Guarda ho visto parecchi documentari e letto molto sulla CIA e per loro fomentare sommosse popolari è abbastanza facile. La Rivoluzione Arancione, oramai un ricordo, di una decina di anni fa in Ucraina o la Rivoluzione delle Rose anti russa in Georgia chi pensi che le abbia finanziariamente fomentate? La CIA se ha il via libera politico del governo americano può fare questo e anche di più, solo che nelle ex repubbliche sovietiche hanno trovato chi li ha contrastati e cioè Putin e la Russia mentre in Africa settentrionale ed in Siria hanno avuto gioco facile. E' chiaro che con la situazione politica ed economica di quest'ultimi basta molto poco per fermentare e far esplodere le rivolte. Per me gli USA vogliono tenere fortemente destabilizzati e deboli i paesi intorno ad Israele e togliere qualsiasi alleato all'Iran in vista di un futuro, temo, conflitto.
Sulla Cia se ne leggono di tutti i colori, e girano documentari con le teorie più pazzesche. Tutte affascinanti e rese credibili, forse in parte veritiere, eppure, a me, lasciano sempre un po' perplesso.
Ci sono teorie che dicono che sia la Cia a nascondersi dietro l'attentato alle torri gemelle, si dice che è stata la cia a scatenare lo Tsunami, ogni volta che scoppia una guerra, una rivoluzione, o qualsiasi altro evento destabilizzante è colpa della Cia, e partono le teorie di complotto....
Non per difendere la Cia, che per carità, è un'organizzazione criminale che non si farebbe scrupoli. La mia perplessità nasce dal fatto che, secondo me, per quanto un'organizzazione possa essere potente, ci sono cmq dei limiti 'tecnici' oltre i quali non è possibile arrivare....se veramente la Cia fosse così onnipotente, allora perché non si sono 'inventati' delle prove per dimostrarci che in Iraq ci stavano le armi di distruzioni di massa...?
I movimenti di piazza sono fenomeni estremamente complessi, al punto che solo chi ci bazzica dentro può veramente sperare di capirci qualcosa...
All'interno di un gruppo ci sono sempre tanti sottogruppi, tutti con le proprie filosofie e i propri leader, a volte molto affini tra loro, a volte diametralmente opposti. Sono facili da infiltrare, questo è vero, ma difficili da controllare o da influenzare, dal momento che non hanno una struttura 'a piramide', ma sono prevalentemente 'orizzontali'.... non vedo come una singola organizzazione possa mettere in moto un evento del genere..... io le rivoluzioni le vedo un po come gli tsunami, accadono e basta, quando le condizioni sono favorevoli e non appena, nella popolazione, si supera un certo limite di sopportazione.....
Poi sono d'accordo che se la rivoluzione scoppia da sola, anche la Cia si mette a giocare al gioco del trono, ma allo stato attuale, il massimo che può fare è offrire supporto economico/logistico ad una delle parti in causa, e magari organizzare qualche attentato qua e la, tanto per scaldare un po gli animi sperando in una guerra civile... sempre che sia nel suo interesse destabilizzare la zona..... cosa più che possibile, ma di cui non ne sarei così sicuro...
Un conto è essere complottisti, ma i documentari sulla CIA trasmessi a volte su RAI storia o libri molto accurati come il libro nero degli Stati Uniti (uno dei pochi canali Rai per cui valga pagare il canone) sono basati su verità storiche e non teorie. Ad esempio la CIA, ed è inconfutabile, ha fatto cadere Salvador Allende il primo presidente socialista eletto in Cile nel 1970 e appoggiato il golpe di Pinochet e cambiato radicalmente la storia di quel paese, e così per altre nazioni in centro e sud america come il Guatemala e il Nicaragua. Ora i servizi segreti è naturale che compiano anche operazioni sporche ed ai limiti ma la CIA ha promosso nei decenni ed è ripeto documentato torture, assassinii, esperimenti anche su cittadini americani come il controllo della mente e non solo sostenuto dittatori e appoggiato golpi in mezzo mondo. Questo a me ha sempre dato fastidio perché se gli USA si reputano sempre il paese della democrazia dei diritti e della libertà poi non puoi permettere che i tuoi servizi agiscano come o peggio del vecchio
kGB, del Mossad e di altri servizi diciamo poco dalla mano leggera. Non voglio sembrare il solito anti-americano che non sono dato che l'America è piena di cose meravigliose e ha contribuito a liberarci da Hitler e questo non dobbiamo mai dimenticarlo, ma da chi si sciacqua la bocca tutti i giorni con una falsa superiorità democratica questo mi urta parecchio. Per me sono nel complesso socio economico politico molto più democratici i paesi dell'europa occidentale ed in primis ad esempio quelli scandinavi.
