A me non senbra che Napolitano stia facendo quanto andrebbe fatto, sia nei fatti che, soprattutto, a parole.
Rimane solo il Presidente della Repubblica l'ultimo baluardo di dignità in questo paese...
Ah bè, allora stamo messi bene.
Nostalgia di Pertini...
Certo Pertini è stato probabilmente il miglior Presidente della Repubblica della storia, io non sono giovanissimo e me lo ricordo quando ero ragazzino. Con Pertini Berlusca non avrebbe fatto il cavolo che gli pare... cmq anche Napolitano è un galantuomo, uno degli ultimi esemplari di questa razza, e fino ad ora qualche volta si è permesso sempre garantendo la Costituzione di mettersi di traverso agli obbrobri del "Caimano". Mi auguro che se riscontrasse anche il minimo appiglio giuridico costituzionale non promulghi la legge vergogna approvata in prima lettura ieri alla Camera.
Ero bambino anch'io quando c'era Pertini. Se ho capito qualcosa del grande Sandro, non solo B. non avrebbe fatto i suoi porci comodi, ma sarebbe stato scontro. Anche fisico... " />
A me non senbra che Napolitano stia facendo quanto andrebbe fatto, sia nei fatti che, soprattutto, a parole.
Rimane solo il Presidente della Repubblica l'ultimo baluardo di dignità in questo paese...
Ah bè, allora stamo messi bene.
Nostalgia di Pertini...
Certo Pertini è stato probabilmente il miglior Presidente della Repubblica della storia, io non sono giovanissimo e me lo ricordo quando ero ragazzino. Con Pertini Berlusca non avrebbe fatto il cavolo che gli pare... cmq anche Napolitano è un galantuomo, uno degli ultimi esemplari di questa razza, e fino ad ora qualche volta si è permesso sempre garantendo la Costituzione di mettersi di traverso agli obbrobri del "Caimano". Mi auguro che se riscontrasse anche il minimo appiglio giuridico costituzionale non promulghi la legge vergogna approvata in prima lettura ieri alla Camera.
Ero bambino anch'io quando c'era Pertini. Se ho capito qualcosa del grande Sandro, non solo B. non avrebbe fatto i suoi porci comodi, ma sarebbe stato scontro. Anche fisico... " />
Napolitano è intervenuto duramente dopo la comparsa degli ignobili manifesti a Milano su le BR nelle Procure della Repubblica e dopo le vaneggianti esternazioni del premier sulla magistratura come associazione a delinquere a fini eversivi. Ora non sono certo un costituzionalista pur avendo studiato molto di Diritto Pubblico durante i miei anni universitari tuttavia penso che il Capo dello Stato difronte a questo scontro senza precedenti tra le istituzioni (sarebbe meglio di dire una guerra unidirezionale del premier contro gli apparati istituzionali di garanzia : Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale, Magistratura e anche CSM) e a fronte di un parlamento completamente svuotato delle sue prerogative, e composto da nominati che sono impegnati unicamente non a legiferare in nome della collettività come il Legislatore con la L maiuscola è tenuto a fare ma a sfornare pseudo leggi solo per bloccare i processi di Berlusconi a questo punto potrebbe senza violare la Carta Costituzionale emanare il decreto di scioglimento del parlamento ed indire elezioni anticipate pur in presenza di una maggioranza che non svolge più la sua funzione di motore legislativo all'interno del parlamento ma di automi dipendenti diretti dal premier. Cmq, anche se difficilmente confutabili, le mie parole riflettono unicamente il mio pensiero.
Gil Galad - Stella di radianza
Questa notizia letta oggi su Repubblica mi ha fatto immediatamente pensare ad un primo, per quanto tenue, scricchiolio del Governo.
