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Contest di scrittura creativa
Q di Qhorin Halfhand
creato il 11 giugno 2009

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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 21 gennaio 2010 19:33

Magari un contest con tema "niente sorprese alla fine" potrebbe essere una sfida :-)

 

Sì, soprattutto leggere i racconti! <img alt=" />

 

Per ora il mio preferito è quello sul tradimento, di Tyrion.

 

Whahahah! Grazie Ilyn! <img alt=" />

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triex
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Inviato il 21 gennaio 2010 19:56

Il ribaltamento finale della situazione è proprio caratteristico dei racconti così brevi. E' anche una delle cose che ti fa dire "wow, figo".

 

Il mio racconto non sarà così, tuttavia.



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 21 gennaio 2010 20:41

Contest di scrittura creativa: il gioco.

 

Perso nel gioco

 

Sono in camera, ma vivo altrove. Siedo sul morbido, ma percorro un grigio tunnel. Con i pulsanti della tastiera posso muovermi come mi pare; le mie dita saltellano senza sosta, mentre stermino a colpi di mitra i mostri intenti a sbarrami la strada. Due grassi vermi arancioni, con loro altre creature tutte tentacoli. Li crivello di pallottole. Oltre la svolta, una zanzara d’acciaio… crepa, bastarda!

Tre giorni senza schiodarmi dal gioco. Non volevo finire così, ho giurato di limitarmi. Invece ci sono ricaduto. Mi tuffo in questo mondo, poi non voglio più vedermelo sgretolare intorno. L’idea di tornare alla realtà mi disturba, mi pesa terribilmente. E c’è anche il Boss alla fine del tunnel: mi stende ogni volta con il liquido tossico; non avrò pace finchè non lo batto.

Ora sono alle prese con alieni umanoidi. Trasmettono elettricità attraverso la superficie metallica delle quattro pareti. Uso Levitazione per sottrarmi alle scariche.

La stanza è buia. Dall’ultima notte in cui ho dormito non ho più alzato la serranda, né aperto la finestra. Non posso interrompere la missione, a stento vado in bagno, quando il bisogno diventa insopportabile. L’aria ristagna asfissiante. L’odore di patatine rafferme – fanno da pranzo e da cena – mi invade le narici misto al mio stesso lezzo. Non mi lavo da tre giorni. Calzini sudati mi scaldano i piedi come tiepida marmellata, il pigiama è umido sotto le ascelle. Spero che nessuno suoni alla porta: aprire in questo stato sarebbe imbarazzante. Comunque non sentirei, non con le cuffie addosso. Le note di un pesante brano rock mi martellano le orecchie a massimo volume.

 

Di nuovo. Sono morto di nuovo. “Game Over” lampeggia sull monitor. Una scritta rossa, sanguinosa, perfida. La fisso con l’ira tra i denti, sento un incendio risalirmi al volto. Lo sfondo invece è bianco. E’ l’unica fonte di luce a parte i buchini delle tapparelle, tanti occhi socchiusi che mi osservano con aria di scherno, proprio come gli alieni nel gioco. Non mi arrendo. Premo “Invio” per far ripartire il livello del tunnel. La barra di caricamento si sta riempiendo.

Alla radio la musica viene recisa di netto. Ta-ra-ta-ra-ta: sigla di apertura del Giornale Radiofonico. “Edizione straordinaria. Annuncio a tutti i cittadini…”

Ma eccomi di nuovo tra i muri di metallo. Ecco che avvisto i soliti mostri dai tentacoli azzurri. Questi sono deboli, altro che il Boss. Tremate, schifosi, ora ve lo do io un annuncio! Con un altro click imbraccio la mitragliatrice.

Qualcosa di peloso mi sfiora la caviglia. Deve essere Kitty. Sarà affamata: non le ho più dato cibo. «Levati dai co***oni, vengo dopo!» Scalcio alla cieca per liberarmene.

Nel frattempo i mostri stanno avendo la meglio. Le tacchette della vita sono dimezzate. Tutta colpa di Kitty. Eseguo capriole in aria per scollarmi i nemici di dosso, poi con una raffica li faccio secchi. Brandelli gelatinosi si spargono. Ahah. Nei videogiochi so bene cosa fare, e solo questo mi è richiesto. Niente dubbi, nessuno che mi giudica, niente limiti morali. Mi passo la mano tra i capelli irrigiditi dalla sporcizia. Sono determinato. Boss, hai le ore contate.

