Prendo atto del fatto che per te la cultura e' irrilevante. Io questa ricerca ovviamente non la faro' mai: per me e' ovvio che conoscere piu' cose e' meglio di conoscerne di meno. Le tue obiezioni sono speciose, non stanno semplicemente in piedi.
no ma è la tua ideologia a non stare in piedi, visto che viene smentita dalla pratica ogni giorno, per non dire ogni secondo.
conoscere "più cose" non è mai una cosa negativa, ma in certe situazioni è del tutto irrilevante conoscere o meno il numero di massa del palladio.
inoltre dal tuo discorso sembra che ognuno di noi abbia un "infinità di tempo e di risorse per apprendere"... mi dispiace ma non è così.
Se si vuole eccellere in qualcosa, è necessario sacrificare qualcos'altro.
se vuoi essere un'ottima testa di cuoio, o un ottimo calciatore o un ottimo idraulico è improbabile che tu abbia il tempo di raggiungere un certo livello culturale, a meno che tu non sia dotato di un intelligenza e di una velocità di apprendimento fuori dalla norma.
Sono episodi all'ordine del giorno. Quello che e' raro e' che non siano nascosti o insabbiati.
hai le prove? perchè fino a prova contraria sono semplici calunnie
In poche parole: non e' bene fornire un'arma a un cretino che, essendo cretino, e' convinto di appartenere a una razza superiore, o che "la Lega ce l'ha duro", o che considera "ridicola" e/o "barbarica" ogni usanza che non sia Made in USA. Una persona del genere e' solo pericolosa
perchè sempre questi casi al limite del patologico?
al 99% i soldati sono ragazzi normalissimi, magari con idee politche e sociali diverse dalle tue ma comunque legittime; magari non hanno una cultura generale eccezionale (per forza: devono imparare la disciplina e l'obbedienza, e questo porta via tanto tempo e tante energie)... a loro la dai oppure no un'arma?
no ma è la tua ideologia a non stare in piedi, visto che viene smentita dalla pratica ogni giorno, per non dire ogni secondo.
Ma dai, un sacco di cose erano smentite dalla pratica di ogni giorno, e poi sono cambiate lo stesso. Proprio perché ci si è accorti che si potevano fare meglio. Se fossimo nell'800 diresti che la liberazione della donna è una insensatezza perché "è smentita dalla pratica di ogni giorno"... :blink: Se fossimo nel medioevo diresti che la democrazia è impossibile "perché è smentita dalla pratica di ogni giorno"... ^_^ E se fossimo avanti Cristo diresti che abolire la schiavitù è impossibile perché "è smentito dalla pratica di ogni giorno"... :D E avresti torto in tutti e tre i casi. ^_^
conoscere "più cose" non è mai una cosa negativa, ma in certe situazioni è del tutto irrilevante conoscere o meno il numero di massa del palladio.
Cultura non è accumulo di nozioni.
inoltre dal tuo discorso sembra che ognuno di noi abbia un "infinità di tempo e di risorse per apprendere"... mi dispiace ma non è così.
Se si vuole eccellere in qualcosa, è necessario sacrificare qualcos'altro.
Sì, ma qui tu parli di "eccellere" nella cieca obbedienza. ^_^ Bella roba: anche i cavalli ci riescono.
Sono episodi all'ordine del giorno. Quello che e' raro e' che non siano nascosti o insabbiati.hai le prove? perchè fino a prova contraria sono semplici calunnie
Balon (mano affettuosa sulla spalla), chi credi di prendere per i fondelli: te stesso? Il Padreterno? Non si sa... ^_^
Ma dai, un sacco di cose erano smentite dalla pratica di ogni giorno, e poi sono cambiate lo stesso. Proprio perché ci si è accorti che si potevano fare meglio. Se fossimo nell'800 diresti che la liberazione della donna è una insensatezza perché "è smentita dalla pratica di ogni giorno"... Se fossimo nel medioevo diresti che la democrazia è impossibile "perché è smentita dalla pratica di ogni giorno"... E se fossimo avanti Cristo diresti che abolire la schiavitù è impossibile perché "è smentito dalla pratica di ogni giorno"... E avresti torto in tutti e tre i casi
io non ho mai negato la possibilità di epocali cambiamenti in un futuro più o meno prossimo.
