E' da quando è uscito che non riesco a smettere di ascoltare questo album; Pyre of the Black Heart di Marco Hietala (bassista dei Nightwish, ma anche cantante, autore e polistrumentista). E' un disco pieno di diverse sonorità; dalle schitarrate rockettare nel senso più puro del termine alla ballad dolce e sentita (soprattutto a livello di lyrics), fino ad arrivare a canzoni completamente in acustico con tanto di quartetto d'archi che emerge fino a diventare parte preponderante nella parte finale del brano, come nel caso di Truth Shall Set You Free, di cui vi propongo video con lyrics perché meritano (in certi punti sembra di stare immersi in un bosco disperso in Lapponia).......è una sorta di "green-song" o, se preferite, una canzone "pseudo-ecologista", anche se in realtà ho come l'impressione che i nordici, in questo caso i Finlandesi abbiano una consapevolezza superiore alla nostra rispetto alla natura ed all'ambiente che li circonda. Un rispetto che se anche solo la metà di noi avesse, forse la nostra Terra non sarebbe nelle condizioni in cui si trova ora........

Una delle ultime fatiche degli Skillet:

Ieri era il trentennale dell'uscita di Rust in Peace, album capolavoro dei Megadeth e del metal in generale. Di seguito la traccia di apertura del disco, la fulminante Holy Wars... The Punishment Due:

Propongo un’esibizione dal vivo di Susanne Sundfør, cantautrice e produttrice discografica norvegese. Il brano è The Brothel, componimento appartenente al primo periodo dell’autrice che in tempi più recenti si è spostata in area elettronica. Faccio qualcosa di utile e vi lascio sotto spoiler il testo, questa è il genere di canzone che va ascoltata con le parole sotto mano, non è un brano di difficile ascolto anzi, la capacità di proporre brani ben scritti ma con musiche non impegnative è una delle caratteristiche più apprezzate della Sundfør.

Canzone tamarra e sdolcinata di un gruppo tamarro e sdolcinato. Una caramella per l'apparato uditivo, offerta dai Tesla  

https://www.youtube.com/watch?v=RqHYAnW6lKY

Stanotte ricordiamo un grande del rock.

Rip Eddie

https://youtu.be/Y-IUB62zDlA

Sono davvero dispiaciuta per questa dipartita. 

Do anch'io un contributo: 

Ho letto sul web "il commiato" di Ozzy Osbourne a Eddie Van Halen.....chapeau, Ozzy, davvero!

Intanto, ieri ero troppo triste per farlo, mi sembra doveroso dare anche il mio estremo saluto a questo genio della Musica, che non ha lasciato la sua impronta solo nel Rock, ma anche nel Pop; già, perché non tutti sanno che il celeberrimo assolo di Beat it di Michael Jackson è frutto di un "buona la prima" di Eddie Van Halen, chiamato appositamente per realizzarlo. 

Ma oggi Eddie lo ricordo così.....

R. I. P. anche da parte mia, Eddie. Oggi partendo da un riascolto dell'album Balance, (che era una delle mie prime MC Hard Rock) sono finito ai Nirvana, quelli più devastanti di fine carriera.

La mia canzone del giorno ha il titolo improponibile di Frances Farmer Will Haver Her Revenge On Seattle, ed é una delle canzoni più cariche del terzetto, ma che comunque sprizza grunge da tutti i pori. Purtroppo della canzone sembra non esistere una versione live decente, quindi accontentiamoci di quella dell'album

Sto ascoltando il Once in a LIVEtime dei Dream Theater. Non lo avevo mai preso in considerazione prima, perché reputo Falling into Infinity uno degli album più fiacchi della discografia dei talentuosissimi musicisti americani (e Derek Sherinian il più fiacco tastierista del gruppo).

E dire, che avevo pure visto la relativa tournee, al Monsters of Rock di Torino nel lontano 1998, ma a quei tempi i DT ancora non entravano nelle mie corde.

Fatto sta che questo live ora mi ha letteralmente spazzato via: i DT al loro meglio, e Derek Sherinian é sullo stesso livello del successore Jordan Rudess.

Questo assolo di batteria di Portnoy poi mi ha fatto gongolare dalla gioia e sarei stato egoista a non rendervi partecipi: ascoltate i maestri in religioso silenzio!   

Per festeggiare il lockdown completo del mio comune  e la conseguente chiusura delle scuole, non mi resta che ripescare un altra canzone dall'album di ieri (ora che ci penso il titolo é abbastanza evocativo ).

I Transatlantic, supergruppo di rock progressivo composto da Mike Portnoy (ex Dream Theater), Neal Morse (ex Spock's Beard), Roine Stolt (The Flower Kings) e Pete Trewavas (Marillion) hanno appena annunciato l'uscito del loro quinto album, The Absolute Universe, per il 2021. Lo attendevo da ben 7 anni, dato che il disco precedente, Kaleidoscope, uscì nel 2014.

The Absolute Universe si preannuncia un'opera innovativa, non tanto per il "sound" tipicamente progressive della band quanto per il formato: sarà infatti un "concept album" in due versioni diverse, un album doppio e uno singolo.

I Transatlantic sono famosi per aver sfornato epiche "suite" di 10, 20, 30 e persino 80 minuti! Per non tediarvi, vi propongo uno dei loro brani più brevi in versione dal vivo, Black As The Sky, fra l'altro uno dei pochi in cui la voce principale non è quella di Morse ma quella di Stolt. 

Un altro ottimo pezzo cover: