Infatti non so...l'ho anche detto.Ho solo esplicitato un idea che mi ero fatto basandomi su quello che mi hanno detto alcuni miei amici che hanno letto l'opera di Jordan.Se tutti voi che non conoscete "La ruota del tempo" credete di venirmi a raccontare che Jordan ha scritto 12 libri di NULLA...beh siete totalmente fuori strada...e piuttosto che dire cose x "sentito dire da amici", è meglio ammettere di non sapere.
E ho manifestato una mia personalissima ritrosia per le saghe da 20 volumi da 20 milioni di pagine l'uno,che ultimamente mi ha fatto virare sul fantasy "monovolume".Tutto qui...
Mai preteso di farlo.Per contro continuerò a votare anche nel caso non conoscessi i candidati,magari scegliendo quello col nome più intrigante;e continuerò a fare campagne pro o contro,anche solo per il gusto del dibattito.Io non sono venuto qui a raccontarvi il ciclo di Ljukanenko, perchè non parlo di cose che non conosco.
Chi di voi non conosce Jordan, non mi venga a raccontare chi è Rand e cos'è La ruota del tempo.
Santo Cielo ragazzi......calmatevi.E solo un gioco,non stiamo cercando di stabilire davvero l'autore fantasy migliore.A leggere i toni di certi messaggi vi immagino davanti al monitor con gli occhi iniettati di sangue in attesa che al prossimo turno esca il vostro beniamino per esclamare "Siiiiiiiiii.....finalmente posso dimostrare che il mio autore è il Sommo Autore del Fantasyyyy"....
Relax and take it easy.... " /> " />
Non sono per nulla agitato...ne sono qui a fare una campagna all'ultimo colpo per far vincere il mio autore.
Piuttosto prendo le difese di un autore su cui si stà parlando troppo per sentito dire e per luoghi comuni.
Ognuno è libero di dare la propria opinione e votare chi desidera. certo che paragonare RJ a Renato Zero che descrive un idraulico senza saperne nulla...o mettere semplicemente sulla bilancia i libri...beh è un atteggiamento semplicistico. Ognuno è legittimato ad averlo se desidera...però beh non so se mi metterei a giudicare la caasa di qualcuno senza esserci mai entrato.
@beric:
Non ho detto nulla verso la scelta dell'uno o dell'altro personaggio...ho solo parlato in difesa del ciclo che viene giudicato con troppa leggerezza.
Anche per quanto mi riguarda Rand non è particolarmente simpatico...preferisco di gran lunga altri personaggi del ciclo di Jordan. Resta il fatto che non è il classico pg eroe del classico fantasy...e chi l'ha letto lo sà! " />
per esempio, essere totalmente incurante dei pericoli. Se un servitore del tenebroso gli si lancia incontro mulinando una spada, lui dovrebbe sbuffare e accendersi una sigaretta. Tanto è inevitabile che tale servitore si inciamperà e si impalerà sulla sua stessa spada, o un fulmine lo incenerirà.
l'incontro tra lui e il tenebroso non può essere evitato, e teoricamente anche la sua vittoria è scontata...
Eheh " />" /> ...no, naturalmente non è così. Fin dall'inizio del ciclo Rand deve lottare, non rilassarsi " /> . Lottare e difendersi da chi si è schierato con il Tenebroso e cerca di dominare gli eventi e quindi il corretto scorrere della storia, ovvero la Ruota del Tempo. Lottare contro chi, pur stando dalla parte della Luce, non crede che lui sia il predestinato e quindi cerca di ostacolarlo. Lottare anche contro chi si è shierato fanaticamente dalla parte di Rand, trucidando chiunque osa negare la supremazia divina del Drago Rinato.
insomma..la vita di Rand non è rilassante per nulla " /> ...e la sua vittoria è tutt'altro che scontata...lo stesso Rand lo scoprirà sulla sua pelle con il proseguire del ciclo.
E' un pò troppo difficile spiegare in poche parole un personaggio come Rand e un ciclo come La ruota del tempo. Chiaramente è più semplice attirare voti per un personaggio come Anton che si può descrivere in 3 righe e fine del gioco.
