Maya: avevo avuto anch'io la mezza idea di descrivere l'umanità attraverso gli occhi di un alieno, ma non sapevo come fare... invece tu ci sei riuscita bene! dialoghi coinvolgenti e divertenti, il finale sembra alleggerire un racconto il cui messaggio è invece molto profondo.
Grazie! Pensa che io invece ho una mezza bozza di una cosa che avevo iniziato simile al tuo... giuro!
Modifico questo post per non metterne due di seguito.
Ho preparato anche i commenti per tutti. Come già detto spero li consideriate costruttivi. Sono comunque giudizi da lettore o da amica. Spero di non aver dimenticato nessuno. Li metto sotto spoiler per risparmiare spazio e poi se non volete leggerli... passate oltre.
@hackthuana. Capisco poco di poesia, però di fronte a “Eri bella, di un’inquietudine bianca e profonda, come solo il nero sa essere”… mi viene in mente “Vocali” di Rimbaud Rimbaud e quindi… tanto di capello! Io adoro Rimbaud, un personaggio su cui si potrebbero scrivere mille pagine e non basterebbero a dire tutto. Ci vedo tanto del suo simbolismo in una frase come: Era la stessa tempesta a modellarsi a sguardo per poter guardare. E anche tu sei il desiderio che vorrò eternamente avere. Testimonianza a ragione di esistenza, la mia che, finalmente,vive. Complimenti!
@Lady Robyn Snow. perché non dovrebbe piacerci quello che scrivi, visto che hai sempre buone idee e scrivi bene? Forse il tema non è quello che avrei scelto, però ho trovato bello questo frammento di vita quotidiana, fatta di piccoli, grandi, enormi, ingestibili segreti. E’ molto… vero. Fantastico il fatto di aver messo un po’ della (tua?) Trieste. E poi le scene sexy… sono proprio sexy!
A gusto mio, avrei sostituito certi periodi lunghi con frasi più brevi, per creare una contrapposizione più netta tra i concetti ed aumentare il ritmo in alcuni punti calcolati.
@dario snow. Hai scelto un tema forte ed in questi sei forse stato il più coraggioso. Ti hanno già detto tutti della forma… Io però ultimamente sto lavorando sul tablet e mi vengono fuori lettere senza accenti, parole troncate, punteggiatura che salta ecc. Mi sa che è successo anche a te. Siccome hai avuto una buona idea, ti direi, scrivi ancora, magari però rileggi sempre il tuo scritto su un computer per verificare che il tablet/smartphone ti abbia giocato brutti scherzi.
@Erin. Le ambientazioni di guerra ed in particolare di trincea sono anche la mia ossessione. L’ho già detto? Lo dico di nuovo. Hai di nuovo avuto un’idea buona e di nuovo scritta bene. Effettivamente nei dialoghi, ci sono alcune informazioni che non mi suonano necessarie ed alcuni dialoghi li vedrei meglio trasformati e sintetizzati in un movimento/azione. Ho trovato, invece, molto azzeccati i dettagli sulla famiglia di Mike, i nipoti ecc. Dal mio punto di vista, aiutano a definire i due personaggi e a veicolare il messaggio finale.
@Ygritte: trovo che il tuo racconto sia “vivo” e scorra bene. Per quanto riguarda sono entrata in simpatia/empatia con la protagonista. Sei stata brava nel coinvolgermi emotivamente nella storia. Mi sono sinceramente preoccupata per Lisa quando si è “buttata” con il ragazzo sconosciuto, ero con lei mentre passeggiava con Diego e volevo urlarle: “attenta!”. Fin da subito, però, ho pensato “ma vedrai che ora arriva il vecchietto…”. Forse era palese, ma non è detto che sia un male.
@Metamorfo. credo che in questo contest, il tuo racconto sia abbastanza imbattibile. Hai scelto di affrontare il tema in un modo piuttosto semplice in verità (altro come diverso), ma lo hai sviluppato in maniera molto originale sia in termini di trama, che soprattutto linguaggio. In questa tua scelta “verista”, mi hai ricordato un po’ Verga. Scusate se è poco.