 

Ho vinto. Il respiro mi si blocca; un’ultima esplosione polverizza il Boss. Ho vinto! Mi sciolgo in un sorriso. Lo sapevo, lo sapevo che ce l’avrei fatta. Stringo un pugno e schianto le nocche sulla la scrivania, accogliendo con gusto il dolore.

Spalanco la finestra con un ampio moto del braccio, con l’altra mano tiro su la serranda, il sipario che mi divideva dalla luce. Una ventata entra nella stanza, si insinua fresca sotto il pigiama. La veduta della metropoli si apre dinanzi a me. Balzo sul davanzale. Dieci piani di palazzo mi elevano sulle strade: sono un Dio, in trionfo sugli esserini brulicanti ai miei piedi. Evviva! Sollevo il pugno ferito per toccare l’universo, oltre gli uccelli, oltre le nuvole…

Qualcosa non torna.

Non sono uccelli.

Sagome grigie di aerei si stagliano nel cielo.

Per strada la gente tumulta, si accalca, si calpesta. In lontananza alcune rovine tingono l’aria di fumo.

Non mi ero accorto di niente.

I bombardieri si fanno sempre più grandi. Si avvicinano inesorabili.

Rabbrividisco, inerme contro l’assalto della realtà.


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Tyrion Hill
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Inviato il 21 gennaio 2010 20:51
AryaSnow: ho le lacrime agli occhi. Hai scritto un capolavoro. Whahahah! Madonna mia, è perfetto. Ho riso e ho pianto. E poi quei dettagli... il suo stato d'animo... le metafore... santo cielo, mi hai reso felice con quello che hai scritto. L'assalto della realtà... Sei stata grande, grandissima. Ma come hai fatto? Non ti riconosco più, dai tuoi primi racconti. Non ho niente da dire, questo è perfetto, finora il tuo massimo! Devo festeggiare... <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" /><img alt=" /><img alt=" /><img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Erin
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Inviato il 21 gennaio 2010 21:00
AryaSnow: dai tuoi racconti mi aspetto sempre una nota cupa e anche questa volta non mi hai deluso. L'accenno del giornale radio mi ha un pò svelato il finale, ma non toglie che il brano renda (come la maggior parte delle volte :P). Mi hai fatto tornare in mente l'episodio di South Park in cui Sten e gli altri giocano fino allo stremo XD. Bello.

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Tyrion Hill
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Inviato il 21 gennaio 2010 21:32

L'accenno del giornale radio mi ha un pò svelato il finale,

 

Ma il finale non doveva sorprendere, era volutamente ovvio. Una catastrofe, qualcosa, non importa cosa, comunque preannunciato dalla radio che viene "giustamente" ignorata, come il gatto. La realtà preme, preme con la sporcizia, la fame, i bisogni corporali, il gatto - e alla fine inesorabilmente lo raggiunge.

 

Mah, io dico che è fantastico. L'idea è ovvia, certo, ma saperla esprimere così bene...


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Tyrion Hill
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Inviato il 21 gennaio 2010 21:43

L'ho fatto leggere a mio figlio (strappandolo dal suo videogame). Alla fine sorrideva ammirato: "Bello... ca**o... cheffigata..."

 

(Non ho osato fargli leggere il mio... <img alt=" /> )


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Metal Duchess
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Inviato il 21 gennaio 2010 22:39

Questa volta ho apprezzato anche io il racconto di Arya.

Un'idea simile era venuta anche a me, ma alla fine ha vinto il mio lato malinconico( e a mancanza per Glasgow che non vedo da un pezzo...).

Forse per la prima volta otterrai il mio voto, Nasty. <img alt=" />


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Nymeria Sand
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Nymeria Sand
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Inviato il 21 gennaio 2010 22:41

E stavolta vi tocca un'altra storia egizia, che vi piaccia o no...

 

13° contest di scrittura - il gioco

 

 

Appoggiato ad una colonna nel salone del suo palazzo, Seth pensava che la festa in occasione del ritorno di suo fratello Osiride dall'Oriente si stava rivelando un successo. Gli ospiti avevano bevuto e mangiato abbondantemente (e bene) a sue spese ed ora erano impegnati nelle attività oziose tipiche di questo genere di occasione sociale: sgranocchiare dolci al miele, bere vino di palma, conversare, o meglio spettegolare, e dedicarsi a giochi di società.