Resta il dispiacere di vedere bistrattato a questo modo un ciclo fondamentale per la fantasy come quello di Jordan. Un ciclo che ha fatto guadagnare alla fantasy lettori e qualità, un autore che ha mostrato a tutti come si crea un mondo intero con popoli, culture, tradizioni. Un mondo di una complessità vista raramente.
Se tutti voi che non conoscete "La ruota del tempo" credete di venirmi a raccontare che Jordan ha scritto 12 libri di NULLA...beh siete totalmente fuori strada...e piuttosto che dire cose x "sentito dire da amici", è meglio ammettere di non sapere.
Io non sono venuto qui a raccontarvi il ciclo di Ljukanenko, perchè non parlo di cose che non conosco.
Chi di voi non conosce Jordan, non mi venga a raccontare chi è Rand e cos'è La ruota del tempo.
C'è un errore di fondo nel tuo ragionamento. Tu presupponi che chi ha votato contro Rand non conosca la saga. A me pare che, come me, diversi utenti abbiano provato a cimentarsi con la titanica opera di Jordan, ma si siano fermati dopo un tot di opere scoraggiati dall'indubbia "pesantezza" della stessa saga. Penso che nessuno possa affermare che sia una lettura leggera e intrigante, indi è facile che non attiri le simpatie di tutti. Magari alcuni potrebbero ricredersi sulla validità del personaggio Rand se leggessero tutti gli n volumi, ma secondo me molte delle critiche al personaggio mosse in questa discussione non cambierebbero nemmeno in questo caso. Io prima o poi mi dedicherò alla completa lettura dell'opera, come farò con altri mattoni fantasy o di altro genere, ma non trovo sorprendente che i personaggi tratti da "The Wheel of Time" non riscontrino grande successo " />, però capisco che per i grandi fan di Jordan questo sia sorprendente. Anzi, mi butto in un pronostico azzardato... secondo me in questo Death Match personaggi di autori acclamati e famosi, considerati i fuoriclasse del genere come Tolkien Jordan Eriksson faranno poca strada, fermati da personaggi magari meno curati/profondi ma certamente più coinvolgenti ed emozionanti " />
C'è un errore di fondo nel tuo ragionamento. Tu presupponi che chi ha votato contro Rand non conosca la saga. A me pare che, come me, diversi utenti abbiano provato a cimentarsi con la titanica opera di Jordan, ma si siano fermati dopo un tot di opere scoraggiati dall'indubbia "pesantezza" della stessa saga.
Ciao Savatage No, questo errore di fondo non c'è nel mio messaggio, perchè il mio messaggio è rivolto (e l'ho chiarito in particolare nella parte in grassetto) solo a chi ha criticato con leggerezza non conoscendo la saga. Chi tra voi ne parla avendo letto almeno qualche libro è più legittimato, a mio parere, di chi non ne sa nulla.
Detto questo, ho voluto difendere, come chi attacca ha voluto attaccare. Che i giochi continuino e che la Ruota del tempo giri " />
9 pari! ">
Un altro testa a testa! Questo Death Match é combattutissimo.
Intanto voto Anton Gorodetsky, cosi lo mando in testa per un voto. "> Rand in fondo ha gia vinto il Fantasy Death Match americano su suvudu.com (per il quale lo avevo votato).
Come ho gia detto, scontro ingrato, sono due grandi personaggi e mi dispiacerá per il perdente.
P. S.
Infatti Anton è un guardiano delle tenebre proprio perchè controlla maghi oscuri e affini :P
Una delle particolarità della serie dei Guardini è proprio il fatto che i Guardiani della Notte sono i buoni e i Guardiani del Giorno sono i cattivi ">
Giá, hai proprio ragione! ">
Anzi, mi butto in un pronostico azzardato... secondo me in questo Death Match personaggi di autori acclamati e famosi, considerati i fuoriclasse del genere come Tolkien Jordan Eriksson faranno poca strada, fermati da personaggi magari meno curati/profondi ma certamente più coinvolgenti ed emozionanti ">
Il che non sarebbe assurdo visto che è un DM tra personaggi e non tra autori, saghe, mondi e nemmeno messaggi sottostanti le opere...anche se tutto questo in realtà aiuta spesso a votare tra due personaggi in bilico.