Passiamo alle loro grazie, Re e Regina dell’horror, Albert Stark e Emma Snow. Sono simili, ma anche molto diversi.
@Albert Stark. Meno Carlos Zafon dell’ultima volta e più Wes Craven. Mi piace come lavori con le immagini e giochi con le suggestioni un po’ perverse dei tuoi personaggi. Devo dire che hai capacità nel rendere filmico il tuo racconto. Ho fatto un po’ di fatica a distinguere i due personaggi e non mi convince troppo l’ultima parte da “Rupert era in ginocchio…”. Avrei troncato con la crepa che si chiudeva e magari anticipato i pensieri e le azioni di Rupert.
@Emma Snow. Un’idea buona, terrificante e sviluppata bene. Anche io ho avuto la sensazione che manchi un po’ di climax o quanto meno che la soluzione finale arrivi senza creare troppa emozione nel lettore. Mentre leggevo, prima di arrivare alla fine, mi è venuta in mente questa cosa: “adesso magari viene fuori che Marla stessa è uno zombie e magari l’ha messo sotto lei per farlo diventare uno zombie e vivere per sempre ‘morti e contenti’!”.
@ La Sposa del R, @ Laren Dorr. Qui chiedo scusa in anticipo, ma credo che sia proprio un genere fuori dalle mie corde. Entrambi sono scritti bene, in entrambi i casi mi piace l’atmosfera creata, ma sinceramente in entrambi i casi mi sono persa... Non sono certa di aver capito bene il protagonista ed il messaggio del racconto.
@Ser Lostdream. Mi è piaciuta l’idea di base di procedere per frammenti di vita quotidiana e fare vedere lo scivolone dalla felicità alla depressione. Manca però un po’ di profondità, nel senso che come lettore non mi sento molto coinvolta, uno spettatore non partecipe. In tutto questo, le scene sono ben costruite, in termini di verosimiglianza oltre che di realismo. Mi piace come hai ampliato il tempo della storia, comprimendo il tempo del racconto. Il risultato è un bel ritmo.
@Cavalier Stampella. Una favola, davvero in tutti i sensi! Ci sono tanti elementi che richiamano il modello tradizionale come descritto da Propp (allontanamento, divieto, infrazione ecc.). C’è un po’ di confusione tra i vari Gigi da una parte o dall’altra del muro. Forse potevi optare per una cosa tipo “Gigi” e “Gigi-anche-lui”). La ripetizione dei nomi, sempre uguale, invece, secondo me è adatta al genere che hai scelto. Se i tre porcellini improvvisamente diventano i piccoli suini mio figlio mi guarda molto storto.
@misterpirelli. Un’idea originale e scritta bene. Hai uno stile molto piacevole. Mi piace il “cappello” iniziale fuori testo, mi piace la dinamica emotiva tra i due personaggi, mi piace il loro botta e risposta. I miei ma riguardano soprattutto le motivazioni di Tersite per il suo “gran rifiuto”: mi sono sembrate un po’ poco forti.(- Ne avevo abbastanza.- , oppure - - Gli ho detto che cosa pensavo veramente di lui). Tersite ha subito tanto, troppo, per tutta la sua vita, poi un giorno dice basta con un gesto plateale, clamoroso e forse letale ed io lettore mi chiedo “perché”. La risposta che mi hai offerto, mi lascia ancora un po’ di fame. Allo stesso modo, vorrei sapere chi ha mandato Isilea ad ucciderlo e per quale ragione. Vorrei anche sapere qualcosa in più di Isilea stessa: è una schiava? una prigionieria? Da dove arriva?
@Aeron Plain. Ho intuito presto lo specchio, ma probabilmente perché –come detto - anche io ho elaborato qualcosa di simile inizialmente. In generale, comunque mi è piaciuto. Bello il botta e risposta che hai creato, soprattutto nella parte iniziale. Magari calcherei un po’ la mano nell’evidenziare l’insistenza, la provocazione continua dell’”altro”, ma anche la rassegnazione, il rimpianto e la rabbia crescente dell’io.
