Tolkien: 10 (insuperabile)
Martin: 8,5
Pullman: 6,5 (trovo che scriva bene, ma non è il mio preferito)
Susan Cooper: 4 (ho letto solo "il risveglio delle tenebre", che trovo assurdo)
Funke: 8
Moers: 8 (originalissimo e semplice da leggere)
Brooks: ? (non riesco a dare un voto: tra i suoi libri si alternano picchi di luce e baratri di disgusto)
Paolini: 5 (lo trovo molto piacevole da leggere, ma la storia è banale, infantile e copiata [tanto per fare un esempio: nel libro "l'uovo di serpente" di J. Fitzgerald McCurdy, l'isola in cui vivono gli elfi si chiama Ellesmere; guarda un po', ha lo stesso nome la città degli elfi di Paolini]
Asimov: 9 (non posso dire che mi piaccia tutto ciò che ha scritto, ma credo che "Io, robot" sia uno dei massimi libri della narrativa mondiale di fantascienza)
Dante: 10 (probabilmente molti non condivideranno la mia scelta, ma trovo che la Divina Commedia sia il più grande fantasy di tutti i tempi)
Rowling: 8 (trovo che la sua scrittura sia semplice e fluente. Il suo successo è basato anche sulla sua originalità.)
Su Dante potrei anche starci,è invece Asimov che non mi convince nel fantasy,visto che scrive fantascienza (tu stesso citi "Io,Robot").
Tolkien: S.v: non merita giudizi, sarebbe come paragonare (in alcuni rari casi oltretutto, come con Martin) Forsbury con altri saltatori in alto che son riusciti molti anni dopo a battere il suo record. Lui pero' ha inventato il modo per farlo, e questo dice tutto.
Martin: : 9 Realismo da romanzo storico perfettamente amalgamato con sfumature da fantasy moderno. Anche se ovviamente ogni definizione è troppo labile per identificare il tutto.
Terry Pretchett 9 Il maestro della fantasy comica/parodica. Raggiunge l'apice nella saga delle Guardie, sebbene tutta la sua lunga opera sul Mondo del Disco sia da leggere, se piace il genere. Forse solo i primi volumi iniziano a sentire il passaggio del tempo, risultando un po superati anche nella comicità.
Jordan Robert: 8 Ha preso gli ultimi residui della fantasy classica per farne un'opera interessante e davvero godibile, senza esagerare con certi stereotipi ma senza riuscire a fare il "salto di qualità" richiesto oggi dal maturare dei tempi.
Bernard Cornwell 8 L'Excalibur è il libro con le migliori narrazioni di battaglia/combattimento che ho mai letto, e nella sua semplicità riesce ad essere davvero appassionanate.
Alan Campbell 8 l'ultimo autore a sorprendermi, sebbene il secondo volume uscito non fosse all'altezza del primo, davvero interessante. Aspettiamo il terzo per confermare o abbassare il voto.
Turteldove 7 Come Martin adora evidentmente la storia bizantina (entrambi prendono parecchi spunti dalla storia di questo popolo). Turteldove ci si immerge proprio, creando un mondo fantasy che è la riproposizione dell'antico regno, regalando una buona seppur ardita commistione storico/fantasy. Particolare, ma non sgradevole.
Brooks 6 La prima trilogia è imbarazzante (il primo libro poi è il clone pessimo del Sda in mooolte sue parti) migliora molto nelle due trilogie successive, sopratutto riguardo la caratterizzazione dei suoi innumerevoli personaggi, ben riuscite sopratutto considerando gli anni di pubblicazione... Landover è poco piu' di una favoletta.
Eddings 6 Le prime due enormi sagre sono un buon esempio di classica fantasy, con il classico tema del viaggio e con una forte componente magica. Un buon autore per avvicinarsi al genere, ma forse ormai troppo superato.
Tad Williams 6 Fa un piccolo passo nell'ambito del fantasy classico verso un'impostazione piu' moderna del genere. troppo piccolo però per riuscire ad emergere davvero.
Piacevole.
Raymond Feist 6 Il Riftwar è un'altra saga abbastanza classica, che di poco si discosta da altri autori di quegli anni. Puo' risultare poco migliore o poco peggiore a seconda dei gusti personali.
