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MEGACONTEST DI SCRITTURA!!!!
Q di Qhorin Halfhand
creato il 01 luglio 2010

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Skie Lannister
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Skie Lannister
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Inviato il 31 luglio 2010 20:20

esatto, ricco e abbondante = quasi prolisso :lol:

 

prolisso = ricco e abbondante ma quasi marcio perchè non fai intempo a mangiare prima che vada a male...

 

(poi io preferisco ricco ma non abbondante in cibo e nei racconti ma è un'altra cosa ^^)

 

 

perchè mi smonti! sob sob!

 

ma...ma...credevo fosse un chiaro post di complimenti ^_^.

Mi sa che mi devo allenare di più...

 

non è questione di allenamento! è che i complimenti mi piacciono SPERTICATIIII!!! ahahah

dai, avevo capito che ti era piaciuto


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Metal Duchess
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Metal Duchess
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Inviato il 01 agosto 2010 22:06

E io a quanto pare sono la seconda ^_^

Aveva diverse idee, e spero di non aver messo troppa carne al fuoco...

Buona lettura.

 

IL DIVIETO.

 

Il ticchettare delle gocce. L'odore caldiccio e dolciastro della pioggia che s'infiltra tra le ferite della grotta. Un tuono che spacca il cielo nero in due.

Un fruscio, dei gemiti, dei sussurri.

"Ivy... Ivy... dove sei?"

Il bambino cammina lentamente lungo le pareti ruvide, gli occhi strizzati per cercare di trovare l'amica nel buio.

"Sono qui Ame..."

Attaverso un lampo oltre una fessura nella pietra, Ame riconosce i capelli biondi e spettinati, la schiena esile. Si avvicina in fretta, impaziente di scaldare le sue membra infreddolite col calore di lei.

Si inginocchia vicina ad Ivy, tremando leggermente. Affonda il viso nelle sue chiome un tempo splendenti e profumate; ora hanno un odore strano, come di muffa.

"Secondo te staremo qui per molto?" piagnucola lui.

"Non lo so. Sicuramente, però, ancora per diverso tempo."

 

Silenzio.

 

"Secondo te perchè Papà ci ha messo qui?"

"Perchè gli abbiamo disobedito. Ci aveva vietato di fare quella cosa; invece noi l'abbiamo fatta."

Ame aggrotta le sopracciglia:

"Veramente sei stata tu..."

"Sai bene che volevamo farlo da tempo".

Un lampo verdazzurro gli saetta contro gli occhi castani; lui si stringe ancora di più a lei.

La pioggia cade senza sosta, picchia contro le pareti della grotta, così violenta che sembra voglia sfondare la pietra. Non c'è luce, là fuori: alle stelle è stato proibito di avvicinarsi ai due colpevoli, di consolarli col loro brillare. Lo stesso per la luna, il sole, i fiori, e qualsiasi cosa bella il loro Papà gli aveva concesso.

"Voglio andare via..." geme Ame, mentre grossi lacrimotti salati gli bruciano le guance screpolate.

Ivy non risponde. Guarda i goccioloni polverosi schiantarsi contro la fessura davanti al suo naso.

"Potresti andartene" riprende poi lei, gli occhi immobili "ma dovresti rinnegarmi".

Ame sobbalza, come avesse ricevuto una scossa:

"Non voglio abbandonarti! Non lo farò mai, lo sai! Sei parte di me! E poi sono sicuro che anche se Papà si è arrabbiato, col tempo ci perdonerà..."

"Forse sarà così."

"Lo so che tu non ci credi" esclama il bimbo alzandosi di scatto "ma io ti dico che ci salveremo presto! Basta fare i bravi, seguire quello che ci dice. Noi non possiamo capire perchè siamo piccoli, ma lui sa tutto e ci vuole bene! Se non dovevi mangiare quella mela, sicuramente è perchè ci avrebbe fatto del male, e Papà non vuole che i suoi figli stiano male!"

Aveva parlato tutto d'un fiato, i piccoli pugni stretti e le guance arrossate.

Ivy abbassa gli occhi, un sorriso malinconico le increspa le labbra color porpora.