@Idriel Stark. Il tuo racconto mi è piaciuto molto, molto, molto. Trovo che sia scritto bene, che la trama sia avvincente. Il messaggio è forte e lo condivido. Hai caratterizzato l’ambiente, i personaggi… Di nuovo, leverei la frase finale. Forse lo farei finire con il personaggio umano che proprio ride di gusto fino alle lacrime insieme ai Morgon e con l’uomo-porcello che sta lì a guardarli con la stessa disperazione misto rabbia che aveva avuto l’umano il giorno prima, lasciando che sia lettore a trarre le conclusioni. Solo un’ipotesi.
Ora mi prendo una sera ed una notte per decidere i miei voti
Li ho riletti, e posso dare il mio secondo voto.
Sono indeciso tra 4 racconti, ma voto Giorni bui: il racconto è poco impressivo e senza picchi, però la scrittura è pulita e scorrevole, e il "tono" e l'atmosfera si accordano bene al tema trattato.
@Albert Stark. Meno Carlos Zafon dell’ultima volta e più Wes Craven. Mi piace come lavori con le immagini e giochi con le suggestioni un po’ perverse dei tuoi personaggi. Devo dire che hai capacità nel rendere filmico il tuo racconto. Ho fatto un po’ di fatica a distinguere i due personaggi e non mi convince troppo l’ultima parte da “Rupert era in ginocchio…”. Avrei troncato con la crepa che si chiudeva e magari anticipato i pensieri e le azioni di Rupert.
Grazie, adoro Wes Craven (tranne qualche ultimo film), anche se sono più Carpenteriano!!
A dire il vero ci avevo pensato a chiudere come dici te, ma poi ho preferito chiudere sul dolore di Rupert, perchè per me il protagonista è lui...ho pensato al background dei due amici, e volevo che un pò si capisse la cosa, soprattutto la grande differenza tra i due!!
Rupert è ispirato a Rupert Giles (Buffy l'ammazzavampiri), e involontariamente lo ho subito pensato con lo stesso background di quel personaggio (anche se un pò diverso) e quindi immerso nella magia fin da piccolo per via della famiglia...Ethan (anche qui il nome viene dalla stessa seria, ma stavolta solo il nome) invece l'ho immaginato appartenente ad una famiglia più "standard" che non crede a queste cose...volevo rimarcare ciò nel finale!! E volevo rimettere l'attenzione su Rupert
Ecco perchè ho chiuso così, però all'inizio volevo proprio chiuderlo come hai detto te xD
E' stato difficile, alla fine sono riuscita ad arrivare ad una rosa di cinque preferiti... ed escluderne tre è davvero dura. " />
Il primo voto va a Maya
e su questo non ho mai avuto dubbi perché quell'ultima frase che svela tutto il racconto mi è piaciuta tantissimo, mi ha colpito e spiazzato e poi io adoro i gatti.
Per quanto riguarda il secondo voto alla fine ho scelto misterpirelli
questione di gusti personali: adoro la mitologia greca ed il riferimento ad un personaggio così particolare come Tersite mi ha fatto tantissimo piacere. In parte me l'ha fatto un po' riscoprire e vederlo sotto un punto di vista nuovo: il suo.
Vorrei comunque fare una menzione speciale alle altre tre persone che si sono contese il mio secondo voto (in rigoroso ordine di apparizione):
Ygritte, perché hai affrontato un tipo di discriminazione che è davanti ai nostri occhi tutti i giorni in modo davvero realistico specie nella prima parte del tuo racconto quando la scena si svolge nell'autobus.
Emma Snow, in quanto mi è molto piaciuta questa "riproposizione" del tema degli zombie. Non sono un argomento che bazzico molto, ma questa mi è piaciuta davvero tanto.
saretta, perché hai reso in modo perfettamente tangibile e vivo le sensazioni provate dall'uomo rinchiuso come un animale. Davvero coinvolgente.
@Albert Stark. <br />Rupert Giles! Certo! È vero, lo ricorda. Ma Ethan chi era? L'altro osservatore inglese quello che poi era nello spin off con Angel? O uno dei tre nerd pazzoidi delle ultime stagioni? Vista tutta la serie... più volte... la adoravo! <br /><br />Comunque, se non lo conosci devi davvero leggere Zafon, credo che lo adoreresti!<br /><br />@Erin.<br />Grazie mille del tuo voto. Sono contenta di averti convinta così tanto. <br /><br /><br /><br />
@Maya: non ho mai letto Zafon, ma già cercai qualcosa dopo che lo citasti nello scorso contest XD
Ethan in Buffy era Ethan Rayne, amico di Giles da giovane nel suo periodo oscuro...lo vediamo in una puntata di Halloween, in cui vende vestiti e i protagonisti diventano i loro personaggi (Xander-militare, Willow-fantasma, Buffy-damigella), poi lo ritroviamo più avanti nella puntata in cui Giles si trasforma in demone!!
@Albert Stark: capito l'episodio.<br /><br />Di Zafon ti consiglio senz'altro L'ombra del vento che è il suo capolavoro, ma se ho capito il tuo genere ti piaceranno molto anche gli altri. Certe scene di Marina, per esempio, erano veramente cupe. <br /><br />Inviato dal mio GT-I9100 utilizzando Tapatalk<br /><br />
Riprendo con i commentini! Nella mia idea iniziale volevo che fossero più approfonditi ma trovandomi a farli tutti insieme purtroppo mi viene difficile, dal prossimo turno cercherò di seguirli man mano che escono, in modo da potermici dedicare meglio " />
Sono molto molto contenta comunque che stiano arrivando più commenti critici
Anche in questo caso, specifico nuovamente che si tratta di pareri strettamente personali e non di giudizi assoluti!
@Maya:
Bello! E soprattutto sorprendente! Poi ci sono i gatti e allora che te lo dico a fare " /> mi piace la trama, mi piace l'ambientazione, mi piace la tematica e mi piace la scelta dialogica.
Ma c'è un ma, cioè che anche io mi sono piuttosto persa nei dialoghi e mi rifaccio in tal senso al commento di misterpirelli: dopo un po' ho rinunciato a capire quale personaggio dicesse cosa, e lo stesso mi è capitato nella rilettura. Questo sicuramente ha inficiato il mio apprezzamento finale del racconto, perchè la confusione era tanta. I soprannomi visivi (sempre rifacendomi a misterpirelli) potevano essere una buona soluzione, effettivamente. Oppure, anche se di certo si sarebbe perso qualcosa, ridurre il numero di voci.
Il messaggio in ogni caso mi è arrivato!
@daeris:
Dopo aver letto gli altri commenti approfonditi al tuo racconto, non credo di aver molto da aggiungere.
Nella prima parte hai dato prova delle tue ottime capacità descrittive, di saper scegliere vocaboli suggestivi e di saper fare accostamenti di parole che lasciano il segno. Hai scelto in maniera decisa la tua tendenza al barocco (che per me non è un difetto) e non solo l'hai fatto bene, poi era una scelta anche coerente con il fatto di star raccontando una visione. Però ecco che, come già detto da qualcun altro, mantenere lo stesso tono anche nella seconda parte del racconto forse è meno adeguato. In un primissimo momento ho avuto l'impressione che si trattasse ancora della sacerdotessa, perchè, nonostante il cambio di POV sia così netto, non è stato altrettanto netto il passaggio da onirico a reale. Anche io penso che forse sarebbe stato meglio scegliere un tono più concreto e realistico per la seconda parte, o comunque creare uno stacco anche stilistico per aiutare il lettore a capire sin da subito che la voce narrante è cambiata.
Alla prima lettura ho fatto un po' di confusione anche nel distinguere bene la voce della sacerdotessa da quella della Figura, quindi anche in questo concordo con Maya.
Ugualmente concordo sulla pesantezza che può nascere dalla presenza di troppi avverbi. E' una "malattia" che io in prima persona ho sempre avuto, e continua a fare capolino qua e là anche se cerco di tenerla a bada ed è anche una delle prime cose che mi hanno "insegnato"
@La Sposa del Re
Mi è piaciuto il modo in cui hai affrontato il tema. Mi piace lo stile: le frasi scorrono via che è un piacere, ho sempre amato le frasi brevi, apprezzo le scelte linguistiche e il finale è forte e d'impatto.
Però l'assenza di azione, di un racconto nel senso stretto del termine, me lo fa piacere sicuramente meno di altri.
@Ser Lostdream:
Il tuo stile mi piace veramente tanto, non c'è niente da fare!
La tematica che hai scelto mi sta molto a cuore, per cui il racconto "mi arriva molto", per così dire.
Mi piace il modo in cui ripercorri la storia per spezzoni brevi, perchè nella loro brevità questi piccoli quadri riescono a dire molto.
Per il secondo voto sono ancora indecisa tra te e misterpirelli!
@mistepirelli
Tersite " />
Scegliere queste tematiche implica sempre e comunque avere già metà del mio voto in tasca! E leggo con piacere che Ulisse è stato anche uno dei tuoi miti d'infanzia! E' stato per me anche così... l'Odissea per ragazzi è stato il primo libro che ho letto interamente da sola, verso i 5 o 6 anni, e quel libro ha segnato la mia infanzia e l'intero percorso di studi successivo... avrei fatto volentieri anche la tesi su Ulisse (ma pure su Tersite in realtà!) ma siccome mi trovo nella necessità di farla nel minor tempo possibile, ho evitato accuratamente tutto ciò che rimandasse ad Omero, perchè poi non la si finisce più! Ma sarà comunque una tesi mitologica " />
Tolto questo inutile excursus (probabile che non te ne freghi niente), torniamo al racconto: come scritto sopra sono indecisa tra te e Lostdream per il secondo voto, perchè il racconto m'è piaciuto tanto. E hai reso molto bene quel che Tersite è.
Forse in alcune battute di dialogo c'è "qualcosa di troppo", potevano essere "asciugate" senza che si perdesse nulla e guadagnandone in fluidità e naturalezza.
@Cavalier Stampella
Mi è piaciuta molto l'idea. Quella del Muro era stata la primissima idea che m'era venuta ma non ero riuscita a tirarci fuori nulla di concreto. Tu l'hai fatto dal punto di vista dei bambini, e trovo sia stata una scelta vincente, così come mi piace il modo in cui si sviluppa la trama.
Stilisticamente invece non mi piace molto, perchè le ripetizioni sono davvero tante. Appesantiscono e rendono un po' troppo cantilenante il ritmo. I modi per evitarle c'erano, ma te ne sono già stati suggeriti diversi quindi non ne aggiungo.
@Laren Dorr
Il tema scelto è molto interessante e lo trovo un racconto sicuramente molto ben scritto, ma anche ridondante e prolisso. L'inizio mi è piaciuto molto, mi aveva catturata e creato in me aspettative alte per il resto, poi però il coinvolgimento è andato scemando e non sono riuscita ad apprezzarlo fino in fondo. Indubbiamente è tutto raccontato e per nulla mostrato. Credo che la tua sia stata una scelta precisa, però... non sono riuscita ad apprezzarlo.
@Aeron Plain:
Ho intuito presto che si trattava di uno specchio togliendomi la "sorpresa" finale, ma questo non ha inficiato sul mio godimento del racconto stesso. I dialoghi forse sono banali, "già sentiti", ma il ritmo è molto buono e lo stile anche.
Puff, pant, finito >__<
Riguardo la prima frase, secondo me, bastava anche solo spezzarla, trasformarla in tre frasi: metti un punto dove ci sono i due punti, e un punto dopo "guardie" (togliendo il "che" e ricominciando con "L'avevano").
Il problema principale di quella frase è che ci sono stata sopra troppo a lungo senza "staccare". A rileggerla dopo qualche giorno, vedo chiaramente come e quanto facilmente potesse essere migliorata. Sul momento mi ossessionava troppo e non riuscivo ad uscirne. Purtroppo l'idea è arrivata tardi e m'è mancato il tempo di "lasciar riposare" il racconto.
La frase finale stona perchè ridondande, superflua. Va bene un qualsiasi altro finale, anche qualcosa di simile al messaggio che vuoi dare tu, ma senza spiattellarlo in faccia al lettore, come a dire "se non hai capito il messaggio, è questo". Per esempio, mostrare un'azione o un atteggiamento che comunichi la vergogna o il rammarico del personaggio.
Sì, chiaro. Avevo intuito che pensassi a qualcosa del genere =P
Ero solo curiosa di sapere se t'era venuto in mente qualcosa di specifico, giusto per avere l'esempio concreto e la chiarezza assoluta. Ovviamente non ti chiedo di fartelo uscir fuori, era solo che se c'era già ero curiosa di sentirlo.
Parlavo di originalità nella trama. Quella non è difficile, perchè di idee ce ne sono infinite.Originalità nella forma è più complicato ottenerla, e non è necessaria. Una cosa nella forma che moltissimi principianti sbagliano è, ribadisco, il narrare piuttosto che il mostrare. Il mostrare fa immaginare, rivivere l'esperienza, coinvolge i sensi (possibilmente, negli scritti andrebbero inseriti riferimenti all'odorato, ai suoni, al tatto, ecc.) il raccontare no. Non raccontare uno stato d'animo, mostrare soltanto cosa fa, e dall'azione il lettore capirà. Al livello successivo, mostrare dettagli che non siano clichè.
Che ci vuole a scrivere Idriel è una ragazza timida. Lo sanno fare tutti. Scrivere Idriel arrossisce quando vede Gianni portare a spasso il cane, è meglio,perchè io posso immaginare la scena, ma non abbastanza, perchè l'arrossire è un clichè per mostrare. Cercare il modo di comunicare personalità, stati d'animo, filosofia di vita, con dettagli freschi e originali, con azioni: questa è una delle cose che possono fare la differenza.
Quando in un film vediamo un personaggio che fa qualcosa, capiamo da quel che fa, il suo stato d'animo, la sua personalità, non c'è una voce fuori campo che ce lo dice. Se si scrivono i giusti dettagli, il lettore non ha bisogno di essere imboccato, e si gode la scena dinamica, qualcosa che succede, piuttosto che lo scrittore che gli dice frasi generiche che lui non riesce a immaginare. Non è una cosa semplice da fare, ma fa tutta la differenza del mondo. Leggiti un qualunque passo di un qualsiasi scrittore bravo, e scoprirai che fa così. (queste considerazioni sono generali, non espressamente rivolte a te).
Il concetto non mi è estraneo, qualcosina di manualistica ho letto (molto molto poco, ma i concetti fondamentali c'erano). Mi fa bene comunque leggerle e rileggerle, quindi ti ringrazio di tutte i piccoli grandi consigli che hai disseminato per il topic
Nella teoria queste cose le so e le condivido. Alcune mi appaiono anche lampanti quando leggo scritti altrui, altre le vedo solo se mi ci applico.
Nella pratica è un altro paio di maniche... non è facile dirsi "devo fare così e così" e poi farlo per davvero, quando si scrive. Specie se scrivi così raramente quanto faccio io, ho una mancanza d'esercizio gigantesca. E poi quando leggo i miei scritti... li rileggo talmente tante volte da saperli a memoria e da non riuscire più a guardarli "dall'esterno" per notare quel che va notato.