Gil Galad - Stella di radianza
su Pinochet siamo d'accordo, sulle bassezza morale della Cia anche, (e qui, se dovessimo iniziare ad elencare tutti i crimini, storicamente provati, che la Cia ha messo in atto, temo che non si finirebbe più)....
l'unica cosa che volevo dire era: un conto sono i colpi di stato nel senso più classico come quello del Cile (e in questo caso la teoria del complotto ci sta tutta), un conto sono le rivoluzioni, dove secondo me, tutti possono particepiare, ma nessuno, preso singolarmente, potrà mai affermare si esserne il 'padre', o potrà mai avere il controllo sull'evolversi degli eventi, dal momento che sono fenomeni troppo complessi che sfuggono al controllo di chiunque...
poi potrei sbagliarmi, ma in quel caso, vorrei veramente sapere quali sorte di 'tecniche di controllo della volontà', abbia mai potuto mettere in atto la CIA, dal momento che questi rivoluzionari si organizzano tramite i social network e twittter.....
Invece un punto che a me lascia con mille interrogativi è questo atteggiamento, direi alquanto anomalo, dei militari..... già mi sembrava strano ai tempi in cui si protestava contro Mubarak: un esercito che si schiera dalla parte del popolo??? per me è un nonsense totale, sarebbe come affermare che esistono i generali buoni, gli eserciti democratici o le guerre a scopo umanitario.... per quanto me la raccontano, io non ci credo che sono portato a credere che sia qualcosa di più grosso sotto....
In questo senso, forse, lo zampino della Cia ci potrebbe anche stare, ma per il resto, la vedo difficile....
Onestamente non capisco di cosa vi meravigliate. In ogni paese le agenzie di informazioni si occupano di sfruttare le situazioni per portare il maggior vantaggio possibile al proprio paese. Lo facevano i sovietici, lo fanno i russi, i cinesi, gli inglesi e così via.
Quello che non volete mai capire è che sfruttano malcontento che esiste ed è radicato, altrimenti aivoglia a cercar di piantare casini.
Gente, guardate che la situazione in Cile nel'79 non era delle migliori e Pinochet ha avuto larghissimo supporto. Non pensate che sia così semplice ordinare ai soldati di sparare sulle proprie famiglie eh, c'è un elevatissimo rischio che non lo facciano (a meno che non si stia parlando di qualche paese dell'Africa subsahariana).
Per me sono nel complesso socio economico politico molto più democratici i paesi dell'europa occidentale ed in primis ad esempio quelli scandinavi.
Assolutamente. Però costoro godono del fatto che il lavoro sporco lo faccia qualcun'altro. Anzi zitti zitti mi sembrano piuttosto inclini a "dare una mano". Paradossalmente gli unici paesi a protestare (saltuariamente) davanti a certe cose sono Francia e Germania. (oltre a Cina e Russia, per tutt'altri motivi :P) Benché poi la Francia faccia lo stesso per il suo tornaconto, solo che in misura minore.
Invece un punto che a me lascia con mille interrogativi è questo atteggiamento, direi alquanto anomalo, dei militari..... già mi sembrava strano ai tempi in cui si protestava contro Mubarak: un esercito che si schiera dalla parte del popolo??? per me è un nonsense totale, sarebbe come affermare che esistono i generali buoni, gli eserciti democratici o le guerre a scopo umanitario.... per quanto me la raccontano, io non ci credo che sono portato a credere che sia qualcosa di più grosso sotto....
