Dopo aver letto le prime pagine in libreria, Eragon mi ha fatto venire voglia di farci sostegni per mobili.
Al contrario, la saga di Stephen King mi affascina tantissimo, fin da quando anni fa lessi il secondo volume (alcuni miei amici me l'avevano regalato senza accorgersi che era il secondo di una serie). Questo interesse è incrementato notevolmente leggendo i primi capitoli del primo volume (sempre a scrocco in libreria, come per Eragon) e si è definitivamente consolidato con la versione a fumetti (che in realtà sarebbe il prequel di tutta la saga).
King ha saputo creare un mondo fantastico che prende il lettore per la gola e non lo lascia più, un mondo che per giunta rispunta negli altri suoi romanzi, segno dell'importanza che ha quest'opera per il maestro dell'incubo. Roland di Gilead è una figura centrale in questa serie e, coerentemente col suo ruolo, è un personaggio di alta qualità, che trae ispirazione tanto dal paladino Rolando quanto dal misterioso pistolero interpretato da Clint Eastwood nei film di Sergio Leone. C'è qualcosa di oscuramente affascinante in un pistolero (e che pistolero...) che, come un antico cavaliere (Roland, nome cavalleresco di per sè, è l'ultimo discendente della linea del grande pistolero Arthur Eld, evidente richiamo a re Artù), segue implacabile il suo nemico fino a questa strana Torre Nera.
Decisamente, la saga della Torre Nera sarà la mia prossima lettura.
In conclusione, nel caso non si fosse capito, il mio voto va a Roland Deschain di Gilead.
Conosco entrambi.
Della Torre Nera ho letto il primo libro e non mi ha molto invogliato a proseguire. Roland non mi ha detto granchè (e ancora meno i pistoleri di Clint Eastwood^^'').
Però sicuramente meglio di Eragon, che maltollero.
Voto Roland
Tempo fa avevo comprato i libri della Torre Nera ma ho mollato la saga al primo, mi annoiava da morire. La saga di Eragon non è chissà che genialata originale, ma almeno son riuscita a leggerla senza farmi crescere la barba, quindi il mio voto va a Eragon.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
In effetti il primo libro non era stato scritto con l'intento di essere il primo di una saga,ma più come lavoro a sè (e si tratta anche di un lavoro scritto da un King giovanissimo),e il personaggio di Roland rimane abbastanza....mmmm....essenziale nella caratterizzazione.Dal secondo in poi è tutta un altra musica.Della Torre Nera ho letto il primo libro e non mi ha molto invogliato a proseguire.
Ma se ti va di leggerlo devi apprezzare il genere,perchè in buona sostanza si tratta di
Urban fantasy
Comunque per quanto mi riguarda,nonostante la sua "essenzialità",il primo libro ha un fascino,un nonsocchè assolutamente inimitabii... " />
PS:un paio di correzioni..... " />
Per quel che mi ricordo,nell'opera non c'è uno specifico accenno ad un "Dio Bianco".Viene semma detto che Roland è un agente del Bianco,ma inteso come Bene/Ordine in senso lato,non come una divinità di cui essere al servizio.Divenuto quindi agente del Dio Bianco inizia una serie di avventure contro il male
Inoltre l'espressione "una serie di avventure contro il male" secondo me non rende completamente l'idea;quello che Roland inizia è una ricerca vera e propria,una ricerca ossessiva e disperata,che lo porterà a sacrficare molto.La ricerca della Torre,appunto.
Probabilmente è un errore di battitura,ma il Re Rosso e Randall Flagg non sono lo stesso personaggio.... " />contro il Re Rosso, Randall Flagg.
Salto il turno, finalmente un caso di avversione per entrambi i protagonisti
Non sono un fan di King ma sicuramente è un miliardo di volte meglio di Paolini. E Eragon non l'ho mai sopportato. Meglio i pistoleri " />
Quindi voto Roland.
Eragon mi sta antipatico. Voto Roland di Gilea
Un altro match senza storia.
King è uno dei miei scrittori preferiti, e la Torre Nera, pur con alcune pesanti cadute di stile nella parte finale ed un inizio non troppo esaltante, rimane un'ottima saga.
A livello di caratterizzazione poi i due personaggi non sono proprio paragonabili.
Voto Roland di Gilead, ricordate i volti dei vostri padri e fate lo stesso " />
King può benissimo non piacere. nulla da eccepire.
ma Roland è Clint Eastwood travestito! Clint 'strafigo' Eastwood! Scherziamo? Come si fa a non votarlo?
voto Roland
Voto Eragon per tre ragioni:
1 Soffre la tipica penalità del fantasy di successo, che la mentalità aristocratica di molti ritiene un malus.
2 Non merita di subire troppo distacco
3 Non ho mai letto la saga della Torre Nera, anche se mi ha sempre incuriosito.
king è un dei più grandi talenti sprecati della sua generazione... quando non scrive michiate su mostri universi paralleli e macchine mangiauomini, mi ha sempre dato l'impressione di avere potenzialità immense.
peccato che le sprechi con un genere di serie B. Che lui ha contribuito a sdoganare, certo, ma che rimane di serie B.
detto questo, alcuni suoi racconti e alcune sue pagine sono imho di un livello eccezionale.
per questo voto Roland, anche se il primo libro della Torre Nera è forse l'opera di king che mi è piaciuta meno. E poi i pistoleri di Sergio Leone sono straordinari, il buono il brutto e il cattivo è un capolavoro nel senso tecnico del termine
Mah, a me non è piaciuto minimamente la storia. L'ho trovata scontata e non approfondita. Libertà... si, ok, ma cosa significa? Un approfondimento su questo tema, e quindi sul perché combattere, e conseguentemente perché l'impero è cattivo lo trovo necessario. Altrimenti, semplicemente l'impero è cattivo in quanto tale e la libertà si riduce a vuota parola chiave, un semplice termine di manipolazione con la quale fare infervorare le masse. Per fare un esempio, vien da pensare ai libri di Asimov. Spesso si ritrovano personaggi che parlano di lottare per la libertà, a quel puntoi arriva qualcuno e li prende da parte e gli da una solenne strigliata e gli fa tirare fuori il vero motivo per il quale combattono o vogliono combattere.1 Soffre la tipica penalità del fantasy di successo, che la mentalità aristocratica di molti ritiene un malus.