Io intendevo uno invasionista che mentre la Russia si espande in Ucraina, la Cina non pensi di sistemarsi su Taiwan.
Oltretutto abbastanza inquietanti gli ammonimenti di Putin a Finlandia e Svezia, tuttavia se dal mio vicino vanno i ladri a rubare, ci puoi scommettere che il giorno dopo chiamo qualcuno a installarmi un allarme.
L'effetto domino è quello che preoccupa di più al momento perché è meno di un attimo a farla fuori dal vaso.
Molto strano anche l'aver preso Chernobyl.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
3 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Quindi tu credi che in caso di un attacco, poniamo, ai Paesi baltici e/o alla Polonia, tutti stati membri della NATO, il resto della coalizione, USA in primis, rimarrà a guardare?
Il problema specifico dei Baltici (Polonia già sarebbe discorso differente), è che se Putin decidesse di darci dentro, li prenderebbe in 1 ora, non 1 giorno come l'Ucraina. Quindi porrebbe di fronte al fatto compiuto la Nato. Questo lo sa lui e lo sappiamo noi. E a quel punto? Tra l'altro, non serve neanche un attacco reale. Basta che Putin chieda (pretenda) la smobilitazione Nato da quei territori. Gli si dice no. Allora lui la prende come minaccia alla sicurezza e attacca davvero. I caccia non fanno neanche in tempo ad alzarsi che qua già si passa agli ICBM. E a quel punto?
Il problema generale invece, dell'aver oltrepassato la red line dell'invasione, è che adesso nessuno potrà credere a eventuali rassicurazioni, nessuno potrà più sottovalutare le varie esercitazioni. Non solo, in concreto, USA e UE adesso risponderanno con sanzioni, e se queste dovessero essere realmente efficaci? Quale scusa migliore di questa ? "Non mi lasciate scelta". Ancora, adesso prevedibilmente la Nato si rafforzerà (pur se solo simbolicamente) = paranoie securitarie a go go. "La miglior difesa è l'attacco (prima che vi rinforziate troppo)". Oppure, restiamo all'Ucraina. Se dovessero crearsi sacche di resistenza? Ovvio sostegno occidentale, risposta russa ?
In altre parole, il problema è che Putin si è messo sulla strada della chicken run (o si è messo a giocare al game of chicken, come preferiamo). Coinvolgendo, perché questo è, l'altro partecipante (chiamiamolo Occidente). E si sa, perché bisogna esserne consapevoli, che tra i due è lui quello più disposto a sterzare per ultimo (o a non sterzare affatto).
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Raga non esageriamo, la Russia nella guerra convenzionale verrebbe piallata dalla NATO in un batter d'occhio: esercito ed aeronautica usano materiale aggiornato ma di vecchia concezione, la marina è un disastro, gli unici 2 punti di forza sono un eccellente sistema di difesa antiaerea (facilmente utilizzabile in attacco per controllare lo spazio aereo nemico) ed i nuovi modelli di missili da crociera ipersonici ma la combo f-35/e-3 non si batte, anche le modernissime batterie di s-500 si accorgerebbero di essere sotto una pioggia di jdam e missili antiradiazioni praticamente all'ultimo e li avremo il dominio dei cieli e sarebbe un tiro al piattello con le forze di terra, anche usando i caccia di 4/4+ generazione. Il vero problema sono le 6000 testate nucleari russe, francamente non so se avremmo sufficienti missili terra aria per intercettare una eventuale salva corposa (grazie alle infinite proteste contro lo scudo spaziale) e poi l'opinione pubblica non so quanto sosterrebbe un intervento del genere, si sa che l'opinione pubblica pratica come sport il tiro al piattello contro l'imperialismo USA/NATO ma magari l'esperienza di questi giorni farà aprire gli occhi a qualcuno, ricordo che qualche anno fa Jean Claude Junker scherzo sul fatto che Putin avrebbe vinto il premio Carlo Magno, ci avrà visto giusto?
Se ci fosse davvero una guerra tra NATO e Russia penso che assisteremmo davvero alla realizzazione sulla profezia di Einstein su Terza e Quarta Guerra Mondiale.
Sarebbe anche interessante da capire se e quanto l'opinione pubblica e l'apparato della Russia sono disposti a seguire Putin in guerra. C'è la possibilità di un colpo di stato contro di lui?
