Ora capisco. Ora l'ho corretto (nella mia versione personale - non in quella del contest ovviamente).@Tyrion: quella frase lì mi sa che non mi è stata chiara perchè poco prima hai parlato di gomitate da parte dell'amico Marco. Allora quando hai detto "mi è arrivata una gomitata", d'istinto ho provato confusione e mi è venuto da pensare che in qualche modo fosse entrato in scena anche Marco " />
In effetti, anche se si capiva che la frase era pronunciata da Silva, sembrava che la gomitata l'avesse data Marco
per quanto riguarda i commenit agli utlimi due brani...
Tyrion Hill: bellino il brano, peccato per il finale... (non nel senso che il finale è mal fatto, ma proprio che spiace per il protagonista)...
Ser Balon Swann: il western non è il genere preferito della Dama e il brano risentiva del fatto che, essendo il tema "quattro" era abbastanza ovvio che i tre non fossero solo tre... però la soluzione da te adottata crea comunque un bel colpo di scena...
Come mai così in pochi a partecipare? " />
Forza, dateci dentro! " /> (così vi frego le idee " />)
Come mai così in pochi a partecipare? " />
Beh, penso che sia naturale un calo dei partecipanti dato che ormai siamo ad agosto. " />
Chi per tutto il mese o chi per una settimana o due, in genere parecchi partono per le vacanze (infatti a questo punto non so se sarebbe meglio rinviare il tutto a settembre...proprio come il DM)
Oppure potrebbe essere un'idea per una volta far durare di più il prossimo turno, ad esempio tutto agosto. Boh " />
La prima parte (quella con tutta la pippa sugli "amici che aiutano") è del tutto irrilevante alla storia, al suo finale, all'idea centrale del racconto. In pratica, tre quarti di quel racconto sono solo "ambientazione" (probabilmente in un tentativo, quasi inconsapevole, di creare un senso di realtà): solo l'ultimo quarto della storia è la storia vera e propria. La citazione all'inizio sul 2 + 2 = 4 (o 5) non è sufficiente a creare un ponte che unifica il tutto.
Sono abbastanza deluso dal risultato - ma non tutte le ciambelle riescono col buco!
secondo me sei troppo severo.
io il tuo brano l'avevo inteso come abbastanza autobiografico (o biografico), una carrellata dei ricordi che sono stati importanti in una storia d'amore.
visto che si parla di vita "reale", è più realistico che tutto non coincida perfettamente e che anzi venga trasmessa (senza esagerare) una certa idea di caos.
P.s.
come diceva il saggio della montagna, grazie all'amore 1+1 può anche fare 3 (papà mamma e figlio, eheh)
Concordo con Balon, secondo me quella cosa del brano di Tyrion non è un difetto, mi suona abbastanza naturale.
Queswta volta é stata una vera sfida.. anche a causa del pochissimo tempo che ho avuto a disposizione.. ma sono ocntento di potervi presentare il mio quinto contest!
Come al solito grazie per eventuali critiche e apprezzamenti
Un salutone
CONTEST DI SCRITTURA 5: QUATTRO
L'ascensore
Piccola premessa:
In giappone il numero quattro è considerato sfortunato: ciò deriva dal fatto che si può pronunciare sia 'yon' che 'shi' ('shi' è anche la pronuncia di un ideogramma che rappresenta la morte).
Fonte Wikipedia
Le porte dell'ascensore stavano per chiudersi.
Larry O'Relly entrò proprio in quel momento nell'atrio della BioLab Company.
- Aspettate! - Riuscì ad urlare, raccogliendo le sue ultime energie.
Ricoprì con un ultimo sforzo la distanza che lo separava dalla sua ultima ancora di salvezza.
Aveva perso di tutto quella mattina: treno, autobus e persino l'ultimo taxi libero.
Sembrava oramai tutto perduto, quando per fortuna incrociò lo sguardo della giovane ed avvenente ragazza con il tailleur rosso.
Grazie al cielo, esiste ancora qualcuno di gentile in questo mondo infame. Pensò mentre si lasciava scivolare nel vano dell'ascensore.
Guardò l'ora e vide che mancavano solo quattro minuti all'inizio dell'incontro con i dirigenti della BioLab.
Potevano bastare.
Aveva corso all'impazzata per riuscire ad arrivare in tempo e grazie alla ragazza vestita di rosso ce l'aveva fatta.
L'affare della sua vita poteva ancora andare in porto.
Non riusciva a parlare tanto i polmoni gli bruciavano per il duro sforzo, così si limitò a guardarla e con un sorriso stanco chinò il capo in segno di gratitudine.
Le porte si chiusero e l'ascensore ripartì con un ronzio silenzioso.
La ragazza con il tailleur rosso distolse lo sguardo dall'uomo in giacca e cravatta.
Dalla fretta che aveva sembrava avergli salvato la vita, ma in cambio cosa aveva ottenuto?Un misero cenno del capo.
Si osservò velocemente nello specchio alle sue spalle.
Eppure non sono da buttare.
Non pretendeva un invito a cena, ma almeno un grazie o un ammiccamento malizioso le avrebbe sicuramente fatto piacere.
Mentre era persa nei suoi pensieri notò nel riflesso l'asiatico che la fissava con una strana espressione. Non ne era completamente sicura, ma le sembrava di scorgere un po' di odio nei suoi piccoli occhi neri.
Si affrettò a spostare lo sguardo sulla punta dei suoi piedi, leggermente spaventata.
Erano arrivati al terzo piano.
L'anziano professore non si era mai sentito così a disagio in un ascensore. All'inizio non sapeva dire se la causa era dei respiri affannosi dell'uomo in giacca e cravatta o della piacevole presenza della giovane ragazza con il tailleur rosso.
Quando il lift si bloccò improvvisamente al quarto piano, capì cosa lo disturbava tanto.
Il piccolo asiatico aveva iniziato a borbottare in giapponese sin da quando l'uomo d'affari era salito all'ultimo momento.
- Fantastico, ci mancava solo questo - imprecò con rabbia l'uomo elegante, riprendendosi momentaneamente dalla sua corsa.
Il giapponese spinse violentemente la ragazza di lato e si mise a schiacciare velocemente il bottone di allarme.
La cabina sobbalzò e poi restò immobile.
Il professore vide la paura negli occhi della ragazza, ma a preoccuparlo fu il terrore negli occhi del giapponese.
- È tutta colpa tua! - gridò puntandole un dito al petto - Tu sia maledetta! -
Anche le luci si spensero.
Sally Rossi aveva paura del buio sin da quando era bambina. Il terrore delle interminabili scale negli edifici arrivò dopo, ma questa fobia era più che giustificata visto il brutto incontro di sette anni prima.
Quando finalmente il black-out finì, si lasciò sfuggire un lungo sospiro di sollievo.
- Avanti Sally, non è durato neppure cinque minuti - tentò di rassicurarla un suo collega.
L'unica cosa che la calmò davvero fu vedere l'ascensore che finalmente ripartiva dal quarto piano.
Guardò come ipnotizzata i numeri dei piani illuminarsi.
Quando le porte si aprirono, si ritrovò ad osservare scioccata l'interno.
Si voltò e si precipitò piangendo verso le scale, lasciandosi alle spalle la scritta sullo specchio: "shi".
Era scritto con il sangue
Ser Lostdream: Come al solito, è scritto decisamente bene, unico appunto...
Il professore vide la paura negli occhi della ragazza, ma a preoccuparlo fu il terrore negli occhi del giapponese.
- È tutta colpa tua! - gridò puntandole un dito al petto - Tu sia maledetta! -
Io ho capito subito che ad urlare la frase era stato il giapponese perchè all'inizio hai fatto le precisazioni sulle superstizioni giapponesi, allora sentendo parlare di maledizioni... Ma in sè rischia forse di sembrare che sia stato il professore a parlare, può non essere molto chiaro nell'immediato...
Per il resto, il problema è che il finale non mi è chiaro anche dopo averlo letto due volte, mah " /> Perchè il sangue? Che è successo alla fine e qual'è il senso?
Poi altra cosina...
- Avanti Sally, non è durato neppure cinque minuti - tentò di rassicurarla un suo collega.
L'unica cosa che la calmò davvero fu vedere l'ascensore che finalmente ripartiva dal quarto piano.
Chi è quel suo collega che tenta di rassicurarla e la chiama per nome? Lei era in ascensore, e mi pare di capire che tutti e 3 le fossero sconosciuti. Chi glielo dice?
Il professore vide la paura negli occhi della ragazza, ma a preoccuparlo fu il terrore negli occhi del giapponese.
- È tutta colpa tua! - gridò puntandole un dito al petto - Tu sia maledetta! -
ups... Qui ho dimenticato un pezzettino... Colpa della scrittura a bella... Non avendo a disp il pc lo scrio prima a mano... " />
La sally del finale non era nel lift ma aspettava ad un piano superiore... Quando finalmente arrivo quel che vi vede all interno e cosi spaventosoda farle dimenticare la fobia delle scale e scappare via...
Sul vetro c'e la parola quattro/morte scritta con il sangue... Volevo lasciar intendere la tragedia senza descrivrrla troppo ma non ci son riuscito mi sa " />
non so se ora e piu chiaro... Scusa se non mi dilungo troppo ma con l'iphone faccio una faticaccia a scrivere :-)
Era chiaro anche prima... ^^
Bello. Certo che ti vengono bene i passaggi di pdv, non ci riesce nessun altro finora.
A me ha stonato un'altra cosa invece...è un racconto realistico, quindi se questo giapponese oltre che superstizioso e claustrofobico non è anche un killer seriale che va in giro con il machete nelle mutande, con cosa ha ucciso la ragazza in rosso (e forse anche gli altri) in un modo tale da avere sangue addirittura per scrivere alla 'profondo rosso'? Non è che in ascensore si trovi poi molto...
Cioè... il giapponese ha ucciso la ragazza in rosso?
Uhm, secondo me il problema è...
- Così tanti pdv in così poco spazio rischiano di confondere già in sè, allora bisogna stare attentissimi a rendere il racconto chiaro. Infatti io sul momento non mi aspettavo che ne fosse introdotto uno quarto esterno a tutta la situazione iniziale... Secondo me era meglio precisare subito che la ragazza era fuori dall'ascensore.
- Hai detto che si tranquillizza solo quando l'ascensore riparte: se lei è all'esterno, mi pare strano dia tutta questa importanza all'ascensore, basta che le luci siano accese... Allora a maggior ragione mi è sembrato fosse qualcuno che sta dentro. Certo, ci saranno dei motivi che lo fanno reggere, ma secondo me rischia di confondere...
- Siccome nella scena finale si parla solo di un 4 sullo specchio e non si dice una parola della presenza di nessun altra persona oltre alle ragazza, allora l'ascensore mi è apparso vuoto e non ne capivo il senso (gli altri tre dovrebbero essere lì, urlare, aggredirsi... ).
L'ho fatto leggere ad altre due persone che non hanno capito, qualcun altro invece sì. Boh, per me questa volta poteva essere reso meglio, con facilità e senza perdere niente " />
Eh certo che l'ha uccisa...è claustrofobico e ha perso la testa quando si sono bloccati..e si sono bloccati per colpa di lei perchè ha fatto entrare il quarto uomo nell'ascensore e questo ha portato sfortuna.
E magari ha ucciso anche il quarto uomo stesso.
/me fa viaggi mentali sui finali semi-aperti
Secondo me era meglio precisare subito che la ragazza era fuori dall'ascensore.
- Hai detto che si tranquillizza solo quando l'ascensore riparte: se lei è all'esterno, mi pare strano dia tutta questa importanza all'ascensore, basta che le luci siano accese... Allora a maggior ragione mi è sembrato fosse qualcuno che sta dentro. Certo, ci saranno dei motivi che lo fanno reggere, ma secondo me rischia di confondere...
la ragazza si tranquillizza quando l'ascensore riparte perchè ha paura delle scale, se no nfosse ripartito avrebbe dovuto farsela a piedi.
così ora ha paura di entrambi povera
La storia del 4 l'avevo capita e ho sospettato che avesse ucciso la ragazza... però pensavo che la tizia finale fosse sempre la donna in rosso, inoltre l'ascensore con il sangue sullo specchio mi ha dato l'aria di essere vuoto " />Eh certo che l'ha uccisa...è claustrofobico e ha perso la testa quando si sono bloccati..e si sono bloccati per colpa di lei perchè ha fatto entrare il quarto uomo nell'ascensore e questo ha portato sfortuna.
E magari ha ucciso anche il quarto uomo stesso.
/me fa viaggi mentali sui finali semi-aperti
... giusto =Pla ragazza si tranquillizza quando l'ascensore riparte perchè ha paura delle scale, se no nfosse ripartito avrebbe dovuto farsela a piedi.
così ora ha paura di entrambi povera