Comunque, potevate dirlo prima che Rand è stupido. Personalmente di pg che si possano realmente definire così ne ho incontrati davvero pochi - soprattutto nel fantasy - e ci avrei pensato un microsecondo di più prima di votare. Sembra intrigante.
Visto che Balon e Ilyn hanno tirato fuori due ottime argomentazioni e che Ilyn mi ha offerto la Giustizia del Re "> , sarò breve nel rispondere all'ultimo post di Joramun, Balon e Ilyn, per concetrarmi sulle 2 questioni centrali.
E perchè mai dovrei voler dimostrare una cosa del genere,quando ho detto che per me il Silmarillion rientra in questa stramaledetta mitopoiesi?
Hai ragione, mi ero confuso con la discussione che stavo facendo con Balon. Chiedo scusa.
Adesso pure il significato della lingua italiana "dipende"?E difficile discutere con un relativismo cosi radicale......
No, il significato è quello, ma esistono parole che vogliono dire bene o male la stessa cosa, ma con sfumature diverse: esempio, sia "tirchio" che "parsimonioso" fanno riferimento ad una persona che non spende molti soldi, ma con due connotazioni diverse, rispettivamente negativa e positiva. Io sto in pratica dicendo che già dicendo "ridondante" si da l'equivalente negativo di ciò che io chiamo "descrittivo". Tutto qua.
Che però è scritto seguendo le regole di un altro genere,l'epica appunto.E dal momento che molte delle tecniche narrative e delle regole stilistiche utilizzate nei due generi sono in conflitto tra loro (caratterizzazione dei personaggi,ritmo della narrazione).ne consegue che se Silmarillion è un grande libro di epica moderna ( e questo io non lo nego),allora è legittimo affermare che possa essere anche un mediocre libro fantasy.
In realtà, sarebbe più giusto definirlo a questo punto un mediocre romanzo fantasy, non libro fantasy: anche un'opera epica come l'Iliade è un libro (anzi, tanti libri), ma non è un romanzo.
Mi frega poco di come si sono affermate le regole:mi limito ad osservare che esse esistono e che costituiscono un parametro alternativo al "i gusti sono gusti" e al "il tuo discorso è oggettivo solo se mi porti i dati di quel 99%,Balon,vile marrano....",per giudicare se un libro è valido o meno.
Come detto a Balon, le regole esistono e sono valide, ovvio, ma possono cambiare a seconda dei generi. Quello che Balon mi contesta è in effetti che il Silmarillion non appartiene a quei generi per i quali ci sono le eccezioni.
Spero quindi di aver chiarito quello che volevo dire.
E ora ser Balon:
proprio così, "compreso nella definizione", ho scritto nel medesimo quote.
quindi, se è compresa nella definzione, non può essere la stessa cosa.
Non significa però che non si possano seguirne le regole. Anche le uova sono comprese nelle torte eppure, per la conservazione dei dolci fatti con le uova, bisogna andarci molto più cauti che non, che so, un dolce fatto solamente di farina, acqua e zucchero. Cmq Ilyn ha chiarito meglio la questione, come dirò più avanti.
dai, sinceramente... 99% è proprio un modo di dire, come una tonnellata o secoli.
se avessi scritto 98% o 97% ti avrei capiti, ma così proprio no, guarda.
Forse dalle tue parti. Ma io, te lo dico sinceramente, non ho mai sentito usare 99% come un modo generale per dire "la stragrande maggioranza". In tale significato ho udito altri modi di dire, come "cani e porci", "urbi et orbi", ecc, ma non una qualunque percentuale.
no, non te la passo perchè non ho mai detto niente di simile.
ho detto che la critica fa la fortuna di un opera a lungo termine, fine della storia.