Moorcock 6 Autore che raggiunge la sufficienza per l'importanza "storica" del suo antieroe, piu' che per la capacità stilistica narrativa, a mio giudizio oggi superata, in quanto caotica e poco innovativa. Le stesse vicende sono legate piu' agli scritti di Conan che alla fantasy d'ispirazione tolkeniana.
Andrea d'angelo 5 Non si riesce ad uscire dai soliti canoni, se non per rare riuscite trovate. Non mi sento pero' di consigliarlo...
Terry Goodkind 5 Prolisso oltremodo, e con una storia che proprio non decolla. Oggettivamente non ci sono altre ragioni stilistiche che non gli permettono di arrivare alla sufficienza, è piu' una cosa personale credo...
Hobb Robin: 5 idea interessante sviluppata pessimamente. Confusionaria e raramente imprevedibile, almeno per i primi tre volumi (non sono andato oltre)
Trugenberger Luca: 4 Non se ne sentiva proprio la necessità di scrivere una storia del genere avendo potuto leggere tutti i "grandi" già pubblicati. Potrebbe avere piu' senso la riduzione per bambini che ha poi redatto.
Marco Davide: 4 Sembra una campagna di d&d scritta da un master alle prime armi. boh, non è al passo coi tempi, semplicemente.
Gemmel s.v. Ho letto troppo poco, giusto i primi dei Drenai e mi sembravano piacevoli, sebbene decisamente nella norma. Pero' non è giusto giudicare da cosi' poco.
Stan Nicholls 4 Prova un approcio più moderno al genere, restando pero' anni luce dal raggiungere un risultato ottimale. Questi piu' che orchi sembrano umani complessati.
Markus Heitz 5 Un filo meglio di Nicholls, ma nemmeno qui riusicamo a fare quel salto di qualità che oggi è richiesto. consigliato solo a chi stravede per i calssici nani.
Card Orson Scott 6 la saga dei sette figli è sicuramente particolare ed a tratti anche piacevole. Niente di eccezionale ma per cambiare un po' prospettiva ci si puo' dare un occhio.
Donaldson 5 Il protagonista piu' sfigato della terra, mi vien da dire, in una storia confusionaria che regala a tratti spunti interessanti, sebbene dal punto di vista dei contenuti sia un po carente. Tutto incentrato sulle paranoie mentali e fisiche di Covenant, per 6 libri (due trilogie)
Poi ci son molti autori che mi son piaciuti cosi' poco per quel poco che ho letto (uno due libri) da non riuscire (ho altro da fare e di libri da leggere ce ne sono tanti) a dare un giudizio oggettivo. Probabilmente non se lo meritano nemmeno ma è solo un parere soggettivo e quindi non attendibile. Parlo ad esempio di Paolini, Troisi, Bradley, Salvatore e altri ancora... De gustibus! =)
Tolkien: 10. Non ho bisogno di aggiungere altro, è stato amore a prima vista. " /> Lo avrei sposato, sembriamo pensare con lo stesso cervello!
Martin:8. Stile particolare, che affascina. Storia originale, ma ha una visione del mondo che non condivido.
Neil Gaiman:9. Non amo molto i romanzi brevi con ambientazione poco sviluppata, ma l'unico lavoro di Gaiman che ho letto e che mi ha incantata è stato Stardust. Meraviglioso.
C.S. Lewis:7. Bella la storia, piacevole la scrittura. Troppo allegorico.
Marion Zimmer Bradley:7. Ho letto solo "Le nebbie di Avalon". Bella la storia, forse poco approfonditi i personaggi e la loro cultura. Scrittura non eccellente ma piacevole.
Rowling:8. Adoro il mondo di Hp, i suoi personaggi, le tematiche. Meno gli scarsi approfondimenti della mitologia e il concetto di magia.
Paolini:6. Decente Eragon, carino Eldest ma con poco approfondimento dei personaggi. Brisingr l'ho trovato eccessivamente commerciale, un polpettone fatto apposta per essere venduto. E le culture dei popoli, dopo tanti libri, andrebbero approfondite meglio.
Licia Troisi:no comment.
Chiara Strazzulla:4. La storie possono andare, anche se piene di clichè, ma sono sviluppate male. Lo stile era buono, recentemente è peggiorato.
Federico Ghirardi:5. La storia è interessante, i personaggi troppo stereotipati(i tipici adolescenti fessi). La scrittura è pessima
Lisa Tuttle:7. Il suo Codice delle fate è avvincente e interessante, un giallo fantasy. Peccato per i pochi approfondimenti e la scrittura piatta.
