Come sapete il 15 aprile le Camere sono convocate in seduta comune con la partecipazione dei rappresentanti delle Regioni (mi pare 3 per Regione) per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Soprattutto in questi ultimi decenni la figura del Capo dello Stato si è andata modificando non solo da Istituzione di garanzia e rappresentanza della Nazione, ma è divenuta sempre più una figura strategica e fondamentale nel dirimere le crisi politiche e dare un'indirizzo alla vita politica del paese. Spesso si discute che il Capo dello Stato si muova al limite dei poteri che la Costituzione gli affida ma al di la degli aspetti prettamente giuridici è certo che Il Capo dello Stato è divenuto una sorta di Presidente "Politico" a tutti gli effetti. Negli oltre sessant'anni di vita repubblicana abbiamo avuto diversi interpreti che hanno rivestito questa carica. Alcuni come Pertini sono rimasti nel cuore di tutti gli italiani o per altri ricordiamo solo la levatura come Einaudi o Saragat, mentre figure come quella di Leone o Cossiga fanno sempre discutere. Se ci si limita ad un giudizio sugli ultimi due Capi dello Stato Ciampi e Napolitano certo nessuno potrà negare che sono state figure di prestigio anche a livello internazionale e che hanno ricoperto il loro ruolo in anni difficilissimi, in particolare Napolitano. Ora apro questa discussione per chiedere se avete un nome o più nomi che vi augurate o che vi piacerebbero come Presidenti della Repubblica. Non voglio che si entri, almeno io non lo farò nel balletto di questi giorni e negli scambi che le forze politiche vorrebbero o potrebbero fare intorno alla più importante figura della Repubblica. Mi piacerebbe sapere le vostre opinioni e auspici. Personalmente io due nomi, che mi piacerebbe portare ipoteticamente all'attenzione dei Grandi Elettori chiamati alla nomina, li avrei da proporre.
Il primo nome è quello di Umberto Eco, il grande scrittore autore dell'immortale romanzo Il Nome della Rosa figura dal prestigio innegabile e a mio parere anche abile come "tessitore" della vita politica se non altro perché di intrighi romanzeschi se ne intende.
Il secondo nome è quello di Paolo Mieli giornalista già più volte direttore del Corriere della Sera e storico, autore di numerosi libri e secondo me perfetto per questo ruolo. Conoscitore come pochi della nostra arena politica e del nostro paese e anche persona di prestigio e non certo radicale o estremista ricoprirebbe la carica con saggezza ed equilibrio senza parteggiare per alcuno pur avendo come giusto le sue opinioni.
Gil Galad - Stella di radianza
Deve essere una persona abile a destraggiarsi in momenti complicati come questi, politico o comunque che sappia cosa sia la politica, sufficientemente flessibile e non un giurista. Una tipo la Cancellieri potrebbe andare bene.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Il primo nome è quello di Umberto Eco, il grande scrittore autore dell'immortale romanzo Il Nome della Rosa figura dal prestigio innegabile e a mio parere anche abile come "tessitore" della vita politica se non altro perché di intrighi romanzeschi se ne intende.
Troppo di parte. A mio parere il presidente della repubblica deve essere una persona che va bene a più o meno tutte le parti politiche. L'unico nome che finora non solo non mi dispiace ma mi entusiasma è quello della Cancellieri.
Anche a me piace la Cancellieri la vedo flessibile, diplomatica ma anche di polso. Mieli non sarebbe una scelta che mi dispiace ma trovo anch'io Umberto Eco troppo di parte e troppo poco interno.
*We are all bad in someone's story*
Io metterei un costituzionalista. L'idea di Gustavo zagrebelsky, che è stato anche giudice della Corte costituzionale, a me piace molto.
Io vedrei bene il costituzionalista Giovanni Sartori
Io metterei un costituzionalista. L'idea di Gustavo zagrebelsky, che è stato anche giudice della Corte costituzionale, a me piace molto.
Sarebbe fantastico, è anche la mia speranza.
In alternativa, giusto per non citare il solito Rodotà - che pure apprezzerei - che appare spesso in tanti discorsi, porterei all'attenzione anche Salvatore Settis.
Eco sarà di parte, ma la proposta di oggi da parte del centrodestra di eleggere Berlusconi o Gianni Letta, per quanto possa essere palesemente una boutade (o per meglio dire il punto iniziale di una trattativa) direi che rende Eco assolutamente imparziale. " />
Bersani propone: Marini, Amato, Grasso e De Rita.
Berlusconi rilancia con Pera.
I grillini non si sa chi abbiano in mente!
Paolo Mieli non mi dispiacerebbe proprio per niente, anzi!
Ad Umberto Eco non ci avevo mai pensato, anche perché di solito si pensa a una persona nell'ambito della politica per questo tipo di ruolo.
Però una persona "esterna" sarebbe un ottimo cambio di direzione.
Per la posizione di Presidente della Repubblica, la scelta migliore a mio parere sarebbe un costituzionalista. Zagrebelsky in tal senso sarebbe ottimo. Del resto, il ruolo è proprio quello di garante dell'unità nazionale e del rispetto della carta costituzionale. Chi meglio di un costituzionalista serio e motivato per questo ruolo?
Secondo me in un momento come questo c'è bisogno di qualcuno di più flessibile di un giurista, qualcuno che sappia fare i giusti compromessi e che abbia la giusta esperienza per risolvere le emergenze. I giuristi nominati, che comunque fanno parte di una certa area politico-culturale e quindi già di per sè difettano in equlibrio, non mi paiono avere queste caratteristiche, anzi.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
A me non dispiacerebbe romano prodi
Bersani propone: Marini, Amato, Grasso e De Rita.
Berlusconi rilancia con Pera.
I grillini non si sa chi abbiano in mente!
Mamma mia che nomi tutte figure nuovissime (tolto Grasso il peggio del peggio del panorama) , Dio ci scampi!! Ho proposto Eco che certamente è di parte, anche Napolitano in principio era uno di parte poi mi pare abbia svolto il ruolo con imparzialità riconosciuta da tutti, perché è una personalità che tutto il mondo riconoscerebbe in un'attimo e poi sono certo che una volta lì si comporterebbe con grande equilibrio e difenderebbe prima di tutto la Costituzione da ogni forzatura che "certi politici" vorrebbero si facesse della Carta Suprema.
Gil Galad - Stella di radianza
Il succo del discorso del libro il nome della rosa: agli eretici non fregava un bel niente delle eresie, semplicemente era un movimento sociale di rivalsa degli antenati del s.otto.proletariato! " />
Beh, il presidente della repubblica dovrebbe essere qualcuno superpartes, promotore dei valori della costituzione, con forte senso dello stato e delle forze armate (è anche capo delle forze armate). Dati questi motivi, scarterei si e no tutti i nomi letti finora.
Butto là un'idea...
Siccome oggi Berlusconi ha detto che un governo col PD lo farebbe anche e che di conseguenza dovrebbero convergere su un nome per il Presidente della Repubblica, potrebbe tornare d'attualità sua malignità Massimo D'Alema. " />