Sentita casualmente in un video del maestro Nocoldiz, la adoro!
Sono in pieno ascolto in loop di "Distance over Time" il nuovo album dei Dream Theater uscito lo scorso gennaio.
E' molto diverso dal suo predecessore, volutamente molto diverso, sebbene contenga tutti i pattern che hanno nel tempo hanno costituito il marchio di fabbrica della loro musica.
In questo disco Petrucci è stratosferico, i suoi assoli sono eccelsi ed ispirati come non mai, tanto che ogni volta che ne arriva uno mi ritrovo ad alzare il volume dell'autoradio....come in questa Falling into the Light, un solo (il primo dei "due" contenuti in questa song, l'altro la chiude) meravigliosamente costruito, tanto lieve e struggente nel suo incipit quanto potente e malinconico nel suo proseguo; un costrutto armonico semplice se vogliamo, ma armonizzato ed arrangiato in modo sapiente ed impeccabile. Quasi due minuti di pura magia, provare per credere dal minuto 3.17 al 5.12 circa. Per quel che vale a me la canzone piace tutta.
Un classico dei Rolling Stones che non sentivo da anni e che ho beccato casualmente alla radio. Per avere 51 anni non se la cava tanto male...
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Cambio genere! Andiamo su qualcosa di nuovo, andiamo sul metal!
Mi sono riaddentrato nella discografia dei Dream Theater, che vedró dal vivo piú volte nelle prossime settimane.
Un album che sto rivalutando ultimamente é Falling Into Infinity. Album snobbato alla sua uscita, e per forza, dopo aver toccato il cielo con Images and Words, ed essere tornati sulla terra con il Dream Theater il solido Awake, arriva questo album, lento, pieno di aperture melodiche e ballad.
I Dream Theater sono finiti, si diceva. Sono diventati commerciali, hanno perso mordente.
La storia della band ci ha insegnato diversamente e a distanza di tanti anni, Falling Into Infinity si presenta all'ascoltatore come un album ricercato, fine. Il duro progressive degli ultimi lavori da il cambio ad ampi passaggi melodici dal sapore pinkfolydiano e anche le ballad hanno una loro particolare magniloquenza.
Uno dei pezzi piú ostici dell'album é la lunga Trial of Tears. Un pezzo che in 13 minuti riassume tutti gli stati d'animo di Falling Into Infinity. Qui una versione live piuttosto recente:
Grazie del pensiero @Euron Gioiagrigia! Le OST di Evangelion sono sempre molto belle (quelle di Sousei no Aquarion le conosci?)
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Bel video, Euron, grazie.
Verranno al contrattacco
Con elmi ed armi nuove
Verranno al contrattacco
Bianche corone e bandiere a lutto
Maledetto Yang
Maledetto Deng
Maledetto Li-Peng
Maledetti nei secoli nel cielo e sulla terra!
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Sabato 8 giugno un'altra grande voce della scena prog/power metal si è spenta per sempre, privandoci di un grande talento e, per alcuni, un modello d'ispirazione, un "idolo", o semplicemente dell'ennesima figura che, volente o nolente, ha lasciato il suo segno nella storia di questo genere musicale.
Non ero una fan, nel senso stretto della parola, degli Angra (e/o dei suoi progetti successivi), tuttavia il suo talento era innegabile, la sua voce una delle più belle e la sua capacità compositiva raffinata.
Lo voglio salutare così come l'avevo conosciuto, insieme agli Avantasia di Tobias Sammet; questa sua esibizione, risalente solo ad una settimana prima della sua prematura morte, resterà anche il suo canto del cigno.
R.I.P. Andre Matos.
Io invece ero (sono) proprio un fan degli Angra e dei suoi progetti successivi. Non ho seguito la sua deriva rock, ma i suoi Shaaman erano un'istituzione!
Con gli Angra ha riscritto la storia del Power Metal melodico. Holy Land é un album CAPOLAVORO, che ha dirottato gli eccessi melodici "facili" dell'epoca verso una deriva di musica classica coloniale portoghese, che assieme a influssi di modinha e addirittura accenni al samba, ha creato una combinazione sonora semplicemente grandiosa.
Ecco la title track dell'album (di cui ho veramente consumato la MC, tanto che ho dovuto ricomprarmelo in CD):
Ma qui stiamo parlando di André Matos, e ho già dirottato troppo il discorso. In questa power ballad, tratta dallo stesso album emergono prepotentemente le sue immense doti vocali. Un brano in cui la voce ha un ruolo incredibile, sia come presenza imperante, che come scelta di linee melodiche.
Dopo la sua dipartita ho continuato a seguire gli Angra, che hanno sfornato ottimi Album (Rebirth, Themple of Shadow, Secret Garden, con l'italiano Fabio Lione alla voce..), ma veramente non erano piú la stessa cosa. Lasciati gli Angra Matos ha fondato un'altra band di metal melodico di successo internazionale, con la quale ha sfornato un altro album capolavoro, Shaaman, Ritual, sul quale ritorneró in un'altra occasione.
Intanto R.I.P. André e godiamoci queste due perle di metal brasiliano!
Sono in piena fase preparazione per il Firenze Rocks, domani avró la fortuna di vedere i Tool dal vivo, i songwriter piú lenti dell'universo. E come per George Martin, anche per loro l'attesa verrá ricompensata da un altro capolavoro . Purtroppo il loro album esce solo ad Agosto, intanto mi accontento dei brani vecchi:
Cioé, loro partono in tour prima di aver pubblicato l'album? E' una sorta di "reminder" per dire "esisto ancora"?
No scherzo! Conosco! Una mia amica aspetta il loro nuovo lavoro da anni!!!! Direi che il paragone con Martin è particolarmente azzeccato!
La mia canzone del giorno è un brano dell'Eddie Vedder solista. Society, con il suo fermo rifiuto della società contemporanea, è una delle tracce dell'album Music for the Motion Picture: Into the Wild, colonna sonora del film Into the Wild.
Una canzone che racchiude, nella sua radicalità, l'inquietudine di fronte a una società a suo modo soffocante, la voglia di evadere da essa, di alzare lo sguardo, scegliere la propria strada e intraprendere un viaggio attraverso il mondo e attraverso se stessi alla ricerca, come Christopher McCandless, della felicità.
Eddie Vedder, Society.
In questo periodo Geoff Tate, ex frontman dei celeberrimi Queensryche, è in giro con il tour celebrativo per il trentennale dalla pubblicazione di quel capolavoro che fu Empire. Per ora le date prevedono solo una tranche americana, ma nel prossimo autunno/inverno dovrebbe arrivare anche in Europa e probabilmente in Italia.
Ho adorato questo disco, letteralmente, in realtà l'ho scoperto un paio d'anni dopo la sua release ufficiale, notanto i numerosi passaggi della splendida ballad Silent Lucidity su MTV da poco approdata anche nell'etere italico......Oggi però proporrei un'altra song che fu, se non sbaglio, pure singolo.