4 hours fa, Oggettivista dice:
o non è stato all'altezza del suo stesso monumentale lavoro (perché per me c'è poco da dire, l'ultimo libro è una ciofeca rispetto ai precedenti... non ci sta impiegando secoli perché è un maniaco della precisione e vuole il capolavoro, ma perché non sa più nemmeno lui dove andare a parare senza concludere la saga in maniera penosa rispetto alle premesse dei primi tre libri)
Ma sai che a volte lo penso anch'io? (Immaginare un' emoticon che piange, grazie. )
Che con quel quinto libro ammazza-hype pieno di sottotrame e personaggi nuovi, mentre ci raccontava che uh, proprio non riusciva a far stare tutto in un volume, ce ne vorranno ancora due, anzi tre, anzi trecentoquarantasette (e intanto dedicando decine di pagine a characters come Penny, dicasi Penny), di fatto invece stesse di proposito allungando la minestra perchè se hai trovato la gallina dalle uova d'oro mica le tiri il collo domani, no? Cerchi di tenerla in vita il più lungo possibile (però, un conto è concedere alla gallina suddetta una dignitosa lunga vecchiaia, un conto arrivare al pacemaker, le bombole d'ossigeno e la circolazione extracorporea . )
Con il risultato che 1) la minestra troppo diluita diventa un brodino trasparente, ma forse anche che 2) nell'ipotesi che già prima avesse qualche difficoltà a tirare le fila, se ha aperto millemila filoni secondari anche per prendere tempo e rinviare il momento cruciale, dopo veramente si sia trovato una matassa inestricabile. E allora, dopo aver fischiettato per un po' con finta disinvoltura sperando disperatamente che, nel frattempo, succedesse qualcosa a levarlo dall'impiccio, se ne sia uscito con un "Uh, guarda laggiù, che bellissimo nuovo progetto creativo a cui non posso assolutamente rinunciare!"
17 minutes fa, Stella di Valyria dice:Ma sai che a volte lo penso anch'io? (Immaginare un' emoticon che piange, grazie. )
Che con quel quinto libro ammazza-hype pieno di sottotrame e personaggi nuovi, mentre ci raccontava che uh, proprio non riusciva a far stare tutto in un volume, ce ne vorranno ancora due, anzi tre, anzi trecentoquarantasette (e intanto dedicando decine di pagine a characters come Penny, dicasi Penny), di fatto invece stesse di proposito allungando la minestra perchè se hai trovato la gallina dalle uova d'oro mica le tiri il collo domani, no? Cerchi di tenerla in vita il più lungo possibile (però, un conto è concedere alla gallina suddetta una dignitosa lunga vecchiaia, un conto arrivare al pacemaker, le bombole d'ossigeno e la circolazione extracorporea. )
Con il risultato che 1) la minestra troppo diluita diventa un brodino trasparente, ma forse anche che 2) nell'ipotesi che già prima avesse qualche difficoltà a tirare le fila, se ha aperto millemila filoni secondari anche per prendere tempo e rinviare il momento cruciale, dopo veramente si sia trovato una matassa inestricabile. E allora, dopo aver fischiettato per un po' con finta disinvoltura sperando disperatamente che, nel frattempo, succedesse qualcosa a levarlo dall'impiccio, se ne sia uscito con un "Uh, guarda laggiù, che bellissimo nuovo progetto creativo a cui non posso assolutamente rinunciare!"
Anche io penso si sia un po' perso via e credo che a questa preoccupazione si aggiunga l'inevitabile confronto con la serie. Io spero non si ritrovi alla fine a dover tirare le somme senza sapere come fare, con ancora troppe trame e sottotrame aperte. Già ADWD, come hai detto, ha deluso sotto diversi punti di vista, se anche i prossimi due dovessero farlo non so come reagirei!
Comunque spero col cuore che abbia già iniziato a buttare giù qualcosa dell'ultimo volume e che non lo voglia dire per paura che i fan si aspettino un'uscita rapida, perché se davvero non ha ancora scritto nemmeno una pagina, penso non lo vedremo mai.
Secondo me Martin ha un obbligo nei confronti dei lettori perchè le cronache non sono una serie di romanzi, per così dire, stand-alone, ma piuttosto un'unica opera divisa in sette parti, che va letta come un tutt'uno. Se a quest'opera manca il finale, la fiducia di coloro che per anni hanno comprato le opere, investendo nello scrittore, viene completamente tradita. Paragonando il lavoro dello scrittore ad altri artisti, sarebbe come comprare un quadro nel quale un personaggio non è stato colorato, una canzone non ancora mixata e con delle parti non finite, come un film con gli effetti speciali ancora da completare (perdonatemi le similitudini da quattro soldi, era solo per esprimere il concetto).