Tutti erano di ottimo umore, tutti erano tranquilli, privi di qualunque sospetto.

Uno degli ospiti, già abbastanza sbronzo, si era addirittura complimentato con lui per l'organizzazione del ricevimento. “Non avrei mai pensato che potessi fare bene una cosa del genere, sai?” gli aveva detto con un sorriso complice. Per come era formulato, più che un complimento sembrava un insulto, ma Seth aveva lasciato correre.

Non poteva rovinare tutto all'ultimo momento per uno scatto d'ira, non ora che era così vicino alla vittoria. Era stata la partita di senet (1) più complicata che avesse mai giocato, ma ora tutte le pedine erano in posizione e l'avversario ne era ignaro. Gli sarebbe bastato fare un'ultima mossa per concludere la partita. Non poteva permettersi errori.

Durante la serata si era tenuto in disparte, come al solito, ma aveva cercato di rimanere piuttosto sobrio. Non del tutto, ovviamente. Non avrebbe mai potuto sopportare un'intera serata in compagnia di quel pomposo cretino di Osiride senza l'ausilio di un po' di birra. Aveva recitato la parte del fratello amichevole e dell'anfitrione premuroso, ma nei ripostigli attigui al salone erano depositate le armi dei suoi congiurati. Durante la festa aveva visto alcuni di loro assentarsi momentaneamente con la scusa di usare la latrina per andare a recuperarle e nasconderle a portata di mano.

Erano 72 dei dell'Alto Egitto, suoi conterranei e scontenti della politica di suo fratello, e avevano giurato di aiutarlo a compiere la sua vendetta.

Li cercò con gli occhi tra la folla, come per rassicurarsi, poi incrociò lo sguardo del suo migliore amico, Ash delle Oasi, elegantemente seduto su un divanetto vicino a dove suo fratello stava giocando con alcuni amici a lanciare anelli di ottone verso un candelabro. Chi mancava il lancio doveva bere, il che rendeva sempre più difficile centrare i lanci successivi.

Ash gli rivolse un'occhiata esasperata, come a dire “Facciamola finita.”. Anche lui doveva averne piene le scatole delle smancerie, dei commenti a mezza voce e delle occhiate sdegnose. Personalmente, Seth non ne poteva più di sentire suo fratello che si pavoneggiava.

Vuotò un'altra coppa di birra e si diresse verso il capannello di bevitori che giocavano con gli anelli. Ne prese uno e lo lanciò con noncuranza. L'anello si infilò nel braccio centrale del candelabro e girò per un po'.

“Bel tiro, fratellino!” esclamò Osiride, piuttosto bevuto.

Seth si costrinse a sorridere poi batté le mani per chiedere il silenzio. “Cari ospiti, caro fratello, - annunciò – Un'occasione speciale come questa merita qualcosa di altrettanto straordinario per chiudere in bellezza...” batté le mani di nuovo e due servitori entrarono, portando una cassa di legno oblunga, splendidamente intagliata e decorata. Gli ospiti non poterono trattenere un'esclamazione di meraviglia. “Prima di accomiatarvi vorrei proporvi un ultimo gioco. - continuò, sfiorando la cassa con le dita – Darò questa cassa in dono all'uomo che ci si infilerà dentro perfettamente!”

Poteva vedere sguardi di cupidigia negli occhi degli invitati, anche in quelli di suo fratello.

Fecero la fila per provare la cassa, ma nessuno ci entrava perfettamente. Uno era troppo alto, un altro troppo grasso. Era ridicolo.

Anche Ash fece un tentativo, ridacchiando tutto il tempo, ma era troppo basso. Si alzò con aria comicamente imbronciata, poi scoppiò in una risata e si allontanò.

Seth intanto ripensava ai mesi che aveva passato a inchiodare, piallare, intagliare e decorare quella dannata cassa, giorno dopo giorno, occupando tutto il suo tempo libero per mesi, mentre suo fratello era in Keben (2).