Stephenie Meyer:7. Ho amato Twilight, per la sua semplicità e per il suo romanticismo, anche se trovo che il fattore vampirismo doveva essere meglio sviluppato, così pure la relazione tra i due protagonisti. New Moon l'ho adorato, perfetto romanzo di introspezione. Eclipse e l'ultimo no. Troppo noiosi e scontati, si gira sempre sulla stessa cosa.
Terry Brooks:6. Lo stile non mi entusiasma molto, nè la tecnica narrativa. La storia è passabile.
La mia personale classifica e la seguente :
Tolkien s.v. è il padre del fantasy moderno
Martin 9,5 lo preferisco decisamante a Tolkien
Terry Pratchett 8 un genio comico il mondo del disco e una invenzione bellissima.
Lovecraft 8 Cthulhu e tutti i suoi amiconi del cuore sono incredibili
Robin Hoob 7,5 la saga ei lunga vista e carina , ma la saga del uomo ambrato e decisamnte migliore l'ho divorata in nemmeno 2 mesi (per me vuol dire velocissimo).
Neil Gaiman 6 molti storceranno il naso ma amerincan gods che me lo spacciavono per un bellissimo libro ho faticato a finirlo.
Rowling 6 Harry Potter e stato bello fino al 4 libro poi un calando e un pessimo finale
Terry Brooks 5,5 NOIA
Licia Troisi 3 per l'impegno ma non basta solo quello, la prima saga quando sono arrivato al punto della ricerca dei medaglioni ho chiuso il libro e cmq manca una cura del mondo non ti parla di divintà per nulla poi la piscopatica protagonista e una prescelta bah.
Paolini 3 i suoi romanzi sembrano un minestrone di altri romanzi incollati a caso.
Ma bello questo thread. Butto li anche la mia.
- Tolkien: S.V. Non è giudicabile per il fatto che prima di lui il genere non esisteva. Solo questo elemento a mio avviso lo rende "incalcolabile". nel senso che gli si può dare 10 o un milione tanto poi tutto il resto verrà misurato in conseguenza a lui, a nessun altro. Ha inventato il genere, non serve aggiungere altro.
- Martin: 9 Se si dovesse stabilire chi si avvicina di più al concetto di "Tolkien Moderno", cioè chi più di tutti ha saputo rileggere il genere per dargli una vera e propria spinta verso un qualcosa di più diverso e maturo, secondo me è lui. La storia che ha saputo tessere non credo sia paragonabile a nulla in quanto a vastità, profondità, epicità e ritmo. Il problema è che ogni tanto ci si perde lui stesso, ecco perché un voto in meno alla perfezione
- King (Saga della Torre Nera): 8 Pur restando della mia idea che King è fenomenale nel "pensare" una storia, ma poi si perde un pò nel "metterla su carta", ho trovato la saga spettacolare. Roland di Gilead è un personaggio come pochi altri se ne sono visti e anche se il primo libro, anche per via della giovane età di King durante la scrittura, risulti di non facile digestione, tutti gli altri li ho divorati e mi sono sudato ogni singolo passo verso la Torre Nera
- Moorcock/Howard: 7,5 Li metto insieme perché il discorso per loro analogo: per i tempi in cui scrivevano credo abbiano fatto moltissimo. Perché al tempo era praticamente impossibile che ti pubblicassero un mattone come un libro delle Cronache: dovevi stringere e venir pubblicato a puntate sulle riviste di settore. nonostante i limiti sono riusciti a creare personaggi e mondi che a distanza di 30/40 anni sono ancora popolarissimi.
- Salvatore 6,5 Soprattutto da giovane ho amato Drizzt Do Urden. E' un fantasy ovviamente molto più leggero e scanzonato, dove un elfo oscuro può affettare da solo 300 orchi e via dicendo. Ma per una lettura più soft, magari per un ragazzo che si avvicina al genere, lo trovo una discreta scelta.