Il punto è che nessuno dei libri di Martin ha vita a se stante come potrebbero averla per esempio libri di saghe come Harry Potter o, per rimanere in tema Martin, Wild Cards. I libri di ASoIaF sono libri a cui manca un inizio e una fine, proprio perchè parte di una storia unica. Finiscono tutti come cliffangher e quindi il fan ha come diritto pretendere ci sia un finale.
Ponendo come altro esempio Dunk&Egg, se questo rimanesse incompiuto, pur essendone deluso, potrei comunque godere delle tre novelle già pubblicate, perchè completamente indipendenti (pur essendo legate da una trama generale).
Le cronache non godono di questa qualità e quindi rimane, a mio avviso, un obbligo di Martin dare una conclusione a questa storia.
Planetos è una colonia spaziale umana e i draghi sono il risultato di ingegneria genetica, è risaputo
Qualcuno pensi ai metalupi!
She's a Killer Queen
Gunpowder, gelatine
Dynamite with a laser beam
Guaranteed to blow your mind
Anytime
-
I Queen su Cersei Lannister
No, purtroppo è il solito batti e ribatti, ma Martin non ha alcun obbligo morale o di altro genere(dipende poi dagli accordi con gli editori nel caso), col "suo" pubblico lettore.
Può benissimo decidere di non finire la saga perché per lui è verosimile non ci sia una fine.
È una sua opera e come tale ci fa quello che vuole.
Il fatto che ci abbia guadagnato tanto non è pertinente.
Tutti quegli artisti che si sono suicidati, eclissati, cambiato "vita", cosa avrebbero di diverso da Martin?
Per me la sua pecca è che non è professionale.
Non sa rispettare le scadenze che lui stesso si impone, ma è un giudizio relativo ad un particolare della sua persona, tra l'altro relativo al solo progetto di Asoiaf, perché non è che se ne stia proprio in panciolle senza far nulla XD
Comprensibile quanto volete la rabbia e il dispiacere di non vedere ancora una dirittura d'arrivo per un'opera letteraria che aveva, ed ha ancora, potenziali da capolavoro, di quelli che capitano poche volte nella storia, nella vita.
Ma ha ragione il buon Gaiman(uno che non gli è affatto inferiore come scrittore, per dire...), quando lo difende.
Ha sbagliato a vendere i diritti alla serie tv, convinto com'era di finire prima... ha pure scritto qualche capitolo non certo all'altezza del suo standard(seppure a me Affc e Adwd piacciano e lo ripeterò sempre), ha allungato il brodo, è abbastanza evidente, forse sbagliando a non optare per il salto dei 5 anni in avanti della saga, ha inventato pure certi personaggi banalotti, tipo le serpi(tranne Sarella probabilmente), ma sono tutti giudizi personali, e relativi ad un lavoro, che per la maggior parte è concepito in maniera magistrale.
Niente da dire a Martin, assolutamente, non mi sento in credito morale con lui.
Però che caxxo che si sbrigasse a scrivere! XD
Che uno scrittore non debba niente a nessuno è una grossa cavolata. Martin ha fatto palate di soldi non perché è un Dio, ma perché altri scrittori hanno appassionato la gente alla letteratura in primis e poi altri li hanno avvicinati a questo genere. È fortunato che non tutti gli scrittori la pensino così, altrimenti chissà quante saghe incomplete avremmo, e di certo dopo tre libri non potrebbe passarsi il resto della vita in vacanza.
Martin non è l'unico scrittore sulla terra, fa parte di un movimento. Se uno che adesso è tra gli esponenti di maggior rilievo invece di pensare a completare la sua saga preferisce impegnarsi a spendere i guadagni fatti è irrispettoso per tutti quelli che hanno reso possibile la crescita del movimento di cui fa parte e che ancora cercano di farlo crescere.
Guarda che scrive anche altre cose e anche bene eh.
Martin non è solo Asoiaf.
E comunque dopo i primi tre libri della saga avesse concluso lì, sarebbe un capolavoro e pure finito.
Spendere i guadagni fatti con la propria creatività mi pare poi il minimo del normale.
Non è che andava in giro a vendere libri sotto minacce di ritorsioni terroristiche.
Vi lamentate di Martin e della sua lentezza ma c'è gente che lo batte tipo Kentarō Miura ( Berserk e di questo si ho paura altro che Martin)
42 minutes fa, hacktuhana dice:Guarda che scrive anche altre cose e anche bene eh.
Martin non è solo Asoiaf.
E comunque dopo i primi tre libri della saga avesse concluso lì, sarebbe un capolavoro e pure finito.
Spendere i guadagni fatti con la propria creatività mi pare poi il minimo del normale.
Non è che andava in giro a vendere libri sotto minacce di ritorsioni terroristiche.
So bene che scrive anche altro ma di certo con quello che non è ASOIAF non campa di rendita.. avesse concluso li bene per lui, mica hanno deciso gli altri che doveva scriverne sette di libri.
