Ok,provo io a dare le mie impressioni su questi personaggi:
Benjen: Mi è piaciuto molto sin da subito,mi è parsa una brava persona. In poche parole mi ha suscitato subito simpatia,mi sono piaciute molto le poche parti in cui era con Jon.
Rickard: Nelle Cronache non mi pare che si parli molto di lui,abbiamo poche informazioni (se non mi sono perso qualcosa), quindi non mi sono fatto una idea ben precisa sul pg.
Brandon: Per quel che ricordo è il fratello più impulsivo dei tre,il più aggressivo. Nemmeno di questo pg mi sono fatto una idea ben precisa, ma se quel che dice Lady Dustin è vero devo dire che non mi sembra sto gran chè come pg (non come profondità del pg,ma come persona,carattere ecc.)
Lyanna: Il personaggio di Lyanna mi è sempre piaciuto e mi ha sempre affascinato, mi piacerebbe leggere di più di lei nei prossimi libri,più retroscena sulla sulla vita e tutti i famosi avvenimenti che hanno portato alla conclusione R+L=J.
Catelyn è una perfetta ritardata, a mio modesto avviso: scava la fossa alla propria famiglia in allegria con la faccenda di Tyrion, le toglie un vantaggio faticosamente conquistato con la faccenda di Jaime e, dopo tutto questo, si permette di comprotarsi ancora in modo arrogante e presuntuoso. L'ultimo sviluppo del personaggio, poi, sfocia apertamente nella paranoia.
Quoto. Aggiungo l'atteggiamento nei confronti di Jon e i consigli disastrosi che da al figlio (metti Bolton al comando della fanteria! negozia con Frey mettendoti a pigrecomezzi! yeah!)
Per il resto giudizio abbastanza positivo anche se tutti hanno difetti anche gravi, tranne Rickon che nei prossimi libri uscirà inc***ato nero e con un'orda di cannibali alle spalle che piallerà pesantemente i vari Bolton, Frey e Lannister togliendoceli dalle balle! " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Certo Catelyn non avrebbe mai gareggiato per il Nobel ma la paranoia gliela possiamo anche perdonare: Spoiler SU TUTTA LA SAGA
Se ti uccidono il marito, tutti i figli - Lei almeno lo crede- e l'unica che resta sposa Tyrion, in più ti uccidono tagliandoti la gola... Sfido chiunque a non essere paranoico
Nè pro nè contro, pro no perchè sono i personaggi un po' più prevedibili della saga, contro no perchè hanno dalla loro il "codice d'onore Stark" che nessuno ha, l'appartenenza alla loro terra e il legame indissolubile coi loro sudditi, il misticismo del nord legato al metamorfismo, ai metalupi, ai figli della foresta...
Entrando nel particolare:
Eddard: uno dei personaggi più positivi della saga, il suo senso dell'onore e del dovere rende impossibile odiarlo. Però, a motivo o no, ha iniziato una partita ad un gioco di cui non conosceva minimamente le regole e al quale non ha la minima attitudine a partecipare, credo di non dire una bestialità quando affermo che sia stato il peggior giocatore di tutta la saga (tra quelli importanti, ovviamente). Ma il suo comportarsi in quel modo è frutto del codice d'onore Stark, quindi dargli dell'inetto è secondo me superficiale, ha agito così perchè il sistema di regole che ha seguito tutta la vita glielo ha imposto, purtroppo.
Catelyn: non è una Stark, ma per via del suo senso del dovere è come se lo fosse. Ha sempre ubbidito alla famiglia e agito per il (secondo lei) bene di essa, sia quando da ragazzina le viene imposto di sposare prima Brandon e poi Ned, sia quando rapisce Tyrion, sia quando consiglia Robb e libera Jaime. La morte l'avrebbe resa un personaggio popolarissimo per via del suo amore materno, invece si è trasformata in un mostro sanguinario assetato di vendetta, e chi non lo sarebbe nei suoi panni?
