Finito "il signore della paura", di franco Cardini. è un romanzo strutturato come un diario di viaggio, con 3 personaggi ben distinti, più o meno con una trama differente. il libro ha una buona idea, il viaggio dei 3 alla corte di Tamerlano, oltretutto si basa sul diario di viaggio di uno dei 3 personaggi, l'unico realmente esistito.
l'idea è buona, dicevo. peccato che cardini si perda un po' per strada, ammazzando la trama di un romanzo che poteva essere davvero bello. perchè i 3 praticamente si sfiorano solamente, e soprattuto i 2 principali, ex amici ora nemici, non si incontrano mai. il risultato che viene fuori è un libro estremamente descrittivo, pittoresco, anche ben scritto, ma senza suspance, senza azione o quasi, a tratti noioso. e, ribadisco, è un peccato...
Tamerlano cioè Timur lo Zoppo? (Sovrano di origine mongola che fondò un impero nell'asia centrale)
Questi 3 sono anch'essi mongoli o di origine diversa? Sullo sfondo della storia c'è una delle tante campagne militari condotte da Tamerlano?
Spoilera, spoilera!
Ho da poco finito di leggere l'ennesima avventura di Richard Sharpe, ormai tenente delle Giubbe Verdi, i temibili Fucilieri di Sua Maestà Britannica. Questa volta alle prese con l'invasione del Portogallo da parte dei francesi.
Il periodo storico è tra i miei preferiti e Richard Sharpe è forse uno dei migliori "eroi" creati dalla penna di Bernard Corwell. E' assolutissimamente consigliatissimo a tutti gli amanti dei Romanzi Storici.
Ora, ovviamente, mi sono calata nuovamente nel mondo di Martin, con L'Ombra della Profezia.....sono solo al secondo capitolo.........
Ho terminato di leggere "Le spade dei Drenai" di Gemmell. L'ho iniziato perchè volevo un libro non troppo complesso ma emozionante...in fin di lettura posso dichiararmi soddisfatto. Il libro è in parte simile al primo del ciclo dei Drenai, "La leggenda dei Drenai", ed esattamente come il primo libro racconta una storia di puro Eroic Fantasy. I personaggi sono un pò stereotipati (classico stile Gemmell) ma convincenti, la storia un pò troppo lineare ma di forte impatto emotivo. E' un libro scorrevole e piacevole.
In conclusione posso dire che il libro non raggiunge il livello di epicità de "La leggenda dei Drenai", ma d'altro canto ha un finale molto più realistico di quello del libro precedente e questo l'ho apprezzato! Gemmell si conferma un buon autore, anche se ben lontano dai miei preferiti.
Ora tocca alle storie del Ciclo di Cthulhu di Lovecraft. " />
Ciao
Bry " />
Ho appena finito di leggere "Le affinità elettive",di Goethe.
Che dire su questo classico della letteratura tedesca e mondiale che non sia già stato detto? Rischierei di apparire saccente o ignorante,dato che la critica è estremamente vasta.Mi limiterò quindi a riportare le mie personali impressioni.
Il testo è stato scritto secoli fa e si vede,ma scorre piacevolmente,per quanto i lunghi dialoghi ed i ragionamenti complessi a volte lo rallentino un po' troppo,per i miei gusti.Ben delineati i personaggi,che costituiscono il centro della vicenda.Il complicato intrecciarsi delle passioni di Edoardo e Carlotta,il Capitano (poi Maggiore) ed Ottilia,crea un quadro avvincente,che cattura il lettore fino all'ultima pagina.Come non essere coinvolti in quella che è una delle domande a mio giudizio fondamentali della nostra società,ovvero quanto si debba seguire il proprio cuore e quanto le convenzioni sociali?
Ognuno è libero,alla fine del libro,di dare la sua personale risposta.Quello che ho concluso io da questa soprendente lettura (sorprendente perchè mai mi sarei aspettato di trovare così interessante un libro letto per dovere)è che,qualunque delle due scelte si faccia,se ne paga comunque un prezzo.Sta a noi scegliere quale.
Tamerlano cioè Timur lo Zoppo? (Sovrano di origine mongola che fondò un impero nell'asia centrale)
Questi 3 sono anch'essi mongoli o di origine diversa? Sullo sfondo della storia c'è una delle tante campagne militari condotte da Tamerlano?
Spoilera, spoilera!
sì esattamente timur lo zoppo. al centro non c'è una delle campagne di tamerlano, ma solo sullo sfondo. i 3 sono 2 fiorentini ed uno spagnolo, l'unico dei 3 ad essere realmente esistito, pare, e sul cui diario si è ispirato il libro.
Quindi niente epiche battaglie nella steppa??? " />
Peccato perchè con un po' di azione sarebbe un libro ancora più bello!
Descrive almeno qualche battaglia o sono proprio eventi lontani che non toccano il lettore?
