Ragazzi scusate se mi intrometto ma.....
1-Siamo entrati in una sorta di dimensione parallela in cui la bontà di un romanzo FANTASY si stabilisce in base a paragoni più o meno azzeccati con la vita di Giovanna d'Arco? " />" />" />
2-......
Santo cielo....ma questo è OVVIO!!!Anch'io ho grande fiducia nelle capacità di Martin, tuttavia un ipotetico happy ending con Dany e Jon sul trono, Tyrion in groppa al terzo drago, i cattivi tutti morti e i sette regni finalmente in pace e felicità, sinceramente mi farebbe digrignare i denti, e anche tanto.
...ma non perchè un finale del genere è brutto a prescindere (eventualmente può "non piacere",appunto),ma perchè sarebbe del tutto in contrapposizione con l'impostazione che fino ad oggi hanno avuto le Cronache.
Uno può anche adorare gli assoli di chitarra,ma se,cosi....senza capo nè coda.....se ne ritrova uno alla fine di un liscio,penso che ammetterà che la scelta del chitarrista non fosse il massimo....
Posso dirlo....con licenza e senza minimamnte voler offendere nessuno.....chi se ne fo**e!Decisamente poco realistico
Non è il realismo il parametro con cui si valuta un buon romanzo fantasy.Anzi.....
Non ricordavo che la discussione fosse stata interrotta, quindi hai ragione a dire che ho la memoria ballerina... Ma devi avercela anche tu, visto che ti avevo postato un link (o citazioni, non ricordo) dalla Wikipedia. Era almeno quella la storia che dovevi leggerti, dato che lì sono descritte decisioni chiave che sono state prese unicamente su pressione - e anche decisione - di Giovanna d'Arco, e che hanno portato alla vittoria finale.
ho letto qualcosa su Giovanna, anche lasciando perdere wikipedia.
e direi che quelli che ho letto (a casa ho solo "i grandi condottieri" di Frediani e "La Storia" di Repubblica, che ti posso citare, ma ho letto anche diversi libri di storia medievale) e sono tutti sono d'accordo nel dire che la sua eccezionalità risiedeva nella sua capacità di scatenare l'entusiasmo tra i combattenti, non nel genio politico o diplomatico o amministrativo.
inoltre è difficile valutare quanto reale potere decisionale avesse anche tra i comandanti dell'esercito: l'agiografia ci dice che fosse quasi assoluto, ma è lecito pensare che molte delle sue "decisioni" militari fossero in realtà espressione (o perlomeno condivise) dagli altri comandanti.
Ho indicato perché, secondo me, queste "critiche" sono un po' facilotte, diciamo. Tipo quelle che si fanno dopo una partita di calcio dopo che un campione ha "sbagliato" un gol. Tutti "esperti", ma in poltrona... Loro il gol l'avrebbero segnato come niente, giusto?
no, paragone sbagliato.
io ritengo Martin un fuoriclasse, in questa partita ha già fatto una tripletta e la vittoria è quasi in cassaforte, il quarto gol non l'ha ancora sbagliato, ma mi sembra di aver notato che ha le scarpe slacciate.
probabilmente è un tale campione che il facile gol lo segnerà comunque, ma in ogni caso io gli dico: occhio, guarda che hai le scarpe slacciate e potresti inciampare.
Posso dirlo....con licenza e senza minimamnte voler offendere nessuno.....chi se ne fo**e!
Non è il realismo il parametro con cui si valuta un buon romanzo fantasy.Anzi.....
fo**itene tu, io apprezzo le cronache perchè sono verosimili.
nota: io non voglio un realismo assoluto, è pur sempre un fantasy; ma nei primi quattro libri Martin ha dettato le regole del gioco, e queste regole sono: funziona tutto grossomodo come nella vita reale, sì c'è un po' di magia ma niente di che.
cambiare le regole in corsa non mi va giù.
e se finirà con Bran che, cavalcando una piovra volonte, torna indietro nello spazio-tempo insieme allo spettro di Obi-Wan Aemon per evitare la costruzione del corno di joramun, mentre dany conduce l'epica resistenza tra le rovine di grande inverno, cavalcando vittoriosa e falciando estranei come spighe mature con la vera spada degli Eroi, potrò dire che personalmente, soggettivamente, mi fa schifo?
L'entusiasmo c'era, ma le decisioni ("folli" quanto vuoi) erano sue. L'entusiasmo semplicemente permetteva di accettarle, nonostante apparissero folli.sono tutti sono d'accordo nel dire che la sua eccezionalità risiedeva nella sua capacità di scatenare l'entusiasmo tra i combattenti, non nel genio politico o diplomatico o amministrativo.
Ah, adesso ho capito qual è il problema: a me sembrano allacciatissime, le scarpe. " />io ritengo Martin un fuoriclasse, in questa partita ha già fatto una tripletta e la vittoria è quasi in cassaforte, il quarto gol non l'ha ancora sbagliato, ma mi sembra di aver notato che ha le scarpe slacciate.
probabilmente è un tale campione che il facile gol lo segnerà comunque, ma in ogni caso io gli dico: occhio, guarda che hai le scarpe slacciate e potresti inciampare.
L'entusiasmo c'era, ma le decisioni ("folli" quanto vuoi) erano sue. L'entusiasmo semplicemente permetteva di accettarle, nonostante apparissero folli.
va bene, ammettiamo anche la leggenda non abbia modificato la realtà, lasciamo da parte una doverosa incredulità e accettiamo che Giovanna, una contadina analfabeta, avesse un ascendente assoluto sui maggiori nobili di Francia.
il punto è che la sua grandezza è esclusivamente militare.
diciamo una specie di Robb Stark.
curioso, quasi incredibile, ma ci può stare.
Dany è un portento militare, diplomatico, politico, di sotterfugio, amministrativo, giuridico, sociale e di relazioni interpersonali.
A 15 anni e senza la minima preparazione in questi campi.
Ammetterai che al confronto la grande Giovanna, l'incredibile Giovanna, l'unica nella storia Giovanna, impallidisce.
Detta così pure a me, te lo assicuro! " />
Anch'io ho grande fiducia nelle capacità di Martin, tuttavia un ipotetico happy ending con Dany e Jon sul trono, Tyrion in groppa al terzo drago, i cattivi tutti morti e i sette regni finalmente in pace e felicità, sinceramente mi farebbe digrignare i denti, e anche tanto.
Ok, in effetti non voglio banalizzare o fare critiche facilotte. Riformulo la mia linea di pensiero: per come si stanno evolvendo le cose nel mondo delle Cronache, non mi riesce di concepire un possibile scenario finale che veda Dany trionfante e che allo stesso tempo non mi lasci perplesso. Soprattutto se assieme a questo ci aggiungiamo pure Jon, Tyrion, Bran (e magari anche altri) ancora vivi e vegeti, e probabilmente tutti dalla stessa parte. Adesso non mi sembra di banalizzare troppo... anzi, dirò di più, se dovessi scommettere su come finiranno le Cronache, questo scenario è quello su cui punterei.
Santo cielo....ma questo è OVVIO!!!Anch'io ho grande fiducia nelle capacità di Martin, tuttavia un ipotetico happy ending con Dany e Jon sul trono, Tyrion in groppa al terzo drago, i cattivi tutti morti e i sette regni finalmente in pace e felicità, sinceramente mi farebbe digrignare i denti, e anche tanto.
...ma non perchè un finale del genere è brutto a prescindere (eventualmente può "non piacere",appunto),ma perchè sarebbe del tutto in contrapposizione con l'impostazione che fino ad oggi hanno avuto le Cronache.
Eh, non ne sarei poi così sicuro. Ripeto, effettivamente non voglio banalizzare, però se proprio dovessi scommetterci, come ho scritto anche sopra, sinceramente troverei l'ipotesi di una Dany che conquista i sette regni piuttosto probabile. E non escluderei nemmeno tutto il resto (quindi tutti i cattivi morti, Tyrion e Jon in un modo o nell'altro soddisfatti, eccetera).
Non mi sembra... E' solo che ha i draghi, e fa impressione (e poi è pure una gran gnocca). Le rendono il gioco molto più facile. I draghi di Dany sono un po' come il Dio di Giovanna.Dany è un portento militare, diplomatico, politico, di sotterfugio, amministrativo, giuridico, sociale e di relazioni interpersonali.
Ma cosi fa schifo pure a me....non ha alcun senso.... " />e se finirà con Bran che, cavalcando una piovra volonte, torna indietro nello spazio-tempo insieme allo spettro di Obi-Wan Aemon per evitare la costruzione del corno di joramun, mentre dany conduce l'epica resistenza tra le rovine di grande inverno, cavalcando vittoriosa e falciando estranei come spighe mature con la vera spada degli Eroi, potrò dire che personalmente, soggettivamente, mi fa schifo?
No,affatto.Sono un romanzo fantasy.fo**itene tu, io apprezzo le cronache perchè sono verosimili.
Qua sta il punto:tu sei convinto di essere finito a leggere una versione un pò più "esotica" de "I Pilastri della Terra".....ma le Cronache sono tutt'altro.nota: io non voglio un realismo assoluto, è pur sempre un fantasy; ma nei primi quattro libri Martin ha dettato le regole del gioco, e queste regole sono: funziona tutto grossomodo come nella vita reale, sì c'è un po' di magia ma niente di che.
cambiare le regole in corsa non mi va giù.
Abbi fede in Martin,caro mio.....abbi fede.....se mai il panzone dovesse concluderle,le Cronache non ti deluderanno...... " />" />Eh, non ne sarei poi così sicuro. Ripeto, effettivamente non voglio banalizzare, però se proprio dovessi scommetterci, come ho scritto anche sopra, sinceramente troverei l'ipotesi di una Dany che conquista i sette regni piuttosto probabile.
Dunque...
- Giovanna d'arco, da quello che ne ho letto io, aveva grandi capacità strategiche, incredibile carisma e anche grandi capacità oratorie (sapeva anche dare risposte particolarmente "intelligenti" a chi sperava di intimidirla con domande trabocchetto studiate ad arte). Le decisioni le prendeva lei e a seguirla non erano certo solo quattro esaltati.
- Dire che Dany è proprio perfetta è esagerato. Sono d'accordo col fatto che sia troppo Mary Sue, ma le due debolezze comunque le ha e si vedono. Le città le ha appena conquistate ed è tutto da vedere come le gestirà. In ambito economico e amministrativo non è che l'abbiamo vista molto (a parte che è anche circondata da tanti consiglieri). L'abbiamo pure lasciata presa da difficoltà governative ed è proprio questo che la spinge a fermarsi a Meeren. Insomma, qualcosa di interessante su questo versante c'è, non è che sia poi tutto così facile e rosa e fiori. Comunque sì, la presenza dei draghi rende più credibile questo suo essere speciale.
A me non è per una questione di realismo che non fa impazzire, comunque. I personaggi troppo perfetti e epici e gloriosi e superpotenti non mi attirano a prescindere. Se lei fosse un condottiero superesperto il discorso sarebbe identico, anche se fosse realistico al 100%.
- Tyrion è circondato da uomini che lo proteggono, ma questo non basta a rendere credibili tutte le cose avvenute in battaglia. Quelle sopravvivenze non sono certo dovute solo alla protezione, ma anche a colpi di fortuna enormi e un'improvvista trasformazione di Tyrion in grande guerriero.
- Penso che in quella situazione Jon sarebbe stato mooolto probabilmente ucciso, senza Estate. Lì c'erano i Thenn, che sono una parte particolare di bruti che invece tende ad obbedire proprio a Styr, a quanto ho capito. Inoltre, pure in precedenza Jon ha comunque dovuto ammazzare Qho per salvarsi e guadagnare un piccolo spiraglio di fiducia, qui invece si rifiuta di uccidere un vecchio qualsiasi...
- E' vero che è molto importante il modo in cui uno scrittore scrive le cose, e si può rendere molto bella anche una cosa banale e bla bla bla. Però anche questo è un discorso che arriva fino a un certo punto. Ha un suo peso anche la sostanza (e non solo per quanto riguarda l'originalità, mica è solo per la banalità che Dany trionfante non mi piacerebbe). A me un finale con Dany che trionfa proprio non ispira, anche immaginandolo scritto benissimo come di solito fa Martin. Non dico che mi farebbe schifo (questo è altamente improbabile), ma probabilmente costituirebbe una delusione. Non posso nemmeno essere sicura che mi deluderebbe, prima di leggerlo, ma ora come ora dico che è probabile e quindi non lo vorrei. Non mi attira, insomma :-P Poi io ai finali tengo moltissimo...
- Penso che in quella situazione Jon sarebbe stato mooolto probabilmente ucciso, senza Estate. Lì c'erano i Thenn, che sono una parte particolare di bruti che invece tende ad obbedire proprio a Styr, a quanto ho capito. Inoltre, pure in precedenza Jon ha comunque dovuto ammazzare Qho per salvarsi e guadagnare un piccolo spiraglio di fiducia, qui invece si rifiuta di uccidere un vecchio qualsiasi...
non c'erano solo Thenn, anche se erano la maggioranza.
c'era anche un bel gruppone di bruti "normali".
non può esserci altra spiegazione, se Jon avesse saputo che al 99% sarebbe morto la sua reazione avrebbe del ridicolo.
ha invece senso se credeva di poter contare sul sostegno degli altri bruti, forte della love story con Ygritte e sul fatto che gli ordine del maknar avevano tra loro un valore molto relativo.
un tiro di dadi posso accettarlo, un suicidio annunciato no.
Tyrion è circondato da uomini che lo proteggono, ma questo nno basta a rendere credibili tutte le cose avvenute in battaglia. Quelle sopravvivenze non sono certo dovute solo alla protezione, ma anche a colpi di fortuna enormi e un'improvvista trasformazione di Tyrion un grande guerriero
sui monti della Luna non è che faccia poi granchè, praticamente Bronn ammazza tutti e lo fa sopravvivere.
Sulla forca Verde in effetti rischiava grosso, però conta che i barbari sono stati decimati perchè erano equipaggiati malaccio e non abituati a battaglie campali, lui aveva un armatura di acciaio purissimo e Bronn che bene o male lo teneva d'occhio.
Comunque, ammetto che è stato fortunato. Però ci sta essere fortunati una volta.
Ad Approdo del Re era a cavallo, corazzato, ed ha caricato degli armigeri appiedati (balestrieri e picchieri) e senza armatura pesante. Anche troppo facile.
Poi sul ponte di navi praticamente si è messo dietro Balon Swann e Mandon Moore, ovvero due fenomeni, e ogni tanto dava qualche pugnalata.
Che il suo scudiero lo tenga d'occhio mi sembra abbastanza normale.
non ci vedo niente di eccessivo.
niente confronto ad arya, comunque.
Qua sta il punto:tu sei convinto di essere finito a leggere una versione un pò più "esotica" de "I Pilastri della Terra".....ma le Cronache sono tutt'altro.
Esatto. Una versione più esotica, scritta e strutturata molto meglio.
Quello ho cercato, quello finora ho trovato.
E se si riveleranno tutt'altro, mi faranno schifo.
Poi tu puoi interpretartele come ti pare, una versione medievaleggiante di IT o una prosa dell'Iliade o una reinterpretazione moderna di guerra e pace o la naturale evoluzione di Paperinik.
E giudicarle in base a questa tua interpretazione.
Puoi anche interpretarle come una forma di fantasy nuovisssimo, o come una forma di fantasy classico. Non me ne frega niente.
Il punto è che io la interpreto (e le voglio) come fantasy storico.
Conta solo quello: ciò che vuoi, e ciò che ricevi.
Se si rivelerrano altro, non mi piaceranno.
Mica le bollo come pessime in assoluto. Semplicemente, ne sarò deluso.
Non mi sembra... E' solo che ha i draghi, e fa impressione (e poi è pure una gran gnocca). Le rendono il gioco molto più facile. I draghi di Dany sono un po' come il Dio di Giovanna.
mah, insomma... oltre che vincere battaglie campali e risolvere assedi, si occupa di amministrare la giustizia, emanare provvedimenti con importanti ricadute sociali sulle città conquistate, gestisce i rapporti diplomaitici con compagnie mercenarie e le altre città schiaviste, si occupa di politica alimentare, della situazione dei suoi liberti eccetera...
ora, mi sembra che questo aspetto sia trattato da Martin in modo un po' ingenuo... non so, mi sembra quasi che abbia basato la sua idea di "gestire un regno e un esercito" sulla base di un videogioco strategio-gestionale, e abbia fatto di Dany un ottima giocatrice, molto intuitiva e brillante.
ma è tutto eccessivamente semplificato; le reali difficoltà che una 15enne inesperta incontrerebbe nel gestire per la prima volta una situazione così complessa dovrebbero essere sviluppate in maniera diversa.
e non che non ne sia capace: secondo me con Robb (anche se non si è visto tanto) l'ha fatto abbastanza bene.
quindi torno a ribadire che è ancora in tempo, c'è tutto adwd per rendere credibile il governo dany, ma che non vorrei fosse "deviato" dallo stereotipo della principessa predestinata perfettina.
- Dire che Dany è proprio perfetta è esagerato. Sono d'accordo col fatto che sia troppo Mary Sue, ma le due debolezze comunque le ha e si vedono. Le città le ha appena conquistate ed è tutto da vedere come le gestirà. In ambito economico e amministrativo non è che l'abbiamo vista molto (a parte che è anche circondata da tanti consiglieri). L'abbiamo pure lasciata presa da difficoltà governative ed è proprio questo che la spinge a fermarsi a Meeren. Insomma, qualcosa di interessante su questo versante c'è, non è che sia poi tutto così facile e rosa e fiori. Comunque sì, la presenza dei draghi rende più credibile questo suo essere speciale.
io sto sperando in una qualche rivolta interna o cose simili, in fondo Dany finore si è limitata a passare lame sotto i colli dei vari capi, lasciare qualcuno al governo e andare avanti, in più tarscinandosi dietro oltre a quanti guerrieri vuoi anche mentecatti che consumano risorse. Quanto può andare avanti così? O nei prossimi libri cambia tattica e obiettivi, o teoricamente dovrebbe tracollare.
C'erano anche bruti normali, ma basta che ci siano un po' di Thenn disposti a ucciderlo. Mica devono essere d'accordo tutti.non c'erano solo Thenn, anche se erano la maggioranza.
c'era anche un bel gruppone di bruti "normali".
non può esserci altra spiegazione, se Jon avesse saputo che al 99% sarebbe morto la sua reazione avrebbe del ridicolo.
ha invece senso se credeva di poter contare sul sostegno degli altri bruti, forte della love story con Ygritte e sul fatto che gli ordine del maknar avevano tra loro un valore molto relativo.
un tiro di dadi posso accettarlo, un suicidio annunciato no.
Non è stato proprio suicidio, ma una stupidata a rischio molto alto sì. E' stata anche una decisiona presa in pochi secondi, abbastanza emotiva. Può essere spiegata anche come errore ingenuo e impulsivo di un ragazzo che non si è ancora abituato abbastanza a situazioni così dure.
Con i barbari resta nascosto all'inizio, dopo diventa abbastanza attivo in combattimento e per un nano come lui il rischio è bello alto. Ma ci può ancora stare...sui monti della Luna non è che faccia poi granchè, praticamente Bronn ammazza tutti e lo fa sopravvivere.
Sulla forca Verde in effetti rischiava grosso, però conta che i barbari sono stati decimati perchè erano equipaggiati malaccio e non abituati a battaglie campali, lui aveva un armatura di acciaio purissimo e Bronn che bene o male lo teneva d'occhio.
Comunque, ammetto che è stato fortunato. Però ci sta essere fortunati una volta.
Ad Approdo del Re era a cavallo, corazzato, ed ha caricato degli armigeri appiedati (balestrieri e picchieri) e senza armatura pesante. Anche troppo facile.
Poi sul ponte di navi praticamente si è messo dietro Balon Swann e Mandon Moore, ovvero due fenomeni, e ogni tanto dava qualche pugnalata.
Che il suo scudiero lo tenga d'occhio mi sembra abbastanza normale.
non ci vedo niente di eccessivo.
niente confronto ad arya, comunque.
Nella Battaglia alla Forca Verde c'0è anche stata una gran dose di fortuna, ma non è nemmeno questa la parte "peggiore".
E' quella delle Acque Nere che è la più esagerata, sia perchè presenta tante cose improbabili tutte consecutive concentrate in una stessa situazione, sia perchè Tyrion già è stato abbastanza fortunato in altre situazioni precedenti dello stesso tipo.
Il combattimento a cavallo "fin troppo facile" non lo definirei. Si tratta pur sempre di uno che non è un guerriero, e ad armi come gli archi, le balestre e le lance anche a cavallo non dev'essere poi così facile sfuggire, visto che sono armi che colpiscono a distanza. Però ci può stare, non è nemmeno qualcosa di speciale (o meglio: io non lo so, ma dal basso della mia ignoranza in questioni militari non è qualcosa che mi stupisce più di tanto).
Quando scende da cavallo la situazione è piuttosto inverosimile, invece. Mandon Moore come protezione non conta proprio: aveva l'ordine di assassinarlo, figuriamoci se si mette seriamente a proteggerlo due secondi prima. Avrà combattuto senza curarsi proprio di Tyrion o, anzi, cercando di esporlo alle situazioni più pericolose. Ma anche Balon... non è che Tyrion si sia tenuto prudentemente sotto la sua ala protettrice e abbia agito più che altro per sopravvivere. Andava molto in attacco, uccideva personalmente un sacco di guerrieri (e per questo doveva trovarsi faccia a faccia direttamente con loro), addirittura con le guardie reale combatte "schiena contro schiena" (cioè in una situazione paritaria). No, messa così non mi convince affatto, visti i problemi fisici di Tyrion e la sua inesperienza. Non c'è scritto da nessuna parte che era dietro ai due, ma solo vicino, in atteggiamento che pare anzi più aggressivo che difensivo. E già sarebbe stato difficile comunque proteggere un nano in tutto quel casino...
Con Podrick si perde di vista all'inizio della battaglia ed è assai improbabile che siano riusciti a tenersi uniti con tutto il casino che c'è stato. Magicamente lo scudiero ricompare proprio in quel momento lì.
Per non parlare di quando Tyrion cade giusto quel millesimo di secondo prima che la spada gli tranci in due la testa.
E tutto questo condensato in poche pagine.
Dai... non puoi dirmi che è "ok" :-P
Poi anch'io ritengo Tyrion un ottimo personaggio, tra i migliori. Solo che ha dei limiti per i quali a volte si tende a chiudere un occhio. mentre non lo si fa per altri.
E' uno dei personaggi che sotto questo aspetto "soffre" di più, non ha molto da invidiare proprio a nessuno. Poi per la caratterizzazione dei personaggi io dò più importanza a ben altre cose. Essere psicologicamente interessanti in primis.
Non la vedo per niente, tutta questa differenza con Arya. Anche perchè pure Arya non è che di veri e propri colpi di fortuna ne abbia tantissimi (anche se sono troppi comunque). La maggior parte dei casi in cui è scampata a pericoli sono dovuti ad altro genere di motivi, per non parlare dei colpi di sfiga alternati a quelli di fortuna.
Riguardo al discorso generale del realismo, non è che il fatto che un'opera sia fantasy è una scusa per poter scrivere tutte le assurdità possibili. O meglio, magari anche sì, ma devono essere presentate in chiave esplicitamente magica/surreale e assurda. Negli aspetti "realistici" dell'opera invece si deve tendere ad una certa verosimiglianza.
Insomma: se dico che Dany non è morta dopo che un macigno di 5 tonnellate è caduto dalla montagna e l'ha schiacciata, giustificandolo con uno scudo magico che protegge Dany, allora posso farlo (è una gran pacchianata, ma tecnicamente è lecito). Se invece non muore "perchè sì", senza dare nessuna giustificazione a questo e senza il chiaro intento di scrivere un'opera assurda in generale, allora ho fatto una cavolata. Per carità, la credibilità perfetta non è la cosa che guardo di più e di assurdità di questo livello nelle cronache non ce ne sono " /> , ma resta sempre un aspetto che in qualche misura conta. Fino a certi limiti posso chiudere un occhio in più occasioni, ma di certo non è nemmeno una questione irrilevante.
C'erano anche bruti normali, ma basta che ci siano un po' di Thenn disposti a ucciderlo. Mica devono essere d'accordo tutti.
va bene che sono selvaggi, ma erano comunque in misisone e avevano un compito importante... se i Thenn provavano a sbudellare Jon Snow, sicuramente Ygritte si metteva in mezzo.
e se si metteva in mezzo Ygritte, quasi sicuramente mettevano in mezzo pure gli altri.
insomma non credo che Styr avrebbe dato l'ordine, thenn e bruti non avevano niente da guadagnare a farsi fuori gli uni con gli altri.
secondo me era la classica prova di forza, fammi vedere se hai le palle, ah vedete che il disertore non ha le palle? non vale niente.
ma non si sarebbe conclusa con la "decapitazione per insubordinazione" sul posto.
su Tyrion: secondo me la differenza la fa l'equipaggiamento.
se io, vestito con corazza leggera e armato di picca/balestra, incontrassi un nano come Tyrion, in armatura pesante e ascia da guerra, per quanto goffo possa essere, avrei ben poche possibilità
mi farebbe a pezzi, io al massimo potrei graffiargli l'armatura.
se poi saltuariamente a fianco ha tizi tipo Balon Swann e altri cavalieri pesanti (non è che Tyrion è andato alla carica da solo) meglio scappare proprio.
non mi pare che Tyrion ad Approdo del Re abbia affrontato guerrieri in armatura pesante, altrimenti in quel caso sarebbe stato davvero improbabile sopravvivere.
La mia opinione è che Martin sia stato pseudo-realista con i personaggi di contorno (leggi inutili) e molto fantasy con quelli importanti. Poi alla fine può pure uccidere tutti, chissenefrega, m'importa solo che lo faccia con lo stile che ha avuto fin'ora: è quello ciò che caratterizza le Cronache come splendide per il mio giudizio.
Il fatto è che dato che non si sbriga (zio muoviti!) e che siamo quindi una massa esasperata e sbavante ci siamo fatti così tante pippe mentali che abbiamo sgamato tutti gli altarini ed immaginato tutte le possibili conclusioni, e quindi se finisce in un modo delude a te, in quest'altro a me ed in quell'altro a nonna.. Meglio non pensarci affatto, anzi per dirla alla Tonino Guerra, poeta e scrittore, l'ottimismo è il profumo della vita, e semmai saremo delusi dal finale, bè caxxo almeno vorrà dire che le avrà finite, le stramaledettissime Cronache!
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Ma Qho è un GDN che ha scelto di morire. Fa parte dell'etica di Qho e Jon. uore per una missione, e quello è il solo modo. Il vecchio qualsiasi invece è uno che non ha fatto giuramenti, e non ci sono ragioni etiche per ucciderlo - quindi Jon non lo vuole fare e basta.Inoltre, pure in precedenza Jon ha comunque dovuto ammazzare Qho per salvarsi e guadagnare un piccolo spiraglio di fiducia, qui invece si rifiuta di uccidere un vecchio qualsiasi...
Ma io mica parlo di "bello scrivere" (sai benissimo che della forma mi importa molto poco). Parlo proprio della sostanza. Dico che se Martin decidesse di concludere con una Dany trionfante, riuscirebbe a motivarlo in modo talmente convincente da renderlo credibile, persino necessario. Non credo che lo farà (ma che ne so io?), però se arrivasse a questo le ragioni ci sarebbero. Il vero punto (mi ripeto) secondo me è che è impossibile ragionare in termini tipo "se muore Jon", "se Arya diventa una sicaria", "se Bran entrasse in comunicazione telepatica con gli Estranei". Perché queste cose, messe così, non significano assolutamente nulla. Occorrerebbe sapere come queste cose succederebbero, e perché. Ma se il Panzone non scrive, non lo sapremo mai. Voglio dire: anche se Martin lasciasse (morendo a 120 anni) delle note per dirci "come finisce", quelle note non significherebbero nulla, perché non capiremmo a fondo le ragioni e le motivazioni di tali scelte, perché non saremmo stati "condotti" a queste attraverso il lento sommarsi di tanti altri avvenimenti, dettagli, fremiti.- E' vero che è molto importante il modo in cui uno scrittore scrive le cose, e si può rendere molto bella anche una cosa banale e bla bla bla. Però anche questo è un discorso che arriva fino a un certo punto. Ha un suo peso anche la sostanza (e non solo per quanto riguarda l'originalità, mica è solo per la banalità che Dany trionfante non mi piacerebbe).
Lo so che per Jon è eticamente diverso (e in effetti lo è). Ma questo non c'entra niente col discorso.Ma Qho è un GDN che ha scelto di morire. Fa parte dell'etica di Qho e Jon. uore per una missione, e quello è il solo modo. Il vecchio qualsiasi invece è uno che non ha fatto giuramenti, e non ci sono ragioni etiche per ucciderlo - quindi Jon non lo vuole fare e basta.
Il punto è che la fiducia dei bruti si reggeva appesa a uno sputo ed è molto difficile da avere per Jon. Infatti prima ha addirittura dovuto uccidere Qho per non essere ucciso, e non parliamo ancora di Thenn. Le ragioni di Jon sono appunto etiche e ci si può discutere quanto si vuole, ma resta il fatto che il rischio che ha corso IMHO è grosso.
No, i bruti non avevano nulla da guadagnare dal farsi fuori, infatti dubito che una fazione di essi sarebbe intervenuta in lotta per difendere Jon, o anche per sostenere Ygritte che difende Jon. Al massimo un po' di uomini avrebbero immobilizzato Ygritte, tutto lì.
Avevano invece qualcosa da guadagnare dal far fuori un individuo sospetto che forse è una spia che vuole rovinare tutti i loro piani. Più che un "vediamo quanto sei tosto" io l'ho presa come un "vediamo se sei davvero uno di noi".
Su Tyrion in battaglia a piedi continuo a non essere convinta. Mi pare strano che per un nanetto deforme del genere sia facile diventare un ganzo in battaglia a piedi per una questione di equipaggiamento. Ma non sono nemmeno esperta nell'ambito.
Comunque in realtà questo discorso non è che riguardi così tanto la fortuna vera e propria (probabilità statistica). E' più questione di realismo in senso stretto. I due salvataggi in extremis alla fine invece sono proprio colpi di fortuna.
Molto probabile, ma non mi interessa. Non è il realismo la mia preoccupazione.Dico che se Martin decidesse di concludere con una Dany trionfante, riuscirebbe a motivarlo in modo talmente convincente da renderlo credibile, persino necessario.
Il punto è che a me non piace in sè quando un personaggio emana troppo un'aria di perfezione, epicità, magia, eroismo e predestinazione. Non mi attira la scelta in sè di fare tali storie e tali personaggi, al di là del modo in cui si riesce a farlo apparire verosimile. Poi ci sono sempre le eccezioni e il beneficio del dubbio, ma tendenzialmente i miei gusti sono questi.
Non si possono dare veri e propri giudizi prima di leggere, ma ci sono comunque prospettive che già in anticipo possono non ispirare, non apparire una grande idea.