Robb: il migliore. Il classico ragazzino sul quale vengono caricate responsabilità che un uomo adulto con fatica sopporterebbe. A Grande Inverno si diletta in cavalcate e scherzi con Theon e Jon, fino a quando il padre parte per la capitale e lui diventa lo Stark di Grande Inverno. Subito dopo cerca di sopprimere il ragazzino scendendo in guerra e poi diventando il re del nord, ma il ragazzino torna a galla nella notte con Jeyne e nella rottura del patto con i Frey. E' interessante notare che anche Eddard da ragazzo diventò lord in una situazione difficilissima, ma riuscì a superarla e a rafforzare la propria posizione.
Sansa: la realtà. Una ragazzina spensierata, ingenua (e chi non lo sarebbe a 13 anni?) e innamoratissima del bellissimo principe (e chi non lo sarebbe a 13 anni?) fino a quando il principe diventa re, dà di matto e uccide suo padre, poi la picchia e la umilia più volte. Lei rimane un ostaggio tranquillissimo (e chi non lo sarebbe...) arrivando anche a sposare Tyrion, l'esatto opposto del suo marito ideale senza ribellarsi (e chi...) fino a quando trova un appiglio per uscire dalla pessima situazione in cui si trova e ci esce. Al nido dell'aquila si comporta esattamente come ci si aspetterebbe da lei, ma ormai le esperienze l'hanno cambiata e fatta maturare.
Arya: la finzione. Il classico maschiaccio che prende a randellate il principe armato di spada (a 9 anni), sopravvive da sola in una città tumultuosa senza farsi prendere (a 9 anni) conosce Yoren che la mette in salvo, quando viene ucciso si dà alla macchia e sopravvive con altri ragazzini in una foresta (a 10 anni), la "rapiscono" prima una banda di fuorilegge e poi uno dei più forti guerrieri del continente (a 10 anni) ovviamente lei rimane viva e in circostanze misteriose riesce sempre ad avere la meglio su tutti, fino a quando decide di salpare per Braavos e diventare un'assassina senza volto (a 11 anni), ciò che tutte le sue coetanee desiderano ovviamente. Se avesse la "sfiga" non di uno Stark (che sappiamo ne hanno tanta) ma del personaggio medio della saga sarebbe morta almeno 20 volte ma lei rimane sempre viva e più bulla di prima, un tantino finto come personaggio, un po' come Dany.
Gli altri li scrivo dopo!
Edit: non ho neanche finito e qualcuno ha già apprezzato quello che ho scritto, non male!
Bran: bel personaggio, si capisce fin da subito che avrà una strada completamente diversa da tutti gli altri membri della sua famiglia ed è così, infatti con Hodor, i Reed e il suo fedele metalupo Estate intraprende un viaggio oltre la barriera e alla fine incontra il suo corvo a tre occhi e i figli della foresta. E' sicuramente destinato a grandi cose, speriamo che lo zione non lo faccia cadere nel banale.
Rickon: non c'è troppo da dire, nei primi due libri lo si vede poco e nei libri successivi scompare. Si sa che è molto aggressivo e il suo metalupo è il mio preferito, a pelle mi sta simpatico!
Jon: qui potrei scrivere un poema ma mi trattengo. All'inizio è un personaggio un po' lagnoso, del tipo tutti-ce-l'-hanno-con-me (ed è vero!), continua con questo atteggiamento alla barriera ma non capisce che il 99% dei ragazzi sono dei disgraziati che una vita come la sua se la possono solo sognare. Poi matura, cavalca coi bruti, si innamora di Ygritte e viene meno al suo giuramento, torna alla barriera da confratello, la difende, rischia il collo coi suoi confratelli e infine diventa il loro capo. Durante il suo dominio fa scelte mooolto impopolari ma necessarie, la cosa che più mi piace di lui è che è l'unico personaggio che non persegue uno scopo per orgoglio personale o famigliare, ciò lo fa il personaggio secondo me più positivo della saga.
Rickard: da ciò che sappiamo un uomo del nord coraggioso e leale fino all'ultimo. I miei istinti (e lady Dustin) mi spingono a pensare che fosse ambizioso e un pessimo padre, quindi non credo mi piacerebbe. Se se ne saprà di più magari la penserò diversamente eh, però finora è così...
Brandon: un personaggione che mi è molto dispiaciuto non conoscere! Un metà Ned e metà Jaime, mi dà l'idea di un personaggio complesso e sfaccettato.
