non ho alcun problema a definire come "eroi" i militari caduti e non riesco a considerarli alla pari dell'operaio, del tassista o cos'altro.
ecco, la differenza sta qui, tra noi 2. tu non hai problemi a definirli come eroi, io invece sì. anche perchè non ho mai notato questi grandi valori in tutti i militari che ho conosciuto...
Non è tanto quello che pensano i militari che apprezzo ma quello che fanno. Una cosa che io per limiti sia fisici che psicologici non sarei mai in grado di fare. E poichè sono convinto che quella cosa vada fatta, sono a loro grato.
sul patriottismo, sono d'accordo con te, non si elimina. ma si può indirizzare verso cose più costruttive che non un esercito.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Innanzitutto:
Ciao Matteo,
bentornato nel forum :unsure:
Seconda cosa.
Sinceramente sono abbastanza pacifista. Sono fermamente convinta che non serva agli italiani essere in Afghanistan o Iraq o paesi del medio oriente. Il Kossovo, la Somalia sono altri discorsi perchè abbiamo delle responsabilità nei confronti di quelle popolazioni, causa: Duce.
Afghanistan o Iraq non sono stati nostri protettorati durante le guerre, o tra le due.
Siamo forze di occupazione non di pace.
Avrei preferito, personalmente, solo che ci fossero le ONG in quei paesi per aiutare le persone. Non per "occupare" il paese.
E non capisco perchè, se davvero bisognerebbe pacificare tutto il mondo, non si vada in Darfur, o comunque in Africa, dove ci sono i bambini soldato. Quelle popolazioni vanno aiutate con i militari. Perchè c'è una vera guerra la. Così come c'è tra palestinesi e israeliani ecc ecc.
Riguardo le cose che i militari possono fare in Italia. Purtroppo sono convinta che per pattugliare Milano (faccio l'esempio), per far sentire la gente in sicurezza, servissero solo soldi a Carabinieri e Polizia e non Militari in più. Questo a me fa non fa sentire sicura. Ma in dittatura.
Poi magari sono io che sono estremista (quasi certamente) ma questo il mio pensiero :lol:
Sono fermamente convinta che non serva agli italiani essere in Afghanistan o Iraq o paesi del medio oriente. Il Kossovo, la Somalia sono altri discorsi perchè abbiamo delle responsabilità nei confronti di quelle popolazioni, causa: Duce.
Mi sfugge il nesso :lol: Anche perchè non è che siamo andati la per quel motivo.
Siamo forze di occupazione non di pace.
Ci sono dei Governi legittimamente eletti che permettono all'esercito Italiano di stare in quei posti, oltre a risoluzioni ONU.
Avrei preferito, personalmente, solo che ci fossero le ONG in quei paesi per aiutare le persone. Non per "occupare" il paese.
E le ONG avrebbero dovuto combattere i talebani ;)
Perchè c'è una vera guerra la.
E in Afghanistan no?
Questo a me fa non fa sentire sicura. Ma in dittatura.
L'Inter ha vinto 4 scudetti di fila. E' la dittatura. :unsure:
« I met a traveller from an antique land
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Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Innanzitutto:
Ciao Matteo,
bentornato nel forum ;)
Seconda cosa.
Sinceramente sono abbastanza pacifista. Sono fermamente convinta che non serva agli italiani essere in Afghanistan o Iraq o paesi del medio oriente. Il Kossovo, la Somalia sono altri discorsi perchè abbiamo delle responsabilità nei confronti di quelle popolazioni, causa: Duce.
Afghanistan o Iraq non sono stati nostri protettorati durante le guerre, o tra le due.
Siamo forze di occupazione non di pace.
Avrei preferito, personalmente, solo che ci fossero le ONG in quei paesi per aiutare le persone. Non per "occupare" il paese.
E non capisco perchè, se davvero bisognerebbe pacificare tutto il mondo, non si vada in Darfur, o comunque in Africa, dove ci sono i bambini soldato. Quelle popolazioni vanno aiutate con i militari. Perchè c'è una vera guerra la. Così come c'è tra palestinesi e israeliani ecc ecc.
Riguardo le cose che i militari possono fare in Italia. Purtroppo sono convinta che per pattugliare Milano (faccio l'esempio), per far sentire la gente in sicurezza, servissero solo soldi a Carabinieri e Polizia e non Militari in più. Questo a me fa non fa sentire sicura. Ma in dittatura.