ma per la liberazione della donna sono serviti 100 anni e due guerre mondiali con tutte i cambiamenti sociali che hanno portato, per la democrazia sono dovuti passare 1000 anni e per l'abolizione della schiavitù (schiavitù di fatto) 2000 anni.
quindi, il "soldato innanzitutto acculturato" è improponibile oggi come oggi.
Cultura non è accumulo di nozioni.
ma l'accumulo di nozioni ne è una condizione imprescindibile
Bella roba: anche i cavalli ci riescono.
un cavallo ben addestrato è un patrimonio eccezionale :blink:
sono pochi gli animali e gli uomini che riescono a obbedire... io direi invece che sono capaci tutti di fare i selvaggi, mentre è la disciplina (che può assumere varie forme) che rende superiori
Balon (mano affettuosa sulla spalla), chi credi di prendere per i fondelli: te stesso? Il Padreterno? Non si sa...
non credo certo alla "guerra pulita", le atrocità ci sono da entrambe le parti.
quello a cui non credo a una sistematica e giornaliera violenza causata dall'assenza di cultura.
quindi, il "soldato innanzitutto acculturato" è improponibile oggi come oggi.
OK, ne prendo felicemente atto. :blink:
Cultura non è accumulo di nozioni.ma l'accumulo di nozioni ne è una condizione imprescindibile
Certamente, ma allora non venirmi a dire che "è del tutto irrilevante conoscere o meno il numero di massa del palladio"... ^_^
Bella roba: anche i cavalli ci riescono.un cavallo ben addestrato è un patrimonio eccezionale :D
Va bene, Balon, giungiamo così, trionfalmente, alla conclusione di questa discussione: i soldati di oggi sono cavalli bene addestrati, e rappresentano un patrimonio eccezionale. Con bevutina soddisfatta finale! ^_^
Spero che anche chi ha aperto questa discussione ne sia altrettanto soddisfatto.
concorsi ce ne sono, per carità, ma continuo a credere che 5 o 6 anni di università, o 3 anni fra corso e tirocinio in corsia, siano ben altra cosa e, onestamente, meritino ben altro rispetto sociale.
non sono d'accordo.
anzi, se prendiamo come paramentro di giudizio il "quanto la nostra società ha bisogno di te", a dircela proprio tutta un laureato in storia dell'arte/lettere antiche ecc. se confrontato a un militare o un muratore (o a un medico, non ne parliamo) è quasi un parassita della società.
cinque-sei anni di Università possono portare a essere un membro essenziale della società, così come un membro superfluo.
medici e militari e meccanici e contadini sono essenziali, dei letterati, musicisti e e avvocati si può fare benissimo a meno.
certo non si vive in modo eccelso, ma in modo egregio di sicuro.
ma non può e non deve essere questo il metro di giudizio.
il paramentro deve essere l'impegno.
il militare che ci ha dato sotto, si è fatto il mazzo e via discorrendo, diventando sergente o capitano, merita lo stesso rispetto del laureto in filosofia che ha studiato, si è applicato e ne sa a vagonate di kant e aristotele; così come merita infinito rispetto lo sportivo che ha forgiato il proprio corpo con mille sacrifici da quando aveva cinque anni.
viceversa non meritano rispetto nè il militare che si arruolato tanto per avere la pagnotta nè il laureato figlio di papà che ha conseguito un bel titolo di studio in pantofole.
purtoppo spesso non possiamo sapere cosa c'è dietro il curriculum di una persona: impegno e passione oppure pigrizia e facilitazioni?
quindi sarebbe cosa bella rispettare tutti i lavori, o perlomeno quelli che se fatti bene solitamente richiedono un certo impegno.
e il militare è certamente uno di questi
Stranamente mi trovo d'accordo.