Benjen: il vecchio guerriero che scompare ad inizio saga, molto misterioso e quindi interessante! Chissà quante ne avrà passate...
Lyanna: anche lei molto misteriosa e interessante, ma mancano gli elementi chiave per averne un profilo. Per esempio le dinamiche del suo "rapimento" da parte di Rhaegar e il suo soggiorno alla Torre della Gioia.
Ok, proviamo a delineare qualche tratto della generazione precedente...
Benjen: Sto ancora aspettando che ritorni, anche se ormai ci spero davvero poco...
Sempre che non sia Coldhands, anche se non sono così persuasa da questa teoria...
Mi piaceva Benjen " /> Tra l'altro, a proposito di Benjen (e qui potrei far partire discussioni di pagine e pagine e pagine...), secondo voi, come mai ha preso il Nero? Anche lui fa una scelta un pò avventata come Jon o era consumato da un qualche senso di colpa? C'è una teoria che lo vorrebbe in qualche modo coinvolto / coscio della fuga di Lyanna - ammettendo quindi che Lyanna sia scappata e non sia stata rapita. Potrebbe essere plausibile?
Rickard: Non ne ho la più pallida idea, giuro. Sicuramente era un politico molto più ambizioso del figlio - o si lasciava comandare a bacchetta da maestro Walys (stando alle parole di Lady Dustin, la quale però mi sembra un pò troppo incarognita per essere una fonte del tutto attendibile...)
Brandon: Donnaiolo, testa calda e, secondo Lady Dustin (e vale la stessa parentesi di prima...), pure un discreto stronzetto. Di certo è più impulsivo che intelligente, perchè a nessun personaggio con un minimo di sale in zucca verrebbe in mente di fiondarsi a pestare i piedini dal Re Folle (DAL RE FOLLE, diamine!) quando ti giunge voce che il principe abbia rapito tua sorella. Così, en passant, senza neppure consultare tuo padre, senza farti passare per l'anticamera del cervello il sospetto che tua sorella, testa calda quanto te, potrebbe non essere del tutto innocente. Brandon è uno di quei soggettoni che nella vita reale insulterei dalla mattina alla sera, ma che, per qualche assurdo motivo, mi affascina come personaggio.
Lyanna: Premetto che sono una fervente sostenitrice della teoria per la quale Lyanna non è stata rapita, bensì se n'è andata con Rhaegar di sua spontanea volontà. Sono anche convintissima che dietro all'elmo del Cavaliere dell'albero sorridente si celasse proprio lei.
Ah, Lyanna. Potrei scrivere miliardi di pagine di congetture e trip mentali su questo personaggio, ma cercherò di riassumere.
Confesso che faccio davvero fatica a non essere affascinata dai personaggi femminili tendenzialmente badass, ma il caso di Lyanna mi piace ancora di più perchè lo è in maniera contenuta. E' in grado di sconfiggere alcuni scudieri in torneo, sa maneggiare la spada e cavalca egregiamente, ma al contempo non è una macchina da guerra stile Brienne.
E' estremamente lontana dalla giovane lady stereotipata che crede nell'amore e sogna un matrimonio prestigioso, ma contemporaneamente rimane una ragazzina ingenua al punto da scappare col primo principe belloccio e tormentato che passa. Copio e incollo una parte della mia risposta alla discussione concernente la teoria R+L=J
"dovrebbe farci riflettere anche la caratterizzazione del personaggio di Lyanna: una sorta di upgrade della nipote Arya, nient'affatto propensa ad un matrimonio di interesse (per quanto si trattasse di un matrimonio allettante, mica era promessa a Walder Frey...), in tutta probabilità capace di arrivare a travestirsi da cavaliere e distinguersi nell'ambito di un torneo - sì, sono convinta che il minuto kight of the laughing tree fosse proprio lei...
Mi risulta improbabile che una ragazza del genere possa farsi rapire come una qualsiasi principessina da favoletta. Ma poi, com'è che l'avrebbe rapita? Rhaegar cavalca fino a Winterfell, scala una torre, la piglia per i capelli, la piazza sul suo destriero come un pacco e la trascina tranquillamente fino alle montagne di Dorne? Anche no, dai.
