Buongiorno ragazzi , non so se sia la sezione giusta, sto cercando mappe da scaricare del primo libro, l occhio del mondo e in generale della ruota del tempo. Grazie
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Il 23/10/2018 at 14:06, Euron Gioiagrigia dice:confidando che dal secondo libro la saga spicchi il volo e trovi la sua autonomia
Confermo quanto ti ha detto AldoMoro123; quando l'ho iniziata io (quasi 16 anni fa...) la serie mi aveva preso proprio perchè la trovavo molto simile all'opera di Tolkien, ma la sua evoluzione mi ha catturato anche più del Signore degli Anelli.
18 hours fa, andreadalpra dice:Buongiorno ragazzi , non so se sia la sezione giusta, sto cercando mappe da scaricare del primo libro, l occhio del mondo e in generale della ruota del tempo. Grazie
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Vi raccomando solamente che si tratti di mappe fruibili gratuitamente da siti legali/ufficiali.
Grazie.
Sono arrivato a pagina 500 del primo libro e ho un paio di dubbi:
- Perché Nynaeve è sempre inc***ata?
-
Come fanno i Fade a sapere sempre con precisione dove si trovano Rand e Mat? È una cosa che verrà spiegata successivamente?
Il 28/10/2018 at 18:23, Euron Gioiagrigia dice:
Mi autocito perché ho risolto il secondo dubbio, alla fine viene spiegato. Per quanto riguarda il primo invece credo che non ci sia spiegazione.
Comunque ho iniziato il secondo libro. Non è male, ma continuo a ritenere questa saga non appassionante come ASOIAF. Ritengo che il tratteggio dei personaggi sia molto inferiore a quello che offre Martin. D'altra parte, devo pure ingannare il tempo in attesa di TWOW...
Il 2/11/2018 at 18:50, Euron Gioiagrigia dice:
Mi autocito perché ho risolto il secondo dubbio, alla fine viene spiegato. Per quanto riguarda il primo invece credo che non ci sia spiegazione.
Comunque ho iniziato il secondo libro. Non è male, ma continuo a ritenere questa saga non appassionante come ASOIAF. Ritengo che il tratteggio dei personaggi sia molto inferiore a quello che offre Martin. D'altra parte, devo pure ingannare il tempo in attesa di TWOW...
I personaggi evolvono gradualmente libro dopo libro, anche se a volte quelli femminili si comportano quasi seguendo un canovaccio simile e ripetitivo.
E questo lo ritengo un gran punto debole. Quanto mi mancano le ombre di Cersei, Asha, Sansa, Catelyn...
13 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:E questo lo ritengo un gran punto debole. Quanto mi mancano le ombre di Cersei, Asha, Sansa, Catelyn...
Ma in realtà quello che intendo io è che i personaggi sono comunque ben caratterizzati, ma alcuni inframezzi sono ripetitivi.
I ragazzi di Emond's field partono che sono dei ragazzini di campagna e che hanno le loro beghe di fine adolescenza, ma poi crescono acquisendo la maturità in relazione a un destino sempre più pesante.
Capita spesso che Egwene, Nynaeve e Elayne siano colpite da una fulminante "sindrome premestruale" e inizino ad essere permalose, intrattabili, dispettose, dispotiche ecc e la cosa dovrebbe strappare un sorriso al lettore. Al contrario di personaggi maturi come Moiraine che invece si distingue per caratterizzazione e per le sue "ombre", risulta essere fredda, quasi glaciale.
Rand da protagonista è quello che avrà l'evoluzione maggiore, con luci e molte ombre ed è il POV più interessante.
Comunque c'è anche da dire che Asoiaf e WoT hanno anche dei tagli diversi. ASOIAF è molto più crudo, sporco, libertino e Martin ha calcato molto questi aspetti per renderlo più consono a un mondo medievale più realistico. Non a caso è simile a un romanzo storico.
WoT è un high fantasy a cui non mancano momenti di ironia, alcuni dei quali sono rintracciabili in quegli elementi di canovaccio che sono ripetuti molte volte (Nynaeve che si tira la coda, Elayne che alza il naso) e che caratterizzano la penna di Jordan.
Incuriosita da questo post mi sono procurata la saga in ebook e sono arrivata solo a metà del primo libro prima di mollarlo.
dato che i volumi sono molti posso solo dare un giudizio rispetto a quanto ho letto fino ad ora e purtroppo devo dire che ha la stessa pecca di molti libri fantasy dello stesso genere. Trovo la scrittura un po' debole e la caratterizzazione dei personaggi abbozzata. Inoltre i dialoghi spesso li trovo quasi infantili.
Un utente, perdonatemi se non ricordo più chi, aveva fatto notare che il primo volume prende spunto un po' troppo dal Signore degli anelli e su questo concordo.
Questi sono anche i motivi per cui invece Game ASOIF mi ha colpita molto, è molto più profondo e realistico di qualsiasi fantasy medievale abbia mai letto e i personaggi hanno mille sfaccettature, non sono stereotipati.