Poi magari sono io che sono estremista (quasi certamente) ma questo il mio pensiero :D
me le vorrei proprio vedere le ONG a dialogare con i taliban o i signori della guerra e dell'oppio... :unsure:
il punto è che c'è una guerra mondiale diversa da tutte le altre guerre e l'italia,volente o nolente,essendo nel patto atlantico deve fare la sua parte.
perchè in darfur credi che nn ci siano militari nato?
riguardo ai militari in città ti posso dire che almeno a roma abbiamo portato parecchia sicurezza e anche dell'operazione a milano sò che è stato un discreto successo,eravamo operatori di pubblica sicurezza,lavoravamo a stretto contatto con polizia e carabinieri e senza la loro autorizazione nn potevamo muovere un dito e mentre noi pattugliavamo zone visibili come ambasciate e monumenti o metropolitane e stazioni ferroviarie,i poliziotti e i carabinieri liberati da quelle incombenze avevano la possibilità di pattugliare zone più o meno malfamate di Roma in modo più continuativo... :lol:
ho il massimo rispetto per il mestiere del militare, inutile dire che così come c'è chi fa questo mestiere in maniera onorevole c'è anche chi fa tutt'altro, d'altronde la feccia c'è ovunque
ho alcuni dubbi sulle missioni in iraq e afghanistan sinceramente e anche su alcune cose dette qui
1) la balla sulle armi di distruzione di massa
2) la balla del "la guerra durerà solo un anno"
3) la teoria che stiano meglio ora, si ok non c'è la dittatura, ma si rischia di saltare in aria facendo la spesa
4) qualcuno ha detto che nel passato in guerra si facevano molte più vittime e ha escluso dal conteggio le vittime civili
riguardo all'ultimo punto, che io sappia è vero che nell'antichità in una sola battaglia morivano migliaia di soldati, dopodichè la popolazione veniva passata a fil di spada e/o schiavizzata, ma ora per colpire un obiettivo militare si bombarda e si distrugge tutto nel raggio di un chilometro, case, negozi, vecchi, donne e bambini compresi
Ciao Matteo, bentornato.
Voglio dire anch'io la mia. Se ti chiedi come mai a volte i soldati vengono guardati male prova a pensare al fatto che le ultime leggi finanziarie hanno tagliato i fondi all'istruzione e alla ricerca ma hanno incrementato le spesa militari. Ovviamente questo non è colpa tua ma contribuisce a vedere i malomodo la figura del soldato. E questo e solo uno dei tanti esempi che si possono fare.
Vorrei spendere anche alcune parole a favore di chi sosteneva che oggi la guerra ha solo scopi economici e interessi molto lontani dalla pace. Le missioni di pace non esistono.
Fare la guerra per la pace e come fare l'amore per la verginità diceva John Lennon. E aveva ragione!
Ora l'Iraq è stato dato in pasto a società e multinazionali perlopiù statunitensi, ma ci sono anche quelle italiane, che gestistono giri d'affari inimmaginabili soprattutto nel settore dell'edilizia. Si tratta di un nuovo colonialismo e imperialismo.
Per far piacere a sharingan cito anche le fonti: Perchè ci odiano di Paolo Barnard, edito dalla BUR se non sbaglio.
Altra bellissima missione di pace in Kosovo, per evitare il genocidio gli USA vi hanno costruito una delle più grandi basi militari del mondo, chiamata Bonstil, attraverso cui si gestisce il più intenso e illecito traffico d'organi umani. Fonte: La caccia di Carla del Ponte, l'ex procuratore capo del Tribunale dell'Aja.
qui potete trovare qualche informazione.
Ma non solo, da quando di eserci "Alleati" sono in Afganistan, la produzione di oppio è aumentata di otto volte! E chi sa come mai tutta la droga attrraversa il mediooriente per arrivare al Kosovo e da li essere distribuita in tutto l'occidente; mentre nel verso opposto passano armi che vengono scambiate in Afganistan.
Fonte: questa volta si tratta di un documentario, La guerra infinita-Kosovo, nove anni dopo un reportage di 3 ore di Riccardo Iacona mandato in onda su Rai3 che tratta sia di Kosovo che di Afganistan.
e qui una prima parte del documentario.
Ora tutto questo per dire che dopo tutte queste informazioni e immagini i soldati di qualsivoglia tipo o schieramento difficilmente mi staranno simpatici.
Per quanto rigurda il pattriottismo penso che sia solo una delle tante illusioni che i governi lasciano al popolino per poter giustificare le loro azioni diplomatico/militari.
Concludo con questa perla che finirà nella mia signature:
Lo sai perché si fanno le guerre? Perché il mondo è cominciato senza l'uomo e senza l'uomo finirà. Fuad ne La Tigre e la neve di Roberto Benigni.