Per carità, potrebbe anche essere, ma questa visione di Lyanna come pura giovane martirizzata (roba che neanche la povera Sansa...) mi fa venire l'orticaria. Se c'è una cosa che apprezzo nella saga è che i personaggi 2d, senza macchia alcuna, praticamente non esistono. Mi sembra più realistico pensare non tanto ad una rocambolesca fuga d'amore, quanto all'azione sconsiderata di una ragazza che brama l'emancipazione da determinati schemi di genere a qualsiasi costo e che, rispondendo solo a sè stessa, compie un'azione sconsiderata. In effetti, non condivido la visione della storia come una pura tragedia romantica che è propria del 50% dei "fan" di questa teoria. Lyanna e Rhaegar, a mio avviso, hanno fatto una discreta ca***ta"
e ancora
"hanno deciso di scappare, non tenendo stupidamente conto del fatto che gli Stark non l'avrebbero presa granchè bene, certamente non immaginando quali nefaste conseguenze avrebbe avuto la cosa, tramite lo zampino del re folle. Non credo che gli ultimi mesi di vita di Lyanna siano stati tutto rose e fiori, anzi, la immagino a prostrarsi per i rimorsi, incinta e chiusa nella Torre della Gioia"
Ok, non voglio stravolgere l'oggetto del topic per cui la chiudo qui, però questo stralcio mi sembrava utile ad illustrare la mia opinione su quello che per me è Lyanna. Probabilmente è estremamente simile a Brandon, sotto determinati punti di vista, per cui, anche per quanto la riguarda, dico che è un personaggio che mi affascina estremamente (più di lui, dato che il fatto che sia una donna rende le sue azioni meno convenzionali...), senza però ritenerla positiva al 100%.
Per quanto mi riguarda la simpatia per gli Stark nasce da quello che rappresentano. Sono i primi personaggi con cui veniamo in contatto nel libro, partiamo da una dolce famiglia che se la vive serena e felice, quasi in un paradiso bucolico, pur con i suoi piccoli drammi (Jon vs. Catelyn, Sansa vs. Arya ecc) e tutto d'un colpo finiscono in un vortice di tragedie inimmaginabile. Quindi è abbastanza immediato il legame affettivo che si crea con gli Stark, poi andando avanti nei vari libri i personaggi presi singolarmente si evolvono e ne scopriamo sempre più sfacettature non sempre (anzi...) "bianche" ma quel legame primordiale e quella piccola speranza che per tutti gli Stark ci sia un Happy ending (speranza solo a livello emozionale perchè pensandoci razionalmente si sa che non finirà MAI così) rimane sempre.
Se vi va di azzardare mi piacerebbe sapere che impressione vi hanno fatto:
- Benjen Stark : per quel poco che lo abbiamo visto l'ho sempre associato molto a Jon, oltre per l'ovvio motivo di essere un Guardiano, anche per quest'aria introversa e un pò misteriosa, dopotutto lui era il figlio più piccolo, venuto dopo due fratelli dal temperamento forte e irruento come Brandon e Lyanna quindi se pur in minore proporzione avrà vissuto anche lui un pò di emarginazione.
- Rickard Stark (Il padre di Ned): lui mi viene semrpe da associarlo ad padre di Catelyn, Hoster Tully, un lord che ha provato ad assicurarsi dei buon matrimoni per mantenere alta la casata ma che sostanzialmente non ha fatto nulla di rimarchevole, una vita senza infamia e senza lode ecco, e per quanto riguarda la sua fine penso che probabilmente non avrei fatto in modo diverso al suo posto quindi niente da rimproverargli.
- Brandon Stark (il fratello maggiore di Ned): mi ha sempre detto poco, poi dopo le confessioni di Lady Dustin ancora meno, non penso che fosse un personaggio "cattivo" ma un pò troppo impetuoso e non ci sono elementi che facciano pensare che almeno avesse le capacità politiche per diventare lord.