Liberissimo di spenderli i suoi soldi, il discorso è che se non riesce a combinare lo scrivere al godersi la vita ed opta per la seconda è irrispettoso per tutti gli scrittori che hanno reso grande la letteratura prima e il fantasy poi, permettendogli di guadagnare così tanti soldi prima che portasse a termine il suo lavoro.
Questo atteggiamento è paragonabile a quello di un calciatore che, strappato un ricco contratto perde di vista il motivo per cui viene pagato e si gode la vita da vip.
Non trovo nesso tra i grandi scrittori del passato/presente e Martin.
Uno diventa grande per merito proprio, certamente studiando, ma bastasse quello...
No, il talento è suo e solo suo.
Non sto dicendo che non sia criticabile quando non si comporta professionalmente(infatti dico il contrario), cosa, questa, si paragonabile ad un calciatore bravo che non gioca bene dopo aver preso tanti soldoni,
ma che non ha obblighi morali con i lettori per qualcosa che crea lui.
Il calciatore o lo sportivo in genere non è un creativo, non è un'artista, e paga eccome se di colpo smette di essere un campione.
Martin, non fosse così famoso nessuno starebbe lì a stalkerarlo, rimproverarlo per mancanza di morale, lassismo, arricchimento eccetera eccetera.
La maggior parte degli artisti del passato morivano poveri, e di loro si ritrovano molte opere incompiute, chi gli ha mai detto qualcosa di male per questo?
Se ha guadagnato(sempre Martino eh) tanto, è merito della sua bravura che ha fatto breccia nell'immaginario collettivo del pubblico lettore/guardone(merito della serie tv assolutamente da non dimenticare) XD
Mi pare di capire che non morirà povero come buona parte di scrittori e artisti.. Però continua a lavorare a parecchie cose.. In soldoni chissnefrega dei soldi che ha guadagnato, a noi interessa soltanto che finisca le cronache!! Dopo può tranquillamente andare al parco con i nipotini o fare serie tv per la hbo..
Non so se Martin abbia obblighi verso i lettori, ma quantomeno ne ha uno verso se stesso, ed è quello di tentare di non coprirsi di ridicolo. Sta fallendo e piuttosto miseramente.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Oramai è divenuta una pantomima che ha bello che stufato e da un pezzo. Qui c'è gente che magari ha cominciato a leggere questa saga da giovincello, poi è diventato uomo o donna e un altro po' si appresta a raggiungere la mezza età e chissà prima di leggere l'ultima parola di queste cronache avrà raggiunto (facciamo i debiti scongiuri) il campo santo.
Gil Galad - Stella di radianza
Se il problema di Martin è quello di essere ridicolo al giudizio altrui, allora è in compagnia di miliardi di persone.
Sinceramente, per me, è un grande scrittore, e ha creato un bel mondo verso cui fantasticare.
Vorrei tanto essere ridicolo per le sue stesse ragioni, ma non per invidia, per ammirazione!
3 hours fa, hacktuhana dice:Se il problema di Martin è quello di essere ridicolo al giudizio altrui, allora è in compagnia di miliardi di persone.
Sinceramente, per me, è un grande scrittore, e ha creato un bel mondo verso cui fantasticare.
Vorrei tanto essere ridicolo per le sue stesse ragioni, ma non per invidia, per ammirazione!
La questione non è la grandezza o meno di Martin come scrittore che credo nessuno voglia mettere in discussione, ma essere scrittore è un lavoro e quando lavori che tu sia dirigente, amministratore, impiegato, operai specializzato o semplice manovale hai dei tempi delle scadenze che certo possono leggermente mutare ma non dilatarsi all'infinito. La motivazione del lui se lo può permettere regge poco perché allora chiunque sia grande e famoso allora se ragionasse in tal modo fermerebbe tante attività economiche con le conseguenze che immaginate. Pensate se Marchionne (che mi è antipatico per inciso) dicesse durante il CDA che non sa quando i futuri modelli del gruppo vedranno la luce che non ne ha la più pallida idea ma che tanto chi se ne frega noi siamo la FCA. Verrebbe persino lui cacciato credo o no?
Pertanto esistono scadenze, il mondo gira così non è concepibile metterci quasi 10 anni per scrivere un libro manco fosse la Bibbia. Quindi le critiche sono più che giustificate soprattutto da coloro che ti danno da mangiare.
Gil Galad - Stella di radianza
E infatti proprio quelli che gli danno da mangiare, che non sono i compratori dei suoi libri, ma i suoi editori, pare che se lo tengano ben stretto.
Sono scemi loro?
Può essere... ma ne dubito.
Martin è un'artista, per sua bravura e fortuna, e come tale indirizza tutto se stesso alla sua arte.
E le sue opere dipendono solo da lui.
Poi che sia criticabile non l'ho mai negato, anzi.
Ma non per la questione morale che è una cavolata.