Un po’ di differenza ci sarebbe (in teoria, almeno, che poi ciò sia stato reso o meno è da vedere) nel fatto che ad esempio l’insegnante è sì capace di espressioni basse (non essendo certo uno di quegli intellettuali sempre isolati a chini sui libri…), ma allo stesso tempo di momenti più raffinati e “letterari” rispetto a tutto il linguaggio del boia (l’associazione tra l’uva, i pianeti osservati nel cielo e il concetto di potere, espressioni come “lerciare la dignità”…); mentre il linguaggio del boia è (dovrebbe essere)… non particolarmente grezzo… ma più “normale” rispetto a queste parti. Comunque sì, non c’è una differenza così grande come ci si potrebbe aspettare dalle due figure, diciamo che ho fatto un boia non tanto ignorante (che sa anche scrivere tiene anche un diario) e un insegnante che sa anche essere basso e volgare. Capisco che ciò possa non convincere… La differenza è più espressa dagli interessi e dal carattere che dal registro.Aryasnow: inquietante è ancora dir poco... sarebbe interessante saperne di più: hai creato molto bene l'idea di un altro mondo, con sue regole e istituzioni... Sebbene alla prima lettura la Dama abbia storto il naso (il brano è molto particolare), la seconda l'ha lasciata incuriosita... Un piccolo appunto (anche se forse la cosa era voluta): sebbene tu abbia segnalato lo stacco tra i due PdV a livello stilistico e lessicale non si recepisce troppa distanza tra l'insegnante e il boia... Forse si potevano caratterizzare un po' meglio gli stili diversi di queste due persone (o forse è stata solo un'imrpessione della Dama)...
Però mi fa piacere che comunque il racconto sia stato più o meno apprezzato (almeno da alcuni). E’ un genere diverso da quello che ho fatto fino ad ora ed è scritto in prima persona… avevo un po’ “paura” di avventurarmici =P
Se dici che non è assolutamente il tuo stile sono curiosa " />Tra al massimo un paio di giorni anche la Dama posterà il suo brano... E' già stato scritto, ma per tema e forma non è assolutamente il suo stile... Però le sembrava carino come "gioco" coi lettori, perciò, non appena si sarà convinta che non riesce a migliorarlo ulteriormente, lo darà in pasto a tutti voi...
Il genere che hai scritto fino ad ora non incontra i miei gusti, voglio vedere come sarà questo brano.
Non ho ancora letto il racconto di Lord Mortarion, adesso lo faccio con calma.
Benvenutissimo comunque, finalmente un altro nuovo arrivo. Tho, prendi una caraffa di sangue " />
Lord Mortarion: lo stile per certi versi mi piace proprio molto: hai ricchezza di linguaggio e sai creare immagini ed espressioni efficaci e interessanti insieme, quest'ultima cosa per me è un grande pregio. Allo stesso tempo ci sono a mio parere un po' di difetti (principalmente qualche attributo in troppo che secondo me non aggiunge nulla)... nessuno tanto grave tranne uno:
e il silenzio fu invaso dai rumori della strada davanti alla vecchia casa: auto in corsa e chiacchiericcio dei passanti.
Il punto di vista per tutto il racconto è strettamente quello del tizio. Qui però c'è una fuoriuscita: sembra l'impressione di uno che prima stava dentro la casa e poi apre la porta per uscire (prima c'è il silenzio e poi lui lo sente invadere dai rumori, quando apre la porta). Invece avviene il contrario: lui prima è all'esterno (e i rumori è abituato a sentirli) e poi entra in una casa silenziosa.
I contenuti mi sembrano abbastanza banali, però l'atmosfera arriva bene.
La narrazione e la tensione è gestita bene e con un bello stile, solo che la svolta finale è moolto prevedibile, molto "topos del film horror".
