Tra parentesi, sarebbe possibile un pianete con un orbita di questo genere?
La O é il sole e la parentesi indica il moto del pianete
La terra fa cosí se non sbaglio
( O
O)
( O
O)
E avanti all'infinito (afelio e perielio sono sempre gli stessi)
E una roba del genere (magari causa influssi gravitazionali di altri corpi celesti)?
( O
O)
(O
O )
( O
O)
(O
O )
( O
Insomma si avrebbero due orbite ellettiche simmetriche con due diversi afeli e due diversi perieli, consecutivi tra loro
In tal modo non si 'raddoppierebbe' la durata del periodo caldo e di quell o freddo?
Sto sparacchiando nel mucchio eh, pensieri in libertà
Orbite che si allargano e si restringono? Aspetto chi ne sa di più, ma bisogna giustificare il fatto che il pianeta (che deve essere abbastanza interno nel sistema planetario per poter ospitare la vita) sia trascinato verso l'esterno (cosa possibile), ma poi venga risuccchiato all'interno da una forza gravitazionale del sole che intanto si è indebolita (il corpo si è allontanato). A meno che non ci sia un corpo celeste abbastanza massiccio in direzione del sole capace di amplificare gli effetti del suo campo gravitazionale.
Scusa eh magari wiki spara cavolate ma se l'anno islamico dura 354 giorni non coincide affatto con il perido di rivoluzione della terra intorno al sole.
E il fatto cje non sia sincronizzato con le stagioni non lo rende idoneo a rispondere alla domanda 'quando torna l'estate?'
Forse nel messaggio precedente non mi sono spiegato bene " />
Il periodo di rivoluzione della terra non è multiplo intero né del numero di giorni (rotazioni terrestri), né del numero di orbite lunari. Pertanto c'è un piccolissimo problema di calendario, visto che è estremamente probabile non calcolare proprio tutto e ritrovarsi... con un ferragosto freddo.
Si cerca di capire di quanto si è sfalsati (magari si prende per riferimento un raggio di sole che dovrebbe passare proprio nel buco x all'ora y del giorno z), e si corregge il calendario. Nel passato in occidente siam passati dal calendario giuliano a quello gregoriano proprio per coprire questa situazione. Insomma, i giorni bisestili servono a coprire questi sfasamenti (in russia per fare un esempio il cambio di calendario non accettato e si trovarono con dei giorni sfalsati).
Altri popoli, magari più legati alle tradizioni o meno matematici (o quello che vi pare), preferiscono non farsi questi problemi e rimangono fedeli a vecchi calendari etc. etc., ma il concetto continua a rimanere lo stesso:
- Cosa misuro? il periodo di rivoluzione della terra (ogni quanto si ripetono le stagioni (ai tropici le quattro stagioni, altrove stagione secca e stagione delle piogge))
- in cosa lo misuro? giorni, fasi lunari, migrazioni degli elefanti, quello che vi pare...
Detto altrimenti, si esprime "più o meno" il periodo di rivoluzione. In base al tipo di cultura ci ritroviamo più vicini o più lontani dal valore corretto.
PS sui pensieri in libertà... il moto della terra è poco ellittico, comunque la situazione che hai descritto non mi sembra fattibile considerando che la traiettoria deve rispettare le tre leggi:
vi ricordate la leggenda della nascita dei draghi narrata da una delle ancelle di Daenerys? mi sembra raccontasse di una seconda luna, che si infranse e si rivelo' essere l'uovo da cui i draghi vennero alla luce.
ora, leggende a parte, se veramente il pianeta di Martin ha "perso" una delle sue lune, questo potrebbe aver causato l'alterazione dell'equilibrio dell'asse di rotazione... un po' come una trottola impazzita il cui asse si inclina in modo apparentemente casuale
Vorrei anche io aggiungere una teoria, è improbabile un'oscillazione dell'asse di rotazione terrestre poiché 1) un'agente perturbante può causare un'oscillazione ma una volta cessata la causa la conservazione del momento angolare fa sì che l'asse si stabilizzi, 2) l'oscillazione dovrebbe essere coordinata con la posizione del pianeta nell'orbita.