Hai ragione,però scusa dire che la Critica fa la fortuna di un'opera a lungo termine è come dire "Ah si, la Massa la trova buona. Vabbè, tanto alla fine è la Critica che avrà l'ultima parola". E l'ultima parola era proprio quella di stabilire se un'opera sia buona o meno. Spero di essermi spiegato...
è un pensiero legittimo, ma io credo invece che imbastire un opera con stile epico quando l'epica è solo una parte, non dico trascurabile ma nemmeno preponderante, dell'opera, beh, non sia stato il massimo.
E questo è ok, perchè è un tuo parere estetico. Qui possiamo tranquillamente essere in disaccordo perchè i miei gusti estetici sono diversi dai tuoi.
ergo sto par di ciufoli, scusa eh...
ci sono centinia di libri che mi sono piaciuti pur avendo riserve sullo stile, e centiania di libri il cui stile era eccezionale che non mi sono piaciuti, e credo che valga per gran parte delle persone.
Vero, però dato che era lo stile quello che criticavi sopra le altre cose per motivare il tuo schifo verso il Silmarillion, in pratica stavi dicendo che "stile brutto = Silmarillion schifoso". Almeno così ho capito io.
non sono errori, semplicemente ho parafrasato e sintetizzato andando praticamente a memoria.
ma va bene mr. perfettino, citiamo parola per parola allora.
SBS: soggettivamente, ritengo il Silmarillion una brutta opera. Tra i suoi molteplici difetti, ritengo che il suo stile ripetitivo, difficile, ridondante e chi ne ha più ne metta sia estremamente sgradevole.
Errore, hai detto: "è scritto male, lento, ridondante, ripetitivo, sembra di leggere il libro di storia delle superiori, solo che invece di Giulio Cesere e le invasioni barbariche si parla di Feanor e l'invasione degli orchetti, con un tocco dell'Antico Testamento, con tanto di Genesi ed Esodo.".
il senso è il medesimo
No. Nel primo caso il tuo "soggettivamente" cambia tutto, è la tua legittima opinione e io la rispetto e la accetto in quanto tale. Nel secondo caso è un colpo d'ascia brutale che non ammette quasi repliche.
Sei tu che ancora ti ostini a dire che la supera. La comprende, non la supera. E quattro.
se l'epica è una delle anime della mitopoiesi, singifica che:
- la mitopoiesi comprende l'epica, ma non comprende solo l'epica: per essere mitopoiesi deve comprendere anche mitologia, cosmogonia, geografia eccetera
- dunque la mitopoiesi è "più vasta" dell'epica, è fatta dall'epica ma anche da altre cose, quindi "supera" l'epica, la fonde in in un genere nuovo
Ma non significa che ne perda le caratteristiche. Le unisce ad altre, ma non le perde. Vedi l'esempio fatto da me sopra della torta fatta con le uova.
Ed io ti ho dimostrato come quella percentuale, errata, sia peraltro molto eccessiva. E che o ti appelli alla Critica o alla Massa.
grazie per avermi dimostrato che un iperbole è eccessiva.
e a chi devo appellarmi scusa? ai muratori? La prima volta che ho usato la percenutale 99% mi sono riferito alla "comunità di critici/massa/lettori".
ovvero coloro che LEGGONO, che si interessano di LETTERATURA.
Come già detto sopra, non avevo mai sentito usare 99% in toni così generali come fai tu.
Il senso della frase, ancora una volta, è semplicissimo, inutile che lo carichi di significati che non ho mai avuto intenzioni di dagli: ovvero che IN GENERALE, uno stile ridondante e ripetitivo e considerato negativamente nel mondo della letteratura.
Non c'era la minima volotù di fare una distinzione tra critica e massa, quella è venuta fuori dopo per tutt'altro discorso
Qui hai ragione, il discorso è venuto fuori dopo.
