Questa non potevo sbagliarla " />
"All'inizio pensò che fosse un'ondata di marea. Poi vide che il cielo e l'oceano si vedevano ancora e che si trattava di un velo di schiuma che si avvicinava velocemente alla barca.
[...]
La schiuma non sembrava minacciosa, ma per qualche ragione voleva evitarla. Corse tutto intorno alla cabina, sobbalzando sulle tavole incandescenti. Era una vera e propria gara.
Ma quella gara lui la perse. Un istante prima si trovava alla luce del sole. Un istante dopo si ritrovò imbevuto di quella calda schiuma rilucente.
[...]
Era solo l'inizio."
Ricorda un pò i racconti di Hodgson
Umh.. il quinto giorno?
No a entrambi " />
Un libro che non mi ha particolarmente entusiasmato, si tratta di "Tre millimetri al giorno" di Matheson.
Giusto " />
Vi lascio con un qualcosa di non semplicissimo:
Vi sono città troppo maligne per essere tollerate. Calcutta è uno di quei luoghi. Prima di Calcutta sarei scoppiato a ridere a un'idea del genere. Prima di Calcutta non credevo nel male, non certo come a una forza indipendente dalle azioni degli uomini. Prima di Calcutta ero un idiota.
I Romani, dopo aver conquistato la città di Cartagine, uccisero gli uomini, vendettero schiavi donne e bambini, abbatterono i grandiosi edifici, smantellarono le pietre, diedero fuoco alle rovine e cosparsero la terra di sale in modo che non vi crescesse più nulla. Per Calcutta questo non basta. Calcutta dovrebbe essere cancellata dalla faccia della terra.
Prima di Calcutta partecipavo alle marce contro gli armamenti nucleari. Ora sogno nubi atomiche a forma di fungo che sbocciano su una città. Vedo edifici liquefarsi in laghi di vetro. Vedo strade asfaltate scorrere come fiumi di lava e fiumi autentici consumarsi ribollendo in enormi geyser di vapore acqueo. Vedo figure umane danzare come insetti in fiamme, come oscene mantidi religiose che crepitano e scoppiano su uno sfondo rosso fuoco di distruzione totale.
La città è Calcutta. I sogni non sono sgradevoli.
Vi sono luoghi troppo malvagi perché sia consentito loro di esistere.
A voi " />
se non mi sbaglio di grosso è il canto di kalì, di simmons.... " />
l'ho letto da poco " />
Giusto Drogon!
" />" />" />
ecco qui la mia citazione:
"A presto", disse il comandante salutando, e di nuovo mi colpì il suo impaccio; ma il vecchio non rispose neppure questa volta. S'era già seduto di nuovo sulla panca e guardava fisso davanti a sè, istupidito, spento. Ma quando raggiungemmo la macchina e ci voltammo ancora una volta, il vecchio serrò i pugni, li agitò, e spingendo fuori le parole a sussurri mormorò: "Aspetto, io aspetto, verrà, verrà"
adoro questo libro " />" />" />
mi ricorda ghost world, che però è una graphic novel...
no, sei fuori strada....
mmm...ora che mi ci fai pensare...anche a me ricorda un libro giallo, ma non ricordo il titolo....era ambientato o in svizzera o in austria...(o forse in germania " /> )
La memoria però non mi sta venendo in aiuto... " />