- Lyanna Stark: mi affascina il mistero della sua storia, ma lei come personaggio no, anzi se risultasse vera la teoria della fuga intenzionale con Raeghar sarebbe anche peggio perchè è stato proprio un comportamento stupido che ha rovinato la vita di tuttie a anche a loro non ha portato nulla di buono. Ma per giudicarla su questo bisogna aspettare di sapere il perchè della fuga, la verità sulle profezie varie e le loro intenzioni per il futuro quindi vedremo! (se mai scopriremo qualcosa...)
Personalmente nella guerra Stark - Lannister io parteggio per la casata del leone, ma non per particolare odio verso il Nord. Quello che si potrebbe rimproverare ai personaggi che fanno parte della famiglia Stark è l'eccessiva alterigia, la rigidità nelle proprie posizioni. Mi spiego: a parte Arya, che è destinata a diventare una grande donna, i vari Ned, Robb, Cat, Sansa sono incapaci di adattarsi a ciò che li circonda, e quindi si zerbinano (vedi Sansa alla corte di Jeoffrey) oppure perdono la testa (Ned e Robb docet, in tutti i sensi). Cat, pur non essendo una Stark riesce sempre, sempre a comportarsi come tale, risultando il più delle volte antipatica. Scagliarsi a caso contro Tyrion o Jon e non far capire al proprio figlio che, sposando la prima ragazza che incontra, attirerà su di sè le ire di tutti, è semplicemente assurdo. Questa freddezza può risultare spesso eccessiva, ed è sempre sfociata in qualcosa di negativo. Ok la sfiga, ma diciamo che tutti ci hanno messo del loro. Non ho citato Bran perchè come personaggio non mi fa nè caldo nè freddo, diciamo che la piega presa dalle sue avventure l'ha portato troppo lontano dal centro nevralgico della storia. Non vedo, infatti, dove lo Zio voglia andare a parare con il piccolo Stark (così come non lo capisco per Rickon). Non considero Jon uno Stark: ha dimostrato di essere ben lontano dalla freddezza del padre, capace di adattarsi ed è spesso umanamente impulsivo. Tutte grandi qualità, secondo me.
Cara grazia che non l'ha ucciso nella culla il bastardello!
Ma dai, spero tu lo stia dicendo per scherzo... francamente trovo che il risentimento che Cat nutre nei confronti di Jon sia esagerato
a) In fondo lei e Ned erano appena sposati, un matrimonio combinato con finalità politiche e celebrato in fretta e furia per via della dipartita di Brandon
b) Se proprio deve rompere le scatole a qualcuno, che vada a lamentarsi da Ned, considerato che è lui quello che pare sia andato a sfarfalleggiare in giro per i Sette Regni e non il povero Jon - che poi sappiamo benissimo che al 90% non è così, ma vabbeh...
La verità è che prima dell'arrivo di Re Robert a Winterfell (e tutti i casini che ne sono derivati) Cat ha avuto un'esistenza della quale nessuna donna a Westeros avrebbe potuto lamentarsi (eccetto quelle con uno spiccatissimo spirito libero tipo Arya o Brienne, ma si contano sulle dita di una mano), sotto questo punto di vista è stata molto più disgraziata Cersei. Per carità, questo non la rende certo una bella persona, ma se devo nutrire una certa empatia in quanto donna, mi viene più spontaneo rivolgerla nei confronti di Cersei che Catelyn. Questo prima che cominciasse il concatenamento di sfighe per la famiglia Stark, eh...
Devi sposare Brandon, una con la fama di una bestia che si accoppia anche con i termosifoni. Ma sposi il fratello: quello calmo, buono, con un grande senso dell'onore e ti lascia incinta prima di partire per la guerra. Anche se fosse un matrimonio politico (cosa non strana per lei, credo sia stata educata a pensarlo da sempre), ora è il padre di tuo figlio...
Quando torna dalla guerra torna con un bastardo: non lo lascia alla madre legittima, non lo affida ad un fabbro perchè impari un mestiere, lo porti al castello.
Jon cresce a Grande Inverno con gli altri figli di Eddard, da loro pari (tranne che per cose tipo banchetti con monarchi, niente di grave) e Eddard fa di tutto per legittimare il suo bastardo.
