possiamo dedurre che tutto Westeros si trovi nell'emisfero nord del proprio pianeta.
Questo significa che sarà estate quando il sole si troverà nei pressi dello zenit del tropico settentrionale. Visto che l'estate può durare molti anni, dobbiamo dedurne che il sole non si muova da tale posizione. Possiamo trovare una spiegazione se immaginiamo che il periodo di rivoluzione (un anno) coincida con la precessione degli equinozi (circa 26.000 volte più rapida che sulla terra), nel qual caso l'inclinazione dell'asse terreste "insegue il sole" bloccando il cambio delle stagioni.
Ma se le stagioni sono bloccate dalla precessione degli equinozi, come si spiega l'inverno??? Con una nutazione particolarmente intensa.
La nutazione è generata dalla combinazione del moto di rotazione con il moto di precessione, due rotazioni rispetto ad assi differenti che determinano una terza rotazione, quella che tende a far "raddrizzare" l'asse terreste. Nel mondo di Westeros, la rapidità della precessione degli equinozi determina una nutazione particolarmente intensa, che causa una oscillazione dell'asse terrestre rispetto alla verticale sul piano della rivoluzione.
In pratica, mentre la rapida precessione degli equinozi "blocca" le stagioni, la nutazione accentuata determina il passaggio da estate ad inverno, seppure con un ritmo molto lento. Una volta giunto l'inverno, bisognerà attendere anni perché la nutazione si inverta e riporti l'asse terrestre nella posizione di partenza, donando una nuova lunga estate a Westeros.
Perché le stagioni hanno durata variabile? Perché la precessione e la nutazione risentono di fattori esterni, quali ad esempio l'attrazione del sole e della luna, o di altri eventuali pianeti, e così come sono variabili sulla terra, allo stesso modo risultano variabili per Westeros, con la differenza che essendo entrambi i fenomeni molto più marcati, anche le fluttuazioni che sulla terra sono minime per Westeros possono avere impatti notevoli.
Ho preparato anche un pdf con dei disegni di supporto, ma non ho ancora capito se è possibile allegarlo...
Attendo le vostre osservazioni.
Grazie in anticipo
Mario
l'idea che tutto il continente potesse essere in un solo emisfero è interessante perchè permetterebbe a eventuali altri corpi (grossi pianeti o lune massicce) di essere nascosti. Per il resto non saprei dire...
Uhm... forze gravitazionali così intense da indurre precessioni/nutazioni così rapide credo avrebbero altri effetti visibili a Westeros.
2 hours fa, Lord Beric dice:Uhm... forze gravitazionali così intense da indurre precessioni/nutazioni così rapide credo avrebbero altri effetti visibili a Westeros.
Ottima osservazione, vediamo se possiamo trovare un rimedio...
L'intensità di precessione e nutazione dipendono dalla "coppia" che sole, luna e altri pianeti esercitano su Westeros.
La coppia è il prodotto di due fattori: attrazione gravitazionale e forma del pianeta (più è schiacciato maggiore sarà la coppia a parità di forza gravitazionale).
Se ipotizziamo quindi un pianeta molto schiacciato possiamo avere una maggiore intensità degli spostamenti dell'asse terrestre senza eccedere negli altri effetti gravitazionali.
Un ulteriore vantaggio di un pianeta schiacciato sarebbe poi il restringimento delle fasce tropicali a vantaggio delle aree equatoriali e polari, e quindi un maggior impatto sul clima a parità di variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre (insomma serve una minore nutazione per passare da estate ad inverno nel modello precedentemente descritto).
Ti ho convinto? :-)
In parte.
Diciamo che un pianeta così schiacciato avrebbe non solo fasce tropicali strette, ma anche fasce che potremmo definire temperate altrettanto strette
E questo mi fa scorgere potenziali incongruenze tra geografia e astronomia, diciamo.
Infatti, è vero che Dorne ha un clima desertico, ma Vecchia Città ha più o meno la stessa latitudine di Dorne, e non viene presentata come una città dal clima equatoriale. Stessa cosa per Volantis, per dire, almeno se ricordo bene. Quindi diciamo Dorne può trovarsi in una fascia tropicale.
Dalla parte centrale dell'Altopiano all'Incollatura abbiamo un clima tropicale o temperato, ovvero le zone che nella tua ipotesi dovrebbero essere molto strette. Se praticamente mezzo Westeros (quindi mezzo Sudamerica, visto che le dimensioni in termini di latitudine sono analoghe a quanto ne sappiamo) si trova in questa fascia e contemporaneamente questa fascia è molto stretta, l'unica via di uscita è che il pianeta sia molto più grande volte la Terra, forse il doppio. Sto facendo calcoli a mente mentre sto facendo mille altre cose a lavoro, quindi potrei star dicendo castronerie.
Un pianeta di simili dimensioni avrebbe una gravità diversa da quella terrestre: presupponendo che la tavola periodica degli elementi sia la stessa terrestre, uomini e animali abituati alla gravità di un pianeta doppio rispetto al nostro dovrebbero ad esempio trovare molto più leggeri i materiali; le piante avrebbero maggiori difficoltà a svilupparsi in altezza rispetto alle nostre; inoltre un pianeta del genere avrebbe un'atmosfera dotata di più elementi leggeri rispetto alla nostra, che sarebbe in grado di trattenere grazie alla maggiore gravità, con tutti gli impatti del caso su flora e fauna; dovremmo poi aumentare conseguentemente anche le dimensioni del sole e della luna per avere gli effetti gravitazionali richiesti per mantenere la velocità di precessione e nutazione.
L'alternativa sarebbe un pianeta enorme ma leggero, che so con un nucleo povero di metalli, ma non so che genere di impatti potremmo avere in quel caso.
Spero di non aver scritto troppe cavolate, le mie nozioni di fisica, biologia e geologia sono decisamente arrugginite.
Se il pianeta non avesse un nucleo ferroso, immagino sarebbe anche privo di campo magnetico, quindi no atmosfera (vedi marte) o comunque una esposizione ai raggi cosmici che renderebbe la vita come viene presentata in Westeros praticamente impossibile.
Leggendo i libri io ho sempre pensato ad una serie di microclimi che difficilmente possono essere spiegati con considerazioni fisiche reali. ogni regno o possiamo far coincidere con uno stao attuale ma con le distanze annullate. Quindi la francia potrebbe essere altogiardino, dorne la spagna, approdo del re italia e penisola balcanica, grande inverno inghilterra del nord e scozia, le terre dei fiumi qualsiasi zona lagunare. Sono difficili da catalogare le terre dell' est e la valle. A castelgranito non ci sono pow nei 5 libri mentre sappiamo poco del resto della valle tra le dita e nido dell' aquila. Penso che fisicamente non sia possibile dare una spiegazione seria dei microclimi di westeros ed essos. Essos riimane più stabile come clima anche se non abbiamo mai visto in un pow le città libere del nord essos.
Non so se qui se ne è parlato in precedenza, ma in The Mistery Knight Arlan di Pennytree racconta a Duncan l'Alto che: "Dalla morte dell'ultimo drago, le estati sono diventate più brevi e gli inverni più lunghi e crudeli". Ciò lascerebbe intendere che la "magia del fuoco" rappresentata dai draghi influenza il ciclo delle stagioni portando il calore estivo e, presumibilmente, viene bilanciata dall'opposta "magia del ghiaccio" che porta l'inverno.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
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The measure of a life is a measure of love and respect,
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In the fullness of time,
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It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
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George Orwell (Nineteen Eighty-Four)