Se proprio volete saperlo, nel brano l'età dell'Oro è appena finita. Non è un caso che Morte si ricordi degli elfi, creature leggendarie e immortali, e quindi preistoriche. Nella storia scritta dell'uomo l'elemento innovativo è la guerra. Le tribù si scontravano, questo emerge dal brano, ma non c'era un'organizzazione militare vera e propria. C'era istinto di sopravvivenza, ma non la volontà di distruggersi l'un l'altro studiata a tavolino. Una cosa è uno scontro, un'altra la guerra. Le prime guerre di cui si ha testimonianza sono quelle legate alle popolazioni mesopotamiche, che già dagli inizi era ben organizzata e molto diversa dalle popolazioni nomadi. Si trattava per lo più di indoeuropei, ma non tutti migrarono verso l'europa. Molti rimasero in Anatolia, e lì decisero di conquistare per potere le popolazioni vicine. Non si tratta di conquista di un tesoro o di un pezzetto di terra come per gli uomini della preistoria. Ciò che scatena la guerra è unicamente il desiderio di potere il desiderio di dominare l'altro. Ed è questo a renderla così terribile. Eppure, se vogliamo giustificare la decisione di Crepuscolo di accogliere Guerra, la storia vera delle popolazioni è iniziata proprio con le guerre e con il loro progressivo espandersi nel mondo. Segnando la fine di un periodo di benessere come l'età dell'oro, ma decretando anche l'inizio dell'evolversi progressivo dell'umanità. Come a dire che, sia giusta o meno(per me non lo è), la guerra è stata necessaria all'uomo per vivere.
La conclusione è quella delle novelle e delle favole, finiscono sempre con una simile riflessione. Tuttavia spero, con la mia spiegazione, di aver smentito ogni mio intento moralista. Che poi una morale c'è, l'ho detta ed è radicata nel racconto è. Perchè tutto ha una morale, soprattutto le novelle e le favole! " />
Riguardo quella frase, era per dire che Morte invidia da subito Guerra perchè è più bello di lui. E infondo sembra che la morte sia il peggiore dei mali, no?
Come al solito, mi piace quello che criticano gli altri, sarò io? ">
mariateresa, non togliere nulla: il pasticcio tra elfi e bibbia ci sta benissimo in un racconto ironizzante, e i 4 cavalieri bastano ed avanzano per rendere centrale il 4. Poi è il quarto cavaliere il peggiore (nel tuo racconto) e solo il suo arrivo dà senso sia al tema del 4 che all'intera citazione e all'esistenza stessa di secoli di mitologia apocalittica sui cavalieri.
Per ora per me sei in testa ^^
Il racconto di Lord Mortarion è bellissimo in sè e, anche qui, a me metterci quella parolina sussurrata non sembra un mero espediente per 'restare in tema': questo grazie al cinque finale che data la traccia è un colpo di genio stilistico.
Erin: il racconto che mi è piaciuto meno di tutti i contest...te lo dico così perchè in realtà ci tengo che tu lo prenda come un complimento :P io ODIO DETESTO E RIMUOVO i racconti (e film, etc...) intimisti, amarcord, completamente calati nella comune realtà e così perfettamente equilibrati e 'lisci' come scrittura e tono, non c'è una sbavatura a pagarla!
Quindi credo che in sè sia un racconto perfetto anche se non lo voterò
Lysmaya
Bello. Non è poco metterci dentro il 4 anche graficamente e stilisticamente senza che sembri appiccicato a forza (e non lo sembra). La struttura si vedeva da subito, e anche meglio gli indizi meno sfacciati (il conto dei giorni e degli anni etc). Poi nessuno ha avuto il coraggio di tentare una vera poesia, il coefficiente di difficoltà iniziale si alza.
Anche questo è in lizza per le mie preferenze.
AryaSnow.
Sempre molto belli i tuoi racconti..ok, ormai si è capito che incontri i miei gusti ed hai qusto vantaggio sleale sugli altri ^^'. Questo però non è in lizza temo.
Anche qui, imho, la traccia data non rimane sullo sfondo, perchè il 4 è il collegamento tra i due paragrafi (tra l'altro, la sua presenza più forte l'ho sentita nell' ultimissima riga dell'insegnante e poi, subito, nella primissima riga del boia. Bella simmetria **)
Quello che non mi ha convinto, in realtà, è stata l'impressione stranissima di rileggere il tuo racconto sui puffi con un'altra trama. Il ritmo, il modo di trattare il tema, inizio e svolgimento e fine, mi sono sembrati uguali uguali oO. Strano lo so, ma non mi convince: due strutture così identiche non possono adattarsi a due tracce così diverse. oO
Ehe belli. continuate. /me sta diventando fan del club degli Scrittori Congelati...
Il mio preferito per ora è quello di AryaSnow come contenuto, anche se trovo sarebbe stato meglio un racconto fluido per esprimere al massimo le potenzialità delle sue storie.
Ma perché sono cosí tonto? " /> E dire che l'avevo letto due volte...ehm, veramente4d31a4598057dc2d2e9e187671f82caf'4d31a4598057dc2d2e9e187671f82caf
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Francamente, non capisco nemmeno se a uccidere sarà Tenebra o Oblio.
Oblio è il protagonista... E' Tenebra che uccide...
" /> Ecco, questo alla Dama sembrava di averlo chiaramente esplicitato...
Eh?? " />" />Quello che non mi ha convinto, in realtà, è stata l'impressione stranissima di rileggere il tuo racconto sui puffi con un'altra trama. Il ritmo, il modo di trattare il tema, inizio e svolgimento e fine, mi sono sembrati uguali uguali oO. Strano lo so, ma non mi convince: due strutture così identiche non possono adattarsi a due tracce così diverse. oO
No, davvero, questo commento mi lascia completamente sorpresa " />
Sinceramente non ho pensato nè associato minimanente i due racconti insieme, mi sembra non c'entrino proprio nulla l'uno con l'altro, assolutamente nè come struttura nè come modo di affrontare il tema
Dove ci sarebbe questa spaventosa uguaglianza? La cosa mi incuriosisce...
Per questa cosa mi dispiace davvero perchè io al contrario questo racconto l'ho scritto con lo spirito di distaccarmi un po' da tutti gli altri... bohhh =P
Comunque il mio preferito per ora è quello di lysmaya. La trama di base e il ruolo dei personaggi li ho capiti facilmente.
" />Ehe belli. continuate. /me sta diventando fan del club degli Scrittori Congelati...
La Dama ringrazia moltissimo! (e ringrazia moltissimo anche AryaSnow!)
Lysmaya
Bello. Non è poco metterci dentro il 4 anche graficamente e stilisticamente senza che sembri appiccicato a forza (e non lo sembra). La struttura si vedeva da subito, e anche meglio gli indizi meno sfacciati (il conto dei giorni e degli anni etc). Poi nessuno ha avuto il coraggio di tentare una vera poesia, il coefficiente di difficoltà iniziale si alza.
Anche questo è in lizza per le mie preferenze.
Ehe belli. continuate. /me sta diventando fan del club degli Scrittori Congelati...
dopo il CCC vuoi fondare anche il CSC? " />
Contest di scrittura creativa: Quattro
Il pazzo crede che 2 + 2 = 5.
Il nevrotico sa che 2 + 2 = 4, ma non lo sopporta!
(anonimo)
È grazie agli amici che i tipi come me riescono a mettersi con una ragazza. Con la mia timidezza, lasciato a me stesso, non riuscirei mai a combinare nulla.A volte basta un aiuto minimo, come quella volta che eravamo al bar Mimosa e c'era quella bellezza abbagliante, seduta da sola a un tavolino poco distante dalla nostra chiassosa compagnia. Io tentennavo, m'alzavo a metà per andare da lei, ma poi mi risiedevo tremante: non osavo. Se Marco non mi avesse dato al momento giusto una convinta gomitata alle costole, non sarebbe successo nulla.
Marco aiutava volentieri - lui di donne ne aveva quante ne voleva. E in genere i suoi aiuti erano più circostanziati di una semplice gomitata. Come nel caso della mia storia con Silva, che avevo incontrato a una festa, durante un viaggio. Mi ero seduto per terra accanto a lei, le schiene contro il muro - musica, chiasso e luci attorno a noi. Dopo avere parlato per un po' di cose senza importanza, d'impulso ho tentato di baciarla. Mi è arrivata una gomitata alle costole (pare essere una costante): "Possibile che ogni volta che si parla con uno, dopo un po' ti salta addosso?" disse in tono offeso. Ma vidi che rideva. Risi anch'io - non sapevo che altro fare...
La mattina dopo, facendo colazione con gli amici che ci ospitavano, ero depressissimo. Non l'avrei più rivista. Non avevo fatto altro che lamentarmi tutta la notte con Marco di questa occasione mancata. Mentre aggiungevo strati esagerati di prosciutto e formaggio in un toast consolatorio, suonò il campanello. Marco, ancora con gli occhi pieni di sonno e la bocca di pane e nutella, bofonchiò: "Vai tu ad aprire..." Mi alzai di malavoglia, spalancai la porta, e me la trovai davanti. Ebbi un improvviso vuoto allo stomaco. Era bellissima. Mi salutò con un sorrisetto, e si unì alla nostra tavolata. Scambiammo in tutto qualche monosillabo - quasi non ci guardammo. Marco l'aveva contattata quella mattina, prima che mi alzassi, invitandola a colazione da noi. Lei sapeva che era per me - e questo è utile, utilissimo. A volte basta solo pensare per un po' alla possibilità dell'amore per finire con l'innamorarsi. E io ero sempre in cerca del Grande Amore, quello perfetto, quello che sarebbe durato per sempre, contro ogni ragionevole aspettativa. Perché si sa, poi ci si stanca, ci si tratta male, e l'amore finisce. Ma questa volta no, no! Con Silva la vita era fantastica. Si trasferì nella mia città, per vivere con me. Mi raccontava i suoi folli sogni, e io i miei piani per il futuro, nell'intimità dei lunghi pomeriggi passati senza far nulla se non amarci. E i viaggi insieme, gli scherzi assurdi, la musica condivisa, le feste, i piccoli regali che ci facevamo...
Questo è perfetto, pensavo: non può durare. Le storie non durano. Siamo troppo diversi. Io sono troppo metodico, lei troppo pazza. Io l'adorerei per sempre, ma lei alla fine mi detesterà...
Che sciocchezze, perché mi rovinavo una cosa cosí bella con le mie paranoie?
Ma cominciavo a sentire che le cose stavano andando male. Il sesso diventava sempre meno focoso, e sempre più raro. Mi ostinavo a negare l'evidenza, e mi inventavo cose per tenerla allegra. Ma certo, certo, mi ripetevo, quale amore può essere più perfetto di questo?
Poi quella sera: mentre io ascoltavo musica fumando una sigaretta, guardando lei che danzava nuda davanti a me... Il giorno dopo doveva partire per andare a visitare i suoi, ma sembrava cosí tanto un addio...
Dovetti riconoscerlo qualche giorno più tardi, al telefono: "Scusa ma... Mi hai lasciato?" chiesi. "E te ne sei accorto solo adesso?" rispose lei, tranquilla. "Ma perché?" mormorai, quasi implorante. "Sei troppo possessivo. Io ho bisogno della mia libertà." "Possessivo?" "Sí, mi stavi sempre appiccicato..." "Ma io ti amavo..." "Potresti spedirmi la mia roba?"
Dopo un po' riappesi. Pensieri amari mi percorrevano la mente. Che stupido. Perché dovevo sempre illudermi in questo modo? Perché non accettare le cose per come stanno? Due più due non farà mai cinque. Fa quattro, quattro, quattro... Sempre quattro.
4215 caratteri
Tyron Hill: secondo me è quello stilisticamente migliore che tu abbia scritto. Trovo lo stile molto pulito e efficace per lo scopo e la struttura del racconto (tu avevi detto di non saper scrivere. Beh, qui più che in ogni altro tuo testo io noto il contrario " /> ). Solo una cosa, però:
"Possibile che ogni volta che si parla con uno, dopo un po' ti salta addosso?"
Non ho proprio capito questa parte: chi la dice e perchè? " />
Il tema non è per me particolarmente entusiasmante, non ci sono sorprese e... si sa che l'atmosfera quotidiana e di "vicende di vita normale" non è tra i generi più per il mio palato...
Il legame con quattro conclusivo mi piace come idea, però forse non mi suona bene la frase iniziale sul pazzo e sul nevrotico: mi stona un po' perchè nel racconto poi non ci vedo una pazzia o un nervosismo particolare alla fine, boh... quindi non mi sembra abbastanza in tema e collegato. E' una buona idea iniziare con una "perla" sul 2+2=4, ma forse la preferivo un po' diversa. Nulla di grave, però.
Nonostante non mi abbia sconvolto, è stato un testo carino da leggere. Il protagonista è caratterizzato bene.
Non è male.
lysmaya: non mi devi ringraziare, non faccio che dire ogni volta sinceramente ciò che penso. Il merito è tuo " />
Pittusto, grazie a te per avermi fatto leggere un testo così carino, ma anche a tutti gli altri... che un racconto mi piaccia di più o di meno, è sempre bello vedere così tanta gente che dà interpretazioni diverse e scrive cose diverse " />
Adesso però, gente: qualcuno scriva un racconto su uno che ce l'ha lungo 4 o 44 centimetri, forza
Beh, il contest è molto utile per esercitarsi, per imparare... Ho notato miglioramenti in tutti! " />Tyron Hill: secondo me è quello stilisticamente migliore che tu abbia scritto. Trovo lo stile molto pulito e efficace per lo scopo e la struttura del racconto (tu avevi detto di non saper scrivere. Beh, qui più che in ogni altro tuo testo io noto il contrario ).
Oh, non era chiaro? La dice Silva, dopo avermi dato la gomitata: si lamenta del fatto che non si possa avere una chiacchierata "normale", senza secondi fini, ogni volta che si parla con un ragazzo... Come potrei correggere?Solo una cosa, però:
"Possibile che ogni volta che si parla con uno, dopo un po' ti salta addosso?"
Non ho proprio capito questa parte: chi la dice e perchè? " />
Eh, lo so, lo so... Ma io amo cercare lo speciale nel quotidiano. Lo sento più "vero". E l'ho trovato nel racconto di Erin! " /> Questo non significa che non mi piaccia anche leggere racconti speciali come i tuoi - ma non mi viene di scriverli...Il tema non è per me particolarmente entusiasmante, non ci sono sorprese e... si sa che l'atmosfera quotidiana e di "vicende di vita normale" non è tra i generi più per il mio palato...
Beh, secondo me la pretesa di un amore perfetto è già nevrotica di per se'... E mi piaceva l'idea di una persona che spera che - una volta tanto - 2 + 2 possa fare 5. Peccato che non succeda mai. " />Il legame con quattro conclusivo mi piace come idea, però forse non mi suona bene la frase iniziale sul pazzo e sul nevrotico: mi stona un po' perchè nel racconto poi non ci vedo una pazzia o un nervosismo particolare alla fine, boh...
Contest di scrittura creativa: Quattro
-Sta arrivando qualcuno-
Ethan ripose la Bibbia nella bisaccia, e si accovacciò accanto al compagno.
-Dove?-
Javier indicò con il dito verso nord-est. Nell'aria tersa e limpida del deserto si levava una colonna di polvere.
-Cavalli. A due miglia da qui-
Dall'altura rocciosa sulla quale erano appostati dominavano l'ultimo tratto della pista di Nogales, la via più rapida per il Messico.
- Sono loro - Javier raccolse il fucile da terra - Tre cavalieri -
Ethan socchiuse gli occhi. Tutto quello che riusciva a vedere da quella distanza erano delle ombre sfocate.
- Sei sicuro, Javier? Non mi va di ammazzare persone innocenti.. -
- Sicuro, amigo. Guarda, se non mi credi - rispose Javier passandogli il binocolo.
Ethan controllò la posizione del sole. Era alle loro spalle. Nessun rischio che notassero il riflesso sulle lenti di vetro.
Ci mise qualche secondo a individuare i cavalieri. Era come aveva detto Javier. Due uomini e una donna.
Ethan controllò che il fucile fosse carico. Tra pochi minuti ne avrebbe avuto bosogno.
- Ricordamelo ancora una volta, Javier. Perchè lo stiamo facendo?-
Il meticcio fissò il compagno come se fosse impazzito.
- Perchè Mr. Redford ha messo 1000 dollari di taglia su ognuno di quegli hombres, amigo. Ho sentito che la donna era la sua amante, ma poi lei gli ha rubato un bel po' di grana con l'aiuto degli altri due. Non sono certo degli angioletti, se credi che... -
- No, Javier - lo interruppe Ethan - perchè stiamo facendo questa vita...? i killer... sono ormai 4 anni che ammazziamo persone in tutto il sud-ovest -
- Lo facciamo per i soldi. Lo facciamo perchè è l'unica cosa che sappiamo fare. E lo facciamo perchè ci piace - Javier sogghignò - A proposito, come stiamo messi con la nostra piccola gara? -
Ethan sospirò. Ancora qualche migliaio di dollari e avrebbe potuto ritirarsi, comprarsi un piccolo ranch su nel Montana, e cominciare una nuova vita. Lontano da quello psicopatico di Javier.
Ma non ancora. Javier era fottutamente bravo, e insieme lavoravano bene. Ancora per qualche mese.
- Siamo 23 pari -
- Bien. Sembra che tra pochi minuti uno di noi passerà in vantaggio eh? Facciamo come quattro mesi fa con quei cowboys? Chi ne ammazza di meno paga da bere.-
- Ottimo, Javier. Ottimo -
I cavalieri erano quasi a tiro, ormai.
Procedevano al trotto, sollevando nuvole di sabbia che impolveravano vestiti e capelli.
Ethan si appiattì dietro le rocce. Inquadrò nel suo mirino la donna.
Contò i propri respiri. Lenti e profondi. Uno. Due. Tre.
Poi fece fuoco.
Nello stesso istante anche Javier esplose i suoi colpi.
Non fecero economia di pallottole. La morte si abbattè sugli ignari cavalieri, e la sabbia del deserto si tinse di rosso, mentre uomini e cavalli crollavano a terra in un groviglio disperato di corpi e urla.
In pochi secondo fu tutto finito. Javier soffiò teatralmente sul winchester fumante, sorridendo compiaciuto.
- Forza, scendiamo giù a vedere se qualcuno è ancora vivo. Anche se non ci scommetterei un pesos -
I cavalieri erano morti.
Javier aveva abbattuto i due uomini, e come suo diritto stava frugando nelle loro tasche e nelle loro bisacce alla ricerca di qualche oggetto prezioso. Niente soldi. Quelli dovevano riportarli a Mr. Redford.
Ethan si incamminò verso il cadavere della donna che aveva ucciso.
I capelli avevano il color della terra e del sangue, ma Ethan capì subito che erano neri. Neri come la sua anima.
- Allora, amigo, sembra proprio che tu mi debba un birra eh? - Javier fischiettò mettendosi in tasca un orologio d'argento.
Ethan non rispose. Rimase immobile alcuni istanti, inginocchiato accanto alla sua vittima.
- No Javier. Niente birra. Siamo ancora pari, amigo. -
- Ma che dici, vecchio folle? Erano in tre, come diavolo facciamo a essere pari... -
Gli occhi di Ethan erano fissi sul rigonfiamento del ventre della donna.
- Quattro... - sussurrò
Tyrion, il tuo lavoro è interessante ma...Ser Balon sta volta vince su tutti! " />
Concordo (cioè, che Balon vince su di me - non su tutti però).Tyrion, il tuo lavoro è interessante ma...Ser Balon sta volta vince su tutti! " />
Ieri sera il mio racconto mi piaceva abbastanza: stamattina però quando l'ho riletto ci ho visto un grosso difetto. In un buon racconto, o romanzo, le diverse parti si richiamano l'una con l'altra e sono parte di un tutto. Nulla è superfluo. Ad esempio, nell'incipit si potrebbe già trovare il seme della conclusione della storia... Nel mio racconto questo non c'è. La prima parte (quella con tutta la pippa sugli "amici che aiutano") è del tutto irrilevante alla storia, al suo finale, all'idea centrale del racconto. In pratica, tre quarti di quel racconto sono solo "ambientazione" (probabilmente in un tentativo, quasi inconsapevole, di creare un senso di realtà): solo l'ultimo quarto della storia è la storia vera e propria. La citazione all'inizio sul 2 + 2 = 4 (o 5) non è sufficiente a creare un ponte che unifica il tutto.
Sono abbastanza deluso dal risultato - ma non tutte le ciambelle riescono col buco! " />
Potevi fare di meglio, rendere il testo più armonico, ma l'idea traspare lo stesso alla fine ed è ottima. Un buon pezzo comunque " />
Balon: Bellino " />
Il western non è tanto il mio genere e, a parte la trovata finale del 4, è un brano piuttosto clichè in quel genere.
Però... mi è piaciuto abbastanza...
E' scritto bene: con dei bei passaggi, in modo secco e pulito. Solo un paio di cosine...
Non mi va di ammazzare persone innocenti..
Ecco, questa battuta mi sa un po' di.. come spiegartelo... "frase fatta moralista" per dei duri cowboys. Direi il concetto in forma più rozza e volgare, della serie: "Fammi guardare meglio, se sono poveri str***i qualsiasi non contare su di me". Una cosa con questo spirito, insomma...
Un po' anche qui...
i killer... sono ormai 4 anni che ammazziamo persone in tutto il sud-ovest -
magari invece di "persone" sta meglio "gente": più colloquiale.
Ma a parte questo, complimenti per l'aspetto tecnico.
Il colpo di scena finale non mi ha tanto emozionata, però è stato imprevedibile.
Ma la parte che mi è piaciuta di più è la prima: c'è la giusta tensione e sono divertenti i discorsi dei due killer che parlano di fare le gare su chi ne ammazza di più " />
@Tyrion: quella frase lì mi sa che non mi è stata chiara perchè poco prima hai parlato di gomitate da parte dell'amico Marco. Allora quando hai detto "mi è arrivata una gomitata", d'istinto ho provato confusione e mi è venuto da pensare che in qualche modo fosse entrato in scena anche Marco " />