il problema è semplicemente questo: ognuno sta qui a proporre storie che gli piacerebbe scrivere o leggere.

 

storie epiche, complesse, su temi che lo fanno sognare.

 

 

beh, imho non va bene.

se proprio volete scrivere di viaggi nel tempo e odissee nello spazio, perfetto, ma a meno che non troviamo un (improbabile) ispirazione comune, non si va da nessuna parte.

storie così si scrivono da soli, non in 10.

 

 

per il romanzo multiautore che è stato proposto, in cui ogni scrittore gestisce il suo POV, è necessaria un'ambientazione semplice e una story-line base semplice, che ogni singolo autore possa plasmare con libertà (entro certi limiti, si capisce)

 

 

 

diamine, una cribbio di città + dintorni dove i pov si scontrano/incontrano, ognuno perseguendo i suoi obiettivi ma sullo sfondo di un grande evento per la detta città non va bene?

 

perchè tirare fuori viaggi nel tempo, oltre-morte, cataclismi e altra roba incasinattisima?

qui siamo in una dozzina, non dobbiamo mai dimenticarlo

 

 

 

tra le altre cose, a costo di sembrare "scortese" e "inospitale"... qui si parlava di un romanzo per gli utenti della Barriera, con cui si sono condivise discussioni, idee, il contest di scrittura creativa (e x alcuni anche momenti di "vita relae")... e non per gente sconosciuta che si è iscritta/è tornata sul forum da 2 settimane solo per "approfittare" di questa proposta

 

poi, i moderatori e gli organizzatori diranno che tutti gli utenti sono uguali e tutti hanno uguali diritti di partecipare, ma personalmente questi "nuovi arrivi ad hoc" mi hanno un po' smontato

 

poi è giustissimo che voi "vecchi" e/o "veterani" abbiate la precedenza e accetterò,a malincuore,ma di buon grado se dovrò farmi da parte se si superasse il limite di partecipanti..

dopo questa breve premessa rispondo ai tuoi post..

effettivamente hai ragione e ti capisco..buttarci su temi e storie complicate non porterebbe a niente di buono appunto per questo io all'inizio ho detto che sarebbe meglio proporre un AMBIENTAZIONE piu che una STORIA..

ma comunque sono giorni e giorni che ormai siamo qui senza aver tirato fuori qualcosa di concreto..io mi organizzerei cosi:

si forma il gruppo di supervisori e decidono loro..se no troppi galli a cantà non si fà mai giorno XD

oh, forse siamo arrivati ad una svolta...ce la faremo??! XD

comunque se devo dirla, anch io, pur seguendo il forum, sono sempre stata passiva, però l idea mi piaceva...comunque al massimo vorrà dire k mi ritirerò...amen

detto ciò, tornando al romanzo...e se ognuno scrivesse un primo capitolo con il suo personaggio nel suo contesto ecc ecc...e poi si decidesse quello venuto meglio??? così tutti avrebbero in un certo senso proposto la loro idea e poi si va a votazione...

Concordo con Balon, ma non capisco questa cosa dei partecipanti "nuovi"... Che importa se uno è arrivato due anni fa, l'autunno passato, o la scorsa settimana? Ognuno parteciperà a seconda delle sue capacità di contribuire a un progetto del genere.

Detto questo, comunque, è ovvio che la storia debba essere semplice, e gravitare attorno ai PdV. La bellezza di tale romanzo risiederebbe nel dettaglio, nella caratterizzazione dei personaggi. Non ho capito come mai all'inizio si sia voluto sottolineare che non si intendeva fare una specie di GdR... Ma perché no, dico io: sarebbe adattissimo per una cosa multiautore. Anzi, la sola scelta possibile, a mio parere.

io non sto dicendo che "non voglio i nuovi arrivati" "viva i veterani", in effetti mi sono espresso male.

è che semplicemente raddoppiano le difficoltà, su un argomento già di suo molto difficile: già è arduo trovare un intesa con chi si conosce più o meno bene, figuriamoci con persone mai viste e mai sentite, di cui non si conoscono gusti ecc.

il problema è esclusivamente di... comunicazione, ecco. " />

Vabbò ragazzi, ho provato a rileggere tutto ma onestamente sarà per un'altra volta.. :P

Il mio parere è che sia meglio metter su un'idea base, una trama, uno scenario, il tutto ovviamente il più generico possibile, e da questa base raccogliere i candidati partecipanti (dato che penso che in base allo scenario questi possano verosimilmente variare e pure di molto, ad esempio io con la fantascienza meno ci ho a che fare meglio è, e lo dico per il bene della fantascienza >. Poi magari se siamo troppi e/o si vuole testare la capacità concreta dei candidati a scrivere metter su un mini-contest con cui fare il "casting".. (magari farlo proprio valere come contest di scrittura creativa, che vedo un pò stagnante ultimamente).

Comunque imho il primo vero passo da fare è decidere l'"idea" di fondo, l'eventuale messaggio ecc..

La butto là: un gruppo di fan impazziti dalla lunga attesa che prende in ostaggio un grasso grosso scrittore, si chiudono con lui in una stanzetta e lo obbligano a scrivere ininterrottamente mettendo in atto una serie di torture costrittive per portare avanti la cosa? Magari con all'esterno la polizia, un "negoziatore" ed una folla di altri fan acclamanti che incitano i rapitori (Bravi! - Era ora! - Scrivi! Scrivi!) alla John Q?

" />

edit

mi scuso se ho detto cose inutili/già dette/OT ma come ripeto non ho letto tutto quello che è stato scritto ^^

Non ho capito come mai all'inizio si sia voluto sottolineare che non si intendeva fare una specie di GdR... Ma perché no, dico io: sarebbe adattissimo per una cosa multiautore. Anzi, la sola scelta possibile, a mio parere.

Semplice: un gioco di ruolo è una interazione sociale in cui i giocatori sono allo stesso tempo autori e fruitori della fiction risultante. L'esperienza si esaurisce e conclude all'interno della giocata, perché il divertimento non deriva dalla storia ma dalle interazioni con gli altri giocatori. Un romanzo invece è una cosa ben diversa: Gli autori sono ben distinti dai lettori e lo scopo è quello di creare una bella storia per loro.

Detto questo, un gioco di ruolo ha bisogno di un sistema che regolamenti le interazioni tra i giocatori e convogli gli sforzi creativi in modo da rendere l'esperienza significativa. Un libro ha bisogno semplicemente di gente che decide cosa fare accadere, a tavolino, e che sappia come scriverlo in maniera efficace.

Sono due cose COMPLETAMENTE differenti. E visto che lo scopo del progetto era creare un romanzo, ne viene da sè che non si poteva fare un gioco di ruolo.

Nulla vieta però di fare un gioco di ruolo da qualche altra parte, immagino. Io lo faccio, per esempio.

Semplice: un gioco di ruolo è una interazione sociale in cui i giocatori sono allo stesso tempo autori e fruitori della fiction risultante. L'esperienza si esaurisce e conclude all'interno della giocata, perché il divertimento non deriva dalla storia ma dalle interazioni con gli altri giocatori. Un romanzo invece è una cosa ben diversa...

 

E' pieno di libri scritti a più mani.

 

Detto questo, un gioco di ruolo ha bisogno di un sistema che regolamenti le interazioni tra i giocatori e convogli gli sforzi creativi in modo da rendere l'esperienza significativa. Un libro ha bisogno semplicemente di gente che decide cosa fare accadere, a tavolino, e che sappia come scriverlo in maniera efficace.

 

Come ho già scritto forse in seconda se non in terza pagina (e non alla 58 esima) un progetto del genere necessita di una guida forte.

Dopo 10 pagine di spam mi aspettavo che qualcuno degli organizzatori prendesse il toro per le corna.

È ora di tirare delle conclusioni. Se ciò non avviene ha ragione Tyrion Hill, il progetto muore ed allora siamo solo dei "Quaqquaraqquà" che lanciano idee senza sapere dove andare a parare.

E' pieno di libri scritti a più mani.

 

come dice sempre ilmio cololega polacco: "take it easy"

Lo scopo del gioco, per quanto mi riguarda, è provare a scrivere qualcosa insieme ad altre persone.

Nessuno sta vietando a nessuno di scrivere una propria storia. Se volete scrivere da soli, scrivete, per Dio.

Se volete provare a scrivere qualcosa insieme ad altri, siate aperti a nuove proposte ed a nuove discussioni. (Che arrivino a delle conclusioni " /> )

E' pieno di libri scritti a più mani.

 

Ti ringrazio per avermi informato del fatto che il gioco di ruolo e' COMPLETAMENTE diverso da un romanzo. Immagino che quando si aprira' una discussione sull'acqua, interverrai per informarmi che e' bagnata. " />

Io sto solo dicendo che se volete fare un romanzo multimani non potra' essere, in nessun modo, un romanzo nel vero senso della parola. A meno che (come dice Emanuele83) non vi sia una "guida forte" (il che ovviamente equivale al fatto che l'autore e' tornato a essere uno, mentre tutti gli altri fanno i "negri" al suo servizio).

Se volete fare un lavoro multiautore "democratico" dovete accettare l'idea di una struttura particolare, che giustifichi la sua natura spezzettata e che sia capace di ospitare molte storie parallele.

Dire, come dici tu, che il romanzo e' completamente diverso dai giochi di ruolo significa semplicemente che hai ancora in mente un romanzo "classico", e non adattato al bisogno di essere un lavoro a molte mani. E' proprio per questo che non state arrivando da nessuna parte.

A me vengono in mente solo Margaret Weis e Tracy Hickman...

Sicuramente ce ne saranno altri, ciò non toglie che sia molto più comodo scriverlo da soli " />

George Martin e Lisa Tuttle: Il pianeta dei venti.

introvabile edizione Nord " />

Un buongiorno a tutti!!

Dunque, parlando con gli altri membri dello Staff e osservando l’andamento di questo post (che era stato pubblicato per “sondare il terreno”, cosa che si è pienamente verificata), è emersa una considerazione inequivocabile: il vostro interesse, le vostre idee e proposte sono molte e sono interessanti. Però non si può andare avanti a discutere e a proporre nuove cose in eterno, no? ^_*

Bene, ora si inizia a fare sul serio! Ormai ci sono in gioco già molte proposte, e di tutte abbiamo analizzato i pro e i contro. E’ il momento di decidere, signori!! O meglio, di restringere almeno il campo, per poterci meglio concentrare sulle idee che vi attirano di più, discuterne le possibili varianti, la trama, perfezionare l’ambientazione…

Insomma, ora sta a voi.

Mi permetto di riprendere l’efficace riassunto di Beric (con qualche aggiunta) per riepilogare le scelte possibili:

1. Lotta per il potere. In una città i POV partecipano al gioco del trono nell'eterna lotta per il potere.

2. Uomini e Dei. Cosa accadrebbe se un'astronave aliena atterrasse improvvisamente in un mondo tecnologicamente medievale?

3. Seconda possibilità. Un gruppo di persone dirette verso la prigione a vita si ritrova improvvisamente libero e al di fuori della legge. Come useranno la loro seconda possibilità?

4. Oltre la morte. I POV vedono il mondo con gli occhi di chi lo ha già lasciato, tra rimpianti e mille cose da portare a termine prima di dire definitivamente addio al mondo dei vivi.

5. Libertà. Umani da tempo privati della libertà e del libero arbitrio, come reagirebbero vedendoseli restituire improvvisamente?

6. Origini. Una civiltà in via di espansione si appresta a colonizzare i territori oltre i propri confini (pianeti, continenti, dipende dall'ambientazione), ma scopre di non essere altro che la nuova fioritura di civiltà molto più antiche. La corsa alla conquista diventa inesorabilmente una ricerca delle proprie origini dimenticate.

7. Giallo Il classico giallo, magari impostato come enigma della stanza chiusa, ma visto da molteplici POV. Un buona alternativa è il giallo storico.

8. Esodo Un viaggio lunghissimo, che richiederà generazioni e generazioni per essere portato a termine, verso una nuova patria.

9. Viaggio nel tempo Passato, futuro, oppure ogni POV in un’epoca diversa. Chi cerca di ritornare, chi cerca di sfruttare le conoscenza storiche a proprio vantaggio,… Questo tema da la possibilità di esplorare pressoché qualsiasi tipo di ambientazioni desideriate.

Tenete conto del fatto che queste sono solo idee di massima. Le 3 o 4, tra queste, che verranno più votate, potranno continuare ad essere discusse, potrete proporre varianti, etc.

Abbiamo deciso di lasciarvi ancora una settimana (fino alle ore 24.00 di domenica 27 giugno) per proporre ufficialmente qualche idea (idea, non variante delle idee già proposte), che in tal caso verrà aggiunta all’elenco. Segnalate bene, magari scrivendo 10. Blablabla in grassetto se volete che la vostra proposta sia aggiunta.

Dalle ore 24.00 del 27 giugno potrete iniziare a votare. Potete esprimere al massimo TRE preferenze, segnando il numero e nome in grassetto. Le votazioni dureranno una settimana, fino alle ore 24.00 di domenica 04 luglio.

Approfitto inltre di questo post per spendere due parole su una questione che è saltata fuori durante la discussione, ossia la distinzione tra veteranti/nuovi arrivati. Vorrei precisare che in fase di scelta del Team di lavoro, questa distinzione non avrà alcuna rilevanza. Innanzitutto, non ci sarebbe un valido motivo logico per cui i primi dovrebbero essere preferiti ai secondi. Inoltre, non sarebbe giusto, da nessun punto di vista. Siccome il nostro obbiettivo è di creare un romanzo con gente capace e disposta ad impegnarsi seriamente, i requisiti che prenderemo in considerazione sono proprio questi due. " />

Buon divertimento!

Mi permetto di fare un ragionamento, forse banale, prima di esprimere le mie tre preferenze.

Il mio voto terrà conto, o almeno proverò a farlo, di quanto i temi mi piacciano e al tempo stesso delle idee emerse in termini di fattibilità.

Molte delle proposte che ho letto erano come delle quarte di copertina, presentavano temi o ambientazioni interessanti dal punto di vista della lettura, ma offrivano poco materiale per un autore.

Non dobbiamo dire "c'è questo posto fatto così e cosà, ci mettiamo quattro misteri lì e due morti ammazzati là e vediamo cosa succede." Dobbiamo dire "il conte è stato ucciso dal fratello per impossessarsi dell'eredità. Come facciamo a fare in modo che questo banale movente tenga un lettore con il fiato sospeso per 400 pagine?"

Le proposte di trama legate ai temi o alle ambientazioni mi fornivano pochi spunti da questo punto di vista. " />

Ovviamente parlo di impressioni personali.

Premesso questo, i temi che sceglierei io in questo momento sono i seguenti.

1. Lotta per il potere. Perché questo tema? Perché è il più semplice da realizzare senza per questo dover scadere nella banalità. Perché mi riesce facile immaginare una situazione iniziale e una situazione finale, e con un po' di ragionamenti diventa relativamente semplice realizzare anche le milestone della trama. Perché l'ambientazione è circoscritta e abbastanza facile da realizzare (dipenderà dall'ambientazione precisa) in quanto una città è un "ecosistema" noto e comprensibile a tutti.

5. Libertà. Mi piace l'introspettività legata alla presa di coscienza della libertà, mi piace la tragicità del possibile finale dell'umanità che sceglie di non avere scelta e rinuncia alla libertà (se si decide di andare in quella direzione, ma il mio voto resta comunque uguale); credo ci sia qualche difficoltà realizzativa nel calarsi nei panni di una persona nata e vissuta senza mai affrontare l'onere di una scelta e ipotizzare la gamma di reazioni al recupero della libertà... ma è una sfida interessantissima.

6. Origini. Trovo il tema affascinante nel rovesciamento di paradigma da epopea di conquista a quest di ricerca del proprio passato. Occorre rifletterci con attenzione per trovare un finale degno di questo nome, che al momento non riesco ad immaginare.

Perché scarto le altre?

La 2 è affascinante, mi spaventano le derive trash che può prendere, trovo sia più difficile da gestire rispetto a quelle che ho votato.

La 3 è un tema senza trama: avere POV che collaborano ad un obiettivo fa sì che qualsiasi trama debba dipendere dal passato dei POV o da eventi esterni. Credo che l'impegno per lavorare su questo pur bellissimo tema sia enorme per quanto riguarda la caratterizzazione dei POV, mentre la dipendenza da eventi esterni credo avrebbe impatti sul ruolo degli organizzatori.

La 4, semplicemente, non mi convince. Non riesco a trovare trame degne di questo nome.

La 7 la vedo poco adatta alla struttura a POV.

La 8 è, come tema, forse la scelta più affascinante. Dal momento che è stata molto circostanziata come ambientazione, ho ragionato proprio sull'ambientazione e trovo molte difficoltà da quel punto di vista. Gli umani sono passeggeri di una crociera che dura generazioni? O hanno costruito nella nave spaziale una sorta di città con ruoli sociali? Che ruolo hanno i robot? Insomma, trovo personalmente complesso calarmi nella mente di una persona che vive un'esperienza del genere. Inoltre, a livello di trama, i misteri introdotti sono interessanti, ma, dal momento che il libro lo dobbiamo scrivere e non leggere, mi piacerebbe capire come scioglierli, e al momento non vedo come farlo.

Il 9 è complicato oltre l'immaginazione, e dipende in maniera sostanziale da quale struttura dello spazio-tempo decidiamo di utilizzare (whatever happened, happened deterministico alla Lost? Everettiana? Ritorno al Futuro?).

Poiché Starcatcher ha lasciato ancora una settimana per decidere, mi riservo di cambiare idea nel caso di nuove proposte o specificazioni su quelle espresse fino ad ora.

La mia proposta:

Un gruppo semiorganizzato (magari grazie ad un forum?) di accaniti fan rapisce uno scrittore famoso per obbligarlo a finire il suo ultimo e conclusivo romanzo, rinchiudendosi col rapito in un locale già preparato in tutti i modi possibili (pc, carta, cibo e bevande, letti, generi sanitari e medicinali, eccetera eccetera).

Per mantenerlo costantemente al lavoro i rapitori si danno il cambio (e qui sarebbe la situazione perfetta per sviluppare i contributi personali, dopo una parte introduttiva comune) organizzando diversi ed originali stratagemmi, dalle minacce alle torture fisiche, all'adulazione alla costrizione, eccetera eccetera.

(esempi stupidi e non rappresentativi: il rapitore di nome Lochlann lo tiene sveglio discorrendo pedantemente sull'illogicità di diversi combattimenti dei romanzi del rapito, quello di nome Balon gli fracassa i "ministro degli interni" con un'interessante disquisizione filosofica sull'idealismo hegeliano, Tyrion con l'ultima teoria di meccanica quantistica, un'AryaSnow gli mette in chiaro le cose con armi da taglio varie e caraffe di sangue, arriva un Vyserion che pur appoggiando moralmente i compagni cerca di "moderarli" eccetera " />).

Poi magari il locale viene scoperto, circondato, e si sviluppa la trama con le varie "negoziazioni" del caso..