Io continuo a non capire il discorso della "mancanza di rispetto verso i lettori"...
Io credo che dal momento in cui decidi di pubblicare un romanzo e di non tenerlo nel cassetto, hai un obbligo, verso i lettori, verso chi ti paga e verso te stesso.
Se non vuoi prenderti migliaia di flame sul blog, i romanzi tieniteli a casa, o pubblicali gratis o sotto uno pseudonimo.
Obbligo forse è una parola grossa, ma in tutta la faccenda di martin, la parola chiave secondo me è rispetto. Lui manca di rispetto. Verso di noi (per come ci risponde), verso i sui "capi" (per i tempi con cui sta lavorando), per la sua opera (che molto probabilmente se sarà completata avrà per lo meno tutto questo strascico polemico dietro), e per se stesso (wikipedia su martin tra 50anni: ci mise 7 anni per completare il penultimo romanzo della saga...).
Essere famosi ed avere successo molte volte sono 2 cose distinte, spero che martin riesca a tenersele strette entrambe.
Concordo con Ser Alex.
Io invece non capisco la "giustificazione a ogni costo".
Ripeto, di scrittori bravi e/o geniali è ed è sempre stato pieno il mondo. Quanti si comportano come Martin? Quindi è lui l'eccezione alla regola, non il contrario. Far passare tutto ciò come una cosa normale per un artista secondo me è sbagliato.
Credo (oppure spero ingenuamente) che Martin finirà la saga.
Andiamo, pensateci bene, è da poco meno di vent'anni che si sta dedicando ad asoiaf
In realtà, sono 25 anni: ha spiegato più volte di aver cominciato a lavorarci nel 1991.
Credo (oppure spero ingenuamente) che Martin finirà la saga.
Andiamo, pensateci bene, è da poco meno di vent'anni che si sta dedicando ad asoiaf
In realtà, sono 25 anni: ha spiegato più volte di aver cominciato a lavorarci nel 1991.
ops, scusa, errore mio, avevo contato la data di pubblicazione del primo
Concordo con Ser Alex.
Io invece non capisco la "giustificazione a ogni costo".
Ripeto, di scrittori bravi e/o geniali è ed è sempre stato pieno il mondo. Quanti si comportano come Martin? Quindi è lui l'eccezione alla regola, non il contrario. Far passare tutto ciò come una cosa normale per un artista secondo me è sbagliato.
Esattamente ciò che intendevo, e questa cosa di giustificarlo nemmeno io la capisco.
Concordo con Ser Alex.
Io invece non capisco la "giustificazione a ogni costo".
Ripeto, di scrittori bravi e/o geniali è ed è sempre stato pieno il mondo. Quanti si comportano come Martin? Quindi è lui l'eccezione alla regola, non il contrario. Far passare tutto ciò come una cosa normale per un artista secondo me è sbagliato.
Secondo me la giustificazione può venire semplicemente dalla simpatia, o dall'affetto, che si provano per la persona, con una base razionale solo relativa. Io, come ho scritto prima non lo giustifico, ritengo che sia inadempiente, non tanto verso i lettori (ma anche vero i lettori) quanto verso chi gli ha versato nel corso degli anni lauti anticipi per avere il diritto di pubblicare i suoi lavori. In questo secondo me non ci sono giustificazioni possibili per una questione di professionalità.
Poi Martin ha la sua vita, è una persona e in quanto tale io personalmente non riesco a muovere accuse nei suoi confronti e sicuramente non vado sul suo blog a insultarlo per il ritardo.
Avevo letto qualche mese fa l'intervista a un ghost writer professionista che parlava del suo lavoro. Tre o quattro libri all'anno, tra saggi, biografie e romanzi, tutto su commissione, un mese circa di ricerche e pianificazione e 2/3 mesi per la scrittura vera e propria, con ritmi definiti secondo tot numero di parole al giorno prodotti. E questo tale guadagna minimo 120.000 sterline (è britannico) a lavoro, con punte anche oltre le 700.000 per lavori di particolare rilevanza. Non dico che Martin debba lavorare così e non credo che molti scrittori riuscirebbero a farlo, ma certo ho la sensazione che a Martin questo senso del dovere e un certo metodo nel lavoro manchino.
Esattamente Maynard. Ovviamente anche per me è assurdo andare sul suo blog a insultarlo o chissà che ci mancherebbe. Idem per il fatto che è la sua vita e può fare quello che gli pare. Ma da qui a far passare tutto come la normalità per un artista ce ne passa. Come se solo lui fosse uno scrittore pignolo, che vuole scrivere tutto in modo dettagliato e alla perfezione.