A me, che mi hai sposata, messa incinta mentre te ne andavi a fare il guerriero che tu torni con un bastardo e che lo tratti come il figlio che hai avuto da me da fastidio: perchè dopo aver svolto i tuoi doveri da lord mi hai tradito con una che amavi più di me (se no perchè portarlo a casa e trattarlo come pari di Robb).
Poi quando parliamo della madre di Jon, Eddard si fa duro e le dice di tacere, che non deve chiedere, deve accettare che suo figlio resti a casa loro cresciuto come uno dei suoi figli.
E se fosse vero R+L=J, Eddard preferisce preservare l'onore della sorella piuttosto che quello della moglie (e lì ti do ragione, la colpa e di Eddard che la disonora coscientemente)
Come obiettare al comando di tuo marito, che col tempo impari ad amare, rispettare e anche "temere", ma su una cosa non ci passi... Jon ed il tradimento di Eddard, ma se ora Eddard lo hai perdonato, Jon è lì come simbolo del suo disonore... normale che lo possa odiare!
Si, ma povera Stella non è Jon che ha chiesto di nascere. Come puoi odiare un bambino che non può fare niente? Ammettiamo che sia figlio di Ned, è stato lui a tradire Catelyn, nel momento che perdoni ned, cerca di perdonare anche Jon, invece Cat non fa che alimentare il proprio odio verso quello che proprio non c'entra niente con tutta la situazione!
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Veramente si limita a dargli una botta prendendolo alla sprovvista (che ci sarà mai di irrealistico in questo...), ma dopo è lui che ha la meglio. Se si salva è solo grazie alla lupa, non certo perché riesce a prenderlo a randellate lei.Il classico maschiaccio che prende a randellate il principe armato di spada (a 9 anni).
Ognuno ha le sue opinioni (mi sembra un po' strano che consideri "finte" le avventure di Arya ma non quelle di Bran e di Jon, ma vabbè...), però almeno atteniamoci ai fatti reali
L'odio di Catelyn verso Jon non è giustificato, ma credibile e comprensibile. In questo senso quoto pizzicagnolo. Che poi risulti antipatica un altro discorso.
Più che dirglielo, che poteva fare? Legarlo? Rinchiuderlo? Assassinare Jeyne (anche se in realtà questa sarebbe stata una buona idea. Io avrei approvato " /> Mi domando perché nessuno dei suoi alfieri l'abbia fatto). A parte il fatto che è venuta a scoprire la cosa solo dopo che lui l'ha sposata (prima non poteva nemmeno sapere che avesse intenzione di farlo).Scagliarsi a caso contro Tyrion o Jon e non far capire al proprio figlio che, sposando la prima ragazza che incontra, attirerà su di sè le ire di tutti, è semplicemente assurdo.
La colpa della cavolata di Robb è solo e interamente sua. Non vedo proprio come la si possa scaricare su altri.
Quello che penso di ciascuno più nei dettagli lo scrivo forse più tardi.
Cara grazia che non l'ha ucciso nella culla il bastardello!
Ma dai, spero tu lo stia dicendo per scherzo... francamente trovo che il risentimento che Cat nutre nei confronti di Jon sia esagerato
a) In fondo lei e Ned erano appena sposati, un matrimonio combinato con finalità politiche e celebrato in fretta e furia per via della dipartita di Brandon
b) Se proprio deve rompere le scatole a qualcuno, che vada a lamentarsi da Ned, considerato che è lui quello che pare sia andato a sfarfalleggiare in giro per i Sette Regni e non il povero Jon - che poi sappiamo benissimo che al 90% non è così, ma vabbeh...
La verità è che prima dell'arrivo di Re Robert a Winterfell (e tutti i casini che ne sono derivati) Cat ha avuto un'esistenza della quale nessuna donna a Westeros avrebbe potuto lamentarsi (eccetto quelle con uno spiccatissimo spirito libero tipo Arya o Brienne, ma si contano sulle dita di una mano), sotto questo punto di vista è stata molto più disgraziata Cersei. Per carità, questo non la rende certo una bella persona, ma se devo nutrire una certa empatia in quanto donna, mi viene più spontaneo rivolgerla nei confronti di Cersei che Catelyn. Questo prima che cominciasse il concatenamento di sfighe per la famiglia Stark, eh...