Voglio dire, dopo aver insistito così tanto sul nucleare, anche all'indomani della tragedia giapponese, proprio ora si tirano indietro? Personalmente, sono d'accordo con chi afferma che la manovra è intesa unicamente per sottrarre quote preziose di votanti al referendum del 12 e 13 giugno, nel quale ben più che nucleare e acqua a monopolizzare le attenzioni del Governo è il quesito sul legittimo impedimento. Questo perchè se veramente il Governo fosse stato veramente interessato a (citazione dall'articolo linkato) "acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Europea", lo avrebbe dichiarato prima lo stop (e probabilmente ne avrebbe guadagnato anche in consenso). Il fatto di essersi tirati indietro solo ora denuncia invece la paura che serpeggia al pensiero di una percentuale di votanti in grado, potenzialmente, di mandare nel cestino il legittimo impedimento.
A questo punto chiedo agli esperti di diritto: è possibile riproporre in seguito il nucleare, a referendum finito? Ed in tal caso, si potrebbe indire un nuovo referendum per tentare di bloccarlo?
Questa notizia letta oggi su Repubblica mi ha fatto immediatamente pensare ad un primo, per quanto tenue, scricchiolio del Governo.
Voglio dire, dopo aver insistito così tanto sul nucleare, anche all'indomani della tragedia giapponese, proprio ora si tirano indietro? Personalmente, sono d'accordo con chi afferma che la manovra è intesa unicamente per sottrarre quote preziose di votanti al referendum del 12 e 13 giugno, nel quale ben più che nucleare e acqua a monopolizzare le attenzioni del Governo è il quesito sul legittimo impedimento. Questo perchè se veramente il Governo fosse stato veramente interessato a (citazione dall'articolo linkato) "acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Europea", lo avrebbe dichiarato prima lo stop (e probabilmente ne avrebbe guadagnato anche in consenso). Il fatto di essersi tirati indietro solo ora denuncia invece la paura che serpeggia al pensiero di una percentuale di votanti in grado, potenzialmente, di mandare nel cestino il legittimo impedimento.
A questo punto chiedo agli esperti di diritto: è possibile riproporre in seguito il nucleare, a referendum finito? Ed in tal caso, si potrebbe indire un nuovo referendum per tentare di bloccarlo?
Il referendum stesso sul nucleare è a rischio, nel senso che se il governo vara formalmente una norma che rivede le sue precedenti posizioni allora il quesito stesso non ha più ragione d'essere e per tanto dovrebbe essere cancellato. Se il referendum viene svolto, e il quesito passa all'abrogazione naturalmente il governo deve tenere conto della volontà popolare ma nulla vieta che fra cinque anni ad esempio venga riformulato nuovamente magari in forma diversa. D'altronde è già stato fatto dopo oltre vent'anni dal referendum del 1987 post catastrofe di Chernobyl. Ovviamente qualora venisse in futuro riproposto si può nuovamente raccogliere le firme per un nuovo referendum. Passando all'aspetto politico della vicenda è francamente vergognoso che a un mese e mezzo dal referendum si decida questa retromarcia spudoratamente in maniera strumentale, come da te detto, per ridurre ulteriormente l'interesse sui referendum ed evitare così il raggiungimento del quorum per impedire l'abrogazione ci ciò che rimane della legge sul legittimo impedimento che non è stata bocciata dalla Corte Costituzionale. Ma non mi stupisco più di nulla da parte di questo governo, l'irragionevole è diventato buon senso, l'assurdo è divenuto normalità e cosa peggiore l'illegalità è oramai prassi. " />
Gil Galad - Stella di radianza
Se questa è veramente l'ultima guerra di Berlusconi, questo mi sembra tanto un assalto massiccio. Probabilmente è solo l'ennesima dimostrazione di un copione collaudato (si manda avanti un parlamentare solitario con una proposta impresentabile e si vede come va) o forse è solo un colpo di coda stile animale messo all'angolo. Non posso infatti credere che qualcuno in cerca di consenso possa attaccare un'istituzione salda nel consenso come la Presidenza della Repubblica. Tuttavia, e questa è la mia preoccupazione, c'è anche la possibilità che questo non sia che l'ultimo tassello, il più forte probabilmente, di un attacco massiccio alle istituzioni che non è meno grave per il fatto di venire dall'interno invece che dall'esterno.
a questo punto potrebbe senza violare la Carta Costituzionale emanare il decreto di scioglimento del parlamento ed indire elezioni anticipate pur in presenza di una maggioranza che non svolge più la sua funzione di motore legislativo all'interno del parlamento ma di automi dipendenti diretti dal premier.