P.S. Scusate per la fretta delle informazioni e delle argomentazioni.
P.P.S. Senza rancore Matteo, e se il tuo lavoro non ti da soddisfazioni prova a fare qualcos'altro.
P.P.P.S. Ma e vero che un soldato che torna da una missione a elevata pericolosità riceve rimborsi da 20mila euro?
1) la balla sulle armi di distruzione di massa
2) la balla del "la guerra durerà solo un anno"
3) la teoria che stiano meglio ora, si ok non c'è la dittatura, ma si rischia di saltare in aria facendo la spesa
4) qualcuno ha detto che nel passato in guerra si facevano molte più vittime e ha escluso dal conteggio le vittime civili
riguardo all'ultimo punto, che io sappia è vero che nell'antichità in una sola battaglia morivano migliaia di soldati, dopodichè la popolazione veniva passata a fil di spada e/o schiavizzata, ma ora per colpire un obiettivo militare si bombarda e si distrugge tutto nel raggio di un chilometro, case, negozi, vecchi, donne e bambini compresi
1) Penso che la vicenda delle armi sia stato un pretesto, cosa che in sè stessa non mi sconvolge più di tanto. Bisogna capire se il gioco valeva davvero la candela e l'impressione per ora è che non lo valesse. Il terrorismo in Iraq è di certo cresciuto. Bisogna però vedere quali saranno gli sviluppi futuri dell'Iraq e (strategicamente) dell'Iran per dare un giudizio più complessivo.
2) Non penso sia stata una vera balla bensì un'errore di valutazione. Si pensava che dopo aver abbattuto saddam le cose sarebbero andate a posto.
3) Anche qui conta il processo finale. In Iraq la situazione con il tempo è andata migliorando e ci sono realistiche speranze positive, in Afghanistan è un mezzo disastro.
riguardo all'ultimo punto, che io sappia è vero che nell'antichità in una sola battaglia morivano migliaia di soldati, dopodichè la popolazione veniva passata a fil di spada e/o schiavizzata, ma ora per colpire un obiettivo militare si bombarda e si distrugge tutto nel raggio di un chilometro, case, negozi, vecchi, donne e bambini compresi
Non è sempre così. Spesso si colpiscono obiettivi mirati. Non ho dati a disposizione ma penso che nel complesso le guerre moderne siano meno sanguinose di un tempo (a meno che non parliamo di conflitti mondiali).
Ciao Matteo, bentornato.
Voglio dire anch'io la mia. Se ti chiedi come mai a volte i soldati vengono guardati male prova a pensare al fatto che le ultime leggi finanziarie hanno tagliato i fondi all'istruzione e alla ricerca ma hanno incrementato le spesa militari. Ovviamente questo non è colpa tua ma contribuisce a vedere i malomodo la figura del soldato. E questo e solo uno dei tanti esempi che si possono fare.
L'Italia spende in media meno delle altre potenze in spese militari. E se il mio esercito combatte voglio che sia ben addestrato e ben equipaggiato.
Riguardo a tutto il resto delle cose citate... sono situazioni abbastanza normali. Nessuno pensa che la guerra sia "pulita", quando metti le mani nel fango sai che un minimo ti potrai sporcare. L'importante è che la pulizia venga fatta bene.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
le vere cose che contano in irak sono il petrolio e l'acqua...
Ciao a tutti, probabilmente nessuno si ricorderà di me visto che non scrivo sul forum da più di un anno...e ok.
vi espongo il mio problema.Io mi chiamo Matteo,sono un ragazzo di 19 anni e sono un militare dell esercito.
Mi sono arruolato per far bene alla mia gente, non mi piace la guerra, non mi piace uccidere,e soprattutto non lo faccio solo per soldi.
Ma mi guardo intorno,e vedo che io,a causa del lavoro che faccio, non sono per ninte ben visto, anzi sono disprezzato da parecchia gente...vedete di norma non mi interessa delle cose che pensano gli altri, ma in questo caso, visto che lavoro anche per loro,si.
Anche da quello che sento e leggo su internet,leggo che i soldati sono odiati,sono definiti terroristi, mercenari e assassini,e l'idea di andare in un paese lontano e rischiare la vita per il mio pase, per sentirmi odiato al mio ritorno, non mi piace.
A tal proposito vorrei sapere qualehce vostra opinione, riguardo a questo lavoro,qualche consiglio sulla mia situazione, e i vostri pensieri sulle varie situazioni internazionali
credo di ricordarmelo il tuo nick, ma conta che mi connetto in modo abbastanza discontinuo e alle volte ho fatto vacanze di svariati mesi, e oltre al nick altro non ricordo di te, mi dispiace.