Per ora ho mollato la lettura, magari più avanti la riprenderò per dargli un'altra possibilità.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Secondo me i primi 5 volumi sono un crescendo continuo, quindi per qualche migliaio di pagine la lettura è piacevole.
Poi purtroppo inizia la traversata del deserto, se il sesto è ancora accettabile i libri dal 7 all'11 li ho trovati veramente ridondanti, potevano essere condensati in uno, massimo due.
Gli ultimi libri tornano tornano infine su alti, a tratti anche molto ali, livelli; in generale è una saga che almeno per me non costituisce una pietra miliare del fantasy* ma che merita decisamente di essere letta.
*: in termini di contenuti e storia: ci sono invece secondo me diversi apporti al genere di tipo più "tecnico" che la rendono indispensabile per capire il fantasy moderno.
4 hours fa, Lord Beric dice:Secondo me i primi 5 volumi sono un crescendo continuo, quindi per qualche migliaio di pagine la lettura è piacevole.
Poi purtroppo inizia la traversata del deserto, se il sesto è ancora accettabile i libri dal 7 all'11 li ho trovati veramente ridondanti, potevano essere condensati in uno, massimo due.
Gli ultimi libri tornano tornano infine su alti, a tratti anche molto ali, livelli; in generale è una saga che almeno per me non costituisce una pietra miliare del fantasy* ma che merita decisamente di essere letta.
*: in termini di contenuti e storia: ci sono invece secondo me diversi apporti al genere di tipo più "tecnico" che la rendono indispensabile per capire il fantasy moderno.
Confermo quanto detto da Lord Beric per la parte inziale. Mi trovo nel bel mezzo della traversata, alla fine dell'ottavo e non mi rincuora sapere che ce n'è di strada da fare. Tant'è che ho preso una pausa di qualche mese leggendo altro.
A mio avviso la pesantezza è iniziata da quando dal settimo RJ iniziò a fare meno capitoli, ma molto più lunghi, purtroppo tradotti in una minore prosecutio della trama, ma allungata in molte più pagine.
Per il resto fino al sesto è una continua escalation. Quarto, quinto e sesto sono molto coinvolgenti.
6 hours fa, Oathkeeper dice:Un utente, perdonatemi se non ricordo più chi, aveva fatto notare che il primo volume prende spunto un po' troppo dal Signore degli anelli e su questo concordo.
Mi sa che ti riferisci proprio a me.
Comunque concordo, WoT < ASOIAF, ma devo dire che sto quasi alla fine del secondo libro e lo trovo piacevole e avvincente. E poi, finché non esce TWOW, questo tocca leggere.
Volevo condividere con voi una riflessione che mi è sorta leggendo il secondo libro. In genere non sono un estimatore dello stile di scrittura di Jordan, troppo semplice e privo di quelle raffinatezze che invece caratterizzano la penna del nostro George. Tuttavia, c'è un passaggio verso la fine del secondo libro che è veramente potente e suggestivo:
Quando Rand e il suo gruppo usano la Pietra Portale per andare a Capo Toman, Rand deve incanalare necessariamente saidin, e nel far questo vive una specie di sogno/allucinazione, in cui gli arrivano a malapena le parole di Verin, come sbiadite su uno sfondo indistinto, e nel frattempo lui vede un numero incalcolabile di versioni alternative di sé stesso, alle prese con vite e situazioni diversissime ma con un unico finale: Shaitan che gli annuncia, poco prima della sua morte, di aver vinto.
Ecco, ritengo che in questo passaggio Jordan abbia ampiamente compensato la sua precedente scrittura traballante trasmettendo la vera epicità e la vera suggestione che caratterizza il fantasy, almeno quello di un certo livello. E spero vivamente che Jordan mi regali questa epicità anche nei libri successivi.
Oscillazione oscillazione oscillazione oscillazione oscillazione oscillazione oscillazione oscillazione oscillazione oscillazione.
Sì, è un passaggio molto coinvolgente. E ce ne sono diversi altri, non preoccuparti. Nel quarto in particolare c'è il migliore di tutti, almeno per me.
Finito il secondo libro. Mi è venuto un dubbio:
nella prima parte del libro, quella ambientata nella fortezza delle Marche di Confine (scusate, non mi ricordo il nome), molti personaggi, sia buoni che cattivi, hanno continuamente l'impressione di essere osservati da qualche presenza oscura. Verrà spiegato successivamente?
Comunque bel libro, molto coinvolgente. Rand si conferma il miglior POV per complessità e introspezione, gli altri sono quasi noiosi.
Mi è un pò dispiaciuto per
la morte di quel generale dei Manti Bianchi che nel primo libro aveva catturato Perrin ed Egwene, mi sembrava di idole risoluta ma non eccessivamente fanatica. Per dirla tutta, la sua morte mi è sembrata uno spreco.
Ordinato su Amazon il terzo libro in inglese (copertina orribile tra l'altro). In italiano non si trova e la Fanucci non mi risponde...