Jon è lì come simbolo del suo disonore... normale che lo possa odiare!
Normale che possa non amarlo, ma, dal mio punto di vista, odiarlo al punto che è già tanto che non l'abbia ucciso nella culla (come avevi scritto tu precedentemente... spero esagerando ), è davvero troppo.
Perdoni tuo marito? "Perdona" anche il ragazzo. Giuro, non vedo come si possa soprassedere sul comportamento di Ned e non sull'esistenza di Jon.
Non è condivisibile: al massimo è comprensibile, ma, ripeto, non mi porta a provare nessun genere di empatia nei suoi confronti, neanche in quanto donna.
Per noi è difficile provare empatia anche perché noi siamo lettori moderni. Ma nella società di Martin (se non ricordo male) già di base c'è un po' questa mentalità che tende a vedere i bastardi come qualcosa di "maledetto" e quasi "diabolico" (e non solo "sfortunato").
Tra l'altro anche nella reale storia dell'umanità il legame tra colpa e condanna non è affatto stato qualcosa di così radicato sin dall'inizio. Oggi abbiamo questo forte principio del "se è nato così, poverino non è colpa sua", ma non era un ragionamento così scontato in epoche passate.
Ripeto che con questo non voglio giustificare Catelyn o convincere qualcuno a simpatizzare con lei. Semplicemente dico che il suo è un atteggiamento molto credibile e persino naturale.
Penso che molto dipenda dalla capacità o meno di separare i personaggi dei romanzi dalla realtà. Io non ci riesco mai del tutto e tendo a simpatizzare per quelli che "fanno la cosa giusta", nel senso quello che noi, al nostro tempo, riteniamo giusto. Un tizio che lancia i bambini da una finestra, per quanto possa essere figo e letterariamente ben costruito, a me fa schifo a prescindere e non riuscirò mai del tutto a farmelo piacere; viceversa c'è chi riesce maggiormente a separare la finzione e la realtà e per la quale un bambino "letterario" lanciato dalla finestra è semplicemente una non-persona e quindi un soggetto verso il quale non si prova necessariamente un sentimento. Bran e Jaime sono in tutto e per tutto alla pari e la minore età dell'uno e il crimine commesso dall'altro sono fattori non determinanti. Da questo punto di vista il fattore "morale" perde qualsiasi tipo di valenza in favore del fattore letterario.
Gli Stark non fanno altro che subire. Certo partecipano al gioco, combattono, non sono delle vere e proprie vittime, però subiscono e subiscono perchè l'avversario adopera contro di loro tutta una serie di scorrettezze che il lettore "emotivo", come sono io, non riesce ad accettare del tutto o per niente.
A questo si aggiunge il fatto che gli Stark, almeno nel primo volume, sono numericamente preponderanti come POV e che quindi si tende a simpatizzare con i personaggi che, se non sono i protagonisti assoluti del romanzo, sono comunque quello che più si avvicina a questo tipo di definizione. E' abbastanza palese infatti per i personaggi di Martin che l'empatia verso Tizio o Caio si modifica parecchio in funzione dell'introduzione o meno del POV. Gli Stark hanno una netta preponderanza nell'essere descritti tramite POV e quindi il lettore medio li "sente più vicini".
Poi ci sono anche fattori ancora più soggettivi. C'è gente, per esempio, a cui piacciono proprio i cattivi o comunque personaggi con una forte componente "dark" e in questo caso gli Stark non possono che non piacere. In genere mi sembra che chi ama personaggi di questo tipo, tende ad associare la cattiveria/darkitudine del personaggio alla complessità letteraria e diametralmente considera l'essere bianco una caratteristica che depotenzia l'approfondimento psicologico.
Da queste considerazioni generali si capisce perchè io sia pro-Stark, anche se non mi piacciono solo gli Stark e non ho una preclusione di principio verso personaggi di altre famiglie o dark/grigi. Certo però con il passare del tempo la mia starkitudine si è un po' affievolita; in parte perchè gli Stark, intesi come famiglia, fondamentalmente non esistono più, in parte perchè da AFFC in poi i personaggi Stark hanno avuto un trattamento decisamente minore, finendo per diventare davvero una delle tante famiglie di ASOIAF. L'unico personaggio Stark (ed è tra l'altro uno Stark anomalo) che mantiene una certa profondità e un numero consistente di pagine è Jon, mentre gli altri sono defunti/scomparsi o ridotti a ruolo molto minore (Arya, Sansa, Bran).
