1 ora fa, osservatore dal nord ha scritto:Ma D&E hanno venduto poco? Martin mi sembra ci tenga eppure non è più andato avanti con loro, nonostante siano ben più facili da scrivere di asoiaf e fire and blood
Difficile giustificare ad editori e lettori che ti metti a scrivere D&E quando ti mancano ancora 2 libri di ASOIAF e uno di F&B.
Comunque, nell'intervista di cui parlavo prima*, prospettava anche la possibilità di scrivere D&E dopo TWOW.
Da 5:50 a 6:00
Oltre a quanto dice Metamorfo, non credo sia un problema di vendita, quanto di informazioni presenti nella storia di D&E che GRRM vorrebbe evitare di rivelare prima di TWOW.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
10 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Certo, sarebbe più amabile se fosse completata (in maniera degna, aggiungo).
Più che altro avrebbe più senso. Fare una saga basata su storyline che procedono a colpi di plot twist e intrighi con tanto di minaccia esterna e lasciarla monca sul più bello inficia parecchio il risultato.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Alla fine si dimostrerà uno scrittore mediocre, che non è stato in grado di gestire (per mille motivi) un progetto più grande di lui. E ciò mi rattrista
Scrittore mediocre no: ho sempre pensato che anche i suoi romanzi di fantascienza fossero molto ben scritti, e fra l'altro hanno molti temi comuni con ASOIAF (su tutti the human heart in conflict with itself). Però come ho sempre detto la mancanza di una conclusione sarà una macchia indelebile per ASOIAF e per la sua importanza futura, soprattutto, come ha detto Lyra Stark tante volte, per una saga che fa dei misteri e del non detto alcuni dei suoi punti di forza.
Ma poi sinceramente, pensate che al grande pubblico di F&B e D&E freghi qualcosa? Quelle sono cose da fan, che vivono dell'indotto di ASOIAF. Personalmente non credo nemmeno che F&B godrà più di tanto dell'indotto della serie, non ha una qualità letteraria sufficiente. Martin lo sa benissimo che le sue possibilità di passare ai posteri sono affidate esclusivamente ad ASOIAF, se non lo conclude è solo perché non ci riesce.
1 ora fa, Pongi ha scritto:Ma poi sinceramente, pensate che al grande pubblico di F&B e D&E freghi qualcosa? Quelle sono cose da fan, che vivono dell'indotto di ASOIAF. Personalmente non credo nemmeno che F&B godrà più di tanto dell'indotto della serie, non ha una qualità letteraria sufficiente. Martin lo sa benissimo che le sue possibilità di passare ai posteri sono affidate esclusivamente ad ASOIAF, se non lo conclude è solo perché non ci riesce.
Ma F&B ha una struttura/stile completamente diverso. Non ha neppure molto senso paragonarlo ad Asoiaf perché è chiaro ( e credo che Martin stesso ne sia consapevole, al di là di paragoni azzardati con il Silmarillion ) che quell' antologia vive sulle fondamenta di Asoiaf, non ha un' autonomia in sé. Già D&E si avvicina di più alle cronache, anche se il pov è soltanto uno. E comunque sul "grande pubblico" secondo me va fatta una distinzione: molti che hanno guardato la serie si sono interessati alla lore della saga ma non hanno letto i libri ( al massimo hanno guardato i video che girano in rete ) e per quei fan non credo che farà molta differenza sapere se uscirà Winds, una novella di D&E o F&B, anche perché potrebbero semplicemente guardare su wikipedia cosa dicono i libri per capire quanto la serie si è distaccata o meno; se per "grande pubblico" si intende la maggioranza dei fan dei libri, invece, mi sembra che in media quasi tutti abbiano comprato/letto anche le opere collaterali. Poi è chiaro che l' attesa maggiore sia per la saga principale, perché tutto è partito da lì.
Credo
6 ore fa, Daemon Targaryen ha scritto:E comunque sul "grande pubblico" secondo me va fatta una distinzione: molti che hanno guardato la serie si sono interessati alla lore della saga ma non hanno letto i libri ( al massimo hanno guardato i video che girano in rete ) e per quei fan non credo che farà molta differenza sapere se uscirà Winds, una novella di D&E o F&B, anche perché potrebbero semplicemente guardare su wikipedia cosa dicono i libri per capire quanto la serie si è distaccata o meno; se per "grande pubblico" si intende la maggioranza dei fan dei libri, invece, mi sembra che in media quasi tutti abbiano comprato/letto anche le opere collaterali. Poi è chiaro che l' attesa maggiore sia per la saga principale, perché tutto è partito da lì.
