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Romanzo multiautore: Topic generico
di Viserion
creato il 31 maggio 2010

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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 04 giugno 2010 13:06

Significa che uno si deve offrire volontario, si confronta alla pari con tutti gli altri altri volontari e con gli organizzatori fino ad arrivare ad una sintesi il più possibile condivisa. C'è sempre il rischio che determinate idee non passino, per questo, come sottolineava sempre Starcatcher, le qualità richieste da un lavoro di équipe sono fondamentali. È possibile che questo freni diverse adesioni, ma sicuramente chi sceglie di partecipare seguendo questa strada è una persona che veramente desidera provarci.

Pienamente d'accordo, sono dell'idea che qualunque sia l'ambientazione e la trama. Questa sia una sfida molto stimolante e che valga la pena tuffarcisi in ogni caso. <img alt=" />

 

Concondo con te. A me l'idea piace moltissimo indipendentemente dall'ambientazione e dalla trama. Credo che ne valga la pena, anche solo per sapere se riusciamo a creare qualcosa insieme. Poter condividere questa cosa con altre persone, secondo me vale qualche compromesso.

 

L'idea di un Brainstorming tra gli autori è proprio quello che pensavo fosse il lavoro preliminare. Della serie ci si mette da qualche parte e si sparano idea a raffica finchè non si fa un collage che soddisfi più o meno tutti. In fondo ci sono tante idee che mi sarebbe piaciuto mettere su carta e non erano certo tutte mie. ;)

 

@AryaSnow:

Quindi chiedo: chi precisamente, tra quelli che sono fortemente propensi a partecipare e che vogliono la creazione di un mondo nuovo, è disposto a prendersi il peso di tale incarico e portarlo a termine con diligenza?

 

Ary, secondo me nessuno può rispondere alla tua domanda adesso.. non sappiamo nemmeno quale sia l'elemento fantastico/fantascientifico che vogliamo inserire..un drago è una cosa ben diversa da un unico umano che riesce a leggere la mente degli altri, tanto per dire...

 

Comunque ti rigiro la domanda: se ne valesse la pena, se dalle tante idee ne venisse fuori una davvero bella, ma che anche per te significherebbe qualche sacrificio in fatto di documentazione, lasceresti questo compito agli altri perchè non ti va? Secondo me il problema è tutto lì: non sappiamo ancora di cjhe stiamo parlando. E comunque anche per scrivere un urban bisogna documentarsi..


E
emanuele83
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emanuele83
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Inviato il 04 giugno 2010 13:34

Arrivati a questo punto do la mia disponibilità come scrittore (scribano?)

Considero una sfida interessante il poter scrivere, innanzitutto, ad anche il poter scrivere seguendo determinate direttive. Per la trama, si vedrà.


S
Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 04 giugno 2010 13:58

sui "più protagonisti-pdv"...

 

se vogliamo scrivere un romanzo (500 pagine? 700 pagine?), e non una saga, forse non è proprio indicato avere dei pdv proprio alla Martin, della serie tutti più o meno sullo stesso piano.

 

cioè, può essere un romanzo con diversi pdv, anche 7-8, ma secondo me di principali (protagonisti) non dovrebbero essercene più di due o tre.

 

più che altro per una questione di difficoltà... caratterizzare in modo adeguato e allo stesso livello una decina di pdv è complicato, ed è complicato anche non rendere nessuna storyline ""superflua" nel contesto di un singolo romanzo autoconclusivo.


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Gendry86
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Gendry86
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Inviato il 04 giugno 2010 14:50

Come si vede dal numero dei miei messaggi, non sono molto attivo su questo forum, anche se lo spulcio di tanto in tanto. Intervengo in questa discussione per portarvi la mia esperienza personale su un progetto di questo tipo e quindi dare qualche dritta. Forse saranno banalità, forse no... comunque le dico lo stesso! <img alt=" />

 

Partiamo dalla trama ci sono due estremi possibili, decidere a priori la trama e seguirla passo passo mentre si scrive, oppure lasciarsi trasportare dai testi nella direzione che vogliono loro. Naturalmente il modo migliore di procedere sta sicuramente in mezzo a questi due. Nel progetto a cui partecipo abbiamo deciso invece di non avere nulla di prefissato e di costruire un capitolo alla volta la storia. Pregi: dato che il nostro "team" è molto mutevole (ci sono continuamente nuovi aiuti che arrivano e vecchi autori che se ne vanno), ognuno ha le stesse possibilità di decidere la trama, anche se arriva a metà lavoro; tutto quello che deve fare è scrivere un buon testo. Difetti: si rischia di avere un guazzabuglio di idee e molti "rami morti" della trama e quindi alla fine sarà necessaria una corposa revisione. Lavorare con trame già fissate invece ha il pregio di mantenere controllata la trama entro paletti definiti e di scrivere in funzione di quello che si sa già che accadrà più in avanti. Il difetto è che non si sa come sarà un determinato testo. Se si dice a Tizio tu scrivi questa parte qua, non si ha certezza della qualità del testo e, sopratutto, non tutti sono capaci di scrivere "sotto dettatura" (io, ad esempio, amo sorprendermi da solo mentre scrivo!). Ad ogni modo noi abbiamo anche lo svantaggio che pubblichiamo capitolo per capitolo e quindi abbiamo meno possibilità di revisionare ciò che è già stato pubblicato.

 

Il secondo grande problema è proprio quello della scelta e dell'assemblaggio dei testi. Chi lo fa deve avere un certo distacco da chi ha scritto i testi, non è facile bollare il testo di una persona che si conosce così come non è facile giudicare il proprio lavoro in modo negativo, specie quando lo si ha appena scritto. Per questo chi deve avere l'ultima parola sul da farsi deve essere abbastanza distaccato. Noi purtroppo non abbiamo più questa figura, e sebbene decidiamo tutto a maggioranza le polemiche e le discussioni non mancano! Certo, tutto dipende dalla maturità degli scrittori, ma non è comunque facile, per nulla!

 

L'impegno di chi lavora non è mai costante, specie in un lavoro lungo ci sono periodi in cui uno è più attivo, altri in cui è quasi latitante. Non è solo questione di impegno che uno ci mette... ma anche di stato fisico, non sempre si è portati alla scrittura, specie in tempi molto lunghi. Questo può portare ad un po' di irritazione da parte di chi è attivo in quel momento; ma è un ciclo, prima o poi tocca a tutti! Nella parte iniziale l'entusiasmo non mancherà, e tutto sarà semplice, quasi ogni cosa si incastrerà senza problemi facendo avanzare il lavoro. Poi le cose si complicheranno, i pezzi si incastreranno con più difficoltà e emergeranno errori commessi nei capitoli precedenti.

Noi non siamo un esempio di efficienza, in due anni e mezzo siamo appena al capitolo 19!! Più o meno a metà di quello che vogliamo raggiungere <img alt=" /> E in tempi così lunghi è difficile restare costanti!

 

Veniamo alle correzioni. Ognuno ha un proprio stile, e quando si cerca di far piacere a tutti un determinato pezzo con continue correzioni si rischia sempre di rivedere al ribasso la qualità lessico-stilistica del pezzo. Per questo cerchiamo sempre di partire con pezzi che siano buoni dal principio, apportando meno modifiche possibili.

 

Infine parlando del lato tecnico, noi abbiamo optato per gli strumenti di "google documenti", che forse conosci già. Questi tool di Google, sono degli strumenti di elaborazione di testi, fogli di calcolo e altro on-line, praticamente un editor di testo utilizzabile via web. Le potenzialità di gestione grafica sono ridotte ma consentono di accedere ad uno stesso file da parte di più persone contemporaneamente, consentendo a tutti di modificare il documento anche in simultanea. Permette di inserire commenti e registra tutte le modifiche apportate al documento, con possibilità di evidenziare chi ha cambiato cosa. Questo ci ha permesso di non dover far girare un sacco di versioni continuamente e ci ha tolto un sacco di lavoro! Poi ci saranno sicuramente altri strumenti di questo tipo... questo è uno! Non necessita di installare nulla sul PC ed è accessibile da qualsiasi postazione con internet.

 

Queste erano alcune considerazioni così come mi sono venute in mente. Un'ultima cosa. Come potete già vedere da queste 5 pagine di discussione, spesso discutendo non si risolve nulla! Spesso una buona idea può dar origine ad un testo scadente; oppure un idea che non ci convince, scritta nel modo giusto, diventa perfetta. Quindi la prima regola è scrivere!

 

"C'è un continente formato da 7 regni. Nel regno a Nord, in cui sta per arrivare l'inverno dopo anni di estate, il lord locale si appresta ad accogliere il Re dei sette regni con tutta la sua corte che sta venendo a fargli una proposta importante"

 

Come sappiamo queste due righe possono essere l'inizio di una saga strepitosa, ma data alla nostre mani potrebbero anche portare ad una schifezza! Quello che voglio dire è che spesso non sono importanti le idee ma l'estro, l'illuminazione, la scintilla (come si diceva più sopra) che folgora chi sta scrivendo.

Come iniziare quindi? Il mio consiglio è di scrivere... c'è a chi piace l'Urban Fantasy? Chi un Fantasy con le "regole" classiche? Chi un romanzo rosa? (;)) Insomma il modo migliore di iniziare è buttare giù qualcosa, un incipit. Certo poi può essere che non venga mantenuto, che da questo si prenda solo un aspetto, uno stile, un personaggio, ecc. ecc... ma la speranza è che tra tutte le proposte ci sia una che folgora un po' tutti.

Prendete ad esempio uno dei vari contest di scrittura che avete fatto... in 8-10 incipit diversi, potrebbe essercene uno che sia particolarmente ispirato e che piaccia a più di qualcuno!

 

Finita la pappardella <img alt=" />

 

A presto!


Z
zack86sq
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Inviato il 04 giugno 2010 19:13

Forse saranno banalità, forse no... comunque le dico lo stesso! <img alt=" />

 

Invece la testimonianza di un'esperienza diretta in questo campo è davvero utile, penso. <img alt=" />

 

Partiamo dalla trama ci sono due estremi possibili, decidere a priori la trama e seguirla passo passo mentre si scrive, oppure lasciarsi trasportare dai testi nella direzione che vogliono loro. [...]Difetti: [lasciarsi trasportare..]si rischia di avere un guazzabuglio di idee e molti "rami morti" della trama e quindi alla fine sarà necessaria una corposa revisione. Lavorare con trame già fissate invece ha il pregio di mantenere controllata la trama entro paletti definiti e di scrivere in funzione di quello che si sa già che accadrà più in avanti. Il difetto è che non si sa come sarà un determinato testo.

Proprio per evitare tali problemi, in un senso e nell'altro, quello a cui pensavo era che ci fossero due livelli di narrazione:

- una macro-narrazione gestita da tutti gli autori e dagli organizzatori in cui fin dall'inizio fossero noti i punti principali non modificabili

- una micro-narrazione gestita singolarmente da ogni autore che attraverso il suo personaggio apre uno squarco sulla macro-narrazione senza possibilità di modificarla sostanzialmente. Almeno senza l'accordo con gli altri autori.

 

Insomma tanto per fare un esempio:

 

Macronarrazione: Un esercito di zombie si risveglia e devasta tutte le città del mondo senza lasciare scampo.

Micronarrazione: la storia di Pete, un garzone di periferia, che vede gli zombie arrivare nella sua città. Può salvarsi, morire, fuggire, restare chiuso per 35 mesi in un bunker, ma senza approvazione da parte di tutti la trama principale non gli permette di trovare un modo per uccidere tutti gli Zombie e salvare il mondo.

 

Il secondo grande problema è proprio quello della scelta e dell'assemblaggio dei testi.

Questo è un problema arginabile se la qualità dei testi sarà alta. <img alt=" /> Comunque è una cosa da non sottovalutare, in effetti.

 

Veniamo alle correzioni. Ognuno ha un proprio stile, e quando si cerca di far piacere a tutti un determinato pezzo con continue correzioni si rischia sempre di rivedere al ribasso la qualità lessico-stilistica del pezzo. Per questo cerchiamo sempre di partire con pezzi che siano buoni dal principio, apportando meno modifiche possibili.

Più di questo io temo il fatto che non si riesca a trovare uno stile abbastanza coerente tra i vari autori.

 

Come iniziare quindi? Il mio consiglio è di scrivere... c'è a chi piace l'Urban Fantasy? Chi un Fantasy con le "regole" classiche? Chi un romanzo rosa? (;)) Insomma il modo migliore di iniziare è buttare giù qualcosa, un incipit. Certo poi può essere che non venga mantenuto, che da questo si prenda solo un aspetto, uno stile, un personaggio, ecc. ecc... ma la speranza è che tra tutte le proposte ci sia una che folgora un po' tutti.

Prendete ad esempio uno dei vari contest di scrittura che avete fatto... in 8-10 incipit diversi, potrebbe essercene uno che sia particolarmente ispirato e che piaccia a più di qualcuno!

 

Finita la pappardella <img alt=" />

 

A presto!

 

Grazie dei consigli! ;)

I
Ilyn Payne
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Ilyn Payne
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916 messaggi
Inviato il 04 giugno 2010 22:33

Ary, secondo me nessuno può rispondere alla tua domanda adesso.. non sappiamo nemmeno quale sia l'elemento fantastico/fantascientifico che vogliamo inserire..un drago è una cosa ben diversa da un unico umano che riesce a leggere la mente degli altri, tanto per dire...

 

Comunque ti rigiro la domanda: se ne valesse la pena, se dalle tante idee ne venisse fuori una davvero bella, ma che anche per te significherebbe qualche sacrificio in fatto di documentazione, lasceresti questo compito agli altri perchè non ti va? Secondo me il problema è tutto lì: non sappiamo ancora di cjhe stiamo parlando. E comunque anche per scrivere un urban bisogna documentarsi..

Non credo si riferisse al documentarsi (necessario qualsiasi cosa si voglia scrivere), ma alla creazione del background e dell'ambientazione in caso di mondo ex novo. Anche se il teatro degli eventi fosse solo una città, come proponeva Balon, ne andrebbero comunque approfonditi l'aspetto, la storia, la cultura, la politica. Senza questo lavoro capillare, ogni singola descrizione e linea di dialogo potrebbero creare incongruenze non da poco. In poche parole, la città deve esistere, deve funzionare, e per renderlo possibile non basta qualche settimana. Le dimensioni fisiche del luogo contano poco e anzi, più avvicini tra di loro i personaggi, più gli scrittori devono attenersi a un modello prestabilito.

È indubbio che si tratti di un lavoro che in molti stanno sottovalutando. Rendere consapevoli tutti di un aspetto estraneo alla scrittura (e molto più assimilabile alla creazione di un gdr) penso sia il minimo.


S
Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 04 giugno 2010 23:16

Non credo si riferisse al documentarsi (necessario qualsiasi cosa si voglia scrivere), ma alla creazione del background e dell'ambientazione in caso di mondo ex novo. Anche se il teatro degli eventi fosse solo una città, come proponeva Balon, ne andrebbero comunque approfonditi l'aspetto, la storia, la cultura, la politica. Senza questo lavoro capillare, ogni singola descrizione e linea di dialogo potrebbero creare incongruenze non da poco. In poche parole, la città deve esistere, deve funzionare, e per renderlo possibile non basta qualche settimana. Le dimensioni fisiche del luogo contano poco e anzi, più avvicini tra di loro i personaggi, più gli scrittori devono attenersi a un modello prestabilito.

la state facendo un po' troppo tragica sulla documentazione, imho...

 

cioè, prendiamo Approdo del Re (in cui saranno ambientate almeno 1500-2000 pagine)...

 

1. Non si capisce come funziona. Cioè, ci sono delle strade che arrivano, un porto e dei negozi, la guardia cittadina. E' ovvio il "come" funziona.

 

2. Ci sono 5 location in croce

- Il castello con le varei sale/appartamenti/cortili/prigioni

- I quartieri poveri

- Il bordello, il fabbro, la gilda degli alchimisti e forse un paio di altri luoghi classici fantasy

- Il campo dei tornei

- Il Tempio

 

3. La storia della città... anche qui non è che ci sia tutto questo approfondimento.

- è stata fondata da Aegon il conquistatore su tre colline e si è seduto sul trono di spade

- Maegor ha costruito la fortezza ed è stato scannato sul trono

- I draghi li tenevano in 'sto stanzone gigante e poi sono morti

- Baleor il benedetto ha fatto un po' di robe strambe (torre delle sorelle, camminare nella fossa del serpenti)

- boh, forse un altro paio di aneddoti

 

4. la politica è approfondita durante gli eventi narrati. Anzi, gli eventi narrati SONO la politica.

 

ora, so bene il mondo di Martin va ben oltre Approdo del Re, ma questa è teatro di tanti e apprezzatissimi capitoli che fanno quasi storia a sè.

E non mi sembra tutta questa gran complessità di città.

 

l'anno scorso ho letto "Spada", bel romanzo italiano ambientato nella Parigi del '600.

la città era IMMENSAMENTE più profonda e "coerente" rispetto a Approdo del Re.

ma "Spada" non è migliore dei capitoli di Approdo del Re, neanche un po'.


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 04 giugno 2010 23:29

Tutto giusto, Ilyn.

 

Il problema della coerenza è fondamentale (a meno che, naturalmente, non si scriva qualcosa che abbia come tema proprio l'incoerenza).

 

Il problema si può risolvere in vari modi:

  • Si scrive da soli (e spesso nemmeno questo è sufficiente).
  • Una singola persona dirige il progetto, e dice esattamente ai "negri" cosa scrivere.
  • Un gruppo di 10 autori e progettisti discute per anni che cosa fare, impiegando lo stesso tempo che sarebbe bastato per scrivere 10 romanzi se ciascuno di loro si fosse messo in proprio.
Il primo metodo è escluso, perché qui stiamo parlando di un progetto a 10 mani.

Il secondo è il solo realizzabile, tuttavia c'è il rischio che i "negri" non si divertano.

Il terzo è quanto state facendo.


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Ilyn Payne
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Ilyn Payne
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Inviato il 05 giugno 2010 2:18

Il primo metodo è escluso, perché qui stiamo parlando di un progetto a 10 mani.

Il secondo è il solo realizzabile, tuttavia c'è il rischio che i "negri" non si divertano.

Il terzo è quanto state facendo.

Il terzo punto è ironicamente vero, e dimostra i rischi che si corrono a voler puntare troppo sulla teoria. Più mi si risponde che ho torto, più mi si da ragione.

Per il secondo, in effetti, gli organizzatori non sono stati molto chiari, ma mi sembra di aver capito che la loro fosse solo una proposta, un tastare il terreno senza aver ancora deciso nulla. Personalmente, non mi è chiaro il ruolo che dovrebbero avere, né perché non debbano partecipare alla scrittura o proporre loro stessi un “episodio pilota” (secondo me aiuterebbe, a questo punto).



AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera
Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

17764 messaggi
Inviato il 05 giugno 2010 8:40

Per il secondo, in effetti, gli organizzatori non sono stati molto chiari, ma mi sembra di aver capito che la loro fosse solo una proposta, un tastare il terreno senza aver ancora deciso nulla. Personalmente, non mi è chiaro il ruolo che dovrebbero avere, né perché non debbano partecipare alla scrittura o proporre loro stessi un “episodio pilota” (secondo me aiuterebbe, a questo punto).

ll ruolo degli organizzatori sarebbe utile per evitare incoerenze oggettive nella trama, o per evitare che ad esempio qualcuno renda il suo personaggio troppo superpotente.

Se però si tratta di valutare in generale la qualità letteraria di ciò che viene scritto, sinceramente non vedo cosa li renderebbe più competenti nel campo di tutti gli altri utenti del forum e degli scrittori stessi. In questo caso tale posizione di "potere" non è che mi troverebbe molto d'accordo.

 

Comunque sì, fare una roba così in tanti è difficile...


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Inviato il 05 giugno 2010 11:44

Personalmente, non mi è chiaro il ruolo che dovrebbero avere, né perché non debbano partecipare alla scrittura o proporre loro stessi un “episodio pilota” (secondo me aiuterebbe, a questo punto).

ll ruolo degli organizzatori sarebbe utile per evitare incoerenze oggettive nella trama, o per evitare che ad esempio qualcuno renda il suo personaggio troppo superpotente.

 

Bravissima Arya… <img alt=" />

 

Se però si tratta di valutare in generale la qualità letteraria di ciò che viene scritto, sinceramente non vedo cosa li renderebbe più competenti nel campo di tutti gli altri utenti del forum e degli scrittori stessi. In questo caso tale posizione di "potere" non è che mi troverebbe molto d'accordo.

 

Ovviamente non si tratta di questo, non abbiamo la pretesa di essere critici letterari. <img alt=" /> La “qualità letteraria” verrà valutata insieme da organizzatori e autori.

 

 

Per quanto riguarda l’incoerenza degli stili che avete citato, tenete sempre presente che il romanzo sarà strutturato a POV, quindi quello che potrebbe essere un problema altrove, nel nostro caso potrebbe addirittura diventare un pregio. Ogni personaggio ha il suo modo di pensare, di parlare e di agire; quindi va benissimo che ogni autore abbia il suo stile di descrivere tutto questo.


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Inviato il 05 giugno 2010 17:47

Seguo questo sito da cosi tanto tempo ma ci voleva una notizia del genere per farmi cominciare pure a scrivere sul forum!!XD

 

il progetto è una cosa bellissima e nel mio piccolo mi piacerebbe farne parte!!

mi toccherà seguire tutti gli sviluppi..


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Inviato il 05 giugno 2010 18:09

rileggendo bene tutto(Mi chiamo Raffaele,scusate se non mi sono presentato prima) penso che sia piu giusto che chiunque proponesse un proprio personaggio,scrivendo in non molte righe parte del suo carattere,ecc..ecc..(se parliamo di un Urban Fantasy..calcolando che Martin e Gaiman sono i miei autori preferiti poi XD)

cosi da poter scegliere i personaggi tramite una loro probabile caratterizzazione..

 

 

 

 

sono una cosa non mi trovo d'accordo..io credo che l'ambientazione sia IMPORTANTISSIMA sopratutto per degli autori non affermati..senza il filone di storia generale e l'ambientazione originale non riusciremo mai a tenere la gente incollata alla lettura!(contando che essendo strutturato in POV almeno all'inizio sarà molto caotico)


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Inviato il 05 giugno 2010 20:36

Scusate la domanda (non credo di aver mai letto libri a piu' mani di questo tipo) ma visto che ogni autore avra' un POV da scivere, e' cosi' importante che vi sia uniformita' nello stile? O piuttosto l'alto numero di autori incoraggia l'adozione di stili siversi (non troppo diversi, ovviamente)?


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Inviato il 05 giugno 2010 20:38

Scusate la domanda (non credo di aver mai letto libri a piu' mani di questo tipo) ma visto che ogni autore avra' un POV da scivere, e' cosi' importante che vi sia uniformita' nello stile? O piuttosto l'alto numero di autori incoraggia l'adozione di stili siversi (non troppo diversi, ovviamente)?

 

lo stile deve essere purtroppo il piu uguale possibile..mi spiego..il modo di interpretare e vedere le cose ovviamente diverso ma lo scrivere (terza o prima persona o cose cosi..)devono essere uguali se no diventa incasinatissimo XD

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