non vorrei dire, ma un FINALMENTE ci sta....!!!
ora, dando le mie 3 preferenze, vorrei sottolineare che comunque, se magari esce qualcos'altro entro il 27, potrei sempre rivotare (anche se dubito di cambiare radicalmente idea)
perciò, io voto x
la 1
la 6
la 7 (preferirei in un contesto storico)
La mia proposta:
Un gruppo semiorganizzato (magari grazie ad un forum?) di accaniti fan rapisce uno scrittore famoso per obbligarlo a finire il suo ultimo e conclusivo romanzo, rinchiudendosi col rapito in un locale già preparato in tutti i modi possibili (pc, carta, cibo e bevande, letti, generi sanitari e medicinali, eccetera eccetera).
Per mantenerlo costantemente al lavoro i rapitori si danno il cambio (e qui sarebbe la situazione perfetta per sviluppare i contributi personali, dopo una parte introduttiva comune) organizzando diversi ed originali stratagemmi, dalle minacce alle torture fisiche, all'adulazione alla costrizione, eccetera eccetera.
(esempi stupidi e non rappresentativi: il rapitore di nome Lochlann lo tiene sveglio discorrendo pedantemente sull'illogicità di diversi combattimenti dei romanzi del rapito, quello di nome Balon gli fracassa i "ministro degli interni" con un'interessante disquisizione filosofica sull'idealismo hegeliano, Tyrion con l'ultima teoria di meccanica quantistica, un'AryaSnow gli mette in chiaro le cose con armi da taglio varie e caraffe di sangue, arriva un Vyserion che pur appoggiando moralmente i compagni cerca di "moderarli" eccetera " />).
Poi magari il locale viene scoperto, circondato, e si sviluppa la trama con le varie "negoziazioni" del caso..
" />
LOL
Hai già un'idea di chi possa essere lo scrittore in questione??
Torno a dare un consiglio che ho già dato... il modo migliore per scegliere un idea è leggerla in un testo! Perciò, a mio modesto parere, bando alle ciance e vie agli incipit!
I libri della saga di dragonlance, tanto per dirne una dove sono pochi xD.Me ne fai un esempio?
E' pieno di libri scritti a più mani.
Poi c'è per esempio Buona apocalisse a tutti, di Gaiman e Pratchett (mica pizza e fichi).
Ecco, un progetto probabilmente simile a quello che si vuole realizzare qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Whole_Family
Altri autori che collaborano sono Mechling e Moser (my darkling), Lynn Sholes e Joe Moore (la cospirazione del graal), Stephen King (uno da niente) e Peter Straub (Black House), Michael Baigent, Richard Leigh, Henry Lincoln e poi mi fermo.
Certo, se si comincerà a dire "Ma perché non ci camminiamo sopra" Interverrò per dire che sull'acqua non ci si cammina.Ti ringrazio per avermi informato del fatto che il gioco di ruolo e' COMPLETAMENTE diverso da un romanzo. Immagino che quando si aprira' una discussione sull'acqua, interverrai per informarmi che e' bagnata. " />
Io sto solo dicendo che se volete fare un romanzo multimani non potra' essere, in nessun modo, un romanzo nel vero senso della parola. A meno che (come dice Emanuele83) non vi sia una "guida forte" (il che ovviamente equivale al fatto che l'autore e' tornato a essere uno, mentre tutti gli altri fanno i "negri" al suo servizio).
Se si vuole creare una storia coerente come si fa? Come minimo ci vorrebbero uno o anche più supervisori che tengano un po' le fila del progetto... O dite che gli scrittori stessi possano essere in grado di autoregolarsi?
Sono previste, ovviamente, delle figure che tengano le file, che si assicurino che la storia rimanga coerente. Ma queste figure non parteciperanno alla scrittura del romanzo. Supervisioneranno, semplicemente.
Evidentemente leggere fa fatica. E dire che è nella prima pagina del thread.
Se volete fare un lavoro multiautore "democratico" dovete accettare l'idea di una struttura particolare, che giustifichi la sua natura spezzettata e che sia capace di ospitare molte storie parallele.
Dire, come dici tu, che il romanzo e' completamente diverso dai giochi di ruolo significa semplicemente che hai ancora in mente un romanzo "classico", e non adattato al bisogno di essere un lavoro a molte mani. E' proprio per questo che non state arrivando da nessuna parte.
Ah, sono io che ho in mente un romanzo classico? Non chi dice che "NO! L'AUTORE DEVE ESSERE UNO SOLO ALTRIMENTI FINISCE IL MONDO!!!"?
Poi possiamo anche discutere della struttura che dovrà avere il romanzo, ma si tratta di decidere se l'acqua è dolce o salata, non di vedere se ci si può camminare sopra.
PS. Poi mi sembra che le critiche distruttive del tipo "Non ce la farete mai! Siete condannati! Fallirete!" potrebbero essere tranquillamente considerate spam. Se uno non vuole partecipare o non se la sente non dovrebbe neanche scrivere. Siete fortunati che la moderazione qui su barriera è lasca.
/me mode mod on
Certo che tra tutti ve li chiamate proprio gli interventi dei mod... " />
Devo dirvelo io di fare i bravi, di terminare qui spam, OT e punzecchiature, o lo fate da soli?
Se non sbaglio questa è l'ultima settimana per proporre nuovi temi o per razionalizzare quelli già esposti prima della cernita che li ridurrà a tre. Mi sembra un argomento sufficientemente vasto di cui parlare, no?
Non ci saranno altri avvertimenti.
/me mode mod off
Esatto: una struttura adatta a un romanzo multi-autore, che e' esattamente il punto che sto cercando di fare (da qualche settimana). Uhm... ti sei limitato a passare il link, o hai anche letto che cosa c'e' scritto nell'articolo? No, guarda che e' istruttivo...Ecco, un progetto probabilmente simile a quello che si vuole realizzare qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Whole_Family
Riguardo a collaborazione a coppie di persone molto affini, che hai citato, ho pure gia' detto: diventa molto simile al romanzo mono-autore, perche' e' molto piu' facile mantenere una coerenza in quello che si scrive.
Non hai capito: stavo alludendo al fatto che una cosa del genere non piacerebbe a nessuno (mettersi tutti al servizio di uno per scrivere il suo romanzo). Lo so che e' stato detto alla prima pagina del thread, tant'e' vero che avevo commentato esattamente allo stesso modo anche allora.
Io sto solo dicendo che se volete fare un romanzo multimani non potra' essere, in nessun modo, un romanzo nel vero senso della parola. A meno che (come dice Emanuele83) non vi sia una "guida forte" (il che ovviamente equivale al fatto che l'autore e' tornato a essere uno, mentre tutti gli altri fanno i "negri" al suo servizio).
Se si vuole creare una storia coerente come si fa? Come minimo ci vorrebbero uno o anche più supervisori che tengano un po' le fila del progetto... O dite che gli scrittori stessi possano essere in grado di autoregolarsi?
Sono previste, ovviamente, delle figure che tengano le file, che si assicurino che la storia rimanga coerente. Ma queste figure non parteciperanno alla scrittura del romanzo. Supervisioneranno, semplicemente.
Evidentemente leggere fa fatica. E dire che è nella prima pagina del thread.
No, sto dicendo (da un mese, ma "leggere fa fatica", come dice qualcuno) che un romanzo classico non e' fattibile con "moltemani": con "moltemani" e' possibile solo un romanzo che abbia una struttura particolare, che si presta alla tecnica dei molti contributi. Prova pure a tornare indietro, leggi e rileggi tutti i miei messaggi, fai pure con comodo.Ah, sono io che ho in mente un romanzo classico? Non chi dice che "NO! L'AUTORE DEVE ESSERE UNO SOLO ALTRIMENTI FINISCE IL MONDO!!!"?
Trovo vergognoso quello che hai scritto qui, ma anche io so essere molto indulgente. I miei interventi sono stati costruttivi, anche se sono stati tutti accuratamente ignorati. Ho fornito suggerimenti per risolvere questioni tecniche, e ho insistito sul fatto che se insisterete a fare a molte mani un'opera che ne richiede obbligatoriamente una, fallirete. Fallirete anche se sceglierete "l'uomo forte" che dice agli altri che cosa devono scrivere, perche' a nessuno piace fare lo schiavo. Se invece adotterete una struttura alla "giochi di ruolo", dove la storia nasce dalle interazioni spontanee dei vari scrittori-autori; se invece adotterete un sistema anarchico-democratico, in cui ciascun autore avra' il massimo della liberta' di contribuire alla trama, allora non solo ce la farete, ma sara' un successo.PS. Poi mi sembra che le critiche distruttive del tipo "Non ce la farete mai! Siete condannati! Fallirete!" potrebbero essere tranquillamente considerate spam. Se uno non vuole partecipare o non se la sente non dovrebbe neanche scrivere. Siete fortunati che la moderazione qui su barriera è lasca.
Non mi volete dare retta? Vi offendete? Non accettate critiche che nemmeno vi date la pena di capire, ammesso che le leggiate? Ottimo, io resto comunque a godermi lo spettacolo.
La mia idea fa così schifo? ç_ç
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
No, non fa schifo! " /> E' adattissima a un romanzo multiautore!La mia idea fa così schifo? ç_ç
Io non ho mai commentato singolarmente le proposte perché, per me, una vale l’altra. O si tratta di ambientazioni molto vaghe, che si limitano quasi solo al genere (1, 7, 9) o delle premesse più circoscritte, ma che sono sulla buona strada per trasformarsi in plagio (tutte le altre).
La mia idea l’ho espressa all’inizio: le decisioni dovrebbere essere prese sulla base di chi scrive, non di chi chiacchiera e nemmeno in nome di una teoria tanto bella a parole quanto irrealizzabile nella pratica. La stessa votazione democratica va contro questo concetto, perché non è detto che la maggioranza parteciperà attivamente alla scrittura.
wow nn credevo si potesse giungere al litigio x una cosa del genere...eh dai, ma che ve ne frega? ognuno dice la sua, se non sie d accordo amen, si evita di sottolineare il fatto...
comunque l idea di "lochlann" nn è malvagia...anche se in realtà non mi viene in mente nessuna situazione...problemi di mia fantasia immagino XD
D'accordo con te. Solo che credo ci sia un gruppo abbastanza folto di persone che potrebbe decidere di non partecipare al progetto se la direzione intrapresa fosse molto distante dal loro gusto personale. Sinceramente non è che si possa dirgli niente nemmeno, sennò finisce davvero che Tyrion parlando di "schiavi" ha ragione. Quindi a meno di non fare un casting al buio (cosa di cui non sono per niente convinto per tanti motivi) su un tema x estraneo a quello che sarà il romanzo, non credo ci siano metodi alternativi.La mia idea l’ho espressa all’inizio: le decisioni dovrebbere essere prese sulla base di chi scrive, non di chi chiacchiera e nemmeno in nome di una teoria tanto bella a parole quanto irrealizzabile nella pratica. La stessa votazione democratica va contro questo concetto, perché non è detto che la maggioranza parteciperà attivamente alla scrittura.
Se volete fare un lavoro multiautore "democratico" dovete accettare l'idea di una struttura particolare, che giustifichi la sua natura spezzettata e che sia capace di ospitare molte storie parallele.
Concordo in parte. Secondo me indipendentemente dalla storia o dal tema scelto la cosa di cui ci dobbiamo preoccupare è, senza dubbio, lasciare ampio spazio alla libertà del singolo personaggio. A questo proposito sarebbe perciò utile una macro trama ben caratterizzata che sostenga la narrazione nei primi capitoli per poi cercare delle interazioni nella seconda fase. Però successivamente l'interazione tra i pdv non deve essere spontanea. Si deve sapere dove si vuole arrivare. Altrimenti tanto vale costruire tante storie su binari paralleli, imho.Se invece adotterete una struttura alla "giochi di ruolo", dove la storia nasce dalle interazioni spontanee dei vari scrittori-autori; se invece adotterete un sistema anarchico-democratico, in cui ciascun autore avra' il massimo della liberta' di contribuire alla trama, allora non solo ce la farete, ma sara' un successo.
Non esprimo ancora delle preferenze. Per quanto detto prima, dico solo che mi piacerebbe un'ambientazione abbastanza aperta che non obblighi all'interazione con altri pov dalla prima pagina e che permetta l'uso di diverse "location", diciamo così. A meno di non avere la stessa sensibilità, descrivere lo stesso posto in dieci modi diversi non mi sembra proprio il massimo.
La mia idea l’ho espressa all’inizio: le decisioni dovrebbere essere prese sulla base di chi scrive, non di chi chiacchiera e nemmeno in nome di una teoria tanto bella a parole quanto irrealizzabile nella pratica. La stessa votazione democratica va contro questo concetto, perché non è detto che la maggioranza parteciperà attivamente alla scrittura.
La tua osservazione mi fa venire in mente che in effetti ho dimenticato di specificare una cosa, nel post in cui vi chiedevo di votare...Hai ragione, le decisioni vanno prese sulla base di chi scrive. Per questo, invito a votare solamente chi ha intenzione di partecipare come scrittore, e ovviamente di votare ciò che vi piacerebbe scrivere. Se avessimo voluto sapere in generale cosa vorrebbero leggere i Barrieristi, avremmo aperto un sondaggio. ^^
Altra piccola precisazione: le votazioni, vi ricordo, inziano domenica 27 giugno. Anche se avete già in mente in modo chiarissimo cosa volete votare, votate dopo il 27.
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No, non parlavo di questo.Hai ragione, le decisioni vanno prese sulla base di chi scrive. Per questo, invito a votare solamente chi ha intenzione di partecipare come scrittore, e ovviamente di votare ciò che vi piacerebbe scrivere. Se avessimo voluto sapere in generale cosa vorrebbero leggere i Barrieristi, avremmo aperto un sondaggio. ^^
Io partivo dal presupposto che “avere intenzione di partecipare come scrittore” non equivale a farlo davvero o, cosa ancora più importante, a esserne in grado. Chi scrive è chi scrive; chi dice di averne le intenzioni potrebbe riuscirci, ma potrebbe anche non riuscirci.
A posteriori (cioè alla prova dei fatti, quando ci saranno diversi forfait), potresti scoprire che l’attuale maggioranza non avrebbe dovuto nemmeno votare, e ti ritroveresti con un progetto studiato a tavolino senza la materia prima per portarlo avanti o con la materia prima sbagliata (è logico che meno è spontaneo il lavoro, più serva gente in gamba).
Tyrion, tu fai due discorsi separati con in mezzo un salto logico.
15 scimmie in una stanza non scrivono un romanzo, e neanche 15 utenti di barriera riusciranno mai a mettersi d'accordo sulla trama generale. Proprio per questo ci saranno delle figure che si occuperanno di questo. Non una, nota bene. Ai 15 utenti rimarrà di riempire gli spazi vuoti.
Se a uno non piace ha solo da non partecipare.
Se tu hai idee migliori apri il TUO progetto. Mica c'è qualcuno che lo vieta.
E questo è il primo punto.
Poi fai un salto logico dicendo che un gioco di ruolo sarebbe migliore per scrivere il romanzo. E qui ti dico no. Ma probabilmente c'è qualche incomprensione su cosa significa "gioco di ruolo" e lì direi che è materiale per tyrosh.
Se a uno non piace ha solo da non partecipare.
Se tu hai idee migliori apri il TUO progetto. Mica c'è qualcuno che lo vieta.
Straquote.
Le mie preferenze saranno espresse dopo il 27, ci devo ancora pensare, intanto il mio cervellino lavora in background...
Eh, vedi, qui a mio parere commetti un errore fondamentale (che e' anche un classico della mentalita' autoritaria): possono partecipare solo quelli che "sono d'accordo". La critica, che e' la cosa piu' utile per il successo (e anzi e' essenziale), viene bandita. Se non sei d'accordo vattene. Come osi criticare il governo di Berlusconi? E' stato "regolarmente eletto". Se non sei d'accordo, alle prossime elezioni vota per un altro partito. Oppure fonda il TUO partito, mica e' proibito...Se tu hai idee migliori apri il TUO progetto. Mica c'è qualcuno che lo vieta.
Questo progetto e' ancora ben lontano dall'essere definito, quindi io non posso sapere se partecipero' o no. Dipendera' dalla struttura che sara' data a questo romanzo, dal grado di liberta' che sara' lasciato a chi scrive, eccetera. Quindi nel frattempo posso, e secondo me devo, dare la mia opinione, e cercare di spingere in una direzione di maggiore liberta'.
Fornire un'opinione onesta e' il massimo contributo che si possa dare a ogni progetto - e dico proprio il massimo, perche' essere d'accordo su tutto acriticamente, o attendere senza dire nulla (come fai tu) che le cose si sistemino da se', non serve a niente.
Probabile che qui tu abbia ragione (di fatto non conosco i giochi di ruolo), ma credo fosse chiaro lo stesso che cosa intendevo dire. Non lo era?Poi fai un salto logico dicendo che un gioco di ruolo sarebbe migliore per scrivere il romanzo. E qui ti dico no. Ma probabilmente c'è qualche incomprensione su cosa significa "gioco di ruolo" e lì direi che è materiale per tyrosh.