A me invece una simile possibilità spaventa. Dal punto di vista strettamente legale può farlo. La Costituzione lo obbliga a sentire i pareri dei Presidenti delle Camere, ma tali pareri non sono vincolanti, quindi Napolitano in tal senso potrebbe agire in piena autonomia.
Vero è che creerebbe un precedente molto pericoloso. Oggi, Napolitano userebbe questa prerogativa per "salvare il Paese da Berlusconi" (nelle opinioni di chi è contro il Cavaliere), domani un altro Presidente della Repubblica potrebbe usarla per ribaltare il voto sciogliendo delle Camere a lui sgradite.
Per non parlare del fatto che il Capo dello Stato rischierebbe un'accusa di alto tradimento se dovesse compiere un atto del genere, a mio parere.
E visto che al 99% il prossimo inquilino del Quirinale sarà Berlusconi o Letta, credo che un simile, fondamentalmente ignobile, precedente dovrebbe essere lasciato a loro.
Il modo per liberarsi di Berlusconi, in questo preciso momento, passa il 15-16 maggio ed il 12 giugno nelle urne.
Se Torino e Bologna tengono al primo turno (dando per scontato il passaggio di Napoli al centrodestra al secondo turno) e si va al ballottaggio a Milano, ma soprattutto se sarà raggiunto il quorum al referendum, allora il panorama politico cambierà in maniera sensibile. Purtroppo non credo possiamo permetterci di considerare solo locali queste elezioni.
PS: spero vivamente che la lettera cofirmata da Pisanu e Veltroni - che trovo inqualificabile a livello di contenuti - sia il segnale che l'approvazione del processo breve al Senato sia meno scontata di quello che si possa pensare...
PPS: sulle leggi costituzionali, questa sull'articolo 1 così come quella sull'abolizione della XII disposizione transitoria e finale, non sarei così tragico. Doppio passaggio alla Camera, referendum confermativo... io le vedo più come delle boutade. D'altra parte anche i Radicali (che oggi sono nel gruppo del PD) hanno proposto alcune modifiche alla Costituzione, e mi ricordo di una modifica, a firma Donatella Poretti, proprio all'articolo 1.
Scusate ma i primi dodici articoli della Costituzione non sono forse quelli del tutto immodificabili in nessuno modo? Nè tramite Parlamento, nè tramite referendum? A me pare di ricordare che i primi dodici articoli, contenendo i principi fondamentali della Repubblica siano proprio non modificabili in alcun modo.
Quoto quanto detto da Beric sul resto. La partita io la restringerei ancor di più al Comune di Milano. Una sconfitta della Moratti non potrebbe non avere ripercussioni. Non credo proprio invece che il quorum referendario sarà centrato.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
E visto che al 99% il prossimo inquilino del Quirinale sarà Berlusconi o Letta, credo che un simile, fondamentalmente ignobile, precedente dovrebbe essere lasciato a loro.
Non voglio credere all'eventualità di un Berlusconi Presidente della Repubblica. Il un ruolo istituzionale che ha lo scopo di unire i tre poteri (e B. è uno che ha sempre attaccato in maniera devastante la Magistratura), di rappresentare tutti gli schieramenti (e B. è il più schierato di sempre), di rappresentare anche dal punto di vista morale la nazione (e B. è "il più processato dell'universo", oltre ad un famigerato biiip!).
Lo so che siamo l'Assurdistan, però ci deve essere un limite alla follia...
Se ha i voti, verrà eletto. Fine. La matematica non guarda in faccia la morale, e abbiamo visto che il suo potere di contrattazione è in grado di far votare il processo breve persino agli ex dipietristi, ovvero persone che hanno fatto dell'antiberlusconismo e della legalità la loro ragion d'essere.