Nel caso specifico sono note alcune cose:
a) Mubarak era politicamente morto, Anzitutto perché fisicamente prossimo al trapasso (ha 85 anni!). Prima o poi sarebbe "morto" comunque.
b) L'esercito Egiziano è sostanzialmente, e notoriamente, mantenuto dagli USA. Vedere i soldati egiziani sparare sulla folla inerme avrebbe causato dei malumori in USA. Oltre che essere essenzialmente inutile (per via del punto a), avrebbe radicalizzato lo scontro.
Per finire le "rivoluzioni popolari" che abbattono il governo, sono comunque cose da "stato libero di bananas". Nei paesi "stabili" non succede.
La russia ai russi!
Ebbene si, la grande madre russia è in preda a tumulti xenofobi. La Federazione dei migranti ha invitato gli stranieri a non uscire raccomandando la massima prudenza. 380 agli arresti dopo le scene da guerriglia urbana. Il tutto scatenato da un omicidio attribuito a uno straniero musulmano. Da questo si è passati all'assalto a luoghi frequentati di solito da immigrati e conseguente caccia al clandestino. La calma è stata riportata dagli agenti intervenuti in assetto antisommossa, ma solo per spegnere una miccia accesa sempre più spesso dalla difficile convivenza.
Quanto sta accadendo in Russia è circoscrivibile a xenofobia? Al crescere della pressione dell'immigrazione dalle sponde più calde del mediterraneo non avremo gli stessi problemi?
La russia ai russi!
Ebbene si, la grande madre russia è in preda a tumulti xenofobi. La Federazione dei migranti ha invitato gli stranieri a non uscire raccomandando la massima prudenza. 380 agli arresti dopo le scene da guerriglia urbana. Il tutto scatenato da un omicidio attribuito a uno straniero musulmano. Da questo si è passati all'assalto a luoghi frequentati di solito da immigrati e conseguente caccia al clandestino. La calma è stata riportata dagli agenti intervenuti in assetto antisommossa, ma solo per spegnere una miccia accesa sempre più spesso dalla difficile convivenza.
Quanto sta accadendo in Russia è circoscrivibile a xenofobia? Al crescere della pressione dell'immigrazione dalle sponde più calde del mediterraneo non avremo gli stessi problemi?
Questo è un fenomeno molto preoccupante in Russia dove non vi sono solo spiriti e animi nazionalisti in ascesa, ma vere e proprie bolle di simpatizzanti nazisti che in un paese come la Russia dove la Guerra Patriottica contro i tedeschi è una cosa sacra considerando che praticamente tutti i russi hanno avuto qualche parente ucciso o scomparso durante la guerra allora il fenomeno è allarmante. Li non soltanto sono contro gli stranieri di etnia soprattutto caucasica (dato il terrorismo che hanno subito è anche comprensibile) ma anche verso gli asiatici e gli uscraini che vedono un po' come i cugini poveri e mezzi traditori ed in più la xenofobia ha anche carattere di antisemitismo, cosa che singolarmente accomuna la Russia ortodossa alla Polonia cattolica e tra i due paesi non corre buon sangue da sempre anche dopo la fine del comunismo. D'altronde che il razzismo sia in ascesa in Europa orientale è un fatto assodato, la sorpresa ma neppure tanta è che il razzismo non sia mai sparito neppure da noi in Occidente e in particolare in Italia come gli eventi recenti e l'insofferenza verso il minisfro Kyenge dimostrano. Con questo non voglio dire che sia a favore di un immigrazione di massa incontrollata ed al buonismo ma neppure credo nessuno voglia continuare a vedere scene come i drammi di Lampedusa. La questione è complessissima, non credo basti piazzare decine di navi militari nel Mediterraneo e non far passare più nessuno, anche perché mi pare che spesso la cronaca nera ci parla di atti criminali compiuti più da Rumeni che da Africani e loro essendo nell'UE vengono e vanno senza problemi. Quindi si torna al razzismo vecchia mamiera, il peggiore, quello che discrimina per il colore della pelle e non per gli atti che si compiono, e per focalizzarci nuovamente sulla Russia diciamo che nella vecchia URSS chiusa e tetra non avevano il problema dello straniero mentre ora anche i russi devono forse apprendere il significato di integrazione da non confondere con l'illegalità cosa che i politici fin troppo spesso fanno.