"Giusto. Hai ragione. Adesso però sono stanca. Voglio dormire."

La bambina si accovaccia su una sporgenza arrotondata; si gira; chiude gli occhi.

In pochi secondi sente Ame respirare profondamente.

Si rigira, immaginando nell'oscurità la cicatrice sul costato del compagno.

I pensieri iniziano a fluire sotto la massa dorata dei capelli incrostati di polvere: domande a cui non ha avuto e non avrà mai risposta. Divieti, imposti dal Papà per il loro bene; certo.

Come se li avessi conosciuti fino in fondo!

Ivy e Ame non era a immagine e somiglianza del Papà. Loro avevano qualcosa in più che Lui non aveva; perchè Lui la ragione di tutto la sapeva.

Loro no: dovevano imparare da soli. E in questo modo era nata, nei primogeniti del Papà, una sorta d'impulso indomabili, una forza calda e ruvida che gli usciva dal petto: la curiosità.

Dare i nomi alle cose, scoprirne gli usi, era stato un gioco bellissimo per molto tempo.

Il Papà, nonostante non si fosse aspettato questa peculiarità nei suoi figli, ne era rimasto intenerito, e aveva lasciato che Ivy e Ame si divertissero in quel mondo bellissimo in cui li aveva lasciati.

Avevano un solo divieto: non avvicinarsi all'albero di mele che, grosse e succose, impregnavano col loro profumo ogni momento della giornata.

Ma Ivy ed Ame non riusciva a capire il perchè di quel divieto.

Avevano provato a chiederlo al Papà, ma lui si era rifiutato di dirglielo, liquidandoli con pochi borbottii, troppo impeganto a giocare con uno strano globo verde e azzurro, su cui passava ogni ora libera dalle questioni lavorative.

Successe allora, un giorno, che Ivy, stanca di non essere presa in considerazione, ne chiese il perchè ad uno zio venuto da lontano, che, per fare una sorpresa di compleanno al papà,si era nascosto sotto forma di serpente nel mondo bellissimo in cui Ivy e Ame vivevano.

Lo zio si trovò spiazzato; allora, consigliò loro di provare a cogliere un frutto dall'albero, giusto per avere un'idea: in fondo, una mela non era nulla!

Ivy aveva vacillato per un attimo; poi si era decisa.

Si era arrampicata sul tronco, sotto gli occhi timorosi di Ame, e aveva addentato quel buonissimo frutto succoso.

Neanche il tempo di scendere dal ramo, che si trovò il Papà ai piedi del tronco, ancora con la schiuma da barba sul mento e le ciabatte di gomma, che la schiaffeggiava e cacciava lo zio dalle sembianze serpentine.

Tutto era successo in un attimo: lei e Ame erano stati rinchiusi in quella grotta enorme, nel nulla, ripudiati e schifati dal mondo che conoscevano, senza sapere la ragione percisa per cui la loro bricconata gli era valsa quella punizione.

"Se solo me lo avesse detto prima, non ci troveremmo qui..."

Il sospiro di Eva si perde nello scrosciare della pioggia; il fruscio delle sue palpebre pesanti si mescola al russare sommesso di Adamo.


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Skie Lannister
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Skie Lannister
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Inviato il 02 agosto 2010 8:41

AHAHAHAHAHA!!!! Dio con le ciabattone e la schiuma da barba fa ride!!!! :lol:

giudizio sul racconto: a parte qualche piccolo errore di battitura la scrittura fila bene, secondo me. La storia, però, mi pare un pochino debole, forse hai davvero messo troppa carne al fuoco, ed il limite di 10.000 caratteri forse ti ha un po' fuorviata. il racconto era partito davvero molto bene, coinvolgente, poi ti sei un pochino persa, forse il flashback è stato troppo lungo, ha mangiato quasi tutto il racconto. Magari, ma è solo una mia opinione, più che in flashback, la storia bisognava raccontarla in diretta.

Insomma, un discreto lavoro, senza dubbio. Ma hai fatto di meglio ^_^


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Metal Duchess
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Inviato il 02 agosto 2010 12:09

E che pizza sti errori di battitura!E pensare che l'ho letto 1000 volte! -.-"

Comnque, secondo me il flashback era necessario: spiega tutti i retroscena.