Quindi, se ci sarà il margine numerico per la sua salita al Quirinale, e se non sarà lui stesso a decidere di ritagliarsi un altro ruolo più defilato, sarà Presidente della Repubblica.
A me invece una simile possibilità spaventa. Dal punto di vista strettamente legale può farlo. La Costituzione lo obbliga a sentire i pareri dei Presidenti delle Camere, ma tali pareri non sono vincolanti, quindi Napolitano in tal senso potrebbe agire in piena autonomia.
Vero è che creerebbe un precedente molto pericoloso. Oggi, Napolitano userebbe questa prerogativa per "salvare il Paese da Berlusconi" (nelle opinioni di chi è contro il Cavaliere), domani un altro Presidente della Repubblica potrebbe usarla per ribaltare il voto sciogliendo delle Camere a lui sgradite.
Per non parlare del fatto che il Capo dello Stato rischierebbe un'accusa di alto tradimento se dovesse compiere un atto del genere, a mio parere.
E visto che al 99% il prossimo inquilino del Quirinale sarà Berlusconi o Letta, credo che un simile, fondamentalmente ignobile, precedente dovrebbe essere lasciato a loro.
Nessun Alto Tradimento, che è il reato di intesa con potenze straniere, in particolare nemiche.
Ne sussisterebbe Attentato alla Costituzione, dato che la facoltà di sciogliere le Camere gli viene concessa proprio dalla Costituzione, e in questo caso lui la userebbe legittimamente, avendo di fronte un Parlamento strumentalizzato e distruttivo dei Principi fondamentali della Costituzione.
Questi sono gli unici due reati dei quali il Presidente della Repubblica può essere ritenuto responsabile nell'esercizio delle sue funzioni.
E non trovo affatto che si tratterebbe di un precedente ignobile, bensì necessario; se la Costituzione prevede tale eventualità è proprio perchè ai tempi chi l'ha scritta si è immaginato una situazione come quella che stiamo vivendo noi oggi: camere paralizzate, asservite agli interessi di un singolo.
Quindi, io spero che Napolitano non firmi la Prescrizione breve, e faccia ben capire che se provano a rimandargliela una seconda volta lui scioglie le Camere e manda tutti a casa.
Certo, si tratta di un rimedio estremo, ma ormai è chiaro a tutti anche al Presidente della Repubblica che ci troviamo proprio in una situazione estrema, e che è con essa che tocca fare i conti.
Tra l'altro, non credo che avremo mai Berlusconi come Presidente della Repubblica, le prossime elezioni lui rischia di perderle (ecco perchè le evita come la peste), anche oggi come oggi nei sondaggi la sua coalizione è sotto di 3 punti rispetto a quella del centro-sinistra.
Il modo per liberarsi di Berlusconi, in questo preciso momento, passa il 15-16 maggio ed il 12 giugno nelle urne.
Se Torino e Bologna tengono al primo turno (dando per scontato il passaggio di Napoli al centrodestra al secondo turno) e si va al ballottaggio a Milano, ma soprattutto se sarà raggiunto il quorum al referendum, allora il panorama politico cambierà in maniera sensibile. Purtroppo non credo possiamo permetterci di considerare solo locali queste elezioni.
Non sono d'accordo.
Ora che il Governo ha tolto di mezzo il nucleare e che quindi è andato perso l'effetto "fukushima", è molto difficile che al Referendum si raggiunga il quorum, come purtroppo insegna la storia dei Referendum.
E le amministrative da sole non sono sufficienti a mandare e casa Berlusconi, non lo sono mai state, anche nel caso il PDL dovesse perdere Milano.
Certo, sarebbe uno smacco notevole, ma nessuno gli imporrebbe di dimettersi per quello, e lui di certo non lo farà di sua sponte.
Tra l'altro, qui a Bologna siamo in aria di ballottaggio...dopo il disastro che il centro-sinistra ha imposto alla città (Cofferati+Del Bono+Commisariamento per 18 mesi).