Osiride si avvicinò sorridendo come un ebete. “Lo so che è per finta, fratellino...” gli aveva sussurrato con un sorrisetto complice. Borioso com'era, aveva ovviamente pensato che fosse tutto un elaborato trucco per regalare la cassa a lui.

Vi si sdraiò con sicurezza, riempiendola perfettamente.

“Complimenti, fratello. - sibilò Seth – Ora questa cassa è tua. PER SEMPRE!” Chiuse il coperchio della cassa con violenza, appoggiandosi con tutto il suo peso per tenerla chiusa nonostante gli sforzi frenetici di suo fratello per liberarsi. I suoi complici accorsero con chiodi, martelli e piombo, mentre altri prendevano il controllo della sala, armi in pugno.

Seth, Ash e altri due sollevarono la cassa e la trasportarono fino al fiume, ignorando le urla e i colpi che provenivano da dentro.

Solo quando questa scomparve nelle acque limacciose in una scia di bolle, Seth si concesse di pensare “Scacco matto”.

 

 

A.N.

(1)senet: antico gioco egizio, simile agli scacchi

(2)Keben: Palestina o Vicino Oriente in antico egizio

 

 

4992 parole note escluse



AryaSnow
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Inviato il 21 gennaio 2010 23:02

Carino, sia come storia che come scrittura.

C'è la ripetizione per tre volte di "perfettamente" nella seconda metà, che non è proprio il massimo. Poi qualche altra parola mi sembra superflua, ma nel complesso è abbastanza ok. Abbastanza pulito ed efficace nel rendere l'ambiente.

 

Tyrion, mi fa piacere che sia piaciuto a tuo figlio, che gioca ai videogiochi <img alt=" />


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Inviato il 21 gennaio 2010 23:03

Carino il tema e molto scorrevole la scrittura ma...non mi ha colpito in maniera particolare. Non ci sento dentro nulla. Per la forma può anche avere delle ecche,ma le sensazioni e le emozioni devono nascermi dntro mentre leggo... <img alt=" />


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Inviato il 21 gennaio 2010 23:28
Nymeria Sand: Scritto molto bene, ottima l'ambientazione, la storia forse un po' meno... Alcuni dettagli sono davvero indovinati, ad esempio:

Si alzò con aria comicamente imbronciata, poi scoppiò in una risata e si allontanò.

Questi dettagli forniscono un sapore di realtà. Nel complesso però sono d'accordo con Metal Duchess, la storia non mi ha detto molto.

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Inviato il 22 gennaio 2010 9:10

Nymeria Sand : fa sempre piacere leggere qualcosa riguardante la mitologia. In particolare l'episodio della cassa su cui venne rinchiuso Osiride mi ricorda i bei tempi in cui al I anno di università studiavo, per letteratura greca, il De Iside et Osiride <img alt=" /> . Chissà perchè ogni volta che partecipi mi aspetto che il brano riguardi prorpio Seth...ormai mi è divenuto simpatico ^^

Comunque devo accodarmi a quanto dicono gli altri. Per quanto l'abbia trovato ben scritto e scorrevole, non ha suscitato in me particolari emozioni. Ho preferito la prima parte, dove mettevi in luce lo stato d'animo di Seth, quella è riuscita a coinvolgermi maggiormente <img alt=" />


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Nymeria Sand
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Inviato il 22 gennaio 2010 13:08

Chissà perchè ogni volta che partecipi mi aspetto che il brano riguardi prorpio Seth...ormai mi è divenuto simpatico ^^

obbiettivo raggiunto!!!!

 

<img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

 

purtroppo non rendo con il limite di 5000 caratteri, soprattutto per le storie egizie



AryaSnow
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

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Inviato il 22 gennaio 2010 13:20

purtroppo non rendo con il limite di 5000 caratteri, soprattutto per le storie egizie

Sinceramente non si se sia un problema di limite di caratteri, o di capacità di scrivere.

Magari mi sbaglio, ma queste storie di Seeth mi danno l'aria di essere una presentazione un po' più "pucciosa" e simpatica della mitologia egizia, senza chissà quali sentimenti troppo "seri" o "profondi", casomai un po' di divertimento o tenerezza (in brani precedenti). Ciò non è un difetto, è semplicemente un genere così.

 

Almeno io ho vissuto così le tue storielline su Seth <img alt=" />


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