Una risposta è più logica dell'assenza di risposta.
E comunque quando la scienza ha trovato delle risposte a certi eventi la fede si è sempre ritirata nei campi nei quali la scienza non aveva risposte.
Una risposta è più logica dell'assenza di risposta
Non cambiare quello che ho detto: "Non so spiegarlo" non significa "Non c'è risposta", ma "Non so quale sia la risposta": "Non so spiegarlo" è una risposta; dire che non si sa spiegare una cosa è una risposta in tutto e per tutto, perfettamente logica, e del resto è quella su cui si basa l'avanzamento scientifico. Può non piacere, come risposta, ma "Non lo so" è una risposta completamente lecita, e assolutamente non meno logica e/o degna di "dio".
quando la scienza ha trovato delle risposte a certi eventi la fede si è sempre ritirata nei campi nei quali la scienza non aveva risposte
Certo, quello che dico è solamente che, visto che in passato le cose prima attribuite a divinità perché "Altrimenti non saprei spiegarle", e poi spiegate in modo scientifico, non si contano, allora l'esperienza passata dice che, tra "Dio" e "Non so", la risposta piú logica è "Non so".
Invece no, nell'antichità la risposta più logica era Dio/gli dei.
nell'antichità la risposta più logica era Dio/gli dei
A parte che "La risposta piú logica" è ben diverso da "L'unica risposta logica", liberissimo di pensarla cosí, ma personalmente non condivido, e ancora non c'è un motivo logico per decidere "dio" piuttosto che "Non so quale sia la spiegazione"; e, piaccia o no, quella è una risposta possibile. E dubito che in tutte le scoperte fatte dai greci non ci sia stato nessuno che abbia detto "Non lo so", invece che "dio".
Tra l'altro, dici che il cristianesimo è fideistico, ma quanto hai detto lo classificherebbe come logico; alla fine come lo consideri, visto che le due posizioni sono ovviamente contraddittorie?
Non confondere le religioni di pieno sviluppo con gli albori delle credenze nel divino.
Non confondere le religioni di pieno sviluppo con gli albori delle credenze nel divino.
premettendo che qui esprimiamo opinioni personali, mi sembra un pò semplicistico tornare alla visione ottocentesca di "religioni primitive" e "religioni compiute" :figo: (e qui ritorno all'articolo che ti ho spedito, Mornon :wub: )
non sto parlando di religioni primitive-religioni compiute, ma di fasi dell'evoluzione del pensiero religioso. Il pantheon di una civiltà non compare pienamente formato dal nulla.
Non confondere le religioni di pieno sviluppo con gli albori delle credenze nel divino
Non le confondo, ho solo spiegato perché "Non so quale sia la spiegazione" è una risposta perfettamente logica, e ho fatto notare come le cose da te portate per motivare come logico il culto greco renderebbero logico anche quello cattolico; culto cattolico che comunque è nato millenni fa.
Il culto cattolico non è nato dalla preistoria come quello greco, le differenze sono enormi.
Faccio notare che non ho mai detto il contrario, ma, di nuovo, «ho solo spiegato perché "Non so quale sia la spiegazione" è una risposta perfettamente logica, e ho fatto notare come le cose da te portate per motivare come logico il culto greco renderebbero logico anche quello cattolico».
Il discorso logico che ho portato spiega l'origine di un culto, ma per quanto applicabilissimo non è esplicativo di un culto come il cristianesimo.
Scusatemi, ero assente qualche giorno e non ho postato... ^_^
Comunque volevo spiegare le affermazioni che mi sono state contestate. Io risalgo alle origini della nascita del fenomeno "religioni", cioè in quell'epoca estremamente arcaica in cui l'uomo ha iniziato a credere nell'esistenza di esseri superiori. Secondo me un fatto che ho riscontrato spesso anche in altri topic è che non si riesce ad entrare nella mente degli antichi. Siamo talmente abituati a saper dare spiegazioni scientifiche supportate da basi verificabili materialmente e toccabili con mano che non ci mettiamo nei panni di popolazioni con visioni decisamente più ristrette. Mi spiego. Se l'antico vedeva un fulmine cadere non aveva certo i mezzi per dare spiegazioni differenti da forze ultraterrene, gli mancavano gli strumenti e le conoscenze che abbiamo noi oggi per affermare soluzioni differenti. E soprattutto mancava lo spirito scientifico come lo intendiamo noi oggi, cioè lo spirito di dare soluzioni più semplici e imputabili a fatti assolutamente naturali che scaturiscono da precisi fenomeni atmosferici. Restringiamo la mente e mettiamo da parte le conoscenze che abbiamo per capire il ragionamento LOGICO di un uomo vissuto nella preistoria...