Merola, il candidato del PD, è uno che ha fatto parte di entrambe quelle compagini fallimentari, e la gente lo sa.
Non ho detto che Napolitano sarebbe colpevole di alto tradimento, ma che si esporrebbe ad una simile accusa, e se la Corte Costituzionale, dopo il pensionamento di De Siervo, dovesse andare per la prima volta a maggioranza filoberlusconiana rischierebbe anche di essere considerato colpevole. Che una simile eventualità sussista... beh, Berlusconi non è nuovo ad alzare polveroni su questioni anche palesemente assurde facendole diventare di colpo i principali problemi del Paese. Un mese di Studio Aperto e per metà degli Italiani Napolitano sarebbe un traditore della patria e del mandato che gli elettori hanno offerto a Berlusconi.
Riguardo le amministrative, ovvio che anche un risultato disastroso del centrodestra non comporterebbe le dimissioni immediate, ma di certo potrebbe servire a far esplodere il PdL, già ora dilaniato - anche se dai tg non sembra - in almeno sei correnti, con in particolaare quella di Matteoli e quella di Scajola ai ferri corti (ovviamente per quanto riguarda Scajola è tutto a sua insaputa " /> )
Riguardo Bologna, il ballottaggio al momento è l'ipotesi più probabile, gli unici sondaggi che ho visto danno Merola in una forbice 49 - 53, ma essendo commissionati dal PD bisogna togliere almeno due punti, quindi 47 - 51. Esiste anche un sondaggio Demoskopea commissionato da Corticelli, uno dei candidati minori, che da vincente Merola al primo turno con maggiore sicurezza, ma non ho avuto modo di vederlo da vicino per giudicarlo.
Correggo però poi parzialmente la tua ultima frase: Merola è stato assessore della giunta Cofferati, ma per quanto riguarda Delbono è da ricordare che Merola si era candidato nel 2009 alle primarie proprio come avversario di Delbono.
L'unica possibilità per Merola di farcela al primo turno, imho, è legata a quanto la Frascaroli, e con lei SEL, riuscirà a rubare ai grillini (che poi, lasciami dire, Bugani manco sapeva chi fosse Dossetti, cosa sia un'ordinanza comunale, quale sia il percorso previsto del progetto del Civis e quali siano le linee degli autobus notturni... veramente pessima preparazione e pessima competenza, come fai a parlare di mobilità se non sai le linee dei bus... bah).
Riguardo Bologna, il ballottaggio al momento è l'ipotesi più probabile, gli unici sondaggi che ho visto danno Merola in una forbice 49 - 53, ma essendo commissionati dal PD bisogna togliere almeno due punti, quindi 47 - 51. Esiste anche un sondaggio Demoskopea commissionato da Corticelli, uno dei candidati minori, che da vincente Merola al primo turno con maggiore sicurezza, ma non ho avuto modo di vederlo da vicino per giudicarlo.
Correggo però poi parzialmente la tua ultima frase: Merola è stato assessore della giunta Cofferati, ma per quanto riguarda Delbono è da ricordare che Merola si era candidato nel 2009 alle primarie proprio come avversario di Delbono.
L'unica possibilità per Merola di farcela al primo turno, imho, è legata a quanto la Frascaroli, e con lei SEL, riuscirà a rubare ai grillini (che poi, lasciami dire, Bugani manco sapeva chi fosse Dossetti, cosa sia un'ordinanza comunale, quale sia il percorso previsto del progetto del Civis e quali siano le linee degli autobus notturni... veramente pessima preparazione e pessima competenza, come fai a parlare di mobilità se non sai le linee dei bus... bah).
Si hai fatto bene a puntualizzare: nel caso di Del Bono intendevo dire che Merola proviene dallo stesso estabilishment, e che quindi viene comunque associato alla stessa compagine politica, anche se nel 2009 era suo "avversario" alle primarie.