Diciamo poi che anche io sono piuttosto convinta che si sia arenato senza sapere come andare avanti in maniera decente (sono anche io dell'opinione che gli ultimi libri non giustificano le lunghe attese, rispetto ai primi) oppure direttamente che si sia un po' disaffezionato, per un motivo o per un altro.
E se invece fosse tutto un gran complotto?!?!
La HBO da tanti soldi a Martin, per non fargli pubblicare i libri finali prima che finisca la serie, così tutti! Vedranno la serie per sapere.
Quindi Martin scriverà oltre che Ados, l'anno dopo la fine di GOT, anche una nuova ulteriore trilogia, che sarà tutta da scoprire!
Non vi sto a ripetere quali sarebbero i presunti seguiti di ADOS...
Tutto fa brodo, anche il complotto! In realtà mi sembra che, ad eccezione di Stephen King, tutti gli scrittori che si sono avventurati su programmi di scrittura di 15.000 pagine e oltre o si sono arenati o sono andati scadendo di qualità o sono morti prima. Anche King ha rischiato di lasciare incompiuta "La Torre Nera", ma K. "scrive a metri". L'unica cosa che mi consente di giustificare, in qualche modo, Martin è che le trame sono talmente tante che non riesce più a raccogliere le fila né ha voglia di farlo, è come se si trovasse in un labirinto da cui non riesce ad uscire. Allora era meglio non entrarci e scegliere un percorso più semplice. Ora però M. ci sta dentro e prima si dà da fare, prima si libera da questa sorta di angoscia.
Vabbeh ma deve farlo in modo congruo.
Facile sarebbe un falcidiamento di personaggi, con un improvviso scoppio di peste.
Oddio... teoricamente il dilagare degli Others avrebbe tutte le potenzialità (e pure congrue), di travolgere e stravolgere ogni sottotrama!
E daje Martin, fa che lunga notte giunga!
Stiamo pure aspettandola dal primo momento di tutta la saga!
Go Others!
Vabbeh ma deve farlo in modo congruo.
Facile sarebbe un falcidiamento di personaggi, con un improvviso scoppio di peste.
Oddio... teoricamente il dilagare degli Others avrebbe tutte le potenzialità (e pure congrue), di travolgere e stravolgere ogni sottotrama!
E daje Martin, fa che lunga notte giunga!
Stiamo pure aspettandola dal primo momento di tutta la saga!
Go Others!
"L'inverno sta arrivando" dicono gli Stark, ma quando? Qui, da noi tra poco torna l'estate e l'inverno non è mai arrivato né da noi né da loro. Un bell'inverno freddo da noi ripulisce l'aria, da loro la trama.
Beh oddio il pavone bianco mandato a svolazzare nei cieli dalla cittadella, annuncia che l'inverno è giunto.
Ci ha messo 20 anni...
Per cui, tra 20 anni finisce la saga, o perlomeno l'inverno...
Io continuo a non capire il discorso della "mancanza di rispetto verso i lettori"...
penso che il discorso sulla mancanza di rispetto verso il lettore sia relativa, e riferita più al modo piccato e infastidito che ha martin di rispondere a chi gli fa notare che i suoi tempi di scrittura si stanno dilatando all'inverosimile
lui non ha obblighi in senso stretto verso i suoi lettori, nel senso che lui è libero di scrivere come e quando vuole e noi siamo liberi allo stesso modo di leggere o meno i suoi libri, ma non può pretendere di far passare come normale questa sua lentezza... noi ci dobbiamo adeguare, ovvio, ma non è assolutamente normale
quanto al rispetto verso la sua case editrice, e quindi ad un discorso di professionalità in senso stretto, meglio non parlarne nemmeno perchè è ingiustificabile
io sono sicuro che martin veda asoiaf come il suo vero lascito, e quindi l'ha idealizzata al punto tale da lasciarla fuori da ogni discorso commerciale, quindi si comporta in questo modo in buona fede, scritto tra enormi virgolette... ma non è assolutamente una condizione normale questa, anzi è molto anomala
io sono sicuro che martin veda asoiaf come il suo vero lascito, e quindi l'ha idealizzata al punto tale da lasciarla fuori da ogni discorso commerciale
Emm...si è venduto l'intera storia (fino al suo epilogo) alla HBO, prima ancora di averla scritta...
Tutto fa brodo, anche il complotto! In realtà mi sembra che, ad eccezione di Stephen King, tutti gli scrittori che si sono avventurati su programmi di scrittura di 15.000 pagine e oltre o si sono arenati o sono andati scadendo di qualità o sono morti prima.
Non solo King, da quel che sento anche Erikson pare si sia districato bene nel dipanare la matassa; io sono ancora al terzo volume e non mi posso esprimere in merito.