Il discorso logico che ho portato spiega l'origine di un culto, ma per quanto applicabilissimo non è esplicativo di un culto come il cristianesimo
Il che è come rispondere "Perché sí"; resto in attesa delle motivazioni a quanto fatto piú volte notare.
non si riesce ad entrare nella mente degli antichi. Siamo talmente abituati a saper dare spiegazioni scientifiche supportate da basi verificabili materialmente e toccabili con mano che non ci mettiamo nei panni di popolazioni con visioni decisamente più ristrette. Mi spiego. Se l'antico vedeva un fulmine cadere non aveva certo i mezzi per dare spiegazioni differenti da forze ultraterrene, gli mancavano gli strumenti e le conoscenze che abbiamo noi oggi per affermare soluzioni differenti. E soprattutto mancava lo spirito scientifico come lo intendiamo noi oggi
Ma io non ho mai negato simili cose, ho semplicemente sostenuto che, oltre a "dio", esiste sempre la possibilità "Non so spiegarlo", e che scegliere l'una senza elementi per escludere l'altra non è logica: certo, sceglieva "dio" perché gli veniva insopportabile il "Non so spiegarlo", anche perché tale risposta non avrebbe dato nessun modo di diminuire la paura di simili eventi; ma scegliere A perché non posso sopportare che in realtà sia B a me pare scelta di comodo, non di logica. È analogo a chi si rifiuta di credere alla morte del figlio, perché non potrebbe sopportare di saperlo morto: certo, è una difesa naturale, è comoda, ma questo non la rende logica.
Il culto cattolico non è nato dalla preistoria come quello greco, le differenze sono enormi.
Dalla preistoria, un pantheon politeista? Devo aver sprecato tempo a scrivere un mio precedente post piuttosto lungo...
Siamo talmente abituati a saper dare spiegazioni scientifiche supportate da basi verificabili materialmente e toccabili con mano che non ci mettiamo nei panni di popolazioni con visioni decisamente più ristrette.
Non penso, altrimenti significa che non siamo in grado di interpretare la letteratura antica, o le cerimonie rituali, o la poesia...
Se l'antico vedeva un fulmine cadere non aveva certo i mezzi per dare spiegazioni differenti da forze ultraterrene, gli mancavano gli strumenti e le conoscenze che abbiamo noi oggi per affermare soluzioni differenti
Per ragioni antropologiche non poteva non dare risposta e quindi qualsiasi andava bene. Naturalmente il "qualsiasi" escludeva le opzioni scientifiche.
E soprattutto mancava lo spirito scientifico come lo intendiamo noi oggi, cioè lo spirito di dare soluzioni più semplici e imputabili a fatti assolutamente naturali che scaturiscono da precisi fenomeni atmosferici.
Non avrebbero potuto averlo. Questo perchè imputare un fenomeno a un fatto naturale significa che il fatto naturale fa parte di un contesto naturale spiegabile. Non avevano un modello di questo tipo neppure per la forma della terra o il sorgere del sole... Non si tratta di spirito scientifico, ma di mancanza di basi da cui sviluppare una teoria. Noi abbiamo il loro stesso "spirito": se non avessimo studiato a scuola certe cose le crederemmo magiche o spirituali...
Restringiamo la mente e mettiamo da parte le conoscenze che abbiamo per capire il ragionamento LOGICO di un uomo vissuto nella preistoria...
In che senso stai usando la parola "logico"? Logico per me significa che la scelta a cui approda il tuo ragionamento, selezionata fra varie alternative, è quella che per una serie di motivi è più probabile che sia vera. In che modo è più probabile che la notte arrivi a causa di una dea giovenca anzichè per causa di una dea serpente?
Il culto cattolico non è nato dalla preistoria come quello greco, le differenze sono enormi.Dalla preistoria, un pantheon politeista? Devo aver sprecato tempo a scrivere un mio precedente post piuttosto lungo...
Il cristianesimo non è partito da zero ma ha attinto a piene mani da un ebraismo prima e da una filosofia ellenistica poi con circa 1000 anni di storia alle spalle ciascuno, non certo da un fulmine che cade. Il pantheon greco si è lentamente e culturalmente formato, ma da zero, non c'era nessuna cultura dalla quale copiare la teologia o le discussioni filosofiche, quello che hanno avuto se lo sono lentamente creato in un migliaio d'anni di storia ed evoluzione culturale, dal fulmine che cade alle migliaia di amori di Zeus
In che senso stai usando la parola "logico"? Logico per me significa che la scelta a cui approda il tuo ragionamento, selezionata fra varie alternative, è quella che per una serie di motivi è più probabile che sia vera. In che modo è più probabile che la notte arrivi a causa di una dea giovenca anzichè per causa di una dea serpente?
Cultura. Tu stai giudicando il secondo passaggio senza tener conto del primo. Il dare un'identità ad un entità astratta tutelare di un fenomeno inspiegabile è frutto della culturalizzazione di tale entità, non del processo logico che ha portato ad ipotizzarne l'esistenza.