Invece c'entra eccome. Io ho tirato fuori quella discussione per dimostrare che la sopravvivenza e il valore di un'opera si vedono nel suo resistere al tempo e nel continuare a dire qualcosa. Ora, che questo avvenga grazie alla Critica (che la conserva e la "veglia") o alla Massa (che ne decreta quell'amore iniziale tale da spingere la Critica ad interessarsene), non conta. Quello che conta è che, quando tutto ciò avviene, l'opera sopravvive e viene anzi ritenuta meritevole di ciò. Fino a prova contraria, il Silmarillion ancora ha questo status. Ora, questo non potrebbe avvenire se il suo stile fosse negativo. Perchè? Ma proprio per il ruolo importantissimo svolto dalla Critica (sebbene io ritenga che l'impulso iniziale viene sempre dalla Massa, come ho detto in altri post facendo l'esempio delle opere di Shakespeare e del Don Chisciotte di Cervantes), che non potrebbe mai far passare un'opera negativa sullo stile.
beh, allora qui c'è stato un qui pro quo. Direi di si ">
non concepivo che si potesse parlare di sopravvivenza a 40 anni dalla pubblicazione (anche perché, 10 anni è intervenuto un altro fenomeno "di Massa" a rinverdire i fasti tolkeniani): personalmete ritengo che finore il ruolo della critica sia stato piuttosto irrilevante nel decretare il successo del Silmarillion. Gli effetti di una critica positiva potranno essere valutati solo tra parecchio tempo. Ora come ora, lo status meritivole del Silmarillion dipende dall'apprezzamento della Massa (e la critica, sia positiva che negativa, ha poca influenza su questo)
Vero, ma già oggi, a 40 anni circa dalla pubblicazione, si può vedere come l'opera sia quasi più apprezzata dalla Critica che dalla Massa. E questo perchè la Massa, nel frattempo, ha mutato i gusti. Come avevi detto tu, mi pare, la Massa finirà per abbandonare molto probabilmente il Silmarillion.
per questo ma non capivo come il discorso astratto su Critica-Immortalità potesse collegarsi al discorso dello stile e del 99%.
Si collegava perchè lo Stile è uno dei fattori più importanti per la Critica affinché un'opera ottenga l'Immortalità. Dato che una maggioranza della Critica ritiene il Silmarillion buono in tal senso (almeno secondo le mie conoscenze), mettere in quel 99% la Critica mi sembra errato. Tutto qua.
ho già risposto anche a questo, sia pur indirettamente. Comunque:
non capisco l'obiezione al punto 1, lo stile è ripetitivo e fraseggiante, e solitamente questo è sinonimo di brutto stile. Non nel 99% dei casi, ma quasi
sul punto 3, bene che l'hai tirato fuori, ma poi hai detto che sostenevo lo "schifaggio urbi et orbi" anche in riferimento all'epica, e non è vero. Non mi pare. Ho detto semplicemente che il tuo 99% non si può applicare all'epica. Ho continuato a ripetere fino al collasso che non ritenevo il Silmarillion epica, e quindi ero perfettamento legittimato ad applicare "la regola del 99%" a un genere che non ritenevo facesse parte delle "eccezioni" che hai (giustamente) tirato fuori. Questo ci rimanda al punto 4, che poi è l'unica cosa seria su cui si può discutere. Infatti e proprio di quello parlerò nella mia SINTESI E CONCLUSIONE (vedi più avanti).
non sono "oggettivamente validi", non mi sogno nemmeno di sostenerlo. Qualora si ritenga che il Silmarillion non faccia parte dei generi per cui si sarebbe disposti a sospendere il giudizio negativo (che, ricordo ancora una volta, è l'unico punto di discussione serio e interessante), allora si può dire che tali gusti siano "normali", "largamente accettati" o "tipici", per utilizzare il contrario del termine che ha causato tutto questo fiume di parole. Ottimo, allora si può continuare ed evitare l'esondazione di quote e parole.
Ed infine Ilyn Payne:
Mi riferisco soprattutto ai diversi autori. Il mio discorso è semplicissimo: se Lovecraft e Lewis sono altri due esempi di questo “genere” (io lo considero un elemento trasversale a più generi, ma non è questo il punto), e Lovecraft e Lewis sono diversi nei toni e nello stile sia fra loro che nei confronti di Tolkien, allora cade il discorso secondo il quale esiste un solo modo per narrare un mito artificiale, cioè l’argomento che usi per controbattere il parere di chi ritiene mediocre lo stile del Silmarillon.