Quando inizia il prossimo contest? Ho voglia di fare esercizio " />
@idriel
Anche qui viene ripreso il concetto del "li considero diversi ma alla fine sono uguale a loro". Ma devo dire che l'hai reso in un modo veramente efficace e carico di rabbia. Mi è arrivata tantissimo la sensazione di sentirsi animale in trappola, la furiosa umiliazione per essere considerato come animale di uno zoo: i pugni, i tentativi di ignorare, le reazioni più calme come il dito medio. Insomma ho tirato un sospiro di sollievo a non essere al posto suo. All'inizio pensavo che fosse questo: l'umano vs gli altri alieni che avevano ormai conquistato il mondo... ed invece arriva quell'ultima scena, così breve e così tremenda. Perché nemmeno nell'estrema umiliazione l'uomo non può fare a meno di essere incuriosito da una nuova sfortunata creatura che si comporta esattamente come lui il giorno prima... eppure a questo giro lui non si comporta diversamente dai suoi carcerieri.
Grazie mille Giulia
Sono contenta che a diversi di voi il racconto sia piaciuto... perchè a me continua a non piacere " /> Soprattutto sono contenta che ti siano arrivate le emozioni del protagonista, temevo di averle oltremodo banalizzate e rese dunque scialbe. Di nuovo grazie!
Ti ringrazio del commento, sicuramente si intuiva tutto già all'inizio anche se io non l'ho visto come difetto, perchè in questo caso non volevo scrivere un racconto che colpisse per il colpo di scena o per qualche mistero svelato alla fine, volevo che a colpire fosse la quotidianità, vissuti che tutti i giorni abbiamo davanti, e forse proprio per questo ci siamo abituati a vedere e non ci fanno più effetto.
Neache io dico che sia necessariamente un difetto, o che scrivere della quotidianità sia sempre banale. Però in un racconto cerco qualcosa di "accattivante", qualsiasi cosa essa sia, e secondo quelli che sono i miei modi di sentire, in questo caso è mancato. Ma è ovviamente il mio personalissimo parere.
@Idriel il tuo racconto l'ho trovato scritto bene, ma non mi ha colpito molto, probabilmente per la scelta del tema fantascientifico che non è nelle mie corde.
La cosa buffa è questi sono i primi due racconti in assoluto che io scrivo con temi fantascientifici. Di solito la mia ispirazione viene da tutt'altro, ma chissà come mai nelle ultime settimane è giunta da un genere che non avevo mai affrontato prima!
@Idriel Stark. Il tuo racconto mi è piaciuto molto, molto, molto. Trovo che sia scritto bene, che la trama sia avvincente. Il messaggio è forte e lo condivido. Hai caratterizzato l’ambiente, i personaggi… Di nuovo, leverei la frase finale. Forse lo farei finire con il personaggio umano che proprio ride di gusto fino alle lacrime insieme ai Morgon e con l’uomo-porcello che sta lì a guardarli con la stessa disperazione misto rabbia che aveva avuto l’umano il giorno prima, lasciando che sia lettore a trarre le conclusioni. Solo un’ipotesi.
Grazie mille Maya! Davvero, tengo in gran conto il tuo giudizio! Non mi stancherò mai di dire quanto ho odiato questo racconto, pensavo di non essere riuscita in nessuna delle cose che hai elencato! e invece qualcosa di buono ne è uscito, pare Grazie!
Sulla frase finale... ancora una volta siete concordi nel farmi notare la stessa cosa. Prometto che nel prossimo racconto mi concentrerò di più sul finale! >.<
Dal momento che oggi mi aspetta una giornata (pesantissima) di lavoro, per paura di non riuscire a rientrare in tempo, do subito i miei voti anche se non ho ancora finito di commentare tutti i racconti.
Il primo voto va a Metamorfo (e non c'erano dubbi neanche per un microsecondo, non c'è neanche bisogno di spiegare il perché)
Mentre il secondo voto, dopo averci pensato parecchio, alla fine lo do a Cavalier Stampella.
@Cavalier Stampella
se dovessi riassumere in un frase che cosa ne penso del tuo racconto, io direi 'brillante come il disegno di un bambino'.
Il tuo racconto mi ha fatto venire in mente i disegni che mi fa sempre la mia nipotina, che pur disegnando con forme semplicissime (a dire il vero solo simboli), riesce comunque a imprimere sul foglio l'anima di tutto quello che vuole rappresentare.
Per me è come se, nella semplicità della tua storia, tu fossi riuscito a trovare il 'minimo comun denominatore' di (quasi) tutti i racconti, che sono stati presentati su questa traccia. L'altro che sta dalla altra parte del muro, l'avvicinamento, e la presa di coscienza che quell'altro non è poi così diverso.
Insomma mi è piaciuto, non è banale scrivere un storia per bambini, per niente. Anche le ripetizioni, o il fatto che 'dall'altra parte' non succede nulla di clamoroso tranne il gioco dei due Gigi, io non la vedo come una grossa pecca, se devo calarmi nei panni di un bambino.
Non mi viene neanche di fare delle vere critiche, tranne forse che io, al posto tuo, mi sarei risparmiato quel 'rispose Gigi' sul finale. Avrei concluso il racconto con la battuta secca.
Le medaglie di legno vanno a Maya e Lostdream, in forse fino all'ultimo...
Una riconoscimento la vorrei dedicare anche ad Idriel ed Erin, di nuovo tra i miei favoriti come stile di scrittura,
Ygritte e Robin per la tematica scelta,
Lorren dorr per avere scritto qualcosa di veramente interessante ... potrei continuare ma ora devo scappare.
Risponderò stasera con più calma ad alcuni di voi e manderò i commenti dei racconti che mi mancano.
Dopo lunga riflessione sono riuscita a sciogliere il mio dubbio e voto per: Metamorfo e SerLostdream " />
Ma è stata una decisione veramente veramente sofferta e mi dispiace un sacco non avere un terzo voto da dare a misterpirelli " />
Menzioni speciali anche a Lady Robin Snow e Maya " />
Voto Metamorfo e Cavalier Stampella: le ragioni del primo voto sono palesi, del secondo sono sostanzialmente quelle espresse qui sopra da misterpirelli, mi è piaciuto molto il tono fiabesco che si percepiva nel racconto...
Tenderei a ricordare che è comunque una competizione amichevole e che sarebbe carino non cedere all'esasperazione della gara.
Ho problemi di connessione...prima che mi abbandoni i miei voti al volo: Cavalier Stampella e Metamorfo (scusate non riesco a mettere il grassetto) per aver, ognuno a modo suo, entusiasmato la bambina che c'è in me.<br /><br />Le mie medaglie di legno a Idriel, Hacktuhana, Daerys... questa volta è stata tanto, tanto dura. <br /><br />Sarò anche "coccolosa", ma devo dire che ho sinceramente trovato qualcosa che mi e piaciuto in tutti i racconti, anche quelli che rispecchiano meno i miei gusti o che ho capito meno.<br /><br />Qualche cosa succeda, non smettete di scrivere e di condivederlo con gli altri.<br /><br /><br />Inviato dal mio GT-I9100 utilizzando Tapatalk<br /><br />
Cavalier Stampella: il Muro di Berlino, il Vallo di Adriano, la Muraglia cinese... non c'è oggetto che concretizzi meglio la tendenza a dividere in noi/altri l'umanità. la tua fiaba è un ottimo toccasana contro i pregiudizi!
Laren Dorr: sembra un inquietante viaggio nella mente del Dott. Jekyll! il flusso ininterrotto di parole lascia l'impressione di uno scritto poco scorrevole, ma contiene delle frasi davvero molto belle, soprattutto quelle iniziali sull'anima e quelle finali sull'oblio e la "pace".
Idriel Stark: viva la fantascienza! ho provato una forte empatia per il protagonista... fino alla scena finale. quell'ultima presa di coscienza rende la sua situazione ancora più tragica perché lo priva della superiorità morale nei confronti dei Morgon, alieni ma non troppo.
detto questo voto: Metamorfo e Erin
solo perché le preferenze sono due, altrimenti avrei volentieri votato anche per misterpirelli e δαηrys