Credo che ci sia una terza categoria di "grande pubblico": quelli che hanno scoperto prima la serie e poi la saga, che non conoscevano non essendo amanti del fantasy. Questa parte di pubblico non ama ASOIAF in quanto fantasy ma proprio in quanto "non fantasy", privo cioè di quelle caratteristiche tipiche del fantasy classico che questa categoria di lettori spesso non apprezza: il manicheismo dell'eterna lotta tra il Bene e il Male, la magniloquenza della scrittura, il modo stereotipato in cui sono a volte costruiti i personaggi.
Un lettore di questo tipo probabilmente non è molto interessato alle opere collaterali, soprattutto a quelle antologiche come F&B. Vorrebbe che finisse la saga principale, e in mancanza di quella di Martin non gli importa granchè.
Seee, il Silmarillion... Gli piacerebbe!
Comunque a me non frega una beata ceppa di D&E o di F&B, sebbene li abbia letti e anche apprezzati devo dire. Mi preme il finale della saga principale, trovo assurdo avere nmila pagine di antefatti, interessanti e piene di riferimenti e strizzate d'occhio al lettore, per carità, ma ZERO conclusioni dei nodi principali di trama.
2 ore fa, Pongi ha scritto:Credo
Credo che ci sia una terza categoria di "grande pubblico": quelli che hanno scoperto prima la serie e poi la saga, che non conoscevano non essendo amanti del fantasy. Questa parte di pubblico non ama ASOIAF in quanto fantasy ma proprio in quanto "non fantasy", privo cioè di quelle caratteristiche tipiche del fantasy classico che questa categoria di lettori spesso non apprezza: il manicheismo dell'eterna lotta tra il Bene e il Male, la magniloquenza della scrittura, il modo stereotipato in cui sono a volte costruiti i personaggi.
Un lettore di questo tipo probabilmente non è molto interessato alle opere collaterali, soprattutto a quelle antologiche come F&B. Vorrebbe che finisse la saga principale, e in mancanza di quella di Martin non gli importa granchè.
Secondo me dipende. Io stesso ho visto parecchie cose legate al fantasy ma non ne ho lette altrettante. Anche io ho scoperto prima la serie TV ( come molti penso ) e poi ho recuperato sia Asoiaf sia le altre opere ( anche perché le caratteristiche che citavi - tipo il manicheismo, lotta bene/male - non è che spuntano improvvisamente in D&E o F&B ). Anche perché se F&B ha avuto un buon rendimento al momento dell' uscita nel 2018, evidentemente parecchi che hanno scoperto la saga tramite la serie lo hanno acquistato ( e non era scontato perché molti avrebbero potuto non farlo per "protesta" visto che tutti aspettano un altro libro ); non penso che F&B l' abbiano letto solo i fan duri e puri. Poi sul fatto che la qualità e l' interesse per la saga principale siano nettamente superiori, credo che nessun fan lo metta in discussione.
Comunque, ribadisco quanto scrissi in altra discussione:
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
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Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
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Sul nuovo post del blog relativo all'inaugurazione del treno di Santa Fe di cui è proprietario
I have working, yes, yes… but not on the railroad. I have been writing WINDS OF WINTER, editing three new Wild Cards books, sitting down with some amazing screenwriters and showrunners to create three hundred and seventeen new GAME OF THRONES successor shows for HBO and HBO Max, and serving as executive producer on various other television and film projects in various stages of development, including DARK WINDS for AMC, JOKERTOWN for Peacock, ROADMARKS and WHO FEARS DEATH for HBO. Oh, and I was the executive producer on our (recently wrapped) short film of Howard Waldrop’s NIGHT OF THE COOTERS. So I have been working. Maybe too bloody hard, but that’s another tale for another blog post… though these days even finding the time to blog is hard).
Non è granché, ma è il primo riferimento da quasi un anno al fatto che sta scrivendo Winds of Winter, so...
Ormai non riesco più a prenderlo sul serio. Scommetto, come ha detto Metamorfo tante volte, che TWOW è il progetto che gli assorbe meno energie, sebbene dovrebbe essere quello principale.
Ovvio che deve mettere pure che sta scrivendo TWOW, per non farsi sputare addosso.
Che lo stia facendo veramente, ovvero che scriva più di una pagina al mese, è tutta un'altra storia.
Però è un grande da un altro punto di vista: è riuscito a farsi fare un contratto da 50 milioni da HBO senza nemmeno concedergli l'esclusiva, visto che fa il produttore esecutivo pure per AMC e Peacock.
Ma gli aggiornamenti dell' anno scorso mi sembravano più convicenti e di buon auspicio. Un aggiornamento del genere, dopo mesi in cui aveva parlato di altro sul suo blog, mi sa tanto di "mettiamo che lavoro a Winds sennò mi mandano qualche colpo". Dopo più di 10 anni è troppo poco, servono fatti concreti.