Non sto giudicando lo stile, non ho abbastanza mezzi per farlo e dovrei citare il testo in maniera diretta, ma neppure credo sia giusto ritenerlo al di sopra delle parti solo perché simula quello dei poemi epici.
P.S. Non so se la mia può essere considerata "opinione altrui". Diciamo che ti sto offrendo la Giustizia del Re, rapida e indolore (o quasi).
E' rapida e indolore perchè permette di risolvere la questione, tranquillo.
La mia risposta a te è quanto segue. Esistono sicuramente diversi modi di narrare una mitopoiesi, ma ciò non significa che uno di essi sia quello sbagliato. Perchè? Perchè la definizione stessa di mitopoiesi non fornisce informazioni sul suo stile. Dice semplicemente (citazione tradotta dalla wiki inglese) "is a narrative genre in modern literature and film where a fictional mythology is created by the writer of prose or other fiction." In pratica, si crea una mitologia, ma il come crearla dipende dall'autore. Se Tolkien fosse vissuto ai nostri tempi, forse l'avrebbe creata secondo le regole dei film in 3d o dei fumetti, chi può dirlo. Ha scelto però di crearla secondo le regole dei romanzi epici e delle opere cosmogoniche, le quali prevedono quelle cose chiamate qui ripetizione e ridondanza. Inoltre, dato che la mitopoiesi crea mitologia e dato che nella mitologia ci sono quasi sempre storie di eroi, è perfettamente logico narrare quelle storie col genere che per eccellenza le può descrivere, l'epica. Non è l'unico modo, ma è un modo perfettamente logico.
Ora, vengo finalmente e spero definitivamente alla conclusione, anche perchè stasera alle 22 inizia il nuovo match e non vorrei che, subito dopo le discussioni su Rand e Anton ancora si vedano le nostre infinite disquisizioni.
SINTESI E CONCLUSIONE
1) Personalmente, ritengo bello il Silmarillion, ma accetto tranquillamente che altri possano non trovarlo bello.
2) Ripetizione e ridondanza (versioni negative di descrizione e approfondimento) sono criteri negativi in un romanzo, generalmente.
3) Il Silmarillion non appartiene a quei generi per i quali il punto 2) vale, ma appartiene alla mitopoiesi, nella quale esse sono caratteristiche positive. E sono caratteristiche positive non perchè la mitopoiesi le preveda di base, ma perchè la mitopoiesi, in quanto mitologia creata ex novo, può prevedere tranquillamente la narrazione di vicende di eroi (centrali in ogni mitologia). Quindi, dato che l'epica è proprio il modo per eccellenza per parlare degli eroi, l'epica può fare tranquillamente parte della mitopoiesi. Il Silmarillion è una mitopoiesi che comprende l'epica e ne usa le caratteristiche.
4) In conclusione, si può obbiettare alla presenza del Silmarillion in questo contest perchè non è di base un romanzo fantasy e quindi potrebbe non avere diritto a partecipare. Tuttavia, considerando che la mitopoiesi è spesso categorizzata come fantasy o science fiction, per l'evidente debito di diverse opere "pure" di quei generi ad essa, si potrebbe anche accettare la sua partecipazione.
Spero che sia tutto chiaro e che si possa discutere d'adesso in poi solo sui punti 3 e 4, che mi paiono gli unici oggettivi. Spero però anche che, prima dell'inizio del nuovo round stasera alle 22, si sia arrivati ad una conclusione. In caso contrario, non sarebbe meglio aprire un topic apposito o proseguire la discussione su quello di Tolkien?
Dopo aver letto tutti i commenti, sono sempre più indeciso su chi votare "> . Probabilmente mi deciderò all'ultimo "> .