Gil Galad - Stella di radianza
Credo che vi sfugga un particolare.Il Comunismo Sovietico è stato sempre Nazionalista ed Imperialista.Non hanno mai potuto vedere per esempio gli altri popoli che un tempo facevano parte dell' U.R.S.S. UCraini,Georgiani,Curdi...e via discorrendo.
Credo che vi sfugga un particolare.Il Comunismo Sovietico è stato sempre Nazionalista ed Imperialista.Non hanno mai potuto vedere per esempio gli altri popoli che un tempo facevano parte dell' U.R.S.S. UCraini,Georgiani,Curdi...e via discorrendo.
Più che di nazionalismo sovietico parlerei di patriottismo e c'è una sottile ma importante differenza, quanto a non vedere i popoli minori questo è certamente vero soprattutto negli anni di Stalin dove subirono genocidi e spostamenti di massa. Tuttavia dopo la morte di "baffone" la cosa divenne meno pesante tanto che uno come Chruscev fu eletto dal politburo segretario del partito pur essendo Ucraino. Comunque la cosa preoccupante non è tanto la paura dello straniero che accomuna mi pare quasi tutti i paesi europei dall'Atlantico agli Urali, ma il rinascere o il nuovo sorgere di movimenti nazisti e xenofobi molto forti che fanno leva sui timori dell'immigrazione per raccogliere consensi. La colpa in verità è della crisi economica e soprattutto di questa schifosa UE burocratica e finanziaria che mette le banche e le sue regole cervellotiche al primo posto e non i popoli, pertanto quindi questi fenomeni saranno destinati a peggiorare. In Grecia hanno Alba Dorata, in Germania i destrorsi antieuro sono saliti quasi al 5% , da noi siamo stati più fortunati dato che l'insofferenza è stata raccolta da Grillo che pur difficilmente inquadrabile non può certo essere definito un neofascista, ed anche la Lega verso la quale ho sempre avuto antipatia pur con l'eccezione di quel "simpaticone" mio concittadino di Borghezio (veramente un razzista e forse anche di peggio) tuttosommato pur con le sue stravaganze pseudoceltiche non può essere definita nazista.
Gil Galad - Stella di radianza
eh no non sono d'accordo,il patriottismo sono sentimenti positivi,per esempio l'orgoglio di appartenere ad un popolo senza ledere gli altri di popoli,l'invasioni con i carri armati io lo chiamo imperialismo.Il patriottismo russo ci fù durante la II G,M. popolo invaso si difese dall'invasore.Stalin era Georgiano,non russo,come Chruscev Ucraino
eh no non sono d'accordo,il patriottismo sono sentimenti positivi,per esempio l'orgoglio di appartenere ad un popolo senza ledere gli altri di popoli,l'invasioni con i carri armati io lo chiamo imperialismo.Il patriottismo russo ci fù durante la II G,M. popolo invaso si difese dall'invasore.Stalin era Georgiano,non russo,come Chruscev Ucraino
Nell'Unione Sovietica c'era molto patriottismo e non solo al tempo di Stalin, poi certo era un patriottismo ideologico e creato ad hoc dal regime per le sue convenienze. La gente in larga parte era orgogliosa di essere sovietica seppure con il cervello annebbiato, poi naturalmente c'erano coloro che avevano aperto gli occhi ed erano soffocati da quel sistema ma il grosso della popolazione aveva un'autentico spirito patriottico che si era forgiato durante la guerra come dici tu ma aveva radici sin dalla rivoluzione d'Ottobre. Questo non lo dico io, ma è citato in molti libri che descrivono il periodo sovietico. Era un patriottismo in buona fede, da non confondere con la tirannia della gerarchia burocratica dello Stato. Certo Stalin era georgiano ma purtroppo era amato dai russi che erano acceccati dal culto della personalità e a parte pochi dalla totale ignoranza della sua terribile tirrannide. Ciò che voglio dire è che c'era un patriottismo popolare seppur inconsapevole più genuino all'epoca sovietica che oggi nella Russia attuale che è più nazionalista nel senso peggiore del termine e direi anche razzista e sempre più xenofoba e omofoba per colpa di Putin e della Chiesa Ortodossa.
Gil Galad - Stella di radianza
il tuo discorso non fà una piega,credo però che in ogni regime ci siano stati patrioti in totale buona fede.I libri di Storia,i libri di storia sono ricavati da fonti,che nella maggior parte dei casi non sono obbiettive.Io non ho mai letto di Tacito,parlar male di un console romano,di un tribuno od un legato ed invece descriveva questi ultimi come patrioti.Se prendi altre fonti,quelle del nemico di turno erano mostri.Un patriota quando la sua patria è in pericolo agisce...se va bene diventa eroe,se va male martire contro l'oppressore.Non è forse così?Per tornare a noi,io credo che questo razzismo latente in Russia ci sia sempre stato e non me lo dicono i libri ma le persone che ho conosciuto che abitavano quei territori prima della caduta del regime,prima di fuggire in Italia.
il tuo discorso non fà una piega,credo però che in ogni regime ci siano stati patrioti in totale buona fede.I libri di Storia,i libri di storia sono ricavati da fonti,che nella maggior parte dei casi non sono obbiettive.Io non ho mai letto di Tacito,parlar male di un console romano,di un tribuno od un legato ed invece descriveva questi ultimi come patrioti.Se prendi altre fonti,quelle del nemico di turno erano mostri.Un patriota quando la sua patria è in pericolo agisce...se va bene diventa eroe,se va male martire contro l'oppressore.Non è forse così?Per tornare a noi,io credo che questo razzismo latente in Russia ci sia sempre stato e non me lo dicono i libri ma le persone che ho conosciuto che abitavano quei territori prima della caduta del regime,prima di fuggire in Italia.
Posso testimoniare la stessa cosa. Il razzismo in russia (e non solo, è piuttosto diffuso pure da noi) era diffuso già prima della caduta del regime. Diciamo che quel che sta cambiando è che le probabilità di contatto, con conseguenti incidenti, aumentano. E, conseguentemente, il fenomeno tende a incancrenirsi.
Sul problema dell'immigrazione nel nostro mare... in Australia non si fanno problemi di manifestare l'intenzione di cannoneggiare qualsiasi barchetta provi ad avvicinarsi. Malta si trova con una popolazione che impiegherebbe poco ad essere soverchiata numericamente. In altri paesi europei di crisi già ce ne sono state e altre ce ne saranno, probabilmente sempre più frequenti.
Direi che mi sembra evidente che la politica dell'accogliamoli tutti non è praticabile.
Personale opinione, il grosso dei guai è derivato dalla decisione americano/sovietica di far abbandonare agli europei le colonie d'africa. Ne è rimasto un continente abbandonato allo sfruttamento (questo di certo non è finito con la fine delle colonie) senza i pochi vantaggi derivanti dall'amministrazione europea.
Ucraina: governo filorusso cacciato?
Ultime dall'ucraina: popolazione ucraina in rivolta contro il governo filorusso. Poliziotti della capitale contestati e scaricati dai poliziotti delle zone occidentali. Putin e grande madre russia provano a mantenere il controllo dell'ucraina ma la popolazione è stufa e sfida in piazza divieti e manganelli.
Richieste le dimissioni di Ianoukovich e vengono riportate partenze urgenti da parte di voli carter pieni di burocrati del regime traballante.
Scopo delle proteste in atto pertanto non è tanto quello di entrare in europa, ma proprio di liberarsi dall'oppressione rappresentato dal governo filo russo.
Ucraina: governo filorusso cacciato?
Ultime dall'ucraina: popolazione ucraina in rivolta contro il governo filorusso. Poliziotti della capitale contestati e scaricati dai poliziotti delle zone occidentali. Putin e grande madre russia provano a mantenere il controllo dell'ucraina ma la popolazione è stufa e sfida in piazza divieti e manganelli.
Richieste le dimissioni di Ianoukovich e vengono riportate partenze urgenti da parte di voli carter pieni di burocrati del regime traballante.
Scopo delle proteste in atto pertanto non è tanto quello di entrare in europa, ma proprio di liberarsi dall'oppressione rappresentato dal governo filo russo.
Guarda conosco bene la questione dell'Ucraina avendo letto molto e seguendone gli sviluppi dalla fine dell'URSS così come per i principali paesi ex sovietici. Senza ripercorrere la storia degli ultimi 20 anni si può dire che l'Ucraina non è affatto un paese anti russo come qualcuno in occidente può stupidamente pensare. Intanto circa un 20% della popolazione stessa o è proprio russa o cmq russofona poi gran parte delle zone orientali quelle minerarie del Don e il Sud con la grande città di Odessa e la Crimea che è abitata in magggioranza da russi ed era un tempo della Russia sono legate politicamente ed economicamente a quest'ultima. Al contrario la parte Occidentale come la Bessarabia o la regione di Leopoli sono più europee dato che sono territori che un tempo appartenevano alla Polonia che è antirussa fino al midollo. Si può dire che l'Ucraina è un paese spaccato in due con Kiev nel mezzo che è in maggioranza filo occidentale. Ma la questione è sino dalla famosa e finta riivoluzione arancione del 2003 l'influenza che i paesi stranieri hanno su tutta la nazione per portarla nella propria sfera geopolitica, da una parte l'UE e gli USA che finanziarono ed è provato quella rivoluzione e dall'altra la Russia che sia per motivi storici che di imperialismo non accetta di perdere il dominio sull'Ucraina. Con la costruzione oramai iniziata dei due gasdotti di North e South Stream la Russia entro pochi anni non dovrà neppure essere più costretta a far passare il gas per l'Europa attraverso l'Ucraina che infatti in questi anni ha iniziato una vera e prorpria guerra del gas con la Russia per non pagare le sue forniture a prezzo di mercato ma continuare invece ad avere un prezzo politico. L'Ucraina energeticamente dipende in tutto o quasi salvo un pò di carbone che le rimane dalla Russia che potrebbe risolto il problema del transito tra qualche anno far morire letteralmente gli ucraini di freddo tagliandogli il gas. Quindi ci sono giochi e ricatti a vicenda, la Russia preme affinché l'Ucraina si associ all'Unione doganale precursore dell'Unione Euroasiatica che parte dal 2015 con Bielorussia e Kazakhistan e questa che pareva si fosse decisa a firmare la prentrata nell'Unione Europea ha stracciato invece pochi giorni fa la firma scatenando le ire dei filo europei capeggiati dalla Tymoschenko la leader della deludente rivoluzione arancione che è in galera dopo la condanna per aver intascato denaro in un contratto di fornitura del gas sempre dalla Russia. La cosa grave e su cui concordo come dicono molti analisti è che gli ucraini nell'ultimo decennio hanno subito un vero e proprio lavaggio del cervello e pensano che aderendo all'UE entreranno nell'eldorado mentre invece come noi purtroppo stiamo vedendo e subendo l'Europa è tutto tranne un continente d'oro di ricchezza, benessere e armonia. Quindi probabilmente a loro converrebbe molto di più rimanere diciamo nella sfera russa e aderire alla futura Unione doganale ma come detto qui entrano in ballo i giochi politici mondiali e le sfide contrapposte in stile vecchia guerra fredda. Francamente da cittadino italiano ed europeo spero che nell'UE non entri più nessuna nazione, 28 sono già anche troppe e non vedo come le risorse già scarse si possano dividere ancora con altri paesi e per me è stato un grave errore far entrare paesi come Romania e Bulgaria figuriamoci se ci si allarga ancora di più come vogliono fare con Georgia Moldavia e appunto Ucraina e dopo a chi toccherebbe alla Turchia? No basta siamo troppi, i denari sono pochi ed i problemi moltissimi invece senza aggiungere altri paesi che giustamente una volta entrati vogliono contributi e sostegno. Mi scuso per la lunghezza.
Gil Galad - Stella di radianza
Conosco bene la storia dell'ucraina, ucraina che ha dovuto subire carestie organizzate a tavolino per sterminarne la popolazione autoctona e impiantarvi popolazione russa. Oltre dieci milioni di morti grazie a grande madre russia.
A questo vanno aggiunte le deportazioni della popolazione tatara di crimea, sempre sostituita da popolazione russa.
Grazie al cavolo poi che c'è una forte componente pro russia, no?
E ora ripensa a chi è che pensa stupidamente.