- Brooks 6 Il primo Libro di Shannara è ovviamente frutto di un giovane ragazzo che ha attinto a piene mani a uno dei pochissimi (al tempo) autori fantasy veri e propri. Già il secondo libro l'ho trovato meglio e così il ciclo degli Eredi. Calo in seguito. Inoltre non gli perdonerò mai il lavoro fatto con la sceneggiatura dell'Epidosio 1 di Guerre Stellari (Jar Jar compreso)
- Weiss/Hickmann 6 Li riconosco il merito di aver creato Raistlin che è un grande personaggio. Tutto il resto lo trovo un pò troppo "banale".
- Troisi 5 No. Giunti in quegli anni, tutto quello che ha proposto la Troisi era già stato scritto bene o male.
Ancora allibito per le liste di kindra e di frankifol (@ kindra: ti ho vicinizzato all'istante su aNobii " /> ), posto la mia, che è ancora molto striminzita:
Tolkien 10: letti Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli, Il Silmarillion. Poco da dire, il suo mondo ha un'atmosfera magica, ogni tanto mi capita di prendere in mano il SdA per leggere il passo in cui gli hobbit arrivano da Tom Bombadil, e mi metto a piangere dall'emozione ( " /> ). Non so perché quel passo lì, non lo so davvero, forse l'ho tratto a simbolo dell'intera opera.
Martin 9,5: letti Cronache e collaterali (Il Cavaliere Errante e Il Drago di Ghiaccio), Il Battello del Delirio, Fuga Impossibile, La Luce Morente, le due antologie di racconti Le Torri di Cenere e I Re di Sabbia, ho già comprato e presto leggerò Il Pianeta dei Venti. Le Cronache le adoro, ma evito di esprimermi, aspetto il finale; per ora è al tempo stesso qualcosa di clamoroso ma anche qualcosa a rischio distruzione, dipende molto da lui, se riuscirà a tornare padrone del grande mondo che ha creato e che a volte sembra essergli sfuggito di mano. Le altre opere sono sublimi, mi hanno piacevolmente sorpreso, a volte mi trovo indeciso se essere contento che lui sia passato al fantasy oppure se essere triste del fatto che abbia abbandonato la sci-fi. Stava costruendo un vero e proprio universo suo, e secondo me poteva puntare ad essere l'Asimov del 2000. Va beh, ha rinnovato il fantasy, meglio così forse. Mezzo punto in meno in attesa del finale delle Cronache.
Damasio 9: ho letto di lui L'Orda del Vento, e lo considero il libro più bello che io abbia mai letto finora. Non posso dargli 10 perché devo ancora leggere altre cose sue, non posso giudicarlo sulla base di un libro solo. Quel libro mi ha catturato, il vento è magia, è passione, è lotta, è conquista, è un protagonista del libro come tutti i membri dell'orda. Ringrazierò per sempre l'autore per avermi fatto contrare il vento insieme a loro, non lo dimenticherò mai.
Jordan 8: sono solo al quarto libro de La Ruota del Tempo, ma ho ritrovato in lui alcune emozioni che mi dava Tolkien. Affrontare i suoi libri è qualcosa di epico per principio, per la mole che hanno e per il suo modo di scrivere. Giudizio in fase di modifica in attesa di vedere come procede la storia, per ora l'ho messa in pausa.
Rowling 8: ho adorato la saga di Harry Potter, ho riletto i libri anche 4 o 5 volte ognuno in attesa che uscisse quello dopo, e mi divertivo a scoprire i particolari che la scrittrice ha saputo disseminare qua e là. E soprattutto ho adorato la potenza che ha avuto questa storia, personalmente conosco una decina di amici che ha ritrovato la voglia di leggere proprio grazie ad HP. Non smetterò mai di ringraziare la Rowling proprio per questo.
King 7,5: sto leggendo giusto in questo periodo La Torre Nera, sono al quarto libro. Sembra promettere veramente bene, i personaggi sono stupendi, non solo Roland, e trovo unica l'ambientazione, un misto di fantasy, sci-fi, apocalittico, horror...si vede che lo scrittore è uno che ci sa fare. Ho letto alcuni libri di King (però non quelli considerati i suoi capisaldi) e ho sempre adorato il suo modo di scrivere, semplice e diretto al punto, in futuro leggerò sicuramente altro di lui. Ah di lui di fantasy ho letto anche Il Talismano, non un capolavoro ma comunque gradevole.
Feist 7: ho letto la saga di Riftwar, mi è piaciuta, l'ho trovata innovativa nella storia rispetto al classico fantasy.
Lewis 6: letto Narnia, alcuni libri carini, altri più noiosi, va comunque considerata come una lettura per ragazzi.