Premesso che ho votato Anton avendo letto i primi due libri, se dovessi basare la mia opinione su questa recensione non lo voterei. E di fatto nei libri è piuttosto differente. Non puzza, non sbava, non è sporco e ha un'animo per niente semplice ed è pieno di dubbi sul suo lavoro e sul suo operato. Odia istintivamente quello che nel primo libro è praticamente definito il male (vampiri, licantropi, streghe e simili), il che lo porta a un rapporto conflittuale col giovane vicino, un vampiro. Dal secondo libro da quella che era una lotta tra luce e tenebre diventa una lotta tra individualismo e collettivismo... cosa che aggiunta ad altre incoerenze mi ha caldamente suggerito di abbandonare la saga, piuttosto deluso.DI Lukjanenko ho solo visto i film, che dicono siano parecchio differenti dai libri, ma li ho adorati. In particolar modo la figura di Anton Gorodetsky. Classico poveraccio abitante di un qualche sobborgo di Mosca, scopre di essere diverso e sceglie di diventare un guardiano della luce (ovvero di controllare il buio). Ma gli elementi fantasy del suo essere finiscono qui. Anton é rozzo, sporco, con forti tendenze all'alcool. Nonostante tutto é emotivo e ha una (molto) velata sensibilitá. Cerca di essere, nel limite del possibile - e viste le sue condizioni sociali ed economiche, complicate dall'eterna lotta con il buio, un buon padre di famiglia e un buon amante.
Insomma, il ragazzo di fondo delle pulci che annaspa per rimanere a galla. Grande " />
Anzi, mi butto in un pronostico azzardato... secondo me in questo Death Match personaggi di autori acclamati e famosi, considerati i fuoriclasse del genere come Tolkien Jordan Eriksson faranno poca strada, fermati da personaggi magari meno curati/profondi ma certamente più coinvolgenti ed emozionanti " />
Il che non sarebbe assurdo visto che è un DM tra personaggi e non tra autori, saghe, mondi e nemmeno messaggi sottostanti le opere...anche se tutto questo in realtà aiuta spesso a votare tra due personaggi in bilico.
Infatti, io sono del parere che un buon libro non sia sinonimo di buoni personaggi, stessa cosa al contrario " />
No, il significato è quello, ma esistono parole che vogliono dire bene o male la stessa cosa, ma con sfumature diverse: esempio, sia "tirchio" che "parsimonioso" fanno riferimento ad una persona che non spende molti soldi, ma con due connotazioni diverse, rispettivamente negativa e positiva. Io sto in pratica dicendo che già dicendo "ridondante" si da l'equivalente negativo di ciò che io chiamo "descrittivo". Tutto qua.
Non voglio addentrarmi in tutta la selva oscura che avete creato, eh, mi fermo giusto a questo. Ridondante e descrittivo sono due cose differenti. Non sono sinonimi. Non sono equivalenti. E tirchio e parsimonioso idem, sono due cose differenti. La tirchiaggine è l'evoluzione all'ennesima potenza della parsimonia, mettiamola così, non è invece un suo sinonimo con accezione negativa (che poi sì, la parola tirchio è un dispregiativo, infatti nel tuo esempio sarebbe meglio usare il termine avaro). Un esempio invece di sinonimi con accezione neutra e negativa potrebbe essere, appunto, tirchio e avaro.
Quindi, una persona o è avara o è parsimoniosa. Un romanzo o è ridondante o è descrittivo. Il significato delle parole non è opinabile, è oggettivo. Quello che non è oggettivo è il parere di ciascuno. Magari tu ritieni Tiziocaio parsimonioso mentre io lo ritengo avaro. Se così è, evidentemente abbiamo metri di giudizio differenti, mica vuol dire che tu parti da una posizione neutrale e quindi il tuo giudizio è obiettivo, mentre il mio è di parte (cosa che tu hai detto a Balon). Stessa cosa per il romanzo ridondante/descrittivo. Se secondo te il Simarillion non è ridondante è un conto, puoi sostenerlo e se ne può discutere, ma non ha senso dire "sì, è ridondante ma è meglio dire descrittivo perché è un termine più neutrale e quindi più obiettivo".