Per quanto riguarda il fatto che le stagioni durino più di un anno faccio presente che la durata di una rivoluzione, o un anno che è pressoché lo stesso (senza entrare nelle differenti definizioni di anno), è molto facile da determinare osservando la posizione delle stelle ed infatti era un'informazione ben nota a popoli ben antecedenti al medioevo come i babilonesi. È talmente vera questa affermazione che le diverse fasi dell'agricoltura erano tarate sulla posizione delle stelle e lo sono stati fino, almeno in parte, al secolo scorso, tant'è che molti contadini sapevano riconoscere determinate stelle o costellazioni al sorgere delle quali effettuavano la semina o la raccolta. Per quanto detto ritengo che la definizione di anni in Martin coincida con una rivoluzione.
Purtroppo ho inviato il precedente messaggio per errore prima del suo completamento, segue qui:
La differenza di fondo tra questa terra e quella di martin è che qui le stagioni sono un evento prettamente astronomico con corollario le diverse condizioni meteo ( consideriamo una zona tropicale, la suddivisione in quattro stagioni non ha grande significato meteorologico ma può essere desunta da condizioni astronomiche) in Martin invece le stagioni non si definiscono dal cielo ma solo dal clima, l'unica spiegazione che posso addurre è la seguente:
Finora tutti quelli che hanno scritto hanno supposto un sole totalmente privo di variabilità, questo non è vero, il nostro sole ha un ciclo undecennale detto ciclo di shwabe (più altri su scala temporale maggiore) in cui varia l'attività, anche questo ciclo non è costante, per chi fosse interessato stiamo entrando in uno dei più deboli dell'ultimo secolo, e a riprova di ciò si consideri che la cosiddetta piccola era glaciale è stata causata da un minimo in questo ciclo. Se consideriamo un mondo con asse di rotazione perfettamente ortogonale all'eclittica le stagioni non sarebbero più funzione della posizione della terra (ottenendo come effetto collaterale la spiegazione del fatto che sebbene l'inverno sembra essere buio, magari solo in senso metaforico, non si parla mai del fatto che, alla latitudine della barriera, d'estate, le ore di luce dovrebbero superare di molto quelle di oscurità. Per altro non si fa mai menzione all'accorciamento della giornata, alla barriera dovrebbe essere quantomai evidente, ma anche più a sud si parla di freddo ma mai di diminuzione delle ore di luce) ma solo della variazione di breve periodo dell'attività solare: nei periodi di minimo sarebbe inverno, altrimenti estate. Una spiegazione abbastanza lineare che rende ragione di molte cose senza tirare in ballo niente di più che una stella con una variabilità abbastanza accentuata, più del nostro sole ma molto meno di tante stelle conosciute.
Se ho sbagliato qualcosa vi prego di farmelo notare.
In effetti non sappiamo esattamente cosa misurino i Maestri della Cittadella quando dichiarano il cambio di stagione; abbiamo sempre pensato fosse la posizione degli astri ma potrebbe benissimo essere la luminosità del sole; mi pare resti fuori dal ragionamento solo la Lunga Notte, ma da qualche parte un po' di magia bisogna pur metterla...
Partendo dal presupposto che avrò capito al massimo l'uno per cento di quello che avete scritto (portate pazienza, sono umanista, io " />), c'è una cosa che non mi è per nulla chiara.
Le stagioni così "sballate" sono limitate al continente di westeros o sono presenti anche nel resto del mondo conosciuto?
Beh a essere sincero non l'ho capito neanch'io a Westeros il clima si fa sempre più freddo ma non mi sembra che sia successo lo stesso a Essos " />
Tra l'altro sbaglio o Jon aveva in mente di far arrivare provviste da oltre il mare stretto? Se anche li si stesse arrivando l'inverno non credo che venderebbero provviste a tutti...
