
Storia dei Targaryen. Un'espansione di quanto già contenuto in TWOIAF (in realtà si dovrebbe trattare prevalentemente di materiale scritto in quell'occasione e poi tagliato).
Vabbè, pagine di Awoiaf vendute a prezzo di romanzo...
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
ASOAIF ha già una conclusione, ed è bellissima.
La conclusione è ASOS. Tutte le storyline, in quel preciso istante, sono concluse. Tutti i personaggi hanno terminato il loro arco narrativo. Il futuro di molti è incerto, oscuro, ma quello che dovevano dire l'hanno detto.
La guerra è finita. I Lannister hanno vinto, ma a carissimo prezzo. Tywin e morto e le divisioni tra i figli sono ormai incolmabili. Ognuno di loro ha perso le cose che amava di più. I ragazzi Stark hanno iniziato una nuova vita. Come reietti, come fuggiaschi, sotto falso nome, ma liberi. Un nuovo inizio è possibile. Dany si è stanziata, ha capito di avere uno scopo. La Barriera è di nuovo ben difesa. E' veramente un finale agrodolce. Nessuno ha vinto davvero, nessuno ha perso davvero. Tutti hanno capito qualcosa su sé stessi, e sulla vita.
Resta uno e un solo arco narrativo aperto: Bran/Corvo/Estranei.
Ma è una storyline così scontatamente, oscenamente high fantasy che non serviva neanche che Martin ce la raccontasse per capire come va a finire. Tutti sappiamo come andrà a finire.
Bran il prescelto dai superpoteri trova il suo mentore e, con i suoi superpoteri livellati a dovere, salverà il mondo sconfiggendo gli Estranei. Con sacrificio finale o meno, scendendo a compromessi con la sua umanità o meno, ma chissenefrega alla fin fine. Sono dettagli.
Certo che si è incartato. Certo che non sa più cosa scrivere. Certo che preferisce dedicarsi ad altro.
Ha praticamente dovuto iniziare una nuova saga, dare un nuovo scopo ai suoi personaggi e/o crearne di nuovi e provare a renderli interessanti (con scarsi risultati) quando ormai era a 150/200 pagine dalla conclusione perfetta (dove 150 pagine sono 3/4 capitoli di Bran 2/3 capitoli di Jon tanto per chiudere sta pacchianata degli zombi di ghiaccio), conclusione che avrebbe reso la sua trilogia la più grande opera fantasy di sempre dopo il SdA.
E invece. 18 anni (18!) di fatiche titaniche, stress, noia... per partorire due romanzuncoli dimenticabili, discreti al più, mentre la serie tv fa scempio in mondovisione della tua opera.
Io avrei già mollato da 10 anni. Eroico Martin che continua a provarci, nonostante tutto e tutti.

54 minutes fa, Ser Balon Swann dice:ASOAIF ha già una conclusione, ed è bellissima.
La conclusione è ASOS. Tutte le storyline, in quel preciso istante, sono concluse. Tutti i personaggi hanno terminato il loro arco narrativo. Il futuro di molti è incerto, oscuro, ma quello che dovevano dire l'hanno detto.
La guerra è finita. I Lannister hanno vinto, ma a carissimo prezzo. Tywin e morto e le divisioni tra i figli sono ormai incolmabili. Ognuno di loro ha perso le cose che amava di più. I ragazzi Stark hanno iniziato una nuova vita. Come reietti, come fuggiaschi, sotto falso nome, ma liberi. Un nuovo inizio è possibile. Dany si è stanziata, ha capito di avere uno scopo. La Barriera è di nuovo ben difesa. E' veramente un finale agrodolce. Nessuno ha vinto davvero, nessuno ha perso davvero. Tutti hanno capito qualcosa su sé stessi, e sulla vita.
Resta uno e un solo arco narrativo aperto: Bran/Corvo/Estranei.
Ma è una storyline così scontatamente, oscenamente high fantasy che non serviva neanche che Martin ce la raccontasse per capire come va a finire. Tutti sappiamo come andrà a finire.