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Vedo che molti hanno già espresso un sacco di concetti interessanti che condivido quindi stavolta mi limiterò XD
Fondamentalmente sono pro-Stark, nel senso che detestarli è quasi impossibile considerando che tutto quello che fanno è subire e difendersi. Non hanno mai compiuto nulla di ributtante come *coff* certe *coff* altre casate quindi viene davvero poco spontaneo accanirsi su di loro. A dire il vero si stabilisce una certa empatia. Almeno nel mio caso!
Nello specifico, ci sono personaggi come Benjen e Rickon che non mi dicono davvero nulla e mi sembrano piazzati lì o per fare numero o per giustificare cose che accadono agli altri (come dare a Jon l'idea di entrare nel Guardiani della Notte) o per giustificare cose che accadranno in futuro per le quali nutro ben poco sentimento. Rickon re del nord? Heh. Come dicono a Stannis, nessuno inneggia ad un re che non si conosce.
Poi ci sono personaggi come Arya che mi ispirano a tratti. Non è un brutto personaggio, leggere i suoi POV non mi ha mai annoiata, ma ce ne sono di più interessanti. Per quanto mi riguarda potrebbe restarsene a Braavos per sempre e mi cambierebbe ben poco. Oh, e Catelyn. Non detesto Catelyn, né riesco ad ammirarla completamente. Avrei preferito restasse morta perché ora non so davvero cosa pensare di lei. C'è troppa guerra in giro per volerne altra.
Sansa. Lei è un caso a parte. All'inizio mi veniva voglia di sbuffare ogni due pagine e una volta ho sbattuto il libro contro il muro dalla frustrazione. Però, man mano che la sua storia si sviluppa, nonostante molto spesso vorrei ancora scrollarla per le spalle e urlare "Percheeé?!, è divertente mettermi a riflettere sui cambiamenti nella sua personale, impercettibili o visibili che siano.
Eddard è il mio senso dell'onore impersonato. Beh, probabilmente il suo onore è anche più onorevole, essendo un personaggio letterario che può permetterselo, ma mi ero affezionata a lui. Oggettivamente non condivido le sue ultime scelte, soggettivamente... mi piacerebbe potergli dare una pacca di approvazione sulle spalle.
Salto Jon, sto ancora cercando di capire cosa ne penso di lui (il che è curioso considerato che per i primi due libri è stato il mio personaggio preferito). Per Bran invece ho grandi progetti. Il suo POV sarà di minore importanza ma tengo tantissimo a Bran, è dai primi capitoli che lo seguo con piacere. Probabilmente è /il/ mio personaggio preferito, o almeno quello per cui ho maggiori speranze. Non saprei dirne il motivo. È.. difficile.
Ecco, ho detto tanto e non ho detto niente " />
sono neutrale
E' il mondo in cui agiscono che emargina gli Stark, non io.
La verità è che gli Stark sono superati in un contesto che vive di politica ed intrighi.
Tutte le loro virtù, onore, dignità. cortesia servono soltanto a cacciarli in colossali pasticci che non sanno affrontare.
Ed in contraddizioni pericolose.
Ciò vale soprattutto per Robb ed Eddard, che infatti ne vengono schiacciati..
Arya, buttata nella vita reale per caso, impara presto che nulla è semplice come sembra; trovo molto significativo il momento in cui dimentica di inserire nella lista dei nomi dell'odio il Mastino, che ormai non riesce più ad odiare.
Sansa, se continua così, si sta avviando a diventare, se impara a mettere il cervello al servizio dei sogni, una Margaery e, se i sogni le crollassero definitivamente, ha tutte le qualità di base per diventare una piccola Cersei:
Per i maschi ( e qui Bran e Jon hanno fatto la scelta giusta) sarebbe adatto soltanto il mondo bianco e nero della Barriera e dell'oltre Barriera: