Io non sono neanche arrabbiata, sono solo depressa
Purtroppo c'è poco da fare, se non aspettare.
Martin mi sembra come me quando rimango indietro con lo studio, il fatto di essere indietro mi frustra e finisco per rimanere ancora più indietro, in un circolo vizioso. Temo inoltre che gli eventuali spoiler della serie su cose che magari aspettiamo di sapere da anni, pregiudicheranno ancora di più il suo entusiasmo, rallentandolo ancora di più. Questo mi fa anche un po' dispiacere per lui ( per quanto un un po' se lo sia cercato).
Mi chiedo come faccia dopo tutto questo tempo a sbagliare sempre le deadlines.
Il fatto poi che lo slittamento da Ottobre a Dicembre gli aveva tirato un sospiro di sollievo, portandolo a pensare di poter risolvere le cose,mentre ora dice I am months away still... and that's if the writing goes well, mi rende ancora più perplessa

Cattive notizie tanto per cambiare. Ma io mi chiedo, va bene che non faccio lo scrittore e certe cose non le posso sapere, ma ci vuole veramente così tanto tempo per finire un libro? Capisco la complessità, la volontà di scrivere tutti i passaggi al meglio e tutto il resto, ma dopo tutti questi anni la storia dovrebbe essergli chiara in mente...o no?

A questo punto temo un altro libro che sa di brodo allungato e comincio a pensare che i cliffhanger finali di ADWD non facevano parte in modo coerente della trama ma erano un modo per guadagnare tempo, come è successo.

E temo anche per un ottavo libro, perché se è così in alto mare e senza idee non si può escludere nulla.

Per quanto riguarda gli spoiler dalla serie tv non mi faccio problemi: non la guarderò, anche perché ho perso il rispetto verso d&d e le loro scelte registiche.

Come dissi tempo fa penso che si andrà al 2017 e da mesi mi sono messo il cuore in pace, per me la serie TV è una roba a parte che poco avrà a che fare con gli ultimi libri. L'importante a questo punto è che TWOW sia di ottima qualità..

Deprimente.

Mentre leggevo il post mi dispiacevo tantissimo per lui e non riuscivo a odiarlo, però cavolo... È veramente allarmante la questione.

In ogni caso, non possiamo farci nulla.

Aspetteremo.

Stesse sensazioni. Alla fine provo quasi dispiacere per lui, parliamo di un inetto (per quanto riguarda professionalità, gestione delle scadenze e lavorare sotto pressione) che si è trovato nel giro di pochi anni a gestire un successo, una pressione, delle scadenze così enormi che non sa più dove buttarsi. Ci prova e ci riprova, ma non è nella sua natura e perciò continua a deludere tutti, se stesso per primo.

Al tempo stesso, a questo punto sto perdendo ogni speranza per A Dream of Spring. Non perché abbia perso la voglia di scrivere, a differenza di molti io non ho letto questo nelle sue parole, ma semplicemente perchè maggiore è l'aspettativa, più fatica fa a lavorare, e se è ancora in alto mare con WoW, mi domando per l'ultimo, di cui per altro non ha neanche una pagina scritta, quanto ci vorrà.

Chissà, magari tra qualche anno, dopo che la serie tv sarà finita e il caso si sarà un po' sgonfiato, e con lui l'hype dei fans, riuscirà a riprendere con un minor fiato sul collo e, dato che sembra essere per lui la condizione ideale, riuscirà a scrivere DoS in tempi non biblici.

In ogni caso l'anno non è cominciato nel migliore dei modi...

Bell'inizio di 2016 davvero!

Io non so più che pensare: se in estate era convinto di finire entro ottobre, e se a ottobre era convinto che gli sarebbero bastati altri due mesi per finire il libro, com'è che a gennaio se ne esce dicendo che ha ancora centinaia di pagine e dozzine di capitoli da scrivere, più altra roba da rivedere? O quest'uomo non sa davvero fare previsioni (ha toppato tante di quelle volte in passato) oppure ha troppe distrazioni che lo fanno lavorare assai più lentamente di quanto potrebbe fare. Inoltre, se finora aveva il pungolo della sesta stagione per scrivere più velocemente, adesso che ormai ha accettato l'idea di essere superato non oso pensare quanto se la prenderà comoda.

E sinceramente con le storielle sui figli di Scarlett O'Hara e sulle farfalle che diventano draghi ha un po' rotto, sono delle deboli attenuanti per il suo fallimento (perché essere superati dalla serie tv è un fallimento, in questo caso).

Penso che sia molto frustrato e complessato. Ma come fai a non avere lo stimolo per portare a conclusione la tua creatura più apprezzata, quella che farà la differenza fra un romanziere di passaggio e uno scrittore cult (non parlo di di letteratura e storia letteraria per ovvi motivi)?...

Come puoi lasciare che venga conclusa da altri prima di te?

Io sono amareggiato ma penso che lui non se la passi bene per niente, con l'eccezione del conto in banca.

Sono sconcertata.

Ho sempre cercato di mantenere un controllo in stile Zen per non arrabbiarmi per la mancanza di TWOW: ho mantenuto la regola "leggerò quando uscirà, nel frattempo ci sono migliaia di libri che ti attendono", però stamattina leggendo il post mi sono cadute le braccia. Non sono neanche arrabbiata, sono solo delusa per la mancanza di professionismo di Martin e soprattutto perchè ho impressione che anche quando TWOW uscirà, sarà mediocre.

A questo punto sapevamo già che non avrebbe mai potuto farlo uscire entro aprile, credo fosse palese, e quindi non mi dan neppure fastidio gli eventuali spoiler: quello che veramente mi infastidisce è questa atmosfera di "Bho, ma, forse, chi lo sa" che aleggia intorno.

Concordo in pieno: anche io mi sono sempre detta "inutile rimuginarci troppo sopra, uscirà quando uscirà e nel frattempo hai un mucchi di libri con cui passare il tempo", ma leggere quel post mi ha sconfortato non poco... Insomma posso capire il processo creativo e tutto quello che si vuole, ma ci vuole anche un po' di impegno e professionalità dietro

Ha ragione anche Fiacca, mi sono ritrovata anche io a pensare che sembra me con lo studio a volte Però arriva un punto in cui ti rendi conto che non puoi più procrastinare e ti devi mettere sotto... Spero che quel momento arrivi anche per lui!

Non ce l'ho più di tanto con lui ma...beh ci speravo anche io...

Detto questo io credo che per aprile andrò in anno sabbatico in qualche monastero e ci rimarrò fino a quando WoW non uscirà.

Lo dico fin da ora mi rifiuto di guardare la serie tv prima di aver visto il libro. Sarò un pazzo, uno scemo, ma mi rifiuto categoricamente.

Sapevatelo!

Anche Robert Jordan, per citare un altro autore fantasy che non scriveva certo libretti di 100 pagine, ha pubblicato 11 libri in 15 anni, lo stesso lasso di tempo in cui Martin ne ha pubblicato "solo" 5. E stiamo parlando di una saga fantasy di alto livello, non dei libri della Troisi o di Paolini.

Martin già di suo dev'essere uno scrittore lento e maniacale, che legge e rilegge quello che scrive; se poi ci aggiungiamo che ha cambiato molte cose in corso d'opera, che per qualche anno è stato abbastanza impegnato con la serie tv, che gestisce un blog, che fa spesso viaggi e partecipa a convention, che segue tanti progetti letterari (anche esterni all'universo di ASOIAF) si capisce perché ci stia mettendo così tanto.

https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Jordan

e ho detto tutto, stesso anno di nascita.. resta il mio timore maggiore, vista anche l'atleticità del personaggio e immaginando la condizione del suo colesterolo.

comunque tornando seri il problema di Martin è che non sa dove andare a parare: ci sono scrittori, Tolkien per esempio, che possono progettare un mondo ed estrapolarci delle storie, altri che partono dalle storie e costruiscono il mondo. Martin invece ha fatto il passo più lungo della gamba cercando di fare entrambe le cose, trovandosi quindi in questa situazione: spronato affinche finisca i libri ma senza sapere come farli finire..

finale agrodolce ha detto, alla Tolkien, ma in realtà non ha idea di cosa fare: pensateci, mettetevi nei suoi panni, cosa potreste fare per non produrre un finale scontato e banale e allo stesso tempo malinconico.. a meno che non ammazzi tutti i personaggi a cui siamo affezionati dubito fortemente che possa farli coesistere in un mondo "post guerra finale agli estranei".

C'è troppo odio, troppo rancore.. devono cadere troppo teste e l'unico finale che riesco a figurarmi è una fuga in essos per molti o una semivittoria degli estranei

Spero che hai ragione, però secondo me la trama di Jon sta andando verso quello che tutti si aspettano, mentre Jaime e Brienne hanno avuto trame filler nella 5a stagione ma ci sono tutte le carte in regola che possano incontrarsi e seguire di nuovo i binari dei libri in questa stagione (ovviamente senza LS), uguale per Dany, quello che farà per tornare a Meereen probabilmente sarà simile ai libri

La storia di Daenerys sarà senza dubbio la più simile (anche se in una versione molto semplificata). Sapremo come va a grandi linee, ma quello non difficile da immaginare almeno fino al suo arrivo a Westeros. Più difficile sapere come finiranno i vari contendenti presenti a Meereen, ma quelli nella serie non ci sono. Su Jon ho qualche dubbio, anche se forse esprimo più la mia speranza che una previsione: Stannis è un personaggio più interessante dei Bolton (soprattutto di Ramsay) ergo spero che vinca lui (renderebbe migliore la storia). Jaime e Brienne devono ancora incontrarsi, ci vorrà qualche episodio per farli arrivare a quel punto, si può sperare che almeno non arrivino fino alla fine della trama di Winds.

Ragazzi per puro scrupolo ricordo una cosa: gli spoiler dalla serie TV qui vanno tenuti coperti.

Più che altro l'errore di Martin è stato quello di "dilatare" troppo la storia riempiendola di nuove storylines e personaggi a cui inizialmente non aveva pensato, perché se si legge quel documento apparso tempo fa in cui spiega all'editore la trama che aveva in mente per quella che all'epoca era progettata come una trilogia si vede che sapeva dove andare a parare, almeno fino a un certo punto (le righe finali sono state cancellate, forse proprio perché rappresentano a grandi linee il finale che ha ancora in mente di dare all'opera). E' ovvio che se mi aggiungi i Greyjoy, i Martell, l'ennesimo pretendente al trono Targaryen, i Bolton, questo e quest'altro poi devi farli convergere tutti verso il finale e diventa più difficile incastrare tra di loro i vari avvenimenti e si creano gli immancabili nodi da sbrogliare (come quello di Meereen). Se poi si è anche incaponito di dover a tutti i costi sorprendere il lettore e dare una storia meno scontata possibile è la fine, sia perché è difficile riuscire sempre a creare qualcosa di inaspettato e bisogna rimuginarci su parecchio prima di giungere a un risultato soddisfacente sia perché gli espedienti martiniani dei personaggi importanti che muoiono, delle persone apparentemente morte che tornano in vita e dei cliffhanger di fine libro hanno un po' rotto, se continua così temo un calo di qualità della saga rispetto alla freschezza dei primi tre, come già in parte si è visto in AFFC e ADWD.

Mi unisco al coro dei tanti delusi, ma un pò me lo aspettavo, certo mi sono illusa fino ad ieri che magari avesse già tutto bello e pronto e tirasse un pò per le lunghe solo per guadagnare più soldi. Di questo sono più che certa, Martin ama i soldi ed il successo più dei suoi libri e dei suoi lettori. Ecco perchè non amo iniziare le saghe che non sono ancora finite, ma avevo da anni cominciato ad acquistare i libri di ASOIAF e poi ho ceduto e letto tutto d'un fiato interi volumi. Non voglio più acquistare altri libri di Martin come forma di protesta, aspetterò l'uscita di questi ultimi due libri e lì cederò, altrimenti potrebbe far contenti alcuni fans scrivendo un prologo, cioè come sono andate le cose veramente a Sala dell'Estate, come è stata distrutta Valyria, il segreto su Jon Snow, Lyanna e il suo principe Targaryen, cosa hanno fatto Dany e suo fratello in esilio, chi è veramente il Ragno Tessitore...

Insomma, se proprio vuol farci soffrire per la fine, che ricominci dall'inizio, magari potrebbe essere un modo per riorganizzare le idee e reinnamorarsi della sua creatura, ASOIAF.

Ecco, mi illudo ancora.

Scusate ma la questione dei soldi ha davvero poco senso. Il modo migliore per fare più soldi è quello di far uscire il maggior numero possibile di libri nel minor tempo possibile, che è la strategia adottata da qualsiasi brand/franchise moderno praticamente in ogni campo. Martin fa l'esatto opposto: pochissimi libri in tempi lunghissimi. Quale sarebbe questa grande trovata commerciale per la quale ci si spinge a dire che Martin ama più i soldi dei lettori? Anche far uscire i libri dopo la serie TV non è certo una mossa geniale che spinge a maggiori vendite, anzi l'ideale era fare il contrario. La verità è che Martin non ha mai avuto alcuna strategia di questo tipo, i suoi ritardi danneggiano lui stesso e non hanno senso in un'ottica di sfruttamento commerciale.