Mi accodo innanzitutto a chi ti chiede come mai la scelta proprio del militare, nonostante ci siano altre professioni che prevedano l'aiuto di civili e quant'altro. Sempre senza polemica, eh :wacko:. Tu per primo cosa ci hai visto di "speciale" nella professione del militare?
Lochiedo anche perchè,e con questo mi allaccio con la tua domanda, non mi è capitato di incontrare molta gente che decidesse di darsi a professioni militare per mera vocazione: per esempio nella scuola dove insegna mia madre in moltissimi provano a essere presi in esercito o forze dell'ordine varie, ma si tratta al 99% di gente ignorante come una capra e che non sa fare nulla, e spero appunto in un posto fisso senza troppa fatica. Inutile dire che gente così mal messa non la prendono nemmeno per fare il vigile urbano o il carabiniere, con tutto il rispetto per entrmabe le professioni ma ho incontrato vigili e carabinieri da far cadere le braccia per l'idiozia (mia sorella una volta ha dovuto compilarsi una dichiarazione di smarrimento da sola perchè il carabiniere di turno non ne era capace). Con questo non intendo che tali categorie siano un ricettacolo di imbecilli, ma è anche vero che oggi molti italiani ci vedono solo un mezzo comodo per sbarcare il lunario senza avere particolari abilità o conoscenze e prendersi anche agevolazioni varie, e così finiscono per "snaturare" e far perdere di valore la profesisone stessa. O quelli che puntano a cariche che necessitano di laurea, spesso lo fanno per il prestigio più che vocazione. Non credo che oggi molti giovani decidano di darsi alle forze dell'ordine o quelle armate per motivi come i tuoi. La si può rigirare come si vuole, ma sono mestieri che una volta "conquistati" (e non ci vuole poi tutta questa'arte, a meno che non si punti a roba davvero di prestigio) sono molto comodi. Certo se uno decide di fare il (per esempio) carabiniere come si deve e tutto un altro paio di maniche, ma come mestiere consente anche di ottenere un buono stipendio col minimo sforzo.
E quindi se uno finisce con l'avere a che fare più con gli scansafatiche che con gli "ispirati", capisco che cominci a vederli più come mangiapane a ufo che come qualcosa di cui andare fieri. Nel mio paesello purtroppo si può affermare tranquillamente che il livello culturale e professionale di buona parte delle forze dell'ordine (militari non ce n'è) è da spavento e sono tutto un magnamagna (raccomandazioni, aiutini vari, e magagne del genere). Qualcuno bravo, competente e onesto c'è, ovvio, ma non sono la maggioranza. Spero che altrove sia diverso, ma chiamare la municipale per lamentarsi che qualcuno ti occupa il passo carrabile da un'ora e che non puoi andare a lavorare per poi sentirsi rispondere "vada a piedi"... non è il massimo. O vedere il traffico ingorganto e il vigile che si mangia tranquillo un panino appoggiato alla macchina... o il finanziare che ti vende scooter sottobanco e di dubbia provenienza... E io con le mie tasse do lo stipendio, un buono stipendio, a tanta di questa gentaglia?
Capisco che la gente poi si senta presa in giro quando non ha quasi mai l'occasione di vedere qualcosa di buono, al di là dei discorsi sul pacifismo.
Poi cosa penso io personalmente di questo professioni del militare in sè si avvicina molto al pensiero di skie lannister. E' un lavoro più rischioso di altri ma non ci vedo alcuna aura di eroismo e poesia in più rispetto a chiunque faccia il proprio mesteiere con un minimo di vocazione piuttosto che mera convenienza. Sicuramente mi rattrista di più sentire di uno sconosciuto che uno è morto sul posto di lavoro canche se lo aveva scelto per mera convenienza piuttosto che uno sconosciuto ubriaco marcio che ha spianato un platano guidando a 160.
credo di ricordarmelo il tuo nick, ma conta che mi connetto in modo abbastanza discontinuo e alle volte ho fatto vacanze di svariati mesi, e oltre al nick altro non ricordo di te, mi dispiace.