Bran il prescelto dai superpoteri trova il suo mentore e, con i suoi superpoteri livellati a dovere, salverà il mondo sconfiggendo gli Estranei. Con sacrificio finale o meno, scendendo a compromessi con la sua umanità o meno, ma chissenefrega alla fin fine. Sono dettagli.
Certo che si è incartato. Certo che non sa più cosa scrivere. Certo che preferisce dedicarsi ad altro.
Ha praticamente dovuto iniziare una nuova saga, dare un nuovo scopo ai suoi personaggi e/o crearne di nuovi e provare a renderli interessanti (con scarsi risultati) quando ormai era a 150/200 pagine dalla conclusione perfetta (dove 150 pagine sono 3/4 capitoli di Bran 2/3 capitoli di Jon tanto per chiudere sta pacchianata degli zombi di ghiaccio), conclusione che avrebbe reso la sua trilogia la più grande opera fantasy di sempre dopo il SdA.
E invece. 18 anni (18!) di fatiche titaniche, stress, noia... per partorire due romanzuncoli dimenticabili, discreti al più, mentre la serie tv fa scempio in mondovisione della tua opera.
Io avrei già mollato da 10 anni. Eroico Martin che continua a provarci, nonostante tutto e tutti.
Ammetto che questa analisi mi piace molto. 
Non perché sia d'accordo (per me la parte "high fantasy" ha un ruolo importante ed è concettualmente coerente finirla dandole sempre più spazio, anche se mi piace meno di altre), ma perché in effetti la prima "trilogia" costituisce in una maniera relativamente organica e solida una "prima parte" che in qualche modo più avere una sorta di vita propria.
Se adesso dovessi consigliare di leggere i libri a un amico che della storia non da niente, gli consiglierei di leggere i primi tre e per il momento fermarsi lì. Non per disprezzo verso i successivi ma perché almeno fino a quando non scopriremo il finale (se mai lo scopriremo :stralol:) secondo me ha senso considerare quella come "opera". Finire con ADWD invece lascia parecchio l'amaro in bocca, al di là del discorso sulla qualità in sé.
59 minutes fa, Ser Balon Swann dice:quando ormai era a 150/200 pagine dalla conclusione perfetta (dove 150 pagine sono 3/4 capitoli di Bran 2/3 capitoli di Jon tanto per chiudere sta pacchianata degli zombi di ghiaccio), conclusione che avrebbe reso la sua trilogia la più grande opera fantasy di sempre dopo il SdA.
Quoto e straquoto. Insomma, per me forse ce ne sarebbero volute un po' di più; ma in ogni caso tirare in ballo un sacco di altri personaggi minori e aprire sottotrame inutili è stato l'analogo del classico oste che aggiunge acqua al vino, per lo stesso motivo (guadagnare di più); solo che Martin così facendo non ha solo reso meno intenso il "sapore" dell'opera, trasformando quello che poteva essere un capolavoro in un lavoro, in certe parti, poco più che mediocre e facendone saltare tutti i tempi, che inizialmente erano perfetti (accidenti, i primi tre libri li ho divorati, non riuscivo a staccarmene... Negli altri due, a un certo punto mi sono messa a saltare capitoli dicendomi "questo lo leggo poi, eh". Cosa che, da lettrice appassionata, non faccio quasi mai). In più, oltre ad avere abbassato di tantissimo il livello di un romanzo partito benissimo, come un colpo di genio, se lo è pasticciato e complicato talmente che ora non sa come uscirne... o lo sa, ma chiudere tutte quelle sottotrame una per una è una cosa talmente pesante e noiosa che solo il pensiero annoia pure lui. E gli fa passare la voglia di scrivere.
Mia nonna diceva: "quando vuoi fare il furbo e tiri troppo la corda, la corda si strappa"...
Ma infatti il progetto originale prevedeva un flash-forward di 5 anni dopo Asos, che avrebbe appunto reso la prima una vera e propria autonoma trilogia (di livello, condivido, altissimo) e la successiva una ulteriore trilogia, con grandi potenzialità.
Invece... Dorne e Ironborn e Penny e Dany la bimbominkia di Mereen e... l'orrore... l'orrore....
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
1 hour fa, Ser Balon Swann dice:Io avrei già mollato da 10 anni. Eroico Martin che continua a provarci, nonostante tutto e tutti.