Per quanto riguarda l'impreparazione imbarazzante di Bugani, hai solo ragione, le sapevo io quelle cose
Diciamo che avere dall'altra parte un candidato Leghista, oltre a quello di centro, potrebbe aiutare Merola a farcela anche al primo turno, ma io vedo più probabile il ballottaggio.
Il vero punto critico rimane comunque Milano, dove Pisapia da quello che ho letto ha concrete possibilità non solo di portare la Moratti al secondo turno, ma addirittura di farcela a vincere.
Quello si sarebbe un duro colpo, ma a mio avviso non ancora sufficiente a mandare a casa Berlusconi.
Non ho detto che Napolitano sarebbe colpevole di alto tradimento, ma che si esporrebbe ad una simile accusa, e se la Corte Costituzionale, dopo il pensionamento di De Siervo, dovesse andare per la prima volta a maggioranza filoberlusconiana rischierebbe anche di essere considerato colpevole. Che una simile eventualità sussista... beh, Berlusconi non è nuovo ad alzare polveroni su questioni anche palesemente assurde facendole diventare di colpo i principali problemi del Paese. Un mese di Studio Aperto e per metà degli Italiani Napolitano sarebbe un traditore della patria e del mandato che gli elettori hanno offerto a Berlusconi.
Pur di non averlo più al Governo, sono disposto anche a sentirlo sbraitare ogni giorno su cose assurde e completamente infondate, tanto lo fa anche adesso che sta al Governo, almeno eliminiamo il vero problema.
Per la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica ci vuole la maggioranza assoluta del Parlamento in seduta comune, se alle elezioni successive allo scioglimento delle Camere Berlusconi perde com'è probabile che perda, al di la del vociare della marmaglia berlusconiana non sussistono rischi concreti per Napolitano.
Finche si continuerà a fare di lui un argomento centrale della vita politica del paese e a snobbare eventi davvero fondamentali come il referendum di giugno,riducendoli all'ennesimo "vediamo se lo mandiamo a casa",B. rimarrà sempre lì.
Se vi va di batterlo politicamente,allora scendete in strada e tiratevi dietro quanta più gente possibile per il 12,comprate una maglietta con su scritto "4 SI per il 12" (o in alternativa scrivetelo col pennarello su una vecchia maglietta),mettete in mezzo il discorso ad ogni occasione utile,scrivetelo su blog e forum....qualsiasi cosa.....invece di aspettare che Napolitano faccia qualcosa che sapete benissimo non farà mai.
Personalissima opinione.Scusate lo sfogo,non volevo offendere o attaccare nessuno.
Finche si continuerà a fare di lui un argomento centrale della vita politica del paese e a snobbare eventi davvero fondamentali come il referendum di giugno,riducendoli all'ennesimo "vediamo se lo mandiamo a casa",B. rimarrà sempre lì.
Se vi va di batterlo politicamente,allora scendete in strada e tiratevi dietro possibile per il 12,comprate una maglietta con su scritto "4 SI per il 12" (o in alternativa scrivetelo col pennarello su una vecchia maglietta),mettete in mezzo il discorso ad ogni occasione utile,scrivetelo su blog e forum....qualsiasi cosa.....invece di aspettare che Napolitano faccia qualcosa che sapete benissimo non farà mai.
Personalissima opinione.Scusate lo sfogo,non volevo offendere o attaccare nessuno.
Concordo sul ricordare a quanta più gente possibile di fare il proprio dovere referendario.
Sarà invece molto difficile che B. si faccia da parte anche se vinceranno i Sì: sminuiranno la portata dell'evento. Stessa cosa se perderanno le amministrative: fingeranno di aver parzialmente vinto (come fanno quasi sempre in questi casi), o al massimo fingeranno un "mea culpa" e si pridigheranno nel dire che han capito i loro errori e cambieranno facciata (B. è un maestro nell'interpretare vari ruoli).
In sostanza: non lo (li) schiodi da dove sta (stanno) se non con elezioni nazionali.
Gil Galad - Stella di radianza