No, il significato è quello, ma esistono parole che vogliono dire bene o male la stessa cosa, ma con sfumature diverse: esempio, sia "tirchio" che "parsimonioso" fanno riferimento ad una persona che non spende molti soldi, ma con due connotazioni diverse, rispettivamente negativa e positiva. Io sto in pratica dicendo che già dicendo "ridondante" si da l'equivalente negativo di ciò che io chiamo "descrittivo". Tutto qua.
Non voglio addentrarmi in tutta la selva oscura che avete creato, eh, mi fermo giusto a questo. Ridondante e descrittivo sono due cose differenti. Non sono sinonimi. Non sono equivalenti. E tirchio e parsimonioso idem, sono due cose differenti. La tirchiaggine è l'evoluzione all'ennesima potenza della parsimonia, mettiamola così, non è invece un suo sinonimo con accezione negativa Veramente, come tu stesso dici poco dopo, la parola tirchio è un dispregiativo e cos'è un dispregiativo se non una parola di significato identico ad un'altra (sinonimo) ma con un'accezione negativa?(che poi sì, la parola tirchio è un dispregiativo, infatti nel tuo esempio sarebbe meglio usare il termine avaro). Un esempio invece di sinonimi con accezione neutra e negativa potrebbe essere, appunto, tirchio e avaro. No, l'aggettivo neutrale, se proprio dovessimo trovarlo, sarebbe "risparmiatore" (definisce semplicemente l'atto del risparmiare), la cui versione negativa/dispregiativa sarebbe tirchio/avaro/rabbino(ho sentito usare anche questo come sostantivo, in termini pesantemente dispregiativi)/braccine corte mentre quella positiva sarebbe parsimonioso/economo.
Quindi, una persona o è avara o è parsimoniosa. Un romanzo o è ridondante o è descrittivo. Il significato delle parole non è opinabile, è oggettivo. Quello che non è oggettivo è il parere di ciascuno. Magari tu ritieni Tiziocaio parsimonioso mentre io lo ritengo avaro. Se così è, evidentemente abbiamo metri di giudizio differenti, mica vuol dire che tu parti da una posizione neutrale e quindi il tuo giudizio è obiettivo, mentre il mio è di parte (cosa che tu hai detto a Balon). Stessa cosa per il romanzo ridondante/descrittivo. Se secondo te il Simarillion non è ridondante è un conto, puoi sostenerlo e se ne può discutere, ma non ha senso dire "sì, è ridondante ma è meglio dire descrittivo perché è un termine più neutrale e quindi più obiettivo".
Guarda che io non ho detto che il metro di giudizio di Balon è soggettivo, mentre il mio è oggettivo. Tant'è che ho detto chiaramente "ridondante è l'equivalente negativo di ciò che io chiamo descrittivo": nota la sottolineatura, che esprime la mia parte di frase dove mostro la mia soggettività.
Qualcuno che ha letto l'opera di Jordan potrebbe spoilerarmi (segnalandolo ovviamente) cosa accade tra Rand e
quella principessa che conosceva verso la fine del primo libro? Mi aiuterebbe a fare il paragone tra lui ed Anton, in base alla relazione sentimentale che anche quest'ultimo ha.
Qualcuno che ha letto l'opera di Jordan potrebbe spoilerarmi (segnalandolo ovviamente) cosa accade tra Rand e
quella principessa che conosceva verso la fine del primo libro? Mi aiuterebbe a fare il paragone tra lui ed Anton, in base alla relazione sentimentale che anche quest'ultimo ha.
Se proprio vuoi lo spoiler mastodontico, basato sui 10 libri successivi:
Rand si divide tra tre donne: Aviendha, una Aiel, Min, la ragazza che conosce a Balon che ha uno strano potere e Elayne, principessa dell'Andor. Tutte e tre sanno che lui è innamorato di tutte e tre e lo accettano...anzi, diventano grandi amiche tra loro " />
Tra l'altro alla fine del decimo libro Elayne rimane incinta di due gemelli.