Fare lo scrittore è il suo mestiere ed "eroico" lo riserverei a qualcosa di diverso onestamente.
Comunque sia vi lascio un link.
http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2018/02/16/ACnpkCLB-martin_uscita_george.shtml
"Vigilare non vuol dire cercare di sapere una cosa precisa. Tutto, anche l’irrilevante, può tornar buono un giorno. L’importante è sapere quello che gli altri non sanno che tu sai." U. Eco
2 hours fa, Stella di Valyria dice:ma in ogni caso tirare in ballo un sacco di altri personaggi minori e aprire sottotrame inutili è stato l'analogo del classico oste che aggiunge acqua al vino, per lo stesso motivo (guadagnare di più)
Ma non credo l'abbia fatto per soldi, anche perché se fosse avrebbe fatto uscire una decina di libri per mungere il successo il più possibile. Secondo me la storia gli è semplicemente sfuggita di mano, e a dirla tutta visto il metodo che utilizza per scrivere è un mezzo miracolo che non gli sia successo fin dall'inizio.
Possibilissimo anche questo. Ma cosa intendi con "il metodo che usa"? Oltre al fatto che usi Wordstar, c'è ancora qualche altro motivo per metterci le mani nei capelli?
Le cronache ridotte ai tre libri non penso che sarebbero entrate nella storia della letteratura. Gli ultimi due si perdono in binari morti ma il materiale letterario per scriverci sopra secondo me c' è. Hai creato un universo letterario in cui vuoi fare il magnifico e proseguire senza tornare ai canoni del fantasy? Ti sei reso conto che non ce la fai per qualunque motivo tu possa-voglia avere? Cambia strada george!!
26 minutes fa, Stella di Valyria dice:Possibilissimo anche questo. Ma cosa intendi con "il metodo che usa"? Oltre al fatto che usi Wordstar, c'è ancora qualche altro motivo per metterci le mani nei capelli?
Wordstar è il meno. Non riesco a ritrovare l'intervista, ti faccio un riassunto: quando un personaggio deve prendere una decisione importante Martin gli fa fare una scelta e scrive un centinaio di pagine per vedere come si sviluppa la storia per poi ripetere il processo con le altre opzioni possibili. Alla fine conserva l'alternativa che lo soddisfa di più.
Per dire, si è accorto che il famigerato salto temporale di cinque anni non funzionava dopo aver scritto non so quanti capitoli, che a quel punto è stato costretto a cestinare.
Adesso piangi pure.
Secondo me la possibilità di concludere la saga in modo decente c'è. Feast e Dance sono incasinati, è vero, ma i finali cliffhanger di ADWD sono ricchi di fascino e ci sono vari archi narrativi interessanti. Inoltre non scordiamoci che in TWOW avverranno quattro battaglie fondamentali quindi molte storie verranno sfoltite.
Poi, riguardo il metodo di Martin, è fonte di problemi perché il nostro George riguarda ogni minima sciocchezza (e non dice no a nessun impegno, maledetto) ma c'è ancora tempo per essere disfattisti.
Conservate il pessimismo per Dream of Spring
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Gedeont: NOOOOOOOOoooooooo!!!! Ma è pazzesco! Già sarebbe micidiale scrivere un libro di 500 pagine, in quel modo; ma uno di migliaia e migliaia... Praticamente deve moltiplicarle per un fattore 3 o 4... se non di più.
Bene: con questo ho perso definitivamente ogni speranza.
Concordo completamente col punto di vista cinico, spietato, ma terribilmente giusto di @thedoor. Si tratta di professionalità e di rispettare impegni e lettori. Venirne meno significa essere manchevole di serietà e applicazione.

« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
che ASOS sia uno spartiacque nella saga non ci piove, tutto fila liscio o quasi, la possibilita di un salto temporale era effettivamente contemplabile, non sono daccordo pero sul fatto che tutti i personaggi avessero completato il loro arco, stannis, sansa, theon per citarne alcuni.....
le sottotrame e le miriadi di personaggi nuovi successivi hanno di fatto incartato i percorsi di altri che apparivano ben delineati e prossimi a una conclusione.....
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