/me mod on
Questo non è il posto adatto per parlarne, pensate che caos se ciascuno commentasse i libri letti dagli altri richiedendo informazioni, questa discussione è pensata solo come punto di partenza di approfondimenti che possono poi essere sviluppati altrove, nel caso specifico vi consiglio di aprire una discussione su Il signore della paura oppure di sfruttare quella generica dei romanzi storici già esistente. " />
Ok, scusa. " />
Dopo tempi parecchio lunghi, tra tesi ed altri impegni " /> , sono finalmente riuscita a fine un libro di R.L.Stevenson che comprendeva Il dottor Jekylle e il signor Hyde e Il signore di Ballantrae
Sono entrambi due racconti assai belli...del primo conoscevo più o meno la trama o per lo meno, il fatto principale...ma non sapevo nè il finale nè avevo idea degli altri personaggi. Per quanto fossero meno di 100 pagine mi ha davvero entusiasmato. Il tono era lugubre quanto bastava.
Il secondo era forse leggermente più pesante da leggere specie in alcune parti...ma devo dire che il dramma della famiglia Durrisdeer, con la sua pazzesca battaglia psicologica tra i due fratelli è davvero coinvolgente (quanto avrei voluto sparare al maggiore >.<)
Libro molto carino...sommando i due racconti gli concedo un 7 e mezza/10
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Ho appena finito di leggere "La tempesta",di William Shakespeare.
Parlare di un'opera del Maestro è sempre pericoloso,ma posso in tutta sincerità dire che si tratta di un'opera interessanta,sebbene l'Amleto mi abbia colpito molto di più. L'ambientazione è decisamente fantastica e ricca di significati.I personaggi sono interessanti,con alcune perle come Prospero,Caliban ed Ariel (abbatterei seduta stante invece Miranda e Ferdinando).Trama ben congegnata e riferimenti culturali in abbondanza,ma Shakespeare è maestro in questo.Come parimeni maestro si rivela sempre nei dialoghi e,soprattutto,nei monologhi:quello finale di Prospero è veramente bello (confermo il tuo giudizio Beric).
Si dice che Shakespeare sia meglio letto che visto rappresentare,ma sono cmq curioso di vederla messa in scena quest'opera.
Ho finito The Great Hunt (La grande caccia) il secondo libro della Ruota del Tempo.
Ormai piu avezzo nella lettura in inglese non ho fatto grandi difficoltá a leggerlo. Il libro é stato piacevole, ma decisamente sotto le aspettative.
Del primo avevo sentito che era solo l'apripista, il libro che presentava i personaggi, per poi dare il via alla saga con il secondo libro. E considerato queste premesse non era neanche male.
Adesso leggo il secondo, e scopro, che é di nuovo un'introduzione, solo che questa volta introduce una saga piu vasta.
La trama si svolge piano piano, praticamente non succede quasi nulla (nei confronti p. es. di un libro di Martin), e il pezzo forte del libro, la rivelazione, che Rand al'Thor fosse 797b421a86d15da608f6cdaebe913a78'797b421a86d15da608f6cdaebe913a78
il drago rinato
, lo si intuiva gia nel primo capitolo della saga.
Il finale invece, é molto bello, ma si fa troppa fatica per arrivarci.
Se nel terzo libro la trama non si da una mossa, mi sa tanto che mollo tutto lì. ">
Ho appena finito di leggere(per scuola)"I dolori del giovane Werther,di Goethe. Da sonno profondo.Il momento più entusiasmante è quando lui si uccide...il mio primo pensiero in quel momento? "Ah,era ora..." " />
Ho finito The Great Hunt (La grande caccia) il secondo libro della Ruota del Tempo.
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Se nel terzo libro la trama non si da una mossa, mi sa tanto che mollo tutto lì.
Esistono pareri molto controversi sulla Wheel of Time. Diciamo che è come la torta al rabarbaro irlandese " /> : o la ami, o la odi... e bastano i primi morsi per rendersene conto.
Sinceramente, io dopo il quarto ho mollato, ma so di gente entusiasta che ha retto per tutta la saga e che ora aspetta con ansia la pubblicazione del volume conclusivo nonostante la scomparsa di Jordan.
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Ieri sera ho finito di leggere "La lettera scarlatta",di Nathaniel Hawthorne.
Si tratta di uno dei classici della letteratura americana e uno dei libri di maggior successo di quel paese. La storia,ambientata nella Salem (Massachusetts)di fine 600,parla di Hester Prynne e delle dure prove che essa deve sopportare a seguito del suo adulterio,duramente punito dalla comunità puritana dove ella vive con l'obbligo di portare per tutta la vita una A (Adulterio,ma l'interpretazione di questa lettera cambierà nel corso della storia...)rossa ricamata sulla veste e in bella vista.Costretta a vivere da sola e additata come pessimo esempio da tutta la comunità,Hester ha come unica compagna la piccola figlia Pearl,spirito libero e caotico. Le prove sopportate dalla donna saranno durissime,anche perchè ella si rifiuta di consegnare alla dura legge della comunità il suo seduttore,che solo verso il finire del libro viene rivelato (il lettore un minimo attento lo capisce già dall'inizio).Ad aggravare il tutto,la presenza minacciosa e occulta del marito di Hester,figura malefica dotata di una sua grandezza.
Le descrizioni d'ambiente sono eccellenti,dotate di quella vitalità che è cifra comune della grande letteratura americana.Ottimamente tratteggiati i personaggi,specialmente il trio Hester,reverendo Dimmesdale e il perfido Chillingworth. La lettera A è però,forse,il vero protagonista della vicenda,assurgendo a simbolo e sintesi,di volta in volta,dei cambiamenti in corso.
Se cercate un grande romanzo americano,questo è sicuramente uno dei classici che non dovete mancare.