Mi accodo innanzitutto a chi ti chiede come mai la scelta proprio del militare, nonostante ci siano altre professioni che prevedano l'aiuto di civili e quant'altro. Sempre senza polemica, eh :huh:. Tu per primo cosa ci hai visto di "speciale" nella professione del militare?
il soldato non è l'unico modo per aiutasre la gente, ce ne sono molti, corece rosa, vigili del fuoco,caritas,etc.
ma da quello che penso io, l'esercito forma una persona in modo diverso,lo obbliga ad affrontare certe difficoltò che dalle altre parti sono impensabili, e ti abita ad affrontarle, sono nell esercito da un mese e mezzo,e già mi sento cambiato o in via di cambiamento, è un esperienza che, volente o nolente, ti fa maturare,vivendo 24 ore su 24 con le stesse persone, vivendoci le stesse difficoltà, si crea un raaporto quasi fraterno,ci sono giorniin cui ti alzi alle 5 e non ti fermi sino all 1 di notte,vai a letto e poi il giorno dopo ti risvegli alle 5,prendi il feddo,cadi, ti rialzi, gli unici 5 minuti di pausa li trascorri soto una doccia ghiacciata che hai dovuto aspettare 2 ore sotto al freddo in fila.ma poi poi appena hai un minuto di pausa, pensi, che stai crescendo,che ti stai mettendo all prova,e che giorno dopo giorno stai riuscendo a superare tutte le prove.e questo ti rende felice.
Questo lo pensi dopo solo un mese e mezzo, dubito che avrai la stessa opinione fra un anno o due.
Poi, se ti rende veramente felice cosa te ne frega dell'opinione degli altri?!
è un esperienza che, volente o nolente, ti fa maturare, [...] ci sono giorniin cui ti alzi alle 5 e non ti fermi sino all 1 di notte,vai a letto e poi il giorno dopo ti risvegli alle 5,prendi il feddo,cadi, ti rialzi, gli unici 5 minuti di pausa li trascorri soto una doccia ghiacciata che hai dovuto aspettare 2 ore sotto al freddo in fila.
In che senso queste cose ti fanno maturare? Non è una domanda polemica, te l'assicuro: una mia risposta ce l'ho già - voglio solo conoscere la tua. L'obiezione sarebbe - a che scopo costringerti a dormire poco, farti prendere freddo, obbligarti a una doccia ghiacciata quando esiste l'energia elettrica, ecc. A che serve?
C'è stato un momento nella mia vita in cui volevo essere quello che sei tu adesso.
Non è successo. Ancora adesso mi chiedo se è stata la mia fortuna o la mia maledizione, ma ti dico una cosa: non sono mai stato veramente soddisfatto di quello che ho fatto dopo, perché dentro di me mi sono sempre sentito un soldato.
Perciò amico mio se è questa la tua strada percorrila senza badare a quello che ti dicono gli altri e a come ti considerano... E ricorda che la gratitudine è una merce rara a questo mondo!
è un esperienza che, volente o nolente, ti fa maturare, [...] ci sono giorniin cui ti alzi alle 5 e non ti fermi sino all 1 di notte,vai a letto e poi il giorno dopo ti risvegli alle 5,prendi il feddo,cadi, ti rialzi, gli unici 5 minuti di pausa li trascorri soto una doccia ghiacciata che hai dovuto aspettare 2 ore sotto al freddo in fila.
In che senso queste cose ti fanno maturare? Non è una domanda polemica, te l'assicuro: una mia risposta ce l'ho già - voglio solo conoscere la tua. L'obiezione sarebbe - a che scopo costringerti a dormire poco, farti prendere freddo, obbligarti a una doccia ghiacciata quando esiste l'energia elettrica, ecc. A che serve?
serve a imparare ad arrangiarci è che nn tutto ciò che consideriamo scontato lo sia veramente...fermo restando che tutto questo si ferma alla fase dell'addestramento perchè nn ti succederà mai nella vita in caserma di trovarti senza acqua calda nell doccia o senza il pranzo e la cena.
Io ti ammiro... Come in generale ammiro tutte le persone che dedicano parte della loro vita al prossimo (cosa a cui io purtroppo non sono incline) o al servizio di un "bene superiore".
La gente che disprezza le forze armate secondo me è patetica, oltre che seriamente celebrolesa. Purtroppo non viviamo ancora in un un mondo dove tutte le controversie si risolvono gettandosi petali di rosa o ballando Gioca Jouer tutti insieme. I militari servono affinché possa essere garantita a un Paese la possibilità di difendere i suoi cittadini in caso di necessità.
Se posso darti un consiglio, fregatene di questa gente. So che può non essere facile dato che hai fatto una scelta coraggiosa e che probabilmente è stata difficile, quindi resti amareggiato nel venire a sapere certe cose. Hai tracciato il tuo cammino e lo hai fatto con le migliori intenzioni: non hai assolutamente nulla per cui sentirti a disagio.
In bocca al lupo :unsure: