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Contest di scrittura creativa
Q di Qhorin Halfhand
creato il 11 giugno 2009

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Lochlann
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Lochlann
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Inviato il 08 agosto 2009 22:32

Bello il racconto, mi ricorda qualcosa.. ;)

Faceless Boys <img alt=" />

Hai passato molto tempo per trovare degli anagrammi decenti delle pulzelle? (e anche del fratello) <img alt=" />


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

2ajc9r8.jpg

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meloth
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Inviato il 08 agosto 2009 22:52

Il cacciatore in fuga

 

I passi veloci facevano scricchiolare il fogliame, le grida scuotevano i rami degli alberi. ll cacciatore fuggiva verso il sottobosco, i cani lo precedevano saettando lungo il sentiero. Le lepri e le volpi si scostarono dalla pista, rifuggiandosi nelle tane. Fra gli alberi comparve una donna massiccia, la mannaia stretta in pugno, il petto ansante mentre correva.

<<Se ti prendo ti ammazzo!>> gridò agitando la mannaia< <a caccia di lepri andavi, eh? Ma queste lepri chissà perchè sono donne!>>.

Il cacciatore si tuffò fra l'erba del sottobosco, appiattendosi come una lepre che cerca di sfuggire ai cani da caccia.

<<La vita! Da cacciatore a preda!>>pensò mentre pregava, con tutto se stesso, di non essere catturato.

ps:è brevissimo, ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente. La sfrutterò in futuro <img alt=" />



AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera
Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Inviato il 09 agosto 2009 2:31

Il cacciatore in fuga

 

I passi veloci facevano scricchiolare il fogliame, le grida scuotevano i rami degli alberi. ll cacciatore fuggiva verso il sottobosco, i cani lo precedevano saettando lungo il sentiero. Le lepri e le volpi si scostarono dalla pista, rifuggiandosi nelle tane. Fra gli alberi comparve una donna massiccia, la mannaia stretta in pugno, il petto ansante mentre correva.

<<Se ti prendo ti ammazzo!>> gridò agitando la mannaia< <a caccia di lepri andavi, eh? Ma queste lepri chissà perchè sono donne!>>.

Il cacciatore si tuffò fra l'erba del sottobosco, appiattendosi come una lepre che cerca di sfuggire ai cani da caccia.

<<La vita! Da cacciatore a preda!>>pensò mentre pregava, con tutto se stesso, di non essere catturato.

ps:è brevissimo, ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente. La sfrutterò in futuro <img alt=" />

 

Oddio, spero in un brano un po' più consistente ;)

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lysmaya
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Inviato il 09 agosto 2009 2:40

 

Il cacciatore in fuga

 

I passi veloci facevano scricchiolare il fogliame, le grida scuotevano i rami degli alberi. ll cacciatore fuggiva verso il sottobosco, i cani lo precedevano saettando lungo il sentiero. Le lepri e le volpi si scostarono dalla pista, rifuggiandosi nelle tane. Fra gli alberi comparve una donna massiccia, la mannaia stretta in pugno, il petto ansante mentre correva.

<<Se ti prendo ti ammazzo!>> gridò agitando la mannaia< <a caccia di lepri andavi, eh? Ma queste lepri chissà perchè sono donne!>>.

Il cacciatore si tuffò fra l'erba del sottobosco, appiattendosi come una lepre che cerca di sfuggire ai cani da caccia.

<<La vita! Da cacciatore a preda!>>pensò mentre pregava, con tutto se stesso, di non essere catturato.

ps:è brevissimo, ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente. La sfrutterò in futuro <img alt=" />

 

Oddio, spero in un brano un po' più consistente ;)

 

Ma sarebbe questo il brano? E se è questo, la Dama immagina che mariateresa non ne possa postare un altro...

E se così fosse, perchè mariateresa, in un contest con durata maggiore, per giunta, ha voluto atutti i costi pubblicar di fretta? <img alt=" />


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Tyrion Hill
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Inviato il 09 agosto 2009 8:40

Sono contento che AryaSnow abbia vinto (con quello che secondo me è il migliore pezzo finora), epppure nonostante tutto avrei preferito veder vincere Lysmaya... Ci è arrivata cosí vicina! <img alt=" /> AryaSnow il suo riconoscimento lo aveva già avuto, e il raconto di Lysmaya era piaciuto a parecchi...

 

In ogni caso, complimenti alla Dama!!! Sono sicuro che una simile pioggia di voti per il suo racconto se l'aspettava anche meno di quanto me l'aspettassi io! ;)


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triex
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Inviato il 09 agosto 2009 10:06

La sintesi è un'arte. Evidentemente è rimasta colpita dal mio immane lavoro nel contest precedente.

 

Io vi informo che sto lavorando ad un racconto corposo, di genere... uhm diciamo moonpunk.

 

Solo che dall'11 al 20 sono in vacanza pure io (che caso eh!), quindi probabilmente vi dovrete disperare per un po'. Bwahahahahaha

 

E ora fuggo.


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meloth
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Inviato il 09 agosto 2009 10:31

Un brano può essere bello anche se breve. Io avevo da dire questo e l'ho detto in poche righe. Anche se il contest è più lungo, presto avrò i minuti contati. Voglio pubblicare le fiabe e le sto revisionando, sto riscrivendo il romanzo, compilando le cronache, imparando le lingue celtiche e scrivendo recensioni per il mio blog edhwenden. E presto inizieranno le mie ripetizioni intensive di matematica e fisica.

ps:il brano è questo. Sfrutterò l'idea in futuro significa che lo farò al di fuori del contest.


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Tyrion Hill
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Inviato il 09 agosto 2009 17:01
mariateresa: Più corto un pezzo, e più difficile è scriverlo. Quando un racconto è molto breve, occorre dare un peso molto maggiore alla forma. Secondo me dovrebbe arrivare a sfiorare la poesia, oltre a trasmettere un messaggio potentissimo. Non ho nulla contro i racconti brevissimi - anzi: il difetto di questo racconto non è di essere breve, ma di essere... sbrigativo.

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meloth
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Inviato il 09 agosto 2009 18:37

Sbrigativo? Scusa Tyrion, ma mi sembra sia l'aggettivo meno adatto a descriverlo. Ho detto tutto quello che volevo dire, tutto ciò che avevo da mostrare. L'essenziale. Ci sono poesie, come quelle dell'ermetismo, che in due righe parlano di un concetto ampio. Come catturare uno stato d'animo, una sensazione o un pensiero in una fotografia descritta a parole. A me ha sempre affascinato questa capacità, perchè non l'ho mai avuta. Ho voluto metterla in pratica. Con l'esperienza l'affinerò. Ma mi sembra di essere già a buon punto.


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lysmaya
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Inviato il 09 agosto 2009 19:11

Sbrigativo? Scusa Tyrion, ma mi sembra sia l'aggettivo meno adatto a descriverlo. Ho detto tutto quello che volevo dire, tutto ciò che avevo da mostrare. L'essenziale. Ci sono poesie, come quelle dell'ermetismo, che in due righe parlano di un concetto ampio. Come catturare uno stato d'animo, una sensazione o un pensiero in una fotografia descritta a parole. A me ha sempre affascinato questa capacità, perchè non l'ho mai avuta. Ho voluto metterla in pratica. Con l'esperienza l'affinerò. Ma mi sembra di essere già a buon punto.

 

Non per contraddirti, ma "sbrigativo" è l'esatto aggettivo che era venuto in mente anche alla Dama...

Vuoi cogliere l'essenza, l'attimo e quant'latro? ok, fallo, e se ci riesci, tsanto di cappello (la Dama non ci riuscirà mai, la sintesi decisamente non è mai stato un suo dono), ma quelle poche righe erano davvero buttate giù in fretta... Tanto epr fare un esempio:

 

Il cacciatore in fuga

 

I passi veloci facevano scricchiolare il fogliame, le grida scuotevano i rami degli alberi. ll cacciatore fuggiva verso il sottobosco, i cani lo precedevano saettando lungo il sentiero. Le lepri e le volpi si scostarono dalla pista, rifuggiandosi nelle tane. Fra gli alberi comparve una donna massiccia, la mannaia stretta in pugno, il petto ansante mentre correva.

<<Se ti prendo ti ammazzo!>> gridò agitando la mannaia< <a caccia di lepri andavi, eh? Ma queste lepri chissà perchè sono donne!>>.

Il cacciatore si tuffò fra l'erba del sottobosco, appiattendosi come una lepre che cerca di sfuggire ai cani da caccia.

<<La vita! Da cacciatore a preda!>>pensò mentre pregava, con tutto se stesso, di non essere catturato.

A parte nel dialogo della donna, quante volte serviva ripetere la parola "lepre"?

e quello evidenziato in rosso? quello è un semplice errore di battitura, con una rilettura lo si eliminava...

e poi, cosa avresti colto? cosa hai trasmesso? qual è l'essenza? questo è un icipit, non una storia, non c'è la storia...

la Dama non vuol rischiare di offenderti, nè vuol risultare acida nello scrivere certe cose, ma l'idea che ha avuto (l'idea colta dalla singola parola "sbrigativo", tanto per restare in tema di brevità evocativa) era che volessi a tutti i costi esser la prima a postare il suo brano... e per questo non c'è stato nemmeno lavoro di revisione o ti saresti accorta dell'errore di battitura e delle inutili ripetizioni... Peccato, perchè magari ne sarebbe uscito un bel brano...


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Inviato il 09 agosto 2009 22:41

Sono felice del brano che ho creato. Le ripetizioni sono meglio di tanti sinonimi che confondono il lettore. Poi, se non piace, non importa. Io ci ho provato. Liberi di dissentire

ps:non è un incipit, è una brevissima storia. un incipit è diverso. serve che riporti la definizione <img alt=" />


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Lochlann
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Inviato il 09 agosto 2009 22:56

ps:è brevissimo, ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente.

premesso che fai come ti pare, per carità, non capisco questa frase, dato che il contest dura fino a fine agosto..

poi insomma se c'hai altro da fare fai altro eh <img alt=" />

io personalmente preferirei non partecipare se non ho nè tempo nè idee..


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 09 agosto 2009 23:07

Sbrigativo? Scusa Tyrion, ma mi sembra sia l'aggettivo meno adatto a descriverlo. Ho detto tutto quello che volevo dire, tutto ciò che avevo da mostrare. L'essenziale. Ci sono poesie, come quelle dell'ermetismo, che in due righe parlano di un concetto ampio.

 

Ma, Mariateresa, era proprio all'ermetismo cui mi stavo riferendo nel mio messaggio: e se lo rileggi noterai che non ho proprio nulla contro l'ermetismo - anzi, lo trovo sublime, quando riesce. Ho solo detto che è difficile, e che richiede la massima cura della forma. Non mi sono lamentato della brevità del tuo brano, ma del fatto che è stato chiaramente scritto in modo spiccio. Cioè che è "sbrigativo".

Come catturare uno stato d'animo, una sensazione o un pensiero in una fotografia descritta a parole. A me ha sempre affascinato questa capacità, perchè non l'ho mai avuta. Ho voluto metterla in pratica. Con l'esperienza l'affinerò. Ma mi sembra di essere già a buon punto.

 

Il brano è scritto bene, ma non a sufficienza per un pezzo cosí breve. Direi quindi che concordiamo... no?

E
Erin
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Erin
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E

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Inviato il 09 agosto 2009 23:17

Prima che i nuovi orari dell'anfiteatro mi annientino del tutto, posto il mio brano

 

Sesto contest di scrittura creativa: La fuga

 

La città di Alessandria sorgeva splendida e opulenta nella baia: il porto era un viavai incessante di navi che sembravano danzare un variopinto e preciso balletto, evitandosi all’ultimo istante secondo precise e secolari leggi di navigazione. Dalla piccola isola di Pharos il maestoso faro, che da oltre duecento anni illuminava le acque della città egiziana, sovraintendeva silenziosamente a questo enorme caos.

Pompeo fissò l’animato centro dalla sua galea e un moto di disgusto lo colse sin nel profondo dell’animo. Era da cinque giorni che si trovava in mare aperto, appena a qualche centinaio di metri da quelle banchine eppure, per una beffa del destino, il principe Tolomeo non ancora gli dava il permesso di attraccare.

L’ira cedette subito il posto alla stanchezza. Ormai era davvero esausto, anche per arrabbiarsi davvero. Il destino l’aveva umiliato così tante volte che, ormai, una in più non poteva fare la differenza.

Con rassegnazione si poggiò al parapetto e fissò il mare. Per un attimo gli parve di vedere riflessa nell’acqua la sua immagine chiara e nitida. Tuttavia si trattava di un Pompeo molto più giovane: il generale che, circa vent’anni prima, aveva scritto la storia di Roma, distruggendo i pirati che infestavano il Mediterraneo e vincendo poi contro Mitridate.

Un piccolo sciabordio della nave e quell’immagine sparì, riportandolo ancora una volta al triste presente.

Non era uno sciocco: sapeva che l’unica cosa che gli restava era un esilio perpetuo. Una fuga che sarebbe durata per il resto della sua vita: ora in Egitto, se quel poppante che stava sul trono si fosse deciso ad accoglierlo, e poi chissà. Tanto lo sapeva, Cesare sarebbe arrivato anche lì.

 

“Marito, avete bisogno di qualcosa?”

La voce gentile di Cornelia lo indusse a sollevare lo sguardo e ad abbandonare per un istante i suoi cupi pensieri. Sua moglie non era mai stata una bellezza e adesso il lungo viaggio l’aveva ulteriormente provata. Nei suoi occhi vi era rassegnazione, ma anche un’infinita fedeltà nei confronti del marito.

Con un gesto negativo il generale la congedò di nuovo sottocoperta. L’aveva trascinata lui nella miseria dell’esilio, eppure lei non gliel’avrebbe mai rinfacciato, silenziosa e mite com’era.

Improvvissamente si ritrovò a pensare a Giulia. Se Cornelia era la notte, la figlia di Cesare era stata il giorno. E che giorno! Era bella, intelligente e nei suoi occhi brillava la stessa arguzia e ambizione del padre. Forse, se il parto non avesse ucciso sia lei che il bambino, le cose sarebbero andate diversamente. Quella ragazza era stato il maggior collante tra lui e Cesare.

Ma anche quello faceva parte di un’altra vita. Il dolce periodo di Roma era lontano, come una mitica età dell’oro che pareva inverosimile aver davvero vissuto. Il passato più recente parlava di sangue, di guerre fratricide, di pesanti sconfitte e, soprattutto, di estenuanti giorni in mare. Braccato come i pirati che tempo fa lui stesso aveva sconfitto.

“In fuga da Cesare…in fuga da Roma. Dei, ma come siamo arrivati a questo?”si chiese.

Non sapeva più a cosa credere. La Repubblica, il senato, i valori per cui aveva lottato erano stati spazzati via. Le parole di Catone e dei suoi sostenitori gli sembravano vuote e inutili. La realtà era una sola: Roma era in mano a Cesare, la repubblica aveva fallito.

Una piccola raffica di onde fece rollare la nave. Alzando lo sguardo vide di nuovo il faro. Le sue mani si strinsero con rabbia al parapetto: se avesse potuto l’avrebbe demolito.

 

Due giorni dopo, il 29 Settembre, Pompeo venne assassinato con l’inganno per ordine di Tolomeo.

A ucciderlo furono il prefetto del sovrano egiziano, Achilla, e Lucio Settimio che nel 67 a.C. era stato centurione dello stesso Pompeo nella guerra contro i pirati. Era il giorno del suo cinquattotesimo compleanno; tredici anni prima, il medesimo giorno, celebrava le sue vittorie sui pirati e sull’Oriente.

Il corpo del generale, privo di testa, fu abbandonato su una spiaggia, nudo. Un fedele liberto riuscì a recuperarlo e a dargli degna sepoltura.

La testa, insieme al sigillo, venne invece offerta a Cesare dal sovrano egiziano.

Plutarco riporta:“quando un servo gli presentò la testa mozzata Cesare si girò via con ripugnanza, come da un assassino; e quando ricevette l'anello con il sigillo di Pompeo su cui era inciso un leone che tiene una spada nelle sue zampe, scoppiò in lacrime." (Plut. 80)

 

Ecco cosa succede a lavorare alla tesi...anche i miei racconti ne risentono <img alt=" />


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 09 agosto 2009 23:45
Erin: Scritto molto bene, sia la forma che le descrizioni, ma non mi ha "mosso" niente dentro. Non ho mai avuto una grande simpatia per Pompeo... <img alt=" /> Non mi è piaciuta la didascalia finale, come un estratto di libro di storia. Beh, la toglierei e basta: se qualcuno non sa che poi Pompeo sarà ucciso, pazienza: il pezzo si regge comunque da solo. Cioè, non c'è alcun bisogno di sapere come si concluderà questa fuga - si tratta solo della descrizione di questo momento, di un uomo in fuga che medita sul suo passato, e si sente ormai stanco. L'idea è bella in se'.

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