Nicaragua interrompe le relazioni diplomatiche con Taiwan: https://www.ilpost.it/2021/12/10/nicaragua-cina-taiwan/
In Cile le prossime elezioni tra il candidato di estrema destra Kast e quello di sinistra Boric potrebbero avere influenza sugli scenari politici del Sud America: https://www.ilpost.it/2021/12/19/ballottaggio-elezioni-presidenziali-cile-2/
In Cile ha vinto Boric, e il suo programma politico è piuttosto ambizioso: https://www.ilpost.it/2021/12/21/cile-cambio-gabriel-boric/
E poi dicono che in Italia di questi tempi viviamo sotto una dittatura
https://www.ilpost.it/2022/01/09/rukirabashaija-uganda-scrittore-torture/
Domanda per gli esperti: in Germania il governo è stato formato? Se sì, quali sono i partiti che lo sostengono? Solo Spd, Verdi e Liberali o anche qualche altro partito minore?
E' stato formato nel dicembre scorso, e per il momento ne fanno parte solo socialdemocratici, verdi e liberali.
Che poi "solo", 3 Partiti su 6 è già il loro record oltre che prima volta
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Riporto questo video perché contiene spunti interessanti e soprattutto innovativi sui separatismi interni.
Il tema del video è l'impatto psicologico del coronavirus su varie comunità come usa, Italia, Germania e Francia.
La situazione in Ucraina sta sfuggendo sempre più di mano: pare che gli attacchi da parte dei separatisti filorussi nell'Est del Paese verso città ucraine aumentino mentre l'atteggiamento di Putin, che ha riconosciuto l'autorità dei separatisti sull'intero Donbass, si fa sempre più bellicoso, e un'invasione dell'Ucraina pare probabile. Oppure è tutta strategia della tensione da parte del Cremlino per ottenere qualcosa, in questo caso il divieto dell'Ucraina di entrare nella NATO?
https://www.ilpost.it/2022/02/23/ucraina-orientale-bombardamenti-russia/
Comunque vale la pena notare che la propaganda di Putin è, appunto, solo propaganda.
https://www.ilpost.it/2022/02/22/ucraina-stato-storia-russia/
Sul fronte gas in questi 8 anni di crisi Ucraina siamo riusciti a non fare nulla, anzi ad approfondire la nostra dipendenza dalla Russia. A questo punto mi aspetto che se anche il partito comunista cinese provasse a sottomettere Taiwan tra 10 anni, saremo in braghe di tela tanto quanto lo siamo oggi verso la Russia.
Tra 10 ?? A questo punto è più probabile tra 1
Comunque, mi sarei aspettato molta più partecipazione, che strano, mamma mia cosa siamo diventati. Qui sul Forum dico. Tra l'altro cercando vecchi risultati su Ucraina, Russia, Crimea ecc., si trovano certe perle da far congelare il cervello come quando si morde un ghiacciolo.
Va bene, allora provo un po' a dire io la mia, molto velocemente, ci proverò almeno, anche perchè qualche considerazione l'avevo già espressa in precedenza qui e là. Partirei dal generale per poi scendere al particolare.
L'ambiguità (e l'irresponsabilità, sempre lei).
Gli USA, maggiore potenza del Pianeta, quella che ha messo su e mantenuto (a suo modo, ovvio) l'ordine internazionale degli ultimi 70 anni, cui (qui in Europa) facciamo spesso riferimento come epoca di Pace, sono forti (anche se non più nettamente più forti come in passato, da cui i famosi discorsi sul declino relativo), indipendenti, lontani. Di fatto, militarmente, economicamente, energeticamente, geopoliticamente, politicamente, non temono minacce dirette. In teoria questo significa che possono fare tranquillamente i loro calcoli a tavolino, e possono anche pensare di rispondere a qualunque azione, con qualunque reazione, certo assumendosene conseguenze e rischi, ma tant'è. Ma proprio per il discorso del declino relativo, sono decenni che stanno provando a scendere a patti con la realtà, le risorse e le possibilità, certo schizofreneticamente, com'è naturale per una democrazia ad alternanza, ma questo si traduce nel riorientare il loro dispiegamento da Atlantico, Nord Africa e Medio Oriente a Pacifico ed Estremo Oriente. Da XX a XXI secolo.
Per l'Europa, quindi l'UE, quindi Francia, Germania, Italia e per il Regno Unito, non è affatto così. Più precisamente, in realtà per l'UK quasi, protetti come sono dalla loro natura isolana, dalla loro flotta pur ridimensionata, dai missili nucleari, pur pochi, e dalla relativa indipendenza energetica (ringraziando la Norvegia), tutto questo naturalmente a patto di starsene buoni dal lato americano, niente più avventure imperiali da Suez in poi. Per la Francia quasi altrettanto, protetta com'è da tutta la pianurona europea centrorientale e per quel che vale da una maggiore (rispetto ai vicini) attenzione alla potenza militare e nucleare. Germania e Italia disastro puro. Militarmente nulle o quasi, energeticamente nulle o quasi, geograficamente esposte (soprattutto Tedeschia) o quasi. Per noi, la Russia è vicina, geograficamente. L'Europa orientale è un'unica grande pianurona facile da invadere, proprio a valanga, orde armate a cavallo o a cavallo di carri armati, l'hanno sempre attraversata da est a ovest e viceversa. Neanche nei secoli, proprio nei millenni. La Russia ha il coltello dalla parte del manico, energeticamente, noi abbiamo il fodero certo, ma con quei soldi (indispensabili per lei) in cambio del gas (indispensabile per noi), non facciamo altro che letteralmente finanziarne l'apparato militare. La Russia è nettamente superiore militarmente, non solo nuclearmente e vabbè, ma anche in tutto il resto dei settori convenzionali. Perchè noi, no, noi vogliamo la pace, possiamo mica fare la guerra. Era così il brocardo no?
Per mezzo secolo, quando la Russia poteva permettersi di entrare indisturbata con i carri nel centro di Praga, Budapest e persino Berlino in effetti, l'Europa occidentale è stata protetta dall'ombrello NATO e ha commiserato quella orientale, così diversa, arretrata, ortodossa, socialista, povera, grigia. Da un ventennio, grazie agli USA, certo non alla potenza EU, abbiamo (noi?) "vinto" la Guerra (Fredda), spinto indietro il fronte, oltre l'enorme fascia cuscinetto che collega Baltico e Mar Nero. Quella stessa identica fascia che Putin ha da decenni intenzione di riprendersi. E noi come i folli (noi, non Putin) a guardarci l'ombelico, a deresponsabilizzarci, a dividerci, a indebolirci, a svenderci al nemico, a legarci mani e piedi, al nemico. A pretendere che tutto sia dovuto (avete presente la polemica sul 2-3% di PIL da dedicare alle spese militari per poter godere dello status Nato?), che la prosperità, il lusso, l'eutopia raggiunta, sia definitiva, assicurata, imperdibile. La fine della storia. Come se Roma non sia mai caduta. Mai stata invasa da popoli dell'est vero?
Abbiamo scherzato col fuoco e per ora ci siamo solo scottati (a spese della totale bruciatura altrui, come sempre), perchè non solo siamo stupidamente arroganti e ciechi, ma anche immeritatamente fortunati rispetto alla stragran parte del resto del Mondo. Ora bisogna solo capire se è troppo tardi per spegnere la fiamma.
Dice bene chi indica questa invasione di uno Stato da parte di un altro, la più grande dai tempi della 2WW, come uno spartiacque nella Storia (certamente quella europea, ma di fatto quella mondiale tutta), come un 11 Settembre, ma enormemente peggiore. Perchè la politica e la geopolitica e quindi la guerra, si base anche, se non soprattutto, su deterrenza, credibilità, linee rosse, soglie psicologiche da (non) superare.
Tutti quelli che ne capiscono qualcosa, persino io che non conto nulla, sanno che gli USA è da mo' che stanno diminuendo il loro impegno e interesse in Europa, ed è da ancora prima, addirittura, che noialtri ci lamentiamo del conto e della dipendenza NATO. Vorremmo l'indipendenza, vorremmo, a parole. Ed è da altrettanto, appunto, che sappiamo cosa sogna Putin la notte, quali sono i suoi incubi e quali i suoi sogni. Ed era evidente a tutti che dopo la Georgia nel Caucaso (perchè l'Azerbaijan sta con la Turchia che, più o meno, sta con la NATO), e il Kazakistan in Asia Centrale (dove comunque poi se la deve vedere con la crescente influenza cinese), e la Bielorussia e la Transnistria (separatisti filorussi di uno Stato filoccidentale, solito copione, in questo caso però vicino alla Rom) e la Crimea e il Donbass in Ucr, sarebbe toccato al resto dell'Ucraina appunto, così strategicamente importante. Guardate il suo confine occidentale, letteralmente a forma di pugnale puntato alla gola della Mitteleuropa tutta (mentre quello orientale con un po' di fantasia può essere paragonato a un ginocchio nelle parti basse russe). Quanto saranno, un centinaio di km? confinanti con Polonia e Cecoslovacchia e Ungheria e Romania tutte. Per loro fortuna proprio lì ci sono i Carpazi, che però hanno lo sgradevole effetto di far convogliare naturalmente tutta la forza sul corridoio polacco, così piatto. E chi c'è là? T'oh, l'exclave di Kalinigrad (ex Konigsberg, proprio lei, la città di Kant in Prussia orientale) da un lato, la bieloRussia dall'altro, con i piccoli Baltici sopra, schiacciati contro la costa, collegati al resto dell'UE e della NATO soltanto da una striscetta di poche decine di km, con poche migliaia di uomini a presidio. E ora che sono caduti quei tabù di cui parlavo, cosa impedisce a Putin di riproporre il giochino? Non saranno più Nazisti, ma sarà per vendicarsi dei Teutonici. Le minoranze russofone quelle invece ci sono. L'antico controllo, ora perso, c'era. Il bluff, sempre più debole, è lì pronto ad essere saggiato. Si può morire per Danzica si chiedevano i nostri nonni? Noi di certo non possiamo morire per Kiev, ma per Riga invece si? Siamo sicuri? A noi tedeschi e italiani, apparentemente condannati ad essere sempre così uniti nella gioia e nel dolore, non è che garbi poi così tanto. Perchè mai dovrebbero essere gli americani disposti a rischiare la pelle dei loro uomini, e quella del mondo tutto in caso di olocausto nucleare, per una manciata di terreni freddi di cui ne hanno comunque così tanto a casa loro, distante migliaia e migliaia di km.
Putin, se noi glielo permetteremo, questo bluff presto o tardi lo verrà a vedere, di questo possiamo ormai esserne certi. Anche perchè non gli restano molte altre carte da giocare, ora che ha dovuto far cadere la maschera (ammesso che ci sia mai stata o fosse mai stata credibile). L'accerchiamento su tre lati, mascherato da esercitazioni/provocazioni militari, può farlo anche li. La scusa, se la volontà c'è, quella si trova sempre. "Via la Nato dai miei confini", mica non l'ha già detto eh. E a quel punto avrà recuperato l'intero territorio direttamente controllato dall'URSS. Impensabile vero? Scommetto che lo era pure l'invasione ucraina.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
2 ore fa, Mar ha scritto:Putin, se noi glielo permetteremo, questo bluff presto o tardi lo verrà a vedere, di questo possiamo ormai esserne certi. Anche perchè non gli restano molte altre carte da giocare, ora che ha dovuto far cadere la maschera (ammesso che ci sia mai stata o fosse mai stata credibile). L'accerchiamento su tre lati, mascherato da esercitazioni/provocazioni militari, può farlo anche li. La scusa, se la volontà c'è, quella si trova sempre. "Via la Nato dai miei confini", mica non l'ha già detto eh. E a quel punto avrà recuperato l'intero territorio direttamente controllato dall'URSS. Impensabile vero? Scommetto che lo era pure l'invasione ucraina.
Quindi tu credi che in caso di un attacco, poniamo, ai Paesi baltici e/o alla Polonia, tutti stati membri della NATO, il resto della coalizione, USA in primis, rimarrà a guardare?
Per il resto mi sembra una lucida analisi, ed è sicuramente vero che le responsabilità sono unicamente di Putin che ha sferrato l'attacco. Tuttavia penso anche che dopo la rivoluzione di Maidan i governi ucraini siano stati poco furbi nel delineare, almeno ad alta voce, la loro politica estera. Capisco che buona parte della popolazione voglia la UE e forse anche la NATO, specie le giovani generazioni che di certo non desiderano di tornare al grigiore sovietico descritto dai loro genitori e nonni, ma è stato poco saggio parlare pubblicamente per anni e e anni di fila di entrare nella NATO quando si ha come vicino una superpotenza ingombrante guidata da un personaggio che si fa notoriamente ben pochi scrupoli nel gestire la politica interna ed estera del suo Paese.
E pensare cha abbiamo la Turchia e la Russia in libia senza che l'opinione pubblica lo consideri disagevole. Butto lì uno scenario pericoloso ma neanche dei più gravi : pescatori libici e italiani si confrontano vicino alle coste siciliane, i libici chiedono aiuto alla loro guardia costiera ( controllata dai turchi ma equipaggiata con mezzi regalati da noi perché siamo amici di tutti) e ci ritroviamo con pescatori arresttati o morti. Che faremmo?
P. S. Non vale dire che il diritto internazionale lo proibisce.
Scenario grave : gli usa sono distratti in qualche crisi e i turchi decidono che i greci hanno fin troppe isole memte loro nessuna. Che succede se i greci non vogliono neanche ipotizzare di concedere qualcosa ai turchi?
Un articolo interessante su come il covid abbia acuito i lati peggiori dle carattere dello zar https://www.google.com/amp/s/www.ilpost.it/2022/02/21/putin-ucraina-invasione/%3famp=1
Al momento devo dire l'incredulità è ancora prevalente per questo non ho scritto nulla.
Certo non vedo molti margini di manovra per l'Europa. L'unica opzione sarebbe che succedesse qualcosa dentro la Russia per fermare tutto. Ma non so quanto sia fattibile.
Per il resto spero che Boris nostro stia buono e fermo perché qualunque azione farebbe scoppiare l'escalation. E lui non è che brilli esattamente per intelligenza.
E soprattutto che non si crei un poco opportuno asse Russia Cina.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
16 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:E soprattutto che non si crei un poco opportuno asse Russia Cina.
Che c'è già, anche se la Cina sta avendo un pò di difficoltà a spalleggiare diplomaticamente la Russia e al tempo stesso mantenere dei buoni rapporti con l'Occidente.