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Credo che la maggior parte del popolo russo sostenga Putin perché dopo i disastri economici e sociali degli anni Novanta i russi hanno la percezione, a torto o ragione, che Putin sia l'uomo forte di cui la nazione ha bisogno. Aggiungiamoci pure il forte apparato di controllo e repressione dei dissenso e direi che una rivolta popolare è esclusa.
Direi anche che è improbabile un colpo di Stato perché se Putin non è stupido (e non lo è) ha messo in questi anni uomini di fiducia nei principali ruoli di comando. Io credo che lo zar stia preparando la guerra contro l'Ucraina da anni, bisogna capire se ha giocato bene le sue carte a seconda di come reagiranno USA, UE e soprattutto Cina, un po' come in una partita a scacchi. Le sanzioni economiche da parte occidentale sono un'arma a doppio taglio, ma possono comunque far male all'economia russa, anche se dubito la metteranno in ginocchio. Più importante sarà capire la posizione cinese, che come al solito è prudente e defilata.
Il popolo russo non la vuole, la guerra. Sono a malapena sopra la soglia di povertà, con un Pil pro capite irrisorio e le grandi risorse in mano a una manciata di oligarchi affiliati a Vlad. Per me c'è molto di "personale" in questa invasione. Lo zar negli anni si è fatto più paranoico, complici anche la pandemia e le sue conseguenze, circondandosi di consiglieri via via più aggressivi, eliminando fisicamente i dissidenti e quella parte di intellighenzia che rema contro di lui, senza contare tutte le campagne di disinformazione che porta avanti da anni, con l'impatto globale derivato. Vuole essere ricordato come colui che ha riportato l'Ucraina alla grande madre Russia, ma potrebbe aver fatto male i suoi calcoli. Grande incognita ancora la Cina, che continua a tenere un basso profilo, e si gode lo spettacolo mangiando popcorn.
12 minuti fa, Phoenix ha scritto:Vuole essere ricordato come colui che ha riportato l'Ucraina alla grande madre Russia, ma potrebbe aver fatto male i suoi calcoli.
Se l'esercito russo si impantanasse in una guerra stile Vietnam e fosse costretto a ritirarsi la figuraccia politica di Putin sarebbe enorme, quindi non può permettersi di perdere. Stessa cosa potrebbe avvenire (anzi, sta già avvenendo) nel caso in cui vi siano molte perdite tra la popolazione civile, ma in quel caso basta la contropropaganda del Cremlino a dare la colpa agli ucraini e agli occidentali che hanno sobillato Zelensky.
14 ore fa, Menevyn ha scritto:
Che c'è già, anche se la Cina sta avendo un pò di difficoltà a spalleggiare diplomaticamente la Russia e al tempo stesso mantenere dei buoni rapporti con l'Occidente.
L’Occidente è un grosso, fondamentale mercato di sbocco per la Cina: credo comprendano bene di doversi muovere su un tappeto coperto di uova.
Non ho assolutamente tutte le competenze per affrontare una disamina della situazione Russia-Ucraina. Tuttavia, prendo due piccioni con una fava e raccolgo l’esortazione di @Mar a portare avanti il dialogo e quello del Post nel diffondere la notizia che le puntate del podcast Morning dell’ultima settimana, eccezionalmente, sono free. Non chiariscono ogni dubbio, ma penso offrano una buona sintesi di quanto è successo/sta succedendo, perché e quali possono essere gli impatti.https://www.ilpost.it/podcasts/morning/
1 ora fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Sarebbe anche interessante da capire se e quanto l'opinione pubblica e l'apparato della Russia sono disposti a seguire Putin in guerra. C'è la possibilità un colpo di stato contro di lui?
Infatti, secondo me sarebbe l'unico modo per quietare la situazione. Europa e USA non si muovono, nessun effetto domino. Situazione disinnescata dall'interno.
Il problema è che allora si si rischia col controllo delle armi veramente pericolose. Ne basta una, non serve che ne vengano usate centinaia.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
39 minuti fa, Maya ha scritto:L’Occidente è un grosso, fondamentale mercato di sbocco per la Cina: credo comprendano bene di doversi muovere su un tappeto coperto di uova.
Discorso che vale in senso contrario anche per l'Europa e l'Occidente.
In realtà anche per la Russia. Noi ora metteremo sanzioni (e me li immagino i Russi che si spanciano dalle risate) ma alla fine si ripercuoteranno anche contro di noi.
Piuttosto voi non credete che in questa manovra sia responsabile anche la corsa ai combustibili? Con la Russia da una parte e gli Americani che sperano di diventare il partner europeo numero uno?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
37 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Discorso che vale in senso contrario anche per l'Europa e l'Occidente.
Nì. La Cina per noi è più un mercato di approvvigionamento. Diciamo che non conviene a nessuna delle due parti, ma contando i rapporti commerciali tra Cina e Usa non è che i primi possano compromettere i rapporti con i Paesi UE e puntare tutti i gettoni sulla relazione con la Russia.
41 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Noi ora metteremo sanzioni (e me li immagino i Russi che si spanciano dalle risate) ma alla fine si ripercuoteranno anche contro di noi.
Se gli vengono chiuse le porte per la vendita del gas a noi fa male, ma di sicuro loro non ridono visto che si tratta di un pilastro della loro economia. Per non parlare dell’esclusione dal SWIFT.
53 minuti fa, Maya ha scritto:Se gli vengono chiuse le porte per la vendita del gas a noi fa male, ma di sicuro loro non ridono visto che si tratta di un pilastro della loro economia.
Ed è qui che il ruolo della Cina diventa decisivo. Putin e Xi hanno già firmato (un mese fa o giù di lì, se non sbaglio) un'accordo secondo il quale la Cina si impegnerebbe a comprare il gas che la Russia non potrà più vendere in Europa, e già questo è un punto per Vlad. Nello stesso accordo la relazione tra Cina e Russia veniva definita "un'amicizia senza limiti" (anche se il non averla definita apertamente "alleanza" è un fatto importante).
La situazione della Cina per me è molto interessante. Non ci sono dubbi che Mosca e Pechino abbiano i loro progetti (con ampie zone comuni) per ridisegnare gli equilibri internazionali, ai quali entrambi i Paesi sono (chiaramente) insofferenti. I distinguo arrivano coi metodi. La Russia non si fa problemi a ricorrere alla guerra, come stiamo tristemente vedendo, ma i cinesi sembrano molto meno propensi a mostrarsi aggressivi, preferendo un'espansione geopolitica fatta a colpi di assegni e bonifici che di cannone e mortaio, basta guardare alla loro presenza in Africa per rendersene conto. Per ora, Xi sta tenendo i piedi in due scarpe, da una parte ribadisce che la sovranità di ogni Paese va rispettata e la Cina si è (solo) astenuta dal voto di una risoluzione ONU che condannava l'invasione dell'Ucrania; dall'altra, comunque, Pechino ha definito l'invasione "un'operazione militare speciale" - parafrasando Putin parola per parola -, ha addossato la responsabilità della guerra agli USA, rei di aver forzato la mano a Mosca, e che sosterrà la Russia nella ricerca di una soluzione alla crisi.
La Cina monitorerà senz'altro la situazione per farsi un'idea di come e in che modo l'Occidente potrebbe reagire alla futura e certa invasione di Taiwan (che comunque penso vedremo tra diversi anni), ma per il momento è evidente che anche il Paese di Mezzo deve muoversi coi piedi di piombo, visto che anche la loro economia potrebbe venire danneggiata, e sul piano politico e diplomatico potrebbero nascere difficoltà anche più gravi - per esempio il riconoscimento russo alle due repubbliche del Donbass cozza decisamente con la politica cinese verso le minoranze e il separatismo interno.
C’é un impegno da parte della Cina a comprare anche tutto il gas eventualmente non venduto all’Europa? Mi pare si tratti di un accordo di fornitura di lungo termine (30 anni) che nel tempo sicuramente sposterà il baricentro della fornitura russa sull’Oriente o più probabilmente ridimensionerà il peso europeo. Nell’immediato però… magari ho capito male.
In generale credo (e in fondo spero) che come sempre la Cina si focalizzi sul non compromettere la propria economia e questo implica non esporsi troppo in un nessun senso.
Chissà come si dice "Anschluss" in russo.