Poi non ho capito: che c'entra il 4? Perchè il mostro sussurra 4 e poi 5? " />
Nel complesso non è male, particolari cose che mi piacciono molto, ma diverse altre che non mi convincono.
salve gente!
leggo che il tema tutto sommato è piaciuto, meno male, temevo fosse un po' troppo campato in aria " />
purtroppo non potrò seguire il contrst, oggi si parte " />
e scusate se nemmeno nei giorni scorsi ho dato uno sguardo, si sono aggiunte ulteriori disgrazie, ieri giornata in ospedale perchè mia sorella è caduta e si è quasi spaccata una caviglia " />
voi continuate, bravi bravi " />
Lord Mortarion: lo stile per certi versi mi piace proprio molto: hai ricchezza di linguaggio e sai creare immagini ed espressioni efficaci e interessanti insieme, quest'ultima cosa per me è un grande pregio. Allo stesso tempo ci sono a mio parere un po' di difetti (principalmente qualche attributo in troppo che secondo me non aggiunge nulla)... nessuno tanto grave tranne uno:
e il silenzio fu invaso dai rumori della strada davanti alla vecchia casa: auto in corsa e chiacchiericcio dei passanti.
Il punto di vista per tutto il racconto è strettamente quello del tizio. Qui però c'è una fuoriuscita: sembra l'impressione di uno che prima stava dentro la casa e poi apre la porta per uscire (prima c'è il silenzio e poi lui lo sente invadere dai rumori, quando apre la porta). Invece avviene il contrario: lui prima è all'esterno (e i rumori è abituato a sentirli) e poi entra in una casa silenziosa.
I contenuti mi sembrano abbastanza banali, però l'atmosfera arriva bene.
La narrazione e la tensione è gestita bene e con un bello stile, solo che la svolta finale è moolto prevedibile, molto "topos del film horror".
Poi non ho capito: che c'entra il 4? Perchè il mostro sussurra 4 e poi 5? " />
Nel complesso non è male, particolari cose che mi piacciono molto, ma diverse altre che non mi convincono.
Intanto grazie, è sempre bello ricevere dei complimenti " />
Per la storia del silenzio hai perfettamente ragione, anche la Dama me l'aveva detto (ma senza scendere nello specifico come hai fatto tu), però a me non sembrava così fuori ritmo... vabbè, me la metto in saccoccia per la prossima volta " />
E per quanto riguarda il finale...
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Ehm, il mostro conta le vittime " />
Erin: carina l'idea e il racconto si legge bene, ma più che un racconto "vero" mi sembra un articolo stile "vecchi anni 80": almeno per me, molta carica emotiva ma poca "trama", se capisci quel che voglio dire.
AryaSnow: molto apprezzabile l'idea dei PdV e bello stile, anche se come ha detto la Dama non si percepisce lo "stacco" tra i due PdV. A livello di stile in certi passaggi sembrano quasi la stessa persona " />
Buona anche la trama, che suscita interesse ed è originale (cosa che nella mia classifica personale vale un milione di punti) " />
Lord Mortarion: La tecnica e' davvero molto buona. Le descrizioni sono da brivido. Tutto funziona perfettamente. L'"errore" all'inizio del racconto (il PdV spostato, individuato da AryaSnow) non mi ha dato fastidio: forse ha un po' l'effetto di uno zoom in, quindi e' tollerabile; oppure indica sottilmente una "presenza" all'interno della stanza - poi il PdV si sposta (e rimane) sull'uomo. Direi che "funziona".
La frase iniziale penso solo che possa essere accorciata, perche' un po' ridondante: ad esempio da
il silenzio fu invaso dai rumori della strada davanti alla vecchia casa: auto in corsa e chiacchiericcio dei passanti.
ail silenzio fu invaso dai rumori di auto in corsa e chiacchiericcio di passanti.
o qualcosa del genere. Ma si tratta di una mini-minuzia. Anzi, forse e' meglio lasciare come hai fatto tu.
Il contenuto mi delude un po': il finale e' infatti quasi da barzelletta. Siccome il racconto e' scritto davvero bene, la reazione alla frase finale e'... una risata incredula. Un misto tra la delusione e il divertimento. Nonostante questo, pero', il racconto e' (nella mia scala personale) almeno un 8. Ma non basta per scalzare Erin e AryaSnow! " />
Ah, questa è in effetti l'ipotesi che mi era venuta in mente, però non mi convinceva e mi sembrava troppo poco come significato " />E per quanto riguarda il finale...
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Ehm, il mostro conta le vittime " />
Ci sono casi particolari in cui uno sbalzo improvviso di pdv secondo me va bene (ed è ad esempio il caso dello scorso racconto di Seetharaman: alla fine passa al mostro e direi che l'effetto ottenuto sarebbe stato impossibile altrimenti), ma per quanto mi riguarda non è questo il caso.
Ciao Seetharaman " />
Si sentirà la mancanza della partecipazione di una veterana del contest come te.
Stavolta cerco di tenermi al passo con la lettura dei brani " />
AryaSnow : " /> accidenti, questo era davvero macabro! Purtroppo non è il genere di racconto che apprezzo, ma questo non nega la sua validità. Domanda: ma queste idee da dove ti vengono? " />
Lord Mortarion : in primis sono contenta perchè ho indovinato il finale alla prima lettura (la perplessità di Arya mi aveva messo dei dubbi circa la mia interpretazione " /> ). Anche qui, ahimè, non è il genere che preferisco. In ogni caso, proprio come per Arya, questo non leva validità ad un ottimo racconto.
Ragazzi...ma i prossimi saranno tutti su questi argomenti? " />
Che cosa vi ha ispirato il "quattro"??
(ovviamente scherzo " /> .....ehm... anche voi...vero? " /> )
Più di così la Dama non riesce a cambiare...
La struttura che ha scelto l'ha molto condizionata e non è del tutto convinta del risultato, ma ha deciso di lasciare a voi il giudizio... " />
Quinto contest di scrittura: QUATTRO
Quattro anni ormai sono trascorsi da quando ha deciso di abbandonare il suo lavoro e i suoi colleghi per poter vivere una vita normale, legale, e in tutto questo tempo mai una volta ha pensato a quel che ha fatto nel suo passato, mai, fino a venerdì scorso, quando ha trovato quella busta.
Un semplice biglietto, nessun nome, nessuna firma, solo quattro parole vergate con una grafia che non potrà mai dimenticare: Quattro è la chiave, recita la scrittura del suo vecchio compagno, il suo partner, l’unico con cui era in grado di lavorare senza mai fallire un colpo, senza mai lasciare testimoni.
Anche se non ricorda più il suo vero nome, rammenta ancora come lo chiamavano tutti, il Gatto: non uccideva solo per lavoro, giocava con le sue vittime prima di sferrare il colpo finale, si divertiva con battute e indovinelli, dicendo che era il suo modo per dar loro una chance…
Tutti avevano una sorta di nome in codice: c’era Tenebra, che diceva di essere intollerante alla luce del sole e nascondeva la sua pelle candida con veli in diverse tonalità di grigio e sapeva svanire tra le ombre della notte; c’era Flipper, l’eterno ragazzino che passava ogni istante libero davanti a innocui videogiochi per dimenticar la morte che portava con sé; c’era il Prete, che sosteneva di uccider solo chi era indegno di restare in vita e viaggiava sempre con un piccolo crocefisso attaccato alla pistola… E c’era lui, Oblio, incaricato di far svanir le loro tracce dalla scena… Così l’avevano chiamato, fino a quando non aveva deciso di lasciarli per trovare la sua strada. Da quel momento l’avevano ribattezzato traditore e gli avevano giurato vendetta.
Traditore… Non si era mai sentito tale: non li aveva denunciati, né mai aveva provato a ricattarli; non li giudicava e non voleva da loro essere giudicato. Si era allontanato dalla sua vecchia città, si era costruito una nuova identità, aveva trovato un lavoro tranquillo e aveva fatto il possibile per vivere una vita normale… Ma quel martedì non è un giorno normale, se ne rende conto nel momento in cui va a prendere la posta e, rientrato in casa, trova un’altra busta priva di mittente e di destinatario, identica a quella trovata solo quattro giorni prima.
Resta fermo un istante, in piedi al centro del salotto, con le bollette strette in una mano ed un foglio aperto nell’altra, una pagina su cui pare aggrapparsi la spigolosa grafia del Gatto:
Quanto dolore ci hai causato lasciandoci
Quattro anni fa, ma certo sapevi
Quel che stavi facendo
Quando hai deciso di abbandonar la tua vita…
Un collega come te,
Un vero amico, non si trova in ogni compagno,
Unico nel tuo genere, ti ricordiamo ancora, in quella strana,
Ultima missione: sparire per sempre…
Ancora ti vorremmo
Al nostro fianco
Adesso che col tempo
Arriva la morte di ogni speranza, di ogni ricordo.
Troppo abbiamo condiviso per dimenticarti,
Tanto abbiamo vissuto insieme, ma ora
Tutto è svanito e la
Tenebra inghiotte ogni suono ed ogni gioia.
Torna con noi e
Tra i
Tuoi simili
Troverai la pace che sempre si è negata.
Rammenti? Tutte le
Risate sussurrate nella notte
Rinchiusi nella tua stanza, per non farci scoprire
Rapidamente si nascondevano tutte le prove della nostra colpevolezza.
Ormai sei svanito, disperso…
Ora nessuno di noi ti è più accanto
Ora sei solo, in un eterno
Oblio: sei come morto.
Osserva attentamente ogni singola riga, rammentandosi dell’avviso del primo biglietto… Il Gatto non ha perso il suo amore per i giochi di parole e lui sa che se vuole avere qualche possibilità di salvezza deve riuscire a decifrar l’indovinello. Solo alla quarta lettura, però si rende conto che ormai non ha più scampo: è scesa la notte, il cielo è oscuro e privo di stelle, e lei potrebbe celarsi in ogni ombra, come faceva ai vecchi tempi. Ma questa notte è lui il topo e capisce che la trappola è scattata quando un refolo di vento entra dalla finestra del soggiorno, una finestra che sa di non aver aperto.
In teoria doveva esserci il rientro ad ogni capoverso, ma la Dama non riesce ad inserirlo... " />
No dai, quello mio e di Lord Mortarion sono due racconti mooolto diversi.Ragazzi...ma i prossimi saranno tutti su questi argomenti? " />
Però se intendi la presenza di elementi macabri... allora speriamo invece che siano così anche gli altri " />
Lysmaya: ma lo sai che questa volta il tuo racconto mi è piaciuto?
Buona scrittura. Nella prima parte l'ho trovata meno coinvolgente e alcune frasi sono troppo lunghe, in diversi punti sento l'esigenza di una pausa maggiore. La poesia (o qualcosa del genere) la trovo gestita bene, poi mi è decisamente piaciuto come hai scritto la conclusione.
Si parla di killer e ciò è di mio gradimento =P
La trama è buona, neanche troppo banale e con una degna conclusione (non ci sono svolte particolarmente imprevedibili, però comunque l'effetto su di me lo ha avuto).
Lysmaya: ma lo sai che questa volta il tuo racconto mi è piaciuto?
Buona scrittura. Nella prima parte l'ho trovata meno coinvolgente e alcune frasi sono troppo lunghe, in diversi punti sento l'esigenza di una pausa maggiore. La poesia (o qualcosa del genere) la trovo gestita bene, poi mi è decisamente piaciuto come hai scritto la conclusione.
Si parla di killer e ciò è di mio gradimento =P
La trama è buona, neanche troppo banale e con una degna conclusione (non ci sono svolte particolarmente imprevedibili, però comunque l'effetto su di me lo ha avuto).
La Dama è contenta che per la prima volta ti sia piaciuto un suo brano! " />
Per quanto riguarda la forma, purtroppo le è stata imposta dalla struttura che ha scelto, struttura che, per quanto molto in tema, l'ha costretta in una sorta di gabbia (che spera si noti: Lord Mortarion non si era accorto di nulla... " /> )... E la poesia in realtà è solo una lettera, costretta dalla stessa gabbia...
lieta che ti sia piaciuta la conclusione, anche perchè l'ultimissima frase in origine non era prevista " />
L'ultima frase secondo me è forse la più bella di tutte " />
La struttura io l'ho notata facilmente.
Il lato "goliardico" della mia mente ha elaborato questa storia a metà tra il comico e il tragico. Spero la gradirete.
Contest di scrittura creativa: Quattro
Il quarto cavaliere
<<Morte svegliati!>>gridò Carestia, scuotendo il fratello per le spalle.
Morte grugnì, rotolandosi nel pagliericcio come un maiale nello sterco. Ma chi glielo aveva fatto fare di diventare emissario della morte? Poi, da quanto Ombra e Crepuscolo si contendevano il titolo di dio della morte, non sapeva più a chi ubbidire.
<<Che c'è? Pestilenza è ancora in giro a bivaccare nella locanda?>>sbottò seccato
<<No, è in Europa a fare il suo lavoro. Pare che lì stiano troppo tranquilli, i figli di Adamo. Ti ricordi la loro prima punizione?>>
<<Come no! Mi sono rimaste tutte le loro pedate segnate nel c**o! Senza parlare poi di quella genialata del Superiore dell'albero del bene e del male! So io che fatica, a cacciarle tutte le anime che volevano mangiarsi il frutto!>>
<<Ma possibile che ti lagni sempre? E io che dovrei dire? Vacci tu a farli inaridire i campi, sotto il sole bollente!>>.
Morte si chiese perchè la sua prossima vittima non potesse essere lui. Lo detestava, non faceva nulla dal giorno dell'investitura, se non mangiare tutto ciò che toglieva agli altri. Invece lui, con sole o pioggia, non poteva mai fermarsi. La morte quando arriva arriva, sia con la bella che con la brutta stagione.
<<Il punto è, Morte>>riprese Carestia<<che Crepuscolo vuole un quarto cavaliere nella squadra. Dobbiamo andarlo a prendere sulla montagna>>
<<Vorrei proprio sapere che gli passa per la mente a quello lì!>>gridò Morte alzandosi di scatto<<giuro che se non la smette di ordinare cretinate cambio padrone! Almeno nel regno di Ombra fa caldo con tutto quel fuoco, qui ci mandano a lavorare sempre nelle steppe e nelle montagne, dove fa un freddo che si muore! Spero solo che la fine del mondo arrivi presto, così non ci sarà più nessuno da punire, vessare, giustiziare. Oh, ma perchè non può essere tutto come ai tempi dei cari vecchi elfi? Non morivano, non si ammalavano! Al massimo, qualche volta si sgozzavano tra loro, ma niente di che. Dannati umani!>>.
Morte e Carestia risalirono la strada che dalla locanda portava sulla montagna, giungendo davanti ad un ammasso di pietre. Su una roccia stava seduto un bellissimo angelo in sembianze umane, i cui capelli sanguigni fecero rodere lo stomaco a Morte che era più brutto dei morbi infilitti da Pestilenza.
<<Tu saresti il novellino che deve unirsi al nostro gruppo?>>chiese Morte aspro<<Prostrati ai miei piedi e prestami giuramento, perchè il più potente tra i cavalieri sono io>>.
Il giovane non gli rispose, ma lo fissò dritto negli occhi, e aveva uno sguardo così fosco e duro da far tremare persino Crepuscolo in persona. Poi si alzò dalla roccia e levò le braccia al cielo, mormorando parole di odio, violenza e malvagità in tutte le lingue del mondo.
<<Guarda>>disse a Morte<<ecco cosa ti manca per essere invincibile. Ecco a cosa non puoi porre fine>>.
Morte si sporse oltre un dirupo, guardando nella piana sottostante. Vide uomini, migliaia di uomini vestiti di ferro correre gli uni contro gli altri, uccidersi a vicenda fino a tessere una rete di sangue e di cadaveri sul campo. E le loro anime sfilarono davanti a lui, ululanti di dolore. Non lo temevano, nè provavano sollievo nel vedere la fine di ogni sofferenza.
<<Mi chiamo Guerra, e mi manda Ombra. Da oggi, sarò la nuova piaga del mondo. Spero andremo d'accordo>>disse il giovane angelo, tendendo la mano a Morte e Carestia. Ma Morte non volle stringere con lui nessuna amicizia, vuoi perchè era bello ma cattivo come Ombra, vuoi perchè agiva sempre per il piacere di fare del male. Fatto sta che, da quel giorno in poi, il quarto cavaliere fece più paura e più danni di tutti gli altri tre messi assieme.
mariateresa: bellino questo brano, sebbene il tema "quattro" sembri un po' marginale (nella traccia si diceva che non doveva essere "relegato sullo sfondo" ma un elemento portante, mentre qui lo si nomina solo come aggiunta ad un terzetto)...
un paio di appunti:
1-
la ripetizione in questo pezzo... non solo non suona bene, ma crea anche confusione... Morte è l'emissario di se stesso? no, lo è di un dio che ha un altro nome e che l'ha chiamato morte? c'è qualcosa che non quadra... " /><<Morte svegliati!>>gridò Carestia, scuotendo il fratello per le spalle.
Morte grugnì, rotolandosi nel pagliericcio come un maiale nello sterco. Ma chi glielo aveva fatto fare di diventare emissario della morte? Poi, da quanto Ombra e Crepuscolo si contendevano il titolo di dio della morte, non sapeva più a chi ubbidire.
2-
ma se è Crepuscolo a voler un quarto cavaliere, perchè lui viene mandato da Ombra che è suo rivale? " /><<Il punto è, Morte>>riprese Carestia<<che Crepuscolo vuole un quarto cavaliere nella squadra. Dobbiamo andarlo a prendere sulla montagna>>
<<Vorrei proprio sapere che gli passa per la mente a quello lì!>>gridò Morte alzandosi di scatto<<giuro che se non la smette di ordinare cretinate cambio padrone! Almeno nel regno di Ombra [...]
Mi chiamo Guerra, e mi manda Ombra.
3-
Elfi?!? Prima insrisci il tono biblico e poi ci metti gli elfi? non sono un po' fuori luogo? magari è solo un'impressione della Dama, ma non le sembra che c'entrino molto col resto del racconto... " />Oh, ma perchè non può essere tutto come ai tempi dei cari vecchi elfi?
Tolto questo, il pezzo è piacevole da leggere
Il tono è umoristico nella prima parte, infatti lo stesso Morte si lamenta delle decisioni di Crepuscolo. Per questo ho fatto si che egli accettasse come 4 cavaliere un discepolo del suo nemico. Anche per insegnare a Morte che ci sono cose peggiori del morire. Il senso è quello.
Morte è il nome del cavaliere, ciò che rappresenta. Tutti i cavalieri dell'apocalisse si chiamano col nome di ciò che rappresentano.
Chi ha detto che è bibblico? Lo è solo in parte, non è detto che non possano entrarci altri miti. E gli elfi sono contenuti negli scritti apocrifi " />
A me il 4 mi sembra non sia marginale. Il quarto cavaliere è importante, completa le disgrazie! " />
Mariateresa: mi piace la trama e l’idea in sé. La scrittura secondo me è di qualità un po’ scarsa, ci sono delle parti davvero bruttine e alcuni passaggi non sono tanto comprensibili. Poi sono d’accordo che con questo miscuglio tra elfi, bibbia... l’ambientazione risulta poco chiara. Riguardo all’aspetto comico non è male, un sorrisino me lo ha strappato. Alla fine, nonostante stilisticamente fosse meglio quello dell’angelo e della maga, nel complesso mi è piaciuto di più questo: mi piace di più come trama, come originalità, e non è sdolcinato =P
Il 4 per me è importante a sufficienza.
Ah, una cosa: la prossima volta lascia uno spazio tra le parentesi chiuse/aperte e la parola vicina, che tutto attaccato dà un po’ fastidio alla lettura.
Domanda: come mai il rappresentante della guerra arriva solo alla in questo momento? Prima la guerra non esisteva?