Paolini 4: se il primo libro poteva essere comunque un ottimo fantasy per giovani, con gli altri due è caduto in una noia assoluta.
Nicholls 3: l'idea di scrivere un fantasy dal punto di vista degli orchi era semplicemente fantastica, peccato che quelli non siano orchi.
Ma se Dante è fantasy allora lo è almeno 1/3 della letteratura mondiale... senza considerare che Dante ci credeva veramente che quella fosse la struttura dell'Universo. Mica stava giocando a creare un mondo fantastico: voleva scrivere un "opera mundi".
Comunque se volessimo giocare a trovare un "padre italiano" per il fantasy, io voterei Ludovico Ariosto.
Classifica:
Tolkien : 10. Letto tutto, comprese le opere filologiche: inarrivabile (e non è razzista!)
Martin : 9. Lette le Cronache.
Goldman : 9. Letta La Storia Fantastica o La Principessa Sposa (il titolo italiano cambia a seconda delle edizioni) se non lo avete letto, leggetelo, perché è un libro bellissimo: una rivelazione.
Pullman : 8. Letta Trilogia delle Oscure Materie
Dahl : 8. Letto quasi tutto: fantastico.
Ende : 7. Letti La Storia Infinita, Momo, Lo specchio nello specchio.
Rowling : 7. Letta la saga di HP: bellissimi i primi 4 libri, ma poi a scendere e finale osceno.
Gaiman : 7. Letti Stardust e Nessundove.
Anderson : 7. Letti La spada spezzata e Tre cuori e tre leoni.
Diana Wynne Jones: 7. Letta le serie dedicata al mago Howl... il primo soprattutto è delizioso.
Lewis : 6. Letta la saga di Narnia. Non è nelle mie corde.
Gemmel : 6. Letti i primi due dei Drenai, ma non mi sono piaciuti particolarmente, forse perché mi aspettavo moltissimo.
Preussler : 6. Letto Il mulino dei dodici corvi: senza infamia e senza lode, ma meglio di tanti libri più quotati.
Goodkind : 5. Letto il primo volume della Spada della Verità.
Brooks : 5. Letti I Talismani di Shannara.
Paolini: 3. Letti Eragon e Eldest... ha preso la storia di Guerre Stellari e l'ha calata in un mondo tolkieniano... e in più scrive malissimo. Misteri dell'editoria contemporanea.
E mi aggrego anch'io con la mia classifica:
Tolkien: 10 e non c'è niente da dire.
Martin: 10-... voglio vedere la saga finita per potergli mettere 10
Terry Pratchett: 9.5, semplicemente geniale.
Philip Pullman: 9, vedi sopra.
Ursula Le Guin: 9... a dir la verità l'ultimo romanzo non mi ha appassionato come gli altri, ma il primo amore non si scorda mai " />
David Clement Davies: 9, non propriamente fantasy, ma... be', vedi sopra " />
Rowling: 9-, penalizzata per il finale.
Francesco Dimitri ("Pan"): 9-, romanzo positivamente sconvolgente, ma gli manca qualcosa per il nove pieno.
Neil Gaiman: 9-, media tra il 9,5 di "Sandman" e l'8 degli altri romanzi.
Eoin Colfer: 8,5 (si capisce che mi piace il fantasy umoristico, eh?)
Jonathan Stroud: 8,5, vedi sopra.
T. H. White ("The once and future king"): 8,5, media tra il 9 e oltre dell'ultimo volume e il poco più di 7,5 degli altri tre.
Malinda Lo ("Ash"): 8,5, un libro che mi è piaciuto tantissimo nonostante di solito non apprezzi il genere.
Susanna Clarke: 8,5, pur con qualche riserva.
Patrick Rothfuss ("Il nome del vento"): 8,5. Le premesse sono davvero intriganti, ma la storia in sé non le soddisfa pienamente... sto aspettando il seguito per prendere una decisione definitiva.
Michael Ende: 8+, media tra l'8,5 della "Storia infinita" e l'8 di "Lo specchio nello specchio".
Egle Rizzo: 8+. Adesso non saprei se a rileggerla darei lo stesso voto, ma alle medie i suoi libri erano tra i miei preferiti.
Steven Erikson: 8, media tra il 6,5 del primo volume e il 9 e più del secondo.
Laura Gallego Garcia: 8 (di nuovo col fantasy umoristico!)
Tad Williams: 8, ho letto solo un libro, un fantasy originale con un sacco di idee interessanti, ma non mi ha trasmesso molto (a parte in certi passi).
Stephen King: 8 finora, ma ho la Torre Nera in corso di lettura (solo il primo romanzo all'attivo, per ora)
Jonathan L. Howard: 8-, media tra il 9 del primo libro e il 6,5 del secondo.
Diana Wynne Jones: 7,5, ho letto due libri, carini e originali, ma niente di più.
James Barclay; 7,5, interessante per certe caratteristiche, ma niente di più. Ma ho intenzione di leggere il secondo libro perché mi sembra comunque una storia con un buon potenziale.
Marion Zimmer Bradley ("La saga di Avalon"): 7,5. Meraviglioso "Le nebbie di Avalon", una noia assurda i romanzi successivi.
Trudi Canavan: 7,5. Belli secondo e terzo volume della trilogia, noiosi il primo e "L'apprendista del mago"
Jim Butcher: 7+, originali, ma niente di più.
Christopher Paolini: 7. Non un capolavoro, ma scorrevoli e piacevoli (finché avevo 15 anni... adesso non saprei, aspetto l'ultimo per decidere).
Maite Carranza: 7. Vedi sopra.
Flavia Bujor: 7. Idem.
Sergej Luk'janenko: 7, ma me li devo rileggere, nella speranza di capirci un po' di più al primo.
Weis & Hickamn: 6,5, quasi insufficiente la prima trilogia a parte per Raistlin e Tas, si riprende col primo libro della seconda per poi riaffondare con i due successivi. Poi non ho avuto il coraggio di andare avanti.
Raymond Feist (saga di Riftwar): 6,5, bello il primo volume, pessimi gli ultimi due.
Cornelia Funke (trilogia di Cuore d'Inchiostro): 6,5. Vedi sopra.
Licia Troisi: 6,5. Vedi Paolini, ma meno coinvolgente.
Herbie Brennan: 6,5. Bello la "Guerra degli elfi", accettabile "Il nuovo re", pessimi i successivi.
C. S. Lewis: 6. Una noia assurda, gli ho dato la sufficienza solo perché è un classico del genere. Temo di averlo letto a un'età troppo avanzata.
Cecilia Randall: 6. Senza infamia e senza lode.
Valerio Evangelisti ("Magus. Il romanzo di Nostradamus"): 6. Vedi sopra.
Nina Blazon: 6. Idem, ma ho letto solo un libro.
Jacqueline Carey: 6. Come sopra.
David Whitley: 6. Come sopra.
E adesso le insufficienze:
Jack Whyte ("Io, Lancillotto"): 5,5. Una noia assurda.
Bernard Cornwell: 5, 5. Ho letto solo i primi due libri del romanzo di Excalibur, ma non mi sono piaciuti granché.
Terry Goodkind: 5,5. Ho letto solo il primo volume, ma mi è bastato.
Terry Brooks: 5. Media tra il 6 della saga di Landover e il 4 di quella di Shannara.
Cecilia Dart-Thornton: 5. Ho letto un solo libro e non ho avuto nessuna voglia di continuare.
Garth Nix: 5. Come sopra.
Lev Grossman: 5. Idem.
John Twelve Hawks: 5. A dir la verità l'ho letto un sacco di tempo fa e non ricordo bene niente del suo libro... a parte la pessima impressione che mi ha lasciato.
Alan D. Altieri: 4. Troppo splatter e con uno stile che non mi piace. "Il demone" è stato l'unico libro storico o fantasy, o come vogliate definirlo, che non sono riuscita a finire dopo averlo iniziato.
Julia Conrad: 4. Storia trattata troppo sinteticamente, non mi ha dato il tempo di legare, in bene o in male, con nessun personaggio.
Gail Z. Martin ("The summoner"): 4. Praticamente un elenco di tutto ciò che non bisogna fare quando si scrive fantasy.
L. J. Smith: 3. Un fantasy per ragazzine che leggono un libro all'anno.
P. C. & Kristin Cast: 3. Stendiamo un velo pietoso.
Federico Ghirardi: 2. Stendiamo un telone pietoso.
Steven Brust - voto 8 e mezzo. (E' un autore di fantasy mai tradotto in italiano) Parla delle storie di Vlad Taltos, un assassino e delle sue attività criminali per guadagnarsi da vivere in un mondo high fantasy (teletrasporti e telepatia sono all'ordine del giorno).
Andrzej Sapkowski - voto 8. Grande assenza. Ancora poco conosciuto in Italia e hanno pubblicato solo due antologie del Witcher, ma vale la pena.
Martin - voto 8. Le cronache del ghiaccio e del fuoco sono fantastiche. Ma potevano essere un po' limate qua e là. Martin si sta dilungando parecchio.
Michael Moorcock - Voto 8 meno. Caos e ordine. Che gran casino ha tirato fuori questo autore. Elric è uno dei miei eroi preferiti.
Terry Pratchett - Voto 7 e mezzo. Sono un appassionato della saga delle guardie, ma non tutti i libri di Pratchett sono allo stesso livello.
Fritz Leiber - Voto 7 più. Il Gray Mouser e Fafhrd, una grande accoppiata della sword and sorcery classica.
Scott Lynch - Voto 7. La saga dei bastardi galantuomini è un'altra grande assenza. Alcune precisazioni: il primo libro (gli inganni di Locke Lamora) è spanne avanti rispetto al secondo. Inoltre Lynch secondo me non finirà mai la saga.
Robert E. Howard - voto 7. Fantastica la saga di Conan. Un po' meno quella di Solomon Kane e Kull.
Robin Hobb - voto 7 meno. Bella la prima saga dei Lungavista, quella di Borgomago non riesco a leggerla.
Tolkien - voto 6 meno. Considerando che lo Hobbit per me è un sette e mezzo e il signore degli anelli un 5.
Rowling - voto 6 meno. Harry Potter. Bello, bello, ma non eccezionale. E la fine della saga ha uno dei peggiori deus ex machina che io abbia mai visto.
Terry Brooks - Voto 5. Di più non riesco a dargli, ma neanche di meno, qualche libro è passabile.
Miéville - Voto 5 meno. Perdido Street Station è il libro suo libro migliore e non mi ha convinto. Ma la città di New Crowbzon è fantastica.
Margaret Weis e Tracy Hickman - Voto 4 e mezzo. Anche loro, belle le ambientazioni, soprattutto Ravenloft, ma per i libri un po' meno. Si salva solo Raistlin.
R.A. Salvatore - Voto 4. Erano carini i drow... ma ha esagerato. Spero che Entreri uccida Drizzt in qualche modo. Dopo un po' si arriva ai livelli di will coyote e beep beep.
-- Edit: mi ero dimenticato Steven Brust!
Martin: 8 ho paura che non finisca i libri e voglio tenerlo sulle spine
Tolkien 4 la compagnia dell'anello (ho rischiato di non finire il libro ... e per uno come me è mooolto difficile ... 7 gli altri due (media 6)
voto totale 7,5 perchè effettivamente ha inventato tanto del fantasy.
Weis & Hickman 8 sicuramente hanno inventato personaggi rimasti nell'immaginario
Troisi 6 non la trovo così malvagia
T. Canavan 6,5 ha innovato qualcosina
Paul Hoffman 7 è uscito solo "La mano sinistra di Dio" e mi è piaciuto parecchio
Markus Heitz 6,75 per avermi sdoganato i nani
Tolkien: 9 Non 10 perchè a tratti è pesantissimo e quasi illegibile (vedi Silmarillion) e la sua visione manichea della realtà è un po' troppo semplicistica per i miei gusti.
Martin: 8 AFFC, privo di momenti memorabili e scialbo, pesa molto negativamente sulla valutazione delle cronache.
Rowling 7,5 L'universo bislacco di Harry Potter ha ben poco da spartire con quelli infinitamente più complessi degli autori sopracitati, ma Hogwarts ha avvicinato il me dodicenne alla lettura e rileggere i 7 libri fa sempre piacere.
Pullman 7,5 La sua opera (Queste oscure materie) è ricca di simboli ed originale, espressione di una dimensione intellettuale rigorosa e poetica.
Lewis: 7- I libri delle Cronache di Narnia sono strani, misteriosi e criptocristiani, non sono certo di aver colto tutti i livelli di lettura ed il finale mi ha messo un'angoscia inesprimibile.
Pratchett 6,5 Molto divertenti, anche se il paragone con Douglas Adams non regge.
Paolini 5 Scorrevole ma banale.
Ende 7,5 La storia infinita è una grande metafora. La fantasia deve esistere e resistere ma non può sostituirsi alla realtà.Grande libro.
Clarke 7 Jonathan Strange e il signor Norrell è un bel fantasy storico, anche se lo stile blando e lievemente austero della Clarke può non piacere.L'ambientazione è talmente vivida ed efficace che l'intreccio passa in secondo piano. Poco male.
Continua...
Solo 3 voti:
Martin: 9,5 Lo Zio..il più vicino alla perfezione assoluta. Ha creato un mondo realistico, persistente e vivo come nessun altro.
Tolkien: 8 Il Patriarca... Molto bello ma fin troppo descrittivo e a tratti palloso per i miei gusti. Le canzoncine poi le ho odiate.
Licia Troisi: 0 L' Aborto... Mai letto libri peggiori, apprezzati alle medie, riletti con maggiore maturità e trovati semplicemente orrendi. Infarcito di errori, pessimo editing. Uno schifo..
Con tutte le limitazioni di chi legge fantasy solo da pochi anni provo anche io a dare un contributo alla statistica
G.R.R.Martin 9,5 Ho letto tutta la saga fino ai Guerrieri di ghiaccio è uno scrittore che crea forte dipendenza e poi è cattivo con i suoi personaggi e questo mi gusta!
S.De Mari 9 trovo sia un autrice molto sottovalutata, il suo modo di scrivere è fantastico, un italiano superbo e le tematiche molto metaforiche
J.Stroud 9 Fantastico, esilarante e dissacratorio, adoro Bartimeus
B. Sanderson 8,5 Ho letto la triologia di Mistborn il fanciullo promette bene
F.Barbi 8 ho letto "il burattinaio e L'acchiapparatti di Tilos il voto è un media fra il sette del primo e il nove del secondo, un autore da tenere d'occhio
P.Rothfuss 8 primi due volumi Il nome del vento e La paura del saggio mi piace ma storia sospesa e voto provvisorio
D.Gemmell 8 Ho letto Eco del gran canto e I cavalieri della Gabala, vorrei i Drenai ma sono introvabili
L. McMaster Bujold 7,5 Un solo testo L'ombra della maledizione, giudizio provvisorio
M.Ende 7 La storia infinita
M.Zimmer Bradley 7 Le nebbie di Avalon
R.Jordan 7 Ho letto solo i primi due volumi della Ruota del tempo, al momento sono arenata, credo che in attesa della fine delle cronache avrò tempo per riprenderlo e rimodulare un giudizio più accurato
J Carey 7 Ho letto solo Il dardo e la rosa pur possedendo la prima triologia completa, non ho ancora trovato l'accordo giusto per proseguirla, da rivalutare a fine lettura
F.Dimitri 7 ho letto solo Pan ma ho trovato sopravvalutate le recensioni di molti, probabilmente è un parere mio che si stacca molto da come altri lettori vivono questo scrittore, avrà un altra chance visto che possiedo un altro suo libro
R.Pullman 7 Queste oscure materie per ragazzi ma a me piacque
L.Manni Esbat 6.5 molto bello del libro lo studio che è alla base della narrazione,
R.Hobb 6,5 L'appendista assassino ben scritto, ma fantasy? Mumble, vedremo anche qui i seguiti
W.Moers 6,5 Giudizio basato solo su un testo Rumo e i prodigi nell'oscurità, mi pare troppo fanciullesco per le mie corde, ma sulla fantasia nulla da eccepire
E.Saguatti 6.5 Caos a Qasrabad spassosi dialoghi e idee intriganti vedremo se saprà continuare
J.M.Auel 6 il primo volume della saga di Ayla poteva anche essere interessante, da cui la sufficienza, dopo decade in un romanzo rosa ed io detesto questo genere, mollato al terzo libro
J.R.R.Tolkien 6 Lo Hobbit mi ha annoiato a morte, ma non ho mai letto Il signore degli anelli e la storia non mi intriga, dite che tocca rimediare?
N. Uehashi 5,5 Moribito semplice troppo semplice
L.Troisi 5.5 Cronache del mondo emerso come sopra semplice, troppo.
Intervengo col piede a martello in una discussione vecchiotta per chiedere
D'angelo
che fine ha fatto?!