Nella speranza che possa dedicare questa vittoria al dio Crom,voto per Conan il Barbaro

Dai su non scherziamo.

Cioè, il ciclo la Spada della Verità l'ho iniziato a leggere e a metà del primo libro mi sono dovuto fermare °_° manco con Baudolino di Eco mi era capitato D: il protagonista (ma tutto l'ambiente) è quanto di più palloso ci possa essere, un brodo insipido di elementi fantasy copiati qua e là, tutto già visto e scritto altrove e decisamente meglio. Avrei votato contro persino la Troisi, almeno non avendola letta ha il beneficio del dubbio..

Conan! che dire se non.. per Crom!

Voto Conan il Cimmero se non si era capito ^^'

p.s. Conan non è male nemmeno con l'arco e la mazza da guerra! " />

Ho provato a leggere un solo racconto di Howard dedicato a Conan. Lunghezza totale 70 pagine, quindi nulla in confronto a ciò che leggo abitualmente. A metà storia ero talmente stufa che ho chiuso il libro e l'ho restituito alla biblioteca. Mai guardato i film, non sopporto Schwarzenegger o come cavolo si scrive. Anni dopo ho letto Conan l'invincibile di tal Robert Jordan. Sì, ho scritto correttamente il nome dell'autore, ed è stata l'unica cosa che mi ha spinta a comprare il romanzo. Volume letto, e poi spedito in cantina tanta era la simpatia per il protagonista e l'apprezzamento per la storia. L'ho riesumato solo qualche mese fa, in segno di rispetto per il grandissimo Jordan. L'ho pure riletto, e apprezzato tanto quanto la prima volta, cioé ben poco.

Di Goodkind ho letto i primi sette romanzi del ciclo. I primi due mi sono piaciuti molto, anche se non è che brillino per originalità. Poi un crollo precipitoso verso il baratro e l'inizio per il buon Terry di immensi lavori di scavo per andare ancora più giù. Allla fine del settimo ho detto basta, avevo paura di poter scoprire gli antipodi. Ah, volendo potrei anche riportare un episodio poco lusinghiero su Goodkind, ma per ora ve lo risparmio.

Davvero, sono indecisa. Voto per la storia del fantasy, e per la nascita di uno dei miei scrittori preferiti, o per un tizio divertente per 1500 pagine e poi ripetitivo fino alla nausea? Lui e le sue

spoiler L'anima del fuoco (spada della verità 5)

Senza neanche guardare il suo avversario, voto immediatamente Conan il barbaro, che è uno dei miei cinque personaggi fantasy preferiti.

Signori e signore, qui stiamo parlando di un mostro sacro del genere fantasy (heroic fantasy, per la precisione, sebbene alcune avventure siano forse più ascrivibili alla sword & sorcery), di un personaggio che va in giro da più di 70 anni con ancora intatto il suo carico di potenza narrativa, che non accenna a diminuire e che è trasmigrato in tutti i media. Molti conosceranno sicuramente i due film dove il possente cimmero era interpretato da Schwarzenegger, in una maniera che era effettivamente vicina a come Howard aveva dipinto il personaggio nei libri. Come non ricordare poi gli stupendi fumetti della Marvel degli anni '70, disegnati dal grande John Buscema, e pubblicati in Italia negli storici volumi della Editoriale Corno? Senza contare l'ottimo MMORPG "Age of Conan: Hyborian Adventures", dove ogni giocatore è libero di far agire il suo personaggio nella selvaggia era hyboriana. E si potrebbe continuare ancora con giochi da tavolo e di ruolo, se è per questo.

Perchè tutta questa fama? Possibile che il gusto delle masse, dagli anni '30 in cui il personaggio si affacciò tra le pagine della storica rivista "Weird Tales" fino ai giorni di Internet e del cinema 3d, non sia cambiato? In realtà, le cose sono sicuramente cambiate, tant'è che oggigiorno certe scelte stilistiche di Howard possono far sorridere. Eppure, non è mai diminuita la straordinaria potenza evocativa di questo personaggio, che è finito per diventare il modello per eccellenza di qualsivoglia barbaro seguente. Conan è ancora un personaggio potente perchè non ha mai tradito se stesso, rimanendo cocciutamente fedele a quell'immagine di guerriero feroce e astuto, fedele fino alla morte verso gli amici quanto implacabile coi nemici, indifferente nei confronti della morte eppure barbaramente superstizioso verso l'occulto, pronto a sfracellare crani con qualunque arma conosciuta (e persino a mani nude, in mancanza d'altro) e allo stesso tempo rozzamente cavalleresco con le donne, che ha fatto la sua fortuna.

Si tratta di caratteristiche che riescono ancora a colpire l'immaginario dei lettori e a trascinarli nel vortice di guerre tra eserciti giganteschi, scontri in templi dimenticati dagli dei, feroci scorrerie ai danni di ricche carovane di mercanti, rutilanti abbordaggi al largo di isole maledette e altro ancora che da sempre costituiscono la materia delle sue storie. Qui non troverete approfondimenti psicologici, raffinate trame ad incastro o personaggi tormentati, no. Cercate altrove se volete queste cose. Qui troverete una Fantasy fatta di terre misteriose e selvagge, così lontane da noi eppure così simili (il saggio di Howard "L'età hyboriana" chiarisce come le terre dove Conan vive le sue avventure corrispondano al nostro mondo tra la caduta di Atlantide e il sorgere dei primi imperi civilizzati), una magia oscura e corruttrice, popoli appena giunti ad una sorta di medievale civilizzazione eppure ancora profondamente e vigorosamente barbarici. L'età hyboriana, in cui Conan vive, combatte e ama, è questa ed è tanto selvaggiamente attraente oggi come lo era un tempo.

Mi piacerebbe aggiungere molte altre cose su Conan e citare brani tratti dai suoi romanzi (posseggo e custodisco gelosamente un cofanetto della Editrice Nord degli anni '90 in cui sono raccolte quasi tutte le sue avventure, disposte in successione cronologica), ma vi lascerò con quella che per me resta da sempre la migliore descrizione e introduzione a questo personaggio e al mondo in cui si muove, cioè l'incipit alla sua straordinaria epopea:

"Devi sapere, o Principe, che tra gli anni in cui gli oceani inghiottirono Atlantide e le sue radiose città, e gli anni dell'avvento dei Figli di Aryas, ci fu un'Età mai sognata in cui splendidi regni si stendevano sul mondo come azzurri mantelli sotto le stelle: Nemedia, Ophir, Brythunia, Hyperborea, Zamora dalle donne brune e le misteriose torri gremite di ragni, Zingara con la sua cavalleria, Koth che confinava con le terre pastorali di Shem, Stygia con le sue tombe custodite da ombre, Hyrkania dai cavalieri vestiti d'acciaio, seta e oro. Ma il regno più superbo del mondo era Aquilonia, che dominava suprema il sognante occidente. Qui giunse Conan il Cimmero, dai capelli bruni e gli occhi cupi, la spada in mano: un predone, un saccheggiatore con gigantesche malinconie e gigantesche allegrie, venuto a calpestare sotto i suoi sandali i troni di ogni terra incastonati di gemme.

Nelle vene di Conan scorreva il sangue dell'antica Atlantide, inghiottita dal mare ottomila anni prima. Era nato da una tribù che rivendicava un'area a nordovest della Cimmeria. Suo nonno apparteneva a una tribù del sud ed era fuggito dal suo popolo a causa di una faida sanguinosa e, dopo lungo errare, aveva trovato rifugio presso il popolo del Nord. Conan era nato sul campo di battaglia durante un combattimento tra la sua tribù e un'orda di predoni vanir.

Non si sa quando il giovane cimmero incontrò per la prima volta la civiltà, ma egli era già noto come guerriero attorno ai fuochi del consiglio ancor prima di avere conosciuto quindici inverni. In quell'anno le tribù cimmere avevano dimenticato le loro faide e si erano unite per cacciare i gunderiani che, attraverso le frontiere di Aquilonia, avevano costruito un posto di confine a Venarium e cominciato a colonizzare le marche meridionali della Cimmeria. Conan faceva parte dell'orda urlante e sanguinaria che, sciamando dalle colline del nord, si precipitò sulla palizzata con spade e torce e ricacciò gli aquiloniani oltre le frontiere.

Al sacco di Venarium, Conan, pur essendo ancora lontano dal suo pieno sviluppo, era alto sei piedi e pesava 180 libbre. Possedeva l'agilità e l'atteggiamento furtivo dell'uomo nato nei boschi, la forza ferrea dell'uomo di montagna, l'erculea costituzione di suo padre, fabbro, e molta familiarità con coltelli, asce e spade.

Dopo aver depredato l'avamposto aquiloniano, Conan ritornò per qualche tempo alla sua tribù. Ma spinto dagli inquieti bisogni dell'adolescenza, dalla sua tradizione e dai tempi in cui viveva, si unì per alcuni mesi a una banda di aesir, compiendo qualche infruttuosa scorreria contro i vanir e gli hyperboreani. Quest'ultima campagna termina con il sedicenne cimmero in catene. Non dovrà, tuttavia, rimanere prigioniero a lungo..."

Conan, solo tu speeeeezzi le cateeeene!!!!

Voto per il cimmero

ma quindi è una sfida tra marcantoni?

Di Conan non ho letto nulla ma qualcosa di Howard invece sì, era una roba leggera e divertente con un marcantonio protagonista che gonfia di botte chiunque passi sul suo cammino e ha per amici tanti altri marcantoni, e Conan non mi sembra diverso.

L'avversario non lo conosco proprio, qualche notizia in più " /> ?

odio i barbari.

ignoranti scimmioni ricoperti di puzzolenti pelli di capra e con i capelli incrostati di sugo di cinghiale.

statevene nelle vostre foreste a rincorrere cervi e non venite a rompere le balle.

voto richard perchè il mio idolo è Costantino il Grande, che dava in pasto alle belve i re barbari come Conan " />

Quasi quasi smetto di votare, tanto tutti i personaggi che preferiscono vengono eliminati XD

Comunque, voto assolutamente Richard Rhal, protagonista di una delle saghe che preferisco.. e poi mi piace proprio il personaggio in sè, quindi tanto meglio :3

Conan è un gran bel personaggio, ma non ho mai letto nessun libro di Howard. Idem per Goodkind (anzi, ho finito da poco La legge dei nove, che ho trovato a dir poco orribile), ma ho amato il personaggio di Richard Rahl nella serie tv tratta dalla saga, quindi voto per lui " />

Non ho letto i libri, ma da quello che ne ho sentito i due non mi ispirano per niente.

Della Spada della Verità ho visto il telefilm, ed è una delle serie tv più brutte che abbia mai guardato in vita mia " /> Attendo però più informazioni su di lui.

Questo giro non voterò.

Non ho letto nessuno dei due autori, ma come ha detto qualcuno i Barbari sono personaggi un pò troppo piatti e sapere che Jordan ha scritto di Conan non mi entusiasma. Richard Rahl l'ho visto solo nel telefilm...e non si salva, per quanto abbia un pò più di sviluppo del primo. Al limite sarebbe stato più interessante Darken Rahl o Khara la morsit (non so se la scrittura è corretta).

Passo quindi.

Incerto incerto....ma conosco Conan, e per quanto non mi sia mai piaciuto (neanche nella versione cinematografica), Howard è stato un pilasto della fantasy sword and sorcery prima che Tolkien venisse a rinnovarla. Richard Dhal non lo conosco affatto.

Vado sul sicuro e voto Conan.

Non ho letto niente di Howard o Goodkind, ma, ragazzi...

[...] sugo di cinghiale.

 

io adoro il sugo di cinghiale.

Quindi voto Conan, il ragazzo dal futuro ">.

E non è male nemmeno come detective! " />