Il punto è che il concetto delle quattro stagioni si applica solo ai climi temperati, nelle zone tropicali ed equatoriali è un concetto che non ha senso, da quelle parti si considerano di solito due stagioni, una secca ed una umida. Le temperature più alte si raggiungono di solito in quelle che per noi sono le stagioni di mezzo, primavera e autunno, provate per curiosità a guardare il clima di una città tropicale come lagos e vedrete che non c'è modo di suddividere il clima in quattro stagioni. Per un vero approfondimento potete considerare la classificazione climatica di koppen rendendovi conto che le quattro stagioni si possono applicare solo a una porzione della terra. Tornando a Martin, direi che, se si ispira al modello climatico terrestre, "l'inverno sta arrivando" solo dalla latitudine della barriera fino ad un punto più a sud, di certo fino ad Approdo del Re ma non potrei dire di Dorne che potrebbe avere un clima tropicale arido. Per quanto riguarda Essos la latitudine potrebbe garantire un clima tropicale ma a seconda delle zone potrebbe essere umido, arido, desertico (desolazione rossa) o steppico (mare dotraki); in alcune zone dovrebbe esserci un clima monsonico ma si tratta di tecnicismi e Martin potrebbe fare quello che gli pare.
Un discorso a parte lo farei per la zona della barriera e a nord, si dovrebbe classificare come avente clima polare perché altrimenti la barriera d'estate si scioglierebbe o almeno un clima della tundra ma questo non regge perché non dovrebbero esserci alberi e dovrebbe essere presente il permafrost, tuttavia sappiamo che città della talpa è in parte sotterranea, cosa impossibile con quel tipo di terreno, ed anche il luogo dove si trova Bran sarebbe inconcepibile in un suolo permanentemente congelato (non commento per evitare spoiler ma chi lo sa mi ha capito). Questa è una grande incongruenza e non può essere spiegata fisicamente ma solo ammettendo qualche incantesimo alla barriera. Da quelle parti, ammettendo un clima polare o della tundra, sostengo che l'inverno non sta arrivando perché in quei climi le mezze stagioni sono molto sfumate e difficilmente si può parlare di autunno quindi si potrebbe argomentare che alla barriera l'inverno è già arrivato ma toglierebbe molta poesia al tutto.
Quello che non mi riesce di capire (considera che sono una capra totale in tutte le materie scientifiche, perciò in caso spiegami le cose come le spiegheresti ad un criceto XD) è come possa esserci una tale differenza di clima su un continente che non sembra essere poi così esteso. Guardando il clima sembra che Westeros sia esteso almeno quanto il continente nordamericano ma tenendo conto dei tempi degli spostamenti sembra decisamente più piccino O_o
Devo pensare che il motivo sia che il pianeta su cui si trova è più piccolo? O_o
Tendenzialmente la varietà di climi sembra far pensare ad un continente esteso in latitudine quasi quanto un emisfero, di certo dal circolo polare ad un punto tra l'equatore e il tropico. Per ora manca un clima di tipo equatoriale ma bisognerebbe vedere che clima c'è nelle isole dell'estate che sembrano essere ancora più a sud. La particolare disposizione delle precipitazioni in alcune zone fa anche pensare ad una notevole estensione in senso longitudinale con essoi che avrebbe dimensioni ben maggiori dell'Europa, mi fermo sennò vado OT. Mi sarebbe piaciuto aprire una discussione sulle dimensioni del mondo ma sono nuovo e la mia conoscenza delle Cronache non è quella che si direbbe enciclopedica, però, Medusa, se lo apri cerco di contribuire.
Il fatto è che io di queste cose capisco così poco che non saprei come aprirlo un topic se non con una domanda scema " />
Meglio se ad aprirlo è qualcuno che ci capisce di più, come i tanti utenti che hanno contribuito a questo topic.
Partendo dal presupposto che avrò capito al massimo l'uno per cento di quello che avete scritto (portate pazienza, sono umanista, io " />), c'è una cosa che non mi è per nulla chiara.
Le stagioni così "sballate" sono limitate al continente di westeros o sono presenti anche nel resto del mondo conosciuto?
secondo me è una domanda cruciale.
mi sembra di ricordare che Dany nota l'erba del mare Dothraki seccarsi con l'avvicinarsi dell'inverno.
anche il clima di Braavos sembra freddino ultimamente.
quindi le stagioni sembrerebbero sballate in tutto il mondo, ma non raggiungono i livelli di Westeros! le nevicate abnormi sono arrivate fino ad Approdo del Re, ovviamente c'è qualcosa sotto " />