In un brano così, senza trama, praticamne, credo sia importantetracciare il filo conduttare. Anche perchè, senza di esso, il messaggio non arriverebbe completo, secondo me. ^_^


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_ladybolton
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_ladybolton
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Inviato il 02 agosto 2010 14:28

Ma possono partecipare anche utenti che non hanno mai scritto ad altri contest? Mi sono iscritta da poco nel forum e l'iniziativa mi piace ma non so se posso iscrivermi...


 

“Non mi sono piaciute per niente quelle accuse, no, no e no“ grugniva la scrofa, ancheggiando per il vialetto. La coniglietta e l’asina le consigliarono più giudizio, perché quanto successo all’ape regina non era piacevole. “Dai, suvvia, non esagerare… secondo me i rospetti son stati fuori luogo“ si impuntò in particolar modo la coniglietta, ma la scrofa, beh, ormai l’avrete capito anche voi, non gliene poteva fregare di meno. “Le è stato rubato un alveare, ma di cosa stiamo parlando!“ 

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Erin
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Inviato il 02 agosto 2010 17:56

Dunque il racconto di skie mi è piaciuto parecchio. E' molto intesto e il linguaggio "prolisso" non mi ha disturbato per niente.

 

Per quanto concerne Metal Duchess l'idea mi è piaciuta. Il problema è che il brano mi è risultato troppo veloce da leggere. Mi spiego (è un pò difficile...vediamo se ci riesco ^_^ ): non mi ha dato niente di particolare che mi restasse impresso...forse dipende un pò dal fatto che si capisce abbastanza in fretta di che episodio parli e quindi un pò "sai come va a finire"

 

@lady snow° certo che puoi partecipare....nel primo post di questa discussione ci sono le linee guida (perchè questo contest è un pò diverso da quelli che facciamo di solito dato che siamo in periodo estivo). Ed in ogni caso trovi il regolamento nella discussione "Contes di scrittura creativa)

 

:lol:


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Skie Lannister
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Skie Lannister
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Inviato il 02 agosto 2010 18:07

E che pizza sti errori di battitura!E pensare che l'ho letto 1000 volte! -.-"

Comnque, secondo me il flashback era necessario: spiega tutti i retroscena.

In un brano così, senza trama, praticamne, credo sia importantetracciare il filo conduttare. Anche perchè, senza di esso, il messaggio non arriverebbe completo, secondo me. ^_^

 

non ti preoccupare, ti vogliamo bene lo stesso, anche con gli errori di battitura! :lol:



Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
Guardiani della Notte
10281 messaggi
Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate



Guardiani della Notte

10281 messaggi
Inviato il 02 agosto 2010 21:44

E che pizza sti errori di battitura!E pensare che l'ho letto 1000 volte! -.-"

Comnque, secondo me il flashback era necessario: spiega tutti i retroscena.

In un brano così, senza trama, praticamne, credo sia importantetracciare il filo conduttare. Anche perchè, senza di esso, il messaggio non arriverebbe completo, secondo me. ^_^

 

non ti preoccupare, ti vogliamo bene lo stesso, anche con gli errori di battitura! :lol:

 

eh si qualche errore di troppo (non solo di battitura, ci sono parole strane come 'caldiccia' che ...boh, va bene l'atmosfera famigliare ma insomma...) e - per i miei gusti - il racconto dice troppo: si capiva che stavi raccontando il Divieto per antonomasia e questo è un bel punto di forza, ma paradossalmente forse questo racconto sarebbe uscito meglio con il limite di caratteri più restrittivo oO.

 

bel punto di vista però i bambini innocenti...non lo escludo dal voto


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Inviato il 03 agosto 2010 10:09

Non mi era stato notificato l'arrivo di nuovi post su questa discussione!!!

 

Ci ha pensato AryaSnow proprio ora. Io pensavo che fosse tutto morto!

Stasera leggero' i racconti di Skie e la Metallara.

 

Intanto io sto scrivendo una storia d'amore, ma mi sa che sta diventando troppo lunga.

 

(No, Arya, non e' sulla storia d'amore attuale, tranquilla).



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 03 agosto 2010 22:36

Ma possono partecipare anche utenti che non hanno mai scritto ad altri contest? Mi sono iscritta da poco nel forum e l'iniziativa mi piace ma non so se posso iscrivermi...

Non devi iscriverti, posta il racconto e basta :lol:

 

Welcome ^_^



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 03 agosto 2010 23:19

Skie Lannister: In linea generale, lo trovo un po' troppo raccontato e poco mostrato (ovvero troppo povero di particolari vividi, con una netta prevalenza di frasi generiche e distanti dal concreto). Poi qualche frase in effetti è eliminabile, e poteva essere diminuito il numero di frasi interrogative. Queste sono osservazioni stilistiche relative al brano nel complesso.

 

Critiche più particolari te le faccio invece su un paio di cose che spiccano di più:

 

...ha perso la grazia della sua giovinezza, indossando le vesti dimesse di una senile decadenza...

 

...destino che mi sono forgiato con le mia mani...

 

Ecco, espressioni "poetiche" come queste sono un po' banalotte.

 

Ho apprezzato il fatto che all'inizio tu ti sia concentrato sulla figura della madre e solo dopo abbia introdotto il tema principale del brano (parlando dell'incidente e poi delle condizioni del protagonista), in maniera abbastanza inaspettata.

Il successivo discorso morale sul tema dell'eutanasia e della chiesa invece non mi è piaciuto molto. Condivido al 100% la tua posizione ed è anche una questione che mi sta a cuore. Però l'argomento è assai attuale e inflazionato, non è facile evitare la banalità e secondo me tu in questo caso non ci sei riuscito.

Ho gradito di più invece la descrizione della condizione del tizio. Ma in particolare è buono il riaggancio finale con il discorso sulla madre e il bel tempo. Finale decisamente riuscito, insomma.

 

Metal Duchess: Una sola questione generale, per me abbastanza grave: il PdV è molto ballerino, ed era facile evitare di renderlo tale.

A parte questa cosa, a livello stilistico mi sembra anche scritto bene (buona la resa dell'ambientazione e dell'atmosfera. Abbastanza ricca di particolari, giustamente), al di là di qualche errore di battitura e di questo pezzettino che non mi convince:

il fruscio delle sue palpebre

Mi riesce difficile immaginare delle palpebre che frusciano...

La trama è carina. Non ci vedo idee particolarmente originali, ma non mi dispiace. Idem per la resa dei personaggi.

Forse la parte conclusiva (quella del ritorno alla situazione presente) è un po' troppo corta rispetto ai ricordi del passato (acui viene dedicato molto spazio), e in questo modo la struttura finale risulta un po' sbilanciata.


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Metal Duchess
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Inviato il 03 agosto 2010 23:49

E che pizza sti errori di battitura!E pensare che l'ho letto 1000 volte! -.-"

Comnque, secondo me il flashback era necessario: spiega tutti i retroscena.

In un brano così, senza trama, praticamne, credo sia importantetracciare il filo conduttare. Anche perchè, senza di esso, il messaggio non arriverebbe completo, secondo me. ^_^

 

non ti preoccupare, ti vogliamo bene lo stesso, anche con gli errori di battitura! ^_^

 

eh si qualche errore di troppo (non solo di battitura, ci sono parole strane come 'caldiccia' che ...boh, va bene l'atmosfera famigliare ma insomma...) e - per i miei gusti - il racconto dice troppo: si capiva che stavi raccontando il Divieto per antonomasia e questo è un bel punto di forza, ma paradossalmente forse questo racconto sarebbe uscito meglio con il limite di caratteri più restrittivo oO.

 

bel punto di vista però i bambini innocenti...non lo escludo dal voto

 

Fondamentalmente è familiare perchè il punto di vista è proprio quello dei bambini. Ergo, usare parole troppo ricercate mi sembrava incoerente.

Inoltre, preferisco utilizzare parole che magari non esistono, o che appartengono alla lingua colloquiale, ma che rendano bene il concetto, che altre più corrette che però lasciano a desisderare a livello di immagini.

 

@Erin:più che la storia in sè, il mio racconto aveva un messaggio dietro, ovvero la critica al fatto che gli adulti di oggi, come di ieri, spesso, troppo impegnati con gli affari loro, impongono divieti che non spiegano ai bambini, Questi ultimi, non capendone la ragione, infrangono le regole imposte, e si trovano in punizione senza sapere perchè. La trama in sè non è niente di nuovo, ma semplicemente la storia di Adamo ed Eva rivista attraverso un occhio critico.

 

@AryaSnow:Invece secondo me il verbo frusciare rende bene il fatto che le palpebre si chiudono, le ciglia incrostate di polvere non sono impalpabili, ma hanno un loro "spessore" che di conseguenza fa sì che le palpebre emettano quasi un suono.

:lol:


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 04 agosto 2010 0:03

Skie Lannister: Ottimo inizio, e ottima continuazione e sviluppo. Poi, verso metà, cominci a ripeterti. E a ripeterti, e a rimestare gli stessi concetti, senza nemmeno cambiare le parole usate ("sbavante" appare tre volte - è una parola che si nota, e per questo andrebbe usata con parsimonia, ovvero non più di una volta).

A tre quarti si ha solo l'impressione che tu abbia voluto allungare il brodo, solo perché il limite di caratteri è più alto. Non era proprio necessario: quattromila caratteri sarebbero bastati (non è vietato scrivere un racconto più breve, se è il caso, in questo contest).

 

Giunto verso la fine abbandoni le ripetizioni, e ti butti sul finale, che di nuovo è ottimo. Quindi, se da questo racconto fossero eliminate tutte le ripetizioni (diciamo il 50% del testo), sarebbe un racconto interamente ottimo.

 

Condivido ovviamente in pieno l'idea comunicata dal racconto. Il linguaggio poi è efficacissimo e scorrevole. La descrizione del meccanismo secondo il quale nasce e viene applicata la morale religiosa è semplicemente favoloso. L'acutezza dello studio compiuto sui pensieri che può avere una persona in quelle condizioni è davvero ammirevole.


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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 04 agosto 2010 0:23

Metal Duchess:

E' vero che si capisce in fretta di che cosa si tratta: e forse per questo il finale non avrebbe dovuto essere quello noto, ma contenere una qualche rivelazione, un twist in più. Invece nel finale c'è solo un inspiegato (inutile) cambio di nomi: perché chiamarli Adamo ed Eva, se per tutto il racconto si chiamavano Ame e Ivy? Per essere sicuri che il lettore "capisca"?

 

La parte iniziale è molto buona, scritta con molta cura. Poi lo stile cambia, diventa più blando, persino colloquiale, con tinte di grottesco. Da un tono decisamente drammatico si passa a situazioni casalinghe, con un padre che torna dal lavoro, e nel tempo libero è occupato a trafficare su un globo (ma poi i due bambini finiranno su quel globo, giusto?, e questo stona, non s'incontra col resto). Poi arriva lo zio, che non trova di meglio che dire (con sincera innocenza) "E che sarà mai una mela?". Sarebbe bello sapere, alla fine, come mai questo scemo di un papà ci tiene così tanto alle sue mele e così poco ai suoi figli (nel racconto biblico, almeno, la ragione c'è - l'albero porta il frutto che dona la consapevolezza, la capacità di distinguere il bene dal male, e Dio molto semplicemente vorrebbe mantenere gli uomini nell'ignoranza, nello stato puramente animale).

 

Insomma, hai scritto di molto meglio, secondo me.



AryaSnow
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

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Inviato il 04 agosto 2010 0:36
("sbavante" appare tre volte - è una parola che si nota, e per questo andrebbe usata con parsimonia, ovvero non più di una volta).

Vero, anche questo è uno dei difetti che ho notato nel testo.

 

Comunque fino ad ora il limite più alto non mi sembra molto sfruttato. Mi sembrano racconti che potrebbero essere resi anche nella lunghezza vecchia.

Mi piacerebbe leggere qualcosa